il cappello frigio e altri simboli cosmici

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Il Cappello frigio e altri simboli cosmici << Negli Angeli l’amore è sviluppato fin quasi alla perfezione; nell’uomo l’amore non è sviluppato quasi per nulla ed è confuso con molte altre entità che sgorgano dai regni del desiderio. A differenza degli angeli l’uomo non ha ricevuto il dono dell’amore puro: per poter progredire deve perfezionarsi fino ad imparare ad amare senza condizioni e senza desiderio>>. Mark Hedsel He Δ + E 3 e ۵ †⅔ 5 54

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Il libro raconta le caratteristiche di alcuni simboli universali quali: il cuore, l'albero, il serpente, il cappello frigio e i numeri, i misteri, i passaggi esoterici, ad essi collegati.Interessante sono i risvolti del cappello frigio: invito i lettori appassionati ad effettuare se possibile uno scambio di materiali sull'argomento ed eventualmente fare un lavoro a più mani. Per maggiori info/consulenza (formazione, coach e crescita personale) email a [email protected]

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Il Cappello frigio e altri simboli cosmici

>. Mark Hedsel

He

+E3 e

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Il Cuore come metafora dellunione e dellessenza

Il primo capitolo stato motivo di ricerca per mostrare limportanza del superamento della dicotomia. LEssere Totale significa considerare il fatto che non siamo divisi. Il sentirsi divisi e non riuscire ad armonizzare causa di problemi su vari livelli. Creiamo barriere dentro limmensit relazionale che ci avvolge ad ogni livello. Se consideriamo la vita quotidiana, base per la ricerca, notiamo come per affrontare con serenit la giornata occorra sentirsi armoniosi, costanti, pratici, convinti ed in forma, costanti. I miti intervengono allinterno dei processi quotidiani, si calano allinterno del contesto

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relazionale quotidiano poich lo trascendono e lo inglobano. Cos come larchetipo, i simboli e le metafore che si rifanno alla figura del Cuore. Ognuno di noi ha unimmagine mentale del Cuore. Eppure nelle sue mille varianti limmagine del cuore, metafora dellamore e della spiritualit, conserva la sua peculiare caratteristica: lincontro di due poli, due met, due. Per creare Uno. Lamore, la meditazione, portano nelle persone uno stato di partecipazione mistica allesperienza della totalit che ci trascende. In alcune forme di guarigione sempre presente uno stato meditativo, contemplativo, della persona sofferente, che pu essere anche la preghiera o laffidarsi a qualcosa di pi grande di lui, credere che esiste una finalit totalizzante benefica. Lamore stesso, se vissuto nella sua dimensione spirituale permette di sviluppare delle sensazioni positive per s e per laltro, lamore unione. Limmagine del Cuore contiene vari livelli di analisi e rappresentazioni; richiama inoltre alcuni interessanti concetti: 1. Alchemico/esoterico cerchio, Alchemica Rosa Croce. 2. Religioso 3. Mitologico Cristianesimo, cuore/croce. Venere, cupido. Quadratura del Sublimazione

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4. Simbolico Triangolo. 5. Culturale coppia. 6. Spirituale

Ouroboros, cerchio, Terzo Occhio, LAmore e la Chakra, Loto, Rosa.

Risulta singolare anche il proprio stile nel disegnare un cuore. A mano libera (a parte per i pittori di talento) le due met che compongono il cuore non saranno mai totalmente uguali e simmetriche. Cambieranno di volta in volta e da persona a persona: a) Linclinazione rispetto al foglio (quadrato). b) La dimensione sia del cuore in generale che delle singole met. c) La lunghezza e il diametro. d) Lespressivit e i colori. e) La scelta stilistica e laspettativa del soggetto. Nel simbolismo classico il cuore rappresenta il centro dellessere, sia fisico che spirituale. Il centro del macrocosmo e del microcosmo. Se gi in alcune tradizioni il cuore strettamente associato alla compassione, comprensione, il luogo segreto, la carit, che contiene il sangue della vita. In tradizioni millenarie come quella Azteca, il cuore rappresenta il centro delluomo, il principio vitale unificante. Per gli Ind la

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dimora di Brahma: Brahma, tutto. Il cuore simboleggiato dal loto. L Occhio del Cuore il Terzo occhio di siva, saggezza trascendente, lo spirito onnisciente, illuminazione. Per il Tao la sede della comprensione: Il saggio ha sette orifizi nel cuore, tutti aperti. Sia locchio, che il cuore sono associati al Sole i cui rimandi simbolici sono la luce (quindi la conoscenza, saggezza) e la sfera o cerchio (perfezione, ciclicit, e tutto il simbolismo del cerchio). La met superiore del cuore, in un disegno stilizzato (es. ), richiama limmagine del Tre (3) girato di novanta gradi. Quindi occhio, sole, croce e cuore sono intrinse- camente associati in un pelago di rimandi simbolici e metaforici, talvolta intrecciati a formare un significato unico, come per esempio nel Sigillo della Catholic Confederacy proclamata in Irlanda nel 1642: il cuore fiammeggiante il simbolo dominante, e denota fervore religioso; accompagnato da Corona (simbolo che si rif al cerchio), Croce (che sta in centro), Colomba (la spiritualit) e Arpa (simbolo irlandese). Mi sono accorto, attraverso alcuni calcoli che la parola cuore gioca sul simbolismo del tre (spirito) e del quattro (materia): per esempio le lettere R ed E sommate danno 21, che d 3 (in numerologia si ricavano sempre numeri interi e simbolici). Sia in italiano che in inglese, ma anche in francese (coeur), la parola cuore composta da 5 lettere (che ricordano la quinta essenzia). In numerologia il Cinque indica la Libert, simbolo di Mercurio.

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Sennonch

il

numero

5

in

arabo .

rappresentato in modo circolare

Il numero cinque associato alla lettera E che denota, in numerologia Dichiarazione damore (colpo di scena), desiderio di tenerezza e bisogno di cercare altrove ci che non si trova in casa propria (ovvero la ricerca della met), e lespressione va dove ti porta il cuore ne racchiude una forte intuizione. Stando sempre sul numero Cinque, i Romani e prima ancora gli Etruschi, ne avevano fatto il numero del matrimonio (che unisce due principi e cio il maschile/cielo/tre e il femminile/terra/due) che veniva celebrato fra cinque fiaccole accese: il 5 rappresenta per i greco-romani amore e unione, quindi Venere e i 5 anni venusiani. Inoltre, nella Kabbalah la lettera 5, ovvero He (che peraltro liniziale di cuore presso le lingue anglofone) il simbolo esoterico dell Ispirazione, senza la quale lessere umano prima e lartista-scienziato in seguito non potrebbero percepire gli impulsi della propria interiorit n ci che viene dai piani pi sottili. Il 5 denota altre due cose fondamentali: sinonimo di quinta essenza; rappresenta il centro, ovvero il fulcro della croce, concetto che sar ripreso pi avanti. Aggiungiamo che la svastica, che una croce, si trova proprio nel cuore di Buddha, nel centro della vita. Pure coincidenze? O gioco di corrispondenze esoteriche e gnostiche da cui siamo lontani nel carpirne lessenza?

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Il numero larchetipo del simbolo. Torniamo ancora al numero 5 che (secondo la mia intuizione) racchiude la parabola del Cuore (come quintessenza). Il cinque anche associato alla stella e ai pentagramma ( come quello musicale) che con il cerchio ne condividono alcuni significati come di Centro e di Perfezione: cinque un numero circolare in quanto si riproduce nellultima cifra innalzato a potenza. La squadra e il compasso massonico formano il sigillo della quintessenza (3 + 2) ovvero la quadratura del cerchio ed anche lunione dei poli maschile (associato al numero dispari tre) e del femminile (associato al numero pari del due). Per il Buddismo il cuore ha quattro direzioni, cinque con il suo centro, che rappresenta luniversalit, infatti la svastica che concretizza limmagine del cuore anche come metafora di direzioni o vie. Anche nel cristianesimo riscontriamo una simile interpretazione. Il cuore e la croce sono uniti anchessi dalla simbologia del numero cinque: la croce ha cinque punte o direzioni, cio i quattro punti cardinali pi il centro. come se, in fondo, un recondito sapere misterico che si pu scorgere in questi simboli volesse comunicare lunica vera realt che comprende tali simboli: la totalit e il superamento della dicotomia. Il cuore ad esempio, presuppone lincontro pi o meno romantico, di due persone, di due cuori per far nascere un solo amore con potere sublimatore delle passioni. Metaforicamente parlando possiamo dire: la strada unica. I segnali

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stradali sono infiniti, quanti infiniti sono i singoli desideri di percorrerla. Un ultimo simbolo associato al cinque e di conseguenza al cuore la mano. Essa se tesa, con le cinque dita aperte indica accoglienza o dono, apertura e disponibilit con i suoi significati e rimandi psicologici e sociali di interazione, empatia, generosit, giustizia. Nelle iconografie cristiane si nota in alcuni dipinti come Cristo sorregge in mano il cuore, o il mondo (simboli circolari e totali). Tra le tante rappresentazioni delle mani e dei loro interminabili significati, ci interessa qui costatare che le mani congiunte indicano unione, matrimonio mistico, amicizia, promessa di fedelt; come lunione di due cuori che battono allunisono. Infine, ma cera daspettarselo, la Mano degli egiziani raffigura lunione del femminile e del maschile, del fuoco e dellacqua: il cerchio si chiude! Per rimanere sulle parti del corpo, anche il naso una figura a forma di cuore, capovolto. Il naso con le coane (che ha assonanze con cuore) linizio della respirazione, indi della vita. Ogni naso diverso, non ce n uno uguale e tuttavia tutti hanno la stessa funzione. Lamore il cui simbolo il cuore una delle chiavi di accesso, che stiamo proponendo in questo libro. Il suo simbolismo, con limmagine del cuore racchiude svariati contesti e significati. Bisogna ascoltare la voce del cuore, le cose fatte con amore o col cuore, sono le pi gratificanti, laver un cuor di leone (il leone, associato al sole il quinto

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segno zodiacale), il pentagramma musicale, il cuore doro sono tutti significati da ricondurre allunit della forza dellamore. In un epoca come la nostra dove i grandi significati hanno un po smarrito la loro origine di guida e illuminazione possiamo solo sperimentare nella migliore delle ipotesi una forma di amore che appena passione per laltro, non dono totale e gratuito. Il Cuore nella suo significato simbolico racchiude anche altri significati. Prima avevamo visto che la parte superiore di un cuore un tre rovesciato e orizzontale. Il numero tre riveste un profondo significato relativamente alla scissione spirituale, per le correnti esoteriche. Il tre rappresenta infatti la fusione, la saggezza, lamore (che latto di fare tre partendo da due in un unico afflato: 1+1=3, poich il risultato della somma di due Valori pienamente concordante con un di pi della somma stessa). Tutto quello che so, dopo tanto cercare, che il segreto di tutto lamore Lamore di per s una via iniziatica. Lamore insegna come guardare il mondo. [Hedsel, 1999]. Lamore una forza che spinge luomo verso mete a volte disperate e irraggiungibili. La vera meta in questo caso non larrivo ma la vera meta il viaggio. Una significativa riflessione di Roberto Assagioli (1977) dice: Una delle cause principali dei disordini della nostra epoca la mancanza di amore da parte di coloro che hanno volont e la mancanza di volont in chi buono e pieno di amore. Analizzando il cuore come immagine simbolica scopriamo che una delle prime raffigurazioni del cuore che ho potuto rileggere in chiave

