Taurus no Aldebaran

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ ΓΟΛΔ ΣΑΙΝΤ Opera a cura di Orion81 Pagina 53 ALDEBARAN DEL TAURUS - CASA DEL TORO DORATO Età: 20 Altezza: 210 cm Peso: 130 Kg Data di nascita: 8 Maggio Gruppo Sanguigno: B Luogo di nascita: Brasile Luogo di addestramento: Brasile Maestro: Aldebaran LC Costellazione: Toro “ Il toro selvaggio dorato che diventa risoluto, orgoglioso di proteggere una fortezza inespugnabile! “ Il Gold Saint posto a protezione della casa del Toro Dorato. Va fiero della sua prodigiosa resistenza, non e' stato affatto danneggiato dal Ryuseiken di Seiya. Il 'Great Horn', tecnica mortale che ha preso il nome dalle corna dei tori selvatici, generalmente viene lanciato dalla posizione a braccia conserte, però se lo lanciasse con le braccia aperte, la sua potenza verrebbe raddoppiata. Ha un carattere audace e una mente aperta, non viene turbato ne' dal proprio onore, ne' dai ragionamenti, ma si fida dell'esperienza del suo corpo. Durante l'invasione del Santuario da parte degli Spectre combatte con Niobe di Deep della stella della terra oscura (Chiansei), incontrando una fine eroica.

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Gold Saint del Toro

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ALDEBARAN DEL TAURUS - CASA DEL TORO DORATO

Età: 20 Altezza: 210 cm Peso: 130 Kg Data di nascita: 8 Maggio Gruppo Sanguigno: B Luogo di nascita: Brasile Luogo di addestramento: Brasile Maestro: Aldebaran LC Costellazione: Toro

“ Il toro selvaggio dorato che diventa risoluto, orgoglioso di proteggere una

fortezza inespugnabile! “

Il Gold Saint posto a protezione della casa del Toro Dorato. Va fiero della sua prodigiosa resistenza, non e' stato affatto danneggiato dal Ryuseiken di Seiya. Il 'Great Horn', tecnica mortale che ha preso il nome dalle corna dei tori selvatici, generalmente viene lanciato dalla posizione a braccia conserte, però se lo lanciasse con le braccia aperte, la sua potenza verrebbe raddoppiata. Ha un carattere audace e una mente aperta, non viene turbato ne' dal proprio onore, ne' dai ragionamenti, ma si fida dell'esperienza del suo corpo. Durante l'invasione del Santuario da parte degli Spectre combatte con Niobe di Deep della stella della terra oscura (Chiansei), incontrando una fine eroica.

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TECNICHE:

PER IL SACRO TORO - GREAT HORN Nell'anime e fino alla serie di Hades Aldebaran esegue un solo colpo segreto, il Great Horn (letteralmente "Grande corno", nel cartone animato italiano semplicemente Per il Sacro Toro) che consiste in una esplosione di energia cosmica indirizzata rivolgendo i palmi delle mani aperte contro il nemico, il nemico viene così schiacciato dalla forza del colpo. Di questo attacco Aldebaran può modificare intensità e forma, rendendolo devastante alla massima potenza, con la particolarità di unire attacco e difesa incrociando le braccia. Nella serie Episode G tuttavia si scopre un nuovo attacco del cavaliere d'oro del Toro, il "Braccio Possente". Tale attacco, che altro non è che un violentissimo colpo inferto col braccio levato, viene usato da Aldebaran per sconfiggere i serpenti di pietra evocati dalla Titanide Rea per uccidere Aiolia del Leone e Shura del Capricorno.

