bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 -...

28
Parrocchiale Bollettino Bollettino Parrocchiale Comunità Ortodossa della Svizzera Italiana PASQUA 2013 Cristo è risorto ! Χριστός Ανέστη ! Христос воскресе ! Hristos a înviat ! Ascensione del Signore, icona russa

Transcript of bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 -...

Page 1: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

ParrocchialeB

olle

ttin

oB

olle

ttin

o ParrocchialeC

omu

nit

à O

rtod

ossa

della

Svi

zzer

a It

alia

na

PASQUA 2013

Cristo è risorto !Χριστός Ανέστη !Христос воскресе !

Hristos a înviat !

Asc

ensi

one

del S

ign

ore,

icon

a ru

ssa

Page 2: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Giorno della Risurrezione,giorno della gioia

San Matteo l’evangelista ci dice che laprima parola che il Signore risuscitatoha detto alle donne mirofore è stata laparola «Rallegratevi». Rallegratevi per-ché la morte è stata sconfitta.

«È questo il giorno che ha fatto ilSignore, rallegriamoci ed esultiamo inesso». Cosi cantiamo nella notte diPasqua e i nostri cuori sono pieni di unasanta gioia perché, risuscitando, Cristoda anche a noi la certezza della risurre-zione. Perciò cantiamo ripetutamentedurante tutto il periodo pasquale: «IlCristo è risorto dai morti, con la suamorte calpestando la morte e ai mortinei sepolcri donando la vita». E nellastessa notte di Pasqua testimoniamocon i nostri canti che «ora tutto si riem-pie di luce: il cielo, la terra, gli inferi»,perché «risorgendo dalla tomba, comeaveva predetto, Cristo ci ha donato lavita eterna». Per quaranta giorni, finoall’Ascensione, al posto di qualsiasi salu-to trasmettiamo ai fratelli che incontria-mo la grande novità: «Cristo è risorto»,e loro confermano con lo stesso entusia-smo: «È veramente risorto!» Un altrocanto del canone della Risurrezione ciesorta cosi: «Irradiamo gioia per questafesta, abbracciamoci gli uni gli altri,chiamiamo fratelli anche coloro che ciodiano, perdoniamo tutto per laRisurrezione».

Cosi facendo entreremo tutti nella gioiadel nostro Signore. Non lasciamoci sco-

raggiare dal apparente trionfo del male edel peccato, dal continuo attacco controla Chiesa di Cristo e contro la Sua Legged’amore. La gioia pasquale deve esserepiù grande di qualsiasi umano momen-to di paura e tristezza. Cristo Risorto ècon noi e segna con la Sua victoria lastoria del mondo.

Che questa ”festa delle feste” sia un’occa-sione di rinnovamento della nostra vita,e ci aiuti a migliorarla con una fedepura, lavoro onesto e buone opere. Cheil Signore Risorto dia a tutti noi grazia,pace e doni benedetti.

Buona Pasqua di luce e di gioia!

Padre Mihai

1

Anastasis, icona della Romania

Page 3: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

La discesa agli inferi delSignore e l’icona dellaRisurrezione

A differenza dell’arte religiosa delRinascimento, che ha tentato di rappre-sentare in maniera realistica, ma conrisultati poco convincenti, l’uscita diCristo dal sepolcro, l’iconografia orto-dossa ha scelto di rappresentare laRisurrezione con un linguaggio simbo-lico.

L’icona della Risurrezione (Anastasis)mostra Cristo che libera dall’Ade uomi-ni e donne, tra cui si riconoscono spes-so, per l’aureola che circonda il lorovolto, i patriarchi dell’Antico Testa -mento collocati alla sua destra.Prendendoli per mano li fa uscire dalleprofondità della terra, mentre calpestale porte infernali che giacciono scardi-nate vicino a serrature infrante e catenespezzate. Se la si vuole inserire in unacronologia storica, la scena si svolgementre Cristo è ancora morto, primadella sua risurrezione, proprio nelmomento in cui per mezzo della propriamorte vince la Morte.

La liberazione dei prigionieri degli infe-ri è in parte un ricordo della PrimaLettera di Pietro, dove l’apostolo diceche Cristo, «messo a morte nella carnema vivificato nello spirito, in esso andòa portare l’annuncio anche agli spiriti inprigione che un tempo erano statidisobbedienti» (3, 18-19). L’apostoloaggiunge poco dopo che «è stata annun-

ciata la buona novella anche ai morti,affinché, giudicati secondo gli uomininella carne, vivano secondo Dio nelloSpirito» (4, 6). Ma, come è stato notato,la fonte letteraria più diretta di questaicona è forse un passo di un apocrifo delV secolo noto come Vangelo diNicodemo (21, 3):

Venne allora una voce che diceva:«Aprite le porte!» Udita questa voce perla seconda volta, l’Ade rispose come senon lo conoscesse dicendo: «Chi è que-sto re della gloria?» Gli angeli del padro-ne gli risposero: «Un Signore forte epotente, un Signore potente in guerra!»A queste parole, le porte bronzee furonosubito infrante e ridotte a pezzi, le sbar-re di ferro polverizzate, e tutti i morti,legati in catene, furono liberati e noi conessi. Ed entrò, come un uomo, il Re dellaGloria e furono illuminate tutte le tene-bre dell’Ade.

Questa narrazione è evidentemente“mitologica”. Se la Chiesa non ha avutotimore di utilizzala non è per il suo valo-re storico, ma per il suo valore simboli-co. Inoltre l’episodio cita alcuni testi deiSalmi, interpretandoli come una profe-zia della Risurrezione. La prima parte èuna citazione del Salmo 24, 7-10, cheper due volte ripete: «Alzate principi levostre porte, fatevi alzare porte secolari,ed entrerà il Re della gloria. Chi è que-sto Re della gloria? Il Signore forte epotente». L’autore del testo ha visto nei«principi» le potenze diaboliche, e nelle«porte secolari» le porte dell’Ade.

2

Page 4: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

La seconda parte del passo è invece unalettura del Salmo 107, 14-16: «Li trassedalle tenebre e dall’ombra di morte espezzò le loro catene. Confessino alSignore le sue misericordie e le suemeraviglie per i figli degli uomini, per-ché ha infranto le porte di bronzo e haspezzato le sbarre di ferro». L’iconadell’Anastasis raffigura proprio le portedi bronzo infrante e le catene spezzateche prima della vittoria di Cristo avvin-cevano gli uomini nell’«ombra dimorte».

Anche se l’iconografo che per primodipinse l’icona dell’Anastasis si è ispiratoal vangelo apocrifo di Nicodemo, il con-tenuto dell’icona è dunque del tuttobiblico.

Ritroviamo del resto gli stessi temi,senza traccia del Vangelo di Nicodemo,nei tropari dell’ufficio della notte diPasqua:

Avvolto nella sindone e composto nelsepolcro hai liberato i prigionieri cheacclamano. Non c’è santo all’infuori dite, o Signore.

Quando tu vincesti col vigore del piùforte, allora la tua anima [che discesenegli inferi] si divise dalla carne [cherestò nel sepolcro]. Entrambe infattispezzano le catene della morte edell’Ade, in virtù del tuo potere o Logos.

Regna l’Ade sulla stirpe dei mortali manon in eterno. Tu infatti, o potente,deposto nella tomba hai infranto i chia-vistelli della morte con mano vivifican-

te, e hai annunciato la vera liberazione aquanti là dormivano da secoli, oSalvatore, divenuto primogenito tra imorti.

Il secondo Adamo che dimora nel piùalto dei cieli è disceso verso il primo,fino alle stanze segrete dell’Ade.

Esulti il creato, si rallegrino tutti gli abi-tanti della terra: è stato spogliato l’Ade, ilnemico! Io libero Adamo insieme a Eva,con tutta la loro stirpe, e il terzo giornorisorgerò.

