NOTE D'AULA - REGIONALISMI E E FEDERALISMI IN...

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1 Federalismi e regionalismi in Europa Corso di Laurea in Scienze Politiche Prof. Roberto Louvin NOTE D’AULA A.A. 2015-16 NB: Queste note costituiscono solo agli studenti che hanno frequentato per la ricapitolazione degli argomenti trattati a lezione e non devono essere considerate come sostitutive rispetto allo studio dei manuali consigliati Presentazione del corso, Finalità e panoramica generale, metodologia e testi Testi/Bibliografia i testi suggeriti sono (alternativamente): Bin R., Falcon G., Diritto regionale, Il Mulino, 2012 D’Atena A., Diritto Regionale, Giappichelli, 2013 Gambino S. (cur.), Diritto regionale e degli enti locali, Giuffré, 2009. Rolla G., Il sistema costituzionale italiano, vol. 2, L'organizzazione territoriale della Repubblica. L'ordinamento regionale e locale, Giuffré, 2014 modalità d’esame prova scritta intermedia (eventuale) prova orale contenuti concetti: sovranità, autonomia, decentramento ... evoluzione della forma di Stato regionale fonti, funzioni, strutture e finanze regionali raccordi e rapporti con gli organi centrali sistema delle autonomie locali analisi di esperienze straniere modelli di Stato unitari, regionali e federali: Francia, Spagna, Germania, Belgio e Svizzera Un modello extra-europeo: gli Stati Uniti Tecnica di studio revisione dei concetti fondamentali (diritto pubblico) Inquadramento delle fonti manualistica lezioni Un corso di diritto comparato ? Studia ordinamenti giuridici in comparazione tra loro ricerca affinità e differenze

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Federalismi e regionalismi in Europa Corso di Laurea in Scienze Politiche

Prof. Roberto Louvin

NOTE D’AULA

A.A. 2015-16

NB: Queste note costituiscono solo agli studenti che hanno frequentato per la ricapitolazione degli argomenti trattati a lezione e non devono essere considerate come sostitutive rispetto allo studio dei manuali consigliati Presentazione del corso, Finalità e panoramica generale, metodologia e testi Testi/Bibliografia i testi suggeriti sono (alternativamente): Bin R., Falcon G., Diritto regionale, Il Mulino, 2012 D’Atena A., Diritto Regionale, Giappichelli, 2013 Gambino S. (cur.), Diritto regionale e degli enti locali, Giuffré, 2009. Rolla G., Il sistema costituzionale italiano, vol. 2, L'organizzazione territoriale della Repubblica. L'ordinamento regionale e locale, Giuffré, 2014 modalità d’esame prova scritta intermedia (eventuale) prova orale contenuti concetti: sovranità, autonomia, decentramento ... evoluzione della forma di Stato regionale fonti, funzioni, strutture e finanze regionali raccordi e rapporti con gli organi centrali sistema delle autonomie locali analisi di esperienze straniere modelli di Stato unitari, regionali e federali: Francia, Spagna, Germania, Belgio e Svizzera Un modello extra-europeo: gli Stati Uniti Tecnica di studio revisione dei concetti fondamentali (diritto pubblico) Inquadramento delle fonti manualistica lezioni Un corso di diritto comparato ? Studia ordinamenti giuridici in comparazione tra loro ricerca affinità e differenze

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la teoria della separazione dei poteri: Montesquieu: solo il potere ferma il potere ! dividere il potere per garantire la libertà Ma è anche padre della comparazione con L’Esprit des Lois Alexis de Tocqueville, “La democrazia in America” (1835-1840) il movimento democratico e la forma di governo influenza della democrazia sui costumi, sulla società civile, e le sue idee Henry Sumner Maine, Ancient Law (1861) applicazione del metodo comparativo alle consuetudini, alle idee e alle motivazioni del diritto per capire l'essenza del diritto occorre conoscere l'antropologia perchè comparare? Per nuove conoscenze, interpretare meglio, acquisire nuovi modelli Tipologie di comparazione Macrocomparazione Microcomparazione (per singoli istituti) Giorgio Lombardi e la “formula politica istituzionalizzata” = “insieme delle strutture e dei meccanismi operativi che caratterizzano le istituzioni politiche” Il formante: base da cui prende forma l'ordinamento giuridico nella società strumenti di ricerca: formante legislativo (nella tradizione continentale o romanico-germanica) formante giurisprudenziale (prevalente in common law) storia, antropologia, sociologia, linguistica, letteratura ... Lo stile dei giuristi fattori ideologico-politici economia fattori di genere elementi chiave il triangolo: popolo - territorio – governo forma di Stato = rapporto che intercorre tra gli elementi costitutivi dello Stato (governo, popolo e territorio) assoluto, liberale, socialista, totalitario, democratico ... forma di governo = rapporto fra organi dello Stato (apparato) e fra questi e la comunità monarchia (costituzionale o assoluta), repubblica, direttorio ... autonomia, un termine polisemico dal greco αὐτο (auto) e νόµος (nomos = legge) facoltà di svolgere funzioni proprie senza ingerenze o condizionamenti da parte di soggetti esterni decentramento

