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Rif. bando n. 16617/2014 ENRICO SCOMPARIN: CURRICULUM FORMATIVO E DELL’ATTIVIT ` A SVOLTA STUDI COMPIUTI E TITOLI CONSEGUITI - Nato a Torino il 27/10/1964. - 1988: summer student presso il CERN (divisione EP). - 28/10/1988: laurea in Fisica presso l’Universit` a degli Studi di Torino. Votazione: 110/110 con lode e menzione onorevole. Titolo tesi: ”Produzione di η in inter- azioni protone-nucleo” (relatore prof. E. Chiavassa). - 11/1988-7/1989: borsista presso il Laboratoire Nationale SATURNE di Saclay (Francia). - 12/1989: vincitore di borsa di studio I.N.F.N. (linea di ricerca ”Fisica Nucle- are”, secondo classificato in graduatoria nazionale). Non usufruita, in quanto contemporaneamente ammesso al quinto ciclo del corso di Dottorato di Ricerca in Fisica presso l’Universit` a di Torino. - 12/1992: vincitore di un concorso della Sezione di Torino dell’I.N.F.N. (gruppo III, Ricercatore di III livello). Assunto il 15/11/1993. - 5/1993-11/1993: borsista post-doc dell’I.N.F.N. presso la Sezione di Torino. - 22/9/1993: consegue il titolo di Dottore di Ricerca, con una tesi dal titolo: ”La produzione di η nell’interazione p - p e p - A in prossimit` a della soglia”. - 10/1996-12/1998: fellow nella divisione PPE (poi EP) del CERN di Ginevra. - 12/1999: concorso nazionale I.N.F.N. per 24 posti di primo ricercatore (bando n. 7427/99). Giudizio buono sull’insieme dei titoli e ottimo per l’esame collo- quio. Non risulta vincitore. - 1/2002: vincitore nel concorso nazionale I.N.F.N. per 29 posti di primo ricer- catore (bando n. 8679/2001). - 12/2007: concorso nazionale dell’ INFN per 30 posti di dirigente di ricerca (bando n. 12394/2007). Giudizio molto buono sull’attivit` a scientifica ed is- tituzionale. Ritenuto meritevole di particolare considerazione per il concorso. Non risulta vincitore. - 2/2010: concorso nazionale dell’ INFN per 14 posti di dirigente di ricerca (bando n. 13619/2009). Giudizio molto buono sull’attivit` a scientifica ed is- tituzionale. Ritenuto degno di grande considerazione per il concorso. Non risulta vincitore. - 2012: ottiene l’abilitazione scientifica nazionale per il settore concorsuale 02/A1 - I fascia (tornata 2012). Per quanto riguarda l’impatto della produzione scien- tifica complessiva valutata mediante gli indicatori, risulta superare tre mediane 1

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Rif. bando n. 16617/2014

ENRICO SCOMPARIN:CURRICULUM FORMATIVO E DELL’ATTIVITA SVOLTA

STUDI COMPIUTI E TITOLI CONSEGUITI

- Nato a Torino il 27/10/1964.

- 1988: summer student presso il CERN (divisione EP).

- 28/10/1988: laurea in Fisica presso l’Universita degli Studi di Torino. Votazione:110/110 con lode e menzione onorevole. Titolo tesi: ”Produzione di η in inter-azioni protone-nucleo” (relatore prof. E. Chiavassa).

- 11/1988-7/1989: borsista presso il Laboratoire Nationale SATURNE di Saclay(Francia).

- 12/1989: vincitore di borsa di studio I.N.F.N. (linea di ricerca ”Fisica Nucle-are”, secondo classificato in graduatoria nazionale). Non usufruita, in quantocontemporaneamente ammesso al quinto ciclo del corso di Dottorato di Ricercain Fisica presso l’Universita di Torino.

- 12/1992: vincitore di un concorso della Sezione di Torino dell’I.N.F.N. (gruppoIII, Ricercatore di III livello). Assunto il 15/11/1993.

- 5/1993-11/1993: borsista post-doc dell’I.N.F.N. presso la Sezione di Torino.

- 22/9/1993: consegue il titolo di Dottore di Ricerca, con una tesi dal titolo: ”Laproduzione di η nell’interazione p− p e p− A in prossimita della soglia”.

- 10/1996-12/1998: fellow nella divisione PPE (poi EP) del CERN di Ginevra.

- 12/1999: concorso nazionale I.N.F.N. per 24 posti di primo ricercatore (bandon. 7427/99). Giudizio buono sull’insieme dei titoli e ottimo per l’esame collo-quio. Non risulta vincitore.

- 1/2002: vincitore nel concorso nazionale I.N.F.N. per 29 posti di primo ricer-catore (bando n. 8679/2001).

- 12/2007: concorso nazionale dell’ INFN per 30 posti di dirigente di ricerca(bando n. 12394/2007). Giudizio molto buono sull’attivita scientifica ed is-tituzionale. Ritenuto meritevole di particolare considerazione per il concorso.Non risulta vincitore.

- 2/2010: concorso nazionale dell’ INFN per 14 posti di dirigente di ricerca(bando n. 13619/2009). Giudizio molto buono sull’attivita scientifica ed is-tituzionale. Ritenuto degno di grande considerazione per il concorso. Nonrisulta vincitore.

- 2012: ottiene l’abilitazione scientifica nazionale per il settore concorsuale 02/A1- I fascia (tornata 2012). Per quanto riguarda l’impatto della produzione scien-tifica complessiva valutata mediante gli indicatori, risulta superare tre mediane

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su tre. Supera inoltre tutti e tre i parametri di valutazione: Inserimento nelContesto di Ricerca, Riconosciuta Competenza nel Contesto di Ricerca, Ca-pacita Gestionale.

FUNZIONI ESERCITATE E INCARICHI RICOPERTI

- 1997-2000: ”Group Leader in Matter of Safety (GLIMOS)” e reponsabile delcalcolo presso il CERN, nella collaborazione NA50.

- 1997-2001: reponsabile del calcolo presso il CERN, esperimento NA50.

- 2002-2007: responsabile nazionale della sigla IPER (gruppo III), relativa agliesperimenti NA50/NA60 al CERN.

- 2002-2007: responsabile del Calorimetro a Zero Gradi (ZDC) dell’esperimentoNA60.

- 2002-2009: membro del Computing Board dell’esperimento ALICE.

- 2002-2006: editor del Physics Performance Report (PPR) di ALICE.

- 2002-2011: responsabile locale (Torino) della sigla ALICE/GRID (gruppo III),relativa alle attivita di calcolo dell’ esperimento ALICE.

- 2002-2010: Physics Coordinator dell’esperimento NA60 al CERN.

- 2004-oggi: membro dell’ International Advisory Committee della serie di con-ferenze ”Hard and Electromagnetic Probes of High Energy Nuclear Collisions(Hard Probes)”.

- 2005-2010: Deputy Spokesman dell’esperimento NA60 al CERN.

- 2006-2011: vice-responsabile del centro di calcolo Tier-2 di Torino dell’ esperi-mento ALICE.

- 2008-oggi: referee per la CSNIII degli esperimenti SIDDHARTA e AMADEUS

- 2009-oggi: contact person dell’ esperimento ALICE nel ”Quarkonium WorkingGroup”

- 2009-2011: membro del Conference Committee (CC) dell’ esperimento ALICE.

- 2009-2011: convener del Physics Working Group ”Cold nuclear matter effects”,ReteQuarkonii network, I3 Hadron Physics Program, EU 7th FP.

- 2009-2012: membro dell’ Editorial Board del Muon Arm Project dell’ esperi-mento ALICE (Muon-EB).

- 2010-oggi: membro di 6 Paper Committees (coordinatore di 5 di essi), e mem-bro di 4 Internal Review Committees, relativi a pubblicazioni dell’esperimentoALICE.

- 2010-oggi: convener del gruppo ”Quarkonium in media” del ”QuarkoniumWorking Group”.

