Presentazione standard di PowerPoint · 2018-09-14 · Definizione di Tribologia • Scienza che...
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CAPITOLI
• COME LEGGERE ANALISI OLIO
• COME UTILIZZARE AL MEGLIO UN CONTAPARTICELLE
• CASE HISTORIES
Oleodinamica 4.0 @ Bosch Rexroth
Oleodinamica 4.0
Definizione di Tribologia
• Scienza che studia l'attrito, la lubrificazione e l'usura
di superfici a contatto e in moto relativo.
• Dal greco “tribos” – “strofinamento”e λόγος (logos) che
significa "ragionamento"
• Nel 1966 il governo inglese commissionò al Prof. Jost
uno studio sul potenziale impatto economico della
tribologia
L’importanza di Tribologia e Lubrificazione
Leggere un’analisi olio
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• La Tribologia poteva far risparmiare alla Gran Bretagna 515 mln di sterline l’anno (circa 800 mln $ del 1966)
• Nel 1982 il National Research Council valutò il risparmio del Canada dovuto alla tribologia in circa 5 bln $ per anno (11,5 bln $ nel 2010)
• Gli studi degli ultimi anni hanno riscontrato che nei paesi sviluppati il risparmio economico può arrivare fino all’1,6% del P.I.L. (Prodotto Interno Lordo)
Il Report di Jost
• La Tribologia ha un impatto multimilionario sull’economia globale.
Il Report di Jost - Conclusione
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Leggere un’analisi olio
Migliorare la lubrificazione significa
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risparmio
creare un mondo più sostenibile
ANALISI DI LABORATORIO
• Analisi contaminazione solida (contaparticelle laser e conta al microscopio) - ISO 4406, ISO4407
• Analisi acqua con metodo Karl-fischer ASTM D6304
• Analisi T.A.N. – Total Acid Number – ASTM D664, ASTM D974
• Analisi Demulsività – ASTM D1401
• Analisi Air-Release – ASTM D3427
• Analisi Schiumeggiamento – ASTM D892
• Analisi Viscosità 40-100 °C, indice – ASTM D445, ASTM D2270
• Analisi Gravimetrica – ISO4405
• Analisi Spettrofotometrica FT-IR – ASTM E2412
• Analisi Spettroscopica ICP-OES – ASTM D5185
• Analisi RPVOT – ASTM D2272
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Leggere un’analisi olio
STRUMENTAZIONE
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INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI OLIO
INDICATORI STATO DELL’OLIO
PARAMETRI CHIMICO-FISICI
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PARAMETRI DA CONTAMINAZIONE
Netto peggioramento parametro Patch TestAumento del rischio di
fenomeni di sticking delle servovalvole, specialmente
in fase di avviamento a freddo
Netto peggioramento parametro
contaminazione solida
Superamento delle soglie raccomandate dai
costruttori (OEM)
Incremento del parametro Patch Test
esaurimento riserva antiossidanti e formazione sottoprodotti di usura del
fluido, invecchiamento della base
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PARAMETRI DA CONTAMINAZIONE
Gestione del contenuto d’acqua nei fluidi lubrificantiQuando eccedente le soglie, provoca aumento dei fenomeni di corrosione, eventi associati afallimenti per mancate condizioni di adeguata lubricità verso i componenti lubrificati.L’acqua agisce da ossidante, catalizzando l’invecchiamento del lubrificante.
EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE ACQUOSA
Inoltre, a causa della elevata tensione di vapore dell’acqua rispetto all’olio minerale, aumenta notevolmente la tendenzaalla cavitazione su pompe, sedi di valvole e luci di aspirazione, con conseguenti fenomeni di erosione suicomponenti interessati.
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ELEMENTI CONTAMINANTI
Elementi contaminantiVariano in funzione della tipologia di fluido e del sistema considerato.Nella maggior parte dei casi il silicio proveniente da sabbia, potassio e
sodio provenienti dalle acque.Si considera contaminazione anche l’introduzione di fluidi inquinanti non compatibili nella composizione di un determinato fluido per alterazione sostanziale della natura chimica: anche l’acqua viene considerata tale.
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METALLI DA USURA
Elementi da usura sistematicicomunemente riscontrabili in olio, al verificarsi dei fenomeni di usura
(leghe di ferro).Difficilmente indicano il
componente interessato dal fallimento, suggerendo però la
necessità di ispezionare il sistema.