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trasferimento di poteri pubblici e di responsabilità dal governo centrale a enti subordinati o parzialmente indipendenti federalismo (o federalismi?) dottrina politica forma istituzionale possibili declinazioni ulteriori: amministrativo, fiscale, demaniale ... Stato federale (federazione di stati) Stato composto da vari stati federati che si governano autonomamente, con base politico-amministrativa comune, nel quadro di una costituzione federale Il principio federale (o federativo) : “il federalismo è animato da un principio fondamentale che consiste nel dividere il potere in seno allo Stato, in modo che il governo centrale e i governi federati siano, nelle sfere di loro rispettiva competenza, autonomi e coordinati” (Kennet C. Wheare) federalismo come processo, federalizing process (Carl Joachim Friedrich) come principio di organizzazione politica delle comunità genera strutture federali per associazione o per dissociazione qualificazioni del federalismo istituzionale: simmetrico (omogeneo) o asimmetrico (con gruppi nazionali particolari), corporativo federalismo duale : dual federalism (distinzione rigida di competenze) piena separazione tra Federazione e Stati membri ‘caratteristico dello Stato liberale e compatibile con concezione di ‘Stato minimo’ federalismo cooperativo: interventi congiunti e coordinati, rafforza apparati centrali, attribuendo loro nuove competenze, instaura strumenti di raccordo e di coordinamento intergovernativo elementi tipici di Stato federale: a) ripartizione costituzionale di funzioni, con riserva a Stato centrale competenze enumerate e attribuzione di competenza generale residua agli Stati membri b) autonomia costituzionale (anche) agli Stati membri c) autonomia impositiva (anche) agli Stati membri d) competenza in politica estera (anche) agli Stati membri e) partecipazione di Stati membri a organi della federazione (Camera o Senato federale) f) partecipazione di Stati membri a revisione costituzionale federale g) organo di giustizia costituzionale come garanzia h) diritto al territorio (non modificabile senza consenso) Regionalismo rivendicazione politica (o concessione normativa) di autonomia legislativa ed amministrativa, con costruzione di strutture articolate dello Stato dinamica esigenze (e spinte) contrapposte di unità e di autonomia Stato regionale forma statuale intermedia fra forma federale e unitaria sovranità non condivisa

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“il più federale fra gli stati unitari e il più unitario fra gli stati federali ...” (Uyttendaele) processi di regionalizzazione: obbligatoria o facoltativa politica o amministrativa omogenea o differenziata a struttura regionale unica o plurima una prima classificazione: Stato unitario, Stato regionale, Stato composto (federale) Confederazione o Unione sovranazionale Stato unitario: sovranità indivisa e funzioni accentrate Stato regionale: sovranità nello stato centrale, funzioni decentrate Stato composto (federale): sovranità a due livelli, ordini di funzioni paralleli e separati Confederazione o Unione sovranazionale: restano sovrani i singoli stati, solo delegazione di funzioni alla Confederazione Linea di gradazione: Stato unitario-----regionale-----federale-----confederazione Forme tipiche (archetipi) modello statunitense modello elvetico federalismi ‘apparenti’, forme di Stato atipiche, Unione europea originalità della Gran Bretagna problemi teorici circolazione di modelli imitazione e contaminazione (argumentum quoad auctoritatem) archetipi e ibridazione di modelli allocazione della sovranità questione dell’autodeterminazione aperture europee al federalismo negli Stati unitari (Gran Bretagna) transizione degli stati regionali (Italia, Spagna) regionalizzazione di Stati unitari Il caso francese: « Une et indivisible » ? dinamiche in atto: perdita di centralità della forma statuale classica tendenza verso più forme articolate costituzionalizzazione delle autonomie e pluralismi giuridici interni processi di accentramento e di dissoluzione del legame federativo

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Stati federali nel mondo Confederazione elvetica un archetipo e uno stato federale ‘storico’ differenze rispetto al modello americano forma base dell’organizzazione statuale costituita dagli stati membri peculiarità della democrazia elvetica continuità e progressiva espansione del vincolo federativo patto giurato del 1291 (Uri, Schwytz e Unterwald) patti successivi e alleanze militari (Défensional 1647) oggi ventisei cantoni originarie comunità montane (‘forestali’), poi comunità cittadine aggregate (Zurigo, Berna e Lucerna, Ginevra) Napoleone unifica e accentra la Svizzera in forma di Repubblica (Costituzione 1798) forma federativa con Atto di Mediazione di Napoleone (1803) lettera di Napoleone ai delegati elvetici alla prima seduta (10 dicembre 1802) : "La Svizzera non assomiglia ad alcun altro Stato sia per gli eventi che vi si sono succeduti nei vari secoli, sia per la situazione geografica e topografica, sia per le lingue differenti e le diverse confessioni religiose e l'estrema differenza di costumi che esiste fra le sue diverse parti. La natura ha fatto del vostro Paese uno Stato federale: volerla vincere non è da uomo saggio." Patto federale del 1815 recupera la forma confederale guerra civile del Sonderbund (1845) Costituzione del 1848: nasce vero e proprio Stato federale un costituzionalismo ‘work in progress’, revisioni parziali e totali ultima revisione (globale) della Costituzione : 1999 Costituzione = cantiere permanente elementi di divisione linee di contrasto religiose, linguistiche, fra mondo rurale e cantoni ‘cittadini’ ... lingue nazionali: tedesco, francese, italiano e romancio chiave di volta del sistema = spirito di mediazione garantita non ingerenza delle autorità centrali rispetto alle autonomie (formalmente sovranità) cantonali non predominio delle maggioranze politiche, culturali o confessionali rifiuto di logiche maggioritarie organi di vertice: Popolo Assemblea federale Consiglio federale

