17.10.2017 Analisi di Fourier. Onde elettromagnetiche...
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prof. Francesco RagusaUniversità di Milano
Interazioni Elettrodeboli
anno accademico 2017-2018
Lezione n. 517.10.2017
Analisi di Fourier. Onde elettromagneticheRadiazione del corpo neroOscillatore quantistico
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 138
Analisi di Fourier del campo di Klein-GordonConsideriamo un campo (reale) φ(x) che soddisfa l’equazione di Klein-Gordon
Possiamo rappresentare il campo con un integrale di Fourier
Se il campo è reale alloraL’applicazione di ( ∂μ∂μ +m2 ) a φ(x) dà
Pertanto la funzione (k quadri-dimensionale) deve essere singolare
Infatti deve essere
E allo stesso tempo l’integrale che dà φ(x) deve essere non nulloAvremo pertanto
Possiamo eliminare la funzione δ(k2 −m2) integrando su k0
( )2 0mμμ φ∂ ∂ + =
( )
( )( )4
4
12
ik xx d k k eφπ
⋅= Φ∫
( ) ( )
( )( ) ( )2 4 2
4
10
2ik xm x d k k k m k eμ μ
μ μφπ
⋅∂ ∂ + = − + Φ =∫
( ) ( )2 2 0k m k− + Φ = ( ) 2 20 0k k mΦ = − + ≠
( )kΦ
( ) ( ) ( )2 2k k k mδΦ = Φ −
( )
( )( ) ( )0 3 2 2
4
12
ik xx dk d k k m eφ δπ
⋅= Φ −∫ k
( ) ( )*k kΦ − = Φ
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 139
Analisi di Fourier del campo di Klein-GordonRicordiamo che
Pertanto
Introducendo nell’integrale di Fourier
Inoltre, nel primo termine, possiamo utilizzare il fatto che gli integrali sono estesi da −∞ a +∞ per sostituire k → −k
( )( )( )
( )( ) 0ii
ii
x xf x f x
f xδ
δ−
= =′∑
( ) ( ) ( )[ ]2 2 0 012
k m k E k EE
δ δ δ− = − + +k kk
2 2E m= +k k
( )
( )( ) ( ) ( )[ ] 0
03 0 0
41
22ik t idk
x d k k E k E e eE
φ δ δπ
− ⋅= Φ + + −∫ ∫ k rk k
kk
( )( ) ( )
( ) ( )3
31
, , ,2 22
iE t iE t idt E e E e e
Eφ
ππ− − ⋅⎡ ⎤= Φ − + Φ⎣ ⎦∫ k k k r
k kk
kr k k
( )( ) ( )
( ) ( )3
31
, , ,2 22
iE t i iE t idt E e e E e e
Eφ
ππ− + ⋅ + − ⋅⎡ ⎤= Φ − − + Φ⎣ ⎦∫ k kk r k r
k kk
kr k k
( ) 2 2 20 0f k k m= − −k
Nel nostro caso (x = k0)
Ci sono 2 zeri ( k0 = ± Ek)
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 140
Analisi di Fourier del campo di Klein-GordonInfine definiamo le due funzioni
Sostituiamo nell’integrale
Per un campo reale ricordiamo che La condizione implica
Il campo diventa
Per finire notiamo che se scriviamoL’equazione di Klein-Gordon impone che a(t) soddisfi l’equazione dell’oscillatore
( ) ( )1
,2 2
b EEπ
= Φ kk
k k
( )( )
( ) ( )3
31
,22
ik x ik xdt a e b e
Eφ
π− ⋅ + ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k
kr k k
( ) ( )1
,2 2
a EEπ
= Φ − −kk
k k
( ) ( )*k kΦ − = Φ
( ) ( )b a∗=k k
( )( )
( ) ( )3
31
,22
ik x ik xdt a e a e
Eφ
π− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k
kr k k
( ) ( ) ki ta t a e ω−= k
( )( ) ( )
22 2
2 0a t
m a tt
∂+ + =
∂k
( )( )
22
2 0a t
a tt
ω∂
+ =∂ k
Eω ≡k k
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 141
Il campo elettromagnetico classicoApplichiamo il formalismo appena esposto al campo elettromagnetico
Equazioni di Maxwell
Introduciamo i potenziali A e ΦI campi E e B si ottengono dai potenziali come
