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Le Costellazioni

Le stelle fisse sono tutte le stelle del cielo che sembrano immobili ognuna rispetto all'altra, come se

fossero idealmente incollate o fissate sulla volta celeste: questa le trascina con sè nel suo moto di

rotazione, generando il fenomeno del loro sorgere e del loro tramontare. In realtà le posizioni

relative delle stelle subiscono alcune piccolissime variazioni, che possono essere percepite solo

dopo molti secoli e che sono dovute al moto proprio di ciascuna stella che si misura di norma in

ascensione retta e in declinazione.

Per esempio, il moto proprio di Sirio in declinazione, uno dei più veloci, è di circa 1,21 secondi

d'arco in un anno, e sommato all'effetto della precessione che sposta lentamente il punto gamma,

genera un moto complessivo in declinazione di circa 4,9 secondi in un anno. In genere i cataloghi

stellari riportano, a fianco delle coordinate equatoriali di ciascuna stella, il moto proprio annuale in

ascensione retta ( ) e in declinazione ( ) che, sommato alla variazione dovuta alla precessione,

permette di calcolarne la posizione precisa per una data differente da quella del catalogo. Altri

cataloghi riportano direttamente gli spostamenti annui, che tengono conto di entrambi i fattori:

precessione e moto proprio. Alla fine di questo capitolo riportiamo le coordinate di alcune stelle con

i loro moti annuali in ascensione retta e declinazione.

Le costellazioni sono raggruppamenti ideali di stelle fisse, molti dei quali stabiliti nell'antichità, che

rappresentano figure umane ed animali, in genere derivate dalla mitologia. Alcune forme sono

chiaramente riconoscibili, altre molto meno.

L'antichità greca ci ha tramandato un elenco di 48 costellazioni che rimase immutato per molti

secoli. Le stelle delle costellazioni più australi (Ara, Navis Argo, Centaurus, Eridanus) giungevano

fino ad una declinazione di circa -60° e la maggior parte dell'emisfero australe non era descritta, non

essendo visibile alle latitudini degli antichi astronomi. Inoltre alcune zone del cielo boreale in cui

non vi sono stelle molto brillanti furono ignorate. Tra il XVI e il XVIII secolo della nostra era, dopo

le grandi esplorazioni furono introdotte molte nuove costellazioni dell'emisfero australe e furono

anche colmate alcune lacune nell'emisfero boreale. Ne risultò un elenco di 88 costellazioni, oggi

ufficialmente accettato dagli astronomi che è necessario conoscere per identificare le stelle nelle

mappe celesti moderne. Le costellazioni antiche furono tutte mantenute, con un'unica eccezione, la

Nave Argo. Ritenuta troppo estesa, questa costellazione fu divisa in 3 immagini più piccole: la

Carena (Car), la Poppa (Pup) e la Vela (Vel).

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Cielo di Gennaio

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Cielo di Febbraio

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Cielo di Marzo

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Cielo di Aprile

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Cielo di Maggio

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Cielo di Giugno

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Cielo di Luglio

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Cielo di Agosto

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Cielo di Ottobre

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Cielo di Novembre

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Cielo di Dicembre

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Come abbiamo già detto le costellazioni sono raggruppamenti di stelle che circa nel I secolo a.C.

rientravano più o meno nei segni omonimi ma oggi appaiono in zone diverse dello zodiaco, per

effetto della precessione degli equinozi. Oggi la costellazione dei Pesci appare quasi interamente

sotto il segno dell'Ariete. Si noti inoltre che l'ampiezza complessiva della costellazione dei Pesci

supera di molto i 30° di longitudine eclittica che rappresentano l'ampiezza di un segno dello zodiaco.

La figura seguente mostra i segni zodiacali dei Pesci e dell'Ariete così come appaiono

all'osservatore terrestre nell'anno 2000.

Vi sono costellazioni più ampie di 30°, come quella dei Pesci e della Vergine, e costellazioni meno

ampie di 30°, come quella del Cancro. Per questo motivo anche nel I secolo a.C. le costellazioni

zodiacali non potevano coincidere perfettamente con i rispettivi segni: il segno del Cancro

comprendeva anche la testa del Leone, i piedi della Vergine entravano nel segno della Bilancia, e

così via.

Di norma all'interno di una costellazione le stelle più luminose sono contrassegnate dalla lettera di

Bayer, una lettera dell'alfabeto greco, introdotta da Johann Bayer nel 1603. In genere la stella più

brillante è sempre alpha, poi β(beta), γ(gamma) e così via; ma non sempre questo ordine è rispettato,

come ad esempio nella costellazione di Orione dove β(beta) (Rigel) è più brillante di alpha

(Betelgeuse). Nella denominazione usata in astronomia la lettera greca è seguita dal genitivo del

nome latino (ad esempio Ursae Minoris) o più brevemente da una sigla di tre lettere che indica la

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costellazione (UMi). Altre stelle, in genere meno luminose, non sono contrassegnate da una lettera

greca ma da un numero progressivo all'interno della costellazione, il numero di Flamsteed, ed altre

ancora dal numero di appartenenza ai vari cataloghi stellari di epoca moderna.

La luminosità delle stelle è generalmente costante. Alcune stelle tuttavia, che per questo sono dette

variabili, divengono ora più luminose, ora meno, secondo cicli precisi. Le stelle fisse sono divise fin

dall'antichità in classi o grandezze di luminosità: le stelle di 1° grandezza sono più luminose di

quelle di 2° e così via fino alla 6° grandezza che è l'ultima visibile dall'occhio umano in una notte

buia. Le stelle visibili ad occhio nudo con una vista normale sono circa 3000 per ciascun emisfero.

Oggi la luminosità delle stelle viene misurata secondo la cosiddetta magnitudine apparente che

dipende dalla luminosità intrinseca della stella, o magnitudine assoluta, e dalla sua distanza dalla

Terra.

Le stelle, indipendentemente dalla loro magnitudine, appaiono all'occhio umano di diverso colore.

La maggior parte delle stelle appare di colore bianco, come Sirio, o bianco-azzurro, come Spica o

Regulus, ma vi sono anche molte stelle gialle come Capella o Altair, giallo-arancioni come Polluce,

arancioni come Arturo, rosso-arancioni come Aldebaran, e rosse come Antares. La tabella seguente

riporta le 21 stelle più brillanti del cielo ordinate secondo la loro magnitudine apparente odierna:

La tabella seguente riporta per l'anno 2000, le ascensioni rette, le declinazioni e le variazioni annue

delle sette stelle più luminose del cielo:

2000 variazione 2000 variazione

Sirius 101,287083 0,011000 -16,716111 -0,001361

Canopus 95,987917 0,005542 -52,695556 -0,000556

Rigil Kentaurus 219,902917 0,017000 -60,833889 -0,004139

Arcturus 213,915000 0,011417 19,182500 -0,005194

Vega 279,234167 0,008458 38,783611 0,000944

Capella 79,172083 0,018458 45,998056 0,001028

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Rigel 78,634167 0,012000 -8,201667 0,001167

Esempi di calcolo

Trovare le coordinate equatoriali di Arcturus nel 1230.

Ascensione retta: moltiplichiamo la variazione in ascensione retta per gli anni

trascorsi dal 1230 al 2000: 0,011417 x 770 = 8,79109. Poiché la variazione è

positiva (ogni anno l'ascensione retta di Arcturus aumenta) dobbiamo sottrarre

questo valore dall'ascensione retta del 2000: 213,915 - 8,79109 = 205,12391.

Declinazione: moltiplichiamo la variazione in declinazione per gli anni

trascorsi dal 1230 al 2000: -0,005194 x 770 = -3,99938. Poiché la variazione è

negativa (ogni anno la declinazione di Arcturus diminuisce) dobbiamo

sottrarre il valore negativo dalla declinazione del 2000 (ovvero sommare il

valore assoluto): 19,182500 + 3,99938 = 23,18188.

Questi valori, a causa dell'approssimazione nel calcolo della precessione, sono

leggermente diversi da quelli reali. La differenza in questo caso è inferiore a

0.30 gradi (0°18').

Le Costellazioni

Di notte solitamente se il cielo è libero da nuvole, possiamo ammirare uno spettacolo veramente

eccezionale. Sicuramente capire ciò che si vede non è semplicissimo, anche perché a seconda

dell'ora e della stagione la volta celeste apparirà sempre diversa all'osservatore. Uno spettacolo per

cui non è necessario usare telescopi. Normalmente per orientarsi è sufficiente una cartina stellare e

un binocolo. Le stelle appaiono come piccole luci tremolanti e lampeggianti, che spesso cambiano

anche di colore. Sono lampeggianti e tremolanti a causa della nostra atmosfera, che con correnti

d'aria e turbolenze varie disturbano la visione, con un'atmosfera più calma si possono avere meno

disturbi di questo tipo. A occhio nudo le stelle sembrano avere delle punte, che sono causa di un

effetto ottico dipendente dall'occhio dell'osservatore. Una volta memorizzate le stelle principali Vi

saprete muovere nella volta celeste più rapidamente senza più rimanere smarriti. Le costellazioni

zodiacali sono quelle alle quali il Sole passa davanti nel suo percorso annuale. Va però detto che i

segni astrologici dello zodiaco non coincidono con le costellazioni astronomiche moderne che pur

hanno gli stessi nomi. In quasi tutti i casi le stelle di una costellazione non ha alcuna connessione

reale, la loro distanza dalla Terra può essere notevolmente diversa, ed è semplice coincidenza che

formano una specie di disegno. Alcune costellazioni, come ad esempio Orione o Cassiopea, hanno

una configurazione più facilmente riconoscibile che non altre, deboli e oscure, come Lince e il

Telescopio.

