Prove scritte di Analisi Matematica 2 - unile.itpoincare.unile.it/campiti/tracce/2007am2.pdf ·...

of 26 /26
Michele Campiti Prove scritte di Analisi Matematica 2 Ingegneria Meccanica e Gestionale a.a. 2006–2007 Grafico della funzione f (x, y) := sin(2x 2 - y) cos(x - 2y 2 ) in [-π/2,π/2] 2 Raccolta delle tracce di “Analisi Matematica 2 ” per Ingegneria classe Industriale, corso B, Facolt` a di Ingegneria, Universit` a degli Studi di Lecce

Embed Size (px)

Transcript of Prove scritte di Analisi Matematica 2 - unile.itpoincare.unile.it/campiti/tracce/2007am2.pdf ·...

  • Michele Campiti

    Prove scritte di

    Analisi Matematica 2Ingegneria Meccanica e Gestionale

    a.a. 2006–2007

    Grafico della funzione f(x, y) := sin(2x2 − y) cos(x− 2y2) in [−π/2, π/2]2

    Raccolta delle tracce di “Analisi Matematica 2” per Ingegneria classe Industriale, corso

    B, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Lecce

  • 1

    2 luglio 2007

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Determinare la soluzione del seguente problema di Cauchy{3y′ +

    y

    2e−x − 1= −(e−x + 1)y4 ,

    y(0) = −1 .

    2. Determinare massimi e minimi assoluti per la funzione

    f(x, y, z) = x2 + y2 + z2 + x

    nell’insieme E = {(x, y, z) ∈ R3 |x2 + y2 + z2 ≤ 1, x ≤ 0}.

    3. Determinare l’insieme di convergenza e l’eventuale somma della serie

    ∞∑n=0

    (2− x)n

    2n(n+ 1).

  • 2

    Soluzione del 2 luglio 2007

    1. L’equazione differenziale è di tipo Bernoulli; osservato che la soluzionenulla non soddisfa il problema di Cauchy assegnato, si può dividereper y4 e, posto z = y−3 (da cui z′ = −3y−4y′), si ottiene l’equazionedifferenziale lineare del primo ordine

    z′ =1

    2e−x − 1z + (e−x + 1) .

    Una primitiva della funzione

    1

    2e−x − 1= c

    ex

    2− ex

    è − log(2−ex) e quindi la soluzione generale dell’equazione differenzialeomogenea associata è

    z(x) = c e− log(2−ex) =

    c

    2− ex, c ∈ R .

    A questo punto una primitiva della funzione

    elog(2−ex)(e−x + 1) = (2− ex)(e−x + 1) = 1− ex + 2e−x

    è la funzione x−ex−2e−x e quindi la soluzione generale dell’equazionedifferenziale lineare

    z(x) =1

    2− ex(c+ x− ex − 2e−x) , c ∈ R ;

    ricordando che z = y−3, si ottiene

    y(x) = 3√

    2− exc+ x− ex − 2e−x

    , c ∈ R .

    Imponendo la condizione iniziale si ottiene

    3

    √1

    c− 3= −1 ,

    da cui c = 2. Pertanto la soluzione del problema di Cauchy assegnatoè

    y(x) = 3√

    2− ex2 + x− ex − 2e−x

    .

    2. Si osserva innanzitutto che la funzione è dotata di massimo e mini-mo assoluto in quanto è continua e l’insieme E è chiuso e limitato.

  • 3

    La funzione è differenziabile nell’insieme assegnato; pertanto i puntistazionari interni ad E sono dati dalle soluzioni del sistema

    ∂f

    ∂x(x, y, z) = 2x+ 1 = 0 ,

    ∂f

    ∂y(x, y, z) = 2y = 0 ,

    ∂f

    ∂z(x, y, z) = 2z = 0 .

    Si deduce l’esistenza di un unico punto stazionario interno ad E che èil punto (−1/2, 0, 0) nel quale si ha

    f

    (−12, 0, 0

    )= −1

    4.

    La frontiera risulta costituita dalla superfice sferica E1 della semisferacon centro l’origine e raggio 1 situata nel semispazio delle ascisse nega-tive (individuata dalle condizioni x2+y2+z2 = 1 e x ≤ 0) e dal cerchioE2 di centro l’origine e raggio 1 situato nel piano yz (individuato dallecondizioni x = 0 e y2 + z2 ≤ 1).Per quanto riguarda l’insieme E1, si può studiare la funzione

    g(x, y) = f(x, y,√

    1− x2 − y2) = 1 + x

    con la condizione −1 ≤ x ≤ 0. Si riconosce immediatamente che g hacome massimo assoluto 1 assunto in tutti i punti della circonferenzaunitaria con centro nell’origine e situata nel piano yz e minimo assoluto0 assunto nel punto (−1, 0, 0).Per quanto riguarda l’insieme E2, posto x = 0 si ottiene la funzione

    h(y, z) = y2 + z2 , y2 + z2 ≤ 1 .