È noto che potenziali sono definiti a meno di una trasformazione di gauge
Si può infatti verificare che si ottengono gli stessi campi E e BSostituendo le espressioni di E e B nella seconda e terza equazione di Maxwell otteniamo le equazioni per i potenziali
0∇ ⋅ =B
o
ρε
∇ ⋅ =E0t
∂∇× + =
∂B
E
21
otcμ
∂∇× − =
∂E
B J
= ∇×B At
∂= − − ∇Φ
∂A
E
tχ
χ∂
Φ → Φ − → + ∇∂
A A
2
otρε
∂∇ Φ + ∇ ⋅ = −
∂A
22
2 2 21 1
o tc t cμ
∂ ∂⎛ ⎞⎟⎜− ∇ = − ∇ ∇Φ + ∇ ⋅ ⎟⎜ ⎟⎜⎝ ⎠∂∂A
A J A
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 142
Il campo elettromagnetico classicoSi può utilizzare l’indeterminazione dei potenziali per semplificare le equazioni
Si fissa il gaugeI gauge più utilizzati sono
Il gauge di LorentzLe equazioni dei potenziali diventano
Il gauge di Coulomb o gauge di radiazioneLe equazioni dei potenziali diventano
Il gauge di Lorentz ha il vantaggio di essere covarianteNon dipende dal sistema di riferimento
Il gauge di Coulomb non è covarianteMette in evidenza il carattere trasversale dell’onda elettromagnetica
2
10
tc
∂Φ + ∇ ⋅ =
∂A
22
2 2
1
oc tρε
∂ Φ− ∇ Φ =
∂
22
2 2
1oc t
μ∂
− ∇ =∂
AA J
0∇ ⋅ =A
2
o
ρε
∇ Φ = −2
22 2 2
1 1o tc t c
μ∂ ∂
− ∇ = − ∇ ∇Φ∂∂
AA J
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 143
Onde elettromagneticheConsideriamo adesso un campo elettromagnetico
Utilizziamo il gauge di CoulombCome abbiamo visto l’equazione del potenziale scalare diventa
Nel vuoto, quindi in assenza di sorgenti: ρ = 0 J = 0Pertanto il potenziale elettrico è nullo Φ = 0
L’equazione per il potenziale vettore è
Pertanto ciascuna delle componenti del potenziale soddisfa l’equazione dell’ondaL’analisi di Fourier del potenziale conduce alla rappresentazione integrale
Come nel caso di Klein-Gordon, postoL’equazione dell’onda impone che a(t) soddisfi
0∇ ⋅ =A
2
otρε
∂∇ Φ + ∇ ⋅ = −
∂A 2
o
ρε
∇ Φ = − ( )( ) 3,1
,4 o
tt d
ρπε
′′Φ =
′−∫r
r rr r
22
2 2 21 1
o tc t cμ
∂ ∂⎛ ⎞⎟⎜− ∇ = − ∇ ∇Φ + ∇ ⋅ ⎟⎜ ⎟⎜⎝ ⎠∂∂A
A J A2
22 2
10
c t∂
− ∇ =∂
AA
( )( )
( ) ( )33
1,
2ik x ik xt d e e
π− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫A r k a k a k cω =k k
( ) ( ) ki ta t a e ω−= k ( )( )
22
2 0a t
a tt
ω∂
+ =∂ k
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 144
Onde elettromagneticheLa condizione del gauge di Coulomb permette di evidenziare la natura trasversale dell’onda
Pertanto le ampiezze a(k) devono essere perpendicolari al vettore d’onda k
Il vettore a(k) ha pertanto solo due gradi di libertà (stati di polarizzazione)
Si introducono pertanto due vettori mutuamente perpendicolari e perpendicolari a k
Possiamo infine calcolare i campi elettrico e magnetico
Perché E e B siano reali deve essere
( ),t∇ ⋅ A r( )
( ) ( )33
12
ik x ik xd e eπ
− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= ⋅ + ⋅⎣ ⎦∫ k k a k k a k 0=
( ) 0⋅ =k a k
( ) ( ) ( )1,2
aλ λλ=
= ∑a k k kε
k1ε
2ε
( )( ) ( )3
32ik x ik xi
d c e et π
− ⋅ ∗ + ⋅∂ ⎡ ⎤= − = −⎣ ⎦∂ ∫AE k k a k a k
( )( ) ( )3
32ik x ik xi
d e eπ
− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= ∇× = × − ×⎣ ⎦∫B A k k a k k a k