Costellazione Nome latino Abbreviazione

Acquario Aquarius Aqr

Altare Ara Ara

Andromeda Andromeda And

Aquila Aquila Aql

Ariete Aries Ari

Auriga Auriga Aur

Balena Cetus Cet

Bifolco Bootes Boo

Bilancia Libra Lib

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Bussola Pyxis Pyx

Camaleonte Chamaleon Cha

Cancro Cancer Cnc

Cane Maggiore Canis Major Cma

Cane minore Canis Minor Cmi

Cani da Caccia Canes Venatici Cvn

Capricorno Capricornus Cap

Carena Carina Car

Cassiopeia Cassiopeia Cas

Cefeo Cepheus Cep

Centauro Centaurus Cen

Chioma di Berenice Coma Berenices Com

Bulino Caelum Cae

Cigno Cygnus Cyg

Colomba Columba Col

Compasso Circinus Cir

Corona Australe Corona Australis Cra

Corona Boreale Corona Borealis Crb

Gru Grus Gru

Corvo Corvus Crv

Cratere Crater Crt

Delfino Delphinus Del

Drago Draco Dra

Pittore Pictor Pic

Pesci Pisces Psc

Mosca Musca Mus

Pesce Volante Volans Vol

Volpetta Vulpecula Vul

Freccia Sagitta Sge

Fornace Fornax For

Gemelli Gemini Gem

Giraffa Camelopardalis Cam

Dorado Dorado Dor

Orsa Maggiore Ursa Major Uma

Lepre Lepus Lep

Ercole Hercules Her

Idra Hydra Hya

Idra Australe Hydrus Hyi

Indiano Indus Ind

Leone Leo Leo

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Orsa Minore Ursa Minor Umi

Cavallino Equuleus Equ

Lucertola Lacerta Lac

Lupo Lupus Lup

Lince Lynx Lyn

Lira Lyra Lyr

Macchina Pneum. Antlia Ant

Mensa Mensa Men

Microscopio Microscopium Mic

Norma Norma Nor

Ottante Octans Oct

Orione Orion Ori

Orologio Horologium Hor

Pavone Pavo Pav

Pegaso Pegasus Peg

Perseo Perseus Per

Fenice Phoenix Phe

Poppa Puppis Pup

Reticolo Reticulum Ret

Eridano Eridanus Eri

Sagittario Sagittarius Sgr

Vela Vela Vel

Scorpione Scorpius Sco

Scultore Sculptor Scl

Serpente Serpens Ser

Ofiuco Ophiucus Oph

Sestante Sextans Sex

Scudo Scutum Sct

Leone Minore Leo Minor Lmi

Croce del Sud Crux Cru

Pesce Australe Pisces Austrinus Psa

Telescopio Telescopium Tel

Toro Taurus Tau

Triangolo Triangulum Tri

Triangolo Australe Triangulum Australe Tra

Tucano Tucana Tuc

Uccello del Paradiso Apus Aps

Unicorno Monoceros Mon

Vergine Virgo Vir

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AC QUARIO

Aquarius (Aqr)

A.R.22h42m

Dec.-10°28'

Abbreviazione: Aqr

Visibile dalle latitudini:

Tra -90° e +65°

Passa al meridiano: Ottobre

Visibile in: Autunno

Area totale:

980 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α(alfa) Aquarii (Sadalrmelik), mag. 3.0, ha praticamente lo stesso spettro del Sole, è una

supergigante gialla distante 950 a.l.

β(beta) Aqr (Sadalsuud), mag. 2.9 è la più brillante della costellazione, e presenta anch'essa

uno spettro simile a quello del Sole (è solo un po' più calda), è 2000 volte più brillante della

nostra Stella. è una supergigante gialla distante 980 a.l.

γ(gamma) Aqr (Sadachbia), mag. 3.8, è una stella bianca distante 91 a.l.

δ(delta) Aqr, (Skat) mag. 3.3, è una gigante bianca lontana 98 a.l. Skat

υ(ipsilon) Aqr (Albali), mag. 3.8, è una stella bianca distante 110 a.l.

δ (zeta) Aqr, distante 76 a.l., è una famosa binaria costituita da due stelle bianche di

magnitudine 4.5 e 4.3 orbitanti l’una intorno all’altra con un periodo di 856 anni fu studiata

per la prima volta da W. Herschel nel 1779 e che da allora stata costantemente seguita..

Attualmente le due stelle si trovano alla loro distanza minima, vista dalla Terra, e per la loro

risoluzione è necessaria un’apertura di almeno 75 mm con un forte ingrandimento. La

separazione è attualmente inferiore a 2 secondi d'arco e può essere quindi usata sia per

sondare la bontà delle ottiche dei piccoli strumenti amatoriali, sia quella del seeing, ossia il

grado di turbolenza atmosferica. Non dimentichiamo, infatti, che 1 secondo d'arco è un

valore piccolissirno misurato sulla volta celeste: corrisponde più o meno all'angolo sotteso

da una moneta da 1 euro vista alla distanza di quasi 5 chilometri! Riuscire quindi a

sdoppiare la δ(zeta) Aquarii in condizioni di cielo medie è poi così facile come potrebbe

sembrare.

Le stelle γ, δ, ε e π Aquarii formano un asterismo chiamato Urna, che rappresenta la brocca

piena d'acqua dell'Acquario.

Sciami meteorici:

Aquaridi di Marzo

Eta Aquaridi(4 maggio)

Delta Aquaridi(28 giugno)

Iota Aquaridi

Dall'Acquario si originano due sciami meteorici: le ε(eta) Aquaridi (4 maggio) e le δ(delta)

Aquaridi (28 giugno), entrambi composti da circa 20 meteore all'ora

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Costellazioni confinanti:

Pesci

Pegasus

Equuleus

Delphinus

Aquila

Capricorno

Piscis Austrinus

Sculptor

Cetus

Descrizione: Costellazione zodiacale con stelle non particolarmente brillanti le sue stelle più

luminose sono appena di terza grandezza, posta tra il più luminoso Capricorno e la più debole

Balena. Sicuramente una delle costellazioni più note e antiche, venne disegnata dagli antichi

Babilonesi, era chiamata dai greci Hydrochos e dai romani Aquarius, parole che hanno lo stesso

significato, perché in questa plaga si vide un uomo che versava acqua verso la bocca del sottostante

Pesce Australe. che videro in questa costellazione una figura di un uomo che reggeva un'anfora. Il

Sole entra nella costellazione dell'acquario durante la metà di febbraio fino alla prima metà di

marzo, in questo periodo sono comuni i diluvi e comunque è un periodo sicuramente molto piovoso,

forse anche per questo si è cercato un associazione con una costellazione che avesse a che fare con

l'acqua. È facile individuarla perché osservando grosso modo a meta strada tra l'orizzonte e lo zenit

salta subito agh occhi il caratteristico asterismo formato da 4 stelle all'incirca della stessa luminosità

poste a triangolo con una stella nel mezzo; a molti richiama alla mente lo stemma di una Mercedes.

Questo quartetto è situato presso il bordo settentrionale della costellazione che da lì si estende per

parecchi gradi nelle tre altre direzioni del cielo.

Mito: Stanco dei misfatti commessi dagli uomini, Zeus decise di punire l'umanità con un diluvio; a

tal fine diede vita ad Acquario, gigante muscoloso al quale venne consegnata un' enorme urna piena

d'acqua da rovesciare sulla Terra.

Oggetti più importanti:

M73, un ammasso aperto.

M 2 (NGC 7089) è un ammasso globulare facilmente visibile con un binocolo o un piccolo

telescopio, ma richiede un’apertura di 250 mm per essere risolto nelle singole stelle. M 2 è

un ammasso globulare ricco e altamente concentrato, distante 50,000 a.l.

M 72 (NGC 6981), vicino ε(epsilon) e Nu Aquarii, è un ammasso globulare distante 60,000

a.l., molto più piccolo e meno brillante di M 2. È troppo debole per poterlo vedere con un

binocolo.

NGC 7009, distante 1450 a.l., è una famosa nebulosa planetaria nota come Nebulosa

Saturno per la sua somiglianza con questo pianeta, se osservata con un grande telescopio.

Nella maggior parte dei telescopi per dilettanti, con apertura di almeno 75 mm, appare come

una ellisse verde-azzurra di 8° magnitudine. La sua stella centrale è di 12° magnitudine.

NGC 7293, la Helix Nebula, distante 690 a.l., è la nebulosa planetaria più vicina al Sole ed

è comunemente nota col nome di Nebulosa a elica. È la nebulosa planetaria con la massima

grandezza apparente, coprendo 0.25° di cielo, metà della grandezza apparente della Luna.

Nonostante le sue dimensioni, la Nebulosa a elica è molto debole e la si può vedere meglio

con un binocolo o un telescopio a basso ingrandimento; in tal caso, appare come una

macchia nebbiosa circolare, non molto impressionante come sembrerebbero suggerire le sue

dimensioni.

