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Introduzione alla meccanica quantistica
Attilio Tarantola
Maggio, 2017Istituto Alberti, Bormio
CERN, Geneva
http://www.tarantolapeloni.it/�les/mq.pdf
1 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
Overview
1 Introduzione
2 La crisi della meccanica classica
3 La meccanica quantistica
Struttura della teoria
Interpretazione di ψ: Born (1926)
4 Come "vedere" le particelle?
Interazione particelle cariche e materia
5 Bibliogra�a
6 Backup slides
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Introduzione
Partiamo con il piede giusto
"...I think I can safely say that nobody understands
quantum mechanics. So do not take the lecture
too seriously... feeling that you really have to
understand in terms of some model what I am going
to describe, but just relax and enjoy it.
I am going to tell you what nature behaves like."
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La crisi della meccanica classica
Protagonisti nel 1800
Chi sono secondo voi?
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La crisi della meccanica classica
Protagonisti nel 1800
Galilei, Newton: teoria dei fenomeni �sici (Caduta gravi, moto deipianeti,..). La teoria descrive il moto dei corpi determinato da forzeapplicate (attrazioni, repulsioni)
Gibbs, Boltzmann, Maxwell: meccanica dei processi termodinamici (Primasi pensava che gli scambi di calore non avessero a che fare con la meccanica)
Faraday, Maxwell: luce, fenomeni elettrici/magnetici sono diversemanifestazioni di una unica entita' e trovarono le equazioni che legovernano. Nuovo concetto "il campo elettromagnetico":
entita' �sica distribuita con continuita' nello spazio e nel tempo
permette il trasporto di energia attraverso lo spazio vuoto
caratteristica fondamentale di questi processi e' la natura ondulatoria
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La crisi della meccanica classica
Protagonisti all'inizio del 1900
Meccanica quantistica:
Sviluppata tra il 1900 e 1930
Protagonisti:Max Planck, Albert Einstein,Neils Bohr, Louis de Broglie, MaxBorn, Paul Dirac, WernerHeisenberg, Wolfgang Pauli,Erwin Schrodinger (e il suogatto), Richard Feynman
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La crisi della meccanica classica
Tappe fondamentali della �sica(inizi del 1900)
1901: Planck pubblica gli studi sul corpo nero
1902: Lenard: legge sperimentale dell'e�etto fotoelettrico
1905: Einstein "Elettrodinamica dei corpi in movimento" (Relativita'ristretta), "L'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?"(Prima proposta volta che compare E = mc2), "Sulla teoria del motoBrowniano", e�etto fotoelettrico
1906: J.J. Thomson Nobel. L'elettrone e' una particella
1908: Einstein lavora sulla radiazione di energia del corpo nero
1916: Millikan approfondisce gli esperimenti di Lenard
1916: Planck scrive due articoli sulla teoria quantistica della radiazione incui deriva la legge di Planck, prima volta che a�erma che un quanto di lucedi energia hν trasferisce quantita' di moto hν
c
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La crisi della meccanica classica
Tappe fondamentali della �sica (inizi del1900)
1918: Planck Nobel
1921: Einstein Nobel per spiegazione quantistica e�etto fotoelettrico
1921: Compton osserva la "di�usione Compton"
1923: de Broglie propone che anche le particelle hanno una lunghezzad'onda associata
1924: Schrödinger: trova l'equazione di�erenziale fondamentale
1926: Born interpreta la funzione d'onda di Schrödinger in terminiprobabilistici
1927: Bohr propone il principio di complementarieta' (interpretazione diCopenhagen). Segue il dibattito Bohr-Einstein sui fondamenti dellameccanica quantistica
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La crisi della meccanica classica
Tappe fondamentali della �sica (inizi del1900)
1929: de Broglie Nobel per i contributi alla teoria quantistica
1930: Dirac: la formulazione della meccanica secondo Schrödinger equivalea quella di Heisenberg (teoria delle matrici)
1930: Einstein propone Heisemberg e Schrödinger al il Nobel per la teoriaquantistia che "..ha in se' un frammento di ultima verita'"
1937: G. Thomson: Nobel per la dimostrazione sperimentale che l'elettronee' un'onda (1906: J.J. Thomson, padre di G. Nobel. L'elettrone e' unaparticella)
1954: Born Nobel per i concetti di probabilita' assegnati alla funzioned'onda di Schrödinger
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
Spettro elettromagnetico:
λν = c
λ e' distanza tra due creste successive
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
Un corpo cambia colore a seconda della temperatura a cui si trova (es. ilferro). Questa sembra una proprieta' "universale"
La radiazione termica e' una forma di radiazione elettromagnetica
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
Come funziona l'irraggiamento di un corpo al variare della temperatura?
