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Gli eventi sportivi vissuti e raccontati dagli studenti del Liceo Scientifico “Albert Einstein” di Teramo SPORT DI CLASSE Interamente realizzato all’interno della scuola e composto in L A T E X 2 ε . Coordina i lavori la prof.ssa R. Limoncelli. Num. 3 novembre 2017 Impagabile! editoriale GRETA MASCELLA, LEONARDO POMPONII, LUDOVICA PATACCHINI, LUCREZIA MARCATTILJ, AURORA DI ILIO, FLAVIA BENVENUTO (5H) nel lontano 2015 l alternanza scuola- lavoro rappresentava una novità per il nostro Paese, il quale, non senza difficoltà, ora tenta di adattarsi alle linee guida europee inerenti l’istruzione e aventi come finalità l’annullamen- to del divario effettivo fra la scuola e le realtà lavorative. Il Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo ha saputo accogliere l’innovazione, grazie al- l’indole positiva e curiosa di alunni e docenti, ai quali si riconoscono un impegno lodevole nonché un’attenzione meticolosa nei confronti della componente studentesca che, in un primo momento, si diceva perplessa di fronte al cam- biamento. In particolare, per quanto riguarda l’indirizzo sportivo, i tutor competenti si so- no adoperati per la strutturazione di moduli specifici di 100 h che abbracciassero diverse di- scipline, al fine di arricchire il curriculum degli studenti di esperienze formative inerenti il loro indirizzo di studi. Ma non è tutto, poiché non è mancata la collaborazione effettiva e poliglotta fra gli stu- denti ed il CSI cittadino per l’organizzazione di un evento che coinvolgesse giovanissimi atleti, con tanto di musica e gonfiabili, né tanto me- no un viaggio d’istruzione a Formia presso il Centro Federale di Preparazione Olimpica, il quale si è rivelato un’interessante occasione di arricchimento personale sia per i docenti che per i ragazzi. Ultima per questo mese, ma non certo meno importante, l’intervista ad una cam- pionessa internazionale di ginnastica artistica, per scoprire aspetti sempre più emozionanti di una mens sana in corpore sano. Progetto “CHI SONO IO!” il valore della formazione nello sport e nelle attività motorie PROF. PASQUALE RICCI il centro federale di formia (lt) nel perio- do tra gli anni 70 e 80 è stato la seconda casa di una delle nostre più grandi glorie sportive di tutti i tempi, il compianto Pietro Mennea, cam- pione olimpico dei 200 mt a Mosca nel 1980,e recordman mondiale sulla stessa distanza con 1972 a Città Del Messico nel 1979 (record im- battuto dal 1979 al 1996) oltre ai numerosi allori, mondiali, Europei ed Italiani sui 100 mt e nella staffetta veloce 4 x 100 mt.

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Gli eventi sportivivissuti e raccontatidagli studenti delLiceo Scientifico“Albert Einstein”

di TeramoSPORT DI CLASSE

Interamente realizzatoall’interno della scuola e

composto in LATEX 2ε.Coordina i lavori la

prof.ssa R. Limoncelli.

Num. 3 novembre 2017 Impagabile!

editorialeGRETA MASCELLA, LEONARDO POMPONII, LUDOVICA PATACCHINI,

LUCREZIA MARCATTILJ, AURORA DI ILIO, FLAVIA BENVENUTO (5H)

nel lontano 2015 l’alternanza scuola-lavoro rappresentava una novità per il nostroPaese, il quale, non senza difficoltà, ora tentadi adattarsi alle linee guida europee inerentil’istruzione e aventi come finalità l’annullamen-to del divario effettivo fra la scuola e le realtàlavorative.

Il Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramoha saputo accogliere l’innovazione, grazie al-l’indole positiva e curiosa di alunni e docenti,ai quali si riconoscono un impegno lodevolenonché un’attenzione meticolosa nei confrontidella componente studentesca che, in un primomomento, si diceva perplessa di fronte al cam-biamento. In particolare, per quanto riguardal’indirizzo sportivo, i tutor competenti si so-no adoperati per la strutturazione di modulispecifici di 100 h che abbracciassero diverse di-scipline, al fine di arricchire il curriculum deglistudenti di esperienze formative inerenti il loroindirizzo di studi.