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Tribunale federale Cantoni (=veri e propri ‘organi’ federali) condivisione del potere: nessuno degli organi federali ha monopolio assoluto delle singole funzioni statali separazione (atipica) dei poteri concorso necessario di pluralità di organi potere legislativo federale Assemblea federale (organo bicamerale) composta di due camere Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati con identiche attribuzioni Parlamento federale Consiglio nazionale (espressione dei popoli), 200 eletti per quattro anni, suffragio universale e diretto, sistema proporzionale Consiglio degli Stati rappresenta i Cantoni (46 deputati eletti dai popoli dei cantoni) prassi di rotazione al vertice delle assemblee classe politica con debole professionalismo politico (Parlement de milice) condizionamento di influenti organizzazioni sociali ed economiche e di vari gruppi sistema politico multipartitico governo direttoriale esperienza ispirata da Direttorio francese (Costituzione anno III, 1795) “suprema autorità direttiva ed esecutiva della Confederazione” Caratteri del Consiglio federale: collegialità, coesione interna e eccezionale stabilità eletto da Assemblea federale (dopo rinnovo del Consiglio federale) rapporto non fiduciario, mandato quadriennale numero ridotto di ministri (7) equa rappresentanza cantonale e linguistica Un ‘governo a responsabilità limitata’ indipendenza complessiva rispetto all’organo assembleare escluso rapporto fiduciario (Assemblea federale non può di obbligare Consiglio, o suoi componenti, alle dimissioni) rieleggibilità nella prassi generale continuità e stabilità, equilibrio non necessario vero programma di governo convergenze ampie, governo ‘di concordanza’ combinazione di forze politiche rappresentate e rispetto di equilibri (c.d. ‘formula magica’) attività del Consiglio federale: attività di governo ed esecutiva partecipazione alla funzione legislativa materia finanziaria autorità giudiziaria in sede di ricorso gerarchico principio di collegialità

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anche in disaccordo, i membri del Consiglio federale sostengono le decisioni del Collegio un “collegio omodinamico” : sul piano decisionale responsabilità e solidarietà Presidente della Confederazione eletto a rotazione (anzianità d’elezione rispettata per consuetudine) per un anno da Assemblea federale fra membri del Consiglio federale Vera funzione di Capo dello Stato assolta dal Consiglio nel suo complesso Presidente della Confederazione = primus inter pares nel presiedere organo collegiale ruolo essenzialmente moderatore e di mediazione Il popolo diritto costituzionale di essere informato tempestivamente e compiutamente dei fini e dei mezzi della politica del governo diritto di petizione iniziativa di revisione parziale o totale della Costituzione Il popolo vota su: procedure di revisione costituzionale adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o comunità sopranazionali (ex. UE due volte respinta) ratifica di leggi federali urgenti, prive di base costituzionale e di validità superiore a un anno Referendum facoltativo richiesto da 50.000 elettori o otto Cantoni per leggi federali, decreti federali, trattati internazionali requisiti Nessun quorum di partecipazione Necessaria doppia maggioranza: - dei popoli - dei cantoni effetto del referendum corpo elettorale tendenzialmente conservatore strumento privilegiato di controllo e di condizionamento stabilizzazione del sistema Iniziativa popolare, dal 1891, nuovo strumento di democrazia diretta provoca voto popolare su modifiche di legge costituzionale (almeno 100.000 firme) necessaria doppia maggioranza (popolo + cantoni) Cantoni parte costitutiva della federazione e organo della stessa competenze proprie e ordinamenti giuridici distinti Prerogative cantonali iniziativa legislativa (costituzionale e ordinaria) richiesta di referendum e consultazione nei processi decisionali e legislativi compiti d’esecuzione (con massima libertà d’azione) rispetto alla legislazione federale storica disputa dottrinale : chi è titolare di sovranità? federazione o cantoni?

