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•Simmetria nelle molecole•Chiralità•Distinzione tra gruppi enantiotopici e diastereotopici •Sintesi stereoselettive•Metodi per la determinazione dell’eccesso enantiomerico•Catalisi stereoselettiva •Esperienza 4
Elementi ed operazioni di simmetria
Elementi
- asse di rotazione Cn (n = 1, 2, 3, ... ∞ )
- piano di riflessione σ
- centro di inversione i
- asse di roto-riflessione Sn (n = 4, 6, ...)
Operazioni
- rotazione attorno all' asse di 360°/n - riflessione nel piano
- inversione delle coordinate (da x,y,z a -x,-y,-z)
- rotazione attorno all' asse di 360°/n seguita da una riflessione in un piano perpendicolare all' asse (per n = 1, S1 = σ; per n = 2, S2 = i)
Gli elementi di rotazione semplice Cn e le corrispondenti operazioni sono detti del primo ordine
Gli elementi di riflessione Sn e le corrispondenti operazioni sono detti del secondo ordine
Anche gli elementi σ e i e le relative operazioni sono detti del secondo ordine
Una molecola è chirale quando possiede solamente elementi di simmetria del primo ordine
HO
H
C2
H
ClClCl
C3
ClClCl Cl
C4
H
H
H
H H
C6
H
H
Cl
C
Me
OHH
C1
Esempi di molecole che posseggono assi di rotazione semplici
solo una rotazione di 360°(l' operazione "identita'")genera la stessa molecola
∞
HO
H
Me
OHH
HO
O
H
H
H
CH
Me
HMe
C1C2
Esempi di molecole che posseggono piani di riflessione
2 σ 4 σ1 σ
7 σ
molecole che non contengono nessun σ
1 + ∞ σ
HOOC
COOHHHO
OHH
HOOC
COOHHHO
OHH
HOOC
COOHHHO
HOH
HOOC
COOHHHO
OHH
Me
Me
Me
Me
S4
Esempi di molecole che posseggono un i o un Sn
i = S2
rotazione di 180° riflessione
H3CCOOH
HO
HO
H
H
CH3HOOC
OH
OH
H
H
CH3
HOOCOH
OH
H
HH3C
COOHHO
HO
H
HHOH2C
COOHHO
H
H
H
Relazioni tra coppie di isomeri (K. Mislow, Bull. Soc. Chim. Belg. 1977, 86, 595)
ed una qualsiasi molecola a formula C4H8O4
sì noE' un' operazionedel primo ordine ?
sì
(un Cn)
no
(un Sn)
omomeri enantiomeri
Hanno lo stesso tipo di legami,la stessa costituzione?
sì no
diastereoisomeri isomeri costituzionali
equivalenti per simmetria non equivalenti per simmetria
Si consideri
La molecola di riferimento ed il suo isomero sono correlate da un' operazione di simmetria ?
Relazioni tra atomi o gruppi di atomi di una molecola
Mex and Mey = omotopici (scambiati da C2)Ha and Hc = omotopici (scambiati da C2)Ha and Hb = enantiotopici (scambiati da σ)Hb and Hc = enantiotopici (scambiati da i)Ha and Ha' = diastereotopiciHa and Hd = costituzionalmente eterotopici
MexMey Ha
Ha'
Hb
Hd
Hc
sì noE' un' operazionedel primo ordine ?
sì
(un Cn)
no
(un Sn)
omotopici enantiotopici
Hanno lo stesso tipo di legami,la stessa costituzione?
sì no
diastereotopici costituzionalmente eterotopici
equivalenti per simmetria non equivalenti per simmetria
Gli atomi o i gruppi di atomi sono correlati da un' operazione di simmetria ?
R
R
X
X
[R = R]
R
R'
X
X
[ R = R']
Si comportano in modo identico
Si comportano in modo identico solo in assenza di reagenti chirali
R
R*
X
X[ R = R* ; R* Chirale ]
Si comportano in modo diverso Danno segnali diversi all’NMR
omotopici
enantiotopici
X, X
diastereotopici
COOR
COORHH
COOR
PhHH
COORR
PhHH
COOR
PhMeH
COORR
PhMeH
COOR
COORMeH
COOR
PhHMe
COORR
PhHMe
Conseguenze della generazione di unita' stereogeniche
Considerazioni di simmetria e di topicita' relativa permettono di prevedere il numero di segnali di uno spettro NMR protonico, nonchè il tipo ed il numero degli stereoisomeri che si possono formare in una reazioneche genera unita' stereogeniche. In particolare, sostituzione di atomi (o gruppi di atomi, o su facce):
omotopici non genera stereoisomeri
enantiotopici genera enantiomeri+
diastereotopici genera diastereoisomeri+* * *
H H
FHClFHC
HH
HH
H
HH
O
MeH HMeH
HFF
ClH
H H
H
H H
HO H
HH
R
O
HHO H
HO
Me
H
Atomi, gruppi di atomi, e facce diastereotopici
Gli atomi e i gruppi diastereotopici sono indicati in grassetto; le molecole asteriscate posseggono anche facce diastereotopiche.