Ma non è tutto, poiché non è mancata lacollaborazione effettiva e poliglotta fra gli stu-denti ed il CSI cittadino per l’organizzazione diun evento che coinvolgesse giovanissimi atleti,con tanto di musica e gonfiabili, né tanto me-no un viaggio d’istruzione a Formia presso ilCentro Federale di Preparazione Olimpica, ilquale si è rivelato un’interessante occasione diarricchimento personale sia per i docenti cheper i ragazzi. Ultima per questo mese, ma noncerto meno importante, l’intervista ad una cam-pionessa internazionale di ginnastica artistica,per scoprire aspetti sempre più emozionanti diuna mens sana in corpore sano.

Progetto “CHI SONO IO!”

il valore della formazione nello

sport e nelle attività motorie

PROF. PASQUALE RICCI

il centro federale di formia (lt) nel perio-do tra gli anni 70 e 80 è stato la seconda casa diuna delle nostre più grandi glorie sportive ditutti i tempi, il compianto Pietro Mennea, cam-pione olimpico dei 200 mt a Mosca nel 1980, erecordman mondiale sulla stessa distanza con19”72 a Città Del Messico nel 1979 (record im-battuto dal 1979 al 1996) oltre ai numerosi allori,mondiali, Europei ed Italiani sui 100 mt e nellastaffetta veloce 4 x 100 mt.

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Num. 3 SPORT DI CLASSE [novembre 2017] 2

All’arrivo al centro, siamo stati accolti daldottor Giuseppe Cindolo, presidente dellaFIEFS e campione olimpico nel mezzofondo,più di 30 volte campione italiano e bronzo aglieuropei.

Durante lo stage, il gruppo classe ha affron-tato le tematiche più svariate, dalle rilevazio-ni anatomo-funzionali (I.M.C.), alle rilevazionipratiche (batterie di test inerenti la valutazionenelle attività motorie). Oltre alla rilevazionepratica e alla successiva elaborazione dei da-ti, sono stati trattati argomenti teorici di variointeresse: l’importanza del riscaldamento nel-la pratica sportiva, i concetti basilari di unacorretta alimentazione, il doping e le sostan-ze dopanti. Gli insegnanti hanno coinvolto iragazzi chiamandoli ad intervenire in un di-battito aperto di riflessione e di analisi sugliargomenti.

L’organizzazione sotto la guida del prof.Paolo Cambone (esperto del settore, docente

presso l’ISEF Statale di Roma e docente di Scien-ze Motorie presso il LISS “Pacinotti” di Roma)è stata impeccabile. Il corso è stato validamentesupportato da Sergio Liani, altra gloria dellanostra Atletica Leggera, campione italiano dei110 hs e Olimpionico a Città del Messico, mol-to gradito dai ragazzi, figura di alta levaturamorale e umana.

Inoltre i ragazzi hanno effettuato una visitaal laboratorio massiofisioterapico del centro do-ve, sotto la guida di Nico Viscusi, hanno presoconoscenza di macchinari per la riabilitazioneed assistito a una seduta pratica sulle correttetecniche di massaggio pre e post gara.

Alla fine dello stage, noi docenti e alunni sia-mo rientrati nella quotidianità con la consape-volezza di esserci arricchiti, oltre che di nozioni,di forti motivazioni spendibili nel nostro LiceoSportivo.

Progetto: CHI SONO IO!Enti promotori: F.I.E.F.S. – M.I.U.R. – C.O.N.I.Luogo dell’evento: Centro Federale di Preparazione Olimpica (C.P.O.) di FormiaPeriodo di effettuazione: dal 3.11.2017 al 5.11.2017

Classe: 2H del Liceo Scientifico Sportivo di Teramo.Alunni partecipanti: Aurora Minuti, Alessia Stucchi, Riccardo Lucantoni, Giulio Porrini,

Federica Aloisi, Claudia Fantozzi, Claudia Boccuccia, Stefano Zanotti,Stefano De Dominicis, Ayrton Ambrosii, Valerio Polverini, Loris Mongi,Gabriele Naselli, Andrea Paoletti.