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
Dall'esperienza quotidiana: da una �nestra entrano raggi di luce
la stanza si riscalda assorbendo qualsiasi radiazione incidente
la radiazione e' assorbita dalle pareti interne della stanza
La stanza si comporta come un "corpo nero".
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
Un corpo nero e' un oggetto che assorbe qualsiasi onda elettromagnetica:
Le pareti del corpo emettono radiazioni
Le radiazioni dipendono solo dalla temperatura T del corpo e non dalmateriale
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La crisi della meccanica classica
Colore e temperatura degli oggetti
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La crisi della meccanica classica
Disaccordo tra teoria e dati sperimentali
Teoria classica (Maxwell)
Gli spettri crescono in�nitamentea piccole λ (zona ultravioletta)
Viola la conservazione dell'energia
Gli atomi delle pareti internescambiano energie con laradiazione in modo continuo
Teoria di Planck
scambi di energia tra atomi dellacavita' e radiazione non sonocontinue
Energia scambiata dagli atomidipende dalla radiazione secondoE = nhν
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico
In cosa consiste?
"Illuminando una super�cie metallica e' possibile strappare elettroni dal
metallo stesso"
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico
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La crisi della meccanica classica
Disaccordo tra teoria e dati sperimentali
Teoria classica (Maxwell)
Irradiamento = 1
2cε0E
2
0
energia cinetica degli e− liberati(Kmax = f (v2)) dipendadall'irradiamento
il tempo di irraggiamento e'importante (piu' tempo irraggio,piu' elettroni vengono emessi)
Dati sperimentali
energia cinetica degli e− nondipende dall'irradiamento
energia cinetica elettroni liberati(Kmax) dipende dalla frequenzadella radiazione incidente
il tempo di irraggiamento e'irrilevante
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico:Interpretazione di Einstein
Adatta l'ipotesi di Planck sulla quantizzazione dell'energia scambiata.
1 Radiazione composta da quanti (fotoni)
2 Energia dei fotoni e' E = hf (f frequenza onda elettromagnetica)
3 Irradiamento proporzionale al numero di fotoni per unita' di tempo
4 We : energia legame elettrone
Kmax = hf −We
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico: Interpretazione diEinstein
1905 Einstein:
"... le osservazioni collegate con l'emissione
e la trasformazione della luce, vengono
facilmente comprese se si assune che l'energia
della luce e' distribuita in modo discontinuo..."
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La crisi della meccanica classica
E�etto fotoelettrico:Interpretazione di Einstein
Di�cilmente rilevabile la distinzione tra distribuzione continua o discreta
di energia
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La crisi della meccanica classica
Gli atomi e le loro proprieta'
Modello atomico
centro = nucleo
forza di Coulomb (F ∝ d−2)
caratteristiche degli atomidipendono da condizioni iniziali(da come sono fomati)
Modello planetario
centro = sole
forza gravitazionale (F ∝ d−2)
le orbite dipendono dallecondizioni iniziali
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La crisi della meccanica classica
Gli atomi e le loro proprieta'
Modello atomico
caratteristiche dell'atomodipendono dalla con�gurazione
non si spiega ancora l'equilibrio(inconsistenza del modello diBohr)
Modello planetario
caratteristiche del sistema nondipendono dalla particolarecon�gurazione
orbite stazionarie
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La crisi della meccanica classica
Gli atomi e le loro proprieta'
L'ipotesi si Bohr per identi�care le orbite permesse doveva avere un
qualche senso molto profondo che non era chiaro all'epoca.Il modello di Bohr e' chiaramente inconsistente:
1 utilizzo leggi classiche per determinare le orbite
2 non tutte le orbite sono possibili (in contraddizione con il primo punto)
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La crisi della meccanica classica
Riassunto crisi della meccanica classica
1 Planck: gli scambi di energia sono discontinui
2 Einstein: la luce trasporta energia discontinua
3 Compton: dimostra che il fotone esiste attraverso lo studio di urti(scattering) fotone-elettrone
4 Bohr: i livelli energetici degli atomi sono discontinui
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La crisi della meccanica classica
Riassunto crisi della meccanica classica
1901: Planck pubblica gli studi sul corpo nero
1902: Lenard: legge sperimentale dell'e�etto fotoelettrico
1905: Einstein "Elettrodinamica dei corpi in modimento" (Relativita'ristretta), "L'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?"(Prima proposta volta che compare E = mc2), "Sulla teoria del motoBrowniano"
1906: J.J. Thomson, padre di G. Nobel. L'elettrone e' una particella
1908: Einstein lavora sulla radiazione di energia del corpo nero
1916: Millikan approfondisce gli esperimenti di Lenard
1916: Planck scrive due articoli sulla teoria quantistica della radiazione incui deriva la legge di Planck, prima volta che a�erma che un quanto di lucedi energia hν trasferisce quantita' di moto hν
c
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La meccanica quantistica
Un esperimento ideale1
Spariamo dei proiettili attraverso una o due fenditure.