* *
**
La chiralita' e' una proprieta' "pervasiva" della molecola
Tutti i punti di una molecola chirale sono chirali e sono definiti chirotopici(K. Mislow and J. Siegel, JACS 1984, 106, 3319)
La chirotopicita' e' la proprieta' di un punto di una molecola che giace in un intorno chirale,cioe' che non giace su un elemento di simmetria del secondo ordine. Poiche' una molecolachirale non contiene elementi del secondo ordine, tutti i suoi punti sono chirotopici.
A l' interno di una molecola la
O
O
HOHO HO
OH
OHO
CH2OH
HOCH2
OH
carvonecumino
menta
saccarosio
D: metabolizzato
L: Non-metabolizzato
N
OHPTX (+)-251D
(+) Repellente per zanzare
(-) 10 volte meno efficace
Cl
Cl
O CO2H
H3C HR (+) erbicida
S (-) non attivo
(R)-(+)-Dichloroprop
O
"all new drugs should be marketed as single enantiomers unless it can be shown that the racemate has added benefits"
"the less active enatiomer should beregarded as a medicinal pollutant.."
• About 1/3 of medicinal drugs are chiral; in 9 out of 10 of the top selling drugs, the active ingredient is chiral
*
Palitossina: il composto naturale, non-peptidico, più tossicoSintesi realizzata da Kishi nel 1994
Possiede 64 centri stereogeniciSono possibili 264 stereoisomeriImpossibile senza sintesi stereoselettiva
O
HO
OH
O
O
O
O O
ONH
HN
OHOO
OH2N OH HO OH
OH
OH
OH
OH
OH
OHH
OHOH
OHOH
OH
OH
H
HO
OH
O O
OH
OH
OH
OH
OH
OH
OH
HOOH
HO
OHHO
HO
OH
OHHO
OH
OH
HOOH
OH
1) Sintesi da composti enantiomericamente puri
2) Tecniche di risoluzione chirale
3) Metodi che prevedono ausiliari chirali
4) Catalisi asimmetricaa) enzimaticab) chimica/ biomimetica
-catalisi con metalli-organocatalisi
Metodi per ottenere composti chirali
• ☺ Generalmente altamente chemo, regio, distereo- ed enantioselettivi
• ☺ Richiedono condizioni blande
• ☺ L’elevata selettività rende possibili reazioni one-pot
• ☺ Non sono tossici
• Scarsa applicabilità a sostanze diverse
• Scarsa stabilità in vitro
• ☺ Applicabilità generalmente ampia all’interno di classi di reazioni
• possono essere tossici
• ☺ Non rimane contaminazione da parte di metalli
• ☺ Biodegradabili
• Applicabilità ristretta a poche classi di reazioni
Enzimi
Catalizzatori organici
Catalizzatori organometallici
ee% =R - S
R + Sx 100 ( se R > S)
Da cui % R =R
R + Sx 100 = 100 - ee%
2+ ee%
Se ee = 93% allora % R = 96.5
In altre parole c'e' il 93% di R e il 7% di racemo.
Se ee = 100% il prodotto viene definito enantiomericamente puro.
Una volta effettuata una reazione stereoselettiva e' necessario determinare :
- con quale eccesso si e' ottenuto uno stereoisomero rispetto all' altro;- quale e' la configurazione relativa e/o assoluta dello stereosiomero maggioritario.
L' eccesso enantiomerico (ee) e' espresso dall' equazione:
Determinazione del decorso stereochimico di una reazione stereoselettiva
-Semplice:
Sperimentalmente si sfrutta un paragone di potere ottico rotatorio con un valore noto e presunto essere quello di un campione puro. Teoricamente si basa sull' esistenza di una relazione lineare tra il potere ottico rotatorio e la composizione enantiomerica secondo l' equazione:
ee% =α
α max
x 100
-Poco preciso:
Si devono assumere: l' esistenza della relazione lineare; la riproducibilita' delle condizioni sperimentali della misura di [α];la bontà della determinazione (sperimentale) di [α]max
Anche se si opera correttamente l'incertezza e' circa del 3%, valore troppo elevato per molte applicazioni.
