Radiazioni ottiche artificiali · Radiazioni ottiche artificiali: Titolo VIII – Capo V. Bolzano,...

Post on 05-Aug-2020

8 views 0 download

Transcript of Radiazioni ottiche artificiali · Radiazioni ottiche artificiali: Titolo VIII – Capo V. Bolzano,...

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Radiazioni ottiche artificiali:Titolo VIII – Capo V

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

PARTE A MAGGIOR CONTENUTO ENERGETICO DEL PIU’ ESTESOSPETTRO ELETTROMAGNETICO NON IONIZZANTE

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Js 10626,6 34−⋅=h

νhE =

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Da: C. GRANDI - ISPESL

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

13 titoli e 306 articoli•51 allegati

parti di interesse per le radiazioni ottiche:

•titolo I "principi comuni"•titolo VIII "agenti fisici"•titolo XIII "norme transitorie e finali"

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Art. 28Oggetto della

valutazione dei rischi

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo I

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIII

Capo I

Agenti Fisici

Art. 180

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo I

Articolo 182Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi

1. Tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall'esposizione agli agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo. La riduzione dei rischi derivanti dall'esposizione agli agenti fisici si basa sui principi generali di prevenzione contenuti nel presente decreto.

22. In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai valori limite di esposizione definiti nei Capi II, III, IV e V. Allorché, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in applicazione del presente Capo i valori limite di esposizione risultino superati, il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione, individua le cause del superamento dei valori limite di esposizione e adegua di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento.

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Articolo 183Lavoratori particolarmente sensibili

1. Il datore di lavoro adatta le misure di cui all’articolo 182 alle esigenze dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio, incluse le donne in stato di gravidanza ed i minori.

Titolo VIIICapo I

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Articolo 184Informazione e formazione dei lavoratori

1.1. Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi con particolare riguardo:

a) alle misure adottate in applicazione del presente Titolo;b) all'entità e al significato dei valori limite di esposizione e dei valori di azione definiti nei Capi II, III, IV e V, nonché ai potenziali rischi associati;c) ai risultati della valutazione, misurazione o calcolo dei livelli di esposizione ai singoli agenti fisici;d) alle modalità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute;e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e agli obiettivi della stessa;f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione;g) all'uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazioni sanitarie all’uso.

Titolo VIIICapo I

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo V

Radiazioni Ottiche

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo V

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo V

Radiazioni Ottiche

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo V

Radiazioni Ottiche

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Titolo VIIICapo V

Radiazioni Ottiche

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

PRINCIPI DI INTERAZIONE BIOLOGICA

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

La Radiazione Ottica, come tutte le onde elettromagnetiche, viene sia trasmessa che riflessaquando incontra un “corpo” materiale.

La radiazione trasmessa sarà quella che verràassorbita dalla materia biologica.

L’assorbimento di energia e i conseguenti effetti son o allora limitati a:

La Radiazione Ottica ha una limitata capacità di penetrazione:

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Dia tratta da: C. GRANDI - ISPESL

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

EFFETTI

- TERMICI

- FOTOCHIMICI

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Effetti termiciEffetti biologici della radiazione ottica

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Lesione termica

• I meccanismi che producono una lesione termica hanno bisogno di grandi quantità di energia radiante (dose) assorbita dai tessuti in tempi brevi (DT > 10 – 25 °C rispetto T0)

• La lesione termica è proporzionale all’energia totale depositata e alla velocità con cui avviene la deposizione (rateo di dose)

• La gravità della lesione è funzione della capacità del tessuto di dissipare il calore (vascolarizzazione e idratazione del tessuto)

• Esposizioni anche molto brevi (es. laser impulsati) possono causare cambiamenti di stato repentini di tipo esplosivo.

