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Michele Campiti
Prove scritte di
Analisi Matematica 2Ingegneria Meccanica e Gestionale
a.a. 2006–2007
Grafico della funzione f(x, y) := sin(2x2 − y) cos(x− 2y2) in [−π/2, π/2]2
Raccolta delle tracce di “Analisi Matematica 2” per Ingegneria classe Industriale, corso
B, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Lecce
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1
2 luglio 2007
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Determinare la soluzione del seguente problema di Cauchy{3y′ +
y
2e−x − 1= −(e−x + 1)y4 ,
y(0) = −1 .
2. Determinare massimi e minimi assoluti per la funzione
f(x, y, z) = x2 + y2 + z2 + x
nell’insieme E = {(x, y, z) ∈ R3 |x2 + y2 + z2 ≤ 1, x ≤ 0}.
3. Determinare l’insieme di convergenza e l’eventuale somma della serie
∞∑n=0
(2− x)n
2n(n+ 1).
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2
Soluzione del 2 luglio 2007
1. L’equazione differenziale è di tipo Bernoulli; osservato che la soluzionenulla non soddisfa il problema di Cauchy assegnato, si può dividereper y4 e, posto z = y−3 (da cui z′ = −3y−4y′), si ottiene l’equazionedifferenziale lineare del primo ordine
z′ =1
2e−x − 1z + (e−x + 1) .
Una primitiva della funzione
1
2e−x − 1= c
ex
2− ex
è − log(2−ex) e quindi la soluzione generale dell’equazione differenzialeomogenea associata è
z(x) = c e− log(2−ex) =
c
2− ex, c ∈ R .
A questo punto una primitiva della funzione
elog(2−ex)(e−x + 1) = (2− ex)(e−x + 1) = 1− ex + 2e−x
è la funzione x−ex−2e−x e quindi la soluzione generale dell’equazionedifferenziale lineare
z(x) =1
2− ex(c+ x− ex − 2e−x) , c ∈ R ;
ricordando che z = y−3, si ottiene
y(x) = 3√
2− exc+ x− ex − 2e−x
, c ∈ R .
Imponendo la condizione iniziale si ottiene
3
√1
c− 3= −1 ,
da cui c = 2. Pertanto la soluzione del problema di Cauchy assegnatoè
y(x) = 3√
2− ex2 + x− ex − 2e−x
.
2. Si osserva innanzitutto che la funzione è dotata di massimo e mini-mo assoluto in quanto è continua e l’insieme E è chiuso e limitato.
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3
La funzione è differenziabile nell’insieme assegnato; pertanto i puntistazionari interni ad E sono dati dalle soluzioni del sistema
∂f
∂x(x, y, z) = 2x+ 1 = 0 ,
∂f
∂y(x, y, z) = 2y = 0 ,
∂f
∂z(x, y, z) = 2z = 0 .
Si deduce l’esistenza di un unico punto stazionario interno ad E che èil punto (−1/2, 0, 0) nel quale si ha
f
(−12, 0, 0
)= −1
4.
La frontiera risulta costituita dalla superfice sferica E1 della semisferacon centro l’origine e raggio 1 situata nel semispazio delle ascisse nega-tive (individuata dalle condizioni x2+y2+z2 = 1 e x ≤ 0) e dal cerchioE2 di centro l’origine e raggio 1 situato nel piano yz (individuato dallecondizioni x = 0 e y2 + z2 ≤ 1).Per quanto riguarda l’insieme E1, si può studiare la funzione
g(x, y) = f(x, y,√
1− x2 − y2) = 1 + x
con la condizione −1 ≤ x ≤ 0. Si riconosce immediatamente che g hacome massimo assoluto 1 assunto in tutti i punti della circonferenzaunitaria con centro nell’origine e situata nel piano yz e minimo assoluto0 assunto nel punto (−1, 0, 0).Per quanto riguarda l’insieme E2, posto x = 0 si ottiene la funzione
h(y, z) = y2 + z2 , y2 + z2 ≤ 1 .
Tale funzione ovviamente ha come minimo 0 assunto nel punto (0, 0)e massimo 1 nei punti della circonferenza 4y2 + z2 = 1.
