PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica...

33
PRAGMATICA

Transcript of PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica...

Page 1: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

PRAGMATICA

Page 2: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Introduzione

¨  Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal punto di vista delle sue modalità di uso e del suo essere mezzo per l’agire umano ¤  Pragmatica e “competenza comunicativa”: abilità propria degli utenti di una lingua di

usarla in modo efficace per esigenze comunicative di vario tipo. ¤  Anche detta “semantica della frase”

n  Gli enunciati compiono una varietà di funzioni, capaci di riflettersi sulla realtà (contesto) in cui avviene la comunicazione e modificarla concretamente

n  Se vuole comunicare il singolo parlante non può usare il linguaggio in maniera solipsistica, attribuendo qualsiasi significato a qualsiasi parola: la pragmatica individua le regole a cui soggiace la costruzione degli enunciati

¨  2 dimensioni: ¤  MICRO-PRAGMATICA

n  Lingua e contesto: anafora e deissi n  Struttura informativa dell’enunciato

¤  MACRO-PRAGMATICA n  Atti linguistici n  Implicature conversazionali n  Cortesia

Page 3: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

•  Lingua e contesto: anafora e deissi (personale, spaziale, temporale, sociale)

•  Struttura informativa dell’enunciato •  Dato/nuovo •  Tema/Rema – Topic/Comment: definizione

tradizionale, definizione “illocutiva” (LACT Theroy [Cresti], approccio di Lombardi Vallauri)

•  Presupposizioni

Micro-pragmatica

Page 4: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Lingua e contesto

¨  Ci sono elementi e fenomeni appartenenti alla struttura sintattica il cui comportamento non è spiegabile se non facendo riferimento al contesto (linguistico o extralinguistico): ¤  ANAFORA / CATAFORA

elementi per la cui interpretazione è necessario fare riferimento al contesto linguistico precedente (anafora) o seguente (catafora) Il recupero dell’antecedente fa leva su principi:

- morfosintattici n  Es: Il canex abbaia. Maria si affaccia alla finestra. Lox vede

- semantici n  Es: Il canex abbaia. Maria si affaccia alla finestra. Vede l’animalex

- pragmatici

¤  DEISSI n  elementi per la cui interpretazione è necessario fare riferimento al contesto

extralinguistico.

Page 5: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Deissi

¤  Sistema di coordinate: n  DEISSI PERSONALE: indica i referenti in rapporto al loro ruolo

nell’evento comunicativo n  Es: pronomi personali (io, tu…), possessivi (mio, tuo..)

n  DEISSI SPAZIALE: organizza lo spazio rispetto alla posizione dei partecipanti

n  Es: pronomi dimostrativi (questo, quello..), avverbi di luogo (qui, lì) n  PROSSIMALE: indicano vicinanza n  DISTALE: indicano lontananza

n  DEISSI TEMPORALE: colloca nel tempo gli eventi rispetto al momento dell’evento comunicativo

n  Es: avverbi (oggi, ieri, domani, adesso, prima…), tempi verbali, sintagmi (il giorno prima, dieci anni fa…)

n  DEISSI SOCIALE: segnala i rapporti sociali reciproci esistenti tra gli interlocutori (intimità del rapporto, simmetria, status)

n  Es: Tu/lei/voi

Page 6: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Struttura informativa

¨  Non appena si inserisce la frase all'interno del contesto di un discorso, la sintassi si mostra dipendente dalla sua “funzione informativa”.

¨  Si possono produrre una pluralità di enunciati ugualmente corretti dal punto di vista sintattico per esprimere il medesimo contenuto informativo: ¤  variando l'ordine delle parole, la punteggiatura o utilizzando le risorse morfo-

sintattiche del sistema linguistico: n  Cristina ha visto Domenico. n  Domenico lo ha visto Cristina. n  È Cristina che ha visto Domenico. n  È stata Cristina a vedere Domenico. n  Domenico è stato visto da Cristina. n  È Domenico che ha visto Cristina (non Lorenzo). n  Domenico, ha visto Cristina.

