Le reti urbane e biofiliche

1
School of Architecture Rome Studies GRUPPO SALÌNGAROS Συμμετρια g LE RETI URBANE E BIOFILICHE 28 giugno 2010, h. 18:00 Sala convegno dell’Associazione Simmetria Roma, Via Grazioli Lante, 13 | www.simmetria.org Maurits Cornelis Escher, Circle Limit III 1959 woodcut, second state, in yellow, green, blue, brown and black, printed from 5 blocks, detailed ∑υμμετρια La città deve tornare a essere luogo di relazioni viventi per gli esseri umani, e pertanto occorre interpretarla come sistema d’interazioni complesse, della quali recuperare la coerenza. Alla discussione aperta sull’argomento seguiran- no alcuni esempi e progetti concreti per vivificare alcune zone di Roma. Argomenti L’architettura e l’urbanistica biofiliche, opposte all’architettura e all’urbanistica patogene. Le reti, i flussi e la città integrata. Complessità, autoorganizzazione, frattali e unfolding in architettura. Progettazione pari-a-pari e partecipa- zione dei committenti. Metodologie per lo studio dei flussi e per la rappresentazione dinamica e comprensibile delle componenti della città. La conservazione. La modifica distruttiva. Microchirurgia urbana. Presiedono l’ing. Claudio Lanzi ed il dott. Stefano Serafini 18:00 Presentazione e benvenuto 18:05 ing. Claudio Lanzi | Presidente Simmetria Reti a celle poligonali e ottimizzazione delle priorità nelle azioni 18:10 prof. arch. Antonio Caperna | Università Roma Tre, Gruppo Salìngaros Wholeness e Unfolding come processo di rigenerazione organica 18:15 prof. arch. Alessia Cerqua | Università La Sapienza Connettività ambientale e reti ecologiche in ambito urbano 18:20 dott. Stefano Serafini | Gruppo Salìngaros Neurofisiologia e reti 18:25 exp. Giuseppe Nenna | concept designer Innovation Carrier, assistente coordinatore Ditaubi Expetence pattern per reti umane e ottimali 18:30 prof. arch. Alessandro Pierattini | Notre Dame University, Gruppo Salìngaros Il progetto urbano: reinterpretare i caratteri della città spontanea alla luce della coscienza critica 18:35 prof. arch. Ettore M. Mazzola | Notre Dame University, Gruppo Salìngaros Progettare a scala umana e biofilica : il progetto Nuovo Corviale Ogni relatore ha solo 5’ per esporre il proprio contributo [a vantaggio della libera discussione e delle domande degli ospiti] Pausa 18:45 Discussione Fermandoci per il momento a questa breve definizione, si pone da subito la domanda su quale sia il rapporto tra biofilìa e architettura, o ambiente costruito in genere, e quindi tra biofilìa e bioarchitettura. È infatti comprensibile, a livello intuitivo, il fatto che ogni essere umano tragga sensazioni e stimoli favorevoli dal contatto con la natura; basti pensare a ciò che si prova nell’accarezzare un animale domestico, o nel trovarsi a contatto con un ambiente naturale quale un bosco, una montagna, un piccolo giardino privato in città.Non solo si riceve una sensazione positiva da questo contatto ma, in maniera meno intuitiva e inconsapevole, si riceve del nutri- mento sano per il sistema neurologico. Viceversa la vita immersa in una moderna metropoli, disorganizzata, ipertrafficata e inquinata, produce un avvelenamento del sistema neuronale. Gli esperimenti di numerosi Biofilìa è la predisposizione biologica dell’uomo a cercare il contatto con le forme naturali. Secondo lo scienziato americano Edward O. Wilson non si può vivere una vita sana e completa lontano dalla natura. scienziati tra i quali lo stesso Wilson sono arrivati a dimostrare questo fenomeno. Il progetto dell’architetto Ettore Maria Mazzola Roma, Borgo Corviale, unipotesi di trasformazione delleco-mostro romano. SEMINARIO APERTO Associazione per il servizio di formazione all’impegno civile e politico ispir ata all’opera di don T onino Bello Benevento Associazione culturale Meno intuitiva, e negli ultimi decenni addirittura alterata dalla cultura architettonica predominante, è invece la relazione che passa tra l’uomo e l’architettura e tra l’uomo e la città. Per comprenderla è necessario rimandare brevemente alla geometria dei frattali. La biofìlìa ci insegna che noi esseri umani siamo fatti per connetterci con gli esseri viventi: piante, animali, altre persone, ma anche prodotti artificiali che rappresentano la geometria della vita. [....] Questi oggetti architettonici possono essere del tutto astratti, come nel caso dell’architettura islamica, ma pieni di complessità organizzata che rimanda alla struttura naturale. Non è possibile, invece, connettersi con forme astratte o di forma estranea alla neurofisiologia umana [www.bioarchitettura-rivista.it/Anticipazioni/57_BIOFILIA.pdf]. Il Covile Anno X, n° 588 Rivista aperiodica 22 V 2010 http://tumblr.com/xcybimqak http://twitter.com/innoware/status/16125963515 http://www.facebook.com/event.php?eid=129513030403246 http://tumblr.com/xcybj4n6x http://www.grupposalingaros.net Al termine della discussione Presentazione del programma a immagini intuitive Multidimensional Data Visualizer [Novospark, Canada] http://www.novospark.com http://events.linkedin.com/Urban-biophilic-networks/pub/349046