Usiamo proiettili:
1 macroscopici
2 onde
3 elettroni
1Gedanken Experimente
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La meccanica quantistica
Proiettili macroscopici:una sola fenditura aperta
P1(x) e' la densita' di probabilita' che un proiettile �nisca nel punto x
P1(x)δx = probabilita' che un proiettile �nisca nell' intervallo (x , x + δx)
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La meccanica quantistica
Proiettili macroscopici:una sola fenditura aperta
Esempio:
δx = 1cm intervallo di divisione dello schermo
N = 32 numero di proiettili
P(x = 4) = 4/32[cm−1] = 0, 125[cm−1] densita' di probabilita'31 / 84
Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Proiettili macroscopici: 2 fenditure aperte
Entrambe le aperture sono aperte
P12(x) = P1(x) + P2(x) (1)
P12(x) e' la densita' di probabilita' di trovare un proiettile nel punto x
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La meccanica quantistica
Proiettili macroscopici: 2 fenditure aperte
P(x)δx =δN
N
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La meccanica quantistica
Un esperimento ideale
Proviamo con le onde
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La meccanica quantistica
Onde: una fenditura aperta
35 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Onde: due fenditure aperte
Figura di interferenza: minimi e massimi sullo schermo
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La meccanica quantistica
Un esperimento ideale
Proviamo con gli elettroni
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La meccanica quantistica
Elettroni
Immaginiamo un singolo elettrone sparato verso le fenditureRisultati:
1 una sola fenditura aperta: stessi risultati dei proiettili
2 due fenditure aperte: stessi risultati dell'interferenza tra onde.Per interferire con se stesso un elettrone deve passare attraverso le 2fenditure contemporaneamente
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La meccanica quantistica
Elettroni
Ogni esperimento che mira a veri�care il percorso dell'elettrone fa
scomparire la �gura di interferenza
Un elettorne si comporta anche come un onda?!
Gli elettroni si comportano come particelle o come onde a seconda di cosa
osserviamo2
Il problema viene superato nell'ambito di una nuova teoria nel suo nuovo
formalismo
... ci ritorneremo tra poco..2Dicotomia onda-particella
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La meccanica quantistica
Principio di complementarieta' di Bohr
40 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Elettroni
1902: Lenard: legge sperimentale dell'e�etto fotoelettrico
1906: J.J. Thomson, padre di G. Nobel. L'elettrone e' una particella
1908: Einstein lavora sulla radiazione di energia del corpo nero
1916: Planck deriva la sua legge "di Planck", prima volta che a�erma cheun quanto di luce di energia hν trasferisce quantita' di moto hν
c
1918: Planck Nobel per il concetto di quanto
1921: Einstein Nobel per spiegazione quantistica e�etto fotoelettrico
1921: Compton osserva la "di�usione Compton" (fotone su elettrone)
1922: Bohr Nobel per la teoria atomica
1923: de Broglie: anche le particelle hanno una lunghezza d'onda associata
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La meccanica quantistica
Onda o particella: lunghezza d'onda di deBroglie
Teoria delle onde materiali: ai corpuscoli materiali possono essere associate
proprietà ondulatorie
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La meccanica quantistica
Onda o particella: lunghezza d'onda di deBroglie
Esempio:
1 un elettrone che si muove a 6 · 106m/s, λ = 1.2 · 10−10m (e' circa ladimensione di un atomo)
2 per una pallina da golf: λ = 3 · 10−34m
Il carattere ondulatorio si
evidenzia se:
λ ∼ dimensioni ostacolo
=⇒ de Broglie apre la
strada alla meccanica
ondulatoria di Schrödinger
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La meccanica quantistica
Un radicale cambiamento di prospettivaNell'ottica della �sica "classica":