Confrontando i valori ottenuti si conclude che il minimo assoluto dif è −1/4 assunto nel punto (−1/2, 0, 0) e massimo assoluto 1 assuntonei punti della circonferenza unitaria con centro nell’origine e situatanel piano yz.
Alternativamente, la funzione può essere studiata in coordinate sferi-che sugli insiemi E1 ed E2 ponendo x = ρ cos θ sinφ, y = ρ sin θ sinφ,z = ρ cosφ. Infatti l’insieme E1 viene individuato dalle condizioni
ρ = 1 , −π2≤ θ ≤ π
2, 0 ≤ φ ≤ π ,
e la funzione diventa (ponendo ρ = 1)
g(θ, φ) = 1 + cos θ sinφ ,
-
4
che va studiata nel rettangolo −π/2 ≤ θ ≤ π/2, 0 ≤ φ ≤ π.Analogamente si può descrivere l’insieme E2; tuttavia in questo casopuò essere più semplice la trasformazione (in coordinate cilindricherispetto all’asse x) x = x, y = ρ cos θ, z = ρ sin θ rispetto alla qualel’insieme E2 viene descritto dalle condizioni x = 0, 0 ≤ ρ ≤ 1 e−π ≤ θ ≤ π e la funzione diventa
h(ρ) = ρ2 , 0 ≤ ρ ≤ 1 .
3. Postoy = 1− x
2,
si ottiene la serie∞∑n=0
yn
n+ 1.
Si riconosce facilmente che la serie precedente è una serie di potenzecon raggio di convergenza 1; pertanto essa converge per y ∈] − 1, 1[ enon converge per y ∈] − ∞,−1[∪]1,+∞[. Inoltre per y = 1 la serienon converge (serie armonica) mentre per y = −1 essa converge (seriearmonica a segni alterni). Quindi si conclude che la serie convergepuntualmente per y ∈ [−1, 1[ e uniformemente in ogni intervallo [−1, r]con −1 < r < 1.Per calcolare la somma si può tenere presente che se y = 0 la serie èovviamente convergente verso 1; se y ̸= 0, la serie si può scrivere come
1
y
∞∑n=0
yn+1
n+ 1
e quindi risulta ottenuta per integrazione da quella geometrica e per-tanto, per ogni y ∈ [−1, 1[,∞∑n=0
yn+1
n+ 1=
∞∑n=0
∫ y0tn dt =
∫ y0
∞∑n=0
tn dt =
∫ y0
1
1− tdt = − log(1−y) .
Quindi la serie∑∞
n=0yn
n+1 converge per y ∈ [−1, 1[ e la sua somma è
∞∑n=0
yn
n+ 1=
1 , y = 0 ,
− log(1− y)y
, y ∈ [−1, 1[\{0} .
Tenendo presente che x = 2 − 2y si ricava la convergenza della serieassegnata in ]0, 4] e, per ogni x ∈]0, 4],
∞∑n=0
(2− x)n
2n(n+ 1)=
1 , x = 2 ,
− log(x/2)1− x/2
, x ∈]0, 4] \ {2} ;
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5
La convergenza uniforme può essere inoltre assicurata negli insiemi[r, 4] con 0 < r < 4.
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16 luglio 2007
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Determinare, se esistono, le soluzioni della seguente equazione diffe-renziale
y′
y=
1
x(log y − log x) .
2. Calcolare (se esistono) i punti di massimo e minimo assoluti dellafunzione
f(x, y) =x2
2+ x+ y2
nell’insieme
E = {(x, y) ∈ R2 : x2
4+ y2 ≤ 1, x ≤ 0} .
3. Calcolare il seguente integrale doppio∫∫E
2y2 − x2
x2 + y2dx dy ,
dove E è la corona circolare di centro l’origine e raggi 1 e 2.
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Soluzione del 16 luglio 2007
1. Si osservi innanzitutto che deve essere x > 0 e y > 0; l’equazionedifferenziale può essere scritta nella forma
y′ =y
xlog
y
x,
e quindi, posto z = y/x, da cui y = xz e y′ = z + xz′, si ottienexz′ = z(log z − 1), cioè l’equazione a variabili separate
z′
z(log z − 1)=
1
x.