    Tale funzione ovviamente ha come minimo 0 assunto nel punto (0, 0)e massimo 1 nei punti della circonferenza 4y2 + z2 = 1.

    Confrontando i valori ottenuti si conclude che il minimo assoluto dif è −1/4 assunto nel punto (−1/2, 0, 0) e massimo assoluto 1 assuntonei punti della circonferenza unitaria con centro nell’origine e situatanel piano yz.

    Alternativamente, la funzione può essere studiata in coordinate sferi-che sugli insiemi E1 ed E2 ponendo x = ρ cos θ sinφ, y = ρ sin θ sinφ,z = ρ cosφ. Infatti l’insieme E1 viene individuato dalle condizioni

    ρ = 1 , −π2≤ θ ≤ π

    2, 0 ≤ φ ≤ π ,

    e la funzione diventa (ponendo ρ = 1)

    g(θ, φ) = 1 + cos θ sinφ ,

  • 4

    che va studiata nel rettangolo −π/2 ≤ θ ≤ π/2, 0 ≤ φ ≤ π.Analogamente si può descrivere l’insieme E2; tuttavia in questo casopuò essere più semplice la trasformazione (in coordinate cilindricherispetto all’asse x) x = x, y = ρ cos θ, z = ρ sin θ rispetto alla qualel’insieme E2 viene descritto dalle condizioni x = 0, 0 ≤ ρ ≤ 1 e−π ≤ θ ≤ π e la funzione diventa

    h(ρ) = ρ2 , 0 ≤ ρ ≤ 1 .

    3. Postoy = 1− x

    2,

    si ottiene la serie∞∑n=0

    yn

    n+ 1.

    Si riconosce facilmente che la serie precedente è una serie di potenzecon raggio di convergenza 1; pertanto essa converge per y ∈] − 1, 1[ enon converge per y ∈] − ∞,−1[∪]1,+∞[. Inoltre per y = 1 la serienon converge (serie armonica) mentre per y = −1 essa converge (seriearmonica a segni alterni). Quindi si conclude che la serie convergepuntualmente per y ∈ [−1, 1[ e uniformemente in ogni intervallo [−1, r]con −1 < r < 1.Per calcolare la somma si può tenere presente che se y = 0 la serie èovviamente convergente verso 1; se y ̸= 0, la serie si può scrivere come

    1

    y

    ∞∑n=0

    yn+1

    n+ 1

    e quindi risulta ottenuta per integrazione da quella geometrica e per-tanto, per ogni y ∈ [−1, 1[,∞∑n=0

    yn+1

    n+ 1=

    ∞∑n=0

    ∫ y0tn dt =

    ∫ y0

    ∞∑n=0

    tn dt =

    ∫ y0

    1

    1− tdt = − log(1−y) .

    Quindi la serie∑∞

    n=0yn

    n+1 converge per y ∈ [−1, 1[ e la sua somma è

    ∞∑n=0

    yn

    n+ 1=

    1 , y = 0 ,

    − log(1− y)y

    , y ∈ [−1, 1[\{0} .

    Tenendo presente che x = 2 − 2y si ricava la convergenza della serieassegnata in ]0, 4] e, per ogni x ∈]0, 4],

    ∞∑n=0

    (2− x)n

    2n(n+ 1)=

    1 , x = 2 ,

    − log(x/2)1− x/2

    , x ∈]0, 4] \ {2} ;

  • 5

    La convergenza uniforme può essere inoltre assicurata negli insiemi[r, 4] con 0 < r < 4.

  • 6

    16 luglio 2007

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Determinare, se esistono, le soluzioni della seguente equazione diffe-renziale

    y′

    y=

    1

    x(log y − log x) .

    2. Calcolare (se esistono) i punti di massimo e minimo assoluti dellafunzione

    f(x, y) =x2

    2+ x+ y2

    nell’insieme

    E = {(x, y) ∈ R2 : x2

    4+ y2 ≤ 1, x ≤ 0} .