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simbolica associata proprio al pianeta Venere. Nellastronomia precolombiana una delle rappresentazioni di Venere consisteva in un disco alato. Il pianeta Venere raffigurato sulle porte dei templi, come un cerchio che ne contiene un altro piccolo ed ha quattro ali. In realt il simbolo in seguito avr certamente subito (anche in maniera involontaria) certi mutamenti, giungendo sino a noi sotto forma del simbolo che tutti conosciamo benissimo, ovvero il cuore. Inizialmente il sigillo di Venere, che in Grecia ha assunto le vesti di Dea dellAmore, racchiudeva il significato di Occhio, o per meglio dire di Terzo Occhio e le ali stavano ad indicare una dimensione trascendente il materiale che solo con lamore possibile raggiungere. Allora Cerchi Amo di essere ricettivi al messaggio dellamore, in un epoca dove lutilit di una cosa la sola misura per tutto e ci che utile si riduce a ci che mi serve qui e ora. Tutti i grandi pensatori carismatici hanno dissertato sulla forza vitale dellamore. Alcune frasi tratte dal libro Larte di vivere di Gandhi serviranno a chiudere il discorso sul cuore e quindi sulla natura dellamore. Il fatto che ci siano ancora tanti uomini al mondo dimostra che esso basato non sulla forza delle armi, ma sulla forza della Verit e dellAmore..due facce della stessa medaglia. Se si aprono le porte del cuore tutto pu entrarvi.

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Lamore trova compenso in se stesso. Lamore la forza pi grande che il mondo possieda, e tuttavia la pi umile che si possa immaginare.

Cos l a m o r e? Due domande che cercano una Cos comune risposta!

Il Terzo Occhio

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()Questo simbolo ricorrente in varie culture cristiane e pre-cristiane come quella Greca, Egizia, Orientale rappresenta vari elementi tra cui: LOcchio La Bocca il Pesce Il Seme Laura o Vesica Piscis La vulva la Verginit Il segno astrologico del cancro Uovo Vaso Portale Ru: il geroglifico egiziano. emblema della bocca, dellocchio, dellutero () Il segno del Cancro (che come forme somiglia al Ru

Un simbolo che racchiude dunque una enigmatica commistione di significati e di rimandi simbolici. Un simbolo che cambia e si

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rinnova nelle varie culture. Laura o Vesica Piscis o ancora Mandorla Mistica che avvolge i santi (o laureola) un simbolo adottato gi nellEgitto dei faraoni. Si ritrova poi in contesti cristiani per rappresentare la santit o alto livello spirituale della persona che ne circondata come avvolta tra due braccia. Rappresenta in sostanza il Terzo occhio. Lo spirito e la materia non sono polarit, bens aspetti differenti della stessa cosa [M. Hedsel, 1999]. Il simbolo che dora in poi chiameremo Ru, dato dallunione di due poli simmetrici e complementari, rappresenta elementi sia materiali come il seme e la bocca e spirituali come laura e il Terzo Occhio. Questultimo elemento sta a indicare una dimensione raggiunta di integrit spirituale, cio un occhio che vede non solo le cose materiali ma soprattutto lessenza che si cela dentro di esse, vede il Tutto dentro un granello di sabbia. Laureola dellarte cristiana che si rif al Ru compare in molte cattedrali, solitamente accoglie il corpo di Maria Vergine, come per esempio in una delle vetrate della cattedrale di Burgos, in Spagna. In realt il segno raffigurante Ru () un importante geroglifico egizio ha dato origine al simbolo egiziano Ankh, la croce egizia (un altro elemento in comune con il cristianesimo), successivamente divenuto simbolo di Venere , dea dellAmore. LAnkh, una croce sormontata da un cerchio, indica lunione dei principi opposti del maschile e del femminile, Osiride e Iside dellumano e del divino, presente come simbolo presso molti popoli tra

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cui tibetani, lapponi, svizzeri, compare in Siria, Cina, Danimarca, Fenicia. In Egitto Maat, Dea della Verit che tiene in mano come una chiave lAnkh, che si pu paragonare per parallelismi alla bilancia con la quale condivide in primis le due dimensioni del Sopra/Cerchio/Cielo o Sole/Eternit da una parte e del Sotto/Quadrato/ Terra/LunghezzaLarghezza dallaltra. Il punto di domanda Perch significati diversi e talora opposti e paradossali si ritrovano insieme nello stesso simbolo che indica: visione-risveglio-illuminazione; verginit-vulvaspiritualit; porta-passaggio-aura. dunque un simbolo che riveste significati apparentemente diversi e contrastanti a seconda del contesto storico, culturale, biologico e esoterico dove compare. Un po come la svastica che nel buddismo rappresen- ta il cuore di Buddha, nel nazismo, invece, indica sempre una purificazione o elevazione, ma a senso unico e secondo la pazzia di Hitler. Come dice Carl Gustav Jung nel suo libro Psicologia e Alchimia (1944): stranamente il paradosso appartiene ai beni spirituali pi preziosi. Paradossi che stanno alla base della religione, della politica, delleconomia, della societ, che investono lindividuo e che scardinano i presupposti logici della mente razionale e positiva. Ogni cultura, ogni religione, filosofia o mito, porta con s nei propri simboli un frammento di verit. Lo sbaglio, individuale e collettivo sta proprio nellassolutizzare questo frammento di verit

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relativo e proporlo come dogma perdendo quel senso di unit cosmica che precede la costruzione mentale e paramentale del significato simbolico. Una verit stupefacente quanto semplice il potere delle mani e delle dita di formare molti dei simboli geometrici fondamentali come il triangolo, il cerchio, il Ru, losanga, ellisse, uovo, cuore, ma solo attraverso lunione delle due mani. curioso come per formare il cerchio basta una sola mano (come nellOK, o nel pugno), mentre per formare un quadrato o un quadrilatero occorrono invece quattro mani (che hanno ad una estremit i pollici uniti verticalmente e allaltra estremit del quadrato le palme parallele). Infine per formare il cuore occorrono due mani. Un odierno modo di salutare diffuso tra i teenegers consiste nellincontro delle mani luna verso laltra con uno schiocco seguito dallincontro dei pugni dei due che si battono. Tale saluto esprime senso di accoglienza e uguaglianza, come anche forza nellunione. Anche nelle mani, dunque, si pu cogliere quel senso di appartenenza simbolica a realt che esprimono un patrimonio comune di conoscenza, attraverso la geometria sacra, i numeri magici e simbolici quali lUno, il Due, il Tre, il Quattroil Dieci. Sul tempio di Apollo a Delfi si pu leggere: Il numero la legge del cosmo. I simboli, come anche gli archetipi e i miti comunicano sempre con la parte desta del cervello, che parla un linguaggio fatto di immagini e metafore in sintonia con la logica interna racchiusa dai simboli. Il cervello destro comprende anche il linguaggio delle emozioni e delle sensazioni,

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della comunicazione paraverbale ed emotivamente coinvolgente. Ritorniamo allargomento che ci interessa qui in modo particolare: il Ru, ovvero il Terzo Occhio. Essendo un simbolo mitologico la cui origine si perde nella notte dei tempi, esso compare in molte delle tradizioni religiose o di culto pagano. Si pu stilare una breve lista di origini del Terzo Occhio. A sinistra indichiamo la zona geografica interessata e a destra il corrispettivo simbolo del Terzo Occhio nelle sue varie rappresentazioni in Dei o animali:

Oriente cui di dua-

Dea Durga, la Madre Terribile, il terzo occhio, simboleggia il potere liberare luomo dallillusione della lit e dello squilibrio. Il Dio Kali e Siva nellInduismo1. Buddha e locchio dellIlluminazione. Egitto Ra LUraeus il Terzo Occhio di che assume forma di cobra. Cristiano Locchio di Dio in un Triangolo; la Vescica Piscis che riprende il Ru egiziano.

Alchemico Unicorno, Mercurio, lOro.1

Gli indiani usano adornarsi la fronte con un punto rosso disegnato tra i due occhi.

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Lunicorno compare in diverse allegorie cristiane, alchimistiche, medievali ed anche orientali, sia come cavallo, sia come cervo, leone, grifone e pesce. Spesso si trova associato in dipinti dove compare una vergine, oppure nel Giardino dellEden o ancora ad indicare Mercurio o meglio assieme al leone esprime la tensione esistente fra i contrari allinterno del mercurio, chiaramente alchimistico. Il significato comunque lo stesso in tutte le rappresentazioni ovvero il superamento della dicotomia materiale e la visione sdicotomizzazta dellessenza delle cose che si raggiunge con una purificazione spirituale che risveglia nel novizio la visione trascendentale e totale. I due corni congiunti fino a formarne uno solo simboleggiano lunione degli opposti e il potere sovrano e indiviso. Lunicorno anche associato alla Montagna il cui simbolismo sar spiegato pi avanti. Secondo Platone c un occhio dellanima soltanto con esso si vede la Verit. Forse il monito principale, escatologico, che ci viene concesso da tali raffigurazioni il fatto che lumanit deve risvegliare il potere del terzo occhio per essere guidata nella dritta via e contemplare attraverso lamore e il superamento della condizione materiale di cecit lunica Verit che ci trascende e di cui facciamo parte: lUnit delluomo con il cosmo. Unit che avviene per gradi e che passa dalla solidariet tra gli uomini, dallarmonizzazione delluomo con la natura e infine dalla

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consapevolezza di appartenere ad un universo che ci contiene e che conteniamo. Infine se volessimo rappresentare il Terzo Occhio o Ru sotto le spoglie naturali dovremmo ricorrere al Mirto, che ha dietro come per lunicorno una complessa simbologia. Il Mirto rappresenta il principio femminile, la Vesica Piscis. La corona di mirto portata dagli iniziati, pu indicare amore, parto, felicit e gioia, inoltre simboleggia il germinare, il rinascere di vita, il suo rinnovarsi. Portare in testa una corona di mirto per un iniziato equivaleva a saldare il cerchio collegando lAriete (la Testa) ai Pesci (i Piedi) cos da chiudere simbolicamente il cerchio della vita passata. Un altro simbolo del terzo occhio il corno (cornucopia, corno doro, eccetera). Ma solo un concetto cos astratto quello del Terzo Occhio? La risposta negativa, in quanto il Terzo Occhio si pu riclassificare come sede dellanima, ovvero quella che gi Cartesio identificava essere albergata nella ghiandola pineale, ovvero la piccolissima ma importantissima Epifisi sede del controllo delle emozioni. Lepifisi una ghiandola, di cui gi parlava Aristotele nel 380 a.C. circa, i cui misteri non sono del tutto svelati. Essa una ghiandola endocrina, sita nel centro del cervello, che produce la melatonina, un neurotrasmettitore (neuropeptide) che ha varie funzioni: presiede alla regolazione del ciclo sonno veglia; sviluppo psicofisico nelluomo; reattivit comportamentale (attacco fuga);