- 2012-oggi: membro del Collegio dei Docenti del dottorato di ricerca in Fisicadell’Universita di Torino

- 2012-2014: responsabile del Physics Working Group sulla fisica del quarkonioe dei dileptoni (PWG-DQ) dell’ esperimento ALICE.

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- 2012-oggi: membro del Physics Board dell’esperimento ALICE.

- 2014-oggi: chairman dell’Editorial Board dell’esperimento ALICE.

- 2014-oggi: membro del Management Board dell’esperimento ALICE.

ATTIVITA SCIENTIFICA

L’attivita scientifica del candidato e stata svolta nel campo della fisica nu-cleare sperimentale, ed in particolare nella fisica nucleare ad energie intermedie(produzione di mesoni in interazioni pp e pA al Laboratoire Nationale SATURNEa Saclay) e con ioni ultrarelativistici (studio della formazione del plasma di quarke gluoni al CERN).

Il candidato ha fatto parte delle collaborazioni:

- PINOT (LNS Saclay, 1988-1995), con circa 10 ricercatori

- NA50 (CERN, 1991-2002), con circa 100 ricercatori

- NA60 (CERN, 2002-2010), con circa 50 ricercatori

- ALICE (CERN, 1995-oggi), con piu di 1000 ricercatori

nelle quali si e’ occupato primariamente di studi di performance di fisica edi analisi dati. Ha esperienza riconosciuta a livello internazionale nella fisica delquarkonio in collisioni nucleari, testimoniata da un numero elevato di presentazionisu invito a conferenze del settore, da incarichi di responsabilita nelle collaborazioni edall’ organizzazione di workshop e conferenze. Ha inoltre partecipato allo sviluppodi calorimetri adronici e Resistive Plate Chambers (RPC), e alla fase di proget-tazione del calcolo distribuito per LHC.

Il candidato e stato autore o coautore di 228 pubblicazioni su riviste inter-nazionali con referee.

E stato inoltre relatore a 57 conferenze e workshop internazionali (di cui 22presentazioni su invito), a 9 conferenze nazionali (di cui 4 presentazioni su invitoal congresso SIF), a 8 scuole di fisica (di cui 5 internazionali) e a 3 seminari pressoistituti/centri di ricerca esteri (CERN, GSI e Nikhef). L’ elenco dettagliato e datoin appendice al presente documento.

Il candidato e’ stato chairman di 1 conferenza internazionale, fa parte dell’ In-ternational Advisory Committee del ciclo di conferenze ”Hard and ElectromagneticProbes of High Energy Nuclear Collisions (Hard Probes)” (∼200 participants) ed e’stato organizzatore/membro del comitato scientifico per vari workshop e conferenzeinternazionali (elenco in appendice).

E stato inoltre referee per le riviste ”New Journal of Physics”, ”Physics LettersB”, ”Journal of Physics G”, ”European Journal of Physics C”, ”Journal of HighEnergy Physics”.

Ha ricoperto ruoli di elevata responsabilita nelle collaborazioni di cui ha fattoparte. In particolare, e stato Physics Coordinator e Deputy Spokesman della col-laborazione NA60. Nella collaborazione ALICE ha coordinato il gruppo di fisica

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su dileptoni e quarkonio (PWG-DQ) ed e presentemente chairman dell’EditorialBoard. Fa parte del Physics Board e del Management Board di ALICE.

E stato responsabile nazionale presso l’INFN per la sigla IPER (esperimentiNA50 e NA60), repsonsabile locale della sigla ALICE-GRID, nonche referee per lasigla KAONNIS (esperimenti SIDDHARTA e AMADEUS).

Ha svolto attivita didattica presso l’Universita di Torino, tenendo un ciclodi esercitazioni per il corso di Esperimentazioni di Fisica II (1992-1993) e cicli dilezioni per il corso di Fisica Nucleare delle Alte Energie (dal 2006 al 2011) e di FisicaNucleare (2012-oggi). E stato inoltre relatore o co-relatore di 6 tesi di dottorato e disvariate tesi di laurea in Fisica presso le Universita di Torino e Clermont-Ferrand. Estato membro della commissione giudicatrice per 3 tesi di dottorato e di abilitazione(elenco delle tesi in appendice).

Ha partecipato infine all’ organizzazione, in qualita di membro del ComitatoScientifico, di 2 mostre curate dall’ Ufficio Comunicazione dell’ INFN: ”I microscopidella fisica” (2004) e ”La natura si fa in 4” (2007) ed e stato autore di alcuni articolidi divulgazione su quotidiani e riviste (elenco in appendice).

Nelle sezioni seguenti verranno forniti dettagli sull’attivita scientifica nelle col-laborazioni di cui il candidato ha fatto parte, mettendo in evidenza il contributopersonale del candidato.

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A) Studio della produzione di mesoni η in interazioni p−p, p−d e p−nucleoal sincrotrone SATURNE di Saclay: esperimento PINOT, 1988-1995(vedi anche pubblicazione 1).

Motivazione.

Intorno alla meta degli anni ’80, nell’ ambito della fisica nucleare alle energieintermedie con sonde adroniche, si sviluppa un interesse per lo studio dell’ inter-azione con la materia nucleare di mesoni piu pesanti del pione, in particolare delmesone η(549). Lo studio dell’ interazione η − N avviene mediante la produzionedel mesone nel nucleo, nell’ interazione pA, seguita dalla sua propagazione nellamateria nucleare. Un programma di questo genere richiede inoltre la conoscenzadettagliata dei meccanismi di produzione del mesone in collisioni nucleone-nucleone,allora assai poco investigati, sia teoricamente sia sperimentalmente. Da un puntodi vista microscopico, l’ interesse nei confronti dell’ η risiedeva nella componente ssinsita nella sua funzione d’ onda; si ipotizzava che dal confronto tra lo studio dell’interazione πN ed ηN fosse possibile ottenere informazioni sul comportamento deiquark s nella materia nucleare.

Descrizione dell’ attivita.

Allo scopo di investigare le tematiche sopra esposte, era in fase di progettazionee costruzione a Torino, quando il candidato inizio la sua attivita scientifica, unrivelatore in grado di misurare particelle che decadono in coppie di γ, quali appuntol’ η ed il π0. Tale apparato era costituito da due bracci identici, ognuno dei qualirivelava punto di impatto ed energia di un fotone. L’ apparato venne usato, fino al1995, per studi di produzione del mesone η.

In un primo periodo (1989-1990) venne misurata la sezione d’ urto d2σ/dΩdTin interazioni p−A ad energie del protone incidente Tp=0.8, 0.9 e 1 GeV. In questaserie di misure l’ energia del protone incidente era sempre inferiore alla soglia dellaproduzione libera di η (reazione pp→ ppη), situata a Tp=1.26 GeV.

Successivamente (1991-1993), per interpretare questi dati, ma anche per capire imeccanismi elementari di produzione dell’η in prossimita della soglia, allora sconosciuti,varie sessioni di presa dati vennero dedicate allo studio delle reazioni pp → ηX epd → ηX . Tali processi furono studiati per energie del protone incidente compresetra 1.265 (ovvero circa 2 MeV sopra la soglia energetica della reazione) e 2 GeV,ottenendo i valori di sezione d’urto totale. Confrontando i risultati con le predizionidi modelli teorici del tipo ”one-boson exchange”, si verifico che il migliore accordoera ottenuto con modelli che assumevano che la reazione procedesse attraverso l’eccitazione e il successivo decadimento della risonanza N∗(1535). L’ eccitazionedella risonanza avveniva essenzialmente tramite lo scambio di mesoni isovettorialiπ e ρ, con interferenza distruttiva tra le loro funzioni d’onda.

La conoscenza dei meccanismi elementari cosi ottenuta ha successivamente per-messo una migliore interpretazione dei dati relativi a interazioni p−A, che portaronoa una stima intorno ai 30 mb per la sezione d’urto di interazione η-nucleone.

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Contributo personale.