1 Oggetti dell'esperienza quotidiana
2 Deterministica: ogni stato del sistema e' conosciuto (se conosco x(t) ev(t)) si puo' misurare E, ~M, ...
3 Assunzioni: legittime approssimazioni (es. il sistema non e' tutto l'universo)
Bell:
"All'inizio i filosofi naturali cercarono
di capire il mondo circostante.
In questo loro tentativo essi si imbatterono
nella grande idea di immaginare situazioni
artificialmente semplificate nelle quali il
numero di fattori in gioco e' ridotto al minimo...
era nata la scienza sperimentale"
44 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Un radicale cambiamento di prospettiva
Quale sarebbe l'approccio dello scienziato rivoluzionario?
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La meccanica quantistica
Un radicale cambiamento di prospettiva
Risposta:
Il disturbo del processo di misura e' importante
Gli scambi di energia non possono essere ridotti ne' a piacere ne' in modocontinuo
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La meccanica quantistica
Il momento storico
1918: Planck Nobel per il concetto di quanto
1921: Einstein Nobel per spiegazione quantistica e�etto fotoelettrico
1923: de Broglie: anche le particelle hanno una lunghezza d'onda associata
1924: Schrödinger: trova l'equazione di�erenziale fondamentale
1926: Born interpreta la funzione d'onda di Schrödinger in terminiprobabilistici
1927: Bohr propone il principio di complementarieta' (interpretazione diCopenhagen). Segue il dibattito Bohr-Einstein sui fondamenti dellameccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Un oggetto nuovo: la funzione d'onda ψ(x)
Schrödinger trova un'equazione da cui deriva la forma matematica
dell'onda associata a una particella
Nota l'energia del sistema:
Etot = U + K
e' possibile trovare la soluzione dell'equazione di Schrödinger che descrive
le proprieta' del sistema in esame
ψ = ψ(x , t)
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La meccanica quantistica
Un oggetto nuovo: la funzione d'onda ψ(x)
Esempio: la quantizzazione dell'energia dell'atomo di idrogeno si ottiene
dalla soluzione ψ(x , t) dell'equazione di Schrödinger
Caratteristiche del sistema
U = − 1
4πε0
e2
r
K =1
2mev
2
Figure: Livelli energetici
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La meccanica quantistica
Il momento storico
1918: Planck Nobel per il concetto di quanto
1921: Einstein Nobel per spiegazione quantistica e�etto fotoelettrico
1923: de Broglie: anche le particelle hanno una lunghezza d'onda associata
1924: Schrödinger: trova l'equazione di�erenziale fondamentale
1926: Born interpreta la funzione d'onda di Schrödinger in terminiprobabilistici
1927: Bohr propone il principio di complementarieta' (interpretazione diCopenhagen). Segue il dibattito Bohr-Einstein sui fondamenti dellameccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Densita' di probabilita'
Schrödinger: ψ(x) = densita' elettronica nel punto di coordinate x
Born: |ψ(x)|2 e' la densita' di probabilita' di trovare la particella nel punto
x
La probabilita' P di trovare la particella nel
punto x
P(x) = |ψ(x)|2∆V
nel caso di una dimensione:
P(x) = |ψ(x)|2∆x
Ricordiamo:
ρ =δm
δV
allora:
m = ρ ·∆V
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La meccanica quantistica
Ampiezza di probabilita'
52 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale3
Quesito: un punto e' vincolato a muoversi sul semiasse positivo tra x = 0 e
x = L, ovvero 0 ≤ x ≤ L
Il sistema quantistico del sistema e' descritto da equazioni della forma:
ψn(x) =
√2
Lsin
nπx
L
Probabilita' di trovare la particella in un intervallo dx e' data da:
dPn(x) = [ψn(x)]2 dx
3"Fisica per la seconda prova...", Zanichelli, 2017
53 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
Osservazione:
Proprieta' di ψn(x):
1 dipende dalla posizione x della particella
2 si annulla fuori dalla scatola: ψn(x = 0) = ψn(x = L) = 0
3 dipende da n: ad ogni valore di n la forma della funzione cambia (vedremoche n e' numero quantico e de�nisce lo stato del sistema)
54 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
Domanda 1: veri�ca che la probabilita' di trovare la particella nella scatola
sia 1.