Elementi da usura specificipossono talvolta indicare la
localizzazione del fenomeno da usura nel sistema considerato,
eventualmente con individuazione diretta del componente oggetto di
usura
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ELEMENTI ADDITIVI
Elementi additiviVariano in funzione della tipologia di fluido.
Il profilo elementare sopra riportato si riferisce a un fluido idraulico minerale convenzionale, con presenza di additivazione antiusura contenente zinco e fosforo,
calcio come elemento detergente. La presenza di zolfo risulta principalmente attribuibile alla base del lubrificante.
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PARAMETRI OIL AGEING CORRELATI
Calo della resistenza all’ossidazioneIl parametro subisce un calo al diminuire della concentrazione di
antiossidanti presenti nel prodotto.
Calo della concentrazione di additiviesaurimento della riserva di elementi antiusura e
detergenti presenti nella formulazione dei fluidi idraulici minerali convenzionali. L’analisi viene svolta con tecnica
ICP-OES
Aumento dell’aciditàSi osserva generalmente aumento
dell’acidità, calo parallelo della resistenza all’ossidazione
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Modifiche della viscositàIl parametro dovrebbe rimanere pressoché stabile. Aumenti nei valori si riscontrano, generalmente, con l’invecchiamento del
prodotto.
Modifiche dello spettro FT-IRLa tecnica consente di indagare riguardo la composizione chimica dei fluidi lubrificanti, ricerca di fattori di ossidazione, calo della concentrazione di additivi e presenza di fluidi contaminanti.Tecnica d’indagine molto versatile, che fornisce risposte nell’arco di pochi minuti.
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PARAMETRI OIL AGEING CORRELATI
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Oleodinamica 4.0
CONTAMINAZIONE E VIBRAZIONI
Contamination
Vibration
INCREMENTO LIVELLO DICONTAMINAZIONE PARTICELLARE
RAGGIUNGIMENTO SOGLIA DI ATTENZIONE
PER LE VIBRAZIONI
ROTTURA DEL CUSCINETTO
Utilizzare al meglio un contaparticelle
€ 300.000,00
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CONTATORI AUTOMATICI DI PARTICELLE
I contatori automatici di particelle rappresentano il metodo più diffuso per l’analisi dellacontaminazione da particelle solide in ambiente industriale.
• misurano la dimensione e il quantitativo di particelle; registrano il passaggio delle singoleparticelle presenti nel fluido quando interrompono la luce trasmessa da un laser ad unfotodetector in grado di rilevare la dimensione della particella.
• sono semplici da utilizzare e reperire; forniscono risultati accurati e ripetibili per quanto riguarda i conteggi, generando il codice di pulizia del fluido al termine dell’analisi.
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TECNOLOGIA LASER
I contatori automatici in tecnologia laser sono semplici da utilizzare e reperire; forniscono risultati accurati, ripetibili sia per quanto riguarda i conteggi del particolato che per quanto riguarda il codice di pulizia del fluido.
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INSTALLAZIONE
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INSTALLAZIONE
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Se effettuata correttamente, soggetta a regolare monitoraggio, l’Analisi dell’olio gioca un ruolochiave nella pianificazione della manutenzione preventiva delle macchine.
IMPORTANZA DELL’ANALISI DELL’OLIO
STANDARD DI PULIZIA DEL FLUIDO
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new expected life
FAILURE RATE MODEL
L.E.F. - Life Extension Factor (ISO CLEANLINESS RULE):
OILSAFE PROACTIVE MAINTENANCE & R.O.I.
Life Extension Factors (Swan, 2006)
Aumentando il grado di pulizia all’interno delcomponente è possibile allungarne la vita in modoconsiderevole.
L’allungamento della vita dei componenti dovuti aduna maggiore pulizia del fluido lubrificante èrappresentabile utilizzando la curva di Macpherson
Microns
Mill
ions
of
cycl
es
to f
atigue
wear
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NORMATIVA ISO 4406
In base alla normativa ISO 4406 MTD, il codice di contaminazione viene espresso in trevalori che, riportati in ordine, rappresentano il numero di particelle maggiori o uguali a4m, 6m e 14m contenute nel fluido analizzato.
Nella classe ISO vengono distinti 30 codici numerici, ciascuno individua, quantitativamente,un minimo ed un massimo di particelle, di dimensioni superiori a quelle in riferimento,presenti nel quantitativo di fluido indicato (1 ml). Vengono di seguito riportate le modalitàdi lettura.