¤  assegnando un diverso grado di “salienza” (PROMINENZA FRASALE) ai vari costituenti.

n  CRISTINA ha visto Domenico. n  Cristina HA VISTO Domenico. n  Cristina ha visto DOMENICO.20

¨  Pur rimanendo invariato il contenuto, gli enunciati sono funzionalmente diversi, ossia si adattano meglio ad alcuni contesti piuttosto che ad altri.

Page 7: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Struttura informativa

¨  Struttura informativa (S.I.): statuto informativo associabile a porzioni di enunciato e tratti linguistici che lo codificano.

“[…] certain formal properties of sentence cannot be fully understood without looking at the linguistic and extralinguistic contexts in which the sentences having these properties are embedded.”

Lambrecht [1994: 2]

“[...] The study of information structure is not concerned with lexical and propositional content in the abstract but with the way such content is transmitted”

Lambrecht [1994: 3]

¨  Mentre il significato di una frase può essere considerato una funzione dell'espressione linguistica che lo veicola, e dunque rimane costante, il suo valore informativo dipende dalla situazione comunicativa in cui l'enunciato è prodotto

Page 8: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Dato/Nuovo

¨  DATO/NUOVO [Halliday,1967] “informazione recuperabile/prevedibile o non recuperabile/non prevedibile per il ricevente”

n  Esempi di anafora (1-2 mediante pronome, 3 anafora zero) 1.  Cristina ha visto Domenico. Ci ha parlato per più di mezzora. 2.  Cristina ha visto Domenico che passeggiava nel parco. 3.  Cristina ha visto Domenico. ( ) Stava passeggiando nel parco.

n  “[...] alla sua prima introduzione di solito un concetto è nuovo per il ricevente, e dunque richiede una codifica mediante un sintagma pieno che aiuti a capire di chi o di che cosa si tratta; ma nelle seguenti menzioni dello stesso referente non occorre fornire di nuovo tutta l'informazione. È sufficiente richiamarlo in forma abbreviata, perché ormai è già noto o, con termine della linguistica, dato”. Lombardi Vallauri [2002: 46]

n  “il dato è per natura anaforico, cioè legato al discorso precedente. Perciò può essere

oggetto di ellissi, e per la stessa ragione tende a comparire per primo nell'enunciato, fungendo da «raccordo» fra il discorso precedente e il nuovo che sta per essere introdotto”. Lombardi Vallauri [2002: 46]

Page 9: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Dato/Nuovo

¨  DATO/NUOVO ¤  Piano linguistico ¤  Piano cognitivo

n  “given (or old) information is that knowledge which the speaker assumes to be in the consciousness of the addressee at the time of the utterance. So-called new information is what the speaker assumes he is introducing into the addressee's consciousness by what he says” Chafe [1976: 30]

n  “un concetto (cioè un oggetto, un evento o una proprietà, corrispondente linguisticamente ad un sintagma) può durante il discorso trovarsi in tre diversi «stati di attivazione» con riguardo alla sua presenza nella memoria a breve termine dei partecipanti alla comunicazione, e in particolare del ricevente. Questi stati sono: (a) attivo, cioè in “funzione” [...] proprio in quel momento; (b) semiattivo, cioè presente nella coscienza periferica, sullo sfondo: un concetto di cui la persona è presentemente cosciente, ma senza concentrare l'attenzione su di esso; (c) inattivo, cioè di cui il ricevente non ha coscienza presentemente […].” Lombardi Vallauri [2002: 49-50]

Page 10: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Dato/Nuovo

¨  Stati di attivazione:

¤  ATTIVO: il parlante può assumere che qualcosa è nella coscienza del destinatario sulla base del contesto linguistico ed extralinguistico. n  Dal punto di vista linguistico è la menzione nel discorso che attiva i concetti n  Sul versante extralinguistico il locutore e il destinatario condividono le

percezioni e la presenza di oggetti nell'ambiente, a cui possono far riferimento mediante la deissi

