LA COLLABORAZIONE FRA SCUOLA E FAMIGLIA PER L’ORIENTAMENTO
GABRIELLA BURBA 22 FEBBARIO 2013
Fra problema e progetto:
cercare, risolvere, innovare προβάλλω = metto
davanti
proicio = getto
davanti
Cos’è l’orientamento?
Orientamento da orior, oriente (il sorgere del sole) Trovare la direzione da dare alla propria vita .
L’orientamento è un processo associato alla crescita della persona in contesti sociali, formativi e lavorativi. È un diritto del cittadino e comprende una serie di attività finalizzate a mettere in grado il cittadino di ogni età ed in ogni momento della sua vita di: • identificare i suoi interessi, le sue capacità, competenze e attitudini, • identificare opportunità e risorse e metterle in relazione con i vincoli e i
condizionamenti, • prendere decisioni in modo responsabile in merito all’istruzione, alla formazione,
all’occupazione e al proprio ruolo nella società, • progettare e realizzare i propri progetti, • gestire percorsi attivi nell’ambito dell’istruzione, della formazione e del lavoro e in
tutte quelle situazioni in cui le capacità e le competenze sono messe in atto. (Linee guida MIUR in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita)
«Navigazione in un oceano di incertezze
attraverso arcipelaghi di certezze»
(E. Morin)
«…la libertà sarebbe arrivata con il cartellino
del prezzo da pagare, ed è un prezzo salato. Il prezzo
di cui parlo è l’insicurezza.»
(Z. Bauman)
L’antico dilemma dell’asino di Buridano
EVOLUZIONE DELL’ORIENTAMENTO
L’orientamento «spontaneo» Società tradizionali
Ruoli ascritti Scarse possibilità di scelta
Orientamento al lavoro Anni ‘50-’60
I test attitudinali L’uomo giusto al posto giusto
Orientamento scolastico e professionale
Anni ’70 Parola d’ordine: informare Nascono gli Informagiovani
Approccio individualistico di tipo psicologico-economico
Anni ’80 Dotare l’individuo di strumenti di scelta nella società liquida
E OGGI?
Modello formativo-relazionale L’orientamento viene concepito come un lungo processo formativo
(long life learning) intrecciato ai percorsi didattici, che mette in
condizione gli studenti di progettare il proprio futuro, realizzarlo in
modo flessibile, costruire le proprie scelte e partecipare attivamente
alla vita sociale anche con la prospettiva di modificarla. Nasce la
didattica orientante.
(Andrea Messeri)
Società solidale dei
cittadini
Costruttori di ponti
Traghettatori
Esploratori e inventori
Didattica
orientante
Discipline
come
Mappe concettuali
Metodi tipici
Ambito di autovalutazione di stili cognitivi
Ambito di metacognizione
Sviluppo di specifiche competenze orientative
LE COMPETENZE DI CITTADINANZA
E L’ORIENTAMENTO
Continuità fra gradi di scuola
Esplicitazione requisiti in ingresso e traguardi formativi Test autovalutazione competenze Curriculi verticali
Competenze di cittadinanza Competenze orientative
Riconoscere, utilizzare, potenziare le proprie risorse
Acquisire ed interpretare l’informazione
Individuare collegamenti e relazioni Comunicare
Imparare ad imparare
Conoscere il mondo circostante e sapersi muovere in esso
Scegliere, progettare, realizzare
Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi Progettare
Orientamento informativo
Distribuzione materiali
Informazioni fornite dagli insegnanti
Interventi di esperti
Visite di istruzione
Orientamento educativo
Conoscenza di sé: tramite le discipline, la metacognizione, test
Orientamento formativo
Sviluppo di competenze orientative: analisi del contesto, autonoma ricerca di fonti informative, strategie decisionali, problem solving, progettualità
Consulenza orientativa e tutorato
Supporto ai percorsi decisionali e progettuali tramite metodo dell’ascolto attivo e confronto individuale o di piccolo gruppo (CIC). Accompagnamento.
IL RUOLO DELLE FAMIGLIE
“Il matrimonio impone ad ambedue i
coniugi l'obbligo di mantenere, istruire
ed educare la prole tenendo conto delle
capacità, dell'inclinazione naturale e
delle aspirazioni dei figli.”
(art. 147 C.C.)