Docenti accompagnatori: prof. Pasquale Ricci, prof.ssa Simonetta Ferrante, prof. Giancarlo DellaLoggia.

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Num. 3 SPORT DI CLASSE [novembre 2017] 3

Gli alunni della classe 2H del LSS di Teramo ospitial CPO di Formia

l’incantevole tramonto di vecchie

glorie

AURORA MINUTI, ALESSIA STUCCHI, RICCARDO LUCANTONI,

GIULIO PORRINI, FEDERICA ALOISI, CLAUDIA FANTOZZI, CLAUDIA

BOCCUCCIA, STEFANO ZANOTTI, STEFANO DE DOMINICIS, AYRTON

AMBROSII, VALERIO POLVERINI, LORIS MONGI, GABRIELE NASELLI,

ANDREA PAOLETTI

quando ci siamo iscritti al liceo scientifi-co Sportivo eravamo coscienti della fatica e del-l’impegno necessario, ma le grandi emozioninon sono tardate ad arrivare.

Il nostro sogno si è realizzato a Formia il 3

Novembre del corrente anno scolastico, dovesiamo stati accompagnati dai nostri docenti diScienze Motorie.

La mattina seguente l’arrivo abbiamo avutomodo di confrontarci con un rappresentantedel Liceo Sportivo di Roma e con un ex atletaolimpionico, Sergio Liani; giunti in aula ma-gna abbiamo interagito riguardo uno dei temifulcro: il riscaldamento idoneo ad effettuare iltest sui 60 m piani sul campo di atletica. Abbia-mo poi svolto tre prove tecniche ciascuno: sui

blocchi di partenza eravamo tutti molto tesi,ognuno di noi voleva far bella figura davanti acampioni di fama internazionale che si stavanoallenando con noi.

Il secondo test previsto per la mattinata con-sisteva nel lancio della palla medica frontalee dorsale, per un totale di sei lanci ciascuno.Le ragazze eseguivano il lancio con la palla da2kg, mentre i ragazzi con quella da 3kg. Ter-minati i test siamo stati accolti dal fisioterapi-sta del CPO (Centro di Preparazione Olimpica)che ci ha illustrato brevemente alcuni tipolo-gie di massaggio e il funzionamento della Te-car. Durante il pranzo abbiamo avuto l’onore diconoscere personalmente, scattando delle fotoricordo, il campione olimpico di salto di Rio deJaneiro 2016, Thiago Braz da Silva, il quale si èmostrato molto gentile e disponibile.

Alle 16:00 era fissato il secondo appuntamen-to al campo di atletica, dove abbiamo eseguitoaltrettanti esercizi tecnici, tra i quali il salto inlungo da fermo e il salto triplo. Inizialmen-te non è stato semplice per tutti svolgerli corret-tamente, ma con i consigli dei nostri insegnantisiamo riusciti ad eseguirli in modo ottimale.

Noi ragazze, accompagnate da Sergio Liani,abbiamo anche avuto l’occasione di ammirareil meraviglioso tramonto sul Mar Tirreno.

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La giornata, giunta ormai al termine, si èconclusa con un interessantissimo dibattito sull’alimentazione diretta dalla professoressa Simo-netta Ferrante. Successivamente, dopo cena,ci siamo trovati nuovamente in aula magna,questa volta a trattare un argomento tanto inte-ressante quanto complesso: il doping. In tardaserata, stanchi ma davvero felici e soddisfatti,

siamo tornati nelle nostre stanze per riposare esvegliarci l’indomani ancora più carichi.

La mattina seguente, prima di fare colazione,ci siamo misurati a vicenda la frequenza cardia-ca come richiesto dai professori e subito dopo cisiamo recati al campo di atletica. Qui ci atten-deva una dura prova tecnica: il test di Cooper,che consiste nel correre 12 minuti per verifica-re il massimo consumo d’ossigeno dell’allievosottoposto a tale sforzo.

Arrivati al campo i professori ci hanno divi-so in tre gruppi, composti ognuno da cinqueragazzi in modo tale che ciascun componen-te del gruppo successivo potesse misurare lafrequenza cardiaca del rispettivo compagno cheaveva appena terminato il test.