¤  SEMIATTIVO: un concetto può diventare accessibile n  per disattivazione (“un concetto che è stato oggetto di focus, se per un po'

non viene menzionato, passa attraverso un breve periodo di presenza senza attenzione nella coscienza, prima di uscire dalla memoria a breve termine”)

n  per evocazione entro uno schema (cioè “entro il corredo di associazioni mentali collegate a un ente principale che è stato attivato”).

¤  INATTIVO: non presente nella memoria a breve termine

Page 11: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Dato/Nuovo

¨  Possibile rappresentazione delle dinamiche di costruzione degli enunciati: (D)N(D) ¤  un elemento “nuovo” obbligatorio, opzionalmente preceduto e/o seguito da

qualcosa di “dato” n  enunciati contenenti esclusivamente informazione “data” sono molto rari e

informativamente inutili

¨  Pattern non marcato: (D)N ¤  La progressione informativa ha un andamento gradualmente crescente, dal

blocco meno informativo, che riprende un'altra unità già emessa (o di cui qualche parte componente sia contenuta in altra unità già emessa), al blocco che convoglia il culmine informativo, quello costituito dall'unità meno prevedibile a partire dal co-testo o dal contesto”

¤  Andamento epicicloidale dei testi orali: progressione in cui “le informazioni non vengono organizzate gerarchicamente (come nello scritto) ma vengono inserite sempre a partire dalla ripetizione parziale dell'informazione precedente”, disegnando una spirale che costringe a ritornare sul già detto.

n  CAUSA: naturale tendenza cognitiva di procedere dal noto all'informativo.

Page 12: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Dato/Nuovo

¨  Quanto dura lo stato di giveness? n  “È molto difficile che un referente rimanga attivo [...] per oltre 15-17

clausole senza che vi si faccia mai riferimento. Non sembrano esserci limiti alla durata dell'accessibilità di un referente se questo viene periodicamente richiamato. Naturalmente fungono da richiamo sia le menzioni esplicite (anche in forma ridotta, ad esempio pronominale), sia le anafore zero”. Lombardi Vallauri [2002: 65]

¤  L'identificazione di un concetto può essere resa problematica

dall'interporsi di altri referenti. n  In tal caso il richiamo mediante espressione ridotta potrebbe risultare

ambiguo: la comparsa di altri elementi accelera la disattivazione di un'idea, per una capacità strutturalmente ridotta della memoria a breve termine.

Page 13: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Tema/Rema (Topic/Comment)

¨  Weil [1844], Paul [1880], scuola di Praga

¨  Distinzione: ¤  Soggetto sintattico-grammaticale: “chi fa o subisce l'azione espressa dal verbo.

Funzione sintattica opposta a quella di predicato sintattico (che esprime invece l'azione)”.

¤  Soggetto “psicologico” (Topic, Tema o Ground): oggetto del discorso, ciò di cui parla il parlante.

Predicato psicologico: Comment, Rema o Focus

“[...] the two notions «topic» and «subject» cannot be conflated. Topics are not necessarily grammatical subjects, and grammatical subjects are not necessarily topics, at least in languages like English”.

Lambrecht [1994: 118]

Precisazione Terminologica ¤  Topic/Comment: terminologia coniata Hockett, successivamente ripresa da Chomsky ¤  Tema/Rema: Termine coniato nell’ambito della scuola di Praga (es. Mathesius), ripresa

successivamente da Halliday

Page 14: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Tema/Rema (Topic/Comment)

¨  Relazione elementare, di natura testuale ¨  Primitivo della teoria linguistica