I CRITERI DI SCELTA
La prospettiva temporale
Lunga per i Licei Intermedia per Tecnici e Professionali di Stato Breve per la qualifica professionale (3 anni)
Interessi e attitudini
In generale teorico vs pratico In particolare verso i diversi campi disciplinari
Competenze
Anche le competenze «deboli» si possono recuperare, ma è necessario produrre uno sforzo aggiuntivo (forte motivazione)
Valori e visioni della vita Ad es. la scelta fra un Liceo classico ed uno scientifico implica due diverse visioni del mondo e non solo diversi interessi
Sbocchi professionali Da tratteggiare in modo flessibile, superando molti stereotipi (le professioni evolvono)
ATTITUDINI E ASSE
CULTURALE PREVALENTE
• Per effettuare una scelta consapevole, correlata ad interessi,
attitudini e competenze, è necessario esaminare soprattutto le
discipline di indirizzo nel Piano di studi.
• In linea di massima si possono individuare le seguenti
correlazioni:
LICEO CLASSICO LICEO LINGUISTICO
LICEO ARTISTICO Asse dei linguaggi
LICEO SCIENTIFICO TECNICI SETTORE
TECNOLOGICO PROFESSIONALI
PER L’INDUSTRIA Asse matematico e
scientifico-tecnologico
LICEO SCIENZE UMANE
TECNICI SETTORE ECONOMICO
PROFESSIONALI SETTORE SERVIZI
COMMERCIALI Asse storico-sociale
Licei Istituti tecnici
Istituti professionali
PERCORSI DI ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Integrazione fra il sistema scolastico e
la formazione di competenza regionale
LA RIFORMA DELLE “SUPERIORI”
LE COMPETENZE DI CITTADINANZA E
L’ORIENTAMENTO
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi tecnici e professionali (I
punto)
agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti
e ispirare i propri comportamenti personali e
sociali.
I licei sportivi La novità di quest’anno è rappresentata anche dai neo licei sportivi, approvati venerdì 11 gennaio nel corso del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo principale del provvedimento è di
portare a sistema esperienze didattiche già condotte in molte scuole avvalendosi dell’autonomia. Quest’anno dunque per la prima volta nel nostro ordinamento viene inserito
un nuovo indirizzo di studi nell’ambito del liceo scientifico.
http://www.liceoeconomicosociale.it/
DIFFERENZE FRA TECNICI E PROFESSIONALI TECNICI PROFESSIONALI
Variabili discriminanti Tecnologie e metodologie
Settori e filiere
Missione prevalente Innovazione e sviluppo delle tecnologie e metodologie con
riferimento all’indirizzo
Sviluppo e personalizzazione delle tecnologie e metodologie con riferimento al settore/filiera
Comprensione prevalente Discipline tecnico-scientifiche
Caratteristiche del settore/filiera
Contenuti formativi prevalenti Tecnico-scientifici (high-tech) Tecnico-relazionali (high-touch)
Fasi prevalenti di impegno
Di monte • Ideazione
• Progettazione • Produzione/Gestione
Di valle • Distribuzione/erogazione del
prodotto/servizio • Manutenzione e Assistenza
Titolo finale Diploma di Perito, dopo cinque anni, previo superamento
dell’esame di Stato
Diploma di Tecnico, dopo cinque anni, previo superamento dell’esame di
Stato
Riconoscimento europeo del titolo
Livello 4 EQF Livello 4 EQF
High tech è la teleconferenza, è aggiornare gli impianti. High touch è la stretta di mano, è educare le persone.
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE
CHE COSA SIGNIFICA “IeFP”? Prima della riforma Moratti esisteva la Formazione Professionale (FP), come ambito formativo a lato del sistema scolastico di Istruzione e con finalità unicamente rivolte allo sviluppo di competenze per l’inserimento lavorativo. Con la Legge n. 53/03 la vecchia FP lascia il posto all’“Istruzione e Formazione Professionale” (IeFP) ed entra a far parte del sistema educativo con pari dignità rispetto al sistema di Istruzione. Ciò ha permesso il superamento della divisione tra la dimensione della cultura (appannaggio esclusivo dell’Istruzione) e quella del lavoro (dominio riservato alla Formazione Professionale). Con la riforma, anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale sono chiamati a dare all’allievo un’impronta educativa e culturale. Sia il sistema di Istruzione, sia quello di IeFP condividono infatti un unico Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP) e devono garantire un nucleo omogeneo di risultati al termine dei percorsi. Il Titolo V° della Costituzione prevede che l’IeFP rientri nelle competenze esclusive delle Regioni. Questo significa che, fissati dallo Stato i Livelli Essenziali delle Prestazioni, le Regioni definiscono il proprio sistema tenendo conto delle caratterizzazioni e delle esigenze del proprio territorio. Regione Lombardia ha scelto (L.R. n. 19/07) un sistema aperto, che si sviluppa dalla fascia 14-18 anni – con assolvimento di Diritto-Dovere e Obbligo di Istruzione– verso una Formazione Superiore a carattere terziario (parallela all’Università) e che comprende in modo organico anche la Formazione Continua (aggiornamento professionale degli occupati).
