Itinerario Zootropio

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Progetto di itinerario Pratica continuata I: ARTI PLASTICHE Giacomo Meschini Tema itinerario: Lo zootropio Classe: 2A Sede: Balerna DPP: doc. Sibilla Altepost Documenti: - Scheda itinerario - Piano lezione 1+2 - Schede preparazione elementi

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Itinerario per il docente sullo zootropio.

Transcript of Itinerario Zootropio

Progetto di itinerario

Pratica continuata I: ARTI PLASTICHE

Giacomo Meschini

Tema itinerario: Lo zootropioClasse: 2A

Sede: BalernaDPP: doc. Sibilla Altepost

Documenti: - Scheda itinerario - Piano lezione 1+2 - Schede preparazione elementi

Lo zootropio

zootropio [dal greco antico ζωή (zoe), vita, e dal tema di τρέπω (trepo), volgere] s.m. Oggetto costitu-ito da un cilindro rotante provvisto di fessure ver-ticali con raffigurazioni al suo interno. Osservando il cilindro durante la sua rotazione si crea un effetto ottico per cui le figure al suo interno sembrano ani-marsi

ARP - classe 2

3scheda itinerario - Giacomo Meschinizootropio - ARP - classe 2

prototipo a 13 tessere

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Zootropio

Saper costruire.

Da sempre l’essere umano è rimasto incantato da tutto ciò che riuscisse ad ingannare i propri sensi, ed è anche in questo che risiede il fascino del cine-ma. Sono convinto che quest’attività saprà suscitare grande curiosità e interesse presso degli studenti di SM del 2012. Oltre a questo aspetto estetico vi è anche una motivazione di tipo culturale: al fine di poter apprezzare e capire i cartoni animati e il cine-ma è necessario conoscere la scienza dietro queste realtà. Conoscere e realizzare un’esperienza come questa può essere un momento per approfondire un’aspetto dell’evoluzione della cultura visiva dell’ul-timo secolo.

Il principio attorno alla quale ruotano tutte le macchi-ne pre-cinematografiche è quello della persistenza retinica, vale a dire quel fenomeno per cui le imma-gini rimangono impresse sulla retina per qualche fra-zione di secondo prima che il cervello inizi a elabo-

Oggetto di studio:

Argomento:

Motivazione della scelta dell’oggetto:

Riferimenti esterni:

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Consegna generale:

Obiettivi generali:

Descrizione dell’oggetto di studio:

rare quella successiva. Se le immagini si succedono con una frequenza di almeno 10 fotogrammi al se-condo il nostro centro di elaborazione visivo smet-te di analizzare le immagini come unità singole e le trasforma in un’unica immagine, con tre fotogrammi si ottiene l’illusione del movimento. Dalla scoperta della persistenza retinica all’invenzione del cinema-tografo passarono circa 70 anni. L’antenato di tutto fu il taumatropio (1824) che anticipò di meno di un secolo il cinematografo dei fratelli Lumière (1894), così nacque la settima arte: il cinema.Lo zootropio rappresenta una delle numerose in-venzioni che contribuirono a sviluppare la moderna industria del cinema e della tecnologia di registra-zione delle immagini. Il primo macchinario di questo tipo fu inventato da uno scienziato nel 1834.

Costruire uno zootropio e saper progettare una se-quenza di immagini che verranno animate.

Saper leggere delle istruzioni di montaggio e lavora-re in maniera autonoma. Imparare a lavorare un ma-teriale grezzo per arrivare a predisporre tutte le com-ponenti prima di giungere alla fase di montaggio.

Si tratta di un lavoro la cui realizzazione non pone particolari ostacoli tecnici ad eccezione della fase di assemblaggio per la quali gli allievi devono aiutar-si reciprocamente. Si tratta principalmente di tagli dritti i quali servono ad ottenere elementi quadran-golari; unica eccezione è il taglio dell’onnagono per ottenere il disco attorno al quale sono fissate le tes-sere. Una volta eseguiti i tagli e rifiniti i componenti (carteggio e fondo per legno) gli elementi verranno assemblati per ottenere il risultato finale. Ciò che ne risulta è una macchina costituita da un disco monta-to sull’estremità superiore di un albero di trasmissio-ne verticale azionato a mano. Sull’estremità inferiore è inserito un chiodo, questo è necessario per ridurre il fattore di attrito tra i materiali così che non interfe-risca con la rotazione del disco, ciò è indispensabile affinché il risultato dell’animazione appaia migliore.Un’altro dettaglio indispensabile al buon funziona-mento è la colorazione finale della parte esterna del

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disco: le tessere, ciò importante per ridurre l’inter-ferenza visiva nel momento in cui si visiona l’anima-zione.