Un impatto laser sulla superficiecorneale con la conseguentevaporizzazione del tessuto

Effetti termici

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Effetti fotochimiciEffetti biologici della radiazione ottica

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Lesione fotochimica

• In questo caso il meccanismo dipende dalla banda spettrale dellaradiazione: una reazione fotochimica avviene quando l’energia del fotone è sufficiente a mutare la molecola colpita in altre molecole.

• Il danno fotochimico dipende dall’irradianza e dal tempo di esposizione: poiché l’interazione avviene tra fotone e molecola la stessa lesione si ha in tempi diversi se diverso è il flusso di fotoni.

• Esiste una capacità di riparazione del danno intrinseca nelle strutture biologiche ma elevati flussi (dosi) possono contrastarne l’efficacia e produrre comunque una lesione

• La lesione fotochimica è caratteristica di esposizioni a lunghezze d’onda più corte come la LUCE BLU e gli ULTRAVIOLETTI.

• Le lesioni fotochimiche, che rappresentano il risultato dell’eccitazione delle molecole colpite, sono PUNTUALI e restano confinate alla zona irraggiata. Non si diffondono ai tessuti adiacenti come le lesioni termiche da IR

• Provocano denaturazione e coagulazione delle proteine, frammentazione del nucleo

• Radiazioni UV < di 180 nm sono di scarso interesse biologico perchéassorbite dall’aria

Effetti fotochimici

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

L’efficacia biologica

R(λλλλ)spettro d’azione che pesa il danno termico ad occhio e cute alla radiazione visibile e all’infrarosso (380-1400 nm)

Spet t r o d'az i one per l 'occ hi o al l a r adi az i one

V I SI B I LE ed I R

0,01

0,1

1

10

380 440 500 560 620 680 780 900 1020 1140 1260 1380

λλλλ ( nm )

(λ)

(λ)

(λ)

(λ)

B(λλλλ)spettro d’azione per il danno fotochimico essenzialmente all’occhio (300-700 nm)

Spet t r o d'az i one per l 'occhi o a l l a LUCE BLU

0,001

0, 01

0, 1

1

300 360 420 480 540 600 660

λλλλ ( nm)

(λ)

(λ)

(λ)

(λ)

S(λλλλ)spettro d’azione per cute ed occhio da radiazione UV (180-400 nm)

Spettro d'azione per cute ed occhio alla radiazione UV

0,00001

0,0001

0,001

0,01

0,1

1

180 200 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400

λλλλ (nm)

S(λ

)(λ

)(λ

)(λ

)

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Effetti biologici della radiazione ottica

EFFETTO TERMICO E FOTOCHIMICO

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Effetti dannosi della radiazione ottica

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Grandezze definite nell’ALLEGATO XXXVII del D.Lgs. N. 81/08

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Irradianza spettrale, irradianza efficace e esposizione radiante efficace

Allegato XXXVIIdel D.Lgs 81/08

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Alcune grandezze definite nell’Allegato XXXVIIEsposizione radiante, radianza efficace (blu) Allegato XXXVII

del D.Lgs 81/08

J/m 2

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010Radiazioni ottiche

ALLEGATO XXXVII del D.Lgs. N.81/08Parte I

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Valori limite di esposizione da Tabella 1.1

Grandezza Banda (nm) Limite Unità

Heff (esposizione rad. efficace) 180 - 400 30 J/m2

HUVA (esposizione rad.) 315 - 400 10 kJ/m2

Hskin (esposizione rad.) 380 - 3000 94 kJ/m2

EB (irradianza eff. LUCE BLU) 300 - 700 0.01 W/m2

EIR (irradianza eff. TERMICA) 780 - 3000 100 W/m2

* corrispondenti ad una giornata lavorativa di 8 ore

Limiti di Tabella 1.1 calcolati assumendo t = 480 minuti*

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Radiazioni ottiche ... “artificiali”?