Su questa linea di ricerca il candidato si e personalmente occupato, nel triennio1988-1991, della fase finale dell’ installazione dello spettrometro, dello svilupo disoftware online e offline relativo all’ esperimento, delle prese dati e delle prime analisidei dati raccolti. Risale a questo periodo la tesi di laurea dal titolo ”Produzione di ηin interazioni protone-nucleo” Nel periodo 1991-1993 ha lavorato in particolare all’analisi dei dati relativi alle reazioni pp→ ηX e pd→ ηX . I risultati sono contenutinella tesi di dottorato del candidato, dal titolo ”La produzione di η nell’interazionep − p e p − A in prossimita della soglia” e sono alla base della pubblicazione 1presentata dal candidato, che ha ottenuto piu di 125 citazioni.

Su questa linea di ricerca il candidato e stato relatore di 2 presentazioni aconferenze internazionali e di 2 comunicazioni a congressi SIF.

B) Studio delle collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici, dalle energiedell’ SPS all’ LHC.

Motivazione generale.

L’ interesse nei confronti dello studio delle collisioni nucleo-nucleo ad altissimaenergia (

√s >> 1GeV) risiede principalmente nella possibilita di studiare la for-

mazione di uno stato della materia in cui quark e gluoni non sono confinati negliadroni, ovvero di un Quark-Gluon Plasma (QGP). Questa linea di ricerca ha originenegli anni ’80 al CERN e a Brookhaven, dove vengono adattati acceleratori alloraesistenti (SPS, AGS) allo scopo di ottenere fasci di ioni. Lo scopo e quello di creare,nella collisione, un sistema adronico esteso e fortemente interagente. Negli annisuccessivi vengono accelerati via via ioni di massa sempre piu elevata (fino al Pb) evengono costruiti colliders dedicati (RHIC a Brookhaven) o comunque compatibili(LHC al CERN) con l’accelerazione di ioni pesanti.

B1) Studio della produzione di dimuoni in interazioni p − A e Pb − Pball’SPS del CERN: esperimento NA50, 1991-2002 (vedi anche pubbli-cazioni 3-4).

Motivazione.

Nei primi anni ’90, dopo una prima fase di sperimentazione con ioni leggeri(ossigeno, zolfo) il CERN decise di modificare il suo sistema di acceleratori perpermettere l’ accelerazione di ioni Pb a 160 GeV/nucleone, e vennero sottomessevarie proposte di esperimento. La collaborazione NA50 progetto lo studio dellaproduzione di dimuoni in interazioni Pb − Pb, con particolare attenzione verso larivelazione della J/ψ. L’ interesse di tale misura e legata al prodursi, in presenza diun mezzo deconfinato, di una schermatura dell’ interazione di colore (analoga allaschermatura di Debye nel caso elettrostatico) che impedisce ai quarks c e c di legarsi

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a formare i vari stati del charmonio, tra cui la J/ψ. Dovrebbe pertanto prodursiuna riduzione del tasso di produzione (soppressione) di tale mesone.

Grazie alla buona accettanza dell’ apparato anche nella regione delle bassemasse, era inoltre possibile investigare con il medesimo esperimento altre interes-santi ”segnature” del QGP accessibili attraverso lo studio di coppie di leptoni, comel’ aumento di stranezza (mesone φ) e l’ eccesso nella produzione non risonante didimuoni.

Descrizione dell’ attivita.

L’ esperimento NA50 ha raccolto dati relativi a collisioni Pb−Pb a 158 GeV/nucleonee protone-nucleo (p-A) a 400 e 450 GeV dal 1994 al 2000. Era costituito princi-palmente da uno spettrometro di muoni, e da alcuni rivelatori per la misura dellacentralita della collisione. Tra questi ultimi, un calorimetro a zero gradi (ZDC),posto sull’ asse del fascio, misurava l’ energia dei nucleoni che non interagivanonella collisione (spettatori).

Quest’ ultimo rivelatore, progettato e costruito a Torino, intercettava il fascioincidente e doveva pertanto avere una elevatissima resistenza alle radiazioni, unanotevole velocita di risposta, e dimensioni piuttosto contenute. Era costituito dafibre di quarzo immerse in una matrice di tantalio, e rivelava la luce prodottaper effetto Cerenkov nel quarzo dalle particelle dello sciame adronico generato neltantalio. Grazie all’ elevata resistenza alla radiazione del quarzo, la risposta nonmostrava un deterioramento apprezzabile fino a una dose di parecchi Grad. Ledimensioni della componente dello sciame adronico che genera luce Cerenkov sonoassai contenute (σ ∼ 7 mm), permettendo di costruire rivelatori molto compatti.Lo ZDC di NA50, infatti, aveva dimensioni di 5·5·65 cm3, che ne facevano il piupiccolo calorimetro adronico mai costruito. Aveva una risoluzione di circa il 6% perioni Pb incidenti di (208× 0.160)∼ 32 TeV.

L’ esperimento ha ottenuto risultati molto importanti per quanto riguarda lasoppressione della J/ψ e lo studio della produzione non risonante nella zona dimassa invariante tra 1 e 3 GeV/c2.

Per quanto riguarda la J/ψ, si e osservato innanzitutto che il tasso di pro-duzione di J/ψ in Pb-Pb e significativamente minore rispetto ad estrapolazioni deirisultati ottenuti in collisioni p-A, dove non ci si attende la produzione di un QGP.In secondo luogo si e visto che questa soppressione anomala si verifica solo per colli-sioni centrali, con un parametro di impatto minore di 8 fm. Questi risultati, descrittiin dettaglio nella pubblicazione 4 presentata dal candidato (che ha ottenuto piu di350 citazioni), rappresentano una delle indicazione piu chiare della transizione difase dalla materia nucleare ordinaria verso il QGP alle energie dell’SPS.

Il secondo risultato importante di NA50 e legato allo studio della regione 1.5 <mµµ < 2.5 GeV/c2 (detta anche ”delle masse intermedie”). In tale regione, dove lesorgenti note di dimuoni sono il processo Drell-Yan e il decadimento semileptonico dicoppie di mesoni D, e stata stabilita, come descritto in dettaglio nella pubblicazione3 presentata dal candidato (che ha ottenuto circa 135 citazioni), la presenza di un

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forte eccesso di dimuoni, rispetto alle estrapolazioni dei dati di collisioni p-nucleo.Tale eccesso e compatibile con due scenari: un aumento di un fattore circa 3 nellaproduzione di charm aperto in collisioni centrali Pb−Pb, o la produzione di dimuoni”termici”, ovvero l’ emissione di radiazione elettromagnetica dal QGP in equilibriotermico.

In conclusione, questa ricerca ha portato a risultati indicati dalla comunita sci-entifica come la prova dell’ avvenuta transizione di fase verso il QGP. Tali risultati,insieme a quelli di altri esperimenti con ioni Pb, sono stati alla base del comuni-cato stampa del CERN ”New State of Matter created at CERN” (febbraio 2000),relativo alla scoperta di uno stato in cui quark e gluoni non sono confinati.

Contributo personale.

Su questa linea di ricerca il candidato si e occupato:

- nell’ anno 1992, di studi preliminari di prototipi del calorimetro a zero gradidell’ esperimento;

- negli anni 1993-1994, dello studio di fattibilita della versione finale del calorimetroa zero gradi dell’ esperimento, e dello sviluppo del software offline e online rel-ativo a tale rivelatore, nonche della sua integrazione nel software dell’ esperi-mento;

- negli anni 1995-1996, dell’ analisi dei dati raccolti, relativamente al calorimetroa zero gradi, in un primo momento, e successivamente alla produzione di J/ψin interazioni PbPb;

- negli anni 1996-1998 ha usufruito di un ”fellow” di ricerca del CERN nell’ambito dell’esperimento. In questo periodo e stato responsabile dell’ analisi deidati relativi alla regione delle masse intermedie dello spettro dei dimuoni (vedipubblicazione 3 presentata dal candidato), e ha continuato ad occuparsi dell’analisi relativa alla produzione di J/ψ.