CARATTERE:

Toro è molto differente dagli altri cavalieri d'oro, decisamente più astiosi o irriverenti nei confronti degli avversari. Da sottolineare innanzitutto che è l'unico Cavaliere d'oro che non è intervenuto in qualche frangente della storia prima della corsa alle Dodici Case. Questo riflette anche il suo carattere tranquillo e scherzoso, che lo rende uno dei personaggi più simpatici. Nonostante l'entrata in scena infatti minacciosa, Aldebaran si rivela presto il classico gigante buono, dispiacendosi notevolmente di dover eliminare Pegasus mentre pensa ad alta voce, ritenendolo un bravo ragazzo ed un giovane di talento. Il dato che Toro non incontri grosse difficoltà ad uccidere Pegasus, ma in realtà freni i suoi colpi, viene confermato da Mur che gli dice subito che poteva farli fuori in breve tempo, oltre che dall'episodio successivo della battaglia con Niobe, fatto esplodere con un colpo solo. A dispetto del carattere bonario, Toro è comunque un personaggio molto acuto, essendo l'unico dei pari rango, eccetto i due già in conflitto col Grande Sacerdote, a capire da che parte sia la dea Atena che gli si pone davanti. La lealtà alla dea e alla giustizia non conosce per Toro imposizioni di sorta, dato che lascia passare tutti i Cavalieri di Bronzo pur mettendoli alla prova, ma più per aiutarli a capire come sconfiggere gli altri Cavalieri d'Oro che non per vedere le loro qualità. La lealtà ad Atena lo porta spesso al sacrificio per la vita di Lady Isabel e dei suoi amici.

IL SUO POTERE E LA SUA STORIA:

Il nome del guerriero deriva dalla stella Aldebaran, la più luminosa della costellazione del Toro come abbiamo spiegato prima. Nella versione italiana del

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cartone animato, come molti altri Cavalieri d'oro, non ha un nome proprio, e viene chiamato semplicemente il Toro: cosa curiosa dato che è l'unico non chiamato in latino. È uno dei dodici Cavalieri d'oro e difende la casa dello zodiaco al Santuario di Atene, il Palazzo del Toro d'oro. La costellazione che gli appartiene è quella del Toro ed è dotato di una forza fisica enorme tanto da vantargli il soprannome di "toro selvatico d'oro". Appare per la prima volta nella corsa alle 12 Case nella prima serie, opponendosi a tutti e 4 i Cavalieri di bronzo e mettendo quasi subito a tappeto Dragone, Andromeda e Cigno. Solo Pegasus riesce a resistere, cominciando a sviluppare dentro di se il settimo senso, e alla fine arriva addirittura a staccargli un corno dell'elmo. Dopo questo gesto Aldebaran scoppia in una fragorosa risata e permette al ragazzo di passare oltre, per il coraggio dimostrato e l'abilità in battaglia. Subito dopo affronta gli altri cavalieri atterrati, che uniscono le loro forze in un attacco combinato paralizzandogli le braccia. Toro, colpito dalla determinazione e dalla nobiltà d'animo dei giovani guerrieri, decide di farli passare, ammonendoli però della malvagità di alcuni dei Cavalieri d'oro e del delirio di onnipotenza di altri. Subito dopo il Cavaliere si mette a meditare davanti all'entrata del suo palazzo, quando giunge il Grande Mur che gli chiede il motivo per il quale abbia fatto passare i suoi rivali, quando avrebbe potuto eliminarli facilmente: Toro dubita che avesse potuto realmente farlo, ma incalzato dall'amico, rivela di essere stato turbato moltissimo dall'immagine di Atena apparsa dietro a Pegasus durante il combattimento. Alla fine della prima serie, il guerriero donerà il suo sangue per rigenerare l'armatura di Andromeda. Nella serie di Asgard, Toro viene attaccato dal Cavaliere di Asgard Mizar che riesce a coglierlo di sorpresa e, con l'aiuto del fratello ombra Alcor che lo attacca alle spalle, lo sconfigge. Durante la serie di Hades riuscirà ad eliminare lo Specter Niobe di Deep venendo però a sua volta ucciso dal suo veleno. Ritornerà davanti al Muro del pianto e si sacrificherà insieme agli altri Cavalieri d'oro per aprire una breccia in esso.

