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SESTA ESPERIENZA DI LABORATORIO Prof. Antonio Lavecchia

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SESTA ESPERIENZA DI LABORATORIO

Prof. Antonio Lavecchia

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Settima Esperienza di Laboratorio

•  Prove di solubilità

•  Riconoscimento degli α-Amminoacidi –  Saggio della ninidrina

•  Riconoscimento dei Sulfamidici

•  Misura del Punto di Fusione

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Prove di solubilità •  Preparare le provette (deve essere completamente asciutta solo

quella per la solubilità in etere) nel portaprovette ed indicare su ognuna col pennarello il tipo di solvente da utilizzare:

•  I possibili solventi sono:

–  H2O, NaOH 2N, HCl 2N, NaHCO3, NA2CO3 2N, O(C2H5)2 (etere), C2H5OH (etanolo)

Preparazione delle provette da saggio

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Prove di solubilità

•  Versare una punta di spatola di sostanza in ognuna delle provette prima di aggiungere il solvente •  nel caso la sostanza si presenti sotto forma granulosa

macinarla finemente con un pestello in un mortaio

•  Recarsi poi al reagentario più vicino e procedere al saggio

•  Aggiungere circa due dita di volume di solvente (2-3 ml del fondo di una provetta) ed agitare per 1 min •  Nei casi in cui la solubilità appaia dubbia, conviene agitare per

almeno 5 min. prima di decidere sulla reale insolubilità

N.B. Non contaminare i reattivi con pipette sporche!!

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Prove di solubilità Dimostrazione dell’esperimento:

Modo corretto di aggiungere il solvente, senza contaminarlo

con pipette sporche

Volume massimo di solvente da aggiungere

Max tre dita di volume

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–  Acido glutammico

–  Cloramfenicolo

–  Fenilbutazone

–  Potassio cloruro

–  Fenazone

–  Sulfamerazina

Prove di solubilità Sostanze da testare:

HONH2

OH

OO

NO2

HONH

HOO

Cl

Cl

NNO

O

NNO

CH3

CH3

NH2

SO

O

HN

NN

H3C

KCl

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Riconoscimento degli α-Amminoacidi Saggio della ninidrina

•  Solubilizzare una punta di spatola della sostanza in esame in 1 ml di H2O

•  Aggiungere 1 ml di soluzione acquosa all’1% di ninidrina (presente nel reagentario)

•  La miscela è scaldata a bagnomaria per 1-2 min.

•  La comparsa di una colorazione violetta è indice di saggio positivo

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Dimostrazione dell’esperimento:

Colorazione blu-viola

Riconoscimento degli α-Amminoacidi Saggio della ninidrina

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Sostanza da testare:

–  Acido glutammico

–  Metionina

Riconoscimento degli α-Amminoacidi Saggio della ninidrina

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfadiazina

•  Stato fisico –  polvere bianca o giallastra o bianco-rosa, quasi inodore ed insapore,

imbrunisce lentamente per esposizione alla luce. P.f. = 252-256 °C

•  Solubilità –  insolubile in H2O; poco solubile in alcool ed in acetone; solubile negli

acidi minerali diluiti e nelle soluzioni di idrossidi alcalini e di NH3

•  Saggio di riconoscimento –  0.05 g si sciolgono in 2ml di HCl dil.

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato di color rosso-arancio

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfanilammide

•  Stato fisico

–  Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca, inodore, di sapore amarognolo con retrogusto dolciastro, ingiallisce lentamente per esposizione alla luce. P.f. = 164.5-166 °C

•  Solubilità

–  Poco solubile in H2O, molto solubile in H2O bollente; poco solubile in alcool, praticamente insolubile in etere, CHCl3 e benzene; solubile negli acidi minerali diluiti e nelle soluzioni di idrossidi alcalini

•  Saggio di riconoscimento (A) –  Una piccola quantità di composto si scioglie in 2ml di HCl dil

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato di color arancio

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfamerazina

•  Stato fisico –  Polvere cristallina bianca o leggermente gialla, inodore e con

leggero sapore amarognolo, stabile all’aria, imbrunisce lentamente per esposizione alla luce. P.f. = 235 °C

•  Solubilità –  Poco solubile in H2O; scarsamente solubile in acetone,

praticamente insolubile in etere e CHCl3; solubile negli acidi minerali diluiti e nelle soluzioni di idrossidi alcalini

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•  Saggio di riconoscimento (A) –  Una punta di spatola si scioglie in 2 ml di Na2CO3 (pH 9-10)

–  Per aggiunta di poche gocce di soluzione di CuSO4 si ottiene un precipitato verde oliva-marrone

•  Saggio di riconoscimento (B) –  Una piccola quantità di composto si scioglie in 2ml di HCl dil.

