MODELLI ANALITICI DI TURBOLENZA:LO SCALARE PASSIVOAnalytical models of turbulence:
from large scales to small scales, and beyond
Marco Martins Afonso
Relatori: Roberto Festa, Andrea Mazzino
Genova, 22\5\2006
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TURBOLENZA
Equazione di Navier–Stokes:
∂tv + v · ∂v = ν∂2v + g − ρ−1∂p
(vettoriale, non lineare, non locale)
Caratteristiche:
I eccitazione su molti gradi di liberta
I presenza di forti gradienti di velocita
Fenomenologia:
I iniezione di energia a grande scala
I frammentazione su scale via via piu piccole con flusso costante
I dissipazione a piccola scala
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un tracciante
o inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un tracciante
o inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un tracciante
o inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un tracciante
o inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ
+ v · ∂θ
= κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ
+ f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile
( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
TRASPORTO DI SCALARE PASSIVO
Campo scalare passivo θ(x, t)
Esempi:
I concentrazione di un traccianteo inquinante (di densita simile al fluido)
I temperatura in assenza di fenomeni di galleggiamento
Equazione evolutiva di avvezione-diffusione forzata:
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
Vantaggi rispetto all’equazione di Navier-Stokes:
I campo incognito scalare
I equazione lineare
I descrizione locale
ma: fenomenologia molto simile ( 〈v2〉 7→ 〈θ2〉 )
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE”
v(x, t),f (x, t):
I campi stocastici gaussiani
I statisticamente stazionari, omogenei, isotropi
I δ-correlati nel tempo (nessuna memoria temporale)
I a media nulla ( 〈v(x, t)〉 = 0 = 〈f (x, t)〉 )
I e momento del second’ordine espresso spazialmente da...
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE〈f (x)f (x′)〉
∝ Θ(L− r)
VELOCITA〈vµ(x)vν(x′)〉
∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA〈vµ(x)vν(x′)〉
∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA〈vµ(x)vν(x′)〉
∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA〈vµ(x)vν(x′)〉
∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
rugosita ξ
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
rugosita ξ
{ = 0⇔ rumore bianco
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
rugosita ξ
{ = 0⇔ rumore bianco= 2⇔ flusso liscio
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
rugosita ξ
{ = 0⇔ rumore bianco= 2⇔ flusso liscio= 4/3⇔ teoria K41
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ
(r � Lv )
rugosita ξ= 4/3⇔ teoria K41∈ (0; 2)
MODELLO DI KRAICHNAN “ORIGINALE” (2)
FORZANTE (a grande scala)〈f (x)f (x′)〉 ∝ Θ(L− r)
VELOCITA (incomprimibile)〈vµ(x)vν(x′)〉 ∼ r ξ (r � Lv )
rugosita ξ= 4/3⇔ teoria K41∈ (0; 2)
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉
= C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[
∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂2θ(x, t)+f (x, t)
]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉
= C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[
∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂2θ(x, t)+f (x, t)
]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉
= C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[
∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂2θ(x, t)+f (x, t)
]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[
∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂2θ(x, t)+f (x, t)
]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[
∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂2θ(x, t)+f (x, t)
]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨
[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩
+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 +
2κ0∂2C
(θ)2
+ F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 +
2κ0∂2C
(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2 = Vµν∂µ∂νC
(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
DAL CAMPO ALLA CORRELAZIONE
FUNZIONE DI CORRELAZIONEa due punti e tempi uguali
〈θ(x, t)θ(x′, t)〉 = C(θ)2 (x, x′, t)
⟨[∂tθ(x, t)+v(x, t)·∂θ(x, t) = κ0∂
2θ(x, t)+f (x, t)]×θ(x′, t)
⟩+simm.