“Si tratta di una struttura primitiva proprio perché prodotta dai principi costitutivi del testo: la generazione di un testo determina (ed è determinata da) la struttura topic-comment. Questa formulazione può permettere di giustificare l'assunzione intuitiva che, perché ci sia una proposizione, «Deve esserci qualcosa di cui parlare, e, una volta scelto un soggetto di discorso, qualcosa deve essere detto a proposito di esso»”

Sornicola [1981: 139]

¨  Def. Tradizionale: relazione di aboutness tra un'entità e una proposizione. ¤  TEMA/TOPIC: «ciò di cui si parla» (what the sentence is about) ¤  REMA/COMMENT «ciò che se ne dice» (what is predicated about the topic)

“[...]Every clause is also structured as a message. It consist of two parts: a Theme, which is the point of departure - what the message is about; and another element that constitutes the body of the message, known as the Rheme”.

Page 15: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Tema/Rema (Topic/Comment)

¨  Tema-Rema TR è l'ordine abituale, di default.

¤ Così come nella maggioranza dei casi il Dato è seguito dal Nuovo, perché se apparissero in ordine inverso lo sforzo di elaborazione sarebbe più elevato e la ripetizione del dato meno utile.

¤ A meno che non si cerchi di mettere in evidenza una porzione di informazione, è più agevole (e comune) per i parlanti trasmettere informazioni dopo aver introdotto l'entità su cui verrà effettuata la predicazione, piuttosto che iniziare ex abrupto.

Page 16: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Tema/Rema (Topic/Comment)

¨  Approccio alternativo: Cresti [2000], Lombardi Vallauri [2002]

¤  Un'enunciazione, oltre che di un significato, è dotata di una forza/funzione comunicativa all'interno di un dato contesto, pertanto non esaurisce la sua portata interazionale al livello di atto locutorio, con la referenza e la predicazione. Ha anche uno status pragmatico, segnalato da indicatori di vario genere previsti dal sistema-lingua, come lessico, sintassi o prosodia.

¤  Austin, “teoria degli atti linguistici”: La complessità dell'atto linguistico

deve essere intesa come il compimento simultaneo di tre atti, distinti ma simultanei e interdipendenti: n  Locutivo

Costruzione dell’enunciato, rispettando la struttura del sistema linguistico n  Illocutivo

Intenzione con cui l’enunciato viene prodotto, “fare con il dire” n  Perlocutivo

Effetto concreto, extralinguistico, che l’enunciato produce

Page 17: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Illocuzione

Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica [Beccaria 2004: 102] ¨  Illocuzione

“[…] Livello cruciale dell'atto linguistico così come è inteso dalla teoria di J.L. Austin, cioè il livello al quale si opera un cambiamento del contesto e che precisa in modo sostanziale l'idea del linguaggio come azione” “L'illocuzione concerne l'atteggiamento del parlante verso l'interlocutore, la sua attitudine, ovvero concerne il fatto se una certa espressione venga data dal parlante come un'asserzione con la quale l'interlocutore si deve confrontare (La terra è piatta), o come una domanda alla quale l'interlocutore deve rispondere (Che ore sono?), o un ordine che si vorrebbe eseguito (Chiudi la porta!), o un'istruzione che deve cambiare le conoscenze dell'interlocutore (Si incide a destra), o un lamento o una manifestazione di sorpresa di cui l'interlocutore deve prendere atto e rispondere con empatia (Che giornata tremenda! Così presto?). Essa quindi non può essere considerata una caratteristica semantica della locuzione, ma la caratteristica azionale primaria dell'enunciato”

Cresti [2000: 47]

Page 18: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Illocuzioni: tassonomia

¨  1° classificazione: Searle [1969, 1975]

¨  LABLITA (Lab. Linguistico Dip. Italianistica, Unifi) Sono state censite per l’italiano circa 80 illocuzioni convenzionali realizzate nel parlato spontaneo ¤  Criteri: tratti pragmatici, semiologici e cognitivi

n  l’apertura del canale comunicativo n  la condivisione dell’orizzonte attenzionale e/o del focus attenzionale n  le modalità dell’azione comunicativa n  i caratteri percettivi dell’oggetto di riferimento (vicino, lontano, fermo, in movimento,

noto) n  la distanza e la prossemica dei parlanti n  la disponibilità e abilità di intervento dei parlanti n  le trasformazioni di comportamento, o di attenzione, o di conoscenze, attese

nell’interlocutore n  l’espressione di emozioni, o di stati interni, o di credenze da parte del parlante n  l’età, il sesso, il ruolo degli interlocutori e la loro distanza sociale.