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permette anche un migliore adattamento agli sbalzi nei ritmi circadiani e del fusorario (per esempio ne jet lag). Ma la funzione pi importante e forse meno conosciuta riguarda lampliamento delle facolt percettive e della coscienza se prodotta in quantit maggiori della norma o se introdotta farmacologicamente (come sostanze allucinogene). Infatti, molti mistici, medium e sensitivi, o chi dichiara di aver avuto/subito esperienze paranormali (come il caso degli incontri ravvicinati di 4 tipo), hanno dosi al di sopra della norma in circolo di melatonina o serotonina (il precursore chimico della prima). In sostanza, per non entrare troppo nei dettagli tecnici, la funzione della melatonina, ad un livello ottimale sarebbe quello di porre luomo nella facolt di viaggiare per altri mondi, fare esperienze che derivano da una maggiore lucidit mentale con la liberazi9one di nuove possibilit percettive (e niente di strano che gli egizi erano al corrente di tecniche facilitatici in tale proposito, che svolgevano allinterno delle Piramidi/parabole, ovvero captavano frequenze pi ampie, rispetto a quelle della normale vita quotidiana, vedi Zed, tecniche di imbalsamazione e Orione). La melatonina, o meglio la ghiandola pituitaria, sarebbe il Terzo Occhio, capace di espandere i livelli ordinari di coscienza, catalizzerebbe reazioni spirituali. Ma alla scienza forse non interesser tanto...

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L uovo e luomo

Un altro simbolo che suscita mistero e allo stesso tempo armonia sicuramente quello dell Uovo e delle sue rappresentazioni in ambito cosmogonico, artistico-esoterico, biologico, mitico e metaforico. Esso, peraltro condivide con il Ru alcuni elementi di simmetria e disposizione. In natura luovo o la sua conformazione dimensionale si scorge tra le seguenti strutture: lovoide fetale, lovoide encefalico (emisferica cerebrale) lovoide cefalico umano, nelle unit minerali, nelle unit vegetali (frutti, semi, foglie, Protofiti, ecc.), unit intracorporee e corporee animali (il cuore biovale); in molte manifestazioni morfologiche di malattie (ascesso, calcoli, ulcera, ragade, fistola, pustola, cisti, neo, ed in alcune forme di cancro).

Insomma, luovo una rappresentazione naturale che ha delle corrispondenze sia sul piano morfologico e bio-fisico sia sul piano simbolico-interpretativo (come vedremo) e sorregge una possibile spiegazione scientifica

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della costituzione universale in senso evolutivo e decisamente energetica. Secondo lipotesi biocosmica (cfr. L. Nivoli & Ciu, Pen, Lei, 1976) luomo essendo una creatura cosmica inserita nellarmonia naturale e cosmica compartecipe dei rapporti intimi e continui fra energia e materia, fra costituzione terrestre e costituzione biologica. Luomo un microcosmo. Se il cosmo un uovo (o rappresentato come tale) anche luomo espressione ovoide del cosmo. Luomo essendo lultimo gradino (almeno per ora..) di quellevoluzione cosmica iniziata molto prima si ritrova a possedere in s tutte le caratteristiche energetiche e formali dei precedenti stadi evolutivi, in particolare: 1. la Situazione Minerale (planetaria e galattica); 2. la Situazione Vegetale (verticale inferiore) e Acquea/ittica; 3. la Situazione Animale (orizzontale anteriore); 4. La Situazione Antropica e Mentale. Ogni Evoluzione contiene la precedente che funge da basamento energetico ed evolutivo. Cos la natura delluomo in corrispondenza totipotente con la struttura energetica cosmica che evolverebbe per gradi, dal pi basso e pesante al pi alto, endoverticale, meno caotico e totalizzante di tutte le potenzialit che stanno alla base. Da questa descrizione risulta una figura rappresentazionale a piramide conica o ad

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uovo contenente allinterno una sorta di Axis Mundi che avanza con moto endoverticale man mano che la piramide si evolve strato per strato conservando e integrando le propriet precedenti (cfr. Ciu, Pen, Lei, 1976). I Dogon, una popolazione del Mali, in Africa, nella loro cosmogonia, una delle pi antiche e imperturbate, vengono rappresentati 14 mondi verticali che ruotano attorno ad un unico asse cosmico ed hanno tutti la stessa forma: un disco circolare con unisola al centro, circondata dalle acque. Ogni mondo circondato da un serpente (alias Ouroboros) che si morde la coda, una rappresentazione comune a culture vicine all Africa o lontane come lOriente.. La terra degli uomini fa parte, secondo i Dogon, dei 7 mondi inferiori. Inoltre, pi si scende verso il basso, pi i mondi e luniverso sono caotici. La struttura generale dei mondi verticali dei Dogon ricorda la precedente rappresentazione di Ciu, Pen e Lei. Ma c di pi. Nelle varie culture Orientali e Occidentali, antiche e nuove, l Uovo Cosmico sinonimo di sfera, il principio vitale, la totalit indifferenziata e la potenzialit, il germe di tutta la creazione, nonch lo stato perfetto degli opposti uniti. quindi un altro simbolo della totalit, insieme al cerchio, al cuore, allalbero e al serpente. Questultimo si ritrova spesso attorno alluovo e lo cinge sottoforma di Ouroboros. Talora lo stesso serpente che depone luovo il quale esce dalla sua bocca. Ci vero nei miti egiziani dove tra laltro il dio Ptah, il Padre

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Creatore plasma nella sua ruota da vasaio luovo del mondo, che contiene il suo stesso spirito (accompagnato dalluovo del Sole, dorato, e dalluovo della Luna, anchessi da lui creati). In talune rappresentazioni anche limmagine dellalbero (Albero Cosmico) prende forma dalluovo e galleggia sulle acque del caos. Il colore delluovo il bianco che connota lindifferenziato, la perfezione trascendente, linnocenza, la luce ed associato sia alla vita che alla morte o la morte nella vecchia vita e la rinascita nella nuova vita: il colore delluovo per antonomasia. Luovo essendo una figura geometrica ciclica indica linizio (tutti deriviamo da un uovo) e la fine che un nuovo inizio circolare. Luovo si presta bene come metafora della vita e delluni-verso. I Dogon che come abbiamo detto avevano una visione del cosmo circolare e serpentina condividono alcuni elementi base del loro culto, quali il serpente e il numero 7 con un'altra civilt pi antica. La Genesi dei Nacaal, stirpe appartenente alla civilt Mu (50.000 a.c. circa) dell Oceano Pacifico, tramanda che la Potenza Autoesistente, il Serpente dalle Sette Teste, modul sette ordini per creare i mondi. I gas plasmarono la Terra nello spazio, latmosfera e le acque, infine la luce solare dardeggi nelle liquide profondit e il fango partor le uova cosmiche. Il glifo corrispondente mostra, infatti, il disco del Sole percorso da un piccolo serpente piumato sinuoso, che secondo Cotterell ne Le Profezie di Tutankhamon esprime lattivit delle macchie undecennali nella regione dellequatore solare. Interessante la sua

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affermazione in proposito: "la leggenda del serpente piumato raccontava la storia di come il Sole influenza la vita sulla Terra. Il serpente piumato era il Sole". I miti cosmogonici della creazione sono densi di riferimenti simbolici condensati soprattutto nelle figure del Serpente e dellUovo. Nel capitolo precedente il serpente stato associato allalbero, come raffigurazione cristiana inerente la Creazione. Insomma, nel bene o nel male, il serpente fa parte della creazione, cos come luovo. Due principi antagonisti, ciclici e complementari. Uno degli artisti pi enigmatici della storia, il pittore Jeroen Anthoniszoon van Aken, alias Bosch, vissuto nel Quattrocento, fa delluovo una delle sue figure chiave. Ancora oggi si stenta a comprendere in pieno tutta la potenzialit esplicativa e mitologica delle opere di Bosch, anche perch va letto in buona parte in chiave esoterica ed ermeticoalchemica. Premettiamo che luovo per gli alchimisti il vaso sigillato ermeticamente in cui si compie la Grande Opera, ovvero la creazione e la sublimazione della materia impura (caotica) in spirito libero dalle dicotomie e trascendente. Nellopera di Bosch chiamata Trittico delle delizie (1503-1504) si possono notare una serie di uova rotte alla punta che fungono da contenitore per delle persone. In particolare nellInferno musicale (il terzo dipinto del trittico) degli uomini tentano di salire tramite una scala (simbolo alchemico di salita dellalbero filosofale e di ascesa verso la

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sublimazione) un grande uovo spaccato ad una estremit. Accanto ad esso si scorge una macina (altro simbolo alchemico di purificazione) che sovrasta la testa di un uomo (forse lautoritratto di Bosch) affiancata alluovo nella parte posteriore come a sentire qualcosa. Tra le righe si legge anche un ritorno delluomo alluovo cio alla totalit, al superamento degli opposti e alla saggezza totale e alle origini. Ci sono diversi livelli di interpretazione di unopera, di un simbolo, di un mito. Il livello sicuramente pi importante quello che si accorda con lanima della persona che in quel momento scorge in un simbolo o in un mito una risonanza di significati attribuiti e di vita vissuta e quindi si adatta alla propria intuizione della vita e ci guida verso una fonte di Saggezza pi grande da dove originano luovo e luomo in un percorso concentrico e infinito. Luomo crocevia di significati e significanti. Una rappresentazione simbolica, molto vicina allimmagine e al significato delluovo la Vescica Piscis che ha appunto una forma ovale, senza differenza tra base e vertice essendo due cerchi che si intersecano, due figure opposte e duali ma complete nella loro unione simmetrica. Essa, spesso circonda una figura sacra ed una figura basilare nella geometria sacra. Vedremo che i sui significati rappresentano, come per i precedenti simboli, la totalit originaria.

