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Comunicazione InterculturaleAnno Accademico 2016 - 2017
Prof. Gaia Moretti
Anno Accademico 2017 - 2018
• Multietnicità: dal latino multus e dal greco εθνίκος = popolo.
Situazione di compresenza in uno spazio fisico o relazionale di gruppi portatori di differenti patrimoni culturali
Originariamente questi gruppi sociali sono fondati sulla credenza soggettiva della condivisione di un’unica comunanza d’origine (discendenza) che veniva a suo tempo a costituire l’elemento qualificante dell’etnicità.
• Multiculturalismo:
compresenza di diverse culture nello stesso spazio geografico
Si fonda sul riconoscimento pubblico delle differenze: diverse culture coesistono con pari dignità
Relazioni tra culture 1
1.Demografica/Descrittiva: Pluralizzazione culturale delle società, coesistenza nello stesso spazio sociale di differenti culture. Il dato di fatto.
2.Politica: Riformulazione delle società democratiche (introduzione di trattamenti giuridici differenziati, “diritti culturali”, cittadinanza differenziata) tesa alla inclusività ed alla differenziazione culturale. Accezione è più prescrittiva che descrittiva: tendenza ad ottenere diritti per tutte le culture che coesistono nello stesso spazio, partendo dal presupposto che non tutti li abbiano. Il riconoscimento pubblico delle differenze diventa anche loro tutela, a livello istituzionale e legislativo.
3.Ideologica: Rivendicazione di sfere di autonomia per le sotto-comunità e dei diritti di autonomia “duri e puri”; poiché esistono tante e diverse sotto-comunità, esse devono essere autonome e poter conservare le proprie caratteristiche culturali invece di venire assimilate nella società “ospitante”
Le accezioni del multiculturalismo
Digressione: la cultura digitale 1
Builders
(Greatest/Silent)
Nati tra il 1929 e il 1949 Cresciuti in periodo di guerra
Disciplinati, rispettano le regole e la legge
Amanti della stabilità e della coerenza
Danno valore alle componenti storiche e alla memoria Preferiscono la comunicazione face to face
Baby boomers Nati tra il 1950 e il 1964 Open Minded
"Gioventù ribelle" che diventa conservatrice nei suoi 30 - 40 anni
Ottimisti, ambiziosi, leali, con lavoro stabile
Valorizzano lo status Focalizzati sul lavoro e la carriera, visione di corto-medio termine
Centrati sulle proprie comunità di appartenenza (famiglia, lavoro, pochi amici)
Generazione X Nati tra il 1965 e il 1979 Cresciuti con entrambi i genitori lavoratori (latchkey kids)
Individualisti, confidano in se stessi, irriverenti
Focalizzati sul lavoro, le relazioni, i propri diritti e competenze
Non focalizzati sulle carriere a lungo termine, lealtà corporativa e status
• NB La definizione di Millenials segue, in generale, quella del Pew research Center, 2015
Digressione: la cultura digitale 2
Generazione Y
- Millenials
Nati dopo il 1980 e fino al 1999 Valori simili a quelli dei Builders – ottimisti, socievoli, con valori e principi forti
Abituati e a loro agio con la mescolanza etnica
Uomini e donne vivono una flessibilità nel lavoro prima sconosciuta
Valorizzano la memoria (hanno visto la nascita delle prime grandi invenzioni come il PC e Internet) Valorizzano la comunicazione informale
Rimpiangono gli anni 80 nonostante non li abbiano vissuti in prima persona
Nativi Digitali Nati tra il 1994 ed oggi Nati già circondati da media e gadget tecnologici
Non hanno conosciuto il mondo senza internet
Multi Taskers Non conoscono, o sono indifferenti alle conseguenze dell'uso della tecnologia
Il loro approccio al mondo è completamente mediato dalle tecnologie
Sanno che la tecnologia cambierà costantemente nel corso della loro vita, e si adattano continuamente a
questo processo Non devono apprendere ad usare nessuna tecnologia: sanno già farlo
Monoculturalismo: si fonda sull’idea che esista e soprattutto sia necessaria una sola cultura unificante e quindi tendenzialmente omogenea, che identifica una società territoriale circoscritta.
• E’ un concetto normativo più che descrittivo (che esprime, cioè, una realtà desiderata come migliore)
• Il suo più grande limite è la circoscrizione della realtà territoriale • Se coincide con la nazione geograficamente e politicamente definita, non può
approdare ad una unità culturale indivisibile ed indissolubile: non esiste una maggioranza assoluta.