( ) ( )∗− = −a k a k
Cohen-Tannoudji et al. Photons and Atoms (Wiley 1997) p. 24
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 145
Onde elettromagneticheL’energia associata al campo elettromagnetico è data da
Calcoliamo esplicitamente il primo integrale
2 2 31 12 o
oU dε
μ⎛ ⎞⎟⎜= + ⎟⎜ ⎟⎜⎝ ⎠∫ E B r
2 32 2
12
Eo
Ud
c cε= ∫ E r
( )( )
( )( )1 1 2 2
1 1 2 2
3 3 * 3 *1 1 2 23 32 2 2
o i i i ii id d k e e d k e e
επ π
⋅ − ⋅ ⋅ − ⋅= − −∫ ∫ ∫k r k r k r k rk k k kr k a a k a a
( ) ( )
( ) ( )
1 2 1 2
1 2 1 2
*1 2 1 2
3 31 2 1 2* * *
2 1 1 22o k k d d
δ δε
δ δ
⎡ ⎤+ − − −− ⎢ ⎥= ⎢ ⎥⎢ ⎥− + − −⎣ ⎦
∫k k k k
k k k k
a a k k a a k kk k
a a k k a a k k
1 1 1 1 1 1 1 1
2 * * * * 31 12
o k dε
− −⎡ ⎤= − + + −⎣ ⎦∫ k k k k k k k ka a a a a a a a k
1 1 1 1 1 1
2 * * * 31 12
2o k dε
− −⎡ ⎤= − −⎣ ⎦∫ k k k k k ka a a a a a k
1 1 1 1 11
2 * * 31 1
*22o k dε ⎡ ⎤= ⎣ ⎦+ +∫ k k kk kk a a aa kaa
2 * 32E oU dε ω= ∫ k k ka a k
( ) ( )∗− = −a k a kCohen-Tannoudji et al. Photons and Atoms (Wiley 1997) p. 24
cω =k k
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 146
Onde elettromagnetiche
Analogamente si calcola l’energia associata a BL’energia totale è
Vediamo che l’energia del campo è la somma delle energie degli oscillatori in cui è stato scomposto il campo
Notiamo che classicamente l’energia e proporzionale al modulo quadrato dell’ampiezza dell’oscillazioneNotiamo inoltre che hanno una energia proporzionale a ωk tutti gli oscillatori con momento 3-dimensionale |k|c = ωk
Partendo da queste considerazioni si può calcolare, classicamente, lo spettrodella radiazione in una cavità: lo spettro della radiazione del corpo nero
Calcoliamo innanzitutto il numero degli oscillatori per unità di energia (o frequenza) corrispondenti ad una energia dω = cdk
Tenendo conto che ogni oscillatore ha 2 gradi di libertà
2 * 32
oU d
μ= ∫B k kk a a k
2 * 34 oU dε ω= ∫ k k ka a k
( )
3
32d
dNπ
=k
( )
2
3
42dkπ
π=
k( )
2
33
42d
cπω ω
π=
2
34 dcπν ν
=2
38 d
dNcπν ν
=
cω =k k 21
o oc
ε μ=
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 147
Energia media dell’oscillatoreL’energia del campo è espressa come somma delle energie di tanti oscillatoriQuando la radiazione è in equilibrio all’interno della cavità
Il materiale delle pareti contiene oscillatori elettromagnetici che interagiscono con il campo
Le pareti assorbono radiazione dagli oscillatori del campoLe pareti emettono radiazione che viene assorbita dagli oscillatori del campo
Quando si è all’equilibrio termico l’energia assorbita è uguale a quella emessaGli oscillatori sono in equilibrio termico
La loro energia media può essere calcolata utilizzando la meccanica statistica
La probabilità che un oscillatore abbia una energia U è data da
L’energia media dell’oscillatore è pertanto
( )[ ]
[ ]0
exp /
exp /
U kTP U dU
U kT dU∞
−=
−∫[ ]exp /
dUU kT
kT= −
[ ]0
exp /dU
U U U kTkT
∞
= −∫ [ ]
0expkT x x dx
∞
= −∫ kT=
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 148
Radiazione del corpo nero
