SOLIDO DI SAINT VENANT: TORSIONE · 2017-06-06 · 2 Nello spirito del metodo semi-inverso, è...
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La particolarità del problema di Saint-Venant consente di determinare in modo semplice le soluzioni del problema dell’equilibrio elastico. Nel caso della torsione semplice si è in uno stato tensionale puramente tangenziale:
τ τ σ σ σ τ0 0 0zx zy x y z xy ; ; ¹ ¹ = = = =
Applicando il metodo degli spostamenti, sono soddisfatte dapprima le equazioni indefinite di compatibilità:
( ) ( ) ( )( ) ( )
0 0 0
0
uu uu y z u x z u x yx y zu x zu y z
y x
∂∂ ∂= ⇒ = ⇒ = ⇒∂ ∂ ∂∂∂ + =∂ ∂
yx zx y z
yx
, ; , ; , ;,,
x
y
z
τz x
τz y
zM
Componentinulle
τzy
τzx
τzx
τzy
xyτ
xσxyτ
yσ
zσ
Componentinon nulle
SOLIDO DI SAINT VENANT: TORSIONE
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Nello spirito del metodo semi-inverso, è possibile ipotizzare che la soluzione abbia la seguente forma:
( ) ( )
( )[ ]
x y
z
,
c c
G c c
u y y z u x x z
u x y y x x y
ϑ ϑ
ϑ ω
= − − = −
= − +
essendo:
( )
( )
,
,
G
c c
x y
x y
ϑ
ω Funzione di ingobbamento, che definisce come si ingobba la sezione trasversale
Angolo unitario di torsione, che esprime la rotazione relativa tra due sezioni trasversali poste a distanza unitaria
Coordinate del centro di torsione C
zcc
ϑ
SOLIDO DI SAINT VENANT: TORSIONE
1l =
Una volta definita la forma della soluzione in termini di spostamento si ottiene dalle equazioni costitutive:
( ) ( )ω ω ττγ ϑ γ ϑy zyz x zx z
zx zyG Gx y x yuu u uy xx z x G y z y G
∂ ∂∂∂ ∂ ∂ = = − = + = + ∂ ∂ ∂ ∂ ∂ ∂ , ,+ = ; =
Sostituendo le precedenti relazioni nelle equazioni indefinite di equilibrio si ha:
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( )
τ γτ γ
ω ωττ
zy zyzx zx
zyzx2 2
2 2
0 0
0 0G G
x y x yx y x yG Gz z z zx y x yx yx y
x y x y
∂ ∂∂ ∂= = = =∂ ∂ ∂ ∂∂ ∂∂∂ + = ⇒ + =∂ ∂ ∂ ∂
, ,, , ; , ,,, Equazione di Laplace
Associando all’equazione di Laplace le condizioni al contorno:
( ) ( ) ( ) ( ), ,, , G Gx y x yx y n x y n n n yn xnx yω ω
τ τ∂ ∂+ = ⇒ + = −∂ ∂0zx x zy y x y x y
si definisce il cosidetto Problema di Neumann, che ammette soluzione unica a meno di una costante arbitraria (basi libere). In tal modo la soluzione è una funzione armonica e risulta completamente definita.
Gω
SOLIDO DI SAINT VENANT: TORSIONE
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In questo caso per la simmetria polare si avrà: 0== cc yx .