Allora basta veri�care che:∫dPn(x) =
∫L
0[ψn(x)]2 dx = 1
55 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
Domanda 2: veri�ca che la funzione ψn(x) e' soluzione dell'equazione di
Schrödinger:
− h2
8π2m
d2ψn(x)
dx2= Enψn(x)
e determina i livelli di energia En
56 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
Soluzione: calcolo il primo termine dell'equazione precedente
d2ψn(x)
dx2= −(
nπ
L)2√
2
Lcos
nπx
L
e sostituisco in:
− h2
8π2m
d2ψn(x)
dx2= Enψn(x)
e per confronto ricavo En
57 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
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La meccanica quantistica
Particella in una scatola monodimensionale
Soluzione:
En =1
8m
(nh
L
)2
I livelli di energia sono �ssati dal numero quantico n. Per quali valori di n si
ha il minimo valore di energia?
58 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
n = 1 ψ1 =
√2
Lsinπx
L|ψ1|2 =
2
Lsin2
πx
L
n = 2 ψ2 =
√2
Lsin
2πx
L|ψ2|2 =
2
Lsin2
2πx
L
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La meccanica quantistica
Particella in una scatolamonodimensionale
L'esempio fa ri�ettere su caratteristiche fondamentali della teoria:
1 la casualita' e' intrinseca nella �sica: e' irriducibile (non ha a che fare con ladi�colta' nel fare una misura precisa!).Se ripetiamo l'esperimento otteniamo misure di�erenti
2 ψn(x) da un informazione circa lo stato �sico di un sistema
3 l'informazione del sistema �sico e' codi�cata nella funzione d'onda ψn(x) equesto pone limiti a questa informazione.Questo non e' altro che il principio di indeterminazione di Heisenberg.
4 La quantizzazione dell'energia e' una consequenza diretta della richiesta di"normalizzazione"
(∫ L
0
[ψn(x)]2 dx = 1) e delle condizioni al contorno
(ψn(x = 0) = ψn(x = L) = 0)
60 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Ritorniamo sull'esperimento della doppiafenditura: il principio di sovrapposizione
In termini della funzione d'onda come lo risolviamo?
61 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Ritorniamo sull'esperimento della doppiafenditura il principio di sovrapposizione
Una fenditura aperta:
"l'e− passa da una fenditura"
Due fenditure aperte:
"l'e− e' nello stato di sovrapposizione" (ogni cammino e'
possibile "individualmente")
62 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Ritorniamo sull'esperimento della doppiafenditura il principio di sovrapposizione
Facciamo una misura di posizione:
ψ(x) = ampiezza di probabilita'
|ψ(x)|2 = densita' di probabilita'[ Probabilita′
unita′ di lunghezza]
63 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
Ritorniamo sull'esperimento della doppiafenditura il principio di sovrapposizione
L'emergere della �gura di interferenza implica una contraddizione logica
con l'idea che la particella attraversi l'una o l'altra fenditura
Vediamo un altro esempio di sovrapposizione:
64 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
L'e�etto tunnel
Situazione classica: una pallina scende e risale da un piano inclinato
65 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
L'e�etto tunnel
I due stati S e D si sovrappongono nello stato:
1√2
(|elettrone a sinistra > +|elettorne a destra >)
66 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
L'e�etto tunnel
Gli stati S, D corrispondono a uguali probabilita' di trovare la particella in So D se si e�ettua la misura
La sovrapposizione non consente di dire dove si trovava l'e− prima dellamisura (e' a destra, a sinistra, da entrambe, da nessuna parte)
67 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
1930 idee accettate dalla comunita' scien-ti�ca cui processi �sici
1 duplice natura (onda-corpuscolo)
2 discontinuita' dell'energia (quantizzazione)
3 natura probabilistica dei fenomeni �sici
4 principio di indeterminazione:
"E' impossibile costruire un apparecchio per determinare
attraverso quale foro passa l'elettrone
che non disturbi la figura di interferenza"
∆p∆x ≥ ~2
68 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
La meccanica quantistica
1930 - oggi
69 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
Come "vedere" le particelle?