Questo è il risultato classico dell’equipartizione dell’energiaUn ingrediente essenziale è stato aver assunto che l’oscillatore può assumere un valore arbitrario di energia U
Distribuzione continua dell’energiaUtilizziamo il risultato per calcolare la distribuzione di energia della radiazione del corpo nero
Associamo ad ogni oscillatore una energia kTLa densità di energia è pertanto
Questa è la famosa legge di Rayleigh-JeansÈ la previsione classica dello spettro dellaradiazione del corpo neroÈ in accordo con i dati solo a bassissimefrequenze
dU kTdN=2
3
8 ddU kT
cπν ν
=
catastrofe ultravioletta
U kT=
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 149
Ipotesi di PlanckPer risolvere il problema precedente Planck ipotizzò che
L’oscillatore non può assumere tutte le energie possibili classicamenteL’energia non dipende dall’ampiezza ma solo dalla frequenza ν = ω/2πL’energia può assumere solo valori che sono un multiplo intero di hν
Calcoliamo l’energia mediaPreliminarmente la distribuzione di probabilità
Calcoliamo innanzitutto il denominatore
Otteniamo infine
nU nhν=
( )[ ]
[ ]0
exp /
exp /
U kTP U dU
U kT dU∞
−=
−∫( )
[ ]
[ ]0
exp /
exp /
nn
n
n
U kTP U
U kT∞
=
−=
−∑
[ ]0
exp /n
A nh kTν∞
=
= −∑0
n
n
A x∞
=
=∑[ ]exp / 1x h kTν= − <11 x
=−
[ ]1
1 exp /A
h kTν=
− −
posto
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 150
Ipotesi di PlanckVeniamo adesso al calcolo del valore medio
Concludendo
La distribuzione dell’energia nella cavità diventa
L’accordo con i dati sperimentali è perfettoL’ipotesi critica è stata la natura discretadell’energia dell’oscillatore
[ ]0
exp /n
AU h n nh kTν ν∞
=
= −∑
0
n
n
AU h ne αν∞
−
=
= ∑1
n
n
h e ανα
∞−
=
∂= −
∂ ∑
/h kTα ν=posto
11
he αν
α −∂
= −∂ − ( )21
h e
e
α
α
ν −
−=
−
[ ][ ]
exp /1 exp /h h kT
Uh kT
ν νν
−=
− −
notiamo che se hν → 0
( )1 1 /h
U kTh kTνν
→ =− −[ ]exp / 1
hU
h kTν
ν=
−
[ ]
2
38
exp / 1h
dU UdN dh kTc
πν νν
ν= =
−
[ ]1
1 exp /A
h kTν=
− −
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 151
Quantum Field Theory: IntroduzioneUn campo elettromagnetico all’interno di una cavità presenta degliaspetti interpretabili con una visione “particellare” del campo
Il campo può essere rappresentato come integrale di FourierAll’equazione dell’onda corrisponde un’equazione di oscillatore armonico per ogni componenteL’energia del campo è espressa come somma delle energie dei singoli oscillatori
Per un campo all’interno di una cavità in equilibrio termico con le pareti si può utilizzare la meccanica statistica per descrivere
La distribuzione di energia degli oscillatoriL’energia media degli oscillatori
Abbiamo visto cheL’utilizzo del principio di equipartizione dell’energia (classico) porta alla distribuzione di Rayleigh-Jeans
In disaccordo con le osservazioni sperimentaleL’ipotesi di Planck che l’energia di ogni oscillatore è un multiplo intero di hνconduce alla distribuzione di Planck
In ottimo accordo con le osservazioni sperimentali
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 152