Il testo del Vangelo di Nicodemo diceche «tutti i morti furono liberati», nonsolo i Santi dell’Antico Testamento, e ineffetti l’icona dell’Anastasis raffiguraspesso, mentre escono dalla bocca del-l’inferno, anche uomini senza aureola.Nella tradizione cattolica si è diffusa l’i-dea che a essere liberati da Cristo sareb-bero stati invece solo i Patriarchi. Ilbeato Agostino di Ippona, che talvoltanei suoi scritti si è allontanato dall’orto-dossia, in una sua lettera afferma che«non deve trarsi la conseguenza per cuisi dovrebbe credere che sia stata conces-sa a tutti la grazia che la divina miseri-cordia e giustizia ha accordato solo adalcuni». Tommaso d’Aquino confermeràquesta dottrina aggiungendo che ladiscesa di Cristo agli inferi «ebbe pereffetto di confondere [i dannati] per laloro incredulità», e persino che nonfurono liberati i bambini morti senzabattesimo! È difficile comprendere tantadurezza, che sembra quasi un residuodelle credenze manichee che Agostino

3

Page 5: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

aveva professato prima di convertirsi (iManichei credevano infatti che esistesseun dio malvagio altrettanto potente delDio misericordioso). I Padri ortodossiaffermano il contrario. San Massimo ilConfessore, commentando la PrimaLettera di Pietro, dice che Cristo liberò

coloro che «più che per la loro ignoran-za di Dio, venivano puniti per i mali cheavevano inflitto agli altri» (A Talassio,7). Massimo, come sempre, è moltocauto nel parlare della grande miseri-cordia di Dio, perché teme che i pecca-tori traggano dalle sue parole motivi pernon pentirsi, ma queste sue parole sonodense di implicazioni. Se la teologiaoccidentale sostiene che vennero libera-ti solo i Patriarchi, che erano giusti ederano puniti soltanto perché non aveva-no potuto conoscere il Cristo, Massimo

lascia intendere in primo luogo che Dionon si preoccupa dell’appartenenza reli-giosa, ma del male che gli uomini hannocommesso, e in secondo luogo, cheCristo liberò anche coloro condannatiper i loro peccati, perché diede loro lapossibilità di convertirsi e, come dice l’a-

postolo Pietro, di «vivere secondo Dionello Spirito». Come ha notato il vesco-vo Ilarion Alfeev in una conferenza inti-tolata Cristo vincitore degli inferi (pub-blicata sotto forma di opuscolo dalMonastero di Bose, e dalla quale ho trat-to alcune delle citazioni che precedono),«nessun padre orientale si è mai per-messo di determinare chiaramente chisia stato lasciato agli inferi dopo ladiscesa di Cristo; nessuno ha mai parla-to di bambini non battezzati lasciatinegli inferi». Anzi, «i Padri parlano […]

4

Anastasis, affresco del secolo XIV, Chiesa del Santo Salvatore in Chora, Costantinopoli.

Page 6: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

della distruzione totale degli inferi,dicendo che dopo la discesa di Cristonon rimase più nessuno, eccetto il dia-volo e i demoni».

Ecco il motivo della sceltadell’Ortodossia di rappresentare laRisurrezione con la discesa agli inferi enon con l’uscita di Cristo dal sepolcro.La risurrezione di Cristo non è solo ilrianimarsi del suo corpo, ma è la risur-rezione in lui di ogni uomo. Cristo èmorto per distruggere la morte, è scesonegli inferi per scardinarne le porte econquistarlo.

Aggiungerei, per concludere e collegarequeste annotazioni alla nostra vitaattuale e alla Pasqua che stiamo percelebrare, che l’icona dell’Anastasis e latradizione relativa alla discesa di Cristoagli inferi non riguardano solo l’infernoin senso proprio, ma anche i nostriinferni quotidiani, l’ombra di morte e lecatene che ci avvolgono ogni giorno.Anche questi Cristo distrugge e ancheda questi ci libera. Gesù non cessa discendere agli inferi, come possiamo leg-gere in un’omelia attribuita a sanMacario l’Egiziano: «Quando senti chein quel tempo il Signore liberò le animedagli inferi e dalle tenebre, che disceseagli inferi e compì un’opera mirabile,non pensare che tutte queste cose sianolontane dalla tua anima […]. Il Signoreviene nelle anime che lo cercano, nelprofondo degli inferi del cuore, e lì ordi-na alla morte: “Rilascia le anime prigio-niere che cercano me e che tu trattienicon la forza”».

Anche coloro a cui sembra che l’ombradi morte non si dissolva non disperino.Se Dio permette questi inferi è per inse-gnarci l’umiltà. San Silvano del MonteAthos racconta che, tormentato daidemoni che gli impedivano di pregare,chiese aiuto a Gesù, e udì il Signorerispondergli: «Tieni il tuo spirito agliinferi e non disperare».

Da allora – continua san Silvano – iotengo il mio spirito agli inferi e brucionel fuoco tenebroso, e ardo d’amore peril Signore, e lo cerco con le lacrime egrido: «La fine è vicina, io morirò e abi-terò nella buia prigione dell’inferno. Làio, solo, brucerò, e avrò nostalgia delSignore e piangerò: Dove sei, mioSignore, tu che la mia anima conosce?»

E da questo pensiero trassi grande gio-vamento. Il mio spirito venne purificatoe l’anima mia trovò risposo.

Renato Giovannoli

Ecumenismo

Pubblichiamo il testo della predicazione tenutada padre Mihai durante il culto ecumenico per laSettimana di preghiera per l’unità dei cristiani2013, trasmesso dalla RSI in tutta la Svizzera.

Ci siamo riuniti oggi per pregare insie-me convinti che l’ecumenismo non sidecreta, non si ordina e non nasce dallegerarchie, bensì dalla base delle organiz-zazioni cristiane che dando ascoltoall’ultimo messaggio del nostro unicoSignore e Dio Gesù Cristo: «siate tutti

5

Page 7: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

uno affinché il mondo creda», si unisco-no nella preghiera con la consapevolez-za che è lo Spirito Santo colui che ciconferma, e ci chiama all’unità e a unatestimonianza duratura. Malgrado labattuta d’arresto di cui si parla forsetroppo spesso, il camino ecumenico haportato negli ultimi anni molti frutti,uno dei più importanti dei quali è laconsapevolezza di sempre più numerosicristiani di tutte le confessioni che l’u-nità presuppone la pluralità: essa non èmai senza l’altro, mai senza l’altro fratel-lo, mai senza l’altra Chiesa, mai senza ilriconoscimento dello statuto teologicodell’altro. Oggi la cooperazione fra chie-se, parrocchie e comunità cristianeortodosse, cattoliche e protestanti nelpreparare e celebrare la Settimana dipreghiera è divenuta una prassi comu-ne. Ciò rende evidente l’efficacia dellapreghiera, e ci legittima a parlare dellastoria della Settimana come di un suc-cesso e una fonte di gioia e gratitudine.

Quest’anno lo Student ChristianMovement in India è stato incaricato, inoccasione del suo centenario, di prepa-rare il materiale per la Settimana di pre-ghiera per l’unità dei cristiani. Durante

la fase preparatoria, mentre si riflettevasul significato della Settimana di pre-ghiera si è deciso che, dato il contesto digrave ingiustizia in India nei confrontidei Dalit, i cosiddetti «paria» o «intoca-bili», anche all’interno della Chiesa, laricerca dell’unità visibile non potesseessere disgiunta dallo sforzo di elimina-re il sistema delle caste, e dall’attirarel’attenzione al contributo all’unità daparte dei più poveri dei poveri. Nelsistema delle caste vi è una gerarchia trale classi sociali, e poiché i Dalit sonoconsiderati una comunità fuori casta,essi sono davvero nella società indianagli ultimi degli ultimi: socialmenteemarginati, politicamente sotto-rappre-sentati, sfruttati economicamente e sog-giogati culturalmente. Quasi l’ottantaper cento dei cristiani indiani sono diorigine dalit, e poiché essi sono spessodiscriminati dai loro stessi fratelliappartenenti a una casta, il sistema dellecaste costituisce un motivo di divisionefra le chiese e anche un grave problemadottrinale. In tale contesto, quest’anno,la Settimana di preghiera per l’unità ciinvita a riflettere sui versetti 6-8 delsesto capitolo del profeta Michea, il cuitema centrale è la domanda su che cosa

6

Battesimo di Martino Simoneschi

Battesimo di Matteo Baciu

Page 8: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

il Signore richieda da noi.

«Quale offerta porteremo al Signore, alDio Altissimo, quando andremo adadorarlo? Gradirà il Signore migliaia dimontoni e torrenti di olio? Gli daremoin sacrificio i nostri figli, i nostri primo-geniti per ricevere il perdono dei nostripeccati? In realtà il Signore ha insegna-to agli uomini quel che è bene, quel cheesige da noi: praticare la giustizia, ricer-care la bontà e vivere con umiltà davan-ti al nostro Dio» (6, 6-8).