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risposta in un ossimoro : i cantoni sono “sovrani per quanto la loro sovranità non sia limitata dalla Costituzione federale” costituzioni cantonali limiti generali. democraticità, approvazione popolare e rivedibilità da parte popolo formale determinazione (decreto) delle Camere federali per accertare natura non conflitto con diritto federale: la ‘garanzia federale’ referendum cantonali La democrazia semidiretta anche nei cantoni (con procedure differenziate) referendum talora obbligatorio per spese non previste in bilancio e superiori a un dato ammontare Cantone di Ginevra: alcuni articoli del bilancio annuale sono soggetti a referendum facoltativo Un federalismo ‘vissuto’ trattati interni come veicolo per diritto intercantonale (con organizzazioni e istituzioni comuni) rigoroso rispetto della Bundestreue (lealtà federale) La ‘geografia’ federale a Berna: Parlamento e Consiglio federale, con relativi dipartimenti e Cancelleria federale a Losanna: Tribunale federale a Bellinzona Tribunale penale federale a San Gallo: Tribunale amministrativo federale Tribunale federale controllo di costituzionalità diffuso posizione meno preminente che in altri sistemi politici federali (non governo dei giudici ...) controllo di costituzionalità delle leggi affidato anche a giurisdizione cantonale, Assemblea, Consiglio federale e agli stessi governi cantonali Una virata lenta Costituzione del 1874 escludeva controllo di costituzionalità del Giudice federale riservava al solo Parlamento il ruolo di garante della Costituzione federale Oggi ‘reinterpretazione’ conduce a conclusioni opposte la Landsgemeinde tradizionale assemblea generale di tutti i cittadini con diritto di voto ancora praticata a Appenzello Interno e Glarona presieduta dal Landamano per procedure elettorali (governo cantonale, consiglieri di Stato, alti magistrati o funzionari), compiti legislativi, esecutivi o di revisione costituzionale

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Repubblica Federale di Germania 962–1806: Sacro Romano Impero Stati sovrani Dopo Pace di Westfalia (1648) e principati indipendenti dualismo fra monarchia asburgica austriaca e Regno di Prussia domina la storia tedesca oscillazioni federali fine del Sacro Romano Impero (1806) La Confederazione germanica (Deutscher Bund) libera associazione di Stati tedeschi (Congresso di Vienna, 1815) esperienza federale: Confederazione Tedesca del Nord (Norddeutscher Bund, 1867–1871) 22 membri primo Stato moderno della nazione germanica I nuovi imperi Kaiserreich (o Deutsches Reich, Secondo Reich) 1871-1918: confederazione di 25 Stati sovrani sotto Imperatore tedesco (Re di Prussia) Dieta Federale (Reichstag) e Consiglio Federale (Bundesrat) Parentesi della Repubblica di Weimar tentativo di democrazia liberale, esperienza costituzionale innovativa, ma forti tensioni e conflitti divisioni amministrative: Länder ducati sassoni diventano repubbliche e restano le città-stato: Brema, Amburgo, Lubecca 1933-1945: nazionalsocialismo (Terzo Reich) Hitler Cancelliere del Reich Stato nazista totalitario strutture centralizzate, stati sostituiti con regioni (Gaue). Dopo la guerra nascita di due Germanie: Repubblica Federale Tedesca (Bundesrepublik Deutschland) Repubblica Democratica Tedesca (Deutsche Demokratische Republik) caduta del muro di Berlino (1989) trattato su unione monetaria, economica e sociale (1990) trattato sullo stato finale della Germania (Two Plus Four Agreement) garantisce piena indipendenza allo stato tedesco riunificato riunificazione, Deutsche Wiedervereinigung 3 ottobre 1990 modificata la lista dei Länder, con aggiunta (= annessione) dei cinque orientali Legge fondamentale (Grundgesetz ) Legge Fondamentale della Repubblica Federale di Germania (1949) ‘provvisoria’ in attesa di riunificazione non Verfassung (Costituzione) ma Grundgesetz (Legge fondamentale) capitale provvisoria (Bonn), poi ritorno a Berlino La struttura : Repubblica, bicamerale, governo in forma di Cancellierato, composta da 16 Länder (stati federati)

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Länder Stati membri della federazione, dotati di costituzioni proprie, vaste competenze legislative esclusive e ampi poteri di amministrazione Länder hanno potestà di esecuzione delle leggi federali come materia di competenza propria Possono agire anche come amministrazione delegata Bundestag (Camera dei deputati) deputati eletti a suffragio universale dura quattro anni soglia di sbarramento: 5% Bundesrat (Consiglio Federale) assicura rappresentanza dei Länder formato da membri dei governi dei Länder ogni Land ha da tre e a sei voti (totale 69 voti) presieduto, per un anno, da ciascuno dei Capi di governo dei Länder Länder collaborano a legislazione e amministrazione del Bund, in particolare per gli affari dell'Unione Europea Bundespräsident (Capo di Stato) eletto per 5 anni da Assemblea federale (deputati Bundestag + numero uguale di rappresentanti dei Länder) al di sopra delle parti, ha ruolo di rappresentanza ma non di indirizzo politico rappresenta la Repubblica Federale di Germania Nomina Cancelliere federale (eletto dal Bundestat) e i ministri federali da lui (lei) proposti Bundeskanzler (Cancelliere federale) capo del governo tedesco nomina e revoca (di fatto) i singoli ministri decide le linee della politica del governo federale determinando l’indirizzo politico Bundesregierung (Governo federale) composto dal Cancelliere e dai ministri federali Competenze competenze esclusive del Bund, competenze concorrente del Bund e dei Lander e competenze del Bund a dettare norme di principio e leggi cornice competenza generale dei Lander presunzione generale di competenza a favore dei Lander : "L'esercizio delle competenze statali spetta ai Lander, qualora la presente Legge Fondamentale non disponga o consenta diversa regolamentazione” (art. 30 GG) competenze federali enumerate e tassative Finanze dei Länder 1) entrate proprie (p.e. imposta sui trasferimenti immobiliari, tassa di successione, tassa di circolazione ...) 2) compartecipazioni: quota delle imposte sul reddito, delle tasse sulle società e dell’IVA Lander ‘esecutori’: ai Lander affidata l'esecuzione delle leggi federali (art. 83 GG)