La realizzazione di questo oggetto è suddivisa in due momenti: uno di carattere esecutivo e uno cre-ativo. La parte di esecuzione è costituita da 6 fasi:

1. taglio delle tessere 2. preparazione della strutta di supporto 3. preparazione del disco 4. carteggio e trattamento del legno 5. assemblaggio 6. colorazione

L’attività di carteggio inizierà ma mano che si termi-neranno i pezzi, vi è però un momento in cui tutti i pezzi dovranno essere pronti e carteggiati perché si stenderà la prima mano di imprengante. Sarà ne-cessario ricarteggiare i pezzi, passare un’altra mano e nuovamente carteggiare. Le fasi di trattamento e

Le fasi della costruzione:

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carteggio avverranno sull’arco di due lezioni occu-pando 40 minuti per settimana. Il tempo restante di questi due momenti sarà destinato a iniziare la crea-zione delle sequenze di immagini.

Non conosco la classe, per questo motivo durante la prima lezione si svolgerà il taglio delle tessere. Si tratta di una competenza tecnica che già dovreb-bero aver acquisito, svolgendo questo compito per primo sarà possibile rilevare le capacità di taglio dei singoli allievi. È previsto l’ottenimento di tessere supplementari in caso alcune dovessero danneg-giarsi nella fase di montaggio. Per evitare che si for-mi una cosa di attesa ai trafori (6 per 9 allievi) ho deciso di fornire degli assi più piccoli. il vantaggio è doppio. Man mano che i primi allievi avranno pronti i pezzi verranno mandati ai trafori dal docente, gli altri potranno proseguire a segnare i restanti pezzi. Infine ricevendo tavole di legno più piccole significa meno tagli da parte degli allievi in questa fase, perciò ci saranno meno imperfezioni possibili perché un mag-giore numero di tessere avranno tre lati su quattro tagliati con la sega a nastro dal docente.La seconda fase prevede l’uso del trapano a co-lonna, a metà lezione, ma mano che gli elementi da forare saranno pronti, verrà fatta un’introduzione all’uso del trapano. Mentre i ragazzi saranno occu-pati a rifinire i pezzi (taglio o primo carteggio) quelli che avranno pronti i pezzi verranno individualmente a usare il trapano sotto la supervisione del docente.Il taglio del disco anch’esso avrebbe potuto porre delle difficoltà per il riporto delle misure dei lati nel-le ennagono, per questo motivo gli allievi ricevono quest’informazione non in cifra numerica ma in lun-ghezza da riprodurre con il compasso per poi fare il riporto sul legno.Infine vi è un ultima difficoltà che è nella fase di as-semblaggio, in questo momento è prevista una par-te di lavoro da svolgere a copie sotto la guida del docente. L’illustrazione dei passaggi per assembla-re il modello verrà svolta passo per passo in singoli momenti attorno a un tavolo in modo che tutti pos-sano osservare le sequenze di montaggio e imitarle. Un aspetto critico di questa fase è rappresentato dall’affrancatura delle tessere, per questo motivo

Analisi compito:

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-http://www.precinemahistory.net/1830.htm: per informazioni sul precinema e sulle macchina da ani-mazione-http://courses.ncssm.edu/gallery/collections/toys/opticaltoys.htm: galleria con esempi di altre inven-zioni precinema e descrizione storica-http://www.indire.it/e-learning/risorse/materiali/materialedidattico/SMSAlighieri2/Caleidoscopio/esplorazioni/persist..htm: alcuni esempi per spiega-re la persistenza retinica

Referenze bibliografiche e fonti:

ogni allievo avrà tagliato un paio di tessere supple-mentari in caso qualcuna di esse dovesse danneg-giarsi. Le tessere saranno tutte pre-segnate (vedi fase 1) con i punti in cui piantare i chiodi, questi ver-ranno martellati nelle tessere singolarmente prima di venire fissate sul disco. Successivamente verranno incollate sul disco, così facendo gli allievi quando dovranno inchiodarle al disco avranno le tessere già parzialmente fissate. L’inchiodatura avverrà in orizontale, tenendo il disco sul tavolo e il lato con la tessera leggermente sporgente dal bordo. Verrà mostrato agli allievi come costruire un fermo d’aiuto per svolgere il compito con meno difficoltà (meno possibilità di errore).