Tenendo presente che, posto t = log z,∫1
z(log z − 1dz =
∫1
t− 1dt = log |t− 1|+ c = log | log z − 1|+ c ,
integrando i due membri dell’equazione differenziale, si ha log | log z−1| = log(cx) con c > 0, da cui, tenendo conto del valore assoluto
log z − 1 = cx , c ∈ R .
Pertanto z = ecx+1 e infine y = x ecx+1.
2. La funzione in esame è continua nell’insieme E che è chiuso e limitatoe quindi, per il teorema di Weierstrass, la funzione ammette massimo eminimo assoluto. Tenendo presente che la funzione è anche differenzia-bile, per determinarli è sufficiente confrontare i valori della funzionenei punti stazionari interni e sulla frontiera. Per quanto riguarda ipunti stazionari interni, essi sono dati dalle soluzioni del sistema
∂f
∂x(x, y) = x+ 1 = 0 ,
∂f
∂y(x, y) = 2y = 0 ,
Si ottiene solamente il punto (−1, 0) nel quale la funzione assume ilvalore f(−1, 0) = −1/2.Si studia ora la funzione sulla frontiera dell’insieme E considerandoseparatamente il segmento congiungente i punti (0,−1) e (0, 1) e l’arcodi ellisse di equazione x2/4 + y2 = 1 situato nel semipiano x ≤ 0. Perquanto riguarda il segmento bisogna studiare la funzione
φ(y) = f(0, y) = y2 , y ∈ [−1, 1] ,
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e tale funzione ammette ovviamente minimo assoluto per y = 0 emassimo assoluto per y = ±1; bisogna conseguentemente considerarei punti (0, 0), (0,−1) e (0, 1) nei quali si ha
f(0, 0) = 0 , f(0,−1) = 1 , f(0, 1) = 1 .
Per quanto riguarda infine l’arco di ellisse in esame conviene consi-derare il cambiamento di variabili (in coordinate ellittiche) x = 2ρ cos θe y = ρ sin θ e tener presente che sull’insieme in esame risulta ρ = 1 eπ/2 ≤ θ ≤ 3π/2. Si ottiene quindi la funzione
ψ(θ) = f(2 cos θ, sin θ) = 2 cos2 θ + 2 cos θ + sin2 θ
= cos2 θ + 2 cos θ + 1 = (1 + cos θ)2 .
Anche in questo caso, tenendo presente il comportamento della funzio-ne coseno nell’intervallo [π/2, 3π/2], si ottiene facilmente che il minimoassoluto viene assunto per θ = π e vale 0 mentre il massimo assolutoviene assunto per θ = π/2 e θ = 3π/2 e vale 1; i punti corrispondentida considerare sono (−2, 0) (0,−1) e (0, 1) nei quali si ha
f(−2, 0) = 0 , f(0,−1) = 1 , f(0, 1) = 1 .
In conclusione il minimo assoluto della funzione nell’insieme E è ugualea −1/2 e viene assunto nel punto (−1, 0) mentre il massimo assolutoè 1 e viene assunto nei punti (0,−1) e (0, 1).
3. Considerato il cambiamento di variabili in coordinate polari x = ρ cos θe y = ρ sin θ, la corona circolare di centro l’origine e raggi 1 e 2 vienedescritta dalle limitazioni 1 ≤ ρ ≤ 2 e 0 ≤ θ ≤ 2π e l’integrale diventa∫ 2
1ρ dρ
∫ 2π0
(2 sin2 θ − cos2 θ) dθ =[ρ2
2
]21
∫ 2π0
(3 sin2 θ − 1) dθ
=3
2
∫ 2π0
(3 sin2 θ − 1) dθ = 32
∫ 2π0
(1
2− 3
2cos(2θ)
)dθ
=3
2
(π − 3
2
[sin(2θ)
2
]2π0
)=
3
2π .
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3 settembre 2007
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Determinare la soluzione generale della seguente equazione differen-ziale
y′′ − y = ex .