    3. Calcolare il seguente integrale doppio∫∫E

    2y2 − x2

    x2 + y2dx dy ,

    dove E è la corona circolare di centro l’origine e raggi 1 e 2.

  • 7

    Soluzione del 16 luglio 2007

    1. Si osservi innanzitutto che deve essere x > 0 e y > 0; l’equazionedifferenziale può essere scritta nella forma

    y′ =y

    xlog

    y

    x,

    e quindi, posto z = y/x, da cui y = xz e y′ = z + xz′, si ottienexz′ = z(log z − 1), cioè l’equazione a variabili separate

    z′

    z(log z − 1)=

    1

    x.

    Tenendo presente che, posto t = log z,∫1

    z(log z − 1dz =

    ∫1

    t− 1dt = log |t− 1|+ c = log | log z − 1|+ c ,

    integrando i due membri dell’equazione differenziale, si ha log | log z−1| = log(cx) con c > 0, da cui, tenendo conto del valore assoluto

    log z − 1 = cx , c ∈ R .

    Pertanto z = ecx+1 e infine y = x ecx+1.

    2. La funzione in esame è continua nell’insieme E che è chiuso e limitatoe quindi, per il teorema di Weierstrass, la funzione ammette massimo eminimo assoluto. Tenendo presente che la funzione è anche differenzia-bile, per determinarli è sufficiente confrontare i valori della funzionenei punti stazionari interni e sulla frontiera. Per quanto riguarda ipunti stazionari interni, essi sono dati dalle soluzioni del sistema

    ∂f

    ∂x(x, y) = x+ 1 = 0 ,

    ∂f

    ∂y(x, y) = 2y = 0 ,

    Si ottiene solamente il punto (−1, 0) nel quale la funzione assume ilvalore f(−1, 0) = −1/2.Si studia ora la funzione sulla frontiera dell’insieme E considerandoseparatamente il segmento congiungente i punti (0,−1) e (0, 1) e l’arcodi ellisse di equazione x2/4 + y2 = 1 situato nel semipiano x ≤ 0. Perquanto riguarda il segmento bisogna studiare la funzione

    φ(y) = f(0, y) = y2 , y ∈ [−1, 1] ,

  • 8

    e tale funzione ammette ovviamente minimo assoluto per y = 0 emassimo assoluto per y = ±1; bisogna conseguentemente considerarei punti (0, 0), (0,−1) e (0, 1) nei quali si ha

    f(0, 0) = 0 , f(0,−1) = 1 , f(0, 1) = 1 .

    Per quanto riguarda infine l’arco di ellisse in esame conviene consi-derare il cambiamento di variabili (in coordinate ellittiche) x = 2ρ cos θe y = ρ sin θ e tener presente che sull’insieme in esame risulta ρ = 1 eπ/2 ≤ θ ≤ 3π/2. Si ottiene quindi la funzione

    ψ(θ) = f(2 cos θ, sin θ) = 2 cos2 θ + 2 cos θ + sin2 θ

    = cos2 θ + 2 cos θ + 1 = (1 + cos θ)2 .

    Anche in questo caso, tenendo presente il comportamento della funzio-ne coseno nell’intervallo [π/2, 3π/2], si ottiene facilmente che il minimoassoluto viene assunto per θ = π e vale 0 mentre il massimo assolutoviene assunto per θ = π/2 e θ = 3π/2 e vale 1; i punti corrispondentida considerare sono (−2, 0) (0,−1) e (0, 1) nei quali si ha

    f(−2, 0) = 0 , f(0,−1) = 1 , f(0, 1) = 1 .

    In conclusione il minimo assoluto della funzione nell’insieme E è ugualea −1/2 e viene assunto nel punto (−1, 0) mentre il massimo assolutoè 1 e viene assunto nei punti (0,−1) e (0, 1).

    3. Considerato il cambiamento di variabili in coordinate polari x = ρ cos θe y = ρ sin θ, la corona circolare di centro l’origine e raggi 1 e 2 vienedescritta dalle limitazioni 1 ≤ ρ ≤ 2 e 0 ≤ θ ≤ 2π e l’integrale diventa∫ 2

    1ρ dρ

    ∫ 2π0

    (2 sin2 θ − cos2 θ) dθ =[ρ2

    2

    ]21

    ∫ 2π0

    (3 sin2 θ − 1) dθ

    =3

    2

    ∫ 2π0

    (3 sin2 θ − 1) dθ = 32

    ∫ 2π0

    (1

    2− 3

    2cos(2θ)

    )dθ

    =3

    2

    (π − 3

    2

    [sin(2θ)

    2

    ]2π0

    )=

    3

    2π .