Page 19: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Illocuzioni: tassonomia

¨  Tassonomia delle illocuzioni [Cresti] Le illocuzioni possono essere raggruppate in cinque classi generali, sulla base dell’atteggiamento o attitudine del parlante verso l’interlocutore ¤  Rifiuto

n  Atteggiamento di libertà e indipendenza del parlante nei confronti dell’interlocutore, che permette uno scontro con quest’ultimo e una richiesta di trasformazione

¤  Asserzione n  Atteggiamento di certezza del parlante, che consente di proporre giudizi, scoperte,

valutazioni, rappresentazioni (es. Spiegazione, conferma, elencazione…) ¤  Direzione

n  Presa in considerazione delle capacità, possibilità, disponibilità dell’interlocutore, nell’attesa che trasformi se stesso relativamente al proprio orizzonte azionale, le proprie conoscenze, abilità, punto di vista (es. Richieste, richiami, domande…)

¤  Espressione n  Manifestazione di stati d’animo, emozioni o credenze (es. espressione di incredulità,

sollievo o desiderio, esclamazioni) ¤  Rito

n  Sulla base di un ruolo più o meno codificato, assolvimenti di compiti linguistici che hanno effetti sociali (es. ringraziamenti, saluto, scuse, auguri…)

Page 20: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal
Page 21: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

LACT Theory [Cresti] e approccio di Lombardi Vallauri ¨  “Teoria della lingua in atto” - LACT Theory [Cresti] e Approccio di

Lombardi Vallauri ¤  ASPETTI CONDIVISI:

n  equivalenza tra unità di azione (atti linguistici) e unità del linguaggio (enunciati)

“L'enunciato è il corrispettivo dell'atto linguistico, e come tale ha sempre un valore illocutivo.” n  Rema/Comment → “parte dell'enunciato che ne realizza lo scopo informativo

e ne veicola la forza illocutiva” n  Tema/Topic → “resto dell'enunciato, la cui funzione è quella di fornire

informazione accessoria che facilita la comprensione del rema/comment”

¤  DIFFERENZE: n  LACT Theory: Ruolo centrale della prosodia: l’uguaglianza tra atti linguistici e

enunciati è stabilita dall'intonazione n  Il testo parlato può essere segmentato in unità tonali, con funzioni specifiche

n  Es: Carlo /TOP va a Roma //COM n  Marta/TOP sì//COM

Page 22: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

LACT Theory: Profili intonativi del Comment

Page 23: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

LACT Theory: Profili intonativi del Comment

Page 24: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Novità vs. Tematicità

¨  NOVITÀ e TEMATICITÀ: ¤  spesso sono codificate dallo stesso materiale linguistico (di frequente il Nuovo è espresso

nel Rema e il Dato nel Tema)

¤  Tuttavia (D)/(N) e (T)/(R) si trovano su un livello diverso della realtà linguistica: n  dato e nuovo sono nozioni psicologiche, contenuti n  tema e rema non sono i contenuti dell'enunciato ma il materiale linguistico che li esprime.

¤  quella che intercorre tra le due dicotomie non è un'affinità di sostanza, ma una tendenza ad essere rappresentate dallo stesso materiale linguistico

¤  andrebbero tenuti distinti lo stato psico-cognitivo dell'informazione e la sua categoria linguistica, ovvero la sostanza linguistica mediante cui è espresso.