Quantum Field Theory: IntroduzioneAi nostri fini, l’aspetto più importante del calcolo della radiazione del corpo nero è che il campo può essere visto come un insieme di particelle (quanti)
Alla descrizione ondulatoria (campo) si affianca una descrizione particellareDualità onda-particella
L’aspetto particellare è associato ai modi descritti da oscillatori ( fotoni )L’energia degli oscillatori è quantizzata (En = nhν )
Il formalismo dell’oscillatore quantistico è perfetto per questo scopo
Proveremo ad estendere questa formulazione alle equazioni d’onda relativistiche (Klein-Gordon, Dirac)
Le differenze con il campo elettromagnetico sonoIl campo elettromagnetico ha una interpretazione classicaLe equazioni di Dirac e di Klein Gordon non hanno corrispettivo classico
L’analogia è pertantoIl campo elettromagnetico e le equazioni di Dirac e di Klein-Gordonmettono in evidenza gli aspetti ondulatoriLa descrizione in termini di oscillatori quantizzati mette in evidenza gli aspetti particellari (quanti del campo)
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 153
L’oscillatore quantisticoRivediamo la teoria dell’oscillatore armonico quantistico
In seguito utilizzeremo, per i campi, il formalismo Lagrangiano eHamiltoniano
È conveniente trattare anche l’oscillatore armonico in questo modoLa Lagrangiana di un oscillatore armonico con un grado di libertà q è
L’equazione di Eulero-Lagrange
Le due soluzioni di questa equazione sonoPertanto la soluzione generale (reale) è
( ) 2 2 21 1,
2 2L q q T U mq m qω= − = −
d L Ldt q q
∂ ∂⎛ ⎞⎟⎜ =⎟⎜ ⎟⎜⎝ ⎠∂ ∂2mq m qω= −
( ) i tq t e ω±=
( ) i t i tq t Ae A eω ω+ ∗ −= +
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 154
L’oscillatore quantisticoPassiamo al formalismo Hamiltoniano
Il momento canonico è definito da
L’Hamiltoniana è
Le Equazioni di Hamilton danno
Lp mq
q∂
= =∂
( ),H p q pq L= − ( )2 2 2 21 12 2
mq mq m qω= − − 2 2 21 12 2mq m qω= +
( )2
2 21,
2 2p
H p q m q T Um
ω= + = +
Hq
pH
pq
∂⎧⎪⎪ =⎪ ∂⎪⎪⎨⎪ ∂⎪ = −⎪⎪ ∂⎪⎩
pq
m=
2p m qω= −
ritroviamo la definizione di p
2q qω= −
( ) 2 2 21 1,
2 2L q q mq m qω= −
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 155
L’oscillatore quantisticoLa quantizzazione dell’oscillatore si ottiene
Trasformando p e q in operatoriImponendo la regola di commutazione ( =1)
Utilizziamo la rappresentazione di HeisenbergFunzioni d’onda indipendenti dal tempoOperatori dipendenti dal tempo
L’evoluzione di q(t) e di p(t) è pertanto
22 21
,2 2p
H m q q p im
ω ⎡ ⎤= + =⎣ ⎦
,O
i H Ot
∂ ⎡ ⎤= ⎣ ⎦∂
,q
i H qt
∂ ⎡ ⎤= ⎣ ⎦∂
22 21,
2 2p
i m q qm
ω⎡ ⎤⎢ ⎥= +⎢ ⎥⎣ ⎦
[ ]2,2ip q
m= [ ] [ ]( ), ,
2ip q p p p q
m= + q p
t m∂
=∂
,p
i H pt
∂ ⎡ ⎤= ⎣ ⎦∂
22 21,
2 2p
i m q pm
ω⎡ ⎤⎢ ⎥= +⎢ ⎥⎣ ⎦
[ ]2 2,2im q pω= [ ] [ ]( )2 , ,
2im q p q q q pω= +
2pm q
tω
∂= −
∂
22
2
tω
∂= −
∂uguali alle equazioni classiche
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 156
L’oscillatore quantisticoÈ noto che la quantizzazione dell’oscillatore rende discretele energie che la particelle può assumereOccorre risolvere l’equazione agli autovalori