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principi di sistema: cooperazione pariordinazione tra Bund e Lander principio di lealtà federale (Bundestreue) democrazie ‘antiautoritarie’ e democrazia protetta un confronto fra Germania, Italia e Spagna ‘smantellati’ apparati statali fortemente accentrati (eredità di fascismo, nazismo e franchismo) Divieti di ricostituzione dei partiti fascisti, nazisti ... Garanzia federale tedesca sull’autonomia locale La federazione è garante del rispetto dei principi dell’autonomia locale da parte delle costituzioni dei singoli Länder (art. 28, c. 3, Grundgesetz) comune (Gemeinde) e circoscrizioni (Kreis) organizzazione dei poteri locali attribuita in via generale e residuale ai Länder, forti differenze strutturali e principio di compartecipazione del cittadino all’ente (Allmitgliedschaft)

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Regno del Belgio (Koninkrijk België, Royaume de Belgique, Königreich Belgien) Costituzione belga (1831) monarchia parlamentare costituzionale separazione dei poteri elezione su base censitaria libertà fondamentali del cittadino Assetto originario fortemente centralista governo centrale con forti poteri per contrasto a localismi e particolarismi Un ‘laboratorio’ per le libertà nasce problema linguistico a fine Ottocento Colonna del Congresso : le libertà costituzionali Libertà di culto, di associazione, di insegnamento e di stampa lingue e decentramento fine ‘800: fiammingo diventa lingua ufficiale, accanto al francese dopo prima guerra mondiale: principio di unilinguismo delle regioni dopo seconda guerra mondiale, divisione linguistica del territorio in regioni Le comunità ricercano istituzioni ‘proprie’ Un federalismo ‘per dissociazione’ evoluzione costituzionale recente stabilità fino agli anni sessanta 1970 : prima revisione costituzionale competenza alle comunità nella politica culturale (Consigli culturali) creazione di Regioni per politiche socio-economiche 1980: seconda revisione costituzionale Comunità competenti per politiche sociali e sanitarie (poteri legislativi e governo autonomo) Regioni, responsabili per politiche ambientali, energetiche e del lavoro (con proprio organo legislativo ed esecutivo) 1988 : modifiche costituzionali per ampliare competenze e finanziamento delle Regioni autonomia fiscale la definitiva (?) trasformazione federale 1993 : lo Stato diventa federale ordinamento a tre livelli politico-legislativi Belgio federale: componenti e territorio Stato federale composto da comunità e da regioni tre comunità (Comunità francese, la Comunità fiamminga e la Comunità germanofona) e tre regioni (Regione vallona, fiamminga e di Bruxelles) e quattro regioni linguistiche. ogni comune del Regno fa parte di una di queste regioni linguistiche Patti politici per riforma della Costituzione ogni voto di adozione di una revisione costituzionale comporta lo scioglimento delle Camere Riparto di competenze, principio di attribuzione, nessuna clausola residuale

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principio di esclusività delle competenza preclude (in via teorica) qualsiasi conflitto Potere estero (treaty making power) ripartito “Il Re dirige le relazioni internazionali, senza pregiudizio in ordine alla competenza delle comunità e delle regioni di regolare la cooperazione internazionale, ivi compresa la conclusione dei trattati in ordine alle materie che rientrano nelle loro competenze (...)” Governi di comunità e regione concludono, ciascuno per quanto lo concerne, i trattati riguardanti le materie che rientrano nella competenza del relativo Consiglio (art. 167 cost) Federalismo fiscale Rinviato a legge speciale Ogni ente ha potere impositivo e parziale principio del juste retour in pratica, prevalenza statale (centrale) nella normazione regioni hanno titolarità su imposte proprie ( più autonome), le comunità no La fluidità del sistema Partecipazione (alle decisioni federali) Collaborazione e cooperazione (preferenza per orizzontalità), con forte contrattualità la soluzione dei conflitti Sezione legislativa del Consiglio di Stato (giudizio preventivo su costituzionalità di leggi, decreti e ordinanze) Se si pronuncia negativamente, si avvia Comitato di concertazione (rappresentanti di governi federale, comunitari e regionali) La sonnette d’alarme: Quando disegno o proposta di legge minaccia gravemente relazioni tra comunità, i tre quarti dei membri di un gruppo linguistico possono adottare una mozione denominata “campanello d’allarme” mozione sospende procedimento parlamentare e impegna Consiglio dei Ministri a emettere entro 30 giorni parere motivato sulla mozione Cour constitutionnelle (fino al 2007 Cour d’Arbitrage) risolve conflitti di competenza inizialmente competenza limitate, oggi tutela anche libertà fondamentali suddivisa a metà fra i due gruppi linguistici due presidenti (uno per gruppo) si avvicendano principio della lealtà federale impegno di ciascun livello di governo di non attentare all'equilibrio del sistema istituzionale, evitando ove possibile i conflitti permane tensione inter-comunitaria con incertezza sui suoi possibili esiti Parlamento federale «Il potere legislativo federale è esercitato collettivamente dal Re, dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato» (art. 36 Cost.) competenza di Camera dei Rappresentanti prevalente su quella del Senato Camera dei Rappresentanti 150 deputati (mandato di 4 anni) Un collegio elettorale bilingue (Bruxelles-Hal-Vilvorde) e 10 monolingui (5 per ogni gruppo) Senato, “camera di riflessione”, ma anche camera delle entità federate