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Altare

Ara (Ara)

A.R.17h14m

Dec.-51°07'

Abbreviazione: Ara

Visibile dalle latitudini: Tra -60° e +25°

Passa al meridiano: Luglio

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine

Area totale: 237 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α (alfa) Arae, mag. 3.0, è una stella bianco-azzurra distante 220 a.l.

β (beta) Ara, mag. 2.9, è una supergigante gialla distante 780 a.l.

γ(gamma) Ara, mag. 3.3, è una gigante bianco-azzurra distante 1100 a.l.

δ(delta) Ara, mag. 3.6, è una stella bianco-azzurra distante 150 a.l.

δ (zeta) Ara, mag. 3.1, è una gigante arancione distante 140 a.l.

Sciami meteorici:

ammassi stellari NGC6362, 6397, 6193

galassia NGC6215, 6221, 6362

nebulosa NGC6188.

Costellazioni confinanti:

Corona Australis

Scorpione

Norma

Triangulum Australe

Apus

Pavo

Telescopium

Descrizione: La costellazione dell'altare, seppure relativamente debole e poco nota, risale

all'antichità greco-romana, quando venne visualizzata come l'altare sul quale il Centauro si accinge

a sacrificare il Lupo. Un'altra leggenda vedeva in essa l'altare degli dei. Ara si trova in una parte

della Via Lattea ricca di oggetti celesti, a sud dello Scorpione.

Mito: Secondo la leggenda greca, questa costellazione rappresentava l'altare attorno al quale gli dei

giurarono la loro fratellanza nella lotta contro i Titani.

Oggetti più importanti:

NGC 6193 è un ammasso brillante di circa 30 stelle, distante 2300 a.l., la cui stella più

brillante ha una magnitudine di 5.6. All’ammasso è associata una nebulosa irregolare, NGC

6188.

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NGC 6937 è un ammasso globulare grande e brillante, visibile con un binocolo o un piccolo

telescopio. Distante 7500 a.l., è uno degli ammassi globulari più vicini a noi.

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Andromeda

Andromeda (And)

A.R.00h34m

Dec.39°15'

Abbreviazione: Andedae

Visibile dalle latitudini:

Tra -40° e +90°

Passa al meridiano: Novembre

Visibile in: Autunno

Area totale:

722 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 3

Stelle:

α (alfa) Andromedae (Sirrah o Alpheratz), mag. 2.1, è una stella bianco-azzurra distante 105

a.l.

β (beta) And (Mirach), mag. 2.1, una gigante rossa distante 88 a.l.

γ (gamma) And (Alaniak o Almach), distante 160 a.l., è una notevole stella tripla. Le due

componenti più brillanti, di magnitudine 2.2 e 5.0, formano una delle più belle coppie

visibili con un piccolo telescopio; il loro colore è giallo e azzurro. La stella più debole,

quella azzurra, ha anch’essa una compagna, una stella azzurra di 6° magnitudine, la cui

risoluzione richiede aperture di almeno 220 mm.

δ (delta) And, mag. 3.3, è una gigante arancione distante 160 a.l.

κ (mu) And, mag. 3.9, è una stella bianca distante 82 a.l.

π (pi) And, distante 390 a.l., è una stella bianco-azzurra di magnitudine 4.4 con una

compagna di magnitudine 8.7 visibile anche con un piccolo telescopio.

56 And è una coppia di giganti gialle di 6° magnitudine, distante 240 a.l. Le due stelle, che

si trovano vicine all’ammasso stellare NGC 752, sono distintamente visibili anche con un

binocolο

Sciami meteorici:

Andromedids

(Bielids)

Costellazioni confinanti:

Perseus

Cassiopeia

Lacerta

Pegasus

Pesci

Triangulum

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Descrizione: La costellazione è composta da due linee di stelle che disegnano una V.Il suo vertice

è individuato dalla stella Alpha Andromedae, la stella della costellazione che ci appare

più luminosa. Nonostante la costellazione di Andromeda sia molto nota non si può dire che sia fra

le più appariscenti, infatti la stella più luminosa di questa costellazione arriva appena alla 2°

magnitudine. Il particolare visivo di questa costellazione è la linea di quattro stelle che arriva fino al

quadrato di Pegaso. Sicuramente il corpo celeste più bello da osservare è la Galassia di Andromeda,

M31, la splendida galassia a spirale molto simile alla nostra galassia, per quanto essa sia distante è

visibile anche ad occhio nudo

Mito:Andromeda era la figlia della regina Cassiopea e del re Cefeo.Un giorno Era, la dea moglie di

Zeus, offesa dalla vanità di Cassiopea, diede ordine di incatenare Andromeda ad uno scoglio

affinché venisse divorata dal mostro marino Ceto ( Balena ) Ma in suo soccorso arrivò Perseo..........

Oggetti più importanti:

α (alfa) And, nota anche come Alpheratz, stella di seconda magnitudine, collocata al vertice

della V; è in condivisione con la costellazione di Pegaso e individua un angolo del suo carro.

M31 (NGC 224), la Galassia di Andromeda, è una galassia spirale distante 2.2 milioni di a.l.

ed appartiene al nostro Gruppo locale di Galassie. É visibile a occhio nudo come una vaga

macchia ovale, o meglio con un binocolo o un telescopio a piccolo ingrandimento (un

ingrandimento troppo forte riduce il contrasto e rende meno visibili le parti meno brillanti

della galassia). Nei bracci della spirale che circondano il nucleo si possono vedere delle

strisce oscure. Ma l’intera estensione della galassia diventa visibile solo nelle fotografie a

lunga esposizione; gli osservatori visuali vedono soltanto la parte centrale, più brillante,

della galassia. Se l’intera galassia di Andromeda fosse tanto brillante da poter essere vista a

occhio nudo, essa apparirebbe cinque o sei volte il diametro della Luna. M 31 è

accompagnata da due piccole galassie satelliti, l’equivalente delle nostre Nubi di Magellano.

La più brillante di queste,

M 32 (NGC 221), è visibile con un piccolo telescopio come una vaga luminosità a 0,5° a

sud del nucleo di M 31, diversi indizi sembrano provare l'esistenza di un buco nero nel suo

centro. La seconda compagna,

NGC 205, è più grande ma meno brillante, e si trova a oltre 1° a NW di M 31.

NGC 752 è un ammasso diffuso di oltre 100 stelle, distante 3400 a.l. Lo si può vedere

meglio con un telescopio.

NGC 7662, distante 1800 a.l., è una delle nebulose planetarie più brillanti e più facili da

vedere con un piccolo telescopio. A un basso ingrandimento, esso appare come una vaga

stella blu-verde di 9° magnitudine, ma a un ingrandimento di x 100 circa rivela il suo disco

leggermente ellittico. Aperture maggiori mostrano un buco nel centro; la stella centrale è un

oggetto difficile per i telescopi da dilettanti.

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Aquila

Aquila (Aql)

A.R.19h41m

Dec.03°22'

Abbreviazione: Aql

Visibile dalle latitudini:

Tra -75° e +85°

Passa al meridiano:

luglio

Visibile in: Estate

Area totale:

652 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine

apparente < 3: 3

Stelle:

α (alfa) Aql (Altair, "aquila volante"), mag. 0.77, è una stella bianca distante 16,1 a.l., una

delle stelle più vicine al Sole. Ma la cosa più sorprendente è che, osservata con opportune

protezioni per gli occhi, non apparirebbe tonda come il Sole, ma molto schiacciata ai poli.

Come possiamo saperlo? Lo si può dedurre dall'analisi quantitativa delle righe spettrali, le

quali, in base all'allargamento che mostrano, denunciano un periodo di rotazione della stella

formidabile: circa 6 ore e mezza contro gli oltre 25 giorni del Sole. Ciò vuol dire che, tenuto

conto del diametro di Altair (quasi 2 milioni di chilometri) un punto situato sul suo equatore

si muove all'incredibile velocità di 260 km/s, superiore alla velocità del Sistema Solare

attorno al centro galattico! È un dato eloquente che ci fa capire come questa stella non possa.

avere un corteggio di pianeti che le orbitano attorno simile a quello a noi familiare e che

comunque deve aver luogo una continua dispersione di materiale dalla zona equatoriale

dove maggiore è la forza centrifuga e, di conseguenza, minore la velocità di fuga dalla

superficie.

β (beta) Aql (Alshain), mag. 3.7, è una stella gialla distante 42 a.l.

γ (gamma) Aql (Tarazed), mag. 2.7, una gigante gialla distante 280 a.l.

δ (delta) Aql, mag. 3.4, è una stella bianca distante 52 a.l.

ε (eta) Aql, distante 1400 a.l., è una delle variabili cefeidi più brillanti. La magnitudine varia

da 4.1 a 5.3 con un periodo di 7,2 giorni.

δ (Zeta) Aql (Deneb) doppia magn.3,4

ι (lambda) Aql azzurra magn.3,4

ζ (theta) Aql binaria sp. azzurra magn.3,2

15 Aql, distante 390 a.l., è una gigante gialla di magnitudine 5.4, con una compagna

purpurea di magnitudine 7.2 facilmente visibile con un piccolo telescopio.

57 AqI, distante 590 a.l., è una doppia facilmente risolubile con un piccolo telescopio,

formata da una stella azzurrina di magnitudine 5.7 con una compagna di magnitudine 6.5.