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Il Simbolismo della Montagna

Ancora una volta una metafora ci viene in soccorso per spiegare meglio i concetti. Aprendo un libro di simboli e cercando alla voce Montagna, si dir pi o meno quanto segue: 1) La montagna cosmica un centro del mondo, un onfalo, attraverso il quale scorre lasse polare (confronta per esempio con la cosmogonia dei Dogon dellAfrica). 2) Personifica le forze cosmiche e la vita: le rocce sono ossa; i fiumi sangue; la vegetazione i capelli e le nuvole il respiro; e cos via. 3) La montagna simboleggia la costanza; leternit; la saldezza; l immobilit. A livello spirituale le vette delle montagne indicano lo stato della piena coscienza. Mos parla con Dio sul monte Sinai, lontano dalla moltitudine dalla quale si recher in seguito per guidarla verso la salvezza. In genere i pellegrinaggi in visita alle Montagne Sacre simboleggiano aspirazione, la rinuncia ai desideri terreni, il raggiungimento degli stati pi elevati e lascesa dal parziale e

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limitato fino allintegro e illimitato, la Fonte di Salvezza. 4) I templi costruiti sotto forma di montagne, come gli ziqqurat sumerici e i templi di Borobudur e Inca, simboleggiano il centro del cosmo, i piani ascendenti dellessere e lascesa dellanima. La Montagna indica la verticalit, la vetta o il picco cui tende lanima di colui che ricerca lUnit originaria di tutte le cose, ovvero lo spirito, il S, il cosmo. A proposito di anima, essa un elemento semplice, poich autosufficiente ed eterno, almeno secondo le concezioni religiose. Lalchimia il procedimento materiale ma soprattutto trascendentale e spirituale dove gli elementi composti si dissolvono in elementi distinti che a loro volta si riducono al semplice, dal quale si producono infine le quintessenze, le idee originarie semplici. Letere la quintessenza ( Aristotele, De Coelo, I. 3 e Meteorologica, I. 3). Lanima sempre centrale. Il fatto che la montagna associata allidea di stabilit, durata, coerenza, inamovibilit, altezza, cima, tutti attributi dei grandi dei della storia e di dio stesso, centro incorruttibile.

La farfalla come metafora dellAnima

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Un altro simbolo di natura animale quale la farfalla ha sempre richiamato in ogni cultura una qualche associazione con il concetto di Anima. Ci valeva tanto per i Greci quanto per i Celti, Maori, Cinesi, e religioni come il Cristianesimo. Il concetto di anima insito nella farfalla indica il ciclo di metamorfosi che parte da Uno. Le farfalle nascono dalle larve (ci richiama il concetto di unit, sfera, Uno), le larve inizialmente sono poco pi di un chicco di grano. Quando le larve crescono diventano vermi (vedi Putrefatio alchimistica) e dopo t r e giorni larve, crisalidi e farfalle. La metamorfosi della farfalla segue a pieno il principio 1 Molti in quanto da uno stadio iniziale di indifferenziazione si passa ad un tendere sempre pi verso la complessit, lordine, la differenziazione, dis-unione . Lanima (ch) a livello percettivo si percepisce sempre come qualcosa di luminoso, colorato e leggero. Quale esempio meglio di quello della farfalla. Si pu intravedere persino nello schema morfologico della farfalla unulteriore nesso con il concetto di anima. La farfalla ha un centro da cui si partono due ali dai colori raggianti. Schema che ricompare negli emisferi cerebrali delluomo, nel cuore. Tendono dunque a comparire gli elementi dicotomici come perfetti elementi speculari che derivano entrambi da una unit, qui somatomorfogenetica. Lunit scorre come un fiumesotterraneo. Risale al 1500 a.C. un motivo a farfalla rappresen- tante la Grande Madre: come lei la farfalla riunisce in s tutte le sue precedenti

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incarnazioni e la promessa di generazioni (vedi J. C. Cooper, 1897).

future

In Grecia lanima lasciava il corpo sotto forma di serpente: principio di unit, sprovvisto cio di elementi morfologici dicotomici come gli arti. Si dice che i serpenti fossero derivati dai dinosauri e alcuni uccelli sarebbero dinosauri in miniatura. In un racconto dello scrittore Edgard Hallan Poe uno dei sui personaggi dice: "Vi sono due corpi: quello rudimentale e quello completo, corrispondenti alle due condizioni del bruco e della farfalla. Ci che noi chiamiamo morte non che la dolorosa metamorfosi. La nostra incarnazione presente progressiva, preparatoria, temporanea. L'incarnazione futura perfezionata, ultima, immortale. La vita ultima lo scopo supremo". Questo passaggio tratto dai "Racconti straordinari" dello scrittore statunitense, ci porta di riflesso al simbolismo della crisalide, luogo per eccellenza delle trasformazioni. Per i massoni naturale accostare questo mistero al Gabinetto delle riflessioni, da dove s'inizia la metamorfosi che dal buio ci porta alla Luce. La crisalide non solo l'involucro (il corpo) protettore, ma bens uno stato transitorio fra due momenti del divenire. Comporta la rinunzia del passato (la materia) per la conquista di un nuovo stato (lo spirito). I riti d'iniziazione ai grandi misteri (Elusi, Cibele, Mitra) erano simbolo di resurrezione di un ritorno alla vita attesa dagli iniziati. La prima fase alchemica della Nigredo o nerezza, ritratta sotto le sembianze di uno scheletro, o

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di una terra nera, spoglia o ancora come Melancolia (vedi Durer, 1514). La materia al nero, a cui allude lo stato di malinconia la prima fase dellOpus alchimistico, un passaggio necessario e obbligato, il passaggio dalle tenebre alla luce. Hillmann pone una distinzione tra spirito e anima: il primo astratto, unificato, concentrato, laltra concreta, molteplice, immanente (Fuochi blu di J. Hillman, 2003). In greco, psyche indica non solo lanima, ma anche una farfalla notturna e una fanciulla particolarmente leggiadra nella leggenda di Eros e Psiche. Lanima come la crisalide uno stato di passaggio, un punto critico, che ci permette di collegare il corpo materiale con il S Spirituale ed eterno, lo Spirito che chiama in causa lUnicit delle essenze che sovrastano e superano la condizione materiale, la nigredo. Il nero. come risaputo un colore o frequenza che attira tutti gli altri (tutti in uno dal quale si possono estrarre attraverso gradazioni di chiaro). Il bianco, contrapposto al nero la luce, luno indivisibile che forma i 7 colori dellarcobaleno attraverso il passaggio in un prisma o per effetto dellevaporazione dellacqua. Sono le cose pi semplici che contengono le verit pi complesse. Luomo di oggi, occidentale rifugge da due cose: dalle cose semplici e dalle cose incerte. Si aggrappa a stati transitori, veloci e sfuggenti, si identifica con lapparenza e la superficialit, non scava dentro. Vi sono dei simboli detti di trasformazione che come la farfalla indicano un susseguirsi di stati

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di morte e rinascita. Tra i vari simboli riconducibili a tale schema ritroviamo la Fenice (Phoenix) che risorge dalle ceneri dopo tre notti e tre giorni (di novilunio); il serpente o la salamandra, lo scorpione, il leone, come anche il Sole e i simboli ad esso associati, in quanto dal tramonto allalba vi sono vari passaggi scanditi dal trascorrere del tempo. Il sole sorge ogni giorno su tutto e tutti. Al pari della Fenice, la Farfalla simbolo di trasformazione. Rappresenta l'anima che, uscita dal corpo, raggiunge un grado superiore di perfezione. In questo caso la crisalide rappresenta il corpo umano che contiene le potenzialit dell'essere e la farfalla che esce un simbolo di resurrezione, di uscita dalla tomba: Quella che il bruco chiama la fine del mondo, il maestro la chiama farfalla (Richard Bach).

Un accenno Mitra

al

mito

greco-romano

di

Se c' molteplicit c' infinit e dunque una serie di propriet contraddittorie (pensiero attribuito a Zenone). La procedura alchemica dellestrazione delloro, ovvero lopera alchemica di sublimazione della materia, segue il

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ragionamento che sta alla base dello schema 1 molti. Il due precede lUno. Nelle raffigurazioni tradizionali di dipinti alchemici come si nota una disposizione degli elementi posti in due poli: destra, centro, sinistra. Analizzando una tra le tante opere possibili a sfondo alchimistico (tutte sostanzialmente recenti lo stesso principio oppositivo) vediamo quali elementi e quali disposizioni si ritrovano in particolare in un manoscritto del XVIII secolo, Figurarum aegyptiorum secretarum. (Figura che ho trovato aprendo per caso un libro ma la casualit sempre un nascondere o un avvicinarsi alla verit) Notiamo al centro del dipinto in basso un primo elemento. Potrebbe rappresentare una roccia cilindrica; scura; sorregge una Coppa, il vaso mistico nel quale si uniscono le due nature (Sol e Luna, Re e Regina, Uomo e Donna, caduceo). In alto, scaturisce dallunione dei contrari il filius hermaphroditus, lErmete Psicopompo. Ai lati del corpus centrale dellopera stanno le sei divinit disposte similmente a come compare in molte pitture facenti parte del culto mitraico al quale diamo una breve descrizione visto la centralit della sua importanza ai fini di quanto ci accingiamo a scrivere. Esso un colto che dalla Persia giunge fino a Roma citt nella quale riadattato alle usanze sociali e sacre del tempo. A Roma, almeno allinizio dellimpero e comunque prima della venuta di Cristo si veneravano molte divinit, dai tutelari della casa agli dei associati ad alcuni lavori dei campi, eccetera. Un culto, quello di mitra che

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si diffuso fino ai confini nordici dellimpero romano, Inghilterra in primis. Molti simboli del culto mitraico compaiono (sia per inglobamento in nuovi culti ad esso ispirati, sia per un interscambio culturale collettivamente condiviso ed automatico) costantemente in varie circostanza che lo legano alla massoneria (cappello frigio), allalchimia (caduceo, sole e luna, sublimazione), allastrologia e alla tauromachia (Toro e segni zodiacali) e alla religione cristiana che ne condivide aspetti come: a) la consacrazione del pane e del vino e lultima cena; b) limpostazione dei riti sacri (luno nei mitrei laltro nelle chiese molte delle quali sono ex mitrei); c) il vestiario sacro che accomuna il Pater (papa) mitreo e il vescovo attuali: la tunica rossa e la mitra, eccetera. d) Mitra nacque da una vergine che lo concep in una roccia il solstizio dinverno (25 Dicembre), come daltronde Horus da Iside. Nel carnevale odierno si conserva ancora un nesso con il culto mitraico e cio le maschere che portavano gli adepti o iniziati al culto, che rappresentavano in ordine di grado:

DIVINITA E GRADO DI INIZIAZIONE

SIMBOLI

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1) Corvo (Corax) (simboleggia la morte del Corvo, Caduceo, ariete, neofita 2) tartaruga, lira, vaso. Il grado sotto la protezione di Mercurio. 2) Nymphus (Crisalide) (Venere) dacqua come serpente, 3) Miles (soldato), sotto la elmo, protezione di Marte. frigio, 4) Leone (Giove) cane, folgore, incenso. 5) Perses (Persiano) (Luna) torcia (Cautopates); faretra, archi, spiga. 6) Eliodromo (Dio Sole) (Cautes), sferza, gallo. 7) Pater (Saturno) il2

Coppa piena offerta damore; farfalla. Scorpione, gambero, lancia , berretto bisaccia. Sole, gallo, fuoco, cipresso, alloro, l'aquila, vespa, Un pastore con la abbassata miele, arpa, arco, bastone, falce di luna, civetta, usignolo, acinace, chivi, brocca, delfino, treppiede, Torcia sollevata Corona a 7 raggi, spiga, globo, lucertola, coccodrillo, palma, Bastone (simbolo del suo carico spirituale); rosso cappello frigio

Anche nella putrefatio alchemica compare il concetto metamorfico di morte o nigredo e nuova vita, si in uno stato di Malinconia, eccetera...In alcuni dipinti si vedono dei corvi spiccare il volo in seguito ad una sublimazione. La carta dei tarocchi che simboleggia la morte invece la numero tredici (dai colori rosso della vita e nero del nulla o morte). Raccontano i miti egizi che il dio Ptah (dal cui nome i greci ne derivarono il nome dellEgitto) , dalla testa duomo, cre il mondo dalla nera creta (M. Hedsel, 1999).