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Composizione del Senato (71 membri) 40 eletti (25 gruppo neerlandese e 15 gruppo francofono) 31 nominati (10 dal Parlamento delle Fiandre, 10 dal Parlamento della Comunità francofona, 1 dal Parlamento della Comunità germanofona) ... gli altri 10 cooptati (6 dai senatori di lingua neerlandese, 4 dai francofoni) senatori di diritto ( i figli del Re del Belgio (se maggiorenni): per convenzione costituzionale non partecipano ai lavori del Senato e non esercitano il diritto di voto) gruppi parlamentari linguistici membri eletti di ciascuna Camera suddivisi secondo due gruppi linguistici (di lingua neerlandese e di lingua francese) nel giuramento d’ingresso i deputati dichiarano appartenenza al gruppo linguistico neerlandese o francese Consiglio dei ministri Paritario e bilingue Primo ministro ‘fuori quota’ Aspirazione fiamminga a statualità il Consiglio della Comunità francese ed il Consiglio della Comunità fiamminga, così come i loro Governi, possono esercitare le competenze rispettivamente proprie della Regione vallona e della Regione fiamminga (art. 137) I fiamminghi lo fanno .... Vlamse Parlament a Bruxelles La preferenza francofona per la regione: Valloni separati da Bruxelles Parlamento regionale a Namur Comunità come ‘casa culturale comune’ La Regione Bruxelles Capitale Parlamento di 75 membri Liste concorrenti a base linguistica (appartenenza obbligatoria per i candidati, scelta libera per l’elettore) Gruppi parlamentari linguistici separati Garanzie numeriche a tutela della minoranza Governo della Regione Bruxelles Capitale 5 membri Presidente di comune accordo fra i gruppi linguistici Garanzie di rappresentanza revisione della Costituzione Il potere legislativo federale può dichiarare la necessità di sottoporre a revisione determinate disposizioni costituzionali a seguito di detta dichiarazione, le due Camere sono sciolte di diritto Per deliberare occorre la presenza di almeno due terzi del membri di ogni camera e almeno i due terzi dei voti

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Spagna evoluzione Mosaico di nazioni e culture, islamizzazione e Reconquista Tradizioni di regni distinti, unione di corone, poi centralismo castigliano rivendicazione di autonomie storiche Regime dittatoriale (1939-1975) e ritorno alla democrazia (monarchia costituzionale, 1978) Le autonomie tradizione castigliana centralista (dal 1700, Filippo V di Spagna, abolizione dei Fueros catalani) Guerra civile, potere militare e dittatura ‘nodi’ dei nazionalismi basco, catalano e galiziano Verso un modello di Stato decentralizzato Il Re Art. 56 Il Re è il Capo dello Stato, simbolo della sua unità è stabilità, è arbitro e regolatore del funzionamento delle istituzioni, assuma la più alta rappresentanza dello Stato spagnolo nelle relazioni internazionali, specie con le Nazioni che appartengono alla sua comunità storica, e esercita le funzioni che gli attribuiscono espressamente la Costituzione e le leggi. Flessibilità del modello costituzionale Unitarietà e diritti delle autonomie Rapporto ‘contrattuale’ Stato-comunità 17 comunità autonome Vicende politiche recenti Colpo di Stato (Tejero Molina, 1982): fermezza e ruolo di mediazione della Monarchia Equilibri fra partiti politici nazionali e regionali 1986 ingresso nell’Unione europea messa al bando di partiti con contiguità terroristica (Herri Batasuna) Declino del bipartitismo e crisi della Monarchia unità e autonomia “La Costituzione si fonda sull'unità indissolubile della Nazione spagnola, patria comune e indivisibile di tutti gli spagnoli, riconosce e garantisce il diritto all'autonomia delle nazionalità e delle regioni che la compongono, nonché la solidarietà fra tutte queste” (art. 2 Cost.) analogie con Costituzione italiana: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento” (art. 5) Lingue Una lingua nazionale e varie lingue co-ufficiali lo Stato autonomico (Estado autonomico) Stato organizzato territorialmente in Municipi, Province e Comunità autonome Tutti gli enti godono di autonomia nella gestione dei propri interessi (art. 137):