Si può risolvere questo problema prescindendo dalla forma esplicita diSi introducono gli operatori (dipendenti dal tempo)
Si verifica facilmente che gli operatori hanno la seguente regola di commutazione
Utilizzando gli operatori l’Hamiltoniana diventa
L’evoluzione temporale di è data da
22 21
2 2p
H m qm
ω= +
( ) ( ) ( )( )12
ia t m q t p t
mω
ω= + ( ) ( ) ( )( )† 1
2i
a t m q t p tm
ωω
= −
( ) ( )†, 1a t a t⎡ ⎤ =⎣ ⎦
( ) ( ) ( ) ( )( ) ( ) ( )( )† † †1 12 2
H a t a t a t a t a t a tω ω= + = +
ep qE EH u E u=
( ) ( ) ( )† ,i a t a t a tω ⎡ ⎤= ⎣ ⎦
( ) ( )( ) ( )† 1,
2i a t a t a tω⎡ ⎤= +⎢ ⎥⎣ ⎦
( ) ( ) ( )† ,i a t a t a tω ⎡ ⎤= ⎣ ⎦( )
( ),a t
i H a tt
∂ ⎡ ⎤= ⎣ ⎦∂
( )( ) ( ) ( )0 i ta t
i a t a t a et
ωω −∂= − =
∂
( ) ( )†ea t a t
( )a t
( ) ( )†ea t a t
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 157
L’oscillatore quantisticoAnalogamente si trova
Per semplificare la notazione da ora in poi
Evidentemente
E pertanto l’Hamiltoniana è indipendente dal tempoNella teoria gioca un ruolo molto importante l’operatore Numero
L’operatore N è hermitiano e pertanto i suoi autovalori sono realiSono inoltre positivi (non negativi)
Infatti consideriamo un autostato |n>
Osserviamo che
Si verifica facilmente che
( ) ( )† † 0 i ta t a e ω+=
( ) ( )† †0 0a a a a≡ ≡
( ) ( )† †a t a t a a=
( )† 12
H a a ω= +
†N a a=
N n n n=†| | | | |n N n n n n n a a n= =
2†2| 0 | | 0n n n n a a n a n= ≥ = ≥ Pertanto n ≥ 0
† †,N a a⎡ ⎤ =⎣ ⎦ ,N a a⎡ ⎤ = −⎣ ⎦ ovviamente ( )12H N ω= +
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 158
L’oscillatore quantisticoDalle regole precedenti discende che se è |n> un autostato dell’operatore Numero N sono suoi autostati anche
Infatti
E inoltre
Consideriamo lo stato ( k > n )L’autovalore di N corrispondente èSe k assumesse valori k > n il risultato contraddirebbe la positività di N
Per evitare questa contraddizione concludiamo cheGli autovalori di N sono numeri interiEsiste uno stato |0> (lo stato vuoto) con autovalore 0 che ha le proprietà
Gli stati con autovalore n possono essere costruiti a partire dal vuoto tramite l’applicazione ripetuta dell’operatore
L’operatore prende il nome di operatore di creazioneL’operatore prende il nome di operatore di distruzione
† †,N a a⎡ ⎤ =⎢ ⎥⎣ ⎦
,N a a⎡ ⎤ = −⎣ ⎦
† ea n a n
0 0 0 | 0 1 0 0 0 0a N= = = =
†Na n ( )† †a a N n= + ( ) †1n a n= +
Na n ( )a aN n= − + ( )1n a n= −
ka n( )k kNa n n k a n= −
†a†aa
Postulato
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 159
L’oscillatore quantisticoA partire dal vuoto si possono costruire esplicitamente gli autovettori di N
Lo stato |1> è normalizzato
Analogamente lo stato
Per induzione si può dimostrare che lo stato con n particelle è ottenuto dalla applicazione ripetuta n volte dell’operatore a†
†1 0a=
1 | 1 1=
( )††1 0 0a a= = †1 | 1 0 | | 0aa= †0 | 1 | 0a a= + 0 | 0= 1=
† †1 12 2
2 | 2 0 | | 0aaa a= ( )† †10 | 1 | 0
2a a a a= +
( )† † †10 | | 0 0 | | 0
2aa aa aa= + ( )( )† †1
1 0 | 1 | 02
aa a a= + +
1=
† †12
2 0a a=
( )†1!