DIFFERENZE ANIME – MANGA: Nel manga non esiste la serie di Asgard e quindi Toro non viene sconfitto da Mizar e Alcor. Nella serie di Nettuno viene attaccato dal Generale degli abissi Sirya che lo sconfigge con il suono del suo flauto, uccidendolo. Il suo spirito pare rimanere comunque dentro l'armatura per continuare a proteggere Atena. In realtà è solo l'armatura ad essere volata via, e quando, Toro, in fin di vita, sta per essere ucciso da Sirya, arriva Atena che lo salva. Nella serie di Hades sconfiggerà lo Specter Niobe di Deep, morendo. Un'altra differenza notevole è di natura prettamente stilistica: Kurumada aveva disegnato il personaggio con lunghi e folti capelli biondi, ma durante la trasposizione nell'anime si decise di farglieli corti e scuri per evitare l'eccessivo uso del giallo (l'unico rimasto biondo dei personaggi è infatti Virgo).

INCONGRUENZE – ERRORI – DELUCIDAZIONI: Nella corsa alle 12 case Pegasus gli spezza con il semplice taglio della mano un corno della sua armatura; nella versione italiana un'ulteriore incongruenza vuole che tutta la potenza del cavaliere si concentri nelle corna. Nel secondo caso si tratta di una grave imprecisione (non riscontrata assolutamente nel manga e priva

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di fondamento), dato che la potenza di un Cavaliere si misura in base al cosmo, mentre nel primo caso, la cosa è pressoché impossibile o quantomeno assurda dato che le corazze d'oro sono quasi indistruttibili e congelano solo al limite dello zero assoluto. La spiegazione a questi apparenti errori potrebbe trovarsi nei significati di fondo della trama narrata nell'Anime. L'anime de i cavalieri dello zodiaco, almeno nella versione italiana, è colmo di significati e dialoghi di alto livello espressivo che lasciano spazio ad interpretazioni più profonde e che ne arricchiscono il valore rendendolo spesso molto più di un cartone animato per ragazzi. Nel caso specifico è necessario analizzare uno stralcio di dialogo con Mur dell'ariete poco dopo la lotta con i cavalieri di bronzo alla seconda casa:

Mur:<< Come ti senti con un corno solo cavaliere? Un po' triste e abbattuto

immagino.

Toro: Beh no soltanto fortunato, uno sono riuscito a salvarlo in fondo. Che batosta

mi hanno dato sapessi!

Mur: Non fingere con me cavaliere conosco bene i tuoi poteri avresti potuto

spazzarli via con la sola forza del tuo dito.

Toro: Non ne sarei così sicuro.

Mur: Perché li hai lasciati passare? Puoi dirmelo non temere.

Toro: Non ti si può nascondere niente vero? >>

Da come parlano i due cavalieri e dall'ironia con cui discutono della perdita del corno, si potrebbe ipotizzare che Pegasus abbia commesso un errore credendo che la potenza del cavaliere d'oro sa concentrata nelle corna (non sarebbe la prima volta che nella storia i protagonisti commettono errori simili), e che quindi Toro avrebbe desistito dalla battaglia facendogli credere di aver scoperto il suo punto debole, quando in realtà si arrende solo perché spinto dall'ammirazione nutrita per dei cavalieri così nobili e coraggiosi. Altra incongruenza molto simile riguarda (solo nell'anime) l'attacco di Mizar (Bud), nel quale si vede l'elmo del Toro cadere a terra e frantumarsi in mille pezzi come fosse di vetro, mentre in episodi successivi l'elmo riappare assurdamente integro, ma con il corno ancora spezzato. Un'altra considerazione più sottile riguarda Phoenix, dato che il cavaliere di bronzo entra in scena durante la corsa alle 12 case direttamente nella sesta casa di Virgo. Posto che da una casa all'altra non ci si può spostare nemmeno con la telecinesi e se è vero che Cancer è morto, che Mur e Ioria sono amici e che difficilmente le illusioni di Gemini andrebbero ad intaccare il cavaliere della Fenice, rimane il cavaliere del Toro come ostacolo, che evidentemente lo lascia passare, non mettendolo però paradossalmente alla prova come gli altri, in questo caso però è facile immaginare il cavaliere del Toro ormai persuaso della fedeltà dei cavalieri di bronzo alla dea Atena e della malvagità del Grande Sacerdote Arles, è possibile quindi supporre che il cavaliere d'oro non abbia voluto porre contrattempi alla corsa dei protagonisti contro Arles.

