Tav: effetti sulla salute ed impatto ambientale dellamianto Facoltà di Scienze e Tecnologie Corso...

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Tav: effetti sulla salute ed impatto ambientale

dell’amianto

Facoltà di Scienze e TecnologieCorso di Laurea in rischi e risorse geoambientali (Classe 86/S)

Dipartimento di Scienze della Terra

Leone Speranza

Anno Accademico 2008-2009

Amianto

• Con il termine amianto o asbesto, termite derivante dal greco “ασβεστος” significante “inestinguibile”, si designa una serie di varietà fibrose di silicati, di diametro molto ridotto (anche inferiore ai 20-30 nm).

• Elevata resistenza alla trazione, agli agenti fisici e chimici, alle elevate temperature, e da notevole flessibilità.

I minerali asbestiformi possono essere suddivisi in due categorie principali: quella dei serpentini, di cui fa parte il crisotilo, e quella degli anfiboli, che include amosite, crocidolite, tremite e antofillite.

serpentini

crisotilo

anfiboli

Amosite, crocidolite, tremolite, antofillite

Nel caso della Val di Susa, dove passa il tracciato della TAV, l’amianto si trova nelle serpentiniti.

Amianto nel passato Per le sue elevate qualità tecnologiche e per il suo basto costo, l’amianto ha

avuto in passato (tra gli anni 50 e 70), una larghissima serie di applicazioni:

• Rivestimenti antincendio• Isolamenti termo-acustici• Condotte, tubi e serbatoi• Tetti e coperture esterne• Pavimentazioni, soffittature e pannelli interni• Indumenti ignifughi

Amianto e salute

La respirazione e/o ingestione di fibre di asbesto può determinare malattie caratterizzate da un lungo intervallo di tempo tra l’inizio dell’esposizione e la comparsa della malattia stessa (tempo di latenza). La pericolosità consiste nella possibilità di rilasciare fibre inalabili.

I Rischi per la salute sono connessi alla quantità e al tipo di fibre inalate, alla loro stabilità chimica e ad una predisposizione personale a sviluppare la malattia. Studi scientifici hanno dimostrato che la pericolosità del crisotilo è molto alta.

Asbestosi

• Malattia cronica legata alle proprietà delle fibre di asbesto di provocare una cicatrizzazione (fibrosi) del tessuto polmonare cui fa seguito un irrigidimento con perdita della capacità funzionale.

• Le fibre resistono agli attacchi dei macrofagi, ma quelle di maggiore lunghezza (oltre 5 micron), non possono essere catturate dagli stessi che muoiono nel tentativo di eliminare le fibre di amianto, inducendo una reazione infiammatoria che sta all’origine della lesione asbestosica.

• L’asbestosi, in soggetti fumatori, può aumentare la probabilità di insorgenza di carcinomi. La malattia porta in generale ad un aggravamento dei disturbi respiratori fino a giungere a casi di insufficienza respiratoria gravissimi e infine mortali.

• Non esiste una terapia specifica e non è possibile pertanto una guarigione.

Mesotelioma• E’ tumore maligno che può colpire le membrane sierose di rivestimento dei

polmoni (pleura) e degli organi addominali (peritoneo). Sono quasi inesistenti nella popolazione non esposta ad asbesto. I mesoteliomi sono ritenuti tumori spia di una esposizione da amianto (lavoratori, persone residenti intorno a miniere, familiari venuti in contatto con le polveri accumulatesi sulle tute di lavoratori direttamente esposti)

• Il tempo di latenza è dell’ordine di decenni e può arrivare a superare anche 40 anni. Il decorso è quasi sempre molto rapido e accompagnato da un progressivo deterioramento delle condizioni generali. La sopravvivenza è in genere inferiore a 1 anno dalla scoperta del tumore; attualmente non sono state individuate ancora terapie efficaci.

Carcinoma polmonare, tumori del tratto gastrointestinale e

della laringe

• Tumore maligno più frequente.

• Stretta relazione con la quantità totale di asbesto inalata e con l’abitudine al fumo di tabacco.

• Progressivo deterioramento delle condizioni di salute e la possibilità di metastasi. L’efficacia di trattamenti farmacologici è purtroppo tutt’oggi molto relativa.