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ed i oro.

Mitra il dio che nasce da una roccia con una fiaccola e un coltello fra le mani, con un colpo di freccia fa scaturire l'acqua da una roccia.

vestiti rossi, luce,

Nella simbologia luccisione del Toro ha probabilm- ente a che fare con lallusione alla vittoria del Cielo o dello Spirito sulla terra (il Toro un segno di terra). La materialit del Toro indicata dalle due corna (dicotomia) contrapposte al solo corno dellunicorno. Il Toro anche associato alla Luna (elemento passionale), per cui Mithra che anche il Sole (Mithras Helios) supera le forze lunari e terrene. Luccisione del toro e il Taurobolio, per lAnno Nuovo indica la morte dellinverno, della

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notte o delloscurit e la nascita della forza vitale creativa che sgorga dal suo corpo, ovvero il sangue. Sangue e vino sono principi intercambiabili, come altri sinonimi sono latte e miele (che compaiono nei riti di Eleusi, oltre che in quelli di Mitra e altri ancora). Anche se tecnicamente la sconfitta del Toro indica la fine del periodo della costellazione del Toro e il passaggio al segno dellAriete (simbolo della testa), e ci circa duemila anni fa. Il nuovo passaggio dallAriete ai Pesci (circa I secolo d.C.) segna linizio di una nuova dinastia, quella della venuta di Cristo, nel cui simbolo dei pesci si pu vedere la futura croce del Cristo: Le lettere chi ( ) (che indica anche il segno dei pesci) e rho ( ) sono le prime due lettere della parola greca Christos, e sono state sovrapposte l'una all'altra a formare una specie di croce, un simbolo ancora ampiamente utilizzato dalla Chiesa Cattolica Romana. La croce associata al mitraismo invece il Tau, associata sia a San Francesco e S. Antonio, sia al martello di Thor. Il toro associato anche allevangelista S. Luca, denota laspetto sacrificale della vita di Cristo. Il mitraismo, secondo il mio parere, contiene molti simboli chiave per la storia dellumanit.

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Berretto frigio: un cappello per tante teste

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Chi lo ha indossato? Probabilmente i primi furono i pastori in Persia, o nel Medio Oriente (Frigia):i pastori guardavano molto le stelle e probabilmente furono i primi astrologi, e non a caso le trame della storia del cappello frigio si connettono con il sapere astrologico. I Magi sacerdoti della religione del profeta persiano Zoroastro e di Mitra, erano importanti astrologi e divinatori.. Luso del cappello frigio pass poi dalla Persia (o Frigia) nel culto Mitraico (greco-persiano) diffusosi presso Roma. Il culto mitraico calzava bene ai soldati romani e agli schiavi, questi ultimi venivano distinti attraverso la rasatura del capo e veniva imposto sul loro capo il pileus fino alla ricrescita dei capelli: il cappello era un simbolo di libert acquisita. In realt era il Pater, ovvero il celebrante i misteri mitraici colui il quale indossava il rosso cappello frigio. (Vulcano era invece raffigurato con un berretto ovale azzurro, il somatracio). Il berretto rosso pass (per osmosi..) ai vescovi cristiani, che lo indossano tuttora, modificato e chiamato guardacaso mitra, inoltre indossato dal grande sacerdote ebraico. Esiste

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anche la mitra Papale o camuro (cfr, Pater) che Bianco e ovale (come quello indossato dai faraoni egiziani, indicante luovo, la rinascita, la perfezione..) o meglio allungato e bicuspidale. Il Mitra fu indossato per la prima volta da papa Ormisda da Frosinone nel 514. Il berretto rosso frigio, in uso presso la plebe, fu poi preso a simbolo della Rivoluzione Francese (fine settecento) indossato dai rivoluzionari come simbolo di libert, chiamato perci anche Liberia. Fu dispirazione Massonica luso del cappello. Anche la bandiera della Rivoluzione Francese era di colore rosso, cos come tutte le altre bandiere che inneggiano alla rivoluzione a partire da quella della Francia, per esempio nei garibaldini, nei socialisti, nei comunisti, eccetera. Il cappello frigio compare anche in alcune raffigurazioni alchemiche (e gli stessi alchimisti lo indossano) ed indossato da Mercurio, che tra le tante funzioni divine (tutte dicotomiche) anche protettore dei pastori. Si vede il cappello in alcune litografie come ad esempio: 1) in Lambsprinck, Figurae et emblemata (1678), e rappresenta la Trinit alchimistica: Ermete (Spiritus Mercurii) alato, posto con il cappello frigio tra il Re e suo figlio. 2) sempre in Lambsprinck, Figurae et emblemata (1678): qui il Re, rappresentante la materia la prima materia dellOpus (ovvero la nigredo, la materia allo stato grezzo, da sublimare), che divora suo figlio. Gli abiti, i

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costumi e laspetto di Mercurio sono simili alla prima scena (nel punto uno). Praticamente, Mercurio con il berretto frigio la copia identica di Babbo Natale. O meglio Babbo Natale, nella sua versione moderna (circa inizi del 900) che prende a modello Mercurio. Ma c una nota comparativa fondamentale da aggiungere e cio: Babbo Natale, rappresenta simbolicamente il natale e quindi il 25 Dicembre, giorno in cui secondo la tradizione popolare elargisce i doni ai bambini buoni e anche giorno della nascita di Ges Bambino. Ma anche nascita del dio Mitra dalla roccia (e qui anche il parallelismo grotta-roccia che assimila per certi versi le due nascite divine). Babbo natale, alias San Nicolaus quindi un personaggio che racchiude almeno tre livelli di significato: quello cristiano della nascita di Cristo; quello mitraico della nascita di mitra (da cui il berretto frigio) e quello mercuriale. Si narra anche che la sua storia, quella di S. Nicolaus fosse associata ad un fatto riguardante lunione sposalizia di due amanti permessa da tale Santo (Che strano, anche cupido, dio dellamore ha il cappello frigio!) I riti di iniziazione mitraici avvenivano in una caverna in cui cerano fiori e sorgenti in onore di Mitra, Padre e creatore di tutto; la caverna riproduceva in miniatura luniverso da lui creato. Inoltre il frigio compare addosso agli alchimisti (vedi per esempio figure del Mutus Liber di M. Meier, 1700 circa) come nellesempio illustrativo riportato di seguito e ad indicare che la persona stava compiendo un rito misterico in armonia con le leggi

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delluniverso, armonia.

leggi

di

equilibrio,

ritmo

e

A livello monumentale e artistico: Il berretto frigio compare anche in alcune cattedrali che un tempo erano Mitrei, in particolare nella cattedrale di Modena, nella porta laterale di fronte al museo, dove per altro ad indossarlo sembrano una sorta di gnomi o folletti. E comunque dovrebbe essere presenti in vari Mitrei o ex mitrei divenuti chiese, molto numerose a Roma. Compare su un sarcofago paleocristiano di Villa Carpegna, Roma. Sul sarcofago tre giovani nella fornace indossano il cappello frigio, delle tuniche ed hanno le mani alzate (come nel gesto dellOrans) gesto il cui simbolismo prettamente religioso e fondamentale, compiuto dallo stesso Mitra che esce dalla Roccia, dal Pater celebrante, dai sacerdoti

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cattolici attuali, ma era gi presente presso tutte le tradizioni pi importanti: Egitto, Tibet, ecc.

Eneide: Lo ritroviamo, inoltre, nellEneide di Omero, in una miniatura conservata nella Biblioteca Vaticana. Ad indossarlo sono Ascanio e i due servi ai suoi lati che tentano di spegnere le fiamme dai suoi capelli (acqua e fuoco). La miniatura risale alla fine del IV secolo a. C., (codice Vaticano latino 3225, foglio 22. Eneide II, 671- 704) Il cappello compare in pi parti delle miniature ispirate allEneide di Omero. Lo indossa Cupido nelle vesti di Ascanio (o il cartaginese Bitia che beve la coppa rituale), in un banchetto in onore dei Troiani nella grande sala della raggia di Cartagine. Nella miniatura compaiono anche dei motivi appartenenti al culto cristiano come i un Pesce (simbolo di Cristo) contenuto da un vassoio a forma di Vescica Piscis (o Ru) (Miniatura del codice Vaticano latino 3867, dellinizio del VI secolo, foglio 100, Biblioteca Vaticana. Eneide II, 705 - 729). Ancora nellEneide il copricapo del Vecchio Anchise nella scena in cui fuggono con Enea e Ascanio da Troia. Qui si nota un particolare, e cio, il cappello frigio molto pi simile a quello di Babbo Natale, con il classico bordo

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che cinge la testa (Particolare dellaffresco Incendio di Borgo dipinto nel 1514 da Raffaello; Musei Vaticani/Scala, Firenze). Insomma nellEneide compare a pi riprese.

Altri personaggibizzarri Compare il berretto frigio presso gli gnomi (o almeno nella sua forma), in alcuni maghi, Babbo Natale (a cui abbiamo accennato), i Puffi (soprattutto grande Puffo), gli gnomi. (?) Comunque sempre uomini con la barba simili a magi o pastori, o a Paedogeron (sintesi di opposti: vecchio-bambino) come gli gnomi della foresta nordici. Cos ritroviamo il cappello frigio in dosso ad un personaggio biblico come Giuseppe dArimatea (come compare anche in un disegno di William Black, un Rosacroce). Giuseppe dArimatea era colui che aveva assistito alla crocifissione di Ges e ne aveva disposto la sepoltura. Si recher dopo con il Sacro Calice in Inghilterra. Anche Dante viene raffigurato se non con il cappello frigio con un valido sostituto che sembra una variante del frigio anchesso rosso.