- negli anni 1999-2002, e stato responsabile dell’ analisi dei dati relativi a col-lisioni p − A, e degli ulteriori studi sulla soppressione anomala della J/ψ incollisioni Pb− Pb (vedi pubblicazione 4 presentata dal candidato).

Il candidato ha inoltre partecipato a tutte le prese dati e ha coordinato, dal1997, le attivita dell’ esperimento relative al calcolo presso il CERN, rappresentan-dolo presso il Computer Time Allocation Group (COCOTIME).

Ha rivestito il ruolo di GLIMOS (Group Leader in Matter of Safety) dell’esperimento.E stato inoltre, dal 2000, responsabile nazionale della sigla IPER, relativa all’ es-perimento NA50 (e all’ esperimento NA60, vedi linea di ricerca B2).

Ha presentato i risultati dell’ esperimento NA50 a 11 conferenze e workshop in-ternazionali (di cui 5 su invito e 2 alla conferenza ”Quark Matter”, la piu importantedel settore).

Nello stesso periodo e stato invitato a presentare, a conferenze e workshopinternazionali, 3 talk di rassegna generali sugli esperimenti con ioni all’ SPS e sutematiche varie legate alla produzione di coppie di muoni.

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Appendice: l’ esperimento NA51 (vedi anche pubblicazione 2)

Nell’ ambito della collaborazione NA50 e stato anche effettuato (1992) unostudio della rottura di simmetria di isospin nei quark del mare del nucleone, at-traverso lo studio del processo Drell-Yan (esperimento NA51). Venne comparata laproduzione di muoni nel processo di tipo Drell-Yan su bersagli di idrogeno e di deu-terio, con un fascio di protoni dell’SPS da 450 GeV/c. La misura dell’asimmetrianella sezione d’urto relativa a coppie µ+µ− di massa mµµ > 4.3 GeV/c2, espressada ADY = (2σpp/σpd)−1, ha fornito per la prima volta una chiara indicazione dellaviolazione della simmetria di isospin nei quarks del mare. I risultati sono contenutinella pubblicazione 2 presentata dal candidato, che ha ottenuto piu di 300 citazioni.

B2) Studio della produzione di dimuoni e di charm aperto in collisionip-A e In-In all’SPS del CERN: esperimento NA60, dal 2002 al 2010 (vedianche pubblicazioni 5-6).

Motivazione.

Lo studio delle produzione di coppie di leptoni in collisioni Pb-Pb all’ SPSaveva lasciato, al terminare del relativo programma sperimentale, alcune importantidomande rimaste insolute. In particolare:

- L’ esperimento CERES aveva misurato un eccesso nella produzione di coppiedi elettroni nella zona di massa invariante 0.2 < mµµ < mρ. Una possibilespiegazione era una modifica delle proprieta della ρ nel mezzo adronico denso,ma l’ insufficiente statistica e risoluzione dell’ apparato impediva di verificarecon precisione tale ipotesi;

- Gli esperimenti Helios-3, NA38 e NA50 avevano misurato un eccesso nella pro-duzione di coppie di muoni nella zona di massa invariante tra la φ e la J/ψ.L’ origine di questo eccesso non era pero chiara, con interpretazioni che com-prendevano un innalzamento anomalo della produzione di open charm, o laproduzione di dimuoni termici dalla fase deconfinata;

- L’ esperimento NA50 aveva scoperto, in collisioni Pb-Pb, una soppressioneanomala della J/ψ al di la di un valore di centralita corrispondente a circa100 nucleoni partecipanti. Si rendeva ora necessario il paragone dei risultati diNA50 con uno studio simile, compiuto con proiettili piu leggeri, in modo dacapire quale fosse la variabile piu strettamente connessa con l’instaurarsi dellasoppressione anomala (densita di energia, numero di partecipanti, dimensionidella zona di reazione...).

A tale scopo un esperimento di terza generazione, NA60, fu approvato nel2000. I suoi risultati hanno permesso avanzamenti estremamente significativi nellacomprensione dei problemi sopra citati.

Descrizione dell’ attivita.

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L’ apparato sperimentale era basato sullo spettrometro per muoni e sul calorimetroa zero gradi (ZDC) di NA50. A tali rivelatori fu aggiunto uno spettrometro di verticebasato su rivelatori a pixel di silicio, del tipo di quelli progettati per l’ esperimentoALICE, e immerso in un campo megnetico. Grazie a questo upgrade e stato possi-bile identificare le coppie di muoni prima che l’ informazione sul loro punto di originefosse degradata dall’ assorbitore adronico che separava la regione del bersaglio dallospettrometro per muoni. Si riusci ad ottenere in questo modo un notevole miglio-ramento della risoluzione in massa, da 70 a 20 MeV per la ω e da 100 a 70 MeVper la J/ψ. Inoltre, lo spettrometro di vertice permetteva di misurare il punto diorigine dei muoni, rispetto al vertice primario dell’ interazione, con una risoluzionedi qualche decina di µm. Cio permetteva di distinguere i decadimenti semileptonicidei mesoni con charm aperto dalla produzione di tipo ”prompt”, quale e ad esempioquella dovuta a dimuoni termici.

L’ esperimento ha preso dati con fasci di protoni a 158 e 400 GeV, e di Indio a158 GeV/nucleone negli anni 2003-2004. Sono stati ottenuti, in sintesi, i seguenti,importanti, risultati:

- Nella zona di bassa massa gia studiata da CERES e stata confermata la pre-senza di un eccesso, dovuto ad un allargamento del mesone ρ a causa delleinterazioni con il mezzo adronico denso. Non si e osservato, contrariamente aquanto atteso da molte previsioni teoriche, uno spostamento in massa della ρ.I risultati sono descritti nella pubblicazione 5 presentata dal candidato, che haottenuto circa 250 citazioni.

- Nella zona di massa intermedia e stata esclusa la presenza di un aumentoanomalo della produzione di charm aperto. E stato invece messo in luce uneccesso di produzione di muoni di tipo ”prompt”. Recenti studi confermanoche l’ interpretazione piu probabile di tale eccesso e la produzione di dimuonitermici dalla fase deconfinata. Si tratta del primo segnale misurato di questogenere, a circa 20 anni di distanza dalle prime predizioni.

- E stata messa in luce una soppressione anomala della J/ψ in collisioni In-In.Tale soppressione si instaura, in In-In e Pb-Pb, approssimativamente allo stessonumero di nucleoni partecipanti alla collisione. I risultati sono descritti nellapubblicazione 6 presentata dal candidato, che ha ottenuto circa 85 citazioni.

- Sono stati ottenuti risultati sulla produzione della J/ψ in collisioni p-A a 400GeV e, per la prima volta, a 158 GeV, la stessa energia delle collisioni In-In ePb-Pb studiate da NA50 e NA60. Si e osservato, in particolare, che gli effettidi assorbimento della J/ψ in materia nucleare “fredda” sono assai piu cospicuiquando l’ energia del fascio incidente e minore.

Contributo personale.

Il candidato e stato, fin dalla fase di progetto, uno dei principali propugna-tori di questo esperimento, partecipando alla fase di stesura e approvazione delproposal, e ottenendo, in qualita di responsabile nazionale, l’ approvazione e il rel-

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ativo finanziamento da parte della Commissione Scientifica Nazionale III. Nelle fasisuccessive:

- ha coordinato le attivita del gruppo di Torino nella fase di presa dati, in qualitadi responsabile del calorimetro a zero gradi dell’ esperimento;

- ha coordinato le attivita di analisi del gruppo di Torino, relative allo studiodella soppressione della J/ψ in collisioni In-In (vedi pubblicazione 6 presentatadal candidato);

- dal 2003 al 2010, in qualita di Physics Coordinator, ha seguito e indirizzato levarie linee di analisi dati, sulle quali il candidato ha maturato una esperienzapluriennale (vedi pubblicazioni 5 e 6);

- dal 2005 al 2010, in qualita di Deputy Spokesman, si e affiancato allo spokesmannella gestione delle varie attivita dell’esperimento.