∂tC(θ)2 = Vµν∂µ∂νC
(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t)
7→ C(θ)2 (r)
θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t)
7→ C(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r)
θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2 = Vµν∂µ∂νC
(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2 + 2κ0∂
2C(θ)2 + F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{
α− βr2−ξ
(r < L)
γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)
γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)
γr2−d−ξ
(r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale
←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ ⇒ ζ2 = 2− ξ
SOLUZIONE STAZIONARIA-OMOGENEA-ISOTROPA
C(θ)2 (x, x′, t) 7→ C
(θ)2 (r) θ x r θx′
θ
x
r
θ
x′
0
∂tC(θ)2
= Vµν∂µ∂νC(θ)2
+ 2κ0∂2C
(θ)2
+ F
C(θ)2 (r) =
{α− βr2−ξ (r < L)γr2−d−ξ (r > L)
Intervallo inerziale ←→ Range non forzato
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ ⇒ ζ2 = 2− ξ
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}
C(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
MODIFICA DEL MODELLO INIZIALE
I velocita sempre omogenea e isotropa
I forzante disomogenea
distanza relativa r ≡ x− x′
baricentro (geometrico) z ≡ (x + x′)/2
}C
(θ)2 (r, z) funzione di 6 variabili
↓ricerca della dipendenza da r
↓sviluppo di C
(θ)2 su basi invarianti:
1. per traslazione
2. per rotazione
↓trattazione parametrica
↓problema di ricostruzione
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 = 0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 = 0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 = Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su m
I analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0
I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖
0← η
←− L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖
0← η
←− L
Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖
0← η
←−
L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η
←−
L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Scale in gioco:
‖ ←− `q −→ ‖0← η
←−
L Lv ∞
‖ ← r → ‖
← r → ‖
1. Trasformata di Fourier z 7→ q:
C(θ)2 (r, z) 7→ C
(θ)2 (r,q)
I effetto disomogeneita: comparsa scala `q ∝ q−2/(2−ξ)
`−(2−ξ)q C
(θ)2 =
0 =
Vµν∂µ∂ν C(θ)2 + F
2. Sviluppo su armoniche sferiche per r:
C(θ)2 (r,q) 7→ Cj ,m(r ,q)
I degenerazione su mI analisi settore isotropo j = 0I ipotesi Fj=0(r ,q) = F (q)Θ(L− r)
⇒ studio di C(θ)2 (r ; `q)
Sorgente puntiforme:
‖ ←−
‖ ←− `q −→ ‖0← η ←− L Lv ∞
‖ ← r →
‖ ← r → ‖
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) =
A(`q)− B(`q)I(r)↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I
⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala
⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
SOLUZIONE DISOMOGENEA
Intervallo inerziale r < L:
C(θ)2 (r ; `q) = A(`q)− B(`q)I(r)
↓ (`q→∞)
α− βr2−ξ (limite omogeneo)
presenza di funzioni Bessel I⇒ assenza di un’unico esponente di scala⇒ sovrapposizione di diverse leggi a potenza
1e-06
1e-05
0.0001
0.001
0.01
0.1
1
10
0.001 0.01 0.1 1 10
S(θ)2 (r ; `q)
r/L
`q/L = 102 →
`q/L = 10−2 →
1e-06
1e-05
0.0001
0.001
0.01
0.1
1
10
0.001 0.01 0.1 1 10
S(θ)2 (r ; `q)
r/L
`q/L = 102 →
`q/L = 10−2 →
1e-06
1e-05
0.0001
0.001
0.01
0.1
1
10
0.001 0.01 0.1 1 10
S(θ)2 (r ; `q)
r/L
`q/L = 102 →
`q/L = 10−2 →
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q
7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q
7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q
7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q
7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q 7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q 7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
PROBLEMA DI RICOSTRUZIONE
Antitrasformata q 7→ z:
dipendenza dalla forzante
I eccitazione su modi discreti:OK per (almeno) r � min `q 7→ OK anche per piccole `q
⇒ OMOGENEITA BEN RIPRISTINATA A PICCOLA SCALA
I forzante con spettro continuo
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:
{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z)
∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)[1 + O
(r2−ξ
)]
(s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
SORGENTE PUNTIFORME CASUALE
Emissione o assorbimento casuale nell’origine:{〈f (x, t)〉 = 0〈f (x, t)f (x′, t ′)〉 ∝ δ(t − t ′)δ(x)δ(x′)
Equazione non forzata (r > L→ 0):
C(θ)2 (r ; `q) ∼ G (`q)K(r)
(`q→∞)−→ γr2−d−ξ
(d=3)=⇒ C
(θ)2 (r , z) ∼ z−(8−ξ)/(2−ξ)
[1 + O
(r2−ξ
)](s � 1)
s =(z
r
)2(
r
Lv
)ξ
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
5 10 20 50 100 200
∂rflusso
z/r
(r/Lv )ξ = 10−1 10−2 10−3
↓ ↓ ↓
s = (z/r)2(r/Lv )ξ
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
5 10 20 50 100 200
∂rflusso
z/r
(r/Lv )ξ = 10−1 10−2 10−3
↓ ↓ ↓
s = (z/r)2(r/Lv )ξ
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
5 10 20 50 100 200
∂rflusso
z/r
(r/Lv )ξ = 10−1 10−2 10−3
↓ ↓ ↓
s = (z/r)2(r/Lv )ξ
POSSIBILI SVILUPPI
I Paragone fra emissione casuale e costante
I Velocita disomogenea o anisotropa
I Flusso “reale” (soluzione NS) anziche stocastico (modello K)con approccio numerico
I Limite infrarosso della teoria (gruppo di rinormalizzazione,scale multiple)
POSSIBILI SVILUPPI
I Paragone fra emissione casuale e costante
I Velocita disomogenea o anisotropa
I Flusso “reale” (soluzione NS) anziche stocastico (modello K)con approccio numerico
I Limite infrarosso della teoria (gruppo di rinormalizzazione,scale multiple)