¤  è possibile identificare Tema e Rema in enunciati avulsi dalla situazione comunicativa, invece senza contesto semplicemente non ha senso parlare di informazione data e informazione nuova.

¤  se si può dire che il (N) spesso “sta a destra dell'enunciato”, non è perché un concetto possa stare a destra o sinistra, ma solo nel senso che nel caso più frequente il nuovo è codificato dal rema”.

Page 25: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Presupposizioni

PRESUPPOSIZIONE: ¨  Ogni contenuto che sia connesso con un enunciato linguistico non perché l’enunciato

lo asserisca, ma perché la produzione dell’enunciato implica che l’emittente dia per scontato tale contenuto.

¨  Il valore di verità di un contenuto presupposto è presentato come fuori discussione.

n  Per piacere chiudi la porta n  Per piacere non chiudere la porta Hanno significato diverso, ma presuppongono la stessa cosa: che la porta sia aperta

n  Carlo ha chiuso la porta n  La porta era aperta Nel 2° caso è asserito che la porta era aperta, nel 1° ciò si inferisce, perché il verbo in realtà asserisce qualcos’altro

¤  TEST per l’identificazione della presupposizione: NEGAZIONE La negazione nega ciò che l’enunciato asserisce, non ciò che esso presuppone TEST NEGAZIONE: n  Carlo non ha chiuso la porta n  La porta non era aperta Nella 1° frase continua ad essere inferibile che la porta era aperta

Page 26: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Presupposizioni

¨  La presupposizione è uno degli ingredienti più usati a fini retorici/persuasivi (es: Pubblicità!)

n  Lascia che Philips ti apra gli occhi n  P: Gli occhi del ricevente senza Philips erano chiusi

n  E mi sono sentiti grande con la mia prima alfa n  P: Chi compra un’alfa se ne trova contento e in seguito ne compra delle altre

n  Siete ancora competitivi? n  P: siete stati competitivi in passato, sarebbe un peccato smettere di esserlo

Page 27: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Presupposizioni

¨  PRESUPPOSIZIONI di ESISTENZA Dà per condiviso che esista il referente dell’espressione linguistica

n  L’attuale re di Francia è calvo P: Esiste uno ed un solo re di Francia

¨  PRESUPPOSIZIONI DI VERITÀ ¤  Presupposizione con subordinate oggettive o soggettive rette da verbi fattivi (es. ignorare,

disapprovare, rimpiangere…). Sono verbi che mentre asseriscono una valutazione o un atteggiamento del soggetto verso qualche evento, danno per presupposto che l’evento si sia verificato

n  Tutti ignoravano che Fabio era completamente ubriaco n  P: Fabio era ubriaco

¤  Relative restrittive n  Es: La ragazza che ho incontrato parla basco n  P: Uno incontrato una ragazza.

¤  Subordinate avverbiali n  Quando vado a lavoro passo sempre per questa strada n  P: Vado a lavoro

n  Gianni ha mangiato più dolci di te n  P: Tu hai mangiato dei dolci

Page 28: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

•  Teoria degli atti linguistici (Austin e Searle), verbi performativi

•  Teorie delle implicature conversazionali (Grice): principio di conversazione e massime conversazionali

•  La conversazione come agire sociale

Macro-pragmatica

Page 29: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Teoria degli Atti Linguistici

Scuola di Oxford: J.L Austin – J. Searle: teoria degli atti linguistici (speech acts) ¨  Gli atti di parola sono un tipo di azione umana ¨  Molti atti di parola non servono ad asserire qualcosa e non hanno necessariamente

un valore di verità (non è possibile dire se siano veri o falsi) n  Ti chiedo scusa. n  Scusi, che ore sono?