description

La città deve tornare a essere luogo di relazioni viventi per gli esseri umani, e pertanto occorre interpretarla come sistema d’interazioni complesse, della quali recuperare la coerenza. L’architettura e l’urbanistica biofiliche, opposte all’architettura e all’urbanistica patogene. Le reti, i flussi e la città integrata. Complessità, autoorganizzazione, frattali e unfolding in architettura. Progettazione pari-a-pari e partecipazione dei committenti. Metodologie per lo studio dei flussi e per la rappresentazione dinamica e comprensibile delle componenti della città. La conservazione. La modifica distruttiva. Microchirurgia urbana. Roma, 28 giugno 2010, ore 18:00, Sala convegno dell’Associazione Simmetria, via Grazioli Lante, 13.

Transcript of Le reti urbane e biofiliche

Page 1: Le reti urbane e biofiliche

Scho

ol o

f Archite

ctu

re R

om

e S

tud

ies

GRUPPO SALÌNGAROS Συµµετρια

g

LE RETI URBANE EBIOFILICHE

28 giugno 2010, h. 18:00Sala convegno dell’Associazione SimmetriaRoma, Via Grazioli Lante, 13 |

www.simmetria.org

Mau

rits Co

rnelis Esch

er, Circle Lim

it III 19

59 w

oo

dcu

t, secon

d state, in

yellow

, green, b

lue, b

row

n an

d b

lack, prin

ted fro

m 5

blo

cks, detailed

∑υµµετρια

La città deve tornare a essere luogo di relazioni viventi per gli esseri umani, e pertanto occorre interpretarla comesistema d’interazioni complesse, della quali recuperare la coerenza. Alla discussione aperta sull’argomento seguiran-no alcuni esempi e progetti concreti per vivificare alcune zone di Roma.

ArgomentiL’architettura e l’urbanistica biofiliche, opposte all’architettura e all’urbanistica patogene. Le reti, i flussi e la cittàintegrata. Complessità, autoorganizzazione, frattali e unfolding in architettura. Progettazione pari-a-pari e partecipa-zione dei committenti. Metodologie per lo studio dei flussi e per la rappresentazione dinamica e comprensibile dellecomponenti della città. La conservazione. La modifica distruttiva. Microchirurgia urbana.