Sciami meteorici:

Aquilidi di Giugno

Epsilon Aquilidi

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Costellazioni confinanti:

Sagitta

Hercules

Ophiuchus

Serpens

Scutum

Sagittario

Capricorno

Acquario

Delphinus

Descrizione: Le stelle sembrano descrivere due trapezi uniti lungo una base. Costellazione

tipicamente estiva che occupa una posizione a ridosso della Via Lattea, proprio in corrispondenza

dell'equatore celeste che la taglia in due.

Mito: Secondo la mitologia romana, Giove mandò l'aquila sulla terra in cerca di un nuovo coppiere

che trasportasse il nettare degli dei.L'aquila incontrò il bel Ganimede, figlio del re di Troia, intento

a badare al gregge reale, lo afferrò e lo portò sull'Olimpo dove divenne un favorito degli dei.

Oggetti più importanti:

α (alfa) Aql, Altair, stella più brillante della costellazione (prima magnitudine) e dodicesima

stella più brillante del cielo (la sua luminosità è nove volte quella del Sole), dista da noi solo

17 anni luce. Con la stella Vega della costellazione Lyra e la stella Deneb del Cigno, Altair

forma un triangolo abbastanza evidente chiamato il Triangolo Estivo.

ε (eta) Aql, è una stella variabile Cefeide, ovvero una stella la cui luminosità varia

periodicamente di circa una magnitudine in sette giorni.

NGC 6709, distante circa 2500 a.l., è un ammasso aperto di forma irregolare comprendente

circa 40 stelle di 9°-11° magnitudine.

33

34

Ariete

Aries (Ari)

A.R.02h41m

Dec.22°34'

Abbreviazione: Ari

Visibile dalle latitudini: Tra -60° e +90°

Passa al meridiano: Dicembre

Visibile in :Autunno

Area totale:

441 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α (alfa) Arietis (Hamal), mag. 2.0, è una gigante gialla distante 85 a.l.

β(beta) Ari (Sheratan), mag. 2.6, è una stella bianca distante 46 a.l.

γ (gamma) Ari (Mesarthim) è una notevole stella doppia con componenti di magnitudine 4.6,

chiaramente visibili mediante un piccolo telescopio, anche con un modesto ingrandimento. Le due

stelle distano da noi 160 a.l.

ε (epsilon) Ari, distante 410 a.l., è una stella doppia la cui risoluzione richiede un’apertura di

almeno 100 mm. Un forte ingrandimento rivela una coppia stretta di due stelle bianche di

magnitudine 5.3 e 5.6.

ι (lambda) Ari, distante 140 a.l., è una stella bianca di magnitudine 4.8 con una compagna gialla di

7° magnitudine, facilmente visibile con un piccolo telescopio o perfino con un buon binocolo.

π (pi) Ari, distante 620 a.l., è una stella bianco-azzurra di magnitudine 5.2. con una compagna

stretta di magnitudine 8.3, difficile da distinguere con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici:

Arietidi di Maggio

Arietidi d'Autunno

Delta Arietidi

Epsilon Arietidi

Arietidi Diurne

Ariete-Triangulidi

Costellazioni confinanti:

Perseus

Triangulum

Pesci

Cetus

Toro

Descrizione:L'Ariete è la prima costellazione dello, è sicuramente una delle più antiche e note. E' situata

fra la costellazione del Toro e Andromeda, dagli Arabi questa costellazione era chiamata pecora e dai

cinesi cane. Nonostante la sua notorietà l'Ariete non è fra le costellazioni più luminose, ma fu molto

35

importante 2000 anni fa quando ospitò l'equinozio di primavera. Ora l'equinozio si è spostato nei Pesci, ma

per motivi storici l'equinozio viene chiamato "primo punto di Ariete".

Mito : Ariete Per salvare Elle e Frisso, i giovani figli del re Atamo di Boezia, Hermes inviò un ariete

dotato di ali e dal pelo dorato.La leggenda vuole infatti che la loro matrigna, Ino, li odiasse a tal punto da

convincere i sudditi a sacrificarli agli dei in cambio di fertilità: l'ariete arrivò giusto in tempo per

recuperarli prima che fosse troppo tardi.Ma volando sopra il Mar Nero, Elle perse la presa e cadde in mare;

in suo ricordo quel tratto di mare venne da allora chiamato Ellesponto.Solo Frisso riuscì a salvarsi; giunto

sulla terra ferma sacrificò l'ariete in onore di Giove legò il suo vello ad una quercia dove sarebbe stato

recuperato da Giasone ei suoi Argonauti

Oggetti più importanti :

γ (gamma) Ari (Mesarthim), è in realtà una stella doppia.

36

AURIGA

Auriga (Aur)

A.R.05h57m

Dec.42°49'

Abbreviazione: Aur

Visibile dalle latitudini: Tra -40° e +90°

Passa al meridiano: 20 maggio, alle 21:00

Visibile in: Inverno

Area totale: 465 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 4

Stelle:

α (alfa) Aur (Capella, la capretta), mag. 0.08, distante 42 a.l.

In realtà una binaria spettroscopica, costituita da due stelle

gialle che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 104 giorni, senza però eclissarsi.

β (beta) Aur (Menkalinan), distante 72 a.l., è una variabile a eclisse bianco-azzurra con

magnitudine approssimata di 2.0, che varia di circa 1/1O di magnitudine con un periodo di 3.96

giorni.

δ(delta) Aur binaria rossa magn.3,7

ε (epsilon) Aur(Al Anz), una supergigante bianca distante circa 2000 a.l., è una binaria a eclisse

con un periodo eccezionalmente lungo. Normalmente è di 3° magnitudine, ma ogni 27 anni scende

a mag. 3.8, essendo eclissata da una compagna invisibile, e rimane eclissata per un anno. Secondo

una teoria, la compagna di e υ(ipsilon) Aurigae è una stella giovane circondata da un disco di

materia. L’ultima eclisse si è verificata nel 1983, è la stella più in alto nel triangolo che individua

"the kids",la stella visibile orbita attorno ad una compagna il cui raggio risulta essere 2000 volte

quello del Sole, ovvero quasi un miliardo e mezzo di Km., la più grande stella che si conosca.

ε(eta) Aur Hoedus 2 azzurra magn.3,1

η(iota) Aur Hassaleh rossa magn.2,7

δ (zeta) Aur, distante 520 a.l., è una stupenda binaria a eclisse, costituita da una gigante arancione

intorno a cui orbita una piccola stella azzurra, con un periodo di 972 giorni. Durante le eclissi, la

magnitudine di δ(zeta) Aurigae passa da mag. 5.0 a 5.7.

ζ (theta) Aur, distante 120 a.l., è una stella bianco-azzurra

di mag. 2.6. Ha per compagna una bianca di mag. 7.5 che, a

causa della sua vicinanza e debole luminosità, può essere

separata solo con un’apertura di almeno 100 mm e un forte

ingrandimento.

ω (omega) Aur, distante 225 a.l., è una stella doppia di mag.

4.9 e 8.0, visibile con un piccolo telescopio.

14 Aur, distante 105 a.l., è una doppia di mag. 5.0 e 8.1,

risolubile con un piccolo telescopio.

UU Aur è una variabile rosso cupo distante più di 3000 a.l.

Varia semiregolarmente tra la 5° e la 7° magnitudine con

un periodo medio di 235 giorni.

Sciami meteorici:

37

Alpha Aurigids

Delta Aurigids

Costellazioni confinanti:

Camelopardalis

Perseus

Toro

Gemelli

Lynx

Descrizione :iconoscibile dal pentagono formato dall'unione delle sue stelle che appaiono più luminose

includendo anche la stella β(beta) del Toro, era nota sin dai tempi dei babilonesi. Contiene una stella molto

famosa, Capella che oltre ad essere molto visibile è anche fra le sette stelle visibili ad occhio nudo più

grandi.

Mito:Questa costellazione onora Erictonio, re di Atene.Nato zoppo il re inventò il carro per potersi

spostare: Giove rimase così colpito da questa invenzione che decise di onorarli ponendoli in cielo.Spesso

però questa costellazione viene disegnata come un uomo che tiene in braccio due piccole caprette, "the

kids" in figura, ed una terza capra sulla spalla.Auriga, una delle più antiche costellazioni ancora in uso,

risulta così essere un miscuglio di due personaggi e due mitologie.

Oggetti più importanti:

M36, M37, M38 sono tre ammassi aperti composti per lo più da stelle blu, ovvero stelle

relativamente giovani.

M 36 (NGC 1960), distante 3800 a.l., è un piccolo ammasso di circa 60 stelle, visibile con un

binocolo e risolubile nelle singole stelle con un piccolo telescopio.

M 37 (NGC 2099) è il più ricco degli ammassi in Auriga, contenendo circa 150 stelle di cui una

dozzina sono giganti rosse , cioé stelle più anziane delle altre, da cui si deduce che dei

tre ammassi sia anche il più vecchio.. Osservato con un binocolo, appare come una vaga macchia

non risolta, ma un telescopio di 100 mm lo risolve in uno scintillante campo di "polvere di stelle",

mettendo in evidenza una stella arancione più brillante situata al centro.

M 38 (NOC 1912), distante 3600 a.l., è un grande ammasso aperto di circa 100 stelle di debole

luminosità, visibile con un binocolo; osservandolo con un telescopio, si può notare la sua forma a

croce. Vicino ad esso si trova la debole macchia di NGC 1907, un ammasso molto più piccolo e

meno luminoso.