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Num. 3 SPORT DI CLASSE [novembre 2017] 5

Dopo aver concluso la prova ci siamo reca-ti nei rispettivi alloggi, abbiamo fatto i baga-gli e, terminato il pranzo, abbiamo salutato eringraziato i responsabili del centro.

Siamo ripartiti contenti e felici, ricchi diindescrivibili emozioni, consapevoli di avervissuto un’esperienza unica ed irripetibile.

La legge 107/2015 sotto i riflettori degli alunni delLiceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo

il nuovo volto della scuola

LUCREZIA MARCATTILJ

il fenomeno dell’alternanza scuola-lavoro affonda le sue radici nell’anno 2015, gra-zie alla legge 107 de La Buona Scuola entratain vigore di lì a poco; ed altro non è che unamodalità didattica recente, innovativa ed ob-

bligatoria in linea con il principio della scuolaaperta.

L’intero progetto si basa su un’esperienzapratica che aiuti gli studenti e le studentesse aconsolidare le conoscenze acquisiste nel corsodel biennio dando loro la possibilità di testarlesul campo, al fine di arricchirne la formazionee orientarne il percorso di studi. Il tutto è sta-to reso possibile grazie alla collaborazione trascuole ed enti pubblici o privati, che hanno mes-so a disposizione "luoghi di lavoro" e personale

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qualificato allo scopo di istruire i neofiti dellavoro sulle norme di sicurezza e sull’eventualepercorso da seguire.

Tutti i ragazzi italiani, a partire dal terzo an-no della scuola secondaria di secondo gradofino al quinto anno, sono obbligati a frequen-tare dei luoghi di lavoro per portare a terminele 200 ore obbligatorie necessarie per l’ammis-sione agli Esami di Stato. La misura ha ufficial-mente preso forma nel corso dell’anno scola-stico 2015/2016, quando anche il nostro LiceoScientifico "Albert Einstein" ha dato il via alletrattative stipulando vari accordi e convenzionicon “i soggetti ospitanti”.

È stato sicuramente un grande cambiamen-to dal punto di vista culturale, più in lineacon le prassi europee, che ha finalmente fattoincrociare il mondo scolastico con quello dellavoro annullandone il divario. Ciò nonostanteci sono ancora molteplici aspetti da migliorare.Come è pur vero che le difficoltà iniziali neltrovare un ambiente lavorativo stimolante in li-nea con le capacità scientifiche degli alunni delLiceo, sono state in gran parte superate. Si pen-si alle esperienze di alternanza scuola-lavoroall’Osservatorio Astronomico, all’Archivio diStato e all’Università degli Studi di Teramo, percitarne solo alcune, che stanno dando ottimi ri-sultati grazie alla grande collaborazione tra glistudenti, i tutor e le imprese ed enti ospitanti.Indubbiamente ancora tanto va potenziato e ot-timizzato. Bisognerebbe, a mio avviso, affinareil coordinamento tra i vari interlocutori e creareuna continuità fattiva con il mondo lavoro perconsentire ai ragazzi di mettere in campo tuttele competenze acquisiste a scuola. Fiduciosiin un percorso formativo di alternanza sem-pre più efficace che incrementi maggiori oppor-tunità di lavoro e sviluppi adeguate capacitàdi orientamento, continueremo con impegno epartecipazione le nostre attuali esperienze giàricche di emozioni e di risultati soddisfacenti.

La presa di coscienza degli studenti del Liceointorno alla legge 107/2015

al passo con l’europa

DOMENICO PETRUCCI (3G)

l’alternanza scuola-lavoro è una modali-tà didattica innovativa regolata dagli articoli 33

e 43 della legge 107/2015. In particolare nell’ar-ticolo 33 si legge che essa ha una durata diversaper i licei rispetto agli istituti tecnici o profes-sionali dato che questi ultimi sono più orientatiall’entrata diretta nel mondo del lavoro.

Essa prevede moduli di lavoro diversi per lediverse tipologie di scuole, ovvero 200 ore per ilicei e 400 ore per istituti tecnici e professionali.

Le ore sono complessive, da accumulare nelcorso dell’ultimo triennio di scuola, e non pre-vedono nessuna forma di retribuzione o dirimborso spese.