Significati ricavabili dal cappello frigio

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In generale il Cappello denota autorit e potere, comunque sempre sinonimo di distinzione, connota- zione, caratteristica. Nel suo significato simbolico la testa coperta denota nobilt e libert in contrapposizione alla testa nuda. In particolare il significato del cappello frigio, il pi esoterico e soprattutto astrologico, come nella migliore tradizione mitraica e zoroastriana, sta nel fatto di congiungere il segno dellAriete, cio la testa (connotata da tale segno astrologico) e i Pesci, ovvero i Piedi. Formando cio un circolo, una chiusura, una congiunzione degli opposti. Il cappello frigio simboleggia i Pesci, date le sue caratteristiche fluide, che coniugano lariete ovvero la testa, e ci riporta ai concetti escatologici di inizio e fine, alfa e omega, che si ricollegano (nelluomo). Era una specie di messaggio iniziatico e profetico, quello di coniugare gli opposti, qui rappresentati dal duro ariete e dal fluido pesce, come anche la terra e il mare, sinonimo di celo od Oceano Celeste. Astrologicamente parlando notiamo che lEra dei Pesci quella dellAvvento di Cristo. Il cappello ha le caratteristiche strutturali dei pesci essendo afflosciato, ed anche le caratteristiche funzionali dellAriete essendo posto in testa ed essendo inoltre di colore rosso, ovvero il fuoco, colore creativo associato allariete (segno di fuoco). Abbiamo quindi i seguenti elementi in associazione:Tabella 1

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Ariete inizio () fuoco zolfo duro, terreno testa Mercurio Sole Terra Maschile Ragione Oro/Re

Pesci fine () acqua Argento Vivo molle, mobile piedi Venere e Marte Luna Cielo Femminile sentimento Argento/Regina

Gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi. Strano come la parola Free in inglese, iniziale di Frigio, indichi la libert, lessere liberi. Libert data dalla pacificazione dei contrari? La parola Freemasonry significa Massoneria, e la storia del cappello frigio, mi sembrato di capire molto legata ai massoni, anche se un approfondimento della questione ci porterebbe troppo lontano. Lassenza dei piedi a livello simbolico indica linstabilit della fiamma, come nel caso degli dei del fuoco. Lunione degli opposti Mercurio, che nel suo segno (il caduceo, sinonimo di bilancia) unisce i poteri lunari e solari, ma anche maschile e femminile, giorno e notte (vedi riquadro). Quindi un intermediario, un mediatore, ambivalente ed androgino, in alchimia rappresenta la quinta essentia. Altre associazioni conducono a collocare il cervo maschio su uno stesso piano analogico

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dellariete, essendo entrambi solari e indicanti creazione, alba, fuoco, messaggero degli dei. Nessun simbolo casuale, cos come nessuna associazione simbolica avviene nel vuoto del non sense. Quali personaggi sono trainati dai cervi? Babbo Natale ed anche il Padre del Tempo (Cronos e altri sinonimi). Anche Apollo il Dio del Sole era trainato dai cavalli. Dobbiamo qui specificare un punto e cio il significato del 25 Dicembre. Diciamo brevemente che tale data associata allinizio della luce che segue al solstizio di inverno. Cos con tale data simbolica si segna la ierofania di molte divinit portatori appunto di luce tra le quali: legiziano Horus, Mitra (che esce da una rocce con in mano una fiaccola) e lo stesso Cristo. Il cervo, cos come lariete, rappresenta ancora Mercurio, che in chiave alchimistica diviene il Nous, il mercurio dei filosofi. LArgento Vivo (vedi Tab. 1) l Acqua Ferma, che simboleggia sia il solido (e quindi lariete) sia il fluido (i Pesci), simboleggia comunque il femminile. Insieme Zolfo e Argento Vivo sono le basilari forze generative delluniverso, dalla loro unione scaturisce lo Spirito, lacqua Vitae. Come Oro e Argento sono i due aspetti della stessa realt cosmica, e cos per il resto delle dicotomie. La storia del cappello frigio ci porta inevitabilmente a scontrarci con le vaste pianure dellermetismo, dalla gnosi, dellesoterismo, dellalchimia, astrologia, religione, mitologia, e quantaltro. Rappresenta un principio circolare che tende a ripetersi assumendo apparentemente significati diversi

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(come in Babbo Natale, che tra laltro conduce al termine Pater, babbo un sinonimo, cos come pap o Papa). Se inizialmente il suo significato simbolico era quello astrologico, via via, come tutti i simboli, ha assunto diverse valenze e significati, tutti pertanto collegati e/o collegabili e allo stesso tempo, come abbiamo cercato di mostrare distinguibili e direi indipendenti, crocevia di molteplici significati e dirottamenti su latri lidi, come nello spirito creativo dellAriete e nella fantasia, ovviamente guidata e documentata, dei Pasci. Di sicuro ci sono tanti livelli di significato, alcuni dei quali si sta tentando di penetrare, senza la pretesa di giungere allultimo dei livelli escatologici o epistemologici di significato. Non mi stupirebbe vedere tra qualche anno una ripresa del cappello frigio, ad esempio nella moda, e venire a scoprire che lo stilista appartiene al segno dellAriete, oppure, per assurdo, ha un cognome che ha a che fare con i Pesci o con il Mare. Coincidenze? Tutto gira allinterno di un meccanismo apparentemente incomprensibile o caotico, ma implicitamente cosciente e logico, ordinato e perpetuo. Il meccanismo della vita, della sincronicit, della continua lotta delle tenebre e della luce, della sublimazione dei contrari in tutto, che spinta, movimento, rinascita dalla morte, ma non voglio spingermi oltre Unaltra associazione da fare seguendo la simbologia e il colore del frigio riguarda la natura del primo uomo, Adamo, termine che etimologicamente indica almeno tre cose,inerenti al rosso e alla terra; terra vergine, terra color sangue, terra rossa

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come il fuoco. Si ricongiungono cos nel simbolismo del frigio altre due figure chiavi della storia: Adamo (associato al rosso, alla terra) e Ges Cristo associato ai Pesci, al Cielo). Quindi un altro modo di intendere la chiusura ieratica del cerchio, il compimento di unopera, tra laltro attesa nella Bibbia dove il Cristo viene chiamato anche Uomo nuovo, rispetto ad Adamo e al peccato originale. Inoltre lAlbero della Conoscenza, che diventa il mezzo del peccato con la mela, si trasforma nel Nuovo Testamento nella croce espiatoria di Ges nazareno. Ponendo lattenzione sui colori, notiamo che fra il rosso e il bianco si estende unampia gamma di colori, che ci fa vedere il continuum tra le dicotomie (pesce e capro, terra e mare, il rosso Adamo e il bianco della luce di Ges). Ma il rosso anche il fuoco, elemento costante dei riti religiosi, magici e iniziatici, nella mitologia, nel culto; come del resto adoratori del fuoco come principio vitale cosmico erano peraltro i parsi cio i discendenti del culto persiano di Ahura Mazda e della religione zoroastriana (rappresentata per esempio dai Magi i quali indossavano il rosso berretto frigio). Per i Parsi il fuoco il mezzo, anzi la via pi diretta per avvicinarsi alla divinit, ed visto sempre come elemento purificatore e non distruttore (cfr. Romano F., 1998). In particolare e in accordo con il zoroastrismo il fuoco possiede le seguenti caratteristiche ieratiche (utili nella lettura dello stesso cappello frigio) e cio: il fuoco va in alto, cio verso il cielo, e quindi verso la trascendenza, la divinit.

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puro e, in quanto tale cambia ogni cosa che venga in contatto con esso. Esprime lidea della purezza, della catarsi. Allontana le tenebre attraverso la sua luce, quindi il male costituendo un raccordo tra cielo e terra (cfr. ariete pesci pi avanti). Il fuoco riposa alle origini del mondo perch forza vitale ed espressione pura della creazione divina, e ne permette dunque la rigenerazione, ma riposer anche alla fine dei tempi quale elemento purificatore e insieme sacrificale. Anche lacqua, lelemento liquido che molto legato alle vicende dei parsi (per la vicenda dellesodo via mare dallIran allIndia di questo coraggioso e tollerante popolo prima agricoltore e poi commerciante marittimo), gioca un ruolo determinante nel significato simbolico del berretto frigio che riveleremo nel corso del seguente capitolo parlando di due importanti segni zodiacali, lariete e i pesci, luno il fuoco, laltro lacqua.

Segni Zodiacali Un altro accostamento suggerito da Mark Hedsel ci riporta di nuovo alla considerazione astrologica della questione del cappello frigio. Il cappello frigio sarebbe connesso alle caratteristiche del Capricorno, un segno

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zodiacale per sua natura duale, sia duro (la testa del capro, quindi dellariete), sia molle (i pesi) ed esemplifica proprio in questa opposizione lo stesso simbolismo del cappello frigio. La letteratura arcana ha eletto il Capricorno o capropesce a segno iniziatico, a segno dello sviluppo spirituale, essendo collegato alla porta spirituale. Indossare il berretto frigio sinonimo di iniziazione, conciliazione di opposti. Anche il Ru una porta che conduce ladepto alla iniziazione e simboleggia il Cancro, che simmetricamente opposto al Capricorno nello zodiaco. La liberia diventa un simbolo di completamento, che arriva con liniziazione. La chiusura del cerchio indica sempre un compimento, come nelle raffigurazioni Medioevali della citt Santa o del Paradiso Terrestre, tutti racchiusi dentro un cerchio, appunto perfette. Secondo Fulcanelli, il simbolismo del cappello mitraico sopravvive nel simbolismo alchemico, ma nel XVII secolo non alludeva pi allantica iniziazione, bens a quella moderna, dei Rosacroce. Tornando al Capricorno, esso rappresenta la natura duale della terra e del mare, altezza e profondit; inoltre il solstizio dinverno, la Janua Coeli e per tale motivo contrapposto al cancro (anchesso duale, ma simmetrico) il solstizio destate la Janua Inferi. Abbiamo quindi il potere ascendente e declinante del sole ovvero la luna (quindi ispirazione e amore) con il quale il segno del cancro si identifica. Il Capricorno inoltre sacro a Cibele e rappresenta lIndia a livello astrologico. Il Capricorno ha unimportanza cruciale nellesegesi iniziatica e misterica e il suo

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simbolismo ha diversi livelli di analisi (che vanno oltre il nostro intento nella trattazione), in breve si possono individuare i seguenti elementi chiave: Il Capricorno governa la struttura ossea e la pelle, nellessere umano dunque esso tiene uniti la struttura esterna e quella interna. La parte morbida del Pesce tenuta insieme dalla parte dura del Capricorno: la struttura che predispone alla funzione, lo spazio che incarna il tempo. Infatti, il Capricorno governato da Saturno, il Dio del Tempo ( un associazione parallela riguarda anche con la morte carnale e la rinascita spirituale). Saturno anche il signore della pesantezza, della stagnazione e della morte fisica, contrapposto alla fantasia leggera e immortale del simbolismo lunare dei Pesci, ovvero la vita immaginativa. Il sigillo del Capricorno costituito da una parte retta e da una curva (duro e molle) indica lunificazione della dualit cosmica di angolo-squadra e pesce. Un simbolismo che risale allantico Egitto. Langolo inoltre connesso sia con la squadra massonica, sia con la pietra angolare di Cristo. Il Capricorno rappresenta anche lorgano maschile, oltre che porta degli dei.