Ha presentato i risultati dell’ esperimento NA60 a 11 conferenze e workshopinternazionali (di cui 3 alla conferenza ”Quark Matter”, la piu importante del set-tore).

Nello stesso periodo e stato invitato a presentare, a conferenze e workshopinternazionali, 10 talk di rassegna generali sugli esperimenti con ioni pesanti e sutematiche varie legate alla produzione di coppie di muoni.

Ha infine presentato 3 relazioni su invito ai congressi nazionali SIF.

B3) Studio delle collisioni Pb-Pb, p-Pb e p-p all’LHC del CERN: esper-imento ALICE, dal 1995 ad oggi (vedi anche pubblicazioni 7-10).

Motivazione.

Dopo gli esperimenti all’ SPS e al collider RHIC a Brookhaven, la nuova fron-tiera degli esperimenti con ioni pesanti ultrarelativistici e costituita dall’esperimentoALICE all’LHC, che ha studiato collisioni p-p a

√s=0.9, 2.76, 7 e 8 TeV, collisioni

Pb-Pb a√sNN= 2.76 TeV e p-Pb a

√sNN= 5.02 TeV.

Rispetto agli esperimenti a RHIC (√sNN=200 GeV) la durata temporale dello

stato deconfinato, la sua estensione spaziale e la sua temperatura iniziale aumen-tano significativamente. Scopo principale dell’esperimento e investigare il maggiornumero possibile di osservabili relative all’ interazione nucleo-nucleo, in modo dapoter estrarre informazioni quantitative sulle caratteristiche del QGP. I dati p-p ep-Pb sono fondamentali come riferimento per l’interpretazione dei risultati ottenutiin collisioni Pb-Pb. Tuttavia, ALICE si occupa anche di molti aspetti di fisica p-pe p-Pb vera e propria (ad esempio studi di fisica diffrattiva, QCD, interazione diparticelle in materia nucleare fredda).

Il candidato, coerentemente con i suoi interessi e le sue esperienze precedenti, sioccupa di tematiche legate alla produzione di stati di quarkonio. In breve, i risultatiottenuti ad energie minori (SPS, RHIC) inducono a pensare che alle energie di LHCsi verifichi, anziche una soppressione degli stati del quarkonio, un’innalzamento dei

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tassi di produzione, legata al gran numero di coppie cc nello stato iniziale, che portaa fenomeni di ricombinazione successivi alla soppressione nel QGP.

Inoltre, alle energie di LHC, diventa rilevante la produzione di stati del bot-tomonio. Anche per tali stati ci si aspetta una soppressione legata alla schermaturadi colore nel QGP, ma non si dovrebbe osservare un effetto di ricombinazione, vistoche i tassi di produzione delle coppie bb restano comunque molto inferiori a quelliper le coppie cc.

Infine, paragonando la soppressione o l’innalzamento della produzione per statidel charmonio (J/ψ, ψ(2S),...) e bottomonio (Υ(1S), Υ(2S), Υ(3S),...) con energiedi legame diverse, dovrebbe essere prossibile estrarre informazioni sulla temperaturainiziale del QGP.

Descrizione dell’ attivita.

L’ apparato sperimentale consiste di:

- un ”barile” centrale, immerso in un campo magnetico, che copre la regione dipseudorapidita –0.9< η <0.9, dedicato allo studio della produzione di adroni ecoppie di elettroni;

- un insieme di rivelatori in avanti (2.5< η <4), dedicato allo studio della pro-duzione di dimuoni, e in particolare degli stati del quarkonio;

- una serie di rivelatori “very forward” (contatori di molteplicita, calorimetri azero gradi) principalmente dedicati alla misura della centralita della collisione.

Il gruppo di ricerca di cui il candidato fa parte ha costruito i calorimetri a zerogradi (ZDC) e i rivelatori di trigger (basati su rivelatori RPC) per lo spettrometroper muoni. Ha inoltre partecipato alla definizione e realizzazione della strutturadi calcolo distributio dell’ esperimento, ed e attivo nell’analisi dei dati ottenuti enell’estrazione dei risultati di fisica.

Gli ZDC sono dei calorimetri a fibre di quarzo, che assicurano un’ elevatis-sima resistenza alla radiazione (alcuni Grad, senza deterioramento sensibile delleprestazioni) e un’ elevata velocita di risposta (il segnale e contenuto in ∼10 ns).Si basano sulla stessa tecnica gia adottata in passato con pieno successo per gliZDC degli esperimenti NA50 e NA60. In collisioni Pb-Pb, il segnale degli ZDCviene utilizzato, insieme all’informazione del barile centrale, per selezionare la cen-tralita dell’evento. E inoltre utilizzato per rimuovere il fondo di collisioni Pb-Pbelettromagnetiche (ultraperiferiche).

I rivelatori per il trigger dello spettrometro per muoni sono Resistive PlateChambers (RPC) operate in modo streamer (collisioni nucleo-nucleo) o avalanche(collisioni p-p). Il sistema di trigger consiste di 4 piani di camere posizionate al ter-mine dello spettrometro per muoni. In collisioni Pb-Pb esse devono sopportare untasso di particelle incidenti fino a circa 40 Hz/cm2. La selezione degli eventi viene ef-fettuata richiedendo tracce che puntano nella direzione del vertice di interazione, edeffettuando una prima selezione sul momento trasverso. Il sistema produce trigger

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di muone singolo e trigger relativi a coppie di muoni, con la possibilita di distinguerela carica dei medesimi.

Torino e sede di un centro di calcolo ”Tier-2” dell’ esperimento, e costituisce,insieme al centro ”Tier-1” al CNAF (Bologna) e ad altri analoghi centri ”Tier-2”(Bari, Catania, Legnaro) l’ ossatura del sistema di calcolo nazionale della Collabo-razione. Il ”Tier-2” di Torino e attualmente in piena attivita e viene utilizzato perla produzioni di eventi simulati e per l’analisi di tali eventi e dei dati reali.

Infine, l’attivita di analisi dei dati raccolti nel run-1 di LHC (2010-2013) eattualmente in corso e ha portato alla pubblicazione di un gran numero di risultatidi fisica, ottenuti nell’ambito di vari gruppi di lavoro (Physics Working Groups,PWG). Nel settore del quarkonio, di cui il candidato si occupa, sono stati ottenutii seguenti risultati principali:

- sono state studiate le sezioni d’urto di produzione in collisioni pp per J/ψ (vedipubblicazione 7, che ha ottenuto finora piu di 100 citazioni), ψ(2S), Υ(1S),Υ(2S) e i risultati sono stati confrontati con i modelli teorici, ottenendo unbuon accordo con modelli basati su Non-Relativistic-QCD (NRQCD). ALICEha anche pubblicato il primo risultato in assoluto sulla polarizzazione della J/ψalle energie di LHC, un’osservabile particolarmente importante e delicata peril confronto con i modelli teorici (vedi pubblicazione 8, che ha ottenuto finoracirca 70 citazioni).

- si e osservata una minore soppressione della produzione di J/ψ rispetto ad es-perimenti a RHIC e SPS in collisioni Pb-Pb. Lo studio di tale fenomeno in fun-zione della rapidita e dell’impulso trasverso conferma che avvengono fenomenidi ricombinazione delle coppie cc (vedi pubblicazione 9, che ha ottenuto finoracirca 130 citazioni). Si e inoltre osservata una soppressione piuttosto forte dellaΥ(1S), che esclude lapresebza significativa di ricombinazione nel settore bb;

- in collisioni p-Pb, si e osservata una soppressione significativa della J/ψ rispettoa collisioni pp nella regione di rapidita in avanti, mentre nella regione di ra-pidita all’indietro non si osservano significativi effetti nucleari (vedi la recentepubblicazione 10, con piu di 30 citazioni). I risultati sono in buon accordo coni modelli teorici e il loro confronto con i risultati Pb-Pb indica che gli effettiosservati in queste ultime sono legati solo in parte alla presenza di materianucleare fredda, e principalmente ad effetti connessi alla produzione del QGP.Simili risultati per la ψ(2S) sono in corso di pubblicazione.