2. Calcolare il seguente integrale doppio∫∫E
y
xdx dy ,
dove E è l’insieme limitato contenuto nel primo quadrante delimitatodalle rette di equazione y =
√3x/3, y =
√3x e dalle curve di equazione
xy =√3/8 e xy =
√3/4.
3. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della successione difunzioni
fn(x) = arctan enx , x ∈ R .
4. Applicare il metodo dei moltiplicatori di Lagrange per lo studio deimassimi e minimi vincolati della funzione
f(x, y) = x+ y
sulla circonferenza di centro l’origine e raggio 1.
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Soluzione del 3 settembre 2007
1. Si tratta di un’equazione differenziale del secondo ordine completa. Ilpolinomio caratteristico associato all’equazione omogenea y′′−y = 0 èdato da λ2−1 = 0 ed ha come soluzioni ±1, entrambe di moltepplicità1. Quindi la soluzione generale dell’equazione omogenea è y = c1e
x +c2e
−x; tenendo presente che il termine noto è di tipo particolare eche 1 è soluzione del polinomio caratteristico con molteplicità 1, unasoluzione particolare dell’equazione completa è del tipo y = cxex; siha y′ = cex + cxex e y′′ = 2cex + cxex e sostituendo nell’equazionecompleta si ottiene 2cex + cxex − cxex = ex che è soddisfatta perc = 1/2. Quindi una soluzione particolare dell’equazione assegnata èy = xex/2 e la soluzione generale dell’equazione completa è data da
y = c1ex + c2e
−x +x ex
2.
2. La rappresentazione geometrica dell’insieme E suggerisce di conside-rare il seguente cambiamento di variabili u = xy e v = y/x. Si ricavafacilmente x =
√u/v e y =
√uv e il determinante jacobiano della tra-
sformazione è 1/(2v). Tenendo presente che l’insieme E viene descrittodalle condizioni
√3
8≤ u ≤
√3
4,
√3
3≤ v ≤
√3 ,
l’integrale diventa∫ √3/4√3/8
du
∫ √3√3/3
1
2v
√uv√u/v
dv
=
∫ √3/4√3/8
du
∫ √3√3/3
1
2dv =
1
2
(√3
4−
√3
8
)(√3−
√3
3
)=
1
8.
3. Per ogni x ∈ R si ha
limn→+∞
enx =
+∞ , x > 0 ,1 , x = 0 ,0 , x < 0 ,
e quindi
limn→+∞
arctan enx =
π
2, x > 0 ,
π
4, x = 0 ,
0 , x < 0 .
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11
Si denoti con f la funzione definita a secondo membro della formu-la precedente. Quindi la successione di funzioni fn è puntualmenteconvergente in tutto R verso f ma, essendo f non continua, la conver-genza non può essere uniforme in tutto R. In particolare la funzionelimite non è continua in 0 e quindi ci si può chiedere se la convergenzaè uniforme in tutto R privato di un intorno dell’origine, cioè in uninsieme del tipo ] − ∞,−a] ∪ [a,+∞[ con a > 0. Vista la crescenzadelle funzioni enx e arctan si verifica facilmente che
supx∈]−∞,−a]
|fn(x)− f(x)| = supx∈]−∞,−a]
arctan enx = arctan e−na
e inoltre
supx∈[a,+∞[
|fn(x)− f(x)| = supx∈[a,+∞[
π
2− arctan enx = π
2− arctan ena ;
da ciò segue
supx∈]−∞,−a]∪[a,+∞[
|fn(x)− f(x)| = sup{arctan e−na,
π
2− arctan ena
}e poiché in ogni caso
limn→+∞
arctan e−na = 0 , limn→+∞
π
2− arctan ena = 0 ,
si conclude che la convergenza è uniforme in ]−∞,−a] ∪ [a,+∞[.
4. Il vincolo in questo caso ha equazione φ(x, y) = x2 + y2 − 1 = 0 equindi bisogna considerare la funzione ausiliaria
h(x, y, λ) = f(x, y) + λφ(x, y) = x+ y + λ(x2 + y2 − 1) .