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Il primo di Aprile il giorno in cui astronomicamente si segna la transizione dai Pesci di marzo allAriete di aprile (il famoso pesce daprile, che un tempo rappresentava altre festa pagane tra cui la medioevale festa dei pazzi). Unaltra nota di Mark Hedsel ci riferisce che luomo-pesce era presso i babilonesi uno dei simboli esoterici delliniziato, cos come il tritone. Un altro simbolo per indicare li iniziati la corona di mirto (gi discussa precedentemente) simbolo di Venere, che racchiude il simbolo della vescica piscis (ovvero laureola dei santi, un ulteriore modo di connotare un iniziato, un santo). Il fatto di accoppiare due simboli diversi come Pesci e Ariete (o Capricorno e Cancro) una costante che ritroviamo in molti culti misterici, in alchimia ed esoterismo e nelle religioni ufficiali quali buddismo, cristianesimo, eccetera, ognuna con le sue varianti sul tema. Per esempio nel simbolismo della Torcia riscontriamo la stessa tensione duale che lega stavolta il fuoco (fallico, maschile, animafiamma) al legno (femminile, materia-legno) nel suo significato di fuoco spirituale fecondante (cfr, Cooper, 1987). Niente di stano allora se nel mitraismo le torce vengono tenute rivolte verso lalto e verso il basso, ad indicare le due dimensioni terrena e spirituale. Lo stesso sigillo mercuriale nella sua dualit contempla gli aspetti di tutte le essenze. Cos come nelluomo stesso convivono due nature una molle e una dura, spirito e corpo a via dicendo.

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Il cappello frigio ha dunque a che vedere con la tanto agognata sintesi dei contrari che porta alla Sublimazione, alla quinta essenza, alla pietra filosofale, alloro, alla visione trascendentale, e simili. Infine tornando allAriete, esso rappresenta la potenza generatrice, lardore, il fuoco, lo slancio primordiale; il guardiano dei tesori spirituali e in quanto tale collegato alliniziazione. Simbolo di Pan, o immagine stessa del dio, rappresenta la concretizzazione delle forze vitali e primordiali della natura, per questo anche attribuito alle divinit misteriche di Dioniso, Bacco, Silvano (che dopotutto sarebbero un'unica entit archetipica: il viaggiatore) Anche i Pesci sono associati alla fecondit, in analo- gia alla loro straordinaria capacit riproduttiva. Anassimandro considerava il pesce padre e madre di tutta lumanit. Il pesce fu la sigla distintiva dei primi cristiani in riferimento al Pesce per antonomasia e cio lIchthus (parola greca che significa pesce usata come ideogramma di Jesus Christos Theou Uios Soter: Ges Cristo, figlio di Dio, Salvatore).

I culti Misterici precristiani e il berretto frigio: lequinozio di primavera

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Abbiamo detto che il berretto frigio o liberia era indossato per indicare un iniziazione, lepopteia, la visione limpida e diretta, senza veli del mistero ultimo intraducibile a parole. Ebbene, per ricostruire il mistero del frigio bisogna considerarlo alla luce dei culti misterici dove si sviluppa il suo simbolismo. In Siria e Fenicia con larrivo della primavera (contraddistinta dallAriete solare) i venti dal Tauro e dalle alture pi prossime dellAntilibano perdevano gli acri odori di neve per intridersi dei profumi di narcisi, anemoni, rose, delle precoci viole di bosco. Era il tempo in cui il fiume che attraversava la citt di Biblo si tingeva di rosso: segnale che il sacrificio di Adone si compiva e che il bellissimo pastore amato da Astarte rinasceva alla vita. Le donne deponevano leffigie del dio Adon su un letto di fiori, il cosiddetto giardino di Adon, e tripudiavano per il suo ritorno.

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In Frigia il pastore Adon era Attis, amato da Cibele, la Madre-Terra, e tramutato in pino dalla dea per il suo tradimento con una ninfa. A ogni primavera, dal tronco in cui era racchiuso Adon-Attis stillavano resine che si trasformavano, una volta nelle zolle, in odorose violette. Il pino anche un attributo di Dioniso (oltre che di Giove, Zeus, Mitra) e il tirso con sopra la pigna indica i misteri dionisiaci. Di l dal mare, a Eleusi, Demetra riabbracciava la figlia Persefone-Core dopo i lunghi mesi di separazio- ne, e la terra rifioriva per incanto. Dioniso prendeva parte alla loro gioia inghirlandato di edera. Egli precedeva il corteo insieme a Pan, seguito da uno stuolo di ninfe e satiri danzanti. Si celebravano le Antesterie, le feste dei fiori, in onore delle tre divinit che erano al nucleo segreto dei Misteri di Eleusi. Mirto, grano in germoglio, pampini acerbi e festoni di edera venivano loro offerti. Gli echi della festa e delle celebrazioni varcavano lEgeo e giungevano a Roma. Qui Dioniso diveniva Liber, e Persefone Libera, mentre Demetra si trasformava nella Cerere provvida e benigna delle popolazioni laziali. Era insomma la solenne celebrazione della primavera, che coincide con lequinozio di Aprile, ma anche con la Pasqua, con lEsodo degli ebrei guidati da Mos. Ci indica quindi una rinascita, una riconciliazione, un ciclo che ricomincia, un passaggio, una verit cosmica. Ma nel concetto di libert che il cappello frigio trova la sua massima risonanza. Dioniso liber, cos come gli schiavi romani che lo indossavano, i rivoluzionari francesi si

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ritrovano nel concetto di Libert , liniziato che si libera dalle catene della contingenza terrena e risorge a nuova vita. la primavera che libera le potenzialit naturali represse dallinverno, dalla notte. Un concetto affine a libert quindi quello di passaggio senza il quale non si potr avere nessuna forma di libert. Tutto il simbolismo del berretto frigio ci porta a fare la seguente considerazione: lAriete segna linizio della primavera, il passaggio alla molteplicit e alla rinascita, il ritorno allunit. in questi termini che va inteso il rinnovamento spirituale nelliniziato: lesemplificazione antropomorfica nellaccezione di risveglio della natura dopo linverno che si trasforma simbolicamente nella rinascita dellanima delladepto dopo la purificazione iniziatica, e ci vale per tutti i riti ieratici. La rinascita al centro dei culti misterici. Il passaggio che compare come concetto emblematico nei riti di iniziazione sottolinea il carattere trascendentale dellOpus, in senso lato. Propedeutico diventa allora il superare dinamica- mente le coppie dei contrari nel dualismo e della polarit del mondo manifesto. Il concetto di passaggio e quindi transizione ripreso dalla psicologia (evolutiva, dinamica, sistemica). Ogni fase della vita soggetta a transizioni pi o meno brusche da superare. Lo stesso cambiamento nel tempo ed evoluzione ciclica consente di afferrare limportanza su tutti i piani del concetto di passaggio e quello di sbarramento ad esso ineluttabilmente associato. I culti misterici ci portano in modo del tutto sotterraneo ad un cambiamento sul piano mentale individuale. I culti sono intrisi spesso

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di sincretismo religioso (e ci portano alla concezione 1 MOLTI che pi in la affronteremo). Ad esempio, la dea Iside viene cos presentata nellAsino doro di Apuleio: Eccomi o Lucio, mossa alle tue preghiere, io la madre della natura, la signora di tutti gli elementi, lorigine e il principio di tutte le et, la pi grande di tutte le divinitcolei che riassume in s limmagine di tutti gli dei e di tutte le dee, che col suo cenno governa le altezze luminose del cielo.. la cui potenza, unica, tutto il mondo onora sotto varie forme, con diversi riti e differenti nomi. Per questo i Frigi, i primi abitatori della terra mi chiamano Pessinunzia, Madre degli dei, gli Autoctoni Attici Minerva Cecropia, i Ciprioti circondatati dal mare Venere Pafia, i Cretesi arcieri famosi Diana Diotinna, i Siculi trilingui Proserpina Stigia, gli antichi abitatori di Eleusi Cerere Attica, altri Giunone, altri Bellona, altri Ecate, altri ancora Ramnusia, ma i due popoli degli Etiopi, che il dio sole illumina coi suoi raggi quando sorge e quando tramonta e gli Egizi, cos grandi per la loro antica sapienza, venerandomi con quelle cerimonie che a me si addicono, mi chiamano con il mio vero nome, Iside regina. LAsino doro di Apuleio una delle pi antiche fonti misteriche che racconta esperienze iniziatiche in forma di racconto allegorico; dal ronde il termine iniziato e iniziazione rimandano a due termini greci mystes mesis (dellomonimo termine mistero). La celebrazione dei misteri un modus che accomuna i culti misterici (dionisiaci, orfici,

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eleutini, mitraici, Isiaci) con quelli paleocristiani e cattolici odierni. Un filo rosso scorre sotto terra, un magma che collega in pi punti e in modo del tutto insospettabile ogni zona della terra, venendo fuori dal cratere in certi periodi della storia talora con violente esplosioni; unanalogia che si presta bene ad interpretare i misteri che accomunano i culti e i miti di ogni et storica. Il Pater mitraico, celebrante i misteri di EaOannes, indossava il cappello frigio; cos come nella fuga di Troia, nellindicare un iniziazione, dunque un passaggio, il superamento di uno scoglio. La stessa etimologia della parola mistero (mysterion) un mistero: la radice greca my- chiudere la bocca (myin) (o gli occhi). Tanto che in Grecia il termine mitra signific anche cintura, benda, fascia, cuffia, oltrech copricapo. Il berretto frigio contiene il simbolismo del rosso, un rosso cupo associato al notturno, al femminile, al segreto e quindi al mistero, il fuoco nascosto nella profondit della terra, ed proprio nelle caverne sotterranee che si officiavano i riti di iniziazione, per esempio quelli di Cibele, quando gli iniziandi venivano calati in una fossa coperta da una grata e bagnati con il sangue del toro o di un ariete sacrificati sopra di loro. Per quanto riguarda i culti o religione misteriche vi ancora molto da dire, ma unanalisi accurata non pu prescindere dalla visione iconografica lasciataci dalle tracce storiche dei dipinti rimasti in Italia. Per esempio nella Villa dei Misteri a Pompei si sono conservati alcune pitture che con ogni probabilit sembrano raffigurare scene iniziatiche.

