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Page 1: Le coordinate celesti

26-10-2011

Incontro n°2

A cura di Tiziano Zingales

Page 2: Le coordinate celesti

Per catalogare un oggetto attorno alla terra abbiamo bisogno di 3 coordinate.

In genere si utilizzano due

coordinate angolari e la distanza

dell’oggetto (θ,ϕ,ρ)

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Per catalogare un oggetto astronomico non è necessario sapere la sua distanza da noi. È importante avere invece un piano di riferimento ed un asse perpendicolare ad esso. In questa lezione ci preoccupiamo di mostrare i seguenti tipi di coordinate: -Coordinate altazimutali -Coordinate equatoriali -Coordinate orarie -Coordinate galattiche

Page 4: Le coordinate celesti

Le coordinate altazimutali sono

coordinate locali. Immaginiamo di

prolungare il piano orizzontale

fino a raggiungere la sfera celeste.

L’asse perpendicolare al piano e passante per l’osservatore interseca la sfera celeste in due punti: zenit e nadir

Page 5: Le coordinate celesti

Congiungiamo l’astro con l’osservatore e proiettiamo tale retta sul piano: l’angolo compreso tra la retta congiungente e la proiezione è l’altezza dell’astro (0°,90°) L’angolo formato tra la proiezione e la direzione sud è l’azimuth (0°,360°). A causa del moto di rotazione della terra le coordinate altazimutali cambiano nel corso del giorno (23h56m).

Page 6: Le coordinate celesti

Le coordinate equatoriali hanno

come riferimento la sfera terrestre.

Immaginiamo di prolungare il piano

dell’Equatore sulla sfera celeste:

questo sarà il nostro piano di riferimento.

La retta perpendicolare a tale piano e passante per il centro della terra è l’asse di rotazione terrestre. I suoi prolungamenti intersecano la sfera celeste nel polo nord e nel polo sud celesti.

Page 7: Le coordinate celesti

Congiungiamo l’astro con

l’osservatore e proiettiamo questa

retta sul piano dell’Equatore celeste.

L’angolo tra la retta congiungente e la sua proiezione è la declinazione (-90°,+90°).

L’angolo tra la proiezione della retta congiungente e la retta passante per i punti ϒ e Ω è l’ascensione retta, misurata in ore, minuti e secondi in senso antiorario.

Page 8: Le coordinate celesti

I punti ϒ e Ω sono i punti

d’intersezione tra l’Equatore

celeste e il piano dell’eclittica.

Più in particolare il punto ϒ è la posizione occupata dal Sole durante l’equinozio di primavera mentre il punto Ω è la posizione occupata dal Sole durante l’equinozio di autunno.

Page 9: Le coordinate celesti

Le coordinate equatoriali di un’astro sono pressochè costanti a breve termine. Inoltre la loro universalità le rende quelle più popolari nei cataloghi astronomici. Ogni cambiamento nelle coordinate equatoriali di un oggetto (visibile in scala temporale molto lunga) è dovuto al moto proprio dell’oggetto in questione o all’effetto del moto di precessione degli equinozi del nostro pianeta.

Page 10: Le coordinate celesti

Le coordinate orarie sono una

variante delle coordinate equatoriali.

L’unica differenza è che invece di

Utilizzare l’ascensione retta viene utilizzato l’angolo orario. L’angolo orario è definito in senso orario a partire dalla direzione del meridiano locale ed è misurato anch’esso in ore, minuti e secondi.

Page 11: Le coordinate celesti

Il sistema di coordinate galattiche

ha il centro nel Sole e il piano di

riferimento è il piano della galassia.

Tale piano può essere ottenuto congiungendo il Sole con il centro galattico. La retta perpendicolare al piano

galattico e passante per il Sole

determina il polo nord e

il polo sud galattico.

Page 12: Le coordinate celesti

Il piano galattico è chiamato

piano equatoriale.

Il sistema di coordinate galattiche utilizza (come le nostre carte geografiche) la longitudine e la latitudine galattica.

La longitudine galattica viene misurata sul piano dell’equatore galattico cominciando dalla direzione del centro galattico (0°,360°).

La latitudine galattica è misurata partendo dall’equatore galattico verso i poli. (-90°,+90°)