Contributo personale.

Il candidato fa parte della collaborazione fin dal periodo della stesura della”Letter of Intent (LoI)” (1993) e del ”Technical Proposal (TP)” (1995). Negli annisuccessivi:

- tra il 1995 e il 2000 ha lavorato alla fase di progettazione degli ZDC, ai testsui primi prototipi, e ai problemi connessi con l’ integrazione di tali rivelatorisulla linea di fascio dell’ LHC interagendo piu volte con l’ ”LHC ExperimentalRequirements Committee”.

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- tra il 2000 e il 2005 ha lavorato al software per gli ZDC, e ne ha coordinato losviluppo. In tale veste, ha fatto parte del Computing Board dell’ esperimentoALICE, che detta le linee guida per lo sviluppo e la gestione del software dell’esperimento.

- tra il 2001 e il 2006 si e occupato dello studio delle prestazioni dei rivelatoriper la misura della centralita e dello studio della caratterizzazione generaledegli eventi Pb-Pb. E stato convener del capitolo 6.1 del Physics PerformanceReport, relativo a tali tematiche.

- tra il 2002 e il 2010 ha lavorato, in qualita di vice-responsabile, al progetto ealla realizzazione del centro di calcolo Tier-2 di Torino dell’ esperimento ALICE

- a partire dal 2006 si e occupato dello studio dei segnali di fisica accessibili allospettrometro per muoni, e in particolare degli stati del quarkonio. Dall’iniziodel run-1 di LHC, ha lavorato all’analisi dei dati di produzione di quarkonio.E stato coordinatore del Paper Committee per le pubblicazioni 7, 8 e 10. Dal2012 al 2014 ha rivestito il ruolo di convener del Dilepton and QuarkoniumPhysics Working Group (PWG-DQ), e ha coordinato tutte le analisi dati inquesto settore. In tale veste e stato membro del Physics Board di ALICE, checoordina le attivita relative alla fisica dell’esperimento.

- dal 2014 e chairman dell’Editorial Board dell’esperimento, e in tale veste eanche membro del Physics Board e del Management Board di ALICE. In taleveste e responsabile per la valutazione e l’approvazione di tutte le pubblicazionidi fisica di ALICE.

Ha infine presentato i risultati dell’esperimento ALICE a 9 conferenze e work-shop internazionali. Nello stesso periodo ha tenuto presentazioni di rivista sui risul-tati di LHC o in generale sulla fisica degli ioni pesanti a 5 conferenze e workshopinternazionali.

APPENDICE

Elenco presentazioni a workshop e conferenze

Internazionali

1) ”η production in pp and pA interactions near threshold”, International Con-ference on Mesons and Nuclei at Intermediate Energies, Dubna (Russia) 3-7Maggio 1994;

2) ”η production in pp and p-nucleus collisions”, International Conference onPhysics with GeV-Particle Beams, Julich (Germania) 22-25 Agosto 1994.

3) ”Study of the muon pairs and vector mesons produced in high energy Pb−Pbinteraction: the NA50 experiment”, XXXIII International Winter Meeting onNuclear Physics, Bormio (Italia) 23-27 Gennaio 1995;

4) ”Intermediate mass muon pair continuum in Pb-Pb collisions at 158 GeV/c”,12th Internatonal Conference on Ultrarelativistic Nucleus-Nucleus Collisions(QM96), Heidelberg (Germania) 20-24 Maggio 1996 (relazione su invito insessione plenaria);

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5) ”Recent results on anomalous J/ψ suppression in Pb − Pb collisions at 158GeV/c”, 4th International Workshop on Progress in Heavy Quark Physics,Rostock (Germania) 20-22 Settembre 1997 (relazione su invito);

6) ”Intermediate mass dimuons in NA38/NA50”, Workshop on Quarkonium Pro-duction in Relativistic Nuclear Collisions, Seattle (USA) 11-15 Maggio 1998(relazione su invito);

7) ”Intermediate mass dimuons in NA38/NA50”, 4th International Conference onStrangeness in Quark Matter, Padova (Italia) 20-24 Luglio 1998;

8) ”Intermediate mass dimuons in NA38/NA50”, Meeting on Heavy Ion Physicsat the SPS, Chamonix (Francia) 25-27 Settembre 1998 (relazione su invito);

9) ”Intermediate mass dimuon production in p−A, S−U and Pb−Pb collisions atthe CERN SPS”, XXXVII International Winter Meeting on Nuclear Physics,Bormio (Italia) 25-30 Gennaio 1999;

10) ”Intermediate mass dimuons as a probe of open charm production in heavy-ioncollisions at the SPS”, in ”Charm production in Heavy Ion collisions”, CERNHeavy-Ion Forum, 26 Aprile 1999 (relazione su invito);

11) ”Centrality dependence of the J/ψ suppression in ultrarelativistic Pb-Pb col-lisions”, XXXV Rencontres de Moriond, QCD and High Energy Hadronic In-teractions, Les Arcs (Francia) 18-25 Marzo 2000;

12) ”Charmonia suppression in p–A collisions at 450 GeV/c; new results fromNA50”, 15th International Conference on Ultra-Relativistic Nucleus-NucleusCollisions (QM2001), Stony Brook, New York (U.S.A.) 15-20 Gennaio 2001;

13) ”Experiments with heavy ions at the CERN SPS; from hadronic to deconfinedmatter”, 3rd Catania Relativistic Ion Studies (CRIS2000), Acicastello (Italia),22-26 Maggio 2000 (relazione su invito in sessione plenaria);

14) ”Heavy Ion physics at CERN after 2000 and before LHC”, International Work-shop on the Physics of the Quark-Gluon Plasma, Palaiseau (Francia) 4-7 Set-tembre 2001 (relazione su invito);

15) ”Overview of Heavy Ions program : RHIC results, LHC”, 3rd Four Seas Con-ference, Thessaloniki (Grecia) 16-21 aprile 2002 (relazione su invito);

16) ”Open charm production in heavy-ion collisions at CERN SPS: status andfuture developments ”, International Workshop on Charm Production: fromthreshold via SPS to RHIC and LHC, Trento (Italia) 17-22 giugno 2002 (re-lazione su invito);

17) ”Dilepton production in heavy-ion collisions: a probe of deconfinement”, 5thInternational Conference on Quark Confinement and the Hadron Spectrum,Gargnano (Italia) 10-14 settembre 2002 (relazione su invito);

18) ”Dilepton and Charmonium Production at the SPS”, 32nd International Con-ference on High-Energy Physics (ICHEP2004), Beijing (Cina), 16-22 agosto2004 (relazione su invito);

19) ”Dimuon and charmonium production in heavy-ion collisions at the CERN

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SPS”, 5th Italy-Japan Symposium, Recent achievements and Perspectives inNuclear Physics, Napoli (Italia) 3-7 novembre 2004 (relazione su invito);

20) ”Charmonium and Heavy Quarks: status and future perspectives”, 1st In-ternational Conference on Hard and Electromagnetic Probes of High EnergyNuclear Collisions (Hard Probes 2004), Ericeira (Portogallo) 4-10 novembre2004 (relazione su invito in sessione plenaria);

21) ”Summary of the Hard Probes 2004 Conference”, International Workshop onHeavy Flavors in Heavy Ion Collisions at the LHC, Clermont-Ferrand (Francia)13-15 dicembre 2004 (relazione su invito);

22) ”NA60: dimuon and charm production in p-A and In-In collisions at the CERNSPS”, XVIII International Conference on Nucleus-Nucleus Collisions (QuarkMatter 2005) Budapest (Ungheria) 4-9 agosto 2005 (sessione plenaria);