• Il rischio di contrarre questo tumore nei non fumatori non esposti ad asbesto, risulta di 11 su 100000 persone l’anno; nei non fumatori esposti ad asbesto, risulta circa 5 volte superiore; nei fumatori che non sono esposti ad asbesto, è circa 10 volte superiore ed è addirittura oltre 50 volte superiore nei fumatori che sono anche esposti ad asbesto.

Amianto e TAV• In Piemonte le rocce che possono contenere amianto affiorano nella parte marginale

del Massiccio Ultrabasico di Lanzo e nella Zona Piemontese dei Calcescisti con Pietre Verdi:

• a) MASSICCIO DI LANZO si estende al margine della Pianura Padana dalla bassa Val di Susa alla Val di Viù, ed è costituito da peridotiti parzialmente trasformate in serpentiniti.

• b) ZONA PIEMONTESE è diffusa in tutto il Piemonte e nella Valle d’Aosta e costituisce una fascia di ampiezza variabile da pochi chilometri a 20-25 km, estesa in tutto l’arco alpino occidentale. Essa è costituita da:

• Pietre Verdi (principalmente prasiniti e serpentiniti): derivano dalla trasformazione metamorfica di basalti e peridotiti costituenti il fondale della Tetide.

• Calcescisti: derivano dalla trasformazione metamorfica dei sedimenti che si sono depositati sul fondo della Tetide, e sono caratterizzati dalla presenza e talora abbondanza di carbonato. Amianto si può trovare sia nelle Pietre Verdi che al contatto tra queste ed i Calcescisti.

• Nelle Alpi Occidentali, l’amianto può essere contenuto principalmente in due tipi di rocce, appartenenti alla Zona Piemontese dei Calcescisti con Pietre Verdi:

1 serpentiniti 2 prasiniti

• SERPENTINITI: rocce di colore verde più o meno scuro, costituite essenzialmente da minerali del gruppo del serpentino (antigorite, lizardite e crisotilo) e da magnetite (amianto: crisotilo e tremolite).

• PRASINITI: rocce di colore verde scuro, costituite da tre minerali verdi (attinoto, epidoto e clorite) e da un minerale incolore (albite).

• In certe prasiniti l’attinoto può crescere in vena e sviluppare un abito fibroso.

Schema tettonico semplificato delle arco alpino occidentale. In verde chiaro e scuro è mostrata la Zona piemontese dei calcescisti (verde chiaro) in cui sono presenti meta-ofioliti (verde scuro).

Impatto ambientale

• L’amianto non è considerato rilevante tra gli inquinanti di tipo alimentare o del sottosuolo. Sembra però che sue fibre, pur essendo insolubili, possano inquinare l'acqua quando le sorgenti attraversano strati geologici con giacimenti di amianto o quando il trasporto idrico avviene in tubature di cemento e amianto. E’ ancora in fase di studio

Acqua mista ad Amianto e Piombo discendono dalla Cava fin nel centro abitato - Discarica Napoli

• Il regime anemologico della bassa Valle di Susa è caratterizzato da una prevalenza dei venti occidentali (diretti verso Torino) e da un vivace regime di brezza termica giornaliera con flusso da est diretto verso l’interno della valle.

• I venti occidentali sposterebbero le particelle di amianto verso Torino, mentre i venti orientali raggiungerebbero le particelle raggiungendo zone residenziali

• Un’altra parte del flusso sarebbe canalizzata nella valle principale raggiungendo i centri abitati di fondovalle posti a monte dei cantieri.

• Per una valutazione del rischio sanitario indotto dalla dispersione di particelle di amianto ad opera del vento è necessario costruire un dettagliato modello di diffusione atmosferica.

Problemi legati al vento

Conclusioni• Nell’area interessata dal progetto TAV sono presenti ingenti quantità

di Amianto, Uranio e Radon

• rappresentano un serio pericolo per la salute

• I danni che potrebbero essere causati riguardano principalmente il sistema respiratorio (fenomeni cancerosi) ma anche il sistema osseo e secondo studi più recenti anche il tratto gastro-intestinale

• Gli amianti, siano essi serpentini o anfiboli, vanno temuti a causa dell’elevata capacità di dispersione in atmosfera

• E’quindi necessario riflettere con molta attenzione su quali siano i costi sia in termini di denaro che di salute per la realizzazione di un’opera di questo e vedere quale sia la sua effettiva convenienza.