  • 9

    3 settembre 2007

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Determinare la soluzione generale della seguente equazione differen-ziale

    y′′ − y = ex .

    2. Calcolare il seguente integrale doppio∫∫E

    y

    xdx dy ,

    dove E è l’insieme limitato contenuto nel primo quadrante delimitatodalle rette di equazione y =

    √3x/3, y =

    √3x e dalle curve di equazione

    xy =√3/8 e xy =

    √3/4.

    3. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della successione difunzioni

    fn(x) = arctan enx , x ∈ R .

    4. Applicare il metodo dei moltiplicatori di Lagrange per lo studio deimassimi e minimi vincolati della funzione

    f(x, y) = x+ y

    sulla circonferenza di centro l’origine e raggio 1.

  • 10

    Soluzione del 3 settembre 2007

    1. Si tratta di un’equazione differenziale del secondo ordine completa. Ilpolinomio caratteristico associato all’equazione omogenea y′′−y = 0 èdato da λ2−1 = 0 ed ha come soluzioni ±1, entrambe di moltepplicità1. Quindi la soluzione generale dell’equazione omogenea è y = c1e

    x +c2e

    −x; tenendo presente che il termine noto è di tipo particolare eche 1 è soluzione del polinomio caratteristico con molteplicità 1, unasoluzione particolare dell’equazione completa è del tipo y = cxex; siha y′ = cex + cxex e y′′ = 2cex + cxex e sostituendo nell’equazionecompleta si ottiene 2cex + cxex − cxex = ex che è soddisfatta perc = 1/2. Quindi una soluzione particolare dell’equazione assegnata èy = xex/2 e la soluzione generale dell’equazione completa è data da

    y = c1ex + c2e

    −x +x ex

    2.

    2. La rappresentazione geometrica dell’insieme E suggerisce di conside-rare il seguente cambiamento di variabili u = xy e v = y/x. Si ricavafacilmente x =

    √u/v e y =

    √uv e il determinante jacobiano della tra-

    sformazione è 1/(2v). Tenendo presente che l’insieme E viene descrittodalle condizioni

    √3

    8≤ u ≤

    √3

    4,

    √3

    3≤ v ≤

    √3 ,

    l’integrale diventa∫ √3/4√3/8

    du

    ∫ √3√3/3

    1

    2v

    √uv√u/v

    dv

    =

    ∫ √3/4√3/8

    du

    ∫ √3√3/3

    1

    2dv =

    1

    2

    (√3

    4−

    √3

    8

    )(√3−

    √3

    3

    )=

    1

    8.

    3. Per ogni x ∈ R si ha

    limn→+∞

    enx =

    +∞ , x > 0 ,1 , x = 0 ,0 , x < 0 ,

    e quindi

    limn→+∞

    arctan enx =

    π

    2, x > 0 ,

    π

    4, x = 0 ,

    0 , x < 0 .

  • 11

    Si denoti con f la funzione definita a secondo membro della formu-la precedente. Quindi la successione di funzioni fn è puntualmenteconvergente in tutto R verso f ma, essendo f non continua, la conver-genza non può essere uniforme in tutto R. In particolare la funzionelimite non è continua in 0 e quindi ci si può chiedere se la convergenzaè uniforme in tutto R privato di un intorno dell’origine, cioè in uninsieme del tipo ] − ∞,−a] ∪ [a,+∞[ con a > 0. Vista la crescenzadelle funzioni enx e arctan si verifica facilmente che

    supx∈]−∞,−a]

    |fn(x)− f(x)| = supx∈]−∞,−a]

    arctan enx = arctan e−na

    e inoltre

    supx∈[a,+∞[

    |fn(x)− f(x)| = supx∈[a,+∞[

    π

    2− arctan enx = π

    2− arctan ena ;

    da ciò segue

    supx∈]−∞,−a]∪[a,+∞[

    |fn(x)− f(x)| = sup{arctan e−na,

    π

    2− arctan ena

    }e poiché in ogni caso

    limn→+∞

    arctan e−na = 0 , limn→+∞

    π

    2− arctan ena = 0 ,

    si conclude che la convergenza è uniforme in ]−∞,−a] ∪ [a,+∞[.

    4. Il vincolo in questo caso ha equazione φ(x, y) = x2 + y2 − 1 = 0 equindi bisogna considerare la funzione ausiliaria

    h(x, y, λ) = f(x, y) + λφ(x, y) = x+ y + λ(x2 + y2 − 1) .