Presiedono l’ing. Claudio Lanzi ed il dott. Stefano Serafini

18:00 Presentazione e benvenuto

18:05 ing. Claudio Lanzi | Presidente SimmetriaReti a celle poligonali e ottimizzazione delle priorità nelle azioni

18:10 prof. arch. Antonio Caperna | Università Roma Tre, Gruppo SalìngarosWholeness e Unfolding come processo di rigenerazione organica

18:15 prof. arch. Alessia Cerqua | Università La SapienzaConnettività ambientale e reti ecologiche in ambito urbano

18:20 dott. Stefano Serafini | Gruppo SalìngarosNeurofisiologia e reti

18:25 exp. Giuseppe Nenna | concept designer Innovation Carrier, assistente coordinatore DitaubiExpetence pattern per reti umane e ottimali

18:30 prof. arch. Alessandro Pierattini | Notre Dame University, Gruppo SalìngarosIl progetto urbano: reinterpretare i caratteri della città spontanea alla luce della coscienza critica

18:35 prof. arch. Ettore M. Mazzola | Notre Dame University, Gruppo SalìngarosProgettare a scala umana e biofilica : il progetto Nuovo Corviale

Ogni relatore ha solo 5’ per esporre il proprio contributo [a vantaggio della libera discussione e delle domande degli ospiti]Pausa

18:45 Discussione

Fermandoci per il momento a questa breve definizione, sipone da subito la domanda su quale sia il rapporto tra biofilìa

e architettura, o ambiente costruito in genere, e quindi trabiofilìa e bioarchitettura. È infatti comprensibile, a livello

intuitivo, il fatto che ogni essere umano tragga sensazioni estimoli favorevoli dal contatto con la natura; basti pensare a

ciò che si prova nell’accarezzare un animale domestico, o neltrovarsi a contatto con un ambiente naturale quale un bosco,una montagna, un piccolo giardino privato in città.Non solo si

riceve una sensazione positiva da questo contatto ma, inmaniera meno intuitiva e inconsapevole, si riceve del nutri-

mento sano per il sistema neurologico. Viceversa la vitaimmersa in una moderna metropoli, disorganizzata,

ipertrafficata e inquinata, produce un avvelenamento delsistema neuronale. Gli esperimenti di numerosi

Biofilìa è lapredisposizionebiologica dell’uomo acercare il contattocon le forme naturali.Secondo lo scienziatoamericano Edward O.Wilson non si puòvivere una vita sana ecompleta lontanodalla natura.q

scienziati tra i quali lo stessoWilson sono arrivati a

dimostrare questo fenomeno.q

Il progetto dell’architettoEttore Maria Mazzola

Roma, Borgo Corviale, un’ipotesidi trasformazione dell’

eco-mostro romano.

SEMINARIO APERTO

Asso

ciazio

ne

pe

r il serv

izio d

i form

azio

ne

all’im

pe

gn

o civ

ile e

po

liticoisp

irata

all’o

pe

ra d

id

on

To

nin

o B

ello

Be

nev

en

to

Associazione culturale

u Meno intuitiva, e negli ultimi decenni addirittura alterata dalla cultura architettonica predominante, è invece larelazione che passa tra l’uomo e l’architettura e tra l’uomo e la città. Per comprenderla è necessario rimandare

brevemente alla geometria dei frattali. La biofìlìa ci insegna che noi esseri umani siamo fatti per connetterci con gliesseri viventi: piante, animali, altre persone, ma anche prodotti artificiali che rappresentano la geometria della vita.

[....] Questi oggetti architettonici possono essere del tutto astratti, come nel caso dell’architettura islamica, ma pieni dicomplessità organizzata che rimanda alla struttura naturale. Non è possibile, invece, connettersi con forme astratte o

di forma estranea alla neurofisiologia umana [www.bioarchitettura-rivista.it/Anticipazioni/57_BIOFILIA.pdf].

Il Covile Anno X, n° 588Rivista aperiodica

22 V 2010

http://tumblr.com/xcybimqak

http://twitter.com/innoware/status/16125963515http://www.facebook.com/event.php?eid=129513030403246h

ttp://tu

mb

lr.com

/xcybj4

n6

x

http://www.grupposalingaros.net

Al termine della discussionePresentazione del programma a immagini intuitiveMultidimensional Data Visualizer

[Novospark, Canada]http://www.novospark.com http://events.linkedin.com/Urban-biophilic-networks/pub/349046