NGC 2281, distante 5400 a.l., è un ammasso di circa 30 stelle, visibile con un binocolo.

Osservandolo con un telescopio, si può vedere che le stelle sono disposte a mezzaluna e che quattro

stelle più brillanti formano una losanga.

38

39

Balena Cetus (Cet)

A.R.01h43m

Dec.-06°22'

Abbreviazione:Cet

Visibile dalle latitudini:Tra -90° e +70°

Passa al meridiano:Novembre

Visibile in: Inverno

Area totale:1.231 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine

apparente < 3: 3

Stelle:

α(alfa) Cet (Menkar, "naso"), mag. 2.5, è una gigante rossa distante 130 a.l.

β(beta) Cet (coda, Diphda) mag. 2.0, la stella più brillante della costellazione, è una gigante gialla

distante 68 a.l.

γ(gamma) Cet (Kaffaljidhmah), distante 75 a.l., è una doppia stretta, per separare la quale sono

necessari un'apertura di almeno 60 mm e un alto potere risolvente. Le stelle sono di mag. 3.7 e 6.4,

i colori giallo e azzurrino.

ε(eta) Cet (Dheneb)giallo arancio magn.3,5

δ(zeta) Cet (Baten Kaitos) binaria giallo arancio magn.3,7

η(iota) Cet (Deneb Kaitos) binaria rossa arancio magn.3,7

ν(omicron) Cet (Mira, "la meravigliosa"), distante 820 a.l., è il prototipo di una famosa classe di

giganti rosse variabili.

η(tau) Cet mag. 3.5, è una nana gialla, una delle più vicine al Sole, essendo distante 11.7 a.l. Il

principale motivo per cui è famosa è che, fra tutte le singole stelle vicine, è quella più simile al Sole.

Alcuni astronomi ritengono che potrebbe avere dei pianeti, anche se non c'è finora alcuna prova

della loro esistenza.

Sciami meteorici:

Cetidi di ottobre

Eta Cetids

Omicron Cetids

Costellazioni confinanti:

Ariete

Pesci

Acquario

Sculptor

Fornax

Eridanus

Toro

Descrizione: Estesa costellazione posta al di sotto dell'Ariete e dei Pesci ma ben poco luminosa,contiene

stelle molto interessanti come ν(omicron) e Τ(tau) ceti..

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Mito: Questa costellazione rappresentava inizialmente il terribile mostro marino Ceto, inviato da

Poseidone per divorare la principessa Andromeda ed ucciso da Perseo. Successivamente venne identificata

con la balena, vero e proprio gigante del mare.

Oggetti più importanti:

ν(omicron) Ceti, notevole stella dalla luminosità variabile, estremamente splendente in certi periodi

mentre in altri risulta invisibile ad occhio nudo.La sua variabilità fu notata nel 1596 dall'astronomo

dilettante David Fabricius, che le diede il nome di Mira, ovvero la "meravigliosa"

M 77 (NGC 1068) è una piccola galassia spirale , che si trova vicino a δ(delta) Ceti. Per vedere

bene questa galassia, che si presenta di faccia, è necessaria un'apertura di almeno 150 mm. Essa

dista all'incirca 50 milioni di a.l., ed è forse il più remoto degli oggetti elencati da Messier.

41

Bilancia

Libra (Lib)

A.R.15h11m

Dec.-15°33'

Abbreviazione:Lib

Visibile dalle latitudini:Tra -90° e +65°

Passa al meridiano:20 giugno, alle 21:00

Visibile in: Estate

Area totale:538 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α(alfa) Lib (Zubenelgenubi, chela meridionale), distante 72 a.l., è una doppia larga, formata da una

stella bianco-azzurra di mag. 2.8 e da una compagna bianca di mag. 5.2, visibile con un binocolo.

β(beta) Lib (Zubeneschamali, chela settentrionale), mag. 2.6, è famosa per essere una delle poche

stelle brillanti di colore nettamente verde. È distante 120 a.l.

γ(gamma) Lib (Zubenelakrab, chela dello scorpione), mag. 3.9, è una gigante gialla distante 75 a.l.

δ(delta) Lib, distante 240 a.l., è una variabile a eclisse del tipo Algol. Varia tra mag. 4.8 e 5.9 con

un periodo di 2 giorni e 8 h.

η(iota) Lib è una stella multipla distante 300 a.l. La sua componente principale bianco-azzurra di

mag. 4.5, ha una compagna larga di 10&ordt; magnitudine, difficile da vedere con un piccolo

telescopio per la forte differenza di luminosità. Con un forte ingrandimento e un’apertura di almeno

75 mm, si può vedere che questa compagna più debole è in realtà una coppia di stelle di 10&ordt;

magnitudine. Con un binocolo si può vedere nei pressi una stella di 6&ordt; magnitudine chiamata

25 Librae, che forse fa anch’essa parte del sistema.

κ(mu) Lib, distante 300 a.l., è una doppia stretta, con componenti di mag. 5.8 e 6.7, separabili con

un telescopio di almeno 75 mm.

ζ(Sigma) Lib (Brachium) rossa magn.3,3

48 Lib, mag. 4.9, è una stella con inviluppo esteso simile a γ(gamma) Cassiopeiae e a Pleione nel

Toro. È una gigante blu con una velocità di rotazione anormalmente alta, che le fa emettere un

anello di gas dal suo equatore.

Sciami meteorici:

Libridi di Maggio

Costellazioni confinanti:

Serpens Caput

Vergine

Hydra

Lupus

Scorpione

Ophiuchus

Descrizione: La Bilancia è una debole costellazione zodiacale che si estende in una regione poco fitta di

stelle in vicinanza dello Scorpione.Questa figura è spesso associata con la Giustizia e la Legge ed è l'unica

costellazione dello zodiaco a rappresentare un oggetto inanimato. Famosa ma piccola costellazione

42

zodiacale, anticamente veniva chiamata dagli antichi Greci "chele dello scorpione", considerandole parte

integrante del vicino scorpius, ma i romani decisero di separarle già dai tempi di Giulio Cesare. Da quei

tempi ad oggi la bilancia è considerata il simbolo della giustizia.

Mito: Nel passato queste stelle rappresentavano le tenaglie dello Scorpione.Durante il regno di Giulio

Cesare, vennero però "staccate" per creare la figura di Cesare che tiene una bilancia a simbolizzarne la

giustizia; solo la Bilancia è sopravvissuta sino ai nostri giorni.

Oggetti più importanti:

NGC 5897 è un debole ammasso globulare, grande ma disperso, distante 45,000 a.l., poco

spettacolare se visto con un piccolo telescopio.

43

Bootes (Bifolco)

Bootes (Boo)

A.R.14h41m

Dec.32°20'

Abbreviazione: Boo

Visibile in: Primavera

Visibile dalle latitudini: Tra -50° e +90°

Passa al meridiano: 15 giugno, alle 21:00

Visibile in: Primavera

Area totale: 907 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

3

Stelle

α(alfa) Bootis (Arcturus, Arturo), mag. 0.04), è la quarta stella del cielo in ordine di magnitudine. È

una gigante rossa, 24 volte il diametro del Sole, distante 36 a.l.; il suo colore rosso-arancio, visibile

anche a occhio nudo, appare più evidente con uno strumento ottico. Arturo ha una massa simile a

quella del Sole, e si ritiene che, tra 5000 milioni di anni, il nostro Sole si gonfierà fino o diventare

una gigante rossa come Arturo.

β(beta) Boo (Nekkar), mag. 3.5, è una gigante gialla distante 140 a.l.

γ(gamma Boo (Haris o Seginus), mag. 3.0, è una stella bianca distante 105 a.l.

δ(delta) Boo, mag. 3.5, è una gigante gialla distante 140 a.l. Ha una compagna larga di mag. 7.5,

visibile con un binocolo.

ε(epsilon) Boo (Izar/Pulcherrima), distante 150 a.l., è una famosa stella doppia: una principale

gigante arancione di mag. 2.7 con una compagna azzurra di mag. 5.1. Questa doppia stretta dai

colori contrastanti può essere risolta solo con un telescopio di almeno 75 mm a un ingrandimento

di almeno x 100, perché lo splendore della principale tende a oscurare la compagna meno luminosa;

ma il suo aspetto, una volta risolta, ha portato a darle il nome alternativo di Pulcherrima, "la

bellissima".

η(iota) Boo, distante 91 a.l., è una doppia larga di mag. 4.8 e 8.3.

ε(eta) Boo (Muphrid) gialla magn.2,6

θ(kappa) Boo, distante 125 a.l., è una stella doppia con componenti di mag. 4.6 e 6.6, facilmente

distinguibili con un piccolo telescopio.

κ(mu) Boo (Alkalurops), distante 59 a.l., è una bellissima stella tripla. A occhio nudo appare come

una stella bianco-azzurra di 4&ordt; magnitudine, ma un binocolo ne rivela una compagna larga.

Un telescopio di 75 mm con forte ingrandimento mostra che la compagna è una doppia stretta, con

due componenti di 7&ordt; magnitudine che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 260

anni.

λ(ni) Boo è una binaria ottica formata da una stella bianca di mag. 5.0, distante 170 a.l., e da una

gigante arancione, anch’essa di 5&ordt; magnitudine, ma distante 330 a.l.