    La funzione h è differenziabile ed i suoi punti stazionari sono dati dalsistema

    ∂h

    ∂x(x, y, λ) = 1 + 2λx = 0 ,

    ∂h

    ∂y(x, y, λ) = 1 + 2λy = 0 ,

    ∂h

    ∂λ(x, y, λ) = x2 + y2 − 1 = 0 .

    Osservato che per λ = 0 il sistema precedente non ha soluzioni, dalleprime due equazioni si ricava x = y = −1/(2λ) e sostituendo nel-l’ultima si ottiene 1/(2λ2) − 1 = 0 da cui λ = ±

    √2/2. Pertanto

    x = y = ∓√2/2 e in tali due punti si ha

    f

    (−√2

    2,−

    √2

    2

    )= −

    √2 , f

    (√2

    2,

    √2

    2

    )=

    √2 ;

  • 12

    poiché la funzione f è continua ed il vincolo definisce un insieme chiusoe limitato, i punti trovati sono di minimo e rispettivamente di massimoassoluto per f .

  • 13

    11 dicembre 2007, traccia A

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D

    x5 + y5

    (x2 + y2 + z2)3 + 1dx dy dz ,

    dove

    D = {(x, y, z) ∈ R3 | x2 + y2 + z2 ≤ 1 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .

    2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione

    f(x, y) = (1 + x+ y2) ey−x

    sul quadrato con vertici nei punti (−1,−1), (1,−1), (1, 1) e (−1, 1).

    3. Studiare la seguente equazione differenziale

    y′ = x2(y +

    1

    y

    ).

    4. Dire se la seguente successione di funzioni

    fn(x) =enx

    enx + 1, x ∈ R ,

    può essere uniformemente convergente.

  • 14

    Soluzione dell’11 dicembre 2007, traccia A

    1. Suggerimento: Utilizzando le coordinate sferiche

    x = ρ cos θ sinφ , y = ρ sin θ sinφ , z = ρ cosφ ,

    il dominio D viene individuato dalle condizioni ρ ≤ 1, 0 ≤ θ ≤ π/2e 0 ≤ φ ≤ π/2. Quindi, tenendo presente che lo jacobiano dellatrasformazione in coordinate sferiche è −ρ2 sinφ, si ottiene l’integrale∫ 1

    0dρ

    ∫ π/20

    ∫ π/20

    ρ5 sin5 φ(cos5 θ + sin5 θ)

    ρ2 + 1ρ2 sinφdφ

    =

    ∫ 10

    ρ7

    ρ2 + 1dρ

    ∫ π/20

    (cos5 θ + sin5 θ) dθ

    ∫ π/20

    sin6 φdφ

    =1

    12(5− 6 log 2) 16

    15

    5

    32π =

    5− 6 log 272

    π .

    2. Suggerimento: La funzione è continua e il dominio assegnato è chiusoe limitato; quindi f è dotata di minimo e di massimo assoluto chesi ottengono confrontando i valori nei punti stazionari e nei punti dimassimo e minimo relativo sulla frontiera del quadrato.

    3. Suggerimento: L’equazione differenziale può essere considerata sia avariabili separabili (metodo più semplice), sia del primo ordine diBernoulli, sia di tipo omogeneo dipendente da y/x.

    4. Per ogni x ∈ R, si ha

    limn→+∞

    fn(x) =

    1 , x > 0 ;1/2 , x = 0 ;0 , x < 0 .

    Poiché ogni fn è continua mentre la funzione limite non lo è, la con-vergenza della successione non può essere uniforme.

  • 15

    11 dicembre 2007, traccia B

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D

    x3 + y3

    (x2 + y2 + z2)2 + 1dx dy dz ,

    dove

    D = {(x, y, z) ∈ R3 | x2 + y2 + z2 ≤ 1 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .

    2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione

    f(x, y) = (1− x2 + y) ey−x

    sul quadrato con vertici nei punti (−1,−1), (1,−1), (1, 1) e (−1, 1).

    3. Studiare la seguente equazione differenziale

    y′ = x

    (y +

    1

    y

    ).

    4. Dire se la seguente successione di funzioni

    fn(x) = log

    (nx

    nx+ 1

    ), x ∈]0,+∞[ ,

    può essere uniformemente convergente.