Il libro di Michea appartiene alla tradi-zione letteraria della profezia, e al centrodel suo messaggio vi è il giudizio di Dionei confronti dell’ingiustizia degliuomini. Il forte appello di Michea allagiustizia e alla pace, in particolare, siconcentra nei capitoli 6 e 7. Egli pone lagiustizia e la pace all’interno della storiadella relazione fra Dio e l’umanità, mainsiste sulla necessità di un forte impe-gno etico da parte degli uomini affinchépace e giustizia diventino realtà. La verafede in Dio, perciò, è inseparabile dallasantità personale e dalla ricerca della

giustizia so -ciale. Perchési attui la sal-vezza di Diodalla schia-vitù e dall’u-mi l iaz ionequotidiananon bastanoculto, sacri-fici e offerte(cfr.6,7), ma

occorre che ubbidiamo al comanda-mento di «praticare la giustizia, ricerca-re la bontà e vivere con umiltà davanti alnostro Dio» (6,8).

La situazione che il popolo di Dio dove-va affrontare ai tempi di Michea può permolti versi essere paragonata alla situa-zione attuale della comunità dalit inIndia. Michea denuncia l’avidità di colo-ro che sfruttano i poveri, ai quali rim-provera: «Voi divorate il mio popolo. Lospellate, gli rompete le ossa» (3,3), erifiutando rituali e sacrifici ipocriti ciricorda che Dio vuole che la giustizia siaal cuore della nostra religione e deinostri riti. In modo simile oggi il siste-ma delle caste, il razzismo e il nazionali-smo pongono severe sfide alla pace deipopoli, e in tanti paesi altre caste, sep-pur chiamate con nomi diversi, impedi-scono il dialogo e mortificano la libertànel parlare e nell’ascoltare. Noi, comeseguaci del «Dio della vita e della pace»,del «Sole della giustizia», secondo l’in-nologia dell’Oriente Ortodosso, dobbia-mo camminare nel sentiero della giusti-zia, della misericordia e dell’umiltà. Lametafora del «cammino» è stata sceltaper collegare tematicamente gli otto

7

Insieme al Vescovo Ilarion Alfeev a Lugano

Page 9: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

giorni di preghiera di questa settimana,poiché, se per cammino si intende unpercorso intenzionale e continuativo,essa veicola il senso del dinamismo checaratterizza il discepolato cristiano. InIndia questo cammino è accompagnatodal ritmo del tamburo dalit e dalla gioiache si legge sul volto dei cristiani. Hoavuto l’occasione l’anno scorso di parte-cipare a un culto protestante in una pic-cola isola in Indonesia e sono rimastoaffascinato dal sorriso, la gioia, la pace ela felicità dell’intera comunità. Non hopotuto non domandarmi in quelmomento perché noi cristianidell’Occidente siamo troppo spesso tri-sti e sorridiamo poco. Ho letto in alcunilibri e ho sentito dire da monaci e pretinelle loro prediche che il Signore,

secondo la Bibbia, non ha mai sorriso. Èvero che non è detto esplicitamente chelo abbia fatto, ma è altre tanto vero cheEgli ha pronunciato le Beatitudini.

Tornando al la metafora del camminoche la Settimana di preghiera ci propo-ne, credo che noi cristiani del ventune-simo secolo siamo chiamati a mostrarecon la nostra vita cammini di liberazio-

ne e di sal-vezza per-corribili datutti gliu o m i n i .Ora, lamaniera piùefficace perscoprire epercorrerequesti cam-mini consi-ste nel prati-care la ricerca del senso, esercizio che ainostri giorni pare sempre più raro: èdiventato difficile, soprattutto per lenuove generazioni, dare senso alla vita ealle realtà che la costituiscono, tanto cheda più parti si levano voci che denuncia-no la «crisi del senso». In questa situa-zione noi cristiani dovremmo sapermostrare a tutti gli uomini, umilmentema risolutamente, che la vita cristiananon solo è buona, segnata cioè dai trattidella bontà e dell’amore, ma anche bellae beata, è via di bellezza e di beatitudine,di felicità. Madre Teresa di Calcutta emolti altri cristiani hanno realizzatoquesta felicità che è tutt’uno con l’amo-re, sorridendo mentre curavano gliammalati e aiutavano i bisognosi.Seguiamo anche noi, nel limite del pos-sibile, il loro esempio e abbandoniamola tristezza, che per un cristiano potreb-be essere giustificata solo dalla dimenti-canza che siamo figli di Dio, il quale ciha inviato il Suo Figlio Unigenito perportarci la pace, l’amore e la gioia.

Padre Mihai Mesesan

8

Ottavo giorno di Jeremic Tara

Battesimo di Ilenia Nicol Serra e Enrica Berihu

Page 10: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

La carità perfettadi san Massimo il Confessore

San Massimo il Confessore, nato verso il 579/580e morto nel 662, è uno dei più grandi Padri dellaChiesa. I seguenti «capitoli», in cui ci parla della«perfetta carità» e del perdono, sono tratti dalsuo Discorso sulla carità, che è incluso anchenella Filocalia.

Non tollerare sospetti o persone che tiinducano a scandalizzarti nei confrontidi qualcuno. Perché chi in qualchemodo si scandalizza per cose si verifica-no per scelta volontaria o meno, nonconosce la via della pace che, mediantel’amore, conduce alla conoscenza di Dioquelli che di essa sono innamorati.

Non possiede ancora la carità perfettachi ancora è influenzato dai diversi giu-

dizi umani, cosi da amare l’uno e odiarel’altro per questo o per quel motivo, ocosì da amare e odiare alternativamenteuno per gli stessi motivi.

La carità perfetta non scinde l’unicanatura degli uomini secondo le lorodiverse disposizioni, ma, guardandosempre alla natura, ama ugualmentetutti gli uomini: quelli virtuosi li amacome amici, quelli cattivi come nemici,beneficando e pazientando, e soppor-tando ciò che viene da parte loro, senzafare alcun conto del male, ma soffrendoper loro, se si dà l’occasione, per fareanche di loro degli amici, se è possibile.E se non è possibile, non viene menoalla sua intima disposizione, ma mostrasempre ugualmente i frutti della caritàverso tutti gli uomini.

Perciò anche il nostro Signore e Dio,Gesù Cristo, mostrando il suo amoreverso di noi, ha patito per tutta l’uma-nità e a tutti ugualmente ha donato lasperanza della risurrezione, sebbeneciascuno renda se stesso degno dellagloria o del castigo.

Non c’è da tremare, restare sbigottiti eattoniti che Dio Padre non giudichi nes-suno ma abbia dato il giudizio al Figlio[Giovanni 5, 22]? E il Figlio grida: Nongiudicate, per non essere giudicati[Matteo 7, 1]. Non condannate per nonessere condannati. E l’Apostolo allo stes-so modo: Non giudicate nulla prima deltempo, finché non venga il Signore [1Corinzi 4, 5], e: Con il giudizio con cuigiudichi l’altro, condanni te stesso

9

Icona di san Massimo il Confessore

Page 11: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

[Romani 2, 1]. Ma gli uomini, invece dipiangere i propri peccati, hanno tolto ilgiudizio al Figlio e, come se fosserosenza peccato, si giudicano e si condan-nano a vicenda.

La tristezza è congiunta al rancore:quando l’intelletto si rappresenta contristezza il volto del fratello, è chiaro cheha rancore nei suoi confronti.

Se serbi rancore per qualcuno, prega perlui e così arresterai il movimento dellapassione, separando con la preghiera latristezza dal ricordo del male che ti hafatto. Divenuto poi caritatevole e capacedi amare gli uomini, cancellerai deltutto la passione dall’anima.

Se invece e un altro che serba rancore ate, sii verso di lui generoso e umile,comportati bene nella convivenza conlui, e lo libererai dalla passione.

Il lamento di Adamodi san Silvano del Monte Athos

Adamo, il padre dell’umanità, conobbein paradiso la dolcezza dell’amore divi-no; per questo, dopo la cacciata dalParadiso cau sata dal suo peccato e dopol’abbandono dell’amore di Dio, soffri vaamaramente e con profondi gemiti silamentava. Tutto il deserto echeggiavadei suoi singhiozzi. L’anima sua era tor-mentata da questo pensiero: «Ho addo-lorato il Dio che io amo». Non rimpian-geva tanto l’Eden e la sua bellezza,quanto la perdita dell’amore divino, che

insaziabilmente attrae, in ogni istante,l’ani ma verso Dio.

Così ogni anima, che ha conosciuto Dionello Spirito Santo e poi ha perduto lagrazia, esperimenta il dolore di Adamo.L’ani ma soffre e si affligge intensamenteper aver offeso il Signore che ama.