LA SCELTA DELLA SCUOLA
SUPERIORE
Costituisce uno dei momenti più critici del percorso di orientamento, in relazione ai seguenti aspetti:
la giovane età degli studenti spesso rende difficile un’individuazione precisa di interessi ed attitudini
è difficile per le famiglie, e a maggior ragione per gli studenti, avere una conoscenza specifica dei diversi indirizzi della scuola superiore
esistono alcuni stereotipi da sfatare per un’efficace scelta orientativa: in particolare l’idea di una falsa gerarchia delle scuole, per cui i migliori si indirizzano ai Licei, i «discreti» ai Tecnici, i più deboli in termini di motivazione ai Professionali di Stato o ai percorsi IeFP.
Un esempio: l’orientamento ai percorsi di tipo giuridico-economico
DIRITTO ECONOMIA
INTERESSI Mi attira l’idea di analizzare e studiare leggi e
Codici? Di aggiornarmi in continuazione in
quanto la normativa cambia? Di applicare la
legge anche quando non risponde alle mie
concezioni personali? Di affrontare situazioni
in alcuni casi problematiche o anche penose?
Di affrontare e gestire conflitti?
Mi attira l’analisi di problemi economici (produzione,
distribuzione del reddito, disoccupazione, mercati
ecc.)? La loro contestualizzazione storica? L’analisi
statistica? La modellizzazione matematica? L’analisi
della normativa fiscale e tributaria? La lettura delle
pagine economiche dei giornali? La situazione
politica?
ATTITUDINI Ho propensione per l’astrazione, la precisione
linguistica, l’analisi del contesto sociale, il
rigore metodologico, l’analisi di testi
complessi, la riflessività, la ricerca, il
confronto?
Ho propensione per la logica matematica? Per l’analisi
dei dati? Per il confronto fra tesi alternative? Per la
storicizzazione? Per la formulazione e la verifica di
ipotesi?
COMPETENZE Competenze di comprensione e produzione di
testi (ortografiche, lessicali, grammaticali,
sintattiche, semantiche). Competenze logiche,
di contestualizzazione storica, di ricerca
bibliografica e sitografica.
Logico-matematiche, linguistiche, storiche,
dialettiche.
VALORI Quanto contano per me le regole? Quanto la
giustizia? Che idea ho della convivenza civile,
della democrazia, dei diritti e doveri?
In relazione a diversi modelli teorici di riferimento,
molto diversi possono essere i valori che spingono ad
interessarsi di economia. Da un lato competizione,
successo, arricchimento; dall’altro cooperazione,
solidarietà, promozione di sviluppo umano.
Quale supporto alla scelta da parte dei genitori?
Ascolto e dialogo con i figli per conoscerne
attitudini e aspirazioni
Rispetto delle scelte dei figli, che devono
realizzare le proprie aspirazioni e non quelle
dei genitori
Collaborazione con la scuola nel percorso
educativo ed orientativo
Supporto nella ricerca di informazioni e
incoraggiamento alla progettualità
In caso di totale disorientamento, ricerca di un aiuto
specialistico
“Nella vita di ogni persona sussiste, come dimensione naturale della vita, un bisogno di orientamento. Non vi sono, infatti, per ognuno di noi, nell'arco dell'esistenza, possibilità di eludere delle scelte, scelte che, anzi, si fanno sempre più, nel mondo occidentale, cogenti e ricorrenti, provocando una sorta di ingorgo decisionale. Molto spesso nelle scelte ci si situa, oggi, in una deprivazione o in una sovrabbondanza informativa - due condizioni che non le facilitano: la prima non consente una scelta opportuna, informata, adeguata; la seconda imbroglia, confonde, travolge. La funzione dell'orientamento assume un'importanza maggiore, l'orientatore non supporta più soltanto in determinate fasi, ha compiti di empowerment, aiuta a costruire competenze di scelta, competenze progettuali, ascolta, informa, forma... Il futuro è ciò che prepariamo per gli altri, ciò che i ragazzi preparano per sé, interroga trasversalmente le generazioni, sul rapporto che intessono tra loro. Una generazione di adulti che non si muove per consegnare un mondo migliore ai propri figli non può dire di amarli.” (Federico Batini)
“Ma la parola ebraica, la parola timshel - tu puoi -implica una
scelta. Potrebbe essere la parola più importante del mondo. Significa
che la via è aperta. Rimette tutto all’uomo.” (Steinbeck)
Top Related