π(pi) Boo, distante 360 a.l., è una stella doppia con componenti bianco-azzurre di mag. 4.9 e 5.9,

visibili con un piccolo telescopio.

17/3/2008Boo, distante 22 a.l., è una doppia formata da una stella gialla e una arancione, di mag.

4.8 e 6.9, che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 150 anni. E’ un ottimo oggetto

d’osservazione per un piccolo telescopio.

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Sciami meteorici

Bootidi di gennaio

Bootidi di giugno

Quadrantidi

Costellazioni confinanti

Canes Venatici

Coma Berenices

Corona Borealis

Draco

Hercules

Serpens

Vergine

UrsaMajor

Descrizione: Larga e prominente costellazione a forma di aquilone, confinante con un evidente

semicerchio di stelle che formano la Corona Boreale. Questa antica costellazione rappresenta un

mandriano che guida l'orsa (maggiore), e spesso viene raffigurato con in mano il guinzaglio con i cani

(canes venatici). Ne fa parte una stella molto famosa, Arturo che significa in greco "guardiano dell'orsa" ed

è anche la stella più luminosa dell'emisfero boreale.

Mito: Bootes ha ricoperto molti ruoli nel passato ma principalmente è associata ad un uomo con il suo

aratro.Fu posto nei cieli vicino all'Orsa Maggiore e, in qualche mito, è intento ad inseguirla con i suoi Cani

da Caccia ( Canes Venatici ), rappresentati dalla omonima debole costellazione a nord di Bootes.

Oggetti più importanti:

α(alfa) Boo (Arcturus, Arturo),marca la base dell'aquilone; è la quarta stella in apparenza più

luminosa del cielo, ha un diametro 25 volte quello del Sole e dista 37 anni luce.Bootes si trova in

una regione lontana dalla Via Lattea e poco popolata di stelle e quindi non presenta ammassi

stellari o nebulose ma è nota tra gli astronomi in quanto contiene un distante ammasso di galassie.

45

46

Bulino

Caelum (Cae)

A.R.04h43m

Dec.-38°10'

Abbreviazione: Cae

Visibile dalle latitudini:

Tra -90° e +40°

Passa al: meridiano

15 gennaio, alle 21:00

Visibile in: Inverno

Area totale: 125 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa) Cae, mag. 4.5, è una stella bianca distante 65 a.l.

β(beta) Cae, mag. 5.1, è una stella bianca distante 55 a.l.

γ(gamma) Cae, mag. 4.6, è una stella arancione distante 170 a.l. Ha una compagna di mag. 8.5.

visibile con un telescopio di 60 mm.

δ(delta) Cae, mag. 5.1, è una stella bianco-azzurra distante 750 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Columba

Lepus

Eridanus

Horologium

Dorado

Pictor

Descrizione: Costellazione poco nota e poco visibile, situata nella parte inferiore di Eridanus, fu inserita

da Nicolas Louis de Lacaille; il bulino è un arnese utilizzato per intagliare il legno e la pietra.

Mito: Costellazione moderna introdotta da Lacaille nel 1572.

Oggetti più importanti: Non presenta oggetti di particolare rilievo.

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48

Bussola

Pyxis (Pyx)

A.R.08h53m

Dec.-29°47'

Abbreviazione:Pyx

Visibile dalle latitudini:Tra +50° e -90°

Passa al meridiano:Marzo

Visibile in: Primavera

Area totale:221 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:Nessuna

Stella:

α(alfa) Pyxidis., mag. 3.7, è una stella bianco azzurra distante 1,300 a.l.

β(beta) Pyx, mag. 4.0, è una gigante gialla distante 150 a.l.

γ(gamma) Pyx, mag. 4.0, è una gigante arancio distante 240 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Hydra

Puppis

Vela

Antlia

Descrizione: Debole e poco estesa costellazione posta accanto al gruppo di costellazioni che un tempo

disegnavano la Nave Argo. La bussola è la parte meno importante delle quattro parti che Lacaile divise

dall'antica costellazione di Argo Navis. Questa piccola costellazione poco luminosa non offre che un

oggetto degno di nota nonostante sia inserita nella Via Lattea.

Mito: Ideata nel 1752 da Lacaille, la Bussola faceva parte della antica costellazione della Nave Argo,

divisa in più costellazioni per la sua eccessiva estensione.

Oggetti più importanti:

ζ Pyx è una nova ricorrente, che è esplosa più spesso di qualsiasi altra nova, nel 1890, 1902, 1920,

1944 e 1966. Normalmente è di 14&ordt; magnitudine, ma improvvisamente brilla fino alla

6&ordt;-8&ordt; magnitudine. Si trova fra β(beta) e ι(lambda) Pyx. Sono prevedibili ulteriori

esplosioni.

49

50

Camaleonte

Chamaleon (Cha)

A.R.12h00m

Dec.-81°

Abbreviazione:Cha

Visibile dalle latitudini:Tra -90° e 0°

Passa al meridiano:Aprile

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale:132 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:Nessuna

Stella:

α(alfa) Cha, mag. 4.1, è una stella bianca distante 78 a.l.

β(beta) Cha, mag. 4.3, è una stella azzurra distante 360 a.l.

γ(gamma) Cha, mag. 4.1, è una gigante rossa distante 250 a.l.

δ(delta) Cha è una coppia ottica di stelle, chiaramente visibili con un binocolo. δ(delta)1 Cha, mag.

5.5, è una stella arancione lontana 360 a.l.;

δ2(delta2) Cha, mag. 4.5, è una stella azzurra distante 550 a.l.

ε(epsilon) Cha, distante 290 a.l., è costituita da una coppia molto stretta di stelle di mag. 5.5 e 6.3,

per separare le quali sono necessari un'apertura di almeno 150 mm e un forte ingrandimento.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Carina

Volans

Mensa

Octans

Apus

Musca

Descrizione: Piccola costellazione vicina al Polo Sud Celeste. Costellazione insignificante e debolmente

luminosa, che rappresenta un camaleonte. Fu introdotta nell'emisfero australe da Johann Bayer nel 1603

Mito: Questa costellazione venne disegnata verso la fine del 1500 dai navigatori olandesi P.Keyser e F. de

Houtman.

Oggetti più importanti:

δ(delta) Cha, stella doppia che fra circa 2000 anni sarà molto prossima al Polo Celeste Sud per il

fenomeno della precessione.

NGC 3195 è una nebulosa planetaria di grandezza apparente simile a quella del pianeta Giove.

51

52

Cancro

Cancer (Cnc)

A.R. 08h30m

Dec. 23°34')

Abbreviazione:Cnc

Visibile dalle latitudini: Tra -60° e +90°

Passa al meridiano: 20 febbraio, alle 21:00

Visibile in: Primavera

Area totale: 506 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

0

Stelle:

α(alfa) Cnc (Acubens), mag. 4.3, è una stella

bianca distante 100 a.l. Ha una compagna di

11&ordt; magnitudine, visibile con un telescopio di almeno 75 mm.

β(beta) Cnc, mag. 3.5, una gigante arancione distante 170 a.l., è la stella più brillante della

costellazione.

γ(gamma) Cnc (Asellus borealis), mag. 4.7, è una stella bianca distante 230 a.l.

δ(delta) Cnc (Asellus australis), mag. 3.9, è una gigante gialla distante 220 a.l.

δ(zeta) Cnc, distante 52 a.l., è una interessante stella multipla. Un piccolo telescopio rivela due

stelle gialle di mag. 5.1 e 6.0. Con un telescopio più grande si può vedere che la componente più

luminosa ha una compagna stretta di 6&ordt; magnitudine, che le orbita intorno con un periodo di

60 anni. Nel momento in cui sono più vicine tra di loro (avvenuto nel 1990), è necessaria

un’apertura di almeno 220 mm per separare le due stelle, ma quando si trovano alla massima

distanza reciproca sono sufficienti 100 mm.

η(iota) Cnc, distante 420 a.l., è una gigante gialla di mag. 4.0 con una compagna bianco-azzurra di

mag. 6.6, appena visibile con un binocolo, ma facilmente visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici:

Delta Cancridi

Costellazioni confinanti:

Lynx

Gemelli

Canis Minor

Hydra

Leone

Descrizione: È la meno evidente delle costellazioni

zodiacali.È collocata tra i Gemelli e il Leone, costellazioni

molto più luminose. La rappresentazione grafica della

costellazione del cancro simboleggia l'attacco che Ercole subì

da parte del granchio mentre combatteva contro l'idra. Per

53

sfortuna del granchio però Ercole lo schiaccio durante la foga del combattimento.

Mito: Questa costellazione rappresenta un granchio che Giunone, la moglie di Giove, mandò sulla terra

per infastidire Ercole mentre lottava contro l'Idra.Ercole uccise facilmente il granchio schiacciandolo con i

piedi.Giunone, impietosita dalla fine dell' animale, lo pose nel cielo ad onore dela sua fedeltà.

Oggetti più importanti:

M 44 (NGC 2632),un importante ammasso aperto, posto al centro del trapezio di stelle che creano

il corpo del granchio.Ad occhio nudo appare come una macchia luminosa di color grigio mentre

con un binocolo è già possibile separare le varie stelle che lo compongono, circa 300.Proprio per il

suo apparire come un ricco assembramento di stelle questo ammasso è stato chiamato il Presepe o

comunemente l’Alveare.È uno degli ammassi stellari più vicini al Sole, circa 525 anni luce, ha un

diametro di 40 anni luce e si stima che abbia una età di circa 250 milioni di anni. Il Presepio copre

1.5° di cielo, tre volte il diametro apparente della Luna.