0n
nn a=
( )†11 0 | | 0
2aa= + ( )
11 1
2= +
0 0a =
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 160
L’oscillatore quantisticoPer finire osserviamo che gli autostati dell’operatore numero Nsono anche autostati dell’Hamiltoniana
Pertanto
Osserviamo che l’energia del vuoto non è nullaCommenti
Abbiamo diagonalizzato l’Hamiltoniana e trovato gli autovalori dell’energia utilizzando solo proprietà algebriche
La soluzione è la stessa per tutti i problemi che hanno le stesse regole di commutazione per gli operatori aSe gli a hanno anche una espressione esplicita in termini di operatori differenziali si può trovare una espressione esplicita per gli stati
Ad esempio i Polinomi di HermiteL’Hamiltoniana è definita positiva perchè N è definito positivoDato che N e H commutano il numero delle particelle è costante
Questo accade in tutte le teorie senza interazione
( )12H N ω= +
( )12n nH n E n E n ω= = +1
0 2E ω=
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 161
Quantizzazione di un campo scalare (reale)Consideriamo un campo (reale) φ(x) che soddisfi l’equazione di Klein-Gordon
Abbiamo visto che il campo ha una rappresentazione di Fourier
I coefficienti a(k) determinano completamente il campoPossiamo usare in modo equivalente φ(x) o a(k) per descrivere il campo
Abbiamo inoltre visto che i coefficienti
Soddisfano l’equazione dell’oscillatore armonicoPossiamo pertanto interpretare il campo come formato da un insieme infinito di oscillatori ciascuno dei quali è individuato dal momento k
Classicamente l’energia del modo è associata all’ampiezza a(k)
Quantisticamente l’energia del modo è quantizzataÈ un multiplo di ωk
Lo stato del campo è determinato dal numero di quanti nk in ogni modo
( )2 0mμμ φ∂ ∂ + =
( )
( )
3
31
22ik x ik xd
x a e a eE
φπ
− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k kk
k 2 2E mω = = +k k k
( ) ( ) ki ta t a e ω−= k( )
( ) ( )2
2 22 0a t
m a tt
∂+ + =
∂k
Il campo è un insieme di particelle: quanti
2ωk
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 162
Quantizzazione di un campo scalare (reale)Per quantizzare il campo pertanto interpretiamo i coefficienti a e a∗ come operatori con le regole di commutazione dell’oscillatore armonico
Le precedenti regole di commutazione sono la generalizzazione al continuodelle regole di commutazione dell’oscillatore armonico quantistico
Uno stato del campo è determinato definendo il numero dei quanti che sono presenti in ciascun modo
Gli stati definiscono uno spazio di Hilbert (spazio di Fock)Lo spazio (astratto) dei numeri di occupazione
Gli operatori di creazione e distruzione permettono di costruire questi stati partendo dal vuoto
Per semplicità non abbiamo incluso un fattore di normalizzazionePer ogni particella di energia En occorre moltiplicare per un fattoreGarantisce la normalizzazione relativistica della corrente
( ) ( )† 3, 2a a π δ′⎡ ⎤ ′= −⎣ ⎦k k k k[ ], 0a a ′ =k k
† †, 0a a ′⎡ ⎤ =⎣ ⎦k k
1 2 1 2, , , ,
n nn n n n n n= ⊗ ⊗ ⊗ ⊗k k k k k k… … … …
…… …
1 2
1 2
1 2
1 2
† †
, , , , 0! !n
n na a
n n nn n
=k k
k kk k k
k k1 2
0 0 0≡ ⊗ ⊗ ⊗k k …
2 nE