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

?Un passo indietro…

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

P hilips H P A 400 - Irradianza a 1 m

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

200 300 400 500 600 700λ λ λ λ (nm)

W/m

2/nm UV_A

UV_B

UV_C

VISIBILE

32,7 W/m2 13,7 W/m2

Il Limite per l’Esposizoneradiante:

HUVA = 104 J/m2

312 s 730 s

D. Gillotay, P. Peeters “Which factors have an influence on the amount of UV-radiation at the surface of the Earth?”in www.oma.be/bira-iasb/Public/Research/radiation/Atmos2.en.html

0,3

25,5 W/m2

392 sIARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato le componenti UVA, UVB ed UVC artificiali, considerate separatamente, come “probabili cancerogeni per l’uomo” e come tali le ha inserite nel Gruppo 2A

Un esempio

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato la radiazione solare come “cancerogeni per l’uomo” e come tali le ha inserite nel Gruppo 1

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Indice UV

Irradianza spettrale solare

Spettro d’azione eritemale

Costante uguale a 40 m2/W

Divisione Formazione ONCEM

Dip

artim

ento

Igie

ne d

el L

avor

o

Indi

ce U

V

Divisione Formazione ONCEM

Dip

artim

ento

Igie

ne d

el L

avor

oD

ipar

timen

to Ig

iene

del

Lav

oro

Indi

ce U

V

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010Radiazioni ottiche

Fattore di esposizione della pelle Fattore di esposizione della pelle ffSESE

Fattore di protezione della pelle

protezione della pelle richiesta

nessuna

Maglietta, cappello

maglia a maniche lunghe, pantaloni, cappello, crema SPF 15+

Modificare l’ambiente e le modalità di lavoro; provare a creare ombreggiatura, maglia a maniche lunghe, pantaloni, cappello, crema SPF 15+

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

�Livello, lunghezze d’onda e durata dell’esposizione�Valori limite di esposizione�Gruppi particolarmente sensibili�Effetto risultante dall’interazione tra le radiazio ni

ottiche e le sostanze chimiche fotosensibilizzanti�Effetto indiretto come l’accecamento temporaneo, le

esplosioni o il fuoco�Attrezzature alternative�Informazioni dalla sorveglianza sanitaria�Classificazione dei laser�Informazioni fornite dai fabbricanti di sorgenti di

radiazione e delle attrezzature

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

(non coerenti)

UNI EN 14255Esposizione personale a radiazioni ottiche non coerenti

UNI EN 12198Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario

CEI S009 – IEC 62471Sicurezza delle lampade e dei sistemi di lampade

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

“MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE PERSONALE A RADIAZIONI OTTICHE INCOERENTI”

�UNI EN 14255 – 1 “Radiazioni UV emesse da sorgenti artificiali nel posto di lavoro”

�UNI EN 14255 – 2 “Radiazioni VISIBILI ed IR emesse da sorgenti artificiali nel posto di lavoro”

�UNI EN 14255 – 3 “UV-Radiation emitted by the sun”

�UNI EN 12455 – 4 “Terminologia e grandezze utilizza te per le misurazioni delle esposizioni a radiazioni UV, visibili e IR”

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

“Sicurezza del macchinario-Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal

macchinario”

•UNI EN 12198 – 1 Principi generali•UNI EN 12198 – 2 Procedura di misurazione

dell’emissione di radiazione•UNI EN 12198 – 3 Riduzione della radiazione per

attenuazione o schermatura

Valutazione e riduzione del rischio da parte del fabbricante

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

“Photobiological safety of lamps and lamp system”

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Apparecchiature “giustificabili” (art.181)

Non è necessario procedere ad una valutazione del rischio dettagliata se…

Apparecchiature di categoria 0secondo lo standard UNI EN 12198:2009

Lampade e sistemi di lampade, anche a LED, classifi cate nel gruppo “ Esente ” dalla norma CEI EN 62471:2001

Saldatrici ad arco

…per le altre sorgenti occorreràeffettuare una valutazione del rischio più approfondita

Ing. Laura FilosaBolzano, 10-11 giugno 2010

Ing. Laura FILOSA

l.filosa@inail.it

Riferimenti: