Metodologia epidemiologica

Post on 13-Jun-2015

6.315 views 4 download

Transcript of Metodologia epidemiologica

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA

DERIVA DALLA FUSIONE DI TRE PAROLE

έπί

δήµοςλόγος

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA

Studio della popolazione Studio della popolazione dal punto di vista dal punto di vista

sanitario.sanitario.

STORIASTORIA

I primi concetti I primi concetti dell’epidemiologia si ritrovano dell’epidemiologia si ritrovano

negli scritti di Ippocrate (V negli scritti di Ippocrate (V secolo a.C), egli osservò che secolo a.C), egli osservò che

alcune patologie erano alcune patologie erano correlate a condizioni correlate a condizioni ambientali o personali ambientali o personali

dell’individuo.dell’individuo.

STORIASTORIA

L’epidemiologia come scienza L’epidemiologia come scienza autonoma nasce in Inghilterra nel autonoma nasce in Inghilterra nel

1662 quando John Graunt 1662 quando John Graunt pubblica un’analisi sulla natalità pubblica un’analisi sulla natalità

e mortalità a Londra.e mortalità a Londra.Successivamente William Farr Successivamente William Farr

mette a punto un sistema per la mette a punto un sistema per la raccolta dei certificati di morte.raccolta dei certificati di morte.

Infine John Snow, il primo Infine John Snow, il primo epidemiologo moderno, formulò epidemiologo moderno, formulò

una teoria sulle modalità di una teoria sulle modalità di trasmissione del colera.trasmissione del colera.

Nasce comeepidemiologia preventiva:

studia la distribuzione della salute e della malattia nella popolazione e ricerca le cause di tale diffusione. Si preoccupa di prevenire

l’insorgenza della malattia nell’uomo attraverso la ricerca dei fattori di rischio

transizione epidemiologica: riduzione della patologia infettiva ed aumento della

patologia cronico-degenerativa

si sviluppa come epidemiologia clinica:

si occupa del buon andamento e della corretta interpretazione di tutto l’iter

diagnostico-terapeutico

Sviluppi più recenti

epidemiologia dei servizi sanitari o

epidemiologia valutativa:

si occupa di valutare l’insieme delle attività di un qualsiasi

tipo di servizio sanitario

CONCETTO DI SALUTECONCETTO DI SALUTE

La salute non è semplicemente La salute non è semplicemente uno stato di assenza di malattie, uno stato di assenza di malattie, ma una condizione dinamica di ma una condizione dinamica di

benessere fisico, mentale e benessere fisico, mentale e sociale.sociale.

OBIETTIVI DELL’IGIENEOBIETTIVI DELL’IGIENE

• Promozione della salutePromozione della salute::

individuare e potenziare i fattori di individuare e potenziare i fattori di benessere.benessere.

• Protezione della saluteProtezione della salute::

individuare e rimuovere le cause ed i individuare e rimuovere le cause ed i fattori di rischio delle malattie.fattori di rischio delle malattie.

PROMOZIONE DELLA SALUTE

PRINCIPALI FATTORI DI BENESSERE

redditoreddito

livello di istruzionelivello di istruzione

indice di affollamentoindice di affollamento

alimentazionealimentazioneinfrastrutture infrastrutture (acquedotti, reti fognarie, ecc.)(acquedotti, reti fognarie, ecc.)

assistenza sanitariaassistenza sanitaria

CAUSE DI MALATTIACAUSE DI MALATTIAAgenti chimici, fisici e biologici Agenti chimici, fisici e biologici capaci di determinare nell’uomo capaci di determinare nell’uomo

una condizione di malattia.una condizione di malattia.

FATTORE DI RISCHIOFATTORE DI RISCHIOE’ una “causa” non necessaria né E’ una “causa” non necessaria né

sufficiente a determinare una sufficiente a determinare una condizione di malattia.condizione di malattia.

PROTEZIONE DELLA SALUTE

FONTI DI RACCOLTA DATI

CensimentoRegistri anagrafici

Notificazioni obbligatorie:Certificazioni delle cause di

morteRegistro delle nascite

Notifica malattie infettive

Altre fonti sanitarieIndagini ad hoc

CENSIMENTO

Rilevazione istantanea del numero di abitanti e loro suddivisione per:

•Sesso ed età,•Distribuzione territoriale,•Livelli di istruzione,•Attività lavorativa•Altro

CENSIMENTO

Viene effettuato con periodicità decennale può essere:

De facto (persone presenti all’atto del censimento)

De jure (residenti all’atto del censimento)

PIRAMIDE DELLE ETA’

E’LA DISTRIBUZIONE PER CLASSI

DI ETA’ E SESSO DI UNA POPOLAZIONE

DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETA’ E SESSO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETA’ E SESSO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETA’ E SESSO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

REGISTRI ANAGRAFICI

Le variazioni che avvengono

all’interno di una popolazione

(nascite, morti, matrimoni, migrazioni,

ecc.) sono registrati dall’ufficio

anagrafe di ogni Comune e

trasmessi all’ISTAT.

Certificazione delle cause di morte

Registrazione delle nascite

La scheda di nascita è divisa in due parti una per i nati vivi e l’altra per quelli morti. Nella scheda sono riportati i dati relativi a:

GravidanzaTipo di partoDati riguardanti il neonatoDati riguardanti i genitori

Notifica delle malattie infettive

Le malattie infettive sono soggette a notifica

obblicatoria (D.M. 5-7-1975 e mod.) secondo le disposizioni

del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.

Notifica delle malattie infettive

Le malattie infettive, la cui notifica è obbligatoria sono divise in 5 classi in base alla rilevanza epidemiologica e sociale, alla frequenza, alla gravità ed alla possibilità di

intervento.

Notifica delle malattie infettiveI Classe

Malattie soggette a regolamento sanitario internazionale.

Immediata trasmissione:

Medico ASL Regione Ministero

ISTAT OMS

Notifica delle malattie infettiveII Classe

Malattie ad elevata frequenza e/o possibili di interventi di controllo.

Trasmissione entro 2 giorni:

Medico ASL Regione Ministero

ISTAT

Notifica delle malattie infettiveIII Classe

Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni.

Trasmissione mediante schede

inviate all’ISTAT.

Notifica delle malattie infettiveIV Classe

Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso deve seguire la segnalazione dell’ASL solo in caso di focolai epidemici.

Trasmissione entro 1 giorno:

Medico ASL Regione Ministero

ISTAT

Notifica delle malattie infettiveV Classe

Malattie non comprese nelle

classi precedenti, zoonosi

indicate nel regolamento di

polizia veterinaria.

Altre fonti di dati sanitari

Archivi pubblici e privatiLaboratoriAmbulatoriCliniche, ospedaliCartelle clinicheRegistro dei tumori

Indagini ad hoc

Possono essere effettuate

mediante osservazione clinica o

indagini strumentali

opportunamente condotte

secondo le finalità dell’indagine

oppure

mediante questionari

opportunamente formulati e

somministrati.

Elaborazioni e presentazione ei dati

I dati raccolti attraverso le indagini

epidemiologici vanno

opportunamente elaborati e

presentati mediante:TabelleDiagrammi a barreIstogrammaPoligono di frequenzaDiagramma arealeDiagramma a punti

Diagramma a barre

Istogramma e Poligono di frequenza

Diagramma areale

Diagramma a punti

COME SI MISURANO I FENOMENI SANITARICHE SI STUDIANO IN EPIDEMIOLOGIA:

- Frequenze: numero di eventi- Rapporti: caratterizzati da un numeratore ed un denominatore che non appartengono necessariamente alla stessa popolazione- Proporzioni: particolare tipo di rapporto in cui il numeratore è incluso nel denominatore - Tassi: particolare tipo di proporzione che implica la presenza del fattore temporale. E’ un rapporto tra numero di individui in possesso di una data caratteristica e l’insieme della popolazione

TASSI –

- morbosità (malattia) incidenza

prevalenza

- mortalità (morte)

mortalità generale, mortalità infantile, letalità, etc

- natalità, fecondità, etc

TASSO DI INCIDENZATASSO DI INCIDENZA

stima della probabilità (rischio) che un individuo

si ammali durante il periodo considerato

Qual’è la popolazione in un intervallo di tempo?- popolazione a metà del periodo- media tra la popolazione all’inizio e alla fine del periodo - ∑ persone-anni osservazione: somma dei periodi di osservazione di ogni singola persona che partecipa allo studio

Numero di nuovi casi di malattia in un dato intervallo di tempo

Numero totale di soggetti a rischio

TASSO DI PREVALENZATASSO DI PREVALENZA

stima della probabilità (rischio) che un individuo

sia ammalato in un dato momento

PREVALENZA = INCIDENZA x DURATA MALATTIA

MALATTIE ACUTE I > P

MALATTIE CRONICHE I < P

Numero di tutti i casi (vecchi e nuovi) di malattia in un dato momento

Popolazione in quel dato momento

ALTRE MISURE DI INCIDENZAALTRE MISURE DI INCIDENZA

Tasso di incidenza di infezioni ospedaliere

Numero di nuove infezioni

Numero totale dei ricoverati

Numero di soggetti guariti

Numero totale dei soggetti

Tasso di guarigione

ad una data terapia

ALTRE MISURE DI PREVALENZAALTRE MISURE DI PREVALENZA

Tasso di prevalenza

di infezioni ospedaliere

Numero di casi presenti di infezioni

Numero totale dei ricoverati

TASSI DI MORTALITÀTASSI DI MORTALITÀ

Tasso di mortalità generaleMorti per tutte le cause x 100.000

Popolazione

Morti per una data malattia x 100.000

Popolazione Tasso mortalità specifica per

malattia

Morti fra 0 e 5 anni per tutte le cause x 100.000

Popolazione

Tasso mortalità specifica per età

mortalità infantile Morti entro il 1° anno x 1000

Nati vivi

natimortalità Nati morti x 1000

Tutti i nati

ALTRI TASSIALTRI TASSI

Tasso di letalità Morti per una determinata malattia x 100

Soggetti affetti da quella malattia

Nati vivi

Popolazione mediaTasso natalità

Tasso di feconditàNati vivi + nati morti

Donne tra 15 e 45 anni

I TASSI SI DIVIDONO IN:

GREZZI (numero di eventi riferiti ad una popolazione totale)

SPECIFICI (sono riferiti a condizioni specifiche)

STANDARDIZZATI (quando vengono pesate le diverse componenti che potrebbero indurre ad una diversa interpretazione dei fenomeni epidemiologici)

TASSI GREZZI

Tasso natalità Nati vivi

Popolazione media

Tasso di mortalità Morti per anno

Popolazione totale a metà anno

TASSI SPECIFICITASSI SPECIFICI

Morti per una data malattia x 100.000

Popolazione

Tasso mortalità specifica per malattia

Morti fra 0 e 5 anni per tutte le cause x 100.000

Popolazione

Tasso mortalità specifica per età

mortalità infantileMorti entro il 1° anno x 1000

Nati vivi

STANDARDIZZAZIONE DEI TASSI

ESISTONO DUE METODI DI STANDARDIZZAZIONE DEI TASSI:

STANDARDIZZAZIONE DIRETTA (Es.: mira a quantificare il tasso di mortalità che si avrebbe nelle due popolazioni a confronto se la distribuzione per età fosse la stessa)

STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA (occorre disporre di tassi specifici di riferimento per le singole classi di età)

STANDARDIZZAZIONE DIRETTA

STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA

STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA

SMR (rapporto standardizzato di mortalità si calcola con la seguente formula:

Morti osservatiSMR = --------------------

Morti attesi

7436SMR (A) = ------------- = 0,99

7504

2004SMR (B) = ------------- = 1,03

1952

RISCHIO E FATTORI DI RISCHIO

Il rischio è la probabilità che ha un evento negativo di verificarsi.