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“El Estado se organiza territorialmente en municipios, en provincias y en las Comunidades Autónomas que se constituyan. Todas estas entidades gozan de autonomía para la gestión de sus respectivos intereses” due autonomie possibili per nazionalità storiche (Catalogna, Paese Basco, Galizia e Andalusia) per altre regioni: processo più lento di creazione e trasferimento di poteri non autoqualificazione di ‘federale’ (art. 145, “En ningún caso se admitirá la federación de Comunidades Autónomas … ”) processo di formazione delle comunidades “En el ejercicio del derecho a la autonomía (…) las provincias limítrofes con características históricas, culturales y económicas comunes, los territorios insulares y las provincias con entidad regional histórica podrán acceder a su autogobierno y constituirse en Comunidades Autónomas con arreglo a lo previsto en este Título y en los respectivos Estatutos”. (art. 143) “Nell'esercizio del diritto all'autonomia (...) le Province limitrofe con caratteristiche storiche, culturali ed economiche comuni, i territori insulari e le Province d'importanza regionale storica potranno accedere all'autogoverno e costituirsi in Comunità autonome, conformemente a quanto disposto in questo titolo e nei rispettivi statuti” (art. 143) iniziativa tutte le Deputazioni interessate (o organo interinsulare corrispondente) o 2/3 dei Municipi (e popolazione maggioritaria della Provincia o isola) eventuale intervento ‘in deroga’ delle Cortes, con legge organica e per motivi d'interesse nazionale regionalismo a doppia velocità prima le regioni storiche: Paese Basco, Catalogna, Galizia e Andalusia, Valenza e Isole Canarie, Navarra (territorio storico forale) poi le dieci comunità ‘a regime ordinario’ distribuzione di potere normativo Liste concorrenti di competenze Leggi quadro (statali) Leggi statali di delegazione e trasferimento Leggi statali di armonizzazione Il ‘blocco di costituzionalità’= Insieme di disposizioni utilizzate come parametro di costituzionalità delle leggi Tribunale Costituzionale (art. 159) si compone di 12 membri nominati dal Re, 4 su proposta del Congresso, 4 su proposta del Senato, 2 su proposta del Governo e 2 su proposta del Consiglio generale del Potere giudiziario. competente a giudicare: A) ricorso d'incostituzionalità contro leggi e disposizioni normative aventi forza di legge; B) del ricorso di tutela (amparo) per violazione dei diritti e delle libertà; C) dei conflitti di competenza fra lo Stato e le Comunità autonome, e dei conflitti fra queste ultime.

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fattori di differenziazione Hecho diferencial = fattore di differenziazione Prospettiva oggettiva (da verificare empiricamente) Prospettiva soggettiva (aspetti sociologici, psicologici ed emotivi, ‘sentirsi nazione’ ...) Comunidades autonomas Statuto di autonomia (Estatuto de autonomía) come norma institucional básica di una comunità e che ne stabilisce modello e competenze I diritti forali diritti forali (los fueros) = diritti regionali competenza esclusiva dello Stato nel determinarli e riconoscerli riguardano sia diritto pubblico che e privato (famiglia, successioni, regime della proprietà ...) lo statuto = ‘norma istituzionale basilare’ della Comunità autonoma che definisce competenze e basi per trasferimento servizi elaborato da assemblea dei membri della Deputazione (o organo interinsulare) e deputati e senatori eletti nella costituenda comunità Cortes lo approvano con legge limiti Costituzione definisce i limiti entro cui la Comunità autonoma potrà essere competente e le materie di competenza esclusiva statale Lo Statuto precisa: Le competenze assunte nell'ambito stabilito dalla Costituzione e le basi per il trasferimento alla Comunità dei relativi servizi (art. 147. 2, D) autonomia finanziaria Le comunità autonome godono di autonomia finanziaria : 1) nel quadro del coordinamento finanziario dello sStato 2) nel rispetto della solidarietà fra tutti gli spagnoli Pactos autonomicos accordi politici tra maggioranza governativa e regioni per consolidare sistema delle autonomie regionali, con variazioni rispetto all’impostazione costituzionale Competenza delle comunitades per enti locali competenza legislativa “concorrente” in tema di enti locali in favore di tutte le regioni (maggiore per quelle “storiche”), ma solo nel quadro della legislazione statale norme cornice (bases) emanate nel 1985 e più volte modificate sequenza di patti autonomici LOAPA 1981 (Ley Orgánica de Armonización del Proceso Autonómico) e le sentenze del TCE Sent. 76/1983 annulla i controlli previsti dalla LOAPA Patti autonomici del 1992: nuove relazioni intergovernative Patti di governabilità (1996)