POSSIBILI SVILUPPI
I Paragone fra emissione casuale e costante
I Velocita disomogenea o anisotropa
I Flusso “reale” (soluzione NS) anziche stocastico (modello K)con approccio numerico
I Limite infrarosso della teoria (gruppo di rinormalizzazione,scale multiple)
POSSIBILI SVILUPPI
I Paragone fra emissione casuale e costante
I Velocita disomogenea o anisotropa
I Flusso “reale” (soluzione NS) anziche stocastico (modello K)con approccio numerico
I Limite infrarosso della teoria (gruppo di rinormalizzazione,scale multiple)
POSSIBILI SVILUPPI
I Paragone fra emissione casuale e costante
I Velocita disomogenea o anisotropa
I Flusso “reale” (soluzione NS) anziche stocastico (modello K)con approccio numerico
I Limite infrarosso della teoria (gruppo di rinormalizzazione,scale multiple)
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L
⇓troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completa
di tutte le scale⇓
introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale⇓
solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L
⇓troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completa
di tutte le scale⇓
introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale⇓
solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L
⇓troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completa
di tutte le scale⇓
introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale⇓
solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L
⇓troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completa
di tutte le scale⇓
introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale⇓
solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L⇓
troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completadi tutte le scale
⇓introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale
⇓solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L⇓
troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completadi tutte le scale
⇓introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale
⇓solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: INTRODUZIONE
numero di Peclet Pe =UL
κ0
⇒ # ∼(
L
η
)3
∼ Pe9/4
PROBLEMA:η � L⇓
troppi gradi di liberta attivi per una descrizione completadi tutte le scale
⇓introduzione di una lunghezza di filtraggio l nell’intervallo inerziale
⇓solita descrizione dinamica delle scale r > le parametrizzazione delle piccole scale r < l
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
θx
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
θ
l
x
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
θ
l
x
vx
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t)
∼ f (x, t)
θ
l
x
v
l
x
DESCRIZIONE A GRANDE SCALA: FILTRAGGIO
Filtro a gradino (d = 3):
Pl(s) ∝1
l3Θ(l − s)
θ(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)θ(y, t)
v(x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)v(y, t)
f (x, t) ≡∫
ddy Pl(x− y)f (y, t) ∼ f (x, t)
θ
l
x
v
l
x
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA
∂tθ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
↓
∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f − Y
Contributi delle piccole scale:
I Y = v · ∂θ − v · ∂θ
I da parametrizzare in termini di θ, v
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉
7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0
7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉
7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0
7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0
7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0
7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0 7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0 7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare
7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0 7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare 7→ qui non c’e
ESEMPI DI CHIUSURA ESATTA...
...mediante diffusivita efficace
I studio del valor medio 〈θ〉 7→ C2
I caso puramente diffusivo ξ = 0 7→ ξ 6= 0
I separazione di scala fra velocita e scalare 7→ qui non c’e
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
θ x r θx′
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
θ
l
x r θ
l
x′
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
θ
l
x r θ
l
x′
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
CORRELAZIONE DEL CAMPO FILTRATO
S(θ)2 (r) ∝ r2−ξ
θ
l
x r θ
l
x′
S(θ)esatta2 (r) =
∫d3s
∫d3s′ Pl(s)Pl(s
′)S(θ)2 (|r + s + s′|)
= S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
punto di riferimento per il seguito(quantita da approssimare partendo da un’equazione chiusa)
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 =
c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 =
c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 =
c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 = c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 = c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 = c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 = c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f
NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
BILANCIAMENTO DELL’EQUAZIONE
Y (x) = v · ∂θ(x)− v(x) · ∂θ(x)
〈Y (x)θ(x′)〉 = c
(l
r
)ξ
+ k
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2
I correzione: serie di potenze in l/r (limite inferiore: r ≥ 2l)
I parametrizzazione in termini di campi filtrati
Ipotesi (sbagliata):
Y ' 0 ⇒ ∂t θ + v · ∂θ = κ0∂2θ + f NO!!!