La probabilità è il rapporto tra il numero di eventi uguali e il numero di eventi totali.

Lanciando due dati quale è la probabilità che esca il n°4 è: 1 1 1------ x ------ x 2 = ------- 6 6 18

RISCHIO E FATTORI DI RISCHIO

CAUSE DI MALATTIAAgenti chimici, fisici e biologici capaci di determinare nell’uomo una condizione di

malattia.

FATTORE DI RISCHIOE’ una “causa” non necessaria né

sufficiente a determinare una condizione di malattia.

Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la TAVOLA DI CONTINGENZATAVOLA DI CONTINGENZA

Come si calcola la maggiore frequenza di fumatori (esposti) fra gli affetti da tumore (malati) rispetto alle persone sane?

ODDS RATIO (rapporto incrociato): O.R. > 1 → associazione probabile (esposizione più frequente tra i casi)O.R. = 1 → assenza di associazione (uguale esposizione casi e controlli)O.R. < 1 → fattore di protezione (esposizione più frequente tra i controlli)

malati sani

esposti a b a + b

non esposti c d c + d

a + c b + d

a x d

b x c

Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la TAVOLA DI CONTINGENZATAVOLA DI CONTINGENZA

Come si calcola la maggiore frequenza di fumatori (esposti) fra gli affetti da tumore (malati) rispetto alle persone sane?

ODDS RATIO (rapporto incrociato): O.R. > 1 → associazione probabile (esposizione più frequente tra i casi)O.R. = 1 → assenza di associazione (uguale esposizione casi e controlli)O.R. < 1 → fattore di protezione (esposizione più frequente tra i controlli)

malati sani

esposti 4(a) 6(b) a + b = 10

non esposti 1(c) 9(d) c + d = 10

a + c = 5 b + d = 15

a x d

b x c36

6

Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la TAVOLA DI CONTINGENZATAVOLA DI CONTINGENZA

Come si calcola la maggiore frequenza (maggior rischio) di cancro polmonare fra i fumatori rispetto ai non fumatori?

RISCHIO RELATIVO:

R.R. > 1 → associazione probabile (malattia più frequente fra gli esposti)R.R. = 1 → assenza di associazione (i tassi d’incidenza sono uguali)R.R. < 1 → fattore di protezione (malattia più frequente fra i non esposti)

malati sani

esposti a b a + b

non esposti c d c + d

a + c b + d

Tasso di incidenza fra esposti a/(a + b) a (c + d)

Tasso di incidenza fra non esposti c/(c + d) c (a + b)

Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la Dalla combinazione fra esposizione e malattia si costruisce la TAVOLA DI CONTINGENZATAVOLA DI CONTINGENZA

Come si calcola la maggiore frequenza (maggior rischio) di cancro polmonare fra i fumatori rispetto ai non fumatori?

RISCHIO RELATIVO:

R.R. > 1 → associazione probabile (malattia più frequente fra gli esposti)R.R. = 1 → assenza di associazione (i tassi d’incidenza sono uguali)R.R. < 1 → fattore di protezione (malattia più frequente fra i non esposti)

malati sani

esposti 4(a) 6(b) a + b = 10

non esposti 1(c) 9(d) c + d = 10

a + c = 5 b + d = 15

Tasso di incidenza fra esposti 0,4

Tasso di incidenza fra non esposti 0,1

RISCHIO ATTRIBUIBILE (R.A.)RISCHIO ATTRIBUIBILE (R.A.)::

Tasso di incidenza fra esposti – (meno)

Tasso di incidenza fra non esposti

indica la quota di malattia specificamente attribuibile al fattore di rischio, cioè la quota di malati che eviterebbero la malattia se

fosse rimosso il fattore di rischio