I progetti di alternanza possono essere svol-ti sia durante l’anno scolastico, nell’orario dilezioni o nel pomeriggio, sia nei periodi divacanza.

Le scuole sono incoraggiate a inserire nelcalcolo delle ore dedicate all’alternanza scuolalavoro anche le eventuali esperienze lavorativesvolte dallo studente all’estero.

L’esperienza è un importante passo avantiper il corso di studio degli studenti italiani poi-ché li aiuta, se questa è svolta correttamente,ad approcciarsi ad un mondo che per i giovanid’oggi è quasi completamente estraneo ed èanche una importante iniziativa poiché, l’alter-nanza scuola-lavoro è già una realtà in quasitutti i paesi europei. In questo modo l’Italia egli italiani, tengono testa ai loro coetanei france-si, inglesi eccetera, portando il talento italianonel mondo a livelli più alti.

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L’esperienza di alternanza scuola-lavoro della classe5D del Liceo Einstein in collaborazione con il CSI

di Teramo

nel paese del balocchi

MATTEO DI BIAGIO 5D

l’alternanza scuola-lavoro è un modello

di apprendimento che permette a noi studentidella scuola secondaria di secondo grado disvolgere un percorso di istruzione realizzandouna parte della formazione presso un’impresao un ente locale.

Al riguardo, anche il nostro istituto scolasti-co si è attivato per condurre noi giovani licealia prendere coscienza che nel mondo del lavoroattuale, oltre alle conoscenze disciplinari speci-fiche, occorrono tutta una serie di competenzecome: la capacità di adattamento, la capacitàdi sapersi relazionare, lo spirito di iniziativa,la creatività, la responsabilità, la flessibilità, lacapacità di gestire l’imprevisto.

In quest’ottica, ecco che ha avuto inizio ilnostro percorso di alternanza pur con le diffi-coltà del caso che sono state ben presto risoltegrazie alla volontà e alla professionalità di tuttele figure coinvolte.

Tra le varie attività previste per noi studentidel 5D del Liceo Scientifico Sportivo di Teramo,ce n’è stata una particolarmente interessante edivertente che andremo a raccontare.

In occasione della convenzione tra il nostroistituto scolastico e il CSI di Teramo, siamostati coinvolti nella realizzazione di una mani-festazione intitolata “MOVE ON”, promossaappunto dal Centro Sportivo Italiano (CSI) cit-tadino, che si è svolta presso la Palestra dellaScuola Molinari domenica 26 novembre 2017

dalle 14:30 alle 21:00.È stato un evento entusiasmante e, direi, ben

riuscito grazie all’organizzazione studiata neiminimi dettagli e al grande impegno di tutti.Gli operatori del CSI ci hanno assegnato deiruoli: alcuni ragazzi si sono occupati della par-te amministrativa avendo cura dei tesseramentie del pagamento dei biglietti, altri invece hannoallestito un piccolo parco-giochi con i gonfiabili,altri ancora hanno montato l’impianto audioper la musica ed infine altri che hanno assistitoi bambini durante i giochi e aiutato loro a di-vertirsi. Al termine della serata, i responsabilisi sono congratulati per il nostro impegno e cihanno comunicato che intendono coinvolgerciin altre iniziative.

È stata un’esperienza faticosa e al tempostesso soddisfacente che ripeterei volentieri.

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Gli alunni del LSS si soffermano a raccontare perl’occasione le loro esperienze sportive di alternanza

scuola-lavoro

time out

FEDERICA COSENTINO (4H)

il progetto di alternanza scuola-lavoro

relativo all’anno scolastico 2017-2018 che coin-volge noi studenti della classe 4H prevede untotale di 100 ore suddivise in 2 moduli, uno di60 ore e un altro di 40. Le attività hanno avutoinizio a fine novembre grazie alle convenzioniche il nostro Istituto ha inteso stipulare con tresocietà sportive, quali la Scuola Calcio Teramo“Gaetano Bonolis”, la “NS Pallavolo” Teramo ela “Teramo a spicchi” Basket Teramo. Tre realtàsolide e importanti del tessuto sportivo loca-le in continua espansione, che prestano moltaattenzione alla promozione dello sport e cheinvestono la loro professionalità e le loro risorseper la crescita del settore giovanile. Tutte convivai numerosi allenati da esperti di rinomatafama, anche nazionale, che di giorno in giornosi adoperano per infondere negli atleti i valoridel fair play e della solidarietà e per far accre-scere forza, entusiasmo, coraggio, creatività egioia di condivisione.