Le componenti dello spostamento assumono la forma
xu y zϑ= − yu x zϑ= z 0u =
Dalla condizione di equivalenza sulle basi segue:
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TORSIONE: SEZIONE CIRCOLARE le sezioni trasversali si mantengono piane ω ( , )G x y = 0
R
r R≤
tM
tM
( )
( )
τ τ
ϑ ϑ
z zy zx
A
yz
A z x
A
M = =
=
+
t
P
M x y dA
uu xy zG dAu u yx z
G x y dA G I
−
∂∂ + ∂ ∂ ∂ ∂ − ∂ ∂ = + =
∫
∫
∫ 2 2
; = Lt
p
MGI
ϑ φ ϑ=
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TORSIONE: SEZIONE CIRCOLARE (le sezioni trasversali si mantengono piane)
; = Lt
p
MGI
ϑ φ ϑ=
2 2z zx zy
t
p
Mr
Iτ τ τ= + =
R
Lφ ϑ=
r R≤
Lφ ϑ=
maxzτ
tM
tM
tM
zx ; t
p
MG y y
Iτ ϑ= − = − yz
t
p
MG x x
Iτ ϑ= =
4
max 3
2
2t
z P
M RI
Rπ
τπ
= =;
sezione circolare piena
r
Rzτ
6
( ) ( )4 4
max 4 4
2,
2t
p e i z ee i
MI R R R
R Rπ
τπ
= − =−
sezione circolare cava:
eRiR
R
1l =
angolo unitario di torsioneϑ
tM
tM
Rr
Gx
y
P
x
y
z
zy
zx
t
r maxzrR
τ τ=ϑz
xu yu
R
α ϑ α ϑx yu u cos =- ; u u sin == =yz xzϑ ϑ 2 2= +u= R x y
α
ϑ si calcola dalla condizione di equivalenza sulle basi
TORSIONE: SEZIONE CIRCOLARE
4
max 3
2
2t
z P
M RI
Rπ
τπ
= =;
sezione circolare piena :ϑz
z
Cerchio del Mohr:
4
max 3
2
2t
z PM R
IR
πτ
π= =;
max, min 3
2; 0t
z z
MR
σ τπ
= ± =
tM tM
Materiale duttile. Superficie di rottura
Materiale fragile. Superficie di rottura
maxzσ
minzσ
TORSIONE: plasticità - rottura
7
tM
t3
2MpR
ztM
maxσminσ
a
b
tM
tM
Z=N
8
M T
MT
a
b
a>b
3max 2
4
2;
L
t t tz z t
t t
t
M M My b I ab
I I ab
I
τ τ α β= ⇒ = = =
fattore di rigidezza torsionale
ω ( , )G x y ≠ 0TORSIONE: SEZIONE RETTANGOLARE
Le sezioni non si mantengono piane:
SOLUZIONE APPROSSIMATA:
TORSIONE
SEZIONI APERTE A SPESSORE SOTTILE: soluzioni approssimate
3max 2 2
1 ; 3 ;
3t t
t z
M MI ab
ab abτ α= = =
3max ,max
1 ; ;
3i i tt i i t t z i
t
MI a b I I b
Iτ= = ⇒ =∑
( )3max max
1 ( ) ;
3 l
tt zs
t
MI b s ds b s
Iτ= ⇒ =∫
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Sezioni rettangolari allungate
Sezioni di forma qualunque
Le sezioni non si
mantengono piane:
G?(
x,y)
?0
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TORSIONE: ANALOGIA IDRODINAMICA
L’ANALOGIA IDRODINAMICA è stata introdotta per comprendere qualitativamente l’andamento delle
tensioni tangenziali nella torsione.
Incremento delle tensioni in corrispondenza di restringimenti della
sezione: intagli o fori.
Andamento completamente diverso delle tensioni tangenziali nei casi di sezione aperte o chiuse.
Sezione chiusa (monoconnessa) Sezione aperta (biconnessa)
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TORSIONE: ANALOGIA IDRODINAMICA
Tensioni tangenziali quasi nulle in vicinanza di spigoli
esterni (sporgenti).
Viceversa tensioni elevate in corrispondenza di spigoli
interni (rientranti).
Per evitare concentrazioni
di tensioni elevate o spreco del
materiali gli spigoli vengono arrotondati.
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TORSIONE: ANALOGIA IDRODINAMICAformula approssimata di BREDT: sezioni chiuse a spessore sottile
o
d
Tds= b dsz
ds
z
( b )
s
s
b
( a )
spessore “b” diametro del cerchio bitangente
( ) ( ) ( ) ( ); costante ( )
2l
tt z zs
MM r s Tds T s b s s
b sτ τ= = = ⇒ =
Ω∫
( ) ( ) ( )1/ 2 2 2 ls
d r s ds r s ds d r s dsΩ = ⇒ = Ω ⇒ Ω = ∫
Le sezioni non si
mantengono piane:
G?(
x,y)
?0