Appunti sul teorema di Gauss
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Teorema di Gauss per il campo gravitazionale
(Questo argomento fara parte dei complementi.)
1 Enunciato e dimostrazione del teorema di Gauss
Dato un campo vettoriale ~v che attraversa una superficie
S, dato il versore n normale all’infinitesimo di superficiedS,
vn
S
si definisce il flusso del vettore ~v attraverso la superficie
S il valore
Φ~v ≡
∫S~v · n dS .
Il teorema di Gauss dice che il flusso del campo grav-
itazionale uscente da una superficie chiusa non dipendedalla superficie ne dalla posizione dei corpi che lo gener-
ano, ma dipende solo dalla massa contenuta all’internodella superficie.
Dimostrazione. Consideriamo inizialmente il campogravitazionale generato da una massa M puntiforme. M
generera nello spazio un campo gravitazionale
~g(~r) = −GM
r2r = −gr
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dove ~r = rr e il raggio vettore del generico punto, con
primo estremo nell’origine posta sulla massa M . Calco-liamo il flusso di ~g attraverso S, dove S e una qualsiasi
superficie chiusa che ha M al suo interno.
Φ~g =∫S~g · ndS = −
∫Sgr · ndS
(spesso il suffisso ~g sotto Φ si sottintende).Sia θ e l’angolo che il versore radiale r forma con la nor-
male n alla superficie - e che naturalmente dipende dalpunto di S considerato. Allora r · n = cos θ, e
Φ = −
∫sg cos θdS =
∫S
GM
r2cos θdS .
dS
S
M
θdSr n
Osserviamo ora che
cos θdS = dS⊥
proiezione dell’elemento di superficie dS sul piano per-pendicolare a r, poiche θ e l’angolo tra r e n. Esso, a
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meno di infinitesimi di ordine superiore, e quindi l’infinitesimodi superficie della sfera intercettata dal cono di centro M
che intercetta anche la superficie dS.
dS
M
r
Infatti, cosı come per un angolo infinitesimo la lunghezza
della corda e uguale a quella dell’arco a meno di infinites-imi di ordine superiore, cosı la superficie dS⊥ ortogonalea r intercettata da un cono e uguale alla superficie della
sfera intercettata dallo stesso cono, a meno di infinitesimidi ordine superiore.
Facciamo una parentesi, in cui vi anticipiamo una pro-prieta che vi verra dimostrata piu avanti, nei corsi di
matematica del secondo anno. Dato un cono, la super-ficie della sfera di raggio r intercettata da esso, dSn, e
proporzionale a r2:
n1dS
dSn2
r2
r1
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dSn1
r21
=dSn2
r22
≡ dΩ .
Questo rapporto dΩ misura l’ampiezza angolare del cono,
ed e detto angolo solido del cono. Questo naturalmentevale anche per coni finiti, e l’angolo solido totale, dell’intera
sfera, e4πr2
r2= 4π .
Detto questo, e chiaro che il flusso del campo gravi-tazionale generato dalla massa M e
Φ = −GM∫S
dS⊥
r2= −GM
∫dΩ = −4πGM :
un valore indipendente dalla forma della superficie S e
dalla posizione di M dentro S, dipende solo da M , e anzie proporzionale a M .
Se invece M si trova all’esterno della superficie chiusaS, il flusso attraverso S e nullo:
S2
M
S1
si puo dividere S in due superfici S1 ed S2 tali che gliangoli solidi con centro in M che insistono su S1 ed S2
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sono uguali, per cui i flussi attraverso queste due super-fici sono uguali in modulo, e di segno opposto; infatti il
teorema di Gauss si riferisce al flusso uscente dalla su-perfice S, quindi il versore normale punta verso l’esterno
della superficie S, e quindi rispetto al punto M ha ori-entazioni opposte per S1 ed S2; nel caso in figura, n · r e
positivo per S1, negativo per S2.Lo stesso ragionamento puo essere fatto se invece di
un punto materiale ve ne sono diversi, di masse Mi (i =1, ·, n); la risultante delle forze e la somma delle forzegenerate dai singoli punti, quindi il campo gravitazionale
totale e la somma di quelli generati dai singoli punti,quindi il flusso totale e la somma di quelli generati dai
singoli punti:Φ = −4πG
∑i
Mi .
Consideriamo ora un corpo esteso di massa M ; esso puoessere considerato come suddiviso in tante parti piccole
a piacere; nel limite in cui queste parti diventano di di-mensioni infinitesime, e quindi punti materiali, potremo
scrivereΦ = −4πG
∫M
dM = −4πGM .
Il teorema di Gauss e cosı dimostrato.
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Sfruttiamo il teorema di Gauss per calcolare il campogravitazionale terrestre in un punto P al di sopra della
superficie terrestre.
r
gS
O
P
Consideriamo la superficie sferica S passante per P con-centrica con la terra; per simmetria, in ogni punto di
questa superficie il campo gravitazionale ~g ha lo stessomodulo, ha la direzione del raggio vettore e verso op-posto. Quindi ~g(~r) = −g(r)r, e
Φ =∫S~g(~r)·ndS = −g(r)
∫S
r·n = −g(r)∫SdS = −g(r)4πr2
ma il teorema di Gauss ci dice che
Φ = −4πGM
quindi
−g(r)4πr2 = −4πGM ⇒ g(r) =GM
r2
e
~g(~r) = −GM
r2r .
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Possiamo concludere che il campo gravitazionale in unpunto al di sopra della superficie della terra, o piu in
generale di qualsiasi corpo sferico la cui densita ρ dipendasolo da r, e uguale a quello che si avrebbe se tutta la
massa fosse situata al suo centro.Calcoliamo ora il campo gravitazionale in un punto P
all’interno della superficie terrestre (o del corpo sferico).Consideriamo la superficie sferica S passante per P con-
centrica con la terra; per simmetria, in ogni punto diquesta superficie il campo gravitazionale ~g ha lo stessomodulo, ha la direzione del raggio vettore e verso op-
posto. Quindi ~g(~r) = −g(r)r, e, ripetendo i passaggi diprima, troviamo che
Φ = −g(r)∫SdS = −g(r)4πr2 .
Tuttavia in questo caso solo la materia all’interno della
superficie contribuisce al flusso:
Φ = −4πGm(r)
con m(r) massa contenuta in S. Se consideriamo che la
terra abbia densita uniforme ρ e raggio R,
M = ρV = ρ4
3πR3
mentre
m = ρ4
3πr3 = M
r3
R3
Quindi,
Φ = −g(r)4πr2 = −4πGm(r) = −4πGMr3
R3
per cui
g(r) =GM
R3r ,
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varia linearmente con r. L’andamento di g(r) con r,all’interno e all’esterno della superficie, e mostrato in
figura.
g(r)
rR
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