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato di color arancio

Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfamerazina

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfaguanidina

•  Stato fisico

–  Polvere cristallina bianca, quasi inodore ed insapore, stabile all’aria, imbrunisce lentamente per esposizione alla luce. P.f. = 190-193 °C (sul prodotto anidro)

•  Solubilità

–  Insolubile in H2O; insolubile nei solventi organici polari ed apolari; solubile negli acidi minerali diluiti ed insolubile nelle soluzioni di idrossidi alcalini a freddo

•  Saggio di riconoscimento –  Una piccola quantità di composto si scioglie in 2ml di HCl dil

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato gelatinoso di color rosso-scarlatto

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfametazina

•  Stato fisico –  Polvere cristallina bianca o bianco-crema, inodore e con

leggero sapore amarognolo. P.f. = 197-200 °C

•  Solubilità –  Quasi insolubile in H2O; solubile in alcool; solubile negli acidi

minerali diluiti e nelle soluzioni di idrossidi alcalini

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•  Saggio di riconoscimento (A) –  Una punta di spatola si scioglie in 2 ml di Na2CO3 (pH 9-10)

–  Per aggiunta di poche gocce di soluzione di CuSO4 si ottiene un’opalescenza verde-pallida, che gradualmente si trasforma prima in una sospensione grigio-bruna, poi in un precipitato bruno-rossiccio o azzurro-verde

•  Saggio di riconoscimento (B) –  Una piccola quantità di composto si scioglie in 2ml di HCl dil

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato di color rosso-arancio

Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfametazina

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Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfatiazolo

•  Stato fisico –  Polvere granulare bianca o bianco-giallastra, inodore e

insapore. P.f. = 200-204 °C

•  Solubilità –  Pochissimo solubile in H2O; leggermente solubile in alcool;

insolubile in etere e CHCl3; solubile negli acidi minerali diluiti, nelle soluzioni di idrossidi e carbonati alcalini ed in NH3

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•  Saggio di riconoscimento (A) –  Una punta di spatola si scioglie in 2 ml di Na2CO3 (pH 9-10)

–  Per aggiunta di poche gocce di soluzione di CuSO4 si ottiene un precipitato grigio-viola

•  Saggio di riconoscimento (B) –  Una piccola quantità di composto si scioglie in 2ml di HCl dil

–  Si raffredda in ghiaccio

–  Si aggiungono 2 ml di soluzione di NaNO2, 2 ml di H2O ed 1 ml di soluzione di β-naftolo

–  Si ottiene un precipitato di color rosso-arancio

Riconoscimento dei Sulfamidici Sulfatiazolo

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Riconoscimento dei Sulfamidici

–  Sulfamerazina

–  Sulfatiazolo

–  Sulfaguanidina

Sostanze da testare:

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Riconoscimento dei Sulfamidici

Dimostrazione dell’esperimento:

Precipitato verde-oliva della Sulfamerazina

Precipitato grigio-viola del Sulfatiazolo

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•  Esperienza da fare in gruppi di 4-6 persone

•  Il punto di fusione di una sostanza è definito come il valore di temperatura e pressione a cui coesistono le fasi solida e liquida in equilibrio termodinamico, cioè senza che vi sia transizione fra le due fasi

Misura del Punto di Fusione

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Dimostrazione dell’esperimento:

1. Prelevare un capillare dal contenitore

2. Introdurre un po’ di sostanza nel capillare dall’estremità aperta

3. Battere leggermente il capillare sul banco dal lato dell’estremità chiusa in modo che la sostanza si posizioni sul fondo

Misura del Punto di Fusione

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Setting della Temperatura:

4.  L’apparecchio presenta due velocità di riscaldamento: “fast stage” e “slow speed”

5.  Mantenendo premuto il pulsante fast stage set, utilizzare le frecce per impostare il valore di temperatura desiderato (10°C in meno rispetto al valore noto della T di fusione). Questo step permette di raggiungere velocemente l’intervallo di temperatura in cui la fusione dovrebbe avvenire

6.  Nella fase slow speed invece il riscaldamento è più lento per permettere la determinazione accurata del punto di fusione. Per questa fase non occorre impostare alcun valore

Misura del Punto di Fusione

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Misura del Punto di Fusione

7.  Inserire il capillare e verificarne il posizionamento mediante la focale

8.  Premere il pulsante start/stop per iniziare il riscaldamento: in questa fase si accenderà la spia “heating”

9.  Appena verrà raggiunta la temperatura “fast stage” si accenderà anche la spia “fast” e si udirà una serie di beep

10.  Premere start per iniziare il riscaldamento “slow speed”

11.  Osservare attentamente il campione nel capillare fin quando non fonde

12.  Premere il pulsante “read” per la lettura della temperatura di fusione

13.  Dopo aver effettuato la misura premere start/stop per iniziare il raffreddamento

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Sostanza da testare:

Misura del Punto di Fusione

Intervallo di fusione (°C)

121-122

235-237

NNO

CH3

CH3 109-113

FENAZONE