Prove di taglio diretto CriterioCriterioddiiresistenza ... · Prove di taglio diretto 11 Tre...

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Prove di taglio diretto 1 Blocco scorrevole per attrito Mezzo granulare complesso Mezzo granulare elementare Criterio Criterio di di resistenza resistenza di di un un terreno terreno Modelli meccanici di riferimento Modelli meccanici di riferimento (stati possibili) (stati impossibili) curva limite F→τ τ τ N →σ σ σ Il criterio di resistenza di un terreno è definibile attraverso una superficie (o curva) limite = luogo geometrico che separa gli stati tensionali possibili da quelli impossibili

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  • Prove di taglio diretto 1

    Blocco scorrevole

    per attrito

    Mezzo granulare

    complesso

    Mezzo granulare

    elementare

    CriterioCriterio didi resistenzaresistenza didi un un terrenoterreno

    Modelli meccanici di riferimentoModelli meccanici di riferimento

    (stati possibili)

    (stati impossibili)curva limite

    F→→→→ ττττ

    N →→→→ σσσσ

    Il criterio di resistenza di un terreno è definibile attraverso una superficie (o curva) limite= luogo geometrico che separa gli stati tensionali possibili da quelli impossibili

  • Prove di taglio diretto 2

    Esprimendo il comportamento a rottura in termini di τ:σ,la curva limite generalmente osservabile nel piano di Mohr è simmetrica rispetto all’asse σ e caratterizzabile dall’espressione:

    ϕσ+=τ± tanc

    Il criterio di resistenza di MohrIl criterio di resistenza di Mohr--CoulombCoulomb

    ϕϕϕϕττττ

    Dal punto di vista fenomenologico, si può dire che:

    c = coesione = resistenza allo scorrimento in assenza di tensioni normali

    c

    c σσσσ

    ϕϕϕϕ

    tan ϕϕϕϕ = attrito = incremento della resistenza allo scorrimento con σ(ϕ = angolo di resistenza al taglio)

  • Prove di taglio diretto 3 Prova di taglio diretto Prova di taglio diretto -- FondamentiFondamenti

    ObiettivoObiettivo: :

    Determinare le caratteristiche di Determinare le caratteristiche di resistenza a taglioresistenza a taglio

    (di (di piccopicco, di , di stato stazionariostato stazionario, , residuaresidua) )

    su provini consolidati in condizioni Ksu provini consolidati in condizioni K00mediante controllo di sforzi normali e tangenzialimediante controllo di sforzi normali e tangenziali

    Apparecchio di taglio diretto piano Apparecchio di taglio diretto piano

    (“scatola di Casagrande”)(“scatola di Casagrande”)

  • Prove di taglio diretto 4 Apparecchio di taglio diretto pianoApparecchio di taglio diretto piano

    motore passo-passo

    anello dinamometrico

    1. Provino + pietre porose

    2. Semiscatola superiore (fissa)

    3. Semiscatola inferiore (mobile)

    4. Sistema applicazione sforzi normali

    5. Sistema applicazione sforzi di taglio

    Requisiti dimensionali dei provini (parallelepipedi L x L x h):Requisiti dimensionali dei provini (parallelepipedi L x L x h):-- h ridotteh ridotte (per ridurre tempi di prova e attriti)(per ridurre tempi di prova e attriti)

    -- L/h elevatiL/h elevati (per favorire la max uniformità delle tensioni verticali)(per favorire la max uniformità delle tensioni verticali)

    Raccomandazioni nazionali (AGI, 1990):Raccomandazioni nazionali (AGI, 1990):-- h ≥ 12.5 mm, L ≥ 50 mm, L/h ≥ 2h ≥ 12.5 mm, L ≥ 50 mm, L/h ≥ 2

    Raccomandazioni europee (ETC5, 1995):Raccomandazioni europee (ETC5, 1995):

    (dmax = max dimensione particelle)

    Rapporto

    Hmin/dmax

    Dimensioni tipiche provino

    L ⅹ L x h (mm)

    Massa minima di terreno

    Wmin (g)

    10

    60 ⅹ 60 ⅹ 20

    100 ⅹ 100 ⅹ 20

    300 ⅹ 300 ⅹ 150

    150

    450

    30000

    hh

    LL

    LL

  • Prove di taglio diretto 5 Apparecchio di taglio anulare Apparecchio di taglio anulare (Bromhead)(Bromhead)

    Principio: Principio:

    -- sforzo di taglio sforzo di taglio �������� coppia torcente coppia torcente

    -- scorrimento scorrimento �������� rotazionerotazione

    1. Provino + pietre porose

    2. Semiscatola superiore (fissa)

    3. Semiscatola inferiore (mobile)

    4. Sistema applicazione sforzi normali

    5. Sistema applicazione sforzi di taglio

    Consente di ottenere scorrimenti indefinitamente grandi

    ideale per misura di resistenza residua

  • Prove di taglio diretto 6 Fasi di una prova di taglio direttoFasi di una prova di taglio diretto