23) ”SPS charm(onium) and bottom(onium) measurements”, International Work-shop on Heavy Flavor Productions and Hot/Dense Quark Matter, Brookhaven(USA), 12-14 dicembre 2005 (relazione su invito);

24) ”Dilepton production in high-energy heavy-ion collisions”, XLIV InternationalWinter Meeting On Nuclear Physics, Bormio (Italia) 29 gennaio- 5 febbraio2006;

25) ”Dimuon measurements with NA60”, International Workshop on the Physicsof High Baryon Density, Trento (Italia), 29 maggio - 2 giugno 2006;

26) ”Dilepton production and the onset of deconfinement”, International Work-shop on Critical Point and Onset of Deconfinement”, Firenze 3-6 luglio 2006(relazione su invito);

27) ”J/ψ production in In-In and p-A collisions”, XIX International Conferenceon Nucleus-Nucleus Collisions (Quark Matter 2006), Shanghai (Cina) 14-20novembre 2006(sessione plenaria);

28) ”Dimuon and charm production in In-In and p-A collisions”, 4th DimuonNetInternational Workshop, Paris (Francia) 4-6 dicembre 2006;

29) ”Dimuon and charm production in In-In and p-A collisions”, XLV InternationalWinter Meeting On Nuclear Physics, Bormio (Italia) 14-21 gennaio 2007;

30) ”Dilepton measurements with NA60”, International Workshop on Critical Pointand Onset of Deconfinement, GSI Darmstadt (Germania), 9-13 luglio 2007 (re-lazione su invito);

31) ”Study of the quarkonium polarization in the muon channel at ALICE”, XXInternational Conference on Nucleus-Nucleus Collisions (Quark Matter 2008),Jaipur (India) 4-10 febbraio 2008 (poster);

32) ”The physics program of ALICE”, String and Strong Interaction Workshop,Frascati (Italia), 18-19 settembre 2008;

33) ”J/ψ production in pA collisions at 158 and 400 GeV: recent results from theNA60 experiment”, 21st International Conference on Ultrarelativistic Nucleus-Nucleus Collisions (Quark Matter 2009), Knoxville, TN (USA), 30 marzo - 4aprile 2009;

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34) ”The role of anti-shadowing in the comparison of p-A and A-A results on J/ψsuppression at SPS energy”, 21st International Conference on UltrarelativisticNucleus-Nucleus Collisions (Quark Matter 2009), Knoxville, TN (USA), 30marzo - 4 aprile 2009 (poster);

35) ”J/ψ and ψ′ results from the SPS (p-A , In-In, Pb-Pb)”, ECT* Workshopon Heavy Quarkonia Production in Heavy-Ion Collisions, Trento (Italy), 25-29maggio 2009 (relazione su invito);

36) ”The first ALICE paper on muon physics”, Annual Workshop on ALICE MuonSpectrometer Project and Related Physics, Aussois (France), 8-12 giugno 2009;

37) ”Recent results from NA60”, Rencontres QGP-France 2009, Etretat (France),15-18 settembre 2009;

38) ”Charmonia production in heavy-ion collisions: status and perspectives”, 48thInternational Winter Meeting on Nuclear Physics, Bormio (Italy), 25-29 gen-naio 2010 (relazione su invito);

39) ”The role of parton shadowing in the comparison of p-A and A-A results onJ/ψ suppression at SPS energies”, Workshop on nuclear Parton DistributionFunctions, Annecy (France), 22-23 febbraio 2010;

40) ”Quarkonium production in p-p and A-A collisions: ALICE status report”,International Workshop on Heavy Quarkonium 2010, Fermilab, Batavia IL(USA), 17-21 maggio 2010;

41) ”Quarkonium in the ALICE Muon Spectrometer”, International Workshop onQuarkonium and deconfined matter in the LHC era, Martina Franca (Italy),16-18 giugno 2010;

42) ”Preliminary ALICE results”, Quarkonium 2010, Three days of QuarkoniumProduction in pp and pA collisions International Workshop, Palaiseau (France),29-31 luglio 2010;

43) ”Latest results on charmonium suppression in p-A and A-A collisions at theCERN-SPS”, 4th International Conference on Hard and Electromagnetic Probesof High-Energy Nuclear Collisions (Hard Probes 2010), Eilat (Israel), 10-15 ot-tobre 2010;

44) ”Review of SPS data”, First Rete Quarkonii Workshop (RQW2010), Nantes(France), 25-28 ottobre 2010;

45) ”Quarkonium production in ALICE”, LHCC Physics Day on Charm and Bot-tom Production at the LHC, CERN Geneva (Switzerland), 3 dicembre 2010;

46) ”J/ψ in pp collisions”, International Workshop on First Physics with ALICEMuon Spectrometer, Kolkata (India), 1-4 febbraio 2011;

47) ”Early pp physics in ALICE”, Les Rencontres de Physique de la Vallee d’ Aoste,La Thuile (Italy), 27 febbraio - 5 marzo 2011;

48) ”The nucleus as a laboratory to study quarkonium production”, InternationalWorkshop on Quarkonium production: Probing QCD at the LHC”, Vienna(Austria), 17-21 aprile 2011;

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49) ”J/ψ production in Pb-Pb collisions at√sNN = 2.76 TeV in the ALICE ex-

periment”, Quarkonium Production in Elementary and Heavy Ion Collisions,Brookhaven National Laboratory (BNL), Upton, NY (USA), 6-18 giugno 2011;

50) ”Open charm and charmonium production in p-A collisions at the CERN SPS”,486th WE-Heraeus-Seminar: Charaterization of the Quark-Gluon Plasma withHeavy Quarks, Bad Honnef (Germany) 11-15 luglio 2011;

51) ”Recent results from the ALICE experiment on p-p and Pb-Pb collisions”,50th International Winter Meeting on Nuclear Physics, Bormio (Italy), 23-27gennaio 2012 (relazione su invito);

52) ”Results on quarkonia from ALICE”, 23rd International Conference on Ultra-relativistic Nucleus-Nucleus Collisions (Quark Matter 2012), Washington, D.C.(USA), 13 - 18 agosto 2012 ( sessione plenaria);

53) ”Experimental summary and final remarks”, 5th International Workshop onheavy quark production in heavy-ion collisions, Utrecht (Netherlands), 14-17novembre 2012 (relazione su invito);

54) ”LHC results on open heavy quarks and quarkonia”, International Workshopon heavy quark and quarkonia in thermal QCD, Trento (Italy), 2-5 aprile 2013(relazione su invito);

55) ”Charmonium production in Pb-Pb collisions: a look at LHC results”, FirstSapore Gravis Workshop (SGW 2013), Nantes (France), 2-5 dicembre 2013(relazione su invito);

56) ”Open charm and charmonium production: results from the NA60 experi-ment”, HICforFAIR workshop on heavy-flavor physics with CBM, Frankfurt(Germany), 26-28 maggio 2014 (relazione su invito);

57) ”Quarkonia and heavy flavours: where do we stand? What next?”, LargeHadron Collider Physics Conference (LHCP2014), New York (USA), 2-7 giugno2014 ( sessione plenaria);

Nazionali

1) ”Produzione di η in interazioni protone-nucleo sotto la soglia della reazioneNN → NNη”, LXXVI Congresso Nazionale SIF, Trento 1990;

2) ”Misure di sezione d’urto per la reazione NN → NNη in prossimita della soglia(Tp=1.26 GeV)”, LXXVIII Congresso Nazionale SIF, Pavia 1992.