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DELUCIDAZIONI DA TAIZEN:

Il 'Big Bang' del suo cosmo portò la vittoria a Seiya. Aldebaran, con un corno spezzato, ammette docilmente la sconfitta, ma......

Rivelerà di aver ceduto la vittoria a Seiya per scommessa, in modo da dissipare i suoi dubbi nei confronti del Gran Sacerdote.

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LA GOLD CLOTH DEL TORO

PUGNO: 5 CALCIO: 2 ARMI SPECIALI: 1 SPIRITO: 3 GITTATA: 5 L'armatura del Toro è la più imponente e massiccia delle 12 sacre armature d'oro. Con riflessi più scuri delle altre, è formata da un torso riccamente decorato che denota la muscolatura imponente del prescelto che la deve indossare (è l'unica che evidenzia addominali e pettorali), ad evidenziare uno dei tratti più comuni del simbolo che rappresenta: il toro è infatti un animale decisamente imponente e muscoloso. Sulle spalle vi sono due enormi spalliere decorate da corni, presenti anche sui gambali e sui braccioli. L'elmo, decisamente caratteristico, richiama molto gli elmi di guerra vichinghi, ed è formato da un casco centrale, decorato solo nella serie animata da una parte blu scura, arricchito da due evidenti corni, uno dei quali verrà spezzato poi da Pegasus. Colui che porta il soprannome di "Toro Selvaggio Dorato" non può che possedere una forza tanto grande da attirare l'attenzione di chiunque, tuttavia mostra un'agilità nei movimenti sorprendente per il suo fisico possente. Adotta una tecnica di pugno molto simile allo "Iainuki". *Iainuki o Iaikiri: tecnica di combattimento che consiste nell'anticipare con un colpo di spada il nemico, colpendo con rapidità senza che capisca dove la spada è diretta e mantenendo nel contempo una posizione difensiva.

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LA COSTELLAZIONE DEL TORO

Il Toro (in latino Taurus, simbolo ♉) è una delle costellazioni dello zodiaco. È grande e prominente nel cielo invernale, tra l'Ariete ad ovest e i Gemelli ad est; verso nord si trovano il Perseo e l'Auriga, a sudovest Orione e a sudest Eridano e la Balena. In mezzo a questa costellazione si trova una delle poche stelle di prima magnitudine del cielo, Aldebaran. Le corna del toro si estendono verso ovest, segnate da El Nath (Beta Tauri, condivisa tradizionalmente dall'Auriga) e Zeta Tauri. Il Toro è attraversato nella sua parte più orientale dalla Via Lattea; questo fa sì che nella costellazione siano presenti oggetti galattici. Curiosamente, gli oggetti più conosciuti si trovano però nella regione ovest: il più conosciuto di questi è sicuramente l' ammasso aperto delle Pleiadi, ben visibile ad occhio nudo e notissimo fin dalle epoche più antiche. Dietro Aldebaran si trovano le Iadi, un altro ammasso aperto (il più vicino conosciuto), che con la stella forma una V nel cielo che marca la testa del toro. Un altro ammasso, non osservato dal Messier, è NGC 1746, nella parte orientale. Un altro oggetto, visibile con un telescopio, è la Nebulosa del Granchio (M1), un resto di supernova a nordest di ζ Tauri. L'esplosione che lo generò fu visibile da Terra il 4 luglio 1054, e fu così brillante che rimase visibile in pieno giorno per molti mesi. È stata registrata dai testi storici cinesi e dagli Indiani d'America. A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste fra la costellazione astronomica del Toro ed l'omonimo segno zodiacale.