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Alcuni affreschi rappresentano Dioniso (Bacco) che celebra il vino, luva del quale linventore e il rappresentante, con Arianna o Venere sulla parete in fondo. Compaiono Pan e Aura (Vento) con le quattro stagioni e poi elementi simbolici e liturgicicome il tirso, lalloro, il rosso che il motivo dominante, le vesti che non servono per ricoprire ma per intensificare il movimenti a volte estatici, i riferimenti al cerchio e la quadrato tipici delle costruzioni a Pompei, come ad esempio nella Torre di Mercurio: il primo circuito difensivo fino a oggi scoperto era infatti costituito da un muro in blocchi di lava tenera che circondava tutto il pianoro su cui si sarebbe sviluppata Pompei. Non stato scoperto l'intero perimetro di questo primo muro, ma uno dei tratti si trova esattamente in corrispondenza della Torre di Mercurio. Nei dipinti inoltre costante la presenza delle baccanti; altre raffigurazioni ritraggono serpenti (vedi figura a pagina 43), strumenti musicali, anfore, corone.

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In questa raffigurazione sembra comparire Mercurio che lotta con i serpenti i quali assumono una posizione che ricorda il caduceo che tra breve illustreremo.

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IL Caduceo: una bilancia per affari spirituali 118

Ogni divinit regge in mano un bastone: il tirso, la fiaccola, il tridente, larco, simboli che riconducono alla via dritta o spirituale. Il bastone sotto mille forme, un simbolo che percorre lintera storia dellumanit. un simbolo ricorrente. Sotto forma di caduceo si ritrova in alcuni dipinti di Pompei; nelle mani dellegiziano Anubi, il Greco-Romano Ermete-Mercurio, il fenicio Baal, Iside, Ishtar. Sotto forma di globo sormontato da una corona un simbolo solare fenicio e ittita. Si ritrova in India e astrologicamente il caduceo simboleggia Mercurio. Il bastone o la verga un simbolo comune ai maghi (sottoforma di bacchetta magica), ai pastori, ai sovrani (sotto forma di scettro), al Papa, ai capi trib, e via dicendo. Si ritrova anche nei Tarocchi portato dal Matto, che in realt un iniziato, come tirso, un bastone sormontato da un viluppo derba, in forma di pigna, dal quale pu pendere una benda annodata il simbolo di Dioniso e Bacco ed presente in Egitto, Fenicia, Grecia, Roma e fra gli ebrei).

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Il caduceo che sorregge Mercurio, sovente posto in tutte e due le mani rimanda a diversi concetti legati da una logica interna. In primo luogo lincontro dello sguardo tra i due serpenti ha a che fare con le cure omeopatiche, nel senso di curare il male con il male. Denota lunione di due forze simmetriche e secondo la tradizione cabalistica per ununione perfetta i due si devono guardare in faccia. Il mio intento quello di capire attraverso lutilizzo e la ritualit del copricapo da un lato e del bastone dallaltro come i vari simboli trovino dei punti di interscambio passando da un uso ad un altro o da una religione ad un'altra, e cos via. Come cio sia conservata nellestrema variet e uso/simbolismo di un oggetto la sua natura fondamentale legata a riti o codici che si perdono nella notte dei tempi. Molti simboli, soprattutto alchemici, dei tarocchi, ermetici, conservano un significato inalterato che solo un iniziato sa gestire. Ma attraverso un confronto di testi, opere e saperi, possiamo da profani carpire alcuni misteri e farne parte in un gioco psicologico di maschere e identit. Due sono, in particolare i simboli connessi alluomo che ne denotano le sue caratteristiche sviluppate e sono proprio il bastone e il cappello. Gi gli uomini primitivi usavano il bastone come arma, la clava. In ogni epoca e in diversi luoghi luso del bastone e del cappello ha segnato determinate fasi con un simbolismo che sempre si rinnova.

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Diverse sono le opinioni sul significato del Caduceo, fondate anche sulletimologia del termine (dal greco Kerkeion, oggetto appartenente ad un eroe). Il caduceo, come riporta Coria (1994) emblema della nascita delluomo (le due serpi congiunte rappresentano lamore), della concordia (lunione pu sussistere anche tra due esseri perversi e crudeli) o infine del commercio (emblema mercuriale). In araldica rappresenta pace e amist. Ancora oggi il suo uso prettamente associato allimmagine della farmacia che nata dopo lalchimia. Il caduceo compare in molte tradizioni esoterico-religiose. Si farebbe addirittura risalire al 2600 a.C. Lo si infatti ritrovato presso gli assiro-babilonesi, in alcuni papiri dell'antico Egitto e su una coppa ritrovata nell'antica citt mesopotamica di Lagash. Veniva talvolta rappresentato anche sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride. Lo ritroviamo anche nella Sumeria (Shumer o Mesopotamia occidentale) e nell'India, inciso su pietra. Senza dubbio il caduceo esprime in s una tensione bipolare e antinomica espressa dallasta o axis mundi e dalla contrapposizione dei due serpenti (animali di terra) e delle due ali (che indicano il cielo). Ritroviamo infatti lo stesso scenario nella simbologia del Serpente Piumato o Quetzalcoatl, divinit del Messico precolombiano, che diede origine allet delloro del Messico. Il simbolo del caduceo anche assimilabile a quello cella croce che lo sovrintende, di cui parleremo dopo.

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Il simbolo del caduceo rimanda a parecchi livelli di analisi: storiografica, mitica, astrologica e astronomi- ca, ermetica ed alchemica, fisiologica, metafisica, psicologica, antropologica, solo per citarne alcune. Astronomicamente la testa e la coda dei due serpenti rappresentavano i punti dell'eclittica in cui il Sole e la Luna si incontrano, quasi in un abbraccio; metafisica- mente, invece, il caduceo rappresentava la discesa della materia primordiale nella materia grossolana; fisiologicamente rappresentava le corren- ti vitali che scorrono nel corpo umano, dove il bastone centrale rappresenta la spina dorsale con le energie vitali (serpenti) che lattraversano: energie che sono comunque bipartite, come ad indicare due piani dazione, come per esempio conscio/inconscio; anima/corpo o mente/corpo; oppure due principi contrapposti come nella migliore tradizione alchemi- ca. Il caduceo il conciliatore degli opposti per antonomasia, armonia. Lunione allusa dallo sguardo dei due serpenti porta allo Spirito, o ad una condizione di armonia superiore rappresentata dalle ali: questo potrebbe essere uno dei tanti messaggi del simbolismo del caduceo. Messaggio che si pu cogliere anche in altri sistemi simbolici connessi in vari modi al Caduceo di Ermete e cio la stretta analogia tra il sistema della Kundalini e lAlbero della Vita della Qbbalah, o lo schema generale della Grande Opera dellAlchimia, tanto per citare i pi conosciuti. Tutti i grandi sistemi esoterici di ogni parte del mondo e delle varie epoche presentano profonde similitudini, ed proprio nelle

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immagini che si pu intravedere la sottile linea rossa che unisce in senso orizzontale il sapere millenario raggiunto dalluomo ed in senso verticale la ricongiunzione tra ci che materiale e ci che invece va oltre il dato spaziale e temporale. A proposito di parallelismi interessante notare come l'antichissima divinit egizia Anubi, protettrice dei defunti, veniva a volte rappresentata con in mano un caduceo. Anche Ermete Psicopompo accompagnava le anime dei defunti nellAde, faceva cio da intermediario tra questa e laltra vita. Come si sa i serpenti sono caratteristici per il loro mutamento della pelle. A livello simbolico e soprattutto iniziatico il cambiare pelle significa rinascere a nuova vita. Come abbiamo visto il serpente si ritrova associato alla farfalla, come principio di metamorfosi nel culto di mitra, e ci non a caso. Come riportato in vari testi storiografici prima che al Mercurio dei romani, il Caduceo venne attribuito come emblema ad Ermete Trismegisto (trismegisto significa "tre volte saggio"), mitico progenitore dell'arte magica tradizionale, intesa come nobile sintesi del sapere universale in ogni sua applicazione: medicina, legge morale, religione, filosofia, matematica, scienze naturali e via dicendo. Dal nome di Ermete Trismegisto scaturisce il termine ermetismo per indicare la conoscenza iniziatica, il cui apprendimento richiede studio profondo e dedizione. Il mito di Ermete risale alla civilt egizia pi remota. Fu ripreso dalla mitologia greca che ne trasse il dio Hermes, poi divenuto il Mercurio dei romani.

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Il Caduceo simboleggia in senso lato l'enigma della complessit umana e delle sue infinite possibilit di sviluppo. Jung ed il suo allievo Henderson decodificano il Caduceo come veicolo emblematico di un ancestrale messaggio di liberazione e guarigione. Tornando al dipinto del Figurarum aegyptiorum secretarum e rivista alla luce di tali concetti si pu affermare come suggerisce una frase che ben si adatta a tale opera: >. Ma qual il segreto? Ed inoltre qual il senso delle tre spire e mezzo che compiono i serpenti nellattorcigliarsi al pilastro o bastone centrale? E quale mistero nasconde lo sguardo sincronico dei due serpenti contrapposti? Notiamo sempre nei dipinti o negli stessi simboli alchemici ed esoterici una tensione verso lalto, unaspirazione verticale. Il basso di unopera indica i contrari, l alto la pacificazione degli opposti. Per esempio in alcune rappresentazioni legate al culto di Mitra, tanto per fare un esempio la coppia antitetica Toro Leone posta alla base della facciata di una tomba. I due animali corrispondono alle divinit Attis e Ponto ed occupano perci il livello inferiore della triade. Salendo verso lalto della facciata compare il rilievo di due leoni in lotta fra loro e pi sopra una coppia di leoni tranquilli e amichevoli. Questi quattro leoni non sono un soggetto puramente decorativo perch compaiono con gli stessi atteggiamenti in altre tombe ed il

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messaggio che se ne pu trarre, tenendo conto dellinsieme della facciata, che la direzione ascendente porta ad un processo di armonizzazione del conflitto in cui incorrono i contrari. A livello sociale, o di inconscio collettivo frequente il modo di associare una divinit, lo stesso Dio a un livello sopraelevato rispetto al piano terrestre: in cielo. Le rappresentazioni cosmogoniche di molte culture prevedono tale dislivello: ci che sta in alto la meta da raggiungere. Una tensione, quindi, che da sempre ha portato luomo a capire i misteri di tutto ci che sta al di sopra di lui. Anche i riferimenti temporali sono suscettibili di essere posti in qualche punto dietro (passato) o avanti futuro. Molti sarcofagi egizi sono fatti in modo che il profilo del personaggio rappresentato guardi avanti, verso il futuro, data la loro concezione della morte come passaggio da una vita allaltra. Oppure la tensione verticale delle piramidi di cui abbiamo gi parlato. Ci che dicotomico dunque materiale, terreno, basso; il principio che invece riunisce in s i contrari superiore, celeste e quindi al di sopra dellessere umano il quale anela a raggiungerlo. Oppure, luomo in fondo tende a raggiungere le stelle, dalle quali tutto sommato deriva, anteriore, e verso le quali il suo spirito tende. Come anche il suo corpo, visto che siamo nellera dei viaggi spaziali. L'iniziazione stata definita come