3) ”La misura della centralita in urti Pb− Pb ultrarelativistici attraveso l’uso diun calorimetro a zero gradi”, LXXXI Congresso Nazionale SIF, Perugia 1995;

4) ”The ALICE Physics Program”, 16th Conference on High Energy Physics(IFAE 2004), Turin, Italy, 14-16 Apr 2004;

5) ”Produzione di dimuoni e open charm in interazioni In–In all’ SPS del CERN”,XC Congresso Nazionale SIF, Brescia 20-25 settembre 2004 (relazione suinvito);

6) ”Caratterizzazione degli eventi Pb-Pb”, I Convegno Nazionale sulla Fisica diALICE, Catania, 11-12 gennaio 2005;

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7) ”Recent results from the NA60 experiment”, XCII Congresso Nazionale SIF,Torino, 18-23 settembre 2006 (relazione su invito);

8) ”Thermal dimuons and J/ψ production in In-In collisions at the CERN SPS”,XCIV Congresso Nazionale SIF, Genova, 22-27 settembre 2008(relazione suinvito);

9) ”Quarkonio e Quark-Gluon Plasma: risultati e prospettive a LHC”, C Con-gresso Nazionale SIF, Pisa 22-26 settembre 2014(relazione su invito);

Organizzazione di workshop e conferenze

1) 2004-oggi: membro dell’ International Advisory Committee della serie di con-ferenze ”Hard and Electromagnetic Probes of High Energy Nuclear Collisions(Hard Probes)”;

2) 2010: working group coordinator, ”Quarkonium 2010, Three days of Quarko-nium Production in pp and pA collisions International Workshop”, Palaiseau(France), 29-31 luglio 2010;

3) 2011: Scientific Programme Advisor del workshop ”Quarkonium Production,probing QCD at the LHC”, Vienna (Austria), 18-21 aprile 2011;

4) 2011: coordinatore del workshop ”Quarkonia in Deconfined Matter”, Aci Trezza(Italy), 28-30 settembre 2011;

5) 2011: working group convener, ”International Workshop on Heavy Quarkonium2011”, GSI Darmstadt (Germany), 4-7 ottobre 2011;

6) 2012: co-chairman della ”5th International Conference on Hard and Electro-magnetic Probes of high-energy nuclear collisions (HP2012)”, Cagliari (Italia),27 maggio - 1 giugno 2012;

7) 2013: working group convener, ”9th International Workshop on Heavy Quarko-nium 2011”, Beijing (China), 22-26 aprile 2013;

8) 2014: coordinatore del programma ”Heavy Flavor and Electromagnetic Probesin Heavy Ion Collisions”, Institute for Nuclear Theory, University of Washing-ton, Seattle (USA), 15 settembre - 10 ottobre 2014;

Seminari, scuole, attivita didattica, divulgazione scientifica

Seminari

1) ”Heavy quarkonia and the Quark-Gluon Plasma: a saga with (at least) threeepisodes”, NIKHEF Colloquium, Amsterdam (Netherlands), 15 giugno 2012;

2) ”Charmonium production in Pb-Pb collisions at ALICE: from suppressionto regeneration?”, CERN PH-LHC seminar, CERN Geneva (Switzerland), 6novembre 2012;

3) ”Heavy quarkonia and the Quark-Gluon Plasma: a saga with (at least) threeepisodes”, EMMI/GSI Seminar, GSI Darmstadt (Germany), 17 aprile 2013;

Scuole

1) ”Ultrarelativistic Heavy-Ion Physics: from SPS to LHC Energies”, XIII Sem-inario Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare, Otranto (Italia), settembre2001.

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2) ”Dileptons and Vector Mesons”, International School on Quark-Gluon Plasmaand Heavy Ion Collisions: past, present, future, Torino (Italia) maggio 2005;

3) ”The Physics Program of ALICE”, Doctoral Training Program 2008, NuclearMatter undere Extreme Conditions, ECT* Trento (Italia), maggio 2008;

4) ”Heavy quarkonium in collisioni nucleari dall’SPS a LHC”, Quark Matter Italia,Roma (Italia), aprile 2009;

5) ”Heavy quarks and Quark-Gluon Plasma: a saga with (at least) three episodes”,Helmholtz Research School for Quark Matter Studies in Heavy Ion Collisions,S. Gimignano (Italia), aprile - maggio 2013;

6) ”Heavy Ions and Quark-Gluon Plasma”, Summer Student Lecture ProgrammeCourse, CERN (Switzerland), luglio 2013;

7) ”Heavy Ions and Quark-Gluon Plasma”, XXV Seminario Nazionale di FisicaNucleare e Subnucleare ”Francesco Romano”, settembre 2013;

8) ”Heavy quarks: where do we stand ? What next ?”, Student Day at theXXIV International Conference on Ultrarelativistic Nucleus-Nucleus Collisions(QM2014), giugno 2014;

Corso di Laurea in Fisica dell’ Universita di Torino

1) Corso di Esperimentazioni di Fisica II, esercitazioni (A.A. 1992-1993).

2) Corso di Fisica Nucleare delle Alte Energie, lezioni (dall’ A.A. 2006-2007 all’A.A. 2010-2011).

3) Corso di Fisica Nucleare, lezioni (dall’ A.A. 2011-2012 ad oggi).

Relatore o co-relatore delle seguenti tesi

1) ”Intermediate mass dimuons in ultrarelativistic proton-nucleus and nucleus-nucleus collisions at the CERN SPS”, Torino 1999 (Dottorato di Ricerca inFisica, dott.ssa Cristina Soave);

2) ”J/ψ, ψ′ and Drell-Yan production in proton-nucleus collisions at 450 GeVincident energy at the CERN SPS”, Torino 2000 (Dottorato di Ricerca in Fisica,dott. Pietro Cortese).

3) ”Study of the J/ψ suppression in Pb-Pb collisions at the CERN SPS as afunction of the centrality measured with a zero degree calorimeter”, Clermont-Ferrand 2000 (Docteur d’Universite en Physique Corpusculaire, dott.ssa RobertaArnaldi).

4) ”Centrality measurement in the ALICE experiment with the zero degree calorime-ters”, Torino 2002 (Dottorato di Ricerca in Fisica, dott. Chiara Oppedisano).

5) ”Study of the J/ψ suppression in In-In collisions at the CERN SPS”, Torino2005 (Dottorato di Ricerca in Fisica, dott. Alberto Colla).

6) ”J/ψ polarization in pp collisions at√s = 7 TeV with the ALICE muon spec-

trometer at the LHC”, Torino 2012 (Dottorato di Ricerca in Fisica, dott. LivioBianchi).

Membro della commissione giudicatrice per le seguenti tesi

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1) ”Etude de la production des dimuons dans les collisions In-In dans l’experienceNA60 au CERN-SPS”, Lyon 2006 (These d’Habilitation a Diriger des Recherches,dott. Laurent Ducroux).

2) ”J/ψ production and suppression at 158 and 400GeV at the CERN SPS”,Lisbon 2010 (PhD thesis, dott. Pedro Oscar Sa’ Martins).

3) ”Etude de la densite de particules chargees et des mesons vecteurs de bassesmasses en collisions Pb-Pb a

√sNN = 2.76 TeV dans ALICE au LHC”, Lyon

2013 (PhD thesis, dott. Maxime Guilbaud).

Divulgazione scientifica

1) Autore dell’ articolo ”Cosi al CERN di Ginevra abbiamo riprodotto i primiistanti dell’ universo”, Tuttoscienze (supplemento scientifico del quotidiano LASTAMPA di Torino), 8 Marzo 2000;

2) Autore degli articoli ”Un nuovo stato della materia: il plasma di quark e gluoni”e ”La scomparsa della J/psi”, INFN Notizie, maggio 2000;

3) Membro del Comitato Scientifico, della mostra ”I microscopi della fisica” (2004),organizzata dall’ Ufficio Comunicazione dell’ INFN;

4) Membro del Comitato Scientifico, della mostra ”La natura si fa in 4” (2007),organizzata dall’ Ufficio Comunicazione dell’ INFN;

5) Autore dell’ articolo ”ALICE unveils mysteries of the J/ψ”, CERN Courier,marzo 2012;

6) Autore dell’ articolo ”Charm and Beauty in Utrecht”, CERN Courier, marzo2013;

Torino, 15/9/2014

Enrico Scomparin

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