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TABELLA DI CONVERSIONE NAS 1638 – ISO 4406 –AS4059E
Lo standard NAS1638 è stato sviluppato per definire i livelli di contaminazione nel settore aereospaziale.NAS1638 è stato sostituito da AS4059, la cui versione E è stata adattata per fornire dati riguardo i livelli dicontaminazione, per valori sia cumulativi che differenziali.
50.000 9.731
3.462306
53
6A / 5B / 6C / 5D / 5E
Spesso, la classe NAS vieneidentificata con un solo valore: inquesto caso, che peraltro nonrappresenta una fotografiasufficientemente esaustiva dello statodell’olio, si attribuisce come codice dicontaminazione il valore massimomisurabile per i differenti rangedimensionali analizzati per 100 ml difluido campione.
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LIVELLO DI PULIZIA RICHIESTO DAI COMPONENTI
Molti costruttori di componenti idraulici, di sistemidi guida e di sollevamento idrostatici, specificanoil livello di pulizia dell’olio ottimale per i lorocomponenti. Sottoponendo i componenti ad unlivello superiore di contaminazione, si provoca unadurata inferiore degli stessi la quale, nel tempo,porta ad una ridotta efficienza.
1. Worst cleanliness grade in new oil. (ISO 20/18/15; NAS 9). Capacity control valves. Cylinders / rolls – Turbines.
2. Gear pumps / motors - Mobile Units (ISO 19/17/14; NAS 8).
3. General Mechanical Engineering at medium pressure / capacity. Directional valves -Pressure valves. Piston pumps / Motors. High quality reliable systems (ISO 18/16/13; NAS 7).
4. Proportional valves. Machine tools. High performance pressures (ISO 17/15/12; NAS 6).
5. Servo-valves. Formula one car racings. Very high reliability systems (ISO 16/14/11; NAS 5).
6. Laboratory - Aviation and aerospace (ISO 15/13/09; NAS 4).
Utilizzare al meglio un contaparticelle
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Ad oggi i fluidi nei sistemi idraulici e di lubrificazione sono relativamente ben puliti. L'uso di contenitori per il campionamento (per analisi off-line) può introdurre errori sostanziali e rendere quasi impossibile l'analisi, nel processo di misura della contaminazione.
Confronto tra conteggio in linea e conteggio off-lineIn presenza di livelli di contaminazione superiori (codici ISO maggiori), c'è poca differenza tra le due modalità di analisi. Nondimeno, man mano che l'olio diventa più pulito, il livello registrato dall'analisi off-line in maniera imprecisa indica un olio più sporco rispetto all'analisi in linea.Fonte: Università di tecnologia di Tampere, Finlandia
METODO DI CAMPIONAMENTO
Utilizzare al meglio un contaparticelle
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Le particelle piccole e molto piccole, sono le principali responsabili dell’effetto di usura di cui si è dettodianzi e, pertanto, inducono l’aumento dei drenaggi interni, la perdita di tenuta delle sedi, fallimento diguarnizioni, la diminuzione del rendimento e perfino l’invecchiamento prematuro del fluido, dovuto aossidazione chimica localizzata sulla superficie dei particolari. I danni dovuti all’inquinamento fine (chespesso rappresenta oltre il 70% dell’inquinamento complessivo), non sono da sottovalutare e possonomanifestarsi in tempi più o menolunghi, comunque imprevedibili;in taluni casi può, anche,essere molto rapido a causadel già citato effetto-valanga
EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE SOLIDA
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Solid Particlesmonitoring
Viscosity monitoring
Ferromagneticparticlesmonitoring
Water content and other agingparametersmonitoring
OIL CONDITION MONITORING: SOLUZIONE INTEGRATA 4.0 (SENSORISTICA DI PROCESSO)
Utilizzare al meglio un contaparticelle
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Principio di funzionamento
• Parametri di input
• Algoritmi ed elaborazione dati
• Impostazione soglie di allarme
• Parametri di input
• Algoritmi ed elaborazione dati
• Parametri di Output
• Diagnosi immediata
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con gestione in remoto tramite porta ethernet verso PC
Interfaccia Utente Pro Face View Monitoraggio dei parametri con segnalazione
Oil-Status
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OIL CONDITION MONITORING: SOLUZIONE INTEGRATA 4.0 (SENSORISTICA DI PROCESSO)
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MONITORAGGIO REAL TIME
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CAPITOLI
• COME LEGGERE ANALISI OLIO
• COME UTILIZZARE AL MEGLIO UN CONTAPARTICELLE
• CASE HISTORIES
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Case History: impianto di laminazione attività finalizzate alla ricerca di fattori di malfunzionamento e fallimento delle servovalvole
• Analisi di laboratorio approfondite
• Tecniche d’indagine approfondite,applicate a punti differenti dell’impianto
• Analisi elementare della composizione degli elementi filtranti per la
ricerca di anomalie composizionali e del contaminante
• Raccolta degli esiti delle analisi olio e filtri e formulazione diagnosi in relazione alla
caratteristiche d’impianto;
Casi di studio
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Case History: impianto di laminazione
• Lo spettro FT-IR dell’olio esclude la contaminazione con altri fluidi
• La concentrazione degli elementi, misurati all’ICP-OES, si mantiene al di sotto o in prossimità dei 10 mg/kg (soglia di attenzione).