Adamo languiva sulla terra gemendo, ela terra non gli procu rava gioia; egliaveva nostalgia di Dio e gridava:«L’anima mia ha sete del Signore e con

lacrime io Lo cerco. Come non cer carlo?

Quando ero con Lui, l’anima mia gioivanella pace, e i nemici non mi potevanofar del male.

Ma ora lo spirito malvagio ha presopotere su di me e tormenta l’anima mia.

10

San Silvano del Monte Athos (1866-1938).

Page 12: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Perciò essa si strugge per il Signore finoalla morte, e il mio spirito si slanciaverso Dio, e nulla di terreno mi consola,e l’anima mia non accetta conforto danessuno, ma desidera ardentemente divederlo ancora, e di goderlo fino allasazietà.

Non posso dimenticarmi di Lui neppu-re per un istante, e l’anima mia languisceper Lui, e per il grande dolore io gemo:“Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà dellaTua creatura caduta”».

Così si lamentava Adamo, e un fiume dilacrime gli scorreva dal volto, e cadevasul suo petto e sulla terra.

Tutto il deserto risuonava dei suoi sin-ghiozzi.

Le bestie e gli uccelli tacevano per l’affli-zione.

Ma Adamo gemeva perché a causa delsuo peccato tutti ave vano perduto lapace e l’amore.

Grande fu il dolore di Adamo dopo lacacciata dal Paradiso; ma quando videsuo figlio Abele ucciso da Caino, la suasoffe renza divenne ancora più grande eper l’immenso dolore pian geva e pensa-va: «Da me usciranno popoli e si molti-plicheranno sulla terra, e tutti soffriran-no, vivendo nell'inimicizia e ucciden -dosi a vicenda».

La sua afflizione era come un immensooceano, e la possono comprendere solole anime che hanno conosciuto ilSignore e il Suo amore ineffabile.

Anch’io ho perso la grazia e con Adamogrido: «Sii pietoso verso di me, Signore.Dammi lo spirito di umiltà e di amore».

Quanto è grande l’amore del Signore!Chi ti ha conosciuto, instancabilmenteti cerca e grida giorno e notte: «Ti desi-dero, Signore, e Ti cerco con lacrime.Come potrei non cercarti? Tu mi haipermesso di conoscerTi nello SpiritoSanto, e questa divina conoscenza attiraincessantemente l'anima mia a Te».

Adamo piangeva:

«Non mi dà gioia il silenzio del deserto.

Non mi attirano le alte vette.

Non mi dà riposo la bellezza dei boschie dei prati.

Non allevia la mia pena il cinguettiodegli uccelli.

Nulla, nulla ora mi dà gioia.

L'anima mia è spezzata dal gran dolore.

Io ho offeso Dio, colui che amo.

E  anche se il Signore mi accogliesseancora in Paradiso, anche là piangerei esoffrirei.

Perché ho amareggiato il Dio da meamato ».

Adamo che fu cacciato dal Paradiso,sentiva sgorgare dal suo cuore feritofonti di lacrime. Così ogni anima che haconosciuto Dio, piange e dice a Lui:

«Dove sei. Signore? Dove sei mia luce?11

Page 13: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Dove si è nascosta la bellezza del tuoVolto?

Da tanto tempo l’anima mia non vede laTua luce e con afflizione Ti cerca.

Dove si è nascosto il mio Signore?

Perché non Lo vedo nell'anima mia?

Che cosa gli impedisce di dimorare inme?

Non c’è in me l’umiltà di Cristo e l’amo-re per i nemici».

[…] Oh, Adamo, tu vedi come io, tuofiglio, soffro sulla terra. Non c’è quasipiù fuoco in me, e la fiamma del mioamore sta per spegnersi.

Oh, Adamo, cantaci il cantico delSignore, perché l’anima mia esulti digioia nel Signore, e si levi a cantarLo e aglorificarLo come Lo lodano nei cieli iCherubini, i Serafini e tutte le potenzedel cielo.

Oh, Adamo, nostro padre, cantaci ilcanto del Signore, così che tutta la terralo senta, e tutti i tuoi figli innalzino iloro cuori a Dio e gioiscano al dolcesuono dell’inno celeste, dimenticando lesofferenze della terra. […]

Oh, Adamo, nostro padre, parla delSignore a noi, tuoi figli! L'anima tuaconosceva Dio e conosceva anche ladolcezza e la gioia del Paradiso; ed oratu risiedi nei cieli e contempli la gloriadel Signore.

Di’ a noi come il Signore nostro è glori-

ficato per la Sua Pas sione, e come incielo vengono cantati i cantici, e qual èla dol cezza di questi inni proclamatinello Spirito Santo.

Parlaci della gloria di Dio, e di’ quantoEgli è misericordioso e quanto ama lasua creatura.

Parlaci anche della Santa Madre di Dio,di come Ella è esaltata nei cieli e conquali inni è proclamata beata.

Di’ a noi come gioiscono i Santi lassù,come sono illuminati dalla grazia, comeessi amano il Signore e in quale santaumiltà stanno davanti al suo trono.

Oh, Adamo, consola e rallegra le nostreanime afflitte.

Raccontaci: che cosa vedi nei cieli?

Non rispondi? Perché questo silenzio?

Eppure, tutta la terra si trova nella soffe-renza.

O forse tu sei talmente assorbito dall’a-more divino da non poterti neppurericordare di noi?

Oppure tu vedi la Madre di Dio nellagloria e non puoi distoglierti da questavisione celeste e per questo lasci i tuoifigli desolati, senza una parola di affetto,e non ci consoli affinché possiamodimenticare le amarezze della nostravita terrena?

Oh, Adamo, nostro padre, non rispon-di?

12

Page 14: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Tu vedi il dolore dei tuoi figli sulla terra.

Perché dunque questo silenzio?

Dice Adamo:

«Lasciatemi in pace, figli miei cari. Ionon posso distogliermi dalla visione diDio. L’anima mia è stata ferita dall’amo-re del Signore, e si delizia per la Suabontà. Coloro che vivono nella luce delVolto del Signore non possono ricordar-si delle cose terrene […].

Perché gridate verso di me, figli miei? IlSignore vi ama e vi ha dato i comanda-menti della salvezza. Osservateli edama tevi gli uni gli altri e così trovereteriposo in Dio. Pentitevi in ogni momen-to dei vostri peccati, affinché siate con-siderati degni di andare incontro aCristo. Il Signore ha detto: “Quelli chemi amano io li amo, e quelli che mi glo-rificano io li glorifico”».

Oh, Adamo, prega per noi, tuoi figli.

L’anima nostra è oppressa da molti mali.

Oh, Adamo, nostro padre, tu stai neicieli e contempli il Signore, seduto nellagloria alla destra del Padre. Tu vedi iCherubini e i Serafini e tutti i Santi;ascolti i canti celesti, nella cui dolcezzala tua anima è assorta. Ma noi, quaggiù,fuori dalla grazia, continuamente siamoafflitti ed assetati di Dio.

Viene meno in noi il fuoco dell’amoredel Signore. Ispiraci: «Che cosa dobbia-mo fare per trovare il Paradiso?»

«Pentitevi davanti al Signore, e pregate.

Egli ama gli uomini e concederà loroogni cosa. Anch'io mi sono pentito e hosofferto per aver offeso il Signore, per-ché a causa dei miei peccati la pace e lagioia erano state tolte dalla faccia dellaterra. Le mie lacrime scorrevano sulmio volto e mi inondavano il petto ecadevano sulla terra; e tutto il desertoudiva i miei lamenti. Voi non potetecomprendere l’abisso della mia afflizio-ne, né come io piansi a causa di Dio edel Paradiso. Nel Paradiso ero felice. LoSpirito di Dio mi colmava di gioia, edero libero dalle sofferenze.

Ma quando fui cacciato dal Paradiso,allora le fiere e gli uccelli, che prima miamavano, cominciarono a temermi e afuggire lontano; i cattivi pensieri mistraziavano il cuore; il freddo e la famemi tormentavano; il sole mi bruciava e iventi mi sferzavano; le piogge mi inzup-pavano, e le malattie mi sfinivano, cosìcome pure tutte le altre disgrazie dellaterra. Ma io sopportavo tutto sperandoincredibilmente in Dio.

Anche voi, figli miei, sopportate i trava-gli della penitenza; amate le afflizioni;sottomettete il vostro corpo con l’ascesie la sobrietà, umiliatevi ed amate inemici, affinché dimori in voi lo SpiritoSanto. Allora conoscerete e troverete ilRegno dei cieli. […]».