Metodi di I classe: polarimetria
NMR: Essendo equivalenti per simmetria, due enantiomeri danno spettri NMR identici. Tuttavia, in presenza di un agente enantiopuro che interagisca in modo non covalente con gli enantiomeri, questi possono dare segnali differenti, che, se integrabili separatamente, consentono la determinazione dell' ee.
Tra gli agenti enantiopuri i piu' efficienti sono i reagenti di shift chirali, complessi di lantanidi che coordinano i siti basici del substrato da analizzare creando complessi a geometria diversa e quindi intorni magneticamente non equivalenti.
In pratica, protoni enantiotopici ed indistinguibili diventano diastereo-topici e differenziabili.
Nelle migliori condizioni il metodo ha un' incertezza del 2% ed e' molto generale.
Metodi di I classe: NMR e cromatografia
Cromatografia: Sfrutta l' eluizione di una miscela di enantiomeri su una fase stazionaria enantiomericamente arricchita e le interazioni diastereoisomeriche che si creano tra la fase stazionaria e gli enantiomeri. Le interazioni sono non covalenti (legame a H, π/π, elettrostatiche) e si traducono in tempi di ritenzione diversi per i due enantiomeri, i cui picchi vengono integrati separatamente. Le interazioni devono essere almeno tre (modello di Pirkle), una delle quali deve essere piu' o meno forte a seconda della configurazione dell' enantiomero.
Un' interazione piu' forte produce un tempo di ritenzione maggiore. Il metodo e' molto sensibile, e, se applicato correttamente, ha un' incertezza < 1% ed e' molto generale.
CH3
O
OH
MeOConditions:Chiralpak AD-HHexane/IPA/TFA, 80:20:0.1Flow: 1.0 mL/minnaproxen
Fasi stazionarie chirali
1) A base di polisaccaridi (amilosio e cellulosa) ancorati a particelle di silica [compatibili con alcoli come eluenti]
2) Fasi di tipo Pirkle o Brush sfruttano interazioni diverse (π-π, legami ad H, interazioni steriche) generate in seguito all’interazione con piccole molecole legate alla silica [adatte solo a molecole aromatiche]
3) A base di ciclodestrine [adatte a molecole con gruppi idrofobici o aromatici che possono essere introddotti nella cavità delle ciclodestrine]
4) A base di glicopeptidi macrociclici legati alla silica, contengono molti centri chirali e cavità capaci di ospitare gli analiti.
5) A base di proteine [adatte a soluzioni acquose, in presenza di analiti ionizzabili]
Prevedono la trasformazione di una miscela di enantiomeri in diastereoisomeri.
Qualunque metodo analitico sufficientemente sensibile (NMR, cromatografia) può differenziare due diastereosiomeri e permette di risalire all' ee dal rapporto dastereoisomerico. Va notato che la trasformazione degli enantiomeri in diastereoisomeri ed il fatto stesso che questi ultimi abbiano proprieta' chimico-fisiche diverse possono essere fonti di notevoli errori.
Per convertire correttamente una miscela di enantiomeri in una di diastereosiomeri si deve:- usare un agente derivatizzante enantiopuro- avere reazioni quantitative o che procedono in assenza di risoluzione cinetica- non incorrere in racemizzazioni
L' analisi deve evitare
- arricchimenti accidentali in uno dei due diastereoisomeri (per esempio per differenza di solubilità)
- risposte non lineari rispetto alla concentrazione (per esempio per differenza di assorbimento UV)
Metodi di II classe
Determinazione dell’eccesso enantiomerico di una miscela di R /S 1-feniletilammina
ESP. 5
NH2 NH2
CH3 CH3
R S
analisi polarimetrica in etanolo.Dato di letteratura: (S)-(–)-1-feniletilammina: [a]D = –30, Conc = 0.1 g/mL in EtOH.
Determinazione dell’eccesso enantiomerico di una miscela di R /S 1-feniletilammina
ESP. 5
NH2 NH2
CH3 CH3
R S
analisi HPLC chirale. NH2HN
Ac2O, Et3NCH2Cl2
rtO1 2
Method A. Synthesis of the acetamide
Determinazione dell’eccesso enantiomerico di una miscela di R /S 1-feniletilammina
ESP. 5
NH2 NH2
CH3 CH3
R S
analisi 1H-NMR con shift reagent chirale.