La funzione h è differenziabile ed i suoi punti stazionari sono dati dalsistema
∂h
∂x(x, y, λ) = 1 + 2λx = 0 ,
∂h
∂y(x, y, λ) = 1 + 2λy = 0 ,
∂h
∂λ(x, y, λ) = x2 + y2 − 1 = 0 .
Osservato che per λ = 0 il sistema precedente non ha soluzioni, dalleprime due equazioni si ricava x = y = −1/(2λ) e sostituendo nel-l’ultima si ottiene 1/(2λ2) − 1 = 0 da cui λ = ±
√2/2. Pertanto
x = y = ∓√2/2 e in tali due punti si ha
f
(−√2
2,−
√2
2
)= −
√2 , f
(√2
2,
√2
2
)=
√2 ;
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poiché la funzione f è continua ed il vincolo definisce un insieme chiusoe limitato, i punti trovati sono di minimo e rispettivamente di massimoassoluto per f .
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11 dicembre 2007, traccia A
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D
x5 + y5
(x2 + y2 + z2)3 + 1dx dy dz ,
dove
D = {(x, y, z) ∈ R3 | x2 + y2 + z2 ≤ 1 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .
2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione
f(x, y) = (1 + x+ y2) ey−x
sul quadrato con vertici nei punti (−1,−1), (1,−1), (1, 1) e (−1, 1).
3. Studiare la seguente equazione differenziale
y′ = x2(y +
1
y
).
4. Dire se la seguente successione di funzioni
fn(x) =enx
enx + 1, x ∈ R ,
può essere uniformemente convergente.
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14
Soluzione dell’11 dicembre 2007, traccia A
1. Suggerimento: Utilizzando le coordinate sferiche
x = ρ cos θ sinφ , y = ρ sin θ sinφ , z = ρ cosφ ,
il dominio D viene individuato dalle condizioni ρ ≤ 1, 0 ≤ θ ≤ π/2e 0 ≤ φ ≤ π/2. Quindi, tenendo presente che lo jacobiano dellatrasformazione in coordinate sferiche è −ρ2 sinφ, si ottiene l’integrale∫ 1
0dρ
∫ π/20
dθ
∫ π/20
ρ5 sin5 φ(cos5 θ + sin5 θ)
ρ2 + 1ρ2 sinφdφ
=
∫ 10
ρ7
ρ2 + 1dρ
∫ π/20
(cos5 θ + sin5 θ) dθ
∫ π/20
sin6 φdφ
=1
12(5− 6 log 2) 16
15
5
32π =
5− 6 log 272
π .
2. Suggerimento: La funzione è continua e il dominio assegnato è chiusoe limitato; quindi f è dotata di minimo e di massimo assoluto chesi ottengono confrontando i valori nei punti stazionari e nei punti dimassimo e minimo relativo sulla frontiera del quadrato.
3. Suggerimento: L’equazione differenziale può essere considerata sia avariabili separabili (metodo più semplice), sia del primo ordine diBernoulli, sia di tipo omogeneo dipendente da y/x.
4. Per ogni x ∈ R, si ha
limn→+∞
fn(x) =
1 , x > 0 ;1/2 , x = 0 ;0 , x < 0 .
Poiché ogni fn è continua mentre la funzione limite non lo è, la con-vergenza della successione non può essere uniforme.
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11 dicembre 2007, traccia B
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D
x3 + y3
(x2 + y2 + z2)2 + 1dx dy dz ,
dove
D = {(x, y, z) ∈ R3 | x2 + y2 + z2 ≤ 1 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .
2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione
f(x, y) = (1− x2 + y) ey−x
sul quadrato con vertici nei punti (−1,−1), (1,−1), (1, 1) e (−1, 1).
3. Studiare la seguente equazione differenziale
y′ = x
(y +
1
y
).
4. Dire se la seguente successione di funzioni
fn(x) = log
(nx
nx+ 1
), x ∈]0,+∞[ ,
può essere uniformemente convergente.
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8 gennaio 2008
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D
x2
x2 + y2dx dy dz ,
dove
D = {(x, y, z) ∈ R3 | 1 ≤ x2+y2+z2 ≤ 4 , x2+y2 ≤ z2 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .
2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione
f(x, y) = (x− y2) (x+ 2y)
sul triangolo con vertici nei punti (0, 0), (0, 2) e (1, 0).
3. Studiare la convergenza semplice ed uniforme della seguente serie difunzioni
+∞∑n=0
x2n+2
(2n+ 1)(2n+ 2),
e calcolarne la somma.
4. Descrivere il tipo di soluzione particolare della seguente equazionedifferenziale
y′′ − y = x ex + cosx .
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Soluzione dell’8 gennaio 2008
1. Utilizzando le coordinate sferiche
x = ρ cos θ sinφ , y = ρ sin θ sinφ , z = ρ cosφ ,
il dominio D viene individuato dalle condizioni 1 ≤ ρ ≤ 2 in quanto1 ≤ x2 + y2 + z2 ≤ 4, 0 ≤ θ ≤ π/2 e 0 ≤ φ ≤ π/2 in quantox ≥ 0, y ≥ 0 e z ≥ 0 e infine, dalla condizione x2 + y2 ≤ z2 si ricavaρ2 sin2 φ ≤ ρ2 cos2 φ cioè − cosφ ≤ sinφ ≤ cosφ, che nell’intervallo[0, π/2] è soddisfatta per 0 ≤ φ ≤ π/4. Quindi, tenendo presente chelo jacobiano della trasformazione in coordinate sferiche è −ρ2 sinφ, siottiene l’integrale∫ 2
1dρ
∫ π/20
dθ
∫ π/40
ρ2 cos2 θ sin2 φ
ρ2 sin2 φρ2 sinφdφ
=
∫ 21ρ2 dρ
∫ π/20
cos2 θ dθ
∫ π/40
sinφdφ
=
[ρ3
3
]21
[θ
2+
sin 2θ
4
]π/20
[− cosφ]π/40
=
(8
3− 1
3
)π
4
(−√2
2+ 1
)=
7
24
(2−
√2)π .
2. La funzione è differenziabile ed i suoi punti stazionari si ottengonodalle soluzioni del sistema
∂f
∂x(x, y) = 2x+ 2y − y2 = 0 ,
∂f
∂y(x, y) = 2x− 2xy − 6y2 = 0 .
Sottraendo le due equazioni si ottiene y(2 + 2x + 5y) = 0. Se y = 0dalla prima si ottiene x = 0, ma il punto stazionario (0, 0) si trova sullafrontiera del dominio assegnato. Se 2 + 2x + 5y = 0 si ricava 2x =−2− 5y e sostituendo nella prima equazione si ottiene y2+3y+2 = 0che ha come soluzioni y = −2 e y = −1; in ogni caso i punti stazionariche si ottengono sono esterni al dominio assegnato. Poiché f è continuasul triangolo assegnato, essa ammette massimo e minimo che devononecessariamente trovarsi sulla frontiera. Si passa quindi a studiareil comportamento della funzione sui tre lati del triangolo. Sul latoindividuato dalle condizioni x = 0 e 0 ≤ y ≤ 2, la funzione diventaφ1(y) = f(0, y) = −2y3 ed ha minimo in 2 uguale a −16 e massimo in0 uguale a 0. Sul lato individuato dalle condizioni y = 0 e 0 ≤ x ≤ 1,
-
18
la funzione diventa φ2(x) = f(x, 0) = x2 ed ha minimo in 0 uguale a 0
e massimo in 1 uguale a 1. Infine, sul lato individuato dalle condizioniy = 2−2x (equazione della retta passante per (0, 2) e (1, 0)) e 0 ≤ x ≤1, la funzione diventa φ3(x) = f(x, 2−2x) = 12x3−43x2+48x−16; lasua derivata è φ′3(x) = 36x
2−86x+48 e nell’intervallo [0, 1] è positivain [0, 8/9] e negativa in [8/9, 1]; quindi nel punto 8/9 vi è un massimoin cui φ3(8/9) = f(8/9, 2/9) = 272/243 mentre tenendo presente chenegli estremi φ3(0) = −16 e φ3(1) = 1, il minimo si trova in 0 evale −16. Pertanto, confrontando i valori ottenuti, si conclude che ilminimo assoluto di f è −16 e viene assunto nel punto (0, 2) mentre ilmassimo è 272/243 e viene assunto nel punto (8/9, 2/9).