«Oh, Adamo, cantaci, canta per noi ilcanto celeste, affinché lo ascolti tutta laterra e goda della pace di Dio. Noi desi-deriamo udire quegli inni soavi, perchésono cantati nello Spirito Santo.»

13

Page 15: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Adamo aveva perduto il Paradiso terre-stre e piangendo lo cercava:

«Paradiso mio, Paradiso mio, meravi-glioso Paradiso». Ma il Signore con ilsuo amore gli donò, sulla croce, unParadiso migliore di quello perduto, unParadiso nei cieli dove risplende la Luceincreata della Santa Trinità.

E come potremo contraccambiare l’a-more che il Signore ha per noi?

Da Silvano del Monte Athos. Vita, dottrina,scritti, a cura dell’Archimadrita Sofronio,

Torino, Gribaudi, 1978.

Митрополит Амфилохијена пријему црквених ивјерских делегација кодПапе римског Франциска

У сриједу, 20. марта, дан послијеинаугурације новоизабраног погла-вара Римокатоличке Цркве,Високопреосвећени Архиепископцетињски и Митрополит црногор-ско-приморски господин дрАмфилохије је, са представницимаПравославних Цркава, других хриш-ћанских заједница и других религија,

као представник СрпскеПатријаршије, био на свечаној ауди-јенцији код Папе римскогФранциска. У вечерњим часовима јеМитрополит дао интервју за арген-тински дневник Ел Либерал изСантјаго дел Естера, гдје је поновиооно што је рекао и папи у личномразговору ― да је за православневрло важно свједочење новоизабра-ног папе о томе да је Христос, а непапа, центар Цркве, осврнувши сетом приликом на папски примат,који је једно од централних питањадијалога Православне иРимокатоличке Цркве.Послијеинтервјуа, Митрополит се у Римусастао са неколико студената из

Српске Патријаршије којистудирају на теолошкимфакултетима римскихуниверзитета, а сљедећегдана, у четвртак, 21. марта,делегација СрпскеПатријаршије је напусти-ла Рим.

14

Page 16: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Молитва СветогЈефрема Сирина завреме поста

Од свих химни и молитава за времепоста, једна кратка молитва може дасе означи као Молитва поста.Предање је приписује једном одвеликих учитеља духовног живота -Светом Јефрему Сирину. Ево њеногтекста:

Господе и Владару живота мога, духлењости, мрзовоље, властољубља ипразнословља не дај ми.

Дух целомудрености, смиреноумља,трпљења и љубави, даруј мени, слугиТвоме.

О, Господе Царе, даруј ми да сагледамсвоје грехове, и да не осуђујем братасвога, јер си благословен у вековевекова. Амин.

Ова се молитва чита два пута накрају сваке службе у посту од поне-дељка до петка (не суботом и неде-

љом, јер, какоћемо доцнијевидети, службе уове дане нису пообрасцу поснихслужби). Кодпрвог читања,метанише сепосле свакемолбе. Тада се свиклањамо двана-

ест пута говорећи: „Боже, очисти мегрешног". Цела молитва се понављаса једним метанијем на крају.

Изабран нови етиопскиПатријарх

Архиепископ јерусалимски АбунаМатиас изабран је 28. фебруара 2013.године за шестог ПатријархаЕтиопске Цркве, шест месеци наконупокојења претходног патријархаАбуне Павлоса. У недељу, 3. марта2013. године, Абуна Матиас бићеустоличен у Адис Абеби, главномграду Етиопије. Нови поглавар овеЦркве је служио као архиепископЈерусалимскe епархије и у иностран-ству је провео више од 30 година.

Изабран нови бугарскипатријарх

Нови буграски патријарх Неофит јерођен 15. октобра 1945. године уСофији. Студије на богословскојшколи у Софији уписује 1967. годи-не, а 1973. уписује постдипломскестудије у Москви. За монаха јепострижен 1975. године у манастируТројан добивши име Неофит.Блаженопочивши патријарх Максимга је хиротонисао у епископски чин1985. и поставио за викара Епархијесофијске. За Митрополита доро-столског изабран је 1994. године, азатим 2001. за Митрополита Русе.

15

Page 17: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Изабран новиантиохијски Патријарх

Нови патријах је рођен 1955. године уСирији. Богословски факултет уБаламанду завршио је 1978. године.Усавршава литургијску и византиј-ску музику у Солуну од 1978. до 1982.Од 1982. био је професор литургикена Универзитету у Баламанду, и упериоду од 2001. до 2005. вршио дуж-ност декана Богословског институтаСветог Јована Дамаскина при поме-нутом Универзитету у Триполију.Пре него што је изабран заМитрополита средњеевропског 2008.године, био је титуларни епископПирга.

Патријарх српски иархијереји на Косову иМетохији

Његова Светост Патријарх српскиИринеј и чланови СветогАрхијерејског Синода и ОдбораСветог Архијерејског Сабора заКосово и Метохију провели су данеод среде 6. до петка 8. фебруара устрадалној јужној српској покраји-ни. Уз архијереје са територијеКосова и Метохије, Епископе рашко-призренског Теодосија и липљанскогЈована, викара Његове Светости, наКосову и Метохији су боравилиМитрополит црногорско-приморскиАмфилохије и Епископи сремскиВасилије, врањски Пахомије, шума-

дијски Јован, будимљанско-никшић-ки Јоаникије, крушевачки Давид иумировљени Епископ захумско-хер-цеговачки Атанасије.

Сахрањени земни остациархимандрита ЛукеАнића

На манастирском гробљу уДајбабама код Подгорице 10. фебруа-ра 2013. године сахрањени су земниостаци архимадрита Луке (Анића),игумана манастира Дајбабе. Владикаје посебно нагласио да је отац Лука одране младости трагао за Христовимликом. “Тако се и опредијелио даупише Философски факултет - исто-рију умјетности, и своје младе годинеје заправо посветио тражећиХристов лик. И када је Христа среокроз љепоту, он је полако почео свегадругога да се ослобађа”. А монаштвокоје се данас овдје сабрало свједочида је отац Лука био и остао не самодраги отац Лука него и понос нашегамонаштва. Има ли кога ко је позна-вао оца Луку,а да у овомемоменту сњиме несахрањује идио себе”,казао јеВ л а д и к аЈоаникије.

16

Page 18: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

ОтворенаКонстантинова година(313 – 2013)

Свечаном академијом у Народномпозоришту у Нишу 17. јануара 2013.године свечано почела прославајубилеја Миланског едикта.Патријарх српски Иринеј и председ-ник Србије Томислав Николић ото-врили годину Миланског едикта.

ИЗДВАЈАМО

Светионик -православни календар иподсетник за Appleмобилне уређаје

Са благословом СветогАрхијерејског Синода СрпскеПравославне Цркве Епархијa рашко-призренскa , направила је Светионик– апликацију за Apple мобилне уре-ђаје која садржи православни кален-дар за 2013. годину и подсетник. Деоприхода од продаје Светиониканамењен је обновљеној БогословијиСвети Кирило и Методије уПризрену. Апликацију можете купи-ти на следећем линку:https://itunes.apple.com/us/app/sve-tionikpravoslavnikalendar/id568764170?ls=1&mt=8

Ћирилични домен -покушај да се заштитинационално писмо!Свештеник Оливер Суботић говориза Радио Слово љубве о новом ћири-личном домену, његовој функцији,улози и предностима у оквиру гласи-ла Српске Православне Цркве.Подсећамо посетиоце званичнеинтернет презентације СрпскеПравославне Цркве да је она више одгодину дана доступна и на ћирилич-ном интернет домену на адресиспц.срб (адреса се пише ћирилицоми без претходног „www.“ додатка)Србија је друга земља на свету (послеРуске Федерације) која је добила својћирилични интернет домен.Подсећамо да је Српска ПравославнаЦрква била активно укључена у про-цес проналажења решења за ћири-лични домен и да је од самог почеткадала пуну подршку његовом кориш-ћењу.

Јеванђеље на радију: http://live.jesuscomingfm.com:8404/

КЊИГА „КРОЗ ЊИВЕГЛАДИ ДО ХЉЕБАЖИВОТА“facebook.com/KLAUSKENETwww.starhangelmihailo.com/900-godi-na-od-rodjenja-stefana-nemanje-1113-2013

17

Page 19: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

18

Митрополит Иларион:Наша жизнь должнабыть продолжениемЛитургии, а дом –продолжением храма

«Во имя Отца и Сына и СвятагоДуха.