    2. Fase di consolidazione2. Fase di consolidazione

    tempo di

    1. Fase di montaggio1. Fase di montaggio

    3. Fase di rottura3. Fase di rottura T

    N

    δδδδw

    tempo di consolidazione

    velocità di prova

    Misura di sforzo di taglio T,

    scorrimento δ, cedimento w

    4. Elaborazione4. Elaborazione

  • Prove di taglio diretto 7 Montaggio del provinoMontaggio del provino

    Prima del montaggio, si registrano dimensioni (L,h) e peso umido del provino

    Il provino viene ‘estruso’ dalla fustella

    direttamente nelle due semi-scatole rigide,

    e tra le due coppie di piastre nervate + piastre porose

  • Prove di taglio diretto 8 ConsolidazioneConsolidazione

    La prova va eseguita su almeno tre provini, consolidati a tensioni diverse

    Su ognuno di essi si registra la curva w – t e si valuta t100

  • Prove di taglio diretto 9 Fase di rotturaFase di rottura

    •• Per Per garantiregarantire le le condizionicondizioni drenatedrenate,,

    la la velocitàvelocità didi scorrimentoscorrimento vieneviene mantenutamantenuta non non superioresuperiore a:a:100 2.71 t

    fδδ =&

    (δf scorrimento previsto a rottura)

    •• Il Il sistemasistema didi caricocarico verticaleverticale devedeve garantiregarantireancheanche l’uniformitàl’uniformità deglidegli spostamentispostamenti verticaliverticali ww

    •• Per evitare il disassamento tra N e T Per evitare il disassamento tra N e T

    esistono sistemi di controllo del parallelismoesistono sistemi di controllo del parallelismo

    (p. es. cuscinetti a sfera sul pistone verticale)(p. es. cuscinetti a sfera sul pistone verticale)

    •• A fine prova, il provino va pesato allo stato umido e dopo A fine prova, il provino va pesato allo stato umido e dopo essiccamentoessiccamento

  • Prove di taglio diretto 10 Prova di taglio diretto: interpretazioneProva di taglio diretto: interpretazione

    Limitazioni:Limitazioni:

    �� Superficie di rottura predeterminataSuperficie di rottura predeterminata

    �� Controllo del drenaggio impossibile (prova sempre consolidata Controllo del drenaggio impossibile (prova sempre consolidata –– drenata)drenata)

    �� Deformazioni tangenziali (concentrate sulla superficie di rottura) non deducibili dagli Deformazioni tangenziali (concentrate sulla superficie di rottura) non deducibili dagli spostamenti orizzontali spostamenti orizzontali ⇒ ⇒ prova interpretabile solo in termini di prova interpretabile solo in termini di ττττττττ : : σσσσσσσσ’’ a rotturaa rottura�� Tensioni orizzontali non note Tensioni orizzontali non note ⇒ ⇒ Cerchi di Cerchi di MohrMohr e percorsi e percorsi tensionalitensionali non notinon noti

    ττττ

    Picco

    Stato Picco

    AT=τ

    σσσσ’

    Stato Stazionario

    Residuo

    •••

    I

    ••

    II III

    Residuo

    StatoStazionario (scorrimenti elevati)

    II, , IIII, , IIIIII �� Provini consolidati a Provini consolidati a σσ’ crescente’ crescente

    minddw

    δ

    δ

    V∆

    w

    δ

  • Prove di taglio diretto 11

    Tre diverse stime della resistenza ττττf determinano altrettanti inviluppi di:

    • Resistenza di picco (τmax= τp ⇒ parametri c’p e φ’p)

    • Resistenza di stato stazionario (w = cost. � ∆V ≅ 0 ⇒ parametri c’cv, φ’cv)

    • Resistenza residua (δ elevati ⇒ parametri c’r e φ’r)

    Risulta in genere φ’p> φ’cv > φ’r , nonché c’cv≅ c’r = 0

    Uso progettuale dei parametri di resistenzaUso progettuale dei parametri di resistenza

    Resistenza Significato Esempi

    Picco

    Resistenza di calcoloper problemi progettuali in cui il terreno è lontano dalle condizioni di rottura

    Fondazioni superficiali

    Pendii non in frana

    Stato stazionario (o ‘a volume costante’)

    Stima cautelativa della resistenza di calcolonel caso esisrtano volumi di terreno prossimi a condizioni di rottura

    Opere di sostegnoPendii ‘probabilmente’ in frana

    Residua

    Resistenza di calcolo per problemi progettuali in cui il terreno è stato soggetto a scorrimenti elevati

    Pendii in frana

    �� Quali parametri di resistenza per quali problemi?Quali parametri di resistenza per quali problemi?