Derive chiare del monoculturalismo (più o meno radicale) sono i nazionalismi e i fanatismi (religiosi, politici o culturali che siano).
Etnocentrismo: abitudine più o meno consapevole del proprio insieme di regole e abitudini per giudicare le altre persone. La propria cultura è esperita come al centro della realtà del mondo
Relazioni tra culture 2
Etnorelativismo: abitudine e agio nello sperimentare la propria cultura nel contesto di altre culture; capacità di adattamento.
Pluralismo culturale: prospettiva che ammette l’esistenza di diverse culture all’interno di una stessa realtà sociale, ma postula la separazione tra sfera pubblica e sfera privata della vita: la prima è normata da leggi comuni universali accettate e condivise, la seconda è il luogo della libera espressione delle differenze. Pertanto il pluralismo culturale non contempla l’esistenza di diritti etnici, ma sottolinea la supremazia dei diritti individuali. Il problema di questa prospettiva è proprio la relazione tra le due sfere: se quella privata si limita all’opinione, è una ben povera sfera, e la libertà è immaginata
Relazioni tra culture 3
Relazioni tra culture 4
L’interculturalismo può essere definito come l’instaurazione e il mantenimento di rapporti culturali come forme di dialogo, di confronto e di reciproco
scambio di conoscenze tra paesi o istituzioni o gruppi sociali diversi.
L’interculturalismo è in questo senso sia una teoria che una prassi
• processi interculturali: le interazioni sono volte alla conoscenza e allo scambio reciproco;
• processi di assimilazione: i processi sono volti semplicemente all’assorbimento della cultura “minoritaria” all’interno di quella “ospitante”;
• processi di disgregazione: azioni o reazioni che tentano di distruggere o negare un determinato gruppo sociale (generalmente minoritario).
I processi possibili
• Il gruppo minoritario passa attraverso fasi o stadi (cambiamenti di orientamento e di valori, ricostruzione identitaria e adozione di nuovi ruoli) che lo condurrebbero verso “l’indivisibilità”, cioè verso l’atomizzazione individuale e la scomparsa in quanto collettivo culturale distinto in seno alla società di accoglienza.
• Processo che concepisce i rapporti fra gli immigrati e la società ospitante sulla base di un passaggio unilaterale (conformazione) ai modelli di comportamento di quest’ultima, i quali si impongono alla personalità dell’immigrato e lo obbligano a spogliarsi di ogni e l e m e n t o c u l t u r a l e p r o p r i o ( d e c u l t u r a z i o n e e depersonalizzazione).
• L’assimilazione implica un ruolo passivo di una cultura nei confronti di un’altra
Assimilazione
• Vedi il Centro Interculturale di Torino
• La disgregazione culturale è a danno delle minoranze ed è un processo lento, che richiede molto più tempo dei tentativi di integrazione o di assimilazione.
• E’ generalmente un processo pubblico, che si sviluppa soprattutto nelle arene fisiche e digitali (telegiornali, pagine social, video su youtube etc.) e che mira a d ip ingere una cer ta cu l tura minor i tar ia come assolutamente (o quasi del tutto) negativa, costruendo così una direzione ben precisa per l’opinione pubblica.
• A questo fanno in genere seguito politiche (sociali) di allontanamento della minoranza in questione
Disgregazione
la comprensione di un’altra cultura alle sue condizioni - cioè, senza tentare di ricondurla alla
nostra cultura di appartenenza - in modo abbastanza simpatetico da farla apparire come
progetto di vita coerente e significativo, anche se diverso dal nostro.
visione reale delle culture aldilà dei pregiudizi
Il relativismo culturale 1
Il relativismo culturale 2
…significa sostanzialmente che, non esistendo di fatto nessuna possibilità di “valutare” le culture (se
non partendo da un presupposto o pregiudizio valoriale) e che quindi ogni sistema di valori è
relativo alla propria cultura “generante” ed “identificante”, ogni cultura va rispettata in sé.
Alcune conseguenze
Alcune conseguenze
1) le generalizzazioni sono un modo di conoscere il mondo: non possiamo farne a meno;
2) il relativismo culturale può sconfinare nel buonismo; è necessario utilizzarlo come approccio base per la comunicazione, per approdare poi a processi interculturali;
3) la disgregazione è un processo pubblico a cui bisogna dare risposte senza cadere in trappole;
4) ciò che soprattutto serve al mediatore culturale è una sensibilità al problema.
Conseguenze per la comunicazione interculturale