gli effetti delle piccole scale sulle grandi non possono esseretrascurati del tutto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ
� κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ
� κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ
� κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ
� κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η
↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto
. . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE COSTANTE
Idea: i contributi delle piccole scale possono essere parametrizzatitramite un coefficiente di diffusione efficace come nei casi esatti
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f
κeff ∝ lξ � κ0 ∝ ηξ
↖pozzo per θ alla scala diffusiva η↗
pozzo per θ alla scala di filtraggio l
Allora
S(θ)DEC
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3 + ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)4]
correzione all’ordine giusto . . . ma con coefficiente sbagliato
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto
. . . e con coefficiente giusto
CHIUSURA CON DIFFUSIVITA EFFICACE DINAMICA
Ulteriore raffinamento: introduzione di un termine aggiuntivo asecondo membro per catturare la correzione al second’ordine
∂t θ + v · ∂θ = κeff∂2θ + f − ξ
15l2∂∂ : (v∂θ)
I termine proporzionale a l escluso per parita
I coefficiente di l2 trovato analiticamente per C2 ma nonuniversale
I forma piu generale che non altera la dissipazione e l’ordineinferiore e preserva la struttura tensoriale simmetrica
I ordini piu elevati trascurati
Allora
S(θ)DED
2 (r) = S(θ)2 (r)
[1 +
1
5(2− ξ)(3− ξ)
(l
r
)2
+ O(
l
r
)ξ+2]
correzione all’ordine giusto . . . e con coefficiente giusto
ALTRI ARGOMENTI TRATTATI
I Applicazione numerica della LES per lo scalare passivo allostrato limite atmosferico
I Assenza di correzioni logaritmiche spurie nei modellimultifrattali
I Velocita di caduta di particelle inerziali
I PDF stazionaria e tempo di rilassamento di molecolepolimeriche in flussi di Batchelor–Kraichnan nel modello FENE
ALTRI ARGOMENTI TRATTATI
I Applicazione numerica della LES per lo scalare passivo allostrato limite atmosferico
I Assenza di correzioni logaritmiche spurie nei modellimultifrattali
I Velocita di caduta di particelle inerziali
I PDF stazionaria e tempo di rilassamento di molecolepolimeriche in flussi di Batchelor–Kraichnan nel modello FENE
ALTRI ARGOMENTI TRATTATI
I Applicazione numerica della LES per lo scalare passivo allostrato limite atmosferico
I Assenza di correzioni logaritmiche spurie nei modellimultifrattali
I Velocita di caduta di particelle inerziali
I PDF stazionaria e tempo di rilassamento di molecolepolimeriche in flussi di Batchelor–Kraichnan nel modello FENE
ALTRI ARGOMENTI TRATTATI
I Applicazione numerica della LES per lo scalare passivo allostrato limite atmosferico
I Assenza di correzioni logaritmiche spurie nei modellimultifrattali
I Velocita di caduta di particelle inerziali
I PDF stazionaria e tempo di rilassamento di molecolepolimeriche in flussi di Batchelor–Kraichnan nel modello FENE
ALTRI ARGOMENTI TRATTATI
I Applicazione numerica della LES per lo scalare passivo allostrato limite atmosferico
I Assenza di correzioni logaritmiche spurie nei modellimultifrattali
I Velocita di caduta di particelle inerziali
I PDF stazionaria e tempo di rilassamento di molecolepolimeriche in flussi di Batchelor–Kraichnan nel modello FENE
ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI
I M. Martins Afonso & M. Sbragaglia, “Inhomogeneous anisotropicpassive scalars”, J. Turb. 6 (10), 1–13 (2005)
I A. Celani, M. Martins Afonso & A. Mazzino, “Passive scalar turbulencefrom a point source”, in sottomissione a J. Fluid Mech.
I M. Martins Afonso, A. Celani, R. Festa & A. Mazzino,“Large-eddy-simulation closures of passive scalar turbulence: a systematicapproach”, J. Fluid Mech. 496, 355–364 (2003)
I A. Celani, M. Martins Afonso & A. Mazzino, “Coarse-graineddescription of a passive scalar”, in stampa su J. Turb.
I M. Antonelli, M. Martins Afonso, A. Mazzino & U. Rizza, “Structure oftemperature fluctuations in turbulent convective boundary layers”, J.Turb. 6 (35), 1–34 (2005)
I U. Frisch, M. Martins Afonso, A. Mazzino & V. Yakhot, “Doesmultifractal theory of turbulence have logarithms in the scalingrelations?”, J. Fluid Mech. 542, 97–103 (2005)
I A. Celani, M. Martins Afonso & A. Mazzino, “Falling velocity of inertialparticles”, in preparazione
I M. Martins Afonso & D. Vincenzi, “Nonlinear elastic polymers inrandom flows”, J. Fluid Mech. 540, 99–108 (2005)
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