3. Poichéx2n+2
2n+ 2=
∫ x0t2n+1 dt ,
la serie di potenze assegnata risulta essere ottenuta per integrazionedalla serie
+∞∑n=0
t2n+1
2n+ 1,
che a sua volta, essendo
t2n+1
2n+ 1=
∫ t0s2n ds ,
è ottenuta per integrazione dalla serie∑+∞
n=0 s2n =
∑+∞n=0(s
2)n; que-st’ultima serie ha raggio di convergenza 1, converge per s ∈] − 1, 1[ ela sua somma è data da
+∞∑n=0
s2n =1
1− s2, s ∈]− 1, 1[ .
Quindi la serie assegnata ha lo stesso raggio di convergenza 1 e inoltreconverge anche negli estremi ±1 (in quanto il termine generale dellaserie in tali punti è un infinitesimo di ordine 2); quindi per il teoremadi Abel la serie è uniformemente convergente in [−1, 1] e per ogni
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19
x ∈ [−1, 1] si ha
+∞∑n=0
x2n+2
(2n+ 1)(2n+ 2)=
+∞∑n=0
1
2n+ 1
∫ x0t2n+1 dt =
∫ x0
+∞∑n=0
t2n+1
2n+ 1dt
=
∫ x0
+∞∑n=0
∫ t0s2n ds dt =
∫ x0
∫ t0
+∞∑n=0
s2n ds dt
=
∫ x0
∫ t0
1
1− s2ds dt =
1
2
∫ x0
[log(s+ 1)− log(1− s)]t0 dt
=1
2
∫ x0
(log(t+ 1)− log(1− t)) dt
=1
2[(t+ 1) log(t+ 1)− t+ (1− t) log(1− t) + t]x0
= (x+ 1) log(x+ 1) + (1− x) log(1− x) .
4. L’equazione differenziale è lineare del secondo ordine completa. Lesoluzioni del polinomio caratteristico associato all’equazione omogeneasono ±1. Il termine noto è somma dei termini noti particolari x ex ecosx. Al termine x ex corrisponde una soluzione particolare y1(x) =x(ax + b)ex con a e b costanti da determinare (si è tenuto conto delfatto che 1 è soluzione di molteplicità 1 del polinomio caratteristico),mentre al termine cosx corrisponde una soluzione particolare y2(x) =c sinx + d cosx con c e d costanti da determinare. In definitiva, lasoluzione particolare sarà somma delle due funzioni precedenti e quindisarà del tipo y(x) = x(ax+ b)ex+ c sinx+d cosx con a, b, c, d costantida determinare.
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25 marzo 2008
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Determinare lo jacobiano della seguente trasformazione di coordinate:{x = u v ,y = u/v .
2. Studiare massimi e minimi della funzione
f(x, y) = ex2+ y2
in tutto R2 e sul cerchio di centro l’origine e raggio 1.
3. Studiare la convergenza semplice ed uniforme della seguente successio-ne di funzioni
fn(x) = (1− x)xn , x ∈ [0, 1] .
4. Risolvere la seguente equazione differenziale
2x2 y y′ = 1 + y2 .
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21
Soluzione del 25 marzo 2008
1. Si ha
J(u, v) =
(v u1v −
uv2
)= −u
v− uv= −2u
v.
2. Suggerimento: Si osserva innanzitutto che il minimo assoluto vieneassunto sicuramente nel punto (0, 0) e vale 1 in quanto sia ex
2che y2
sono crescenti e inoltre la funzione sempre ≥ 1 e assume tale valoresolamente in (0, 0). Calcolando poi le derivate parziali si riconosce chenon vi sono altri punti stazionari. Tenendo presente che entrambe lefunzioni ex
2e y2 tendono a +∞ per x → ±∞ e rispettivamente per
y → ±∞ si deduce che la funzione non limitata superiormente inR2. Invece nel cerchio di centro l’origine e raggio 1 la funzione deveammettere necessariamente un massimo assoluto in quanto è continuasu un insieme chiuso e limitato e tale massimo deve necessariamentetrovarsi sulla frontiera del cerchio determinata dalla condizione x2 +y2 = 1; da tale condizione si deduce y2 = 1− x2 e la funzione coincidecon g(x) = ex
2+ 1 − x2 con −1 ≤ x ≤ 1. La derivata di g si annulla
solo in 0 e quindi, confrontando i valori che essa assume in 0 e negliestremi ±1, si deduce che il massimo assoluto è uguale ad e e vieneassunto in ±1 che per la funzione f corrispondono ai punti (±1, 0).