Дорогие братья и сестры, все мыслышали евангельский рассказ отом, как Господь Иисус Христос, про-ходя мимо смоковницы, заметилмытаря Закхея, который залез надерево для того, чтобы увидеть про-ходящего мимо Спасителя (см. Лк.19; 1-10). Господь сказал ему: «Сойдискорее, ибо сегодня надобно Мнебыть у тебя в доме». И Закхей отрадости, что к нему в дом придетСам Господь, ответил: «Половинуимения моего я отдам нищим и, есликого чем обидел, воздам вчетверо».Тогда Господь произнес следующиеслова: «Ныне пришло спасение домусему».

Этот рассказ может послужить уро-ком во многих делах, но, в частности,он напоминает нам о нашем доме и отом, что в доме должен присутство-вать Господь. Ведь мы не сомневаем-ся, что Господь присутствует в храме.Мы приходим в храм, наше сердцестремится к нему, потому что здесьмы с особой силой ощущаем при-сутствие Божие; здесь Господь ИисусХристос в Таинстве Евхаристии пре-подает нам Самого Себя, и мы

внутрь принимаем Его Тело и Кровь.Храм – особое место присутствияБожия, но нельзя забывать о том, чтонаш дом должен быть продолжени-ем храма и что Божественное при-сутствие, которое мы ощущаемздесь, должно оставаться в нашейжизни и в то время, когда мы нахо-димся дома или ином месте, гдеГосподь судил нам пребывать. В домеили квартире, рабочем кабинете илииных местах, где мы живем, работа-ем, отдыхаем, и где рядом с наминаходятся другие люди, Господьбудет присутствовать, если мы сами,подобно Закхею, с открытым серд-цем будем принимать Его. Господьхочет присутствовать в нашейжизни и не гнушается никакимичеловеческими жилищами, будь тоособняк богатого человека илискромная коммунальная квартира, вкоторой живет несколько семей,будь то офис председателя крупнойкомпании или скромный кабинеттретьестепенного по человеческиммеркам служащего.Мытарь Закхей не был великимчеловеком: и ростом он не удался, ипрофессия у него была презираемая.Однако когда Господь увидел его

Page 20: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

веру и то, что он не постеснялсялюдей и залез на дерево, хотя, навер-ное, окружающие смеялись над ним,потому что обладающие высокимростом и так могли увидеть проходя-щего пророка, Господь не погнушал-ся Закхея и именно к нему обратилСвое спасительное слово и Сам при-шел к нему в дом. Так Господь посе-щает людей, которые с чистым серд-цем, открытой душой выходят кНему на встречу. Для Господа нетбогатых или бедных, высоких илинизких, преуспевающих или небла-гоуспешных – для Него все равны. Идаже когда в нашей стране существо-вали сословия, когда были дворяне икрепостные крестьяне, приходя вхрам, и те, и другие вместе молилисьза богослужением, потому что дляЦеркви, для Бога все равны.Бог иногда открывает Свою благо-дать особым образом именно тем,кто по земным меркам являетсясамым последним и ничтожным,кого люди не замечают и проходятмимо. Господь же никогда не прохо-дит мимо человека, Он всегда взира-ет на его сердце, потому что дляСпасителя каждый человек драгоце-нен.

Задумаемся сегодня о том, чтобыприсутствие Божие, которое мыощущаем в храме, и благодать, кото-рую мы получаем через Таинствацерковные и особенно через прича-щение Святых Христовых Тайн, при-нести в наши дома, на рабочее место,

принести нашим ближним, сослу-живцам. Задумаемся о том, чтобынаша жизнь была продолжениемЛитургии, а дом – продолжениемхрама. И тогда Господь всегда и вездебудет с нами, всегда и везде будетнам помогать: и в семейной, и в про-фессиональной жизни, и в отноше-ниях с сослуживцами: начальникамии подчиненными, и в отношениях сблизкими, с которыми так труднобывает найти общий язык.

Господь придет Сам и все поставитна свое место, только бы наше сердцебыло открыто Ему. Будем просить уГоспода, чтобы Он даровал намоткрытое сердце. Будем просить,чтобы Он всегда пребывал с нами ипомогал нам, где бы мы ни были – народине или в путешествии, в храмеили дома, в рабочем кабинете или наотдыхе. Аминь».

κι Ἀντίφωνον ΙΕ’

«Σήμερον κρεμᾶται ἐπί ξύλου ὁ ἐνὕδασι τήν γῆν κρεμάσας (τρίς).Στέφανον ἐξ ἀκανθῶν περιτίθεται ὁτῶν ἀγγέλων βασιλεύς. Ψευδῆπορφύραν περιβάλλεται ὁ περιβάλλωντόν οὐρανόν ἐν νεφέλαις. Ράπισμακατεδέξατο ὁ ἐν Ἰορδάνῃ ἐλευθερώσαςτόν Ἀδάμ. Ἥλοις προσηλώθη ὁΝυμφίος τῆς Ἐκκλησίας. Λόγχηἐκεντήθη ὁ Υἱός τῆς Παρθένου.Προσκυνοῦμέν σου τά πάθη, Χριστέ(τρίς). Δεῖξον ἡμῖν καί τήν ἔνδοξόν σου

19

Page 21: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

ἀνάστασιν».

Σήμερα κρεμάται επάνω στό ξύλοEκείνος πού κρέμασε τη γη πάνω στάύδατα. Στεφάνι από αγκάθια φοράειστήν κεφαλή, Eκείνος πού είναι οβασιλιάς των Aγγέλων. Ντύνεται μέψεύτικη πορφύρα (βασιλικό ιμάτιο),αυτός πού περιβάλλει τόν ουρανό μέσύννεφα. Δέχτηκε ράπισμα, Eκείνος πούστόν Iορδάνη (διά του βαπτίσματός του)ελευθέρωσε τόν Aδάμ από τό δεσμό τήςαμαρτίας. Μέ καρφιά καρφώθηκε οΝυμφίος της Eκκλησίας. Με λόγχηκεντήθηκε ο Υιός της Παρθένου.Προσκυνούμε τά πάθη σου Χριστέ. Δείξεσε μας καί την ένδοξή σου Aνάσταση. HEκκλησία προσκυνά τά πάθη τουΧριστού. Τά προσκυνά στήν αντινομικήδιάσταση του μυστηρίου του Χριστού.Προσκυνά Eκείνον, πού παντοδύναμακρέμασε τή γή πάνω στά ύδατα, κι όμωςο ίδιος κρέμεται άδοξα επάνω στό

σταυρό. Eκείνον, πού είναι ο Κύριος τωνλειτουργικών πνευμάτων του, κι ομωςτώρα αντί βασιλικού διαδήματος, φέρειστό κεφάλι του εμπαικτικά στεφάνιπλεγμένο από αγκάθια! ΠροσκυνάEκείνον, πού περιβάλλει τόν ουρανό μέσύννεφα, τώρα όμως στό σταυρό είναιντυμένος κοροϊδευτικά μέ ψεύτικοβασιλικό μανδύα! Τόν Κύριο, πού μέ τόβάπτισμά του αγίασε τά ύδατα καίέσωσε τόν Ἀδάμ από τή δυνάστευση τουδιαβόλου, καί πού τώρα δέχεταιβάναυσο ράπισμα στήν παρειά από έναντιποτένιο υπηρέτη! Τό Νυμφίο τηςἘκκλησίας νά καρφώνεται μέ καρφιάπάνω στό ξύλο! Καί τόν Υιό τηςΠαρθένου νά τρυπιέται με λόγχη τηναξία του πλευρά. Τά πάθη του Κυρίουείναι λυτρωτικά. Ὡστόσο δέν παύουν νάείναι φορτισμένα μέ θλίψη καί οδύνηπολλή. Οι ουρανοί θρηνούν γιά τόπάθος του Ποιητή τους. H φύσηκλονίζεται γιά τόν πάσχοντα Θεό της. HΜητέρα κλαίει γιά τήν οδύνη του Υιούτης και οι ‘Aγγελοι γιά τό μαρτύριο τουΒασιλιά τους! Aλλά και η Eκκλησίαθρηνεί γιά τά σεπτά πάθη του Νυμφίουτης. Tο πάθος όμως του Χριστού είναιπάθος ιδιότυπο. Πίσω απ᾽ αυτόυποφώσκει η δόξα καί η Aνάσταση. Καίέχει μιά νότα θριαμβικής χαράς, τηςνίκης του Γολγοθά επί των σκοτεινώνδυνάμεων του εχθρού! Γι αυτό καί ηEκκλησία θρηνεί μέν τά παθήματα καί τόθάνατο του Aρχηγού της, όμωςπερίσεμνα καί μέ χαρά καλεί νά τηςδείξει καί τήν ένδοξή του Aνάσταση!