  • Prove di taglio diretto 12

    φ'P=17.9°, c' P=34.5 kPa200

    300

    400te

    nsi

    on

    e ta

    ng

    en

    zia

    le, τ

    (kP

    a)

    S1-C1(z=1.50m), piccoS1-C2 (z=10.80 m), piccoS1-C1, residuoS2-C1(z=4.50 m), TX-CIU

    Inviluppo di rottura nel piano di MohrInviluppo di rottura nel piano di Mohr

    0

    100

    200

    0 100 200 300 400 500 600

    tensione verticale, σ'v (kPa)

    ten

    sio

    ne

    tan

    ge

    nzi

    ale

    ,

    φ 'R=17.6°, c' R=0

  • Prove di taglio diretto 13 Influenza Influenza dell’addensamentodell’addensamento sullasulla resistenzaresistenza

    terreno denso densità critica terreno sciolto

    εεεεv0

    sabbia densa

    sabbia sciolta

    � l’addensamento influenza la resistenza di picco (ϕϕϕϕ’p) e non quella stazionaria (ϕϕϕϕ’cv)

    � angolo di dilatanza ψψψψ = incremento con la densità dell’angolo ϕ′ϕ′ϕ′ϕ′p rispetto a ϕ′ϕ′ϕ′ϕ′cv� dilatanza ψψψψ=0 ⇔⇔⇔⇔ ϕ′ϕ′ϕ′ϕ′p ≡≡≡≡ ϕ′ϕ′ϕ′ϕ′cv ���� ‘addensamento (porosità) critica’

  • Prove di taglio diretto 14 Interpretazione del meccanismo attrito+dilatanzaInterpretazione del meccanismo attrito+dilatanza

    Nel ‘modello a denti di sega’, si combinano:

    δψ

    d

    dw−=tanψ

    • l’equilibrio alla traslazione verticale ed orizzontale �

    • la condizione di scorrimento lungo il piano inclinato �

    ottenendo: cvcv QsenPQPsen ϕψϕψψψ tantancoscos +=+−

    cvtanNT ϕ=

    Nel ‘modello a denti di sega’, si combinano:

    +−=+=

    ψψψψ

    cos

    cos

    QPsenT

    QsenPN

    Riordinando: )tancos()tan(cos cvcv senPsenQ ϕψψϕψψ +=−

    e dividendo per cos ψ: ( )ψϕϕψϕψ +=⇒+=− cvcvcv PQPQ tan )tan(tan)tantan1(

  • Prove di taglio diretto 15 Attrito+dilatanza: il modello di TaylorAttrito+dilatanza: il modello di Taylor

    Riconoscendo che δ

    ψd

    dw−=tan si puo’ definire la ‘resistenza mobilitata’:

    δϕ

    δϕ

    ψϕψϕ

    στϕ

    d

    dwd

    dw

    P

    Q

    cv

    cv

    cv

    cvm

    tan1

    tan

    tantan1

    tantan

    ')tan(

    +

    −=

    −+

    ===&

    Comportamento ‘contraente’(terreno sciolto)

    Comportamento ‘dilatante’(terreno denso)

    p'tanϕ

    'στ

    0ddw >

    δ

    pcv 'tan'tan ϕϕ ≡

    δ

    0ddw =

    δ

    V∆

    w

    δ

    'στ

    δV∆

    w

    δ

    cv'tanϕ

    p'tanϕ

    0ddw >

    δ0

    ddw <

    δ

    0ddw =

    δ

    ( )maxmin

    tanψδ

    d

    dw

  • Prove di taglio diretto 16 Fattori di influenza sulla resistenza dei terreni a grana grossaFattori di influenza sulla resistenza dei terreni a grana grossa

    Componenti della resistenza di picco Effetto di granulometria e densità

    l’angolo ϕ’p risulta dalla combinazione di:- attrito tra i grani, ϕϕϕϕµµµµ (indipendente dalla densità)- dilatanza, ψψψψ (crescente con l’addensamento)- riassestamento, χχχχ (decrescente con la densità)

    a parità di addensamento,

    ϕ’ cresce con la dimensione dei grani

  • Prove di taglio diretto 17 FattoriFattori didi influenza influenza sullasulla resistenzaresistenza deidei terreniterreni a a granagrana finefine

    influenza della granulometria su ϕ’cv (e ϕ’r) influenza della plasticità su ϕ’r (e ϕ’cv)

    La resistenza ultima (stato stazionario e residua) decresce con l’aumento di:

    - frazione argillosa, CF

    - indice di plasticità, IP

    influenza della plasticità su ϕ’cv