Interazione particelle cariche e materia
Con gli strumenti piu' moderni si possono misurare con grande precisione
posizione, momento ed energia delle particelle
70 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
Come "vedere" le particelle?
Interazione particelle cariche e materia
Il principio di indeterminazione di Heisemberg:
∆p∆x ≥ ~2
= 4, 13 · 10−15eV · s
Un tipico rivelatore (Es. TPC al CERN)
∆p = 2GeV /c = 2 · 106eV /c
∆x = 100µm = 100 · 10−6m
∆p ·∆x = 200 · eV · s
La rivelazione delle particelle e' possibile poiche' interagiscono con la
materia e lasciano un "messaggio" macroscopico del loro passaggio nella
materia
71 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
Come "vedere" le particelle?
Interazione particelle cariche e materia
Nella �sica delle particelle mi misura la posizione e il momento delle
particelle "ad ogni istante"
72 / 84Introduzione alla meccanica quantistica
N
Come "vedere" le particelle?
Interazione particelle cariche e materia
Una particella carica interagisce con la materia perdendo energia in vari
modi: principalmente per ionizzazione (perdita di energia nel materiale,
"attrito")
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Come "vedere" le particelle?
Ionizzazione
Un elettrone attraversa un mezzo (gas) e rompe i legami degli atomi del
gas.
.. applicando un campo elettrico uniforme..
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Come "vedere" le particelle?
Ionizzazione
le cariche ionizzate vengono separate e sui piatti del condensatore si
produce un impulso elettrico
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Come "vedere" le particelle?
Ionizzazione
Esempio di traccia obliqua al rilevatore ("a 5 canali")
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Come "vedere" le particelle?
Ionizzazione
Esempio di traccia parallela al rivelatore ("a 5 canali")
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Come "vedere" le particelle?
Ionizzazione
riproducendo questo schema e' possibile avere piu' infomazioni legate alla
traccia di un singolo elettrone
in questo modo e' possibile "vedere" le tracce delle particelle
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Come "vedere" le particelle?
Rivelatore: 500.000 canali
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Bibliogra�a
Bibliogra�a
"Un occhiata alle carte di Dio", Carlo Ghilardi, Net, 1997.
"The Character of Physical Law", Richard Feynman, 1965.
"Lectures in Physics, Vol. III", Richard Feynman, 1970.
"La legge �sica", Richard Feynman, Bollati Boringhieri 1993.
"Sottile e' il Signore", Abraham. Pais, Bollati Boringhieri 2001.
"Über einen die Erzugung und Verwandlung des Lichtes betre�endenheuristischen Gesichtspunkt", Albert Einstein, Annalen der Physik, XVII,1905.
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ψ(x , y , z , t) e' una funzione complessa e puo' essere rappresentata nel
piano come un vettore, in modo del tutto analogo ai numeri complessi.
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Derivazione dell'equazionie di Schrödinger:caso unidimensionale, particella libera
Particella di massa m con quantita' di moto p in moto lungo asse x :
Energia:
E =p2
2m(2)
dalle ralazioni di de Borglie e Planck
~ω =~2k2
2m(3)
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Derivazione dell'equazionie di Schrödinger:caso unidimensionale, particella libera
Ipotizziamo funione d'onda:
ψ(x , t) = e i(kx−ωt) (4)
derivando rispetto t∂ψ(x , t)
∂t= −iωψ(x , t) (5)
derivando rispetto x due volte
∂2ψ(x , t)
∂x2= i2ω2ψ(x , t) (6)
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Derivazione dell'equazionie di Schrödinger:caso unidimensionale, particella libera
Considerando le relazioni 6, 5 e 3 si ottiene:
i~∂ψ(x , t)
∂t= − ~2
2m
∂2ψ(x , t)
∂x2(7)
che e' l'equazione di Schrödinger a cui deve soddisfare la funzione d'onda
per particelle non relativistiche.
In presenza di potenziale si deve sommare il termine U(x , t) al termine
cinetico:
i~∂ψ(x , t)
∂t= − ~2
2m
∂2ψ(x , t)
∂x2+ U(x , t)ψ(x , t) (8)
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