Χριστός Aνέστη20

Page 22: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Înaltpreasfin†itul MitropolitIosif ßi Preasfin†itul EpiscopSiluan la audien†a PapeiFrancisc

Înaltpreasfințitul Părinte MitropolitIosif al Mitropoliei Ortodoxe Române aEuropei Occidentale și Meridionale șiPreasfințitul Părinte Episcop Siluan alEpiscopiei Ortodoxe Române a Italiei,cu binecuvântarea PreafericituluiPărinte Daniel, Patriarhul României, auparticipat, miercuri, 20 martie 2013, laorele 12:00, la audiența pe careSanctitatea Sa Papa Francisc a acordat-odelegaților Bisericilor AutocefaleOrtodoxe și ai celorlalte comunitățicreștine și ai altor religii care au asistat laceremonia de inaugurare a pontificatu-lui său.

Cu această ocazie, ÎnaltpreasfințitulPărinte Iosif, conducătorul delegațieiBisericii Ortodoxe Române, a transmisPapei Francisc salutul PreafericituluiPărinte Patriarh Daniel și i-a înmânatmesajul adresat de Preafericirea Sa cuocazia alegerii și a începutului slujiriipontificale a acestuia.

Proclamarea Anului omagialal Sfin†ilor împâra†iConstantin ßi Elena

Anul 2013 a fost proclamat în mod ofi-cial ca An omagial al Sfinţilor ÎmpăraţiConstantin şi Elena în PatriarhiaRomână la împlinirea a 1700 de ani decând Sfântul Împărat Constantin a emisedictul de libertate religioasă de laMediolan. “Această libertate religioasăpentru toate religiile a făcut ca şi creşti-nii să nu mai fie persecutaţi. Anul 313este o piatră de hotar. Aproape 300 deani creştinii au fost persecutaţi că nu seînchinau împăratului şi zeilor păgânigreco-romani, de aceea mulţi dintre eiau fost ucişi în chinuri deosebite, epi-scopii şi preoţii au fost duşi în închisori,mutilaţi şi ucişi, astfel încât calendarulnostru, din primele trei veacuri, esteplin de sfinţi martiri sau mucenici caurmare a politicii mai multor împăraţiromani de a persecuta pe creştini.Sfântul Constantin cel Mare a fost unom chemat de Dumnezeu pentru oschimbare deosebită în istoria Europeişi a lumii întregi deoarece, aşa cumspune troparul, el nu a primit chemareade la oameni, ci de la Dumnezeu.

Îi cinstim pe Sfinţii Împăraţi Constantinşi Elena pentru că au fost mărturisitoriai lui Hristos și susţinători ai Bisericii.Nu numai că i-a eliberat pe episcopi şipreoţi din închisoare, dar i-a şi chematsă ajute la formarea şi educarea uneisocietăţi noi creştine. De aceea, episco-pii şi preoţii erau încurajaţi să propovă-

21

Page 23: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

duiască eliberarea sclavilor din robie;Sfinţii Împăraţi au dăruit unele imobilepublice împărăteşti numite “basilica”care erau folosite pentru judecatăpublică sau pentru a anunţa hotărârile

imperiale. El a oferit astfel de basilicicreştinilor pentru că multe biserici aufost dărâmate de împăraţii prigonitoriromani şi ca o compensaţie pentru bise-ricile pierdute au fost oferite acestelocaşuri imperiale publice pentru aservi ca biserici.

Sfinţii împăraţi au fost nu numai apără-tori ai libertăţii religioase, ci şi bunicreştini, apărători ai demnităţii umane,apărători ai omului creat după chipul luiDumnezeu, de aceea Sf. ÎmpăratConstantin a dat legi şi decrete imperia-le prin care a modificat legislaţiaromană păgână. Astfel a interzis răsti-gnirea, zdrobirea picioarelor şi ardereatrupului cu fierul roşu. Deci, a interzistortura care se practica foarte des întimpul împăraţilor păgâni. A pedepsitadulterul, a interzis avortul, deci o

mulţime din legile creştine de mai târziuau temelie în legislaţia din timpulSfinţilor Împăraţi. De asemenea, auîncurajat ajutorarea săracilor, a văduve-lor, a bătrânilor, a bolnavilor.

Avem în Sfinţii Împăraţi un model deviaţă creştină, de ajutorare a Bisericii, derespectarea libertăţii religioase, dar şi ademnităţii umane; în ei doi avem şirugători în ceruri. Sfinţii Împăraţi suntrugători pentru noi şi atunci când tre-buie să dăm o educaţie aleasă copiilor.Sfânta Elena este model de mamă caredăruieşte o educaţie luminată de cre-dinţa în Hristos care are ca temelia iubi-rea faţă de Dumnezeu şi faţă de semeni.

sursa: www.basilica.ro

Rugăciunea Sfântului EfremSirul

Rugăciunea Sfântului Efrem Sirul esteuna dintre cele mai adânci rugăciuni depocăinţă ale Bisericii Ortodoxe, fiindcitită la sfârşitul tuturor slujbelor careformează ciclul liturgic zilnic al PostuluiMare.

La finalul fiecărei slujbe, această rugă-ciune este rostită de două ori, însoţită decâte 3 metanii mari şi de 12 metaniimici ritmate la rândul lor de patrustihuri care ne amintesc de rugăciuneavameşului: „Dumnezeule, milostiv fiimie, păcătosul!“ Părintele AlexanderSchmemann spune că această rugăciune

22

Icoana Sf. Imparati Constantin si Elena

Page 24: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

ocupă o poziţie atât de importantă înslujbele Postului Mare deoarece enu-meră într-un mod propriu toate ele-mentele negative şi pozitive alepocăinţei şi constituie o „cheie“ anevoinţelor noastre din timpul postului.Aceste nevoinţe ţintesc mai întâi elibe-rarea noastră de câteva boli duhovniceş-ti fundamentale (trândăvia, grija demulte, iubirea de stăpânire şi grăirea îndeşert) care ne fac imposibil chiar înce-putul reîntoarcerii noastre spreDumnezeu. După enumerarea aspecte-lor negative ale pocăinţei, rugăciuneatrece la aspectele pozitive (curăţia, sme-renia, răbdarea şi dragostea). Ultimaparte a rugăciunii Sfântului Efrem,spune monahul MakariosSimonopetritul, e constituită tot dintr-opereche, unde însă, spre deosebire deprimele două părţi, cererea pozitivă:„Dă-mi să-mi văd căderile mele“, prece-de cererea negativă: „Şi să nu osândescpe fratele meu“. Aceste două cereri core-lative ce încheie această scurtă expunerea spiritualităţii Triodului se aplică celorcare, practicând unele virtuţi în timpulPostului Mare, se înfumurează şi sesocotesc autorizaţi să-i judece pe ceicare n-au în aparenţă acelaşi zel în„practicarea“ lor. Rugăciunea SfântuluiEfrem Sirul nu trebuie limitată doar încadrul slujbelor bisericeşti, ci poate firostită cu folos de către credincioşi înprogramul de rugăciune particulară.

“Doamne şi Stăpânul vieţii mele,

Duhul trândăviei, al grijii de multe, aliubirii de stăpânire şi al grăirii în deşert

nu mi-l da mie.

Iar duhul curăţiei, al gândului smerit, alrăbdării şi al dragostei, dăruieşte-l mie,robului Tău.

Aşa Doamne, Împărate, dăruieşte-mi casă-mi văd greşalele mele şi să nu osân-desc pe fratele meu, că binecuvântat eştiîn vecii vecilor. Amin”

Comemorarea lui IoanIanolide la Paris

Sambata 9 februarie 2013 a avut loc laParis comemorarea lui Ioan Ianolide.Evenimentul se inscrie in ciclul de con-ferinte MARTOR, dedicat martirilor simarturisitorilor din temnitele comuni-ste, organizat in cadrul MitropolieiOrtodoxe Romane pentru EuropaOccidentala si Meridionala. Pana acumau fost omagiati Mircea Vulcanescu, Pr.Gheorghe Calciu si Valeriu Gafencu. Inprima parte a evenimentului a fost orga-nizata o masa rotunda cu tema„Căutarea eroilor uitaţi”, la care au par-ticipat, pe langa cei amintiti, si InaltPreasfintitul Iosif.