• L’analisi gravimetrica conferma l’esito dell’analisi di contaminazione solida: superiore alla soglia di allarme!!
Casi di studio
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Case History: impianto di laminazione
• Diagnosi fluidi lubrificanti confermata per buona parte dei campioni prelevati dalla linea;
• Approfondimento con analisi degli elementi filtranti; analisi SEM (microscopio a scansione elettronica) dei materiali di costituzione;
Casi di studio
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Case History: impianto di laminazione
• Elementi filtranti dal condizionamento, dal ritorno, dall’uscita della pompa non evidenziano anomalie, solo presenza degli elementi di costituzione dei filtri;
Stesura della diagnosi per gli elementi filtranti
• I fattori di contaminazione rinvenuti all’interno dei singoli elementi, sono da considerarsi nella norma;
• Assenza di accumuli di contaminazione localizzati nei filtri, riconducibili a fenomeni significativi di usura presenti sull’impianto.
Casi di studio
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Analisi dei dati raccolti e dei dati relativi all’impianto
• Analisi accurata del circuito;
• Dimensionamento dei filtri;
• Analisi dei filtri relativamente al grado di filtrazione e relativa capacità di ritenzione di ogni filtro (capacità di accumulo contaminanti dei singoli elementi filtranti utilizzati);
• Verifica delle portate di off-line;
• Controllo del ΔP misurato per ogni filtro;
Evidenze
• Potere di filtrazione: 5 μm assoluti β5≥1.000;
• Portata dei filtri in pressione: 300 l/min circa;
• Portata dei filtri ritorno/off-line: 400÷800 l/min;
• Portata circuito off-line: 400÷800 l/min;
• Potere di filtrazione dei filtri di aerazione: 5μm o inferiore;
Diagnosi
Il sistema risulta nel complesso correttamente dimensionato.
La causa del fallimento delle servovalvole è probabilmente causato da un flussaggio non idoneo del primo avviamento dell’impianto.
Si consiglia inoltre di effettuare l’analisi delle servovalvole oggetto del fallimento, di procedere alla filtrazione Off-Line della carica olio con filtri ad elevata efficienza ed idonei alla tipologia di fluido utilizzata.
Casi di studio
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Case History: Interazione elemento filtrante con fluidi di processo
Intasamento anomalo di elemento filtrante
• Dopo valutazione inziale, si decide di ispezionare l’elemento filtrante e in particolare di caratterizzarne il materiale sigillante adottato nella costruzione dell’elemento filtrante e le relative interazioni con il fluido di lubrificazione e di processo (ammoniaca) impiegati nel compressore;
• Ispezione iniziale: il sigillante non è uniforme come dovrebbe risultare. La parte esterna ha subito ingiallimento, si ipotizza attacco da parte del fluido di processo;
• Analisi mediante microscopio elettronico SEM del sigillante evidenzia come il fluido di processo abbia complessato il calcio e lo zinco; i due elementi vengono liberati dal sigillante, andando ad ossidare il lubrificante, generando sottoprodotti complessi di ossidazione del fluido, che comportano, come conseguenza ultima, l’intasamento del setto filtrante;
• Analisi FT-IR del fluido lubrificante conferma la presenza di assorbimenti di gruppi funzionali riconducibili ai comuni sigillanti;
• Soluzione: sostituzione della tipologia di elemento filtrante;
Casi di studio
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FINE
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