  • 16

    8 gennaio 2008

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Calcolare il seguente integrale triplo∫∫∫D

    x2

    x2 + y2dx dy dz ,

    dove

    D = {(x, y, z) ∈ R3 | 1 ≤ x2+y2+z2 ≤ 4 , x2+y2 ≤ z2 , x ≥ 0 , y ≥ 0 , z ≥ 0} .

    2. Studiare il massimo ed il minimo assoluto della funzione

    f(x, y) = (x− y2) (x+ 2y)

    sul triangolo con vertici nei punti (0, 0), (0, 2) e (1, 0).

    3. Studiare la convergenza semplice ed uniforme della seguente serie difunzioni

    +∞∑n=0

    x2n+2

    (2n+ 1)(2n+ 2),

    e calcolarne la somma.

    4. Descrivere il tipo di soluzione particolare della seguente equazionedifferenziale

    y′′ − y = x ex + cosx .

  • 17

    Soluzione dell’8 gennaio 2008

    1. Utilizzando le coordinate sferiche

    x = ρ cos θ sinφ , y = ρ sin θ sinφ , z = ρ cosφ ,

    il dominio D viene individuato dalle condizioni 1 ≤ ρ ≤ 2 in quanto1 ≤ x2 + y2 + z2 ≤ 4, 0 ≤ θ ≤ π/2 e 0 ≤ φ ≤ π/2 in quantox ≥ 0, y ≥ 0 e z ≥ 0 e infine, dalla condizione x2 + y2 ≤ z2 si ricavaρ2 sin2 φ ≤ ρ2 cos2 φ cioè − cosφ ≤ sinφ ≤ cosφ, che nell’intervallo[0, π/2] è soddisfatta per 0 ≤ φ ≤ π/4. Quindi, tenendo presente chelo jacobiano della trasformazione in coordinate sferiche è −ρ2 sinφ, siottiene l’integrale∫ 2

    1dρ

    ∫ π/20

    ∫ π/40

    ρ2 cos2 θ sin2 φ

    ρ2 sin2 φρ2 sinφdφ

    =

    ∫ 21ρ2 dρ

    ∫ π/20

    cos2 θ dθ

    ∫ π/40

    sinφdφ

    =

    [ρ3

    3

    ]21

    2+

    sin 2θ

    4

    ]π/20

    [− cosφ]π/40

    =

    (8

    3− 1

    3

    4

    (−√2

    2+ 1

    )=

    7

    24

    (2−

    √2)π .

    2. La funzione è differenziabile ed i suoi punti stazionari si ottengonodalle soluzioni del sistema

    ∂f

    ∂x(x, y) = 2x+ 2y − y2 = 0 ,

    ∂f

    ∂y(x, y) = 2x− 2xy − 6y2 = 0 .

    Sottraendo le due equazioni si ottiene y(2 + 2x + 5y) = 0. Se y = 0dalla prima si ottiene x = 0, ma il punto stazionario (0, 0) si trova sullafrontiera del dominio assegnato. Se 2 + 2x + 5y = 0 si ricava 2x =−2− 5y e sostituendo nella prima equazione si ottiene y2+3y+2 = 0che ha come soluzioni y = −2 e y = −1; in ogni caso i punti stazionariche si ottengono sono esterni al dominio assegnato. Poiché f è continuasul triangolo assegnato, essa ammette massimo e minimo che devononecessariamente trovarsi sulla frontiera. Si passa quindi a studiareil comportamento della funzione sui tre lati del triangolo. Sul latoindividuato dalle condizioni x = 0 e 0 ≤ y ≤ 2, la funzione diventaφ1(y) = f(0, y) = −2y3 ed ha minimo in 2 uguale a −16 e massimo in0 uguale a 0. Sul lato individuato dalle condizioni y = 0 e 0 ≤ x ≤ 1,

  • 18

    la funzione diventa φ2(x) = f(x, 0) = x2 ed ha minimo in 0 uguale a 0

    e massimo in 1 uguale a 1. Infine, sul lato individuato dalle condizioniy = 2−2x (equazione della retta passante per (0, 2) e (1, 0)) e 0 ≤ x ≤1, la funzione diventa φ3(x) = f(x, 2−2x) = 12x3−43x2+48x−16; lasua derivata è φ′3(x) = 36x

    2−86x+48 e nell’intervallo [0, 1] è positivain [0, 8/9] e negativa in [8/9, 1]; quindi nel punto 8/9 vi è un massimoin cui φ3(8/9) = f(8/9, 2/9) = 272/243 mentre tenendo presente chenegli estremi φ3(0) = −16 e φ3(1) = 1, il minimo si trova in 0 evale −16. Pertanto, confrontando i valori ottenuti, si conclude che ilminimo assoluto di f è −16 e viene assunto nel punto (0, 2) mentre ilmassimo è 272/243 e viene assunto nel punto (8/9, 2/9).