Piuttosto hanno la funzione di far accadere qualcosa di concreto, di modificare il mondo per lo più influendo sull’interlocutore

¨  Ogni atto linguistico è la somma di tre atti contemporanei e inseparabili ¤  ATTO LOCUTIVO ¤  ATTO ILLOCUTIVO ¤  ATTO PERLOCUTIVO

n  LOCUZIONE: Oggi è una bella giornata (vs. fa bello, oggi!) n  ILLOCUZIONE: asserzione n  PERLOCUZIONE: L’interlocutore è informato; L’interlocutore decide di uscire per fare una

passeggiata; l’interlocutore si rattrista

Page 30: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

Verbi performativi

¨  Alcuni verbi controllano in maniera diretta l’effetto perlocutivo degli enunciati: il fatto stesso di pronunciare l’enunciato determina un preciso effetto di modificazione del mondo.

n  Scommetto che vince Marta n  Ti chiedo scusa n  Prometto di rimettere in ordine la stanza n  …

Producono un’azione concreta, associata al loro significato

Page 31: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

H.P. Grice: Teoria delle implicature conversazionali ¨  Teoria delle implicature conversazionali, H.P. Grice (anni ‘60)

¨  Nella normale comunicazione ci si attiene al PRINCIPIO di COOPERAZIONE “Fornisci il tuo contributo così come è richiesto, in quel momento, dagli scopi o dall’orientamento del discorso in cui sei impegnato.”

Ognuno dei partecipanti alla comunicazione ha interesse a far sì che l’interlocutore riconosca le sue intenzioni comunicative e parte dal presupposto che gli altri si comportino allo stesso modo. ¤  Composto da 4 massime conversazionali

n  Massima di Qualità n  Validità epistemica: “Cerca di fornire un contributo vero”

n  Massima di quantità n  “Fornisci un contributo che non sia né più informativo, ne meno informativo di quanto è

richiesto dagli scopi dell’interazione” n  Massima di relazione

n  “Fornisci contributi pertinenti” n  Massima di modo

n  Agevolazione della comprensione: “Sii chiaro, breve e procedi in modo ordinato”

Page 32: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

H.P. Grice: Teoria delle implicature conversazionali ¨  Le aspettative dei parlanti rispetto alle massime guidano le

scelte espressive

¨  Ogni apparente violazione di una o più massime di Grice sottende una implicatura conversazionale, ovvero una interpretazione diversa, indiretta.

¨  Spiega come i parlanti possano gestire scambi in apparenza inappropriati

n  A: Mi aiuti a preparare la torta? B: Non ho ancora finito di mettere a posto la mia stanza

B non ha risposto alla domanda di A, ma A capisce lo stesso perché può contare sul fatto che la risposta di B sia pertinente (massima di relazione)

Page 33: PRAGMATICA · Introduzione ! Pragmatica [πρᾶγµα: azione] Oggetto di studio della pragmatica (linguistica): agire linguistico, la lingua osservata dal

La conversazione come agire sociale

¨  Esistono scopi e regole nella gestione degli scambi comunicativi che non sembrano avere a che fare con la comunicazione intesa come mezzo per compiere azioni del tipo tradizionalmente individuato dalla teoria degli atti linguistici, ma sembrano avere una funzione sociale: ¤  Gestire i rapporti tra le persone che comunicano ¤  Salvaguardia delle relazioni tra partecipanti

¤  Filone di studi: “Analisi della conversazione” Studio delle regole che servono alla gestione degli scambi comunicativi e che si manifestano nella struttura stessa della conversazione e nel comportamento dialogico dei parlanti n  Unità di analisi: TURNO

n  Sequenza di parole che ogni partecipante produce in modo continuativo n  Alternanza e avvicendamento dei parlanti regolata da principi generali (simmetria,

dominanza di un parlante) n  Individuazione di “mosse comunicative”: interazione verbale considerata in tutta la sua

pienezza

n  Tra le regole e le strategie di comportamento presenti nella conversazione: STRATEGIE DI CORTESIA

n  Forme di attenuazione(esitazioni, eufemismi, litoti, atti linguistici indiretti)