Prima di iniziare il progetto di alternanza,non è stato affatto semplice articolare l’orariopomeridiano dei corsi poiché molti di noi stu-denti del Liceo Scientifico Sportivo hanno gliallenamenti presso le loro società di appartenen-za. Ma, grazie all’impegno e alla collaborazionetra le diverse figure, è stato possibile realizzare

un percorso formativo che ci consentirà di ac-quisire nuove competenze e nuove occasioni diorientamento.

Dopo un prima fase di accoglienza e di co-noscenza in cui i dirigenti e gli istruttori cihanno illustrato la loro struttura societaria, levarie programmazioni e tutta la logistica cheruota intorno ai campionati, abbiamo iniziatoad approcciarci ai vari incarichi per applicarele conoscenze apprese e per acquisire le buoneprassi sportive.

È un’esperienza che ci sta entusiasmandomolto e che speriamo possa essere di buonauspicio per l’avvenire.

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I ricordi e le aspirazioni di uno studente del 4H delLSS in occasione dell’esperienza di alternanza

scuola-lavoro

un tuffo nel passato

RICCARDO CECI

il mio nome è riccardo e frequento la clas-se 4H. Per l’a.s 2017/2018 il nostro istituto sco-lastico ha attuato un metodo inusuale per farsì che svolgessimo le cento ore prestabilite dialternanza scuola-lavoro. Essendo la 4H unaclasse ad indirizzo sportivo, le ore sono state ri-partite in tre moduli corrispondenti a tre sport,quali il basket, la pallavolo e il calcio. Si trattasenza dubbio di un’alternanza particolare, cheha suscitato sin da subito un positivo interes-se da parte della componente studentesca. Altermine delle ore, ogni alunno sarà in gradodi padroneggiare con discreta dimestichezza lediscipline sopra elencate.

Gioco a basket da quando avevo quattro an-ni e, pertanto, come ogni atleta appassionato,reputo il mio lo sport più bello del mondo. No-nostante abbia già un buon bagaglio di nozioniteorico-tattiche riguardo la disciplina in que-stione, svolgere ore di alternanza in strutturedove si pratica basket con bambini piccoli fasì che io riviva piacevolmente il mio passatodi giocatore in erba. Si tratta di ricordi signifi-cativi risalenti alla mia infanzia e, proprio perquesto, ho voluto scattare una foto con tuttigli allievi e con i miei stessi allenatori di untempo. Sono felice e motivato nell’affrontarequesta nuova esperienza perché, aldilà del va-lido aspetto pratico, ritengo degna di meritoanche la strutturazione delle attività. Ad esem-pio, nelle ore dedicate al calcio, che svolgiamopresso le strutture dello stadio F.C. Bonolis diTeramo, non apprendiamo solo schemi di gio-co, bensì il funzionamento dell’intero apparatoamministrativo di una società. Il medesimo di-

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scorso è valido per la pallavolo, la cui strutturasocietaria è solida e aperta a qualsiasi forma dicollaborazione.

Concludo sottolineando che si tratta di ungrande impegno che richiede molto tempo. Ri-sulta importante dunque riuscire a conciliarestudio, alternanza e, naturalmente, la nostraamata attività sportiva quotidiana.

Ai nostri microfoni Giulia Sciamanna, promettenteallenatrice della Società Ginnastica Teramo

quando la tradizione conta

LUDOVICA PATACCHINI

tra le attività promosse dal csi abruzzo la

Ginnastica Artistica è sicuramente tra le disci-pline più spettacolari. I giovani atleti, volteg-giando sui vari attrezzi, sono pronti ad entusia-smare il fitto pubblico, ma dietro quest’eccel-lente preparazione troviamo l’esperienza del-la giovanissima allenatrice Giulia Sciamanna,oramai in questo mondo dai suoi primi passi.