M 67 (NGC 2682), è un ammasso di stelle molto meno luminoso e più denso del Presepio, visibile

come una macchia nebbiosa con un binocolo o un piccolo telescopio; per risolverlo in circa 60

stelle singole è necessaria un’apertura di almeno 75 mm. È distante 2700 a.l.Con i suoi 5 miliardi

di anni è il più vecchio ammasso aperto conosciuto.

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Cane Maggiore

Canis Maior (CMa)

A.R. 06h50m

Dec. -22°19'

Abbreviazione: CMa

Visibile dalle latitudini:Tra -90° e 60°

Passa al meridiano:Febbraio

Visibile in: Inverno

Area totale:380 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 5

Stelle:

α(alfa) CMa (Sirio)mag.-1.46 è la stella più luminosa visibile nel cielo notturno della Terra. È

anche una delle stelle più vicine, posta a soli 8,8 anni luce (questa vicinanza contribuisce non poco

alla sua grande luminosità apparente). Ha per compagna una nana bianca di mag. 8.5 che le orbita

intorno con un periodo di 50 anni. Lo splendore di Sirio oscura questa nana bianca. Viene a volte

chiamata la Stella del Cane.

β(beta) CMa (Mirzam, l'annunciatore), mag. 2.0, è una gigante blu distante 720 a.l. È una stella

pulsante le cui pulsazioni non sono visibili a occhio nudo.

γ(gamma) Muliphen

δ(delta) CMa (Wezen), mag. 1.9, è una supergigante gialla distante 3000 a.l.

ε(epsilon) CMa (Adhara, le vergini), mag. 1.5, è una gigante blu distante 490 a.l. Ha una compagna

di 8&ordt; magnitudine, difficile da vedere con un piccolo telescopio a causa dello splendore della

stella primaria.

δ(zeta) CMa Furud

ε(eta) CMa (Aludra), mag. 2.4, è una supergigante blu distante 2500 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Monoceros

Lepus

Columba

Puppis

Descrizione: Per quanto sia una piccola costellazione, è facilmente individuabile grazie alla forte

luminosità apparente delle sue stelle principali.Queste creano la forma stilizzata ed abbastanza evidente di

un cane. La costellazione del cane maggiore è sicuramente famosa e antica, al suo interno contiene molte

stelle vistose, che rendono la costellazione nel suo insieme molto suggestiva, al suo interno è contenuta

anche Sirio, stella conosciuta dai tempi degli Egizzi. Simboleggia uno dei cani (l'altro è Canis minor) che

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inseguiva Orione. Oggi sorge ai primi di Novembre, quando Sirio si affaccia a Sud-Est, mentre raggiunge

il suo periodo di massima visibilità, transitando al meridiano intorno alla mezzanotte, nei primi di Gennaio.

Tramonta a Sud-Ovest in Marzo. Poco più sotto, verso Sud-Est, rasentano l'orizzonte meridionale due

piccole costellazioni, la Colomba ed il Bulino (chiamato anche Cielo), per le quali non esistono origini

mitologiche in quanto fanno parte di quelle moderne. Furono introdotte infatti nel 17° secolo.

Mito: Rappresenta il più grande dei due cani cacciatori di Orione,o il dio Anubi per gli egiziani. Dal nome

di questa costellazione deriva inoltre il termine "canicola". Questo perchè presso gli antichi egiziani, la

stella Sirio indicava con il suo sorgere, al solstizio d'estate, il periodo più caldo dell'anno e quindi il

successivo arrivo delle inondazioni del Nilo. Questa stella inoltre raffigurava la dea Sothis-Iside

Oggetti più importanti:

α(alfa) Sirio, è anche detta Stella del Cane e ne individua il naso. Questo astro era tenuto in

grande considerazione dalle antiche civiltà, specialmente dagli Egizi.Sirio è la stella più luminosa

nel nostro cielo ed in parte deve questa sua brillantezza alla sua relativa vicinanza, poco meno di 9

anni luce da noi.Nella realtà attorno a Sirio orbita una seconda stella, denominata Sirio B, molto

più piccola e molto meno luminosa al punto da essere totalmente invisibile ad occhio nudo.Sirio B

gira attorno a Sirio A in circa 50 anni; è una stella nana bianca, la prima di questo tipo ad essere

scoperta.

M 41 (NGC 2287) è un grande ammasso aperto di circa 50 stelle, facilmente visibile con un

binocolo o un piccolo telescopio; in condizioni favorevoli, lo si può vedere anche o occhio nudo,

tanto che era già noto ai greci.

NGC 2362 è un ammasso più piccolo e meno luminoso di M 41, ma è facile individuarlo, poiché

circonda η(tau) Canis majoris, una gigante blu di mag. 4.4, che fa parte dell'ammasso. Con un

piccolo telescopio si possono scorgere nell'ammasso, che dista circa 4000 a.l., una quarantina di

stelle.

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Cane Minore

Canis Minor (Cmi)

A.R. 07h37m

Dec. 06°46'

Abbreviazione:CMi

Visibile dalle latitudini: Tra -75° e +85°

Passa al meridiano: Marzo

Visibile in: Inverno

Area totale: 182 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle

α (alfa) CMi (Procione, che in greco significa "precedente il cane", in riferimento al fatto che sorge

prima di Canis major), mag. 0.38, è una stella giallo-bianca distante 11.3 a.l., e quindi è una delle

stelle più vicine al Sole.

β (beta) CMi (Gomeisa), mag. 2.9, è una stella azzurra distante 140 a.l.

Sciami meteorici

Cani-Minoridi

Costellazioni confinanti

Gemelli

Monoceros

Hydra

Cancro

Descrizione: Piccola costellazione compresa tra il Cane Maggiore ed i Gemelli. Il secondo dei cani che

inseguiva Orione, (l'altro è Canis major). Al suo interno è contenuta Procione, una stella molto luminosa,

ed anche l'unica degna di nota di questa costellazione.

Mito: È il più piccolo dei due cani cacciatori di Orione.

Oggetti più importanti:

α(alfa), detta Procione, è l'ottava stella apparentemente più brillante del cielo. Sotto molti aspetti

Procione è alquanto simile a Sirio (la stella principale del Cane Maggiore): è molto luminosa,

anche grazie alla sua relativa vicinanza, circa 11 anni luce, e risulta essere una stella binaria,

avendo come compagna una nana bianca.

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Cani da caccia

Canis Venatici (Cvn)

A.R. 13h01m

Dec. 42°21'

Abbreviazione:CVn

Visibile dalle latitudini:Tra -40° e +90°

Passa al meridiano:

20 maggio, alle 21:00

Visibili in: Primavera

Area totale: 465 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

• α (alfa) CVn è una bella stella doppia; venne chiamata Cor Caroli, ovvero il cuore di Carlo, da

Edmund Halley, in onore del re Carlo II.

• β (beta) CVn (Asterion o Chara), mag. 4.3, è l'unica altra stella di una certa importanza nella

costellazione. É una stella gialla, distante 30 a.l.

• υ(ipsilon) CVn è una stella variabile di colore rosso scuro, talora chiamata La Superba. La sua

magnitudine varia tra 5 e 6.5 circa con un periodo di 160 giorni.

Sciami meteorici:

Canes Venaticidi

Costellazioni confinanti:

Ursa Major

Boötes

Coma Berenices

Descrizione:Costellazione esistente dal 1690 da Johannes Hevelius, sicuramente poco importante sotto il

profilo della luminosità. La costellazione dei cani da caccia è situata sotto l'orsa maggiore, e rappresenta i

cani di Asterion e Chara trattenuti al guinzaglio da Boote mentre danno la caccia all'orsa maggiore. Questa

costellazione nonostante la poca luminosità contiene alcuni corpi celesti veramente interessanti, come la

prima galassia a spirale scoperta nel 1845.

Mito: Costellazione moderna creata dall'astronomo Hevelius nel 1690 e rappresentante i cani cacciatori di

Bootes.

Altri oggetti importanti:

M 3 (NGC 5272) è un ricco ammasso globulare ubicato a metà strada tra Cor Caroli e Arturo, ed è

considerato uno dei più begli ammassi globulari dell'emisfero boreale. Non è visibile a occhio nudo,

ma viene facilmente colto come una vaga stella con un binocolo o un piccolo telescopio; una vicina

stella di 5&ordt; magnitudine funge da guida. Nei piccoli telescopi, M 3 appare come una palla

densa di luce con un debole alone. Per risolvere le singole stelle nelle sue regioni esterne è

necessaria un'apertura di almeno 100 mm. M 3 è distante 45,000 a.l.

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M 51 (NGC 5194), la Galassia Whirlpool (Vortice), è una galassia spirale distante 14 milioni di

a.l., con una galassia satellite, più piccola, all'estremità di uno dei suoi bracci. Vista con un piccolo

telescopio è un po' deludente, perché appare come una debole luminosità lattescente intorno ai

nuclei, simili a stelle, della galassia e della sua compagna; vale tuttavia la pena di darle la caccia

nelle notti buie e limpide.