    3. Poichéx2n+2

    2n+ 2=

    ∫ x0t2n+1 dt ,

    la serie di potenze assegnata risulta essere ottenuta per integrazionedalla serie

    +∞∑n=0

    t2n+1

    2n+ 1,

    che a sua volta, essendo

    t2n+1

    2n+ 1=

    ∫ t0s2n ds ,

    è ottenuta per integrazione dalla serie∑+∞

    n=0 s2n =

    ∑+∞n=0(s

    2)n; que-st’ultima serie ha raggio di convergenza 1, converge per s ∈] − 1, 1[ ela sua somma è data da

    +∞∑n=0

    s2n =1

    1− s2, s ∈]− 1, 1[ .

    Quindi la serie assegnata ha lo stesso raggio di convergenza 1 e inoltreconverge anche negli estremi ±1 (in quanto il termine generale dellaserie in tali punti è un infinitesimo di ordine 2); quindi per il teoremadi Abel la serie è uniformemente convergente in [−1, 1] e per ogni

  • 19

    x ∈ [−1, 1] si ha

    +∞∑n=0

    x2n+2

    (2n+ 1)(2n+ 2)=

    +∞∑n=0

    1

    2n+ 1

    ∫ x0t2n+1 dt =

    ∫ x0

    +∞∑n=0

    t2n+1

    2n+ 1dt

    =

    ∫ x0

    +∞∑n=0

    ∫ t0s2n ds dt =

    ∫ x0

    ∫ t0

    +∞∑n=0

    s2n ds dt

    =

    ∫ x0

    ∫ t0

    1

    1− s2ds dt =

    1

    2

    ∫ x0

    [log(s+ 1)− log(1− s)]t0 dt

    =1

    2

    ∫ x0

    (log(t+ 1)− log(1− t)) dt

    =1

    2[(t+ 1) log(t+ 1)− t+ (1− t) log(1− t) + t]x0

    = (x+ 1) log(x+ 1) + (1− x) log(1− x) .

    4. L’equazione differenziale è lineare del secondo ordine completa. Lesoluzioni del polinomio caratteristico associato all’equazione omogeneasono ±1. Il termine noto è somma dei termini noti particolari x ex ecosx. Al termine x ex corrisponde una soluzione particolare y1(x) =x(ax + b)ex con a e b costanti da determinare (si è tenuto conto delfatto che 1 è soluzione di molteplicità 1 del polinomio caratteristico),mentre al termine cosx corrisponde una soluzione particolare y2(x) =c sinx + d cosx con c e d costanti da determinare. In definitiva, lasoluzione particolare sarà somma delle due funzioni precedenti e quindisarà del tipo y(x) = x(ax+ b)ex+ c sinx+d cosx con a, b, c, d costantida determinare.

  • 20

    25 marzo 2008

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Determinare lo jacobiano della seguente trasformazione di coordinate:{x = u v ,y = u/v .

    2. Studiare massimi e minimi della funzione

    f(x, y) = ex2+ y2

    in tutto R2 e sul cerchio di centro l’origine e raggio 1.

    3. Studiare la convergenza semplice ed uniforme della seguente successio-ne di funzioni

    fn(x) = (1− x)xn , x ∈ [0, 1] .

    4. Risolvere la seguente equazione differenziale

    2x2 y y′ = 1 + y2 .

  • 21

    Soluzione del 25 marzo 2008

    1. Si ha

    J(u, v) =

    (v u1v −

    uv2

    )= −u

    v− uv= −2u

    v.

    2. Suggerimento: Si osserva innanzitutto che il minimo assoluto vieneassunto sicuramente nel punto (0, 0) e vale 1 in quanto sia ex

    2che y2

    sono crescenti e inoltre la funzione sempre ≥ 1 e assume tale valoresolamente in (0, 0). Calcolando poi le derivate parziali si riconosce chenon vi sono altri punti stazionari. Tenendo presente che entrambe lefunzioni ex

    2e y2 tendono a +∞ per x → ±∞ e rispettivamente per

    y → ±∞ si deduce che la funzione non limitata superiormente inR2. Invece nel cerchio di centro l’origine e raggio 1 la funzione deveammettere necessariamente un massimo assoluto in quanto è continuasu un insieme chiuso e limitato e tale massimo deve necessariamentetrovarsi sulla frontiera del cerchio determinata dalla condizione x2 +y2 = 1; da tale condizione si deduce y2 = 1− x2 e la funzione coincidecon g(x) = ex

    2+ 1 − x2 con −1 ≤ x ≤ 1. La derivata di g si annulla

    solo in 0 e quindi, confrontando i valori che essa assume in 0 e negliestremi ±1, si deduce che il massimo assoluto è uguale ad e e vieneassunto in ±1 che per la funzione f corrispondono ai punti (±1, 0).

    3. Suggerimento: La successione converge puntualmente alla funzionenulla. Inoltre fn si annulla agli estremi e la sua derivata si annulla in0 e n/(n+ 1). Quindi

    limn→+∞

    supx∈[0,1]

    |fn(x)−0| = limn→+∞

    f

    (n

    n+ 1

    )= lim

    n→+∞

    1

    n+ 1

    1

    (1 + 1/n)n= 0

    e quindi la convergenza verso la funzione nulla è anche uniforme.

    4. Suggerimento: Dividendo per x2(1 − y2) si ottiene un’equazione avariabili separate; alternativamente, osservato che la funzione nullanon soluzione dell’equazione differenziale, si può dividere per 2x2y eottenere un’equazione di Bernoulli.

  • 22

    15 aprile 2008, traccia A

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Studiare la convergenza della seguente serie di potenze

    +∞∑n=1

    4n arctann x

    πn

    e calcolarne la somma.

    2. Studiare massimi e minimi relativi ed eventualmente assoluti dellafunzione

    f(x, y) = 3x2 + 2y3 − 6xy .

    3. Risolvere la seguente equazione differenziale

    y(4) + 5y′′ + 4 = sin 3x .

    4. Calcolare il volume del solido A delimitato dalle seguenti condizioni

    z ≤ x2 + y2 ≤ 1 , 0 ≤ z ≤ 1 ,

    cioè∫∫∫

    A dx dy dz.

  • 23

    Soluzione del 15 aprile 2008, traccia A

    1. Suggerimento: Posto y = 4arctanx/π, si ottiene una serie geometrica;nel calcolare la somma bisogna tenere presente che l’indice n parte da1.

    2. Si lascia per esercizio.

    3. Si lascia per esercizio.

    4. Suggerimento: Utilizzando le coordinate cilindriche l’insieme viene de-scritto dalle condizioni 0 ≤ z ≤ 1, z ≤ ρ2 ≤ 1 e −π ≤ θ ≤ π e quin-di, tenendo presente che lo jacobiano della trasformazione ρ, bastarisolvere l’integrale ∫ π

    −πdθ

    ∫ 10dz

    ∫ 1√zρ dρ =

    π

    2.

  • 24

    15 aprile 2008, traccia B

    Facoltà di IngegneriaIngegneria Meccanica e GestionaleProva scritta di Analisi Matematica 2

    1. Studiare la convergenza della seguente serie di potenze

    +∞∑n=2

    2n/2 sinn x

    e calcolarne la somma.

    2. Studiare massimi e minimi relativi ed eventualmente assoluti dellafunzione

    f(x, y) = 3x2 + 2y3 + 6xy .

    3. Risolvere la seguente equazione differenziale

    y(4) + 10y′′ + 9 = sin 2x .

    4. Calcolare il volume del solido A delimitato dalle seguenti condizioni

    1 ≤ x2 + y2 ≤ z , 1 ≤ z ≤ 2 ,

    cioè∫∫∫

    A dx dy dz.

  • 25

    Soluzione del 15 aprile 2008, traccia B

    1. Suggerimento: Si ha 2n/2 sinn x = (√2 sinx)n, e quindi basta imporre

    −1 <√2 sinx < 1 per la convergenza puntuale e −r <

    √2 sinx < r

    con 0 < r < 1 per quella uniforme.

    2. Si lascia per esercizio.

    3. Si lascia per esercizio.

    4. Suggerimento: Utilizzando le coordinate cilindriche l’insieme viene de-scritto dalle condizioni 1 ≤ z ≤ 2, 1 ≤ ρ2 ≤ z e −π ≤ θ ≤ π e quin-di, tenendo presente che lo jacobiano della trasformazione ρ, bastarisolvere l’integrale ∫ π

    −πdθ

    ∫ 21dz

    ∫ √z1

    ρ dρ .