După mărturia fostilor detinuti politicidespre rezistenta prin spiritualitate acelor intemnitati in anii ’50 de catreautoritatile comuniste, in cea de-a douaparte a simpozionului istoricul AdrianNicolae Petcu, a adus in atentia publicu-lui o serie de date inedite si fragmentedin marturisirea de credinta a lui Ioan

23

Page 25: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Ianolide. De asemeni, a fost vernisata sio expozite fotodocumentara, realizatain parteneriat cu CNSAS despre sufe-rinta si marturisirea lui Ioan Ianolide,asa cum se gasesc in arhivele Securitatii.

Tot in dupa-amiaza zilei doamnaConstanta Ianolide a fost prezenta prinfilmul-scrisoare si interviul "Așa cum l-am cunoscut eu…" realizat de catreRafael Udriste in studiourile TVR.

În final, a fost proiectat filmul „TreiCrăciunuri“, realizat de CristinaChirvasie de la Televiziunea Română,după un scenariu propus de IoanIanolide în cartea „Întoarcerea laHristos“.

Programul întregii zile a fost consacratmemoriei lui Ioan Ianolide, cel care afost prietenul de suferință și rugăciune,precum și biograful lui Valeriu Gafencu(sfântul închisorilor).

Alături de Valeriu Gafencu, IoanIanolide a luptat pentru apărarea cre-dinţei ortodoxe, făcând parte din grupulmisticilor (nume dat chiar deSecuritate) din temnița Aiudului și mai

tarziu din cea de la Târgu Ocna.

După ieșirea din pușcărie, într-o atmo-sferă unde domnea frica și teroarea,scrie cartea memoriilor, predanie amărturisitorilor români din inchisori:Intoarcerea la Hristos – document pen-tru o lume nouă (ediție îngrijită lamănăstirea Diaconești, edituraChristiana), ascunzându-și, de altfel,manuscrisul de frica Securității. Elînsuși se destăinuie cititorilor:

“Am scris aceste pagini tensionat defrică dar nu pot muri fără a mărturisituturor oamenilor, cinstit și obiectiv,cele ce am trăit, am văzut și am sufe-rit…”. “Am scris ca o marturisire. Amscris ca un testament. Am scris cu spe-ranta ca aceste randuri vor supravietuimie”. “Imi fac o datorie sfanta fata delume din a marturisi cele petrecute aicisi sunt constient ca nu imi risc viata, cisufletul. Caci daca m-ar ucide pentruaceasta marturisire de adevar as fi feri-cit, dar ei ucid sufleteste, ei distrugomul, ei ne vor unelte ale iadului lor – siasta ma inspaimanta”.“Dupa ce am traitun sfert de secol in temnita, azi traim totin temnita, dar la dimensiuni mai largi.Suntem supusi aceluiasi program dematerializare a spiritualitatii. Suntemredusi la tacere si condamnati la moar-te. In afara de credinta nu mai avemnicio putere.“ (din Intoarcerea laHristos)

Sursa: http://www.razbointrucuvant.ro

24

Page 26: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Descoperire: Giulgiul dinTorino datează de pe vremea Mântuitorului.

Ultimele cercetări ale cercetătorilor dela Universitatea din Padova au deschisun nou capitol în istoria Giulgiului de laTorino. Astfel, analiza materialului adus la concluzia că acest giulgiu dateazădin secolul I, din timpul MântuitoruluiIisus Hristos. Pe această pânză, se aflăimprimate faţa şi conturul trupului unuiom crucificat.

Ultimele cercetări au fost publicate încartea „Taina Giulgiului” scrisă de JulioFanti, profesor de termodinamică şi deSaverio Gaeta, jurnalist.

Până acum exista destulă incertitudinecu privire la datarea giulgiului, care esteţinut în Catedrala din Torino. O datarecu radio-carbon desfăşurată în 1988 aafirmat faptul că acesta datează dinperioada medievală, însă a fost dovedităca eronată.

Ultimele experimente de o mult maimare acurateţe se bazează pe spectros-copia cu infraroşii, care înregistreazăspectrul intraroşu al absorbţiei sub-stanţei. Rezultatele au fost comparate cumateriale similare din secolul I, însă şi

din alte perioade ale timpului. Oameniide ştiinţă spun că exactitatea rezultate-lor este de 95%.

În ziua de 30 martie, în Sâmbăta ceaMare, Giulgiul va fi expus în Torinopentru a treia oară în ultimii 1000 deani.

Festa interculturale aLugano

Arrivata alla settima edizione, la festainterculturale organizzata dallaComunità Ortodossa della SvizzeraItaliana è diventata già una vera e bellatradizione locale, riunendo ogni announ grande numero di partecipanti dellazona Ticino – più di 600 persone dinazionalità diverse: serba, bulgara,russa, moldava, ucraina, svizzera eromena. L'evento si vuole un'occasioned'incontro e di conoscenza reciproca frala comunità locale e le comunità orto-dosse presenti del canton Ticino, trami-te la cultura e la musica.

Nel programma:

• Dalle ore 09:00 alle 14:00 sono pro-grammate partite di calcio. Si sfide-ranno ragazzi, adulti e veterani dellanostra comunità nonché amici delTicino e dell’Italia.

• A partire dalle ore 12:00 saranno ser-vite gustose grigliate nonché specia-lità salate e dolci dei Balcani.

25

Page 27: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

• Nel pomeriggio, alcuni artisti pre-senteranno varie produzioni di canti,danze e musica.

Nel programma artistico:

• Il complesso serbo Balkan Lovers.

• Il gruppo serbo di danza folcloristicaBranko Radicevic.

• Il conosciuto cantante romeno padreMarius Ciprian Pop con la figliaAntonia.

• La cantante Ioana Petrean.

• Il sassofonista romeno TeodorDanciu.

• Il gruppo russo di Yulia SudakovaFasani.

• Il gruppo ukraino di Milano concanti russi e ukraini.

• Un gruppo della fanfara di Lanzod'Intelvi, Italia.

• Il clarinetista Danciu Claudiu, la vio-linista Valentina Botnari e altrimasterandi dei Conservatori dimusica di Lugano e Basel.

• Alcuni ragazzi dalle comunità pre-sente suoneranno diversi strumenti eci saranno altre piacevoli sorprese.

L'evento si svolgerà a Cadempino presso il Centroeventi, in Via Industria2, dalle ore 09.00 alle ore 24.00

Vi chiediamo cortesemente di sostenerequesta importante iniziativa inter -culturale.

26

Hanno collaborato alla redazione di questo numero:Padre Mihai Mesesan, Padre Gabriel Popescu, Renato Giovannoli,

Nebojsa Veljic, Yulia Sudakova, Vasiliki Alexandrou

BUONAPASQUA

Page 28: bolpar pasqua 2013-26.xp Layout 1 - Ortodossia.euortodossia.eu/.../Bollettino-Parrocchiale-2013-Pasqua.pdf · Giorno della Risurrezione, giorno della gioia San Matteo l’evangelista

Programma Liturgico

Ogni domenica ore 10:30 Divina Liturgia, chiesa Madonnetta(Lugano)

1 Maggio 2013, ore 19:00 Il Sacramento dell’Unzione

2 Maggio 2013, ore 10:30 Giovedi Santo - Divina Liturgia2 Maggio 2013, ore 19:00 L’Ufficio dei dodici Vangeli

chiesa Madonnetta

3 Maggio 2012, ore 19:00 Venerdi Santo - L’ufficio della sepolturadel Signore, chiesa Madonnetta

4 Maggio 2013, ore 22:00 Sabato Santo - L’ufficio della Risurrezionee Divina Liturgiachiesa Sacro Cuore, Lugano

5 Maggio 2013, ore 10:30 Domenica della Santa Pasqua,Divina Liturgia, chiesa Madonnetta

Per il sacramento della confessione e qualsiasi desiderio spirituale o socialePadre Mihai Mesesan è sempre a disposizione di tutti i fedeli e può essere contattato all’indirizzo:

Via Generale Guisan 13CH–6900 MassagnoTel./fax: 091 - 966 48 11Natel: 076 - 322 90 80Email: [email protected]

Coloro che desiderano sostenere la nostra parrocchia possono farlo tramite il nostro conto postale:Comunità Ortodossa Elvetica, 6900 Lugano, Conto 69-9695-4