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MITOLOGIA:

Nella mitologia greca, corrisponde alla forma di toro che Zeus assunse per vincere Europa, una principessa fenicia. La donna infatti, attratta dall'enorme e docile bestia, salì sul suo dorso, ma in quel momento il Toro cominciò a correre velocemente entrando in acqua e nuotando fino ad un'isola, dove assunse nuovamente la forma di Zeus e corteggiò Europa riuscendo nel suo intento. Al Toro è associata anche la figura del Minotauro.

MINOTAURO: Il Minotauro (Μινόταυρος) è una figura della mitologia greca, era figlio di un toro divino inviato da Poseidone e di Pasifae regina di Creta. Era un mostro dal corpo umano e la testa di toro che per alcuni autori simboleggia la parte istintiva dell'uomo come la forza . Minosse, re di Creta, pregò Poseidone di inviargli un toro per un sacrificio, ma vista la bellezza dell'animale aveva deciso di tenerlo per sé. Poseidone, allora, per punirlo, fece innamorare Pasifae, moglie di Minosse, del toro stesso. Ella, per soddisfare il proprio desiderio carnale (come narra Ovidio nelle Metamorfosi), si fece costruire da Dedalo una giovenca di legno d'acero, entro la quale essa si nascose e si accoppiò con l'animale. Dall'unione mostruosa nacque il Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava re) con il suffisso "tauro" (che significa toro). Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel labirinto costruito pure dall'ingegnere Dedalo. La città di Atene, sottomessa allora a Creta, doveva inviare sette giovani

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maschi e sette fanciulle da offrire in pasto al Minotauro, che si cibava di carne umana. Come riporta lo Pseudo-Apollodoro nel Libro III della sua Biblioteca:

« Poseidone, infuriato perché Minosse non gli aveva sacrificato il toro, lo rese

selvaggio, e fece in modo che Pasifae si accendesse di desiderio per questo toro. La

donna dunque, innamorata del toro, trovò un alleato in Dedalo, l'architetto, che era

stato bandito da Atene per un omicidio. Egli costruì una vacca di legno montata su

ruote, con l'interno cavo e ricoperta da una pelle bovina; la collocò nel prato dove il

toro era solito pascolare, e Pasifae vi entrò dentro. Quando il toro le si avvicinò, la

montò, come fosse una mucca vera. Così la donna partorì Asterio, chiamato

Minotauro: e aveva la testa di un toro e il corpo di un uomo. Minosse, seguendo

l'indicazione di alcuni oracoli, lo tenne chiuso nel labirinto, una costruzione

progettata da Dedalo, che con i suoi meandri aggrovigliati impediva di trovare

l'uscita. »

Allora Teseo, eroe figlio del re ateniese Egeo, si recò a Creta per sconfiggere il minotauro, riuscendo anche a fuggire dal labirinto con l'aiuto di Arianna, che gli svelò come uscirne (usando il celebre "filo d'Arianna"). Teseo promise alla fanciulla (che era del resto anche lei figlia di Minosse) che dopo aver compiuto l'impresa l'avrebbe sposata. Ma dato che si era già sposato, Teseo abbandonò Arianna sull'isola di Nasso. Gli dei, per punire Teseo, gli annebbiarono la memoria e così egli si dimentico di issare la vela bianca indicante la sua vittoria e lasciò quella nera che significava la sua morte. Il padre Egeo, vedendo la bandiera nera, pensò che il figlio non ce l'avesse fatta ed allora, disperato, si gettò dalla scogliera e affogò, in un mare che si chiama ancora oggi Mar Egeo.

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IMPRESSIONI PERSONALI:

Il cavaliere del toro protettore della seconda casa possiamo dire che sia il piu forte a livello fisico ma forse quello dotato di meno cosmo, è comunque da riconoscere che sia uno dei cavalieri più buoni del grande tempio, ed anche uno dei piu devoti alla dea.

Fonti Ufficiali e Autore: Taizen – Maverik – Orion81