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 163
Normalizzazione degli statiConsideriamo uno stato con una particella
Verifichiamo la normalizzazione dello stato
Espressioni di questo tipo si calcolano utilizzando le regole di commutazione per portare gli operatori di distruzione a destra
La loro azione sul vuoto annulla lo statoOtteniamo pertanto
†2 0E a= k kk
( )††2 0 0 2E a a E′ ′ ′′′ = =k k kkk †| 2 2 0 | | 0E E a a′ ′′ = kk k kk k
( ) ( )† 3| 2 2 0 | | 0E E a a π δ′ ′′ ′= + 2 −kk kkk k k k
( ) ( )† 3, 2a a π δ′⎡ ⎤ ′= −⎣ ⎦k k k k ( ) ( )† † 32a a a a π δ′ ′ ′− = −k kk k k k
0 0a ′ =k
( ) ( )3| 2 2 0 | 0E E π δ′′ ′= 2 −kkk k k k
( ) ( )3| 2Eπ δ′ ′= 2 −kk k k k
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 164
Simmetria degli statiConsideriamo adesso uno stato con due particelle
Scambiamo l’ordine delle due particelle
Ricordiamo la regola di commutazione fra due operatori di creazione
Possiamo pertanto scambiare l’ordine degli operatori
Pertanto lo stato è simmetrico rispetto allo scambio di due particelleSi tratta di bosoniVediamo che la regola di commutazione fissa la simmetria dello stato
Anticipiamo che per i fermioni utilizzeremo regole di anti-commutazione
1 2 1 2
† †1 2
1, 2 2 0
2E E a a= k k k kk k
2 1 2 1
† †2 1
1, 2 2 0
2E E a a= k k k kk k
† †, 0a a ′⎡ ⎤ =⎣ ⎦k k
12 1 2
††2 1
1, 2 2 0
2E aE a= k k kkk k
2 1 21
† †12 2 0
2aE E a= kk k k 1 2,= k k
1 2 2 1
† † † † 0a a a a+ =k k k k 1 12 2
† †† †aa aa→ = − k kkk
1 2 2 1
† † † † 0a a a a− =k k k k 1 12 2
†† † †aa a a→ = k kkk
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 165
Operatori di campoRitorniamo all’espansione del campo tramite l’integrale di Fourier
Se sostituiamo alle funzioni ak gli operatori di creazione e distruzione otteniamo un operatore (limitiamoci al caso t = 0)
Qual è l’effetto di questo operatore ?Applichiamolo al vuoto
L’operatore di distruzione non contribuisce
Poiché è uno stato di singola particella è una sovrapposizionedi stati di singola particella
( )
( )
3
31
22ik x ik xd
x a e a eE
φπ
− ⋅ ∗ + ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k kk
k
( )( )
3†
31
, 022
i ida e a e
Eφ
π+ ⋅ − ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k r k r
k kk
kr
( )( )
3†
31
, 0 0 0 022
i ide a e a
Eφ
π+ ⋅ − ⋅⎡ ⎤= +⎣ ⎦∫ k r k r
k kk
kr 0 0a =k
( )( )
3†
31
, 0 0 022
ide a
Eφ
π− ⋅= ∫ k r
kk
kr
† 0ak ( ), 0 0φ r
Interazioni Elettrodeboli – Francesco Ragusa 166
Operatori di campoAbbiamo precedentemente definito uno stato con una particella di momento definito
Calcoliamo il prodotto scalare dello stato |p> con lo stato definito tramite l’operatore di campo
Utilizzando le regole di commutazione otteniamo
Introduciamo nell’integrale
Interpretiamo il risultato dicendo che φ(r) crea uno stato di una particella in r
( )( )
3†
31
, 0 0 022
ide a
Eφ
π− ⋅= ∫ k r
kk
kr
†2 0E a= p pp
( )
3†
31
0 | | 2 0 | | 022
idE e a a
Eφ
π+ ⋅= ∫ k r
p k pk
kp
( ) ( )3† †0 | | 0 0 | | 0 2 0 | 0a a a a π δ= + −k p p k k p
( )3
0 | | 22
idE e
Eφ δ+ ⋅= −∫ k r
pk
kp k p ie+ ⋅= p r
( ), 0 0φ=r r | ie ⋅= p rr p Ricordare la meccanicaquantistica non relativistica