H3CCH3
H3CO
CF3
O
Eu
3
Sintesi stereoselettiva
Preparazione di farmaci enantiomericamente puri, in modo meno costoso rispetto all’estrazione da fonti naturali
CHEMOSELETTIVITA’: reazione preferenziale di un gruppo funzionale rispetto ad un altro
REGIOSELETTIVITA’: formazione preferenziale di uno o più isomeri strutturali per reazione di un gruppo funzionale
STEREOSELETTIVITA’: formazione preferenziale di uno o più prodotti che differiscono solo per la configurazione
Sintesi stereoselettiva
Reazione di due enantiomeri con una molecola chirale
Es. Esterificazione di un acido chirale con un alcol chirale
Coord. reazione
G
E1, E2
diastereoisomeriP1
P2
TS2
TS1
+ R*
NB: caso simile se invece di una coppia di enantiomeri si ha un doppio legame prochirale
Sintesi stereoselettiva
Reazione di due enantiomeri con una molecola achirale
Es. Esterificazione di un acido chirale con un alcol achirale
Coord. reazione
G
E1, E2
enantiomeriP1, P2
TS1 , TS2
+ R
NB: caso simile se invece di una coppia di enantiomeri si ha un doppio legame prochirale
NB2: in casi particolari si possono formare diastereoisomeri
Catalisi stereoselettiva: utilizzo di un catalizzatore chirale
Il catalizzatore permette cammini alternativi, a basse energie
E1 + R
E2 + R
Cat *
Cat *
P1
P2
E1 R
Cat *
E2 R
Cat *
‡
‡
Se il catalizzatore è chirale, può permettere di differenziare le energie dei cammini di reazione dei due
enantiomeri
Stati di transizione diastereoisomerici
enantiomeri
Utilizzo di un catalizzatore chirale
Coord. reazione
G
E1, E2
enantiomeriP1, P2
TS1 , TS2
+ R
Reazione non catalizzata
E1 R
Cat *
‡
E1 R
Cat *
‡
Utilizzo di un catalizzatore chirale
Coord. reazione
G
E1, E2
enantiomeriP1, P2
+ R
E1 R
Cat *
‡
E1 R
Cat *
‡
ΔG1‡ ΔG2
‡
ΔΔG‡
Il catalizzatore agisce sulla cinetica del processo, non sulla termodinamica
Reazioni controllate cineticamente (non termodinamicamente)
La differenza di velocità di E1 ed E2 sarà legata al ΔΔG‡
E1 + R
E2 + R
Cat *
Cat *
v1 = d[P1]/dt = k1·[E1]n·[R]m·[Cat *]p
v2 = d[P2]/dt = k2·[E2]n·[R]m·[Cat *]p
v1 / v2 = k1 / k2 = exp(-ΔG1‡/RT) / exp(-ΔG2
‡/RT) = exp(-ΔΔG‡/RT)
A inizio reazione ( [E1] = [E2] ):
ΔΔG‡ = RT*ln(k2/k1)
050
100150200250300350400450500
0 50 100 150 200 250 300 350 400
0.5 Kcal/mol1 kcal/mol1.5 Kcal/mol2 kcal/mol4 kcal/mol
ΔΔG‡ = RT*ln(k2/k1)
Dato un certo sistema, ΔΔG‡ è fissato
Come varia k2/k1 in funzione della T ?
T (K)
k2/k1
Valori fissatidi ΔΔG‡
NOTA BENE (1)
T (K)
k2/k1
Anche se il valore di k2/k1 aumenta al diminuire di T, i valori assoluti di k2e k1 diminuiscono entrambi, cioè le reazioni diventano molto più lente!!
ln (k) = -ΔG/RT
050
100150200250300350400450500
0 50 100 150 200 250 300 350 400
0.5 Kcal/mol1 kcal/mol1.5 Kcal/mol2 kcal/mol4 kcal/mol
NOTA BENE (2)
Fissato un sistema, compresa la T, si avrà un rapporto k2/k1 costante
Se però la velocità di reazione dipende dalla conc. del reagente, il rapporto tra le velocità non rimarrà costante
durante il corso della reazione
es:Miscela di E1 e E2 che reagiscono con B, con k1 > k2
E1 + B → P1 v1 = d[P1]/dt = k1*[E1]*[B]
E2 + B → P2 v2 = d[P2]/dt = k2*[E2]*[B]
v1/v2 = k1*[E1]*[B]/k2*[E2]*[B] =k1*[E1]
k2*[E2]
Il rapporto tra le velocità saràmassimo all’inizio, per poi
diminuire, dovuto al ‘consumo’ di [E1]