M 94 (NGC 4736) è una galassia spirale compatta, che si presenta di faccia. Osservata con un

piccolo telescopio, appare simile a una cometa di 8&ordt; magnitudine, con un debole nucleo

simile a una stella circondato da un alone ellittico. M 94 è distante 14 milioni di a.l.

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Capricorno

Capricornus (Cap)

A.R. 21h03m

Dec. -19°21')

Abbreviazione: Cap

Visibile dalle latitudini:

Tra -90° e +60°

Passa al meridiano:

Settembre Visibile in: Autunno.

Area totale: 867 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α (alfa) Cap (Giedi o Algedi, che significa "capro" o "stambecco") è una stella multipla costituita

da due stelle, di colore giallo e arancione, distanti 1600 e 120 a.l., mag. 4.2 e 3.6 rispettivamente,

visibili separatamente a occhio nudo o con un binocolo. Un telescopio rivela però che ciascuna

delle due stelle è a sua volta una doppia.

α (alfa1) Cap la meno luminosa delle due, è una doppia ottica, con una compagna di 9&ordt;

magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

α (alfa2) Cap è una doppia fisica, con una compagna di 11&ordt; magnitudine. Con un telescopio

di almeno 100 mm si può vedere che questa compagna poco luminosa è a sua volta una doppia

stretta, con due componenti di 11&ordt; magnitudine, α(alfa) Capriconi è quindi un affascinante

sistema ibrido.

β (beta) Cap (Dabih), mag. 3.1, è una stella giallo-dorata distante 250 a.l. Ha una compagna azzurra

di 6&ordt; magnitudine, visibile con un binocolo o un piccolo telescopio.

γ (gamma) Cap (Nashira, "la fortunata"), mag. 3.7, è una stella bianca distante 100 a.l.

δ (delta) Cap (Deneb Algiedi, "la coda del capro"), mag. 2.9, è la stella più brillante della

costellazione. È una binaria a eclisse, che varia di un appena percettibile 0.2 di magnitudine con un

periodo di 24.5 ore. È distante 49 a.l.

π (pi) Cap, distante 470 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 5.3 con una compagna stretta di

mag. 8.5, visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici:

Alpha Capricornidi

Chi Capricornidi

Sigma Capricornidi

Tau Capricornidi

Capricorniden-

Sagittariidi

Costellazioni confinanti:

Acquario

Aquila

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Sagittario

Microscopium

Piscis Austrinus

Descrizione: Questa debole costellazione zodiacale si trova vicino all'Acquario.Le sue stelle disegnano

una figura a forma di punta di freccia.

Mito: Il Capricorno è un essere mitologico, metà capra e metà pesce, per questo detto anche capra

marina.Nella mitologia greca, Capricorno era il dio dei campi e dei greggi.La leggenda vuole che il

terribile mostro Tifone dallo cento teste stesse inseguendo gli dei per vendicare la sconfitta dei Titani; per

sfuggirgli, gli dei si tramutarono in animali diversi e tra questi anche Pan, il dio dalle fattezze di capra.

Pan si tuffò in un fiume cercando nel contempo di tramutarsi in pesce ma nella fretta la trasformazione gli

riuscì a metà: la sua parte alta rimase a forma di capra.Zeus ne rimase così colpito da porre il pescecapra

nei cieli, vicino all'Acquario. La costellazione del capricorno è una delle 12 che fanno parte dei segni

zodiacali

Oggetti più importanti:

M30 è un ammasso globulare molto popolato: pur distando ben 40.000 anni luce può essere visto

con l'aiuto di un binocolo.

M 30 (NGC 7099) è un ammasso globulare di 8&ordt; magnitudine distante 40,000 a.l., visibile

con un piccolo telescopio, notevolmente denso al centro, con catene di stelle che si dipartono verso

l'esterno.

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Carena

Carina (Car)

A.R. 07h46m

Dec. -57°50'

Abbreviazione: Car

Visibile dalle latitudini:

Tra ?° e ?°

Passa al meridiano:

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale: 494 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 5

Stelle:

α (alfa) Car (Canopo), mag. 0.72, la seconda stella più brillante del cielo, è una supergigante giallo-

bianca distante 1200 a.l. Prende il nome dal pilota della flotta del re Menelao e, abbastanza

appropriatamente, questa stella è ora usata come guida per la navigazione spaziale.

β (beta) Car (Miaplacidus), mag. 1.7, è una stella bianco-azzurra distante 85 a.l.

ε(epsilon) Car, mag. 1.9, è una gigante gialla distante 200 a.l.

ε (eta) Car. distante 9000 a.l., è una particolare variabile "novoide" incorporata nella nebulosa

NGC 3372. Nel passato, la luminosità di ε(eta) Carinae ha presentato delle variazioni irregolari,

raggiungendo un massimo di mag. -1 neI 1843, ma si è ora stabilizzata intorno alla 6&ordt; o

7&ordt; magnitudine.

ζ (theta) Car, mag. 2.8, è una stella bianco-azzurra distante 750 a.l., al centro dell'ammasso IC

2602.

η(iota) Car, mag. 2.3, è una supergigante giallo-bianca distante 820 a.l.

υ(ipsilon) Car, distante 320 a.l., è una stella doppia con componenti bianche di mag. 3.1 e 6.0,

separabili con un piccolo telescopio.

ξ(ro) Car è una gigante rossa di distanza incerta, che varia tra la 4&ordt; e la 10&ordt; magnitudine

con un periodo di 309 giorni.

ζ(sigma) Car è una gigante rossa, simile a ξ(ro) Car, che varia dalla 5&ordt; alla 10&ordt;

magnitudine con un periodo di 150 giorni.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti

Vela

Puppis

Pictor

Volans

Chamaeleon

Musca

Centaurus

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Descrizione: Bella costellazione del gruppo della Nave Argo, insieme alla Poppa e alla Vela.

Mito:Questa costellazione rappresenta la carena della Nave Argo sulla quale si imbarcarono Giasone e i

suoi 50 Argonauti alla ricerca del vello d'oro.Nel 1756 l'astronomo Lacaille divise la troppo estesa

costellazione della Nave Argo in tre: la Carena, la Vela e la Poppa.

Oggetti più importanti:

IC 2602 è un brillante ammasso aperto di 30 stelle, simile alle Pleiadi, distante circa 700 a.l. Le

stelle più brillanti dell'ammasso sono visibili a occhio nudo, specialmente ζ(theta) Carinae, e

l'intero ammasso copre un'area pari a due volte quella della Luna piena.

NGC 2516 è un brillante ammasso di 100 stelle, distante 4300 a.l., visibile a occhio nudo, e copre

1° della volta celeste. Con un piccolo telescopio si può vederne la stella centrale, una gigante rossa

di 5&ordt; magnitudine. NGC 2516 contiene tre stelle doppie di 8&ordt; e 9&ordt; magnitudine,

visibili con un piccolo telescopio.

NGC 3114 è un ammasso, visibile a occhio nudo, di circa 100 stelle, distante circa 1000 a.l. È una

versione minore di NGC 2516.

NGC 3372 è una nebulosa diffusa, facilmente visibile come una macchia brillante della Via Lattea,

che circonda la variabile irregolare ε(eta) Carinae. La nebulosa NGC 3372 copre un'area maggiore

di quella della Nebulosa di Orione. Essa splende per la luce di stelle giovani nate al suo interno.

Osservandola con un binocolo, si possono vedere ammassi stellari splendenti e vortici di gas

luminosi alternati a zone oscure. La più famosa è la macchia scura, chiamata Buco della serratura

per la sua forma caratteristica, che si staglia sullo sfondo della parte centrale, brillante, della

nebulosa, vicino a ε(eta) Carinae. L'intera nebulosa si trova alla distanza di circa 9000 a.l., la stessa

distanza di ε(eta) Carinae.

NGC 3532, distante 1700 a.l., è un brillante ammasso di 150 stelle, che copre 1° di volta celeste. È

visibile a occhio nudo ed è stupendo se osservato con un binocolo.

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Cassiopea Cassiopeia (Cas)

A.R. 00h52m

Dec. 60°18'

Abbreviazione :Cas

Visibile dalle latitudini: Tra -20° e +90°

Passa al meridiano:

Novembre

Visibile in: Tutto l'anno alla nostra latitudine

Area totale:598 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 4

Stelle:

α (alfa) Cas (Schedar), mag. 2.2, una gigante gialla distante 120 a.l. Ha una compagna di 9&ordt;

magnitudine.

β (beta) Cas (Caph), mag. 2.3, è una stella bianca distante 42 a.l.

γ (gamma) Cas, distante 780 a.l., è una straordinaria gigante blu variabile del tipo chiamato stella

con inviluppo esteso (shell star). Essa espelle anelli di gas a intervalli irregolari, evidentemente

perché la sua veloce rotazione la rende instabile, facendola variare in modo imprevedibile tra mag.

3.0 e 1.6. Usualmente oscilla intorno a mag. 2.5.

δ (delta) Cas (Ruchbah), mag. 2.7, è una stella bianco-azzurra distante 62 a.l.

ε(epsilon) Cas, mag. 3.4, è una gigante blu distante 520 a.l.

ε (eta) Cas, distante 19 a.l., è una bellissima stella doppia con componenti gialla e rossa di mag. 3.6

e 7.5, visibili con un piccolo telescopio.

η(iota) Cas, distante 180 a.l., è una stella bianca di mag. 4.5 con una compagna larga di 8