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Province ente locale con personalità giuridica competenze proprie e competenze delegate le isole hanno amministrazione propria in forma di Cabildos (Consigli) autonomia comunale La Costituzione garantisce autonomia dei Municipi Consigli comunali, formati da Sindaco (alcalde) e consiglieri (eletti a suffragio universale) Sindaci eletti dai consiglieri o dagli abitanti La legge regola modalità di eventuale regime di Consiglio aperto effettività della garanzia sui comuni il ‘nucleo indispensabile’ protetto dal TCE possibile ricorso diretto a TCE da parte dei comuni contro leggi e altri atti lesivi di autonomia (LO 7/1999) competenze comunali competenze comunali enumerate competenze proprie (servizi minimi) competenze complementari (o facoltative) competenze delegate Alcalde Alcalde eletto dal Consiglio (pleno) o dal popolo Presiede consiglio municipale (possibile consejo abierto) nomina e revoca i suoi assessori in sintesi: similitudini con sistema regionale italiano forti asimmetrie competenze enumerate e possibile acquisizione di ulteriori competenze maggiori connotati differenziali elasticità e progressività del sistema

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Francia storia costituzionale francese in due secoli 13 ordinamenti costituzionali diversi oggi V République La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale forma di governo c.d. semi-presidenziale Presidente della Repubblica eletto per cinque anni a suffragio universale diretto “garantisce il rispetto della Costituzione. Mediante il suo arbitrato, assicura il regolare funzionamento dei poteri pubblici e la continuità dello Stato. È garante della indipendenza nazionale, della integrità del territorio, del rispetto degli accordi della Comunità e dei trattati” (art. 5) Governo determina e dirige la politica nazionale dispone dell'amministrazione e delle forze armate è responsabile davanti al Parlamento Parlamento si compone di Assemblea Nazionale e Senato. deputati all'Assemblea Nazionale sono eletti a suffragio diretto Consiglio costituzionale funzione di controllo di legittimità costituzionale Inizialmente ruolo di controllo di costituzionalità limitato Leggi possono deferite, prima di promulgazione, dal Presidente della Repubblica, Primo Ministro, Presidente dell'Assemblea Nazionale, Presidente del Senato, 60 deputati o 60 senatori. Dal 2008 possibilità di ricorso successivo al Consiglio costituzionale simile ad accesso incidentale in Italia ( "questione prioritaria di costituzionalità" ) composizione Nove membri: tre dal Presidente della Repubblica (che ne sceglie anche il presidente), tre dal Presidente dell'Assemblea Nazionale tre dal Presidente del Senato. Senato è eletto a suffragio indiretto e assicura la rappresentanza delle collettività territoriali territorio della Francia metropolitana: il "millefeuille territorial" francese Regioni Dipartimenti Comuni Intercomunalità

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Regioni, Dipartimenti e Comuni sono enti locali con personalità giuridica e elezione diretta fuori dal territorio metropolitano: 5 Regioni d'oltremare (régions d'outre-mer, o ROM): Guadalupa, Guyana Francese, Martinica, La Réunion e Mayotte, stesso "status" delle regioni metropolitane; 5 collettività d'Oltremare (collectivités d'outre-mer, o COM): Polinesia Francese, Saint-Barthélemy, Saint-Martin, Saint-Pierre e Miquelon e Wallis e Futuna. 1 regione con "statuto specifico", la Nuova Caledonia, e ancora ... 1 Territorio d'Oltremare: le Terre australi e antartiche francesi 1 isola disabitata nell'Oceano Pacifico (al largo delle coste del Messico): l'isola di Clipperton Ripartizione regionale fino al 2015: 21 regioni + la Corsica (“collettività territoriale”) dopo la riforma NOTRe (nouvelle organisation territoriale de la République 2015) 12 regioni + la Corsica Regione ente locale (collectivité territoriale) gestito da un Consiglio generale (conseil régional) eletto ogni 6 anni a suffragio universale diretto Stato rappresentato in ogni regione da un Prefetto di Regione (préfet de région) nominato dal Consiglio dei Ministri che dirige i servizi decentrati Dipartimento nasce nella rivoluzione francese (1789), su proposta dell’abate Sieyès Competenze: sociale, salute, gestione del territorio, istruzione, cultura e patrimonio artistico, economia Comune ente locale amministrato da Consiglio comunale eletto per 6 anni presieduto dal Sindaco (Maire) che rappresenta anche lo Stato nel suo comune Città metropolitane (métropoles) Rennes, Bordeaux, Toulouse, Nantes, Brest, Lille, Rouen, Grenoble, Strasbourg et Montpellier, Nice, Aix-Marseille-Provence Grand Paris e Lyon dotate di statuto particolare Definite “établissement public de coopération intercommunale” (EPCI) valorizzano funzioni economiche delle città, reti di trasporto, sviluppo universitario, ricerca, innovazione e promozione internazionale Uniformità legislativa e amministrativa “diritti speciali” solo con droit local alsacien-mosellan nei Dipartimenti di Bas-Rhin, Haut-Rhin e Moselle