LP: A quanti anni e come hai iniziato la tuaesperienza nella ginnastica artistica?

GS: Ci sono praticamente nata! Ho iniziatoa muovere i miei primi passi in palestra,infatti è proprio qui che da piccolinagiocavo, mi arrampicavo, rotolavo, vistoche è un’attività portata avanti da moltianni dalla mia famiglia. Un avvicina-mento concreto, però, a questa realtà c’èstato solo a 5 anni e ad oggi questo sportè per me una vera e propria passione,in cui sono immersa a 360° gradi.

LP: Anna di Mattia è tua madre, quanto hainfluito la sua passione sportiva su dite?

GS: La nostra è una passione che dura da ge-nerazioni. Mio nonno Walter Di Mattiaassieme a sua sorella Antonietta furonogli allenatori di Anna (mia madre) e Sa-ra (la sorella minore), che a loro volta

hanno trasmesso a me la grande inclina-zione, la costanza e la determinazione.Sicuramente il nostro passato ha influi-to molto sul futuro,ed è grazie a loro seoggi ho raggiunto questi traguardi.

LP: Quando è stata inaugurata la società?Ha subito riscosso grande successo?

GS: La società è nata ufficialmente nel 1976

grazie alla perseveranza di mio nonno edi sua sorella, che hanno creduto moltoin questa esperienza, e che nel 2016 ciha fatto spegnere le candeline del no-stro 40esimo anniversario. Fino al 2015

ci siamo sempre allenati nella palestradell’ ITIS, ma è stato difficile fin dall’ini-zio organizzarsi anche con la scuola e leattività che essa regolava. Ormai da dueanni ci siamo trasferiti nella strutturacomunale a Villa Pavone che ci permet-te di avere un po’ più di libertà e nesiamo fortemente orgogliosi. La socie-tà ebbe subito un gran successo, ancheperché era l’unica nel teramano e unadelle poche in Abruzzo. Questo fu unelogio a Teramo che risultava essere unadelle province all’avanguardia in questosettore, dopo Pescara.

LP: Ci racconti un po’ le emozioni dellaprima gara, quando è stata?

GS: Avevo appena 8 anni quando partecipaialla mia prima gara a Pescara classifican-domi terza a livello regionale: questa fuper me una gioia immensa e un passe-partout per le nazionali a Fiuggi, chericordo come se fosse ieri. In quell’occa-sione durante un esercizio al corpo libe-ro ebbi una dimenticanza e mi bloccai,non riuscivo più a fare nulla tranne cheagitare le braccia in maniera scompo-sta. Io non stavo capendo nulla, mentremia madre mi incitava a muovermi, midiceva di continuare, di girare, di farequalcosa insomma, ma io ero completa-mente immobile. Essendo piccola vidil’errore come un qualcosa su cui ridere,mentre mia madre si agitò molto! Per

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me era ancora solo un gioco, che oggi èil mio lavoro.

LP: Il premio che per te è stato piùsignificativo?

GS: Sicuramente un premio, per me, moltosignificativo è stato il sesto posto allegare nazionali del 2008 nella specialitàdella trave, che è anche il mio traguardomigliore. Nel 2009 infatti la rottura dellegamento crociato ha “compromesso”un po’ il mio percorso e dato che ave-vo 14 anni ho dovuto aspettare luglio2010 per operarmi. Nonostante tutto hodovuto allentare un po’ la presa e starepiù a riposo. Forse questo ha stronca-to la mia carriera sul nascere, ma so-no comunque contenta di quello che hooggi.

LP: Cos’è che oggi ti spinge ancora aproseguire con la società ?

GS: Il motore di tutto è la grande passioneche ho per questo sport, che è comun-que molto duro. Solitamente si inizia dabambini verso i 6-8 anni, ma si terminamolto presto (20-22 anni) a causa dellegrandi sollecitazioni che interessano inparticolar modo le articolazioni. Il fat-to che io abbia dovuto smettere ancorprima è stato un trauma, ma l’insegna-mento mi ha aiutata a superarlo. Lasoddisfazione è nelle atlete gioiose, con-tente e predisposte al sacrificio, che siimpegnano per un risultato. Guardan-do loro rivivo quello che facevo io daginnasta.

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