3. Suggerimento: La successione converge puntualmente alla funzionenulla. Inoltre fn si annulla agli estremi e la sua derivata si annulla in0 e n/(n+ 1). Quindi
limn→+∞
supx∈[0,1]
|fn(x)−0| = limn→+∞
f
(n
n+ 1
)= lim
n→+∞
1
n+ 1
1
(1 + 1/n)n= 0
e quindi la convergenza verso la funzione nulla è anche uniforme.
4. Suggerimento: Dividendo per x2(1 − y2) si ottiene un’equazione avariabili separate; alternativamente, osservato che la funzione nullanon soluzione dell’equazione differenziale, si può dividere per 2x2y eottenere un’equazione di Bernoulli.
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15 aprile 2008, traccia A
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Studiare la convergenza della seguente serie di potenze
+∞∑n=1
4n arctann x
πn
e calcolarne la somma.
2. Studiare massimi e minimi relativi ed eventualmente assoluti dellafunzione
f(x, y) = 3x2 + 2y3 − 6xy .
3. Risolvere la seguente equazione differenziale
y(4) + 5y′′ + 4 = sin 3x .
4. Calcolare il volume del solido A delimitato dalle seguenti condizioni
z ≤ x2 + y2 ≤ 1 , 0 ≤ z ≤ 1 ,
cioè∫∫∫
A dx dy dz.
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Soluzione del 15 aprile 2008, traccia A
1. Suggerimento: Posto y = 4arctanx/π, si ottiene una serie geometrica;nel calcolare la somma bisogna tenere presente che l’indice n parte da1.
2. Si lascia per esercizio.
3. Si lascia per esercizio.
4. Suggerimento: Utilizzando le coordinate cilindriche l’insieme viene de-scritto dalle condizioni 0 ≤ z ≤ 1, z ≤ ρ2 ≤ 1 e −π ≤ θ ≤ π e quin-di, tenendo presente che lo jacobiano della trasformazione ρ, bastarisolvere l’integrale ∫ π
−πdθ
∫ 10dz
∫ 1√zρ dρ =
π
2.
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15 aprile 2008, traccia B
Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2
1. Studiare la convergenza della seguente serie di potenze
+∞∑n=2
2n/2 sinn x
e calcolarne la somma.
2. Studiare massimi e minimi relativi ed eventualmente assoluti dellafunzione
f(x, y) = 3x2 + 2y3 + 6xy .
3. Risolvere la seguente equazione differenziale
y(4) + 10y′′ + 9 = sin 2x .
4. Calcolare il volume del solido A delimitato dalle seguenti condizioni
1 ≤ x2 + y2 ≤ z , 1 ≤ z ≤ 2 ,
cioè∫∫∫
A dx dy dz.
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Soluzione del 15 aprile 2008, traccia B
1. Suggerimento: Si ha 2n/2 sinn x = (√2 sinx)n, e quindi basta imporre
−1 <√2 sinx < 1 per la convergenza puntuale e −r <
√2 sinx < r
con 0 < r < 1 per quella uniforme.
2. Si lascia per esercizio.
3. Si lascia per esercizio.
4. Suggerimento: Utilizzando le coordinate cilindriche l’insieme viene de-scritto dalle condizioni 1 ≤ z ≤ 2, 1 ≤ ρ2 ≤ z e −π ≤ θ ≤ π e quin-di, tenendo presente che lo jacobiano della trasformazione ρ, bastarisolvere l’integrale ∫ π
−πdθ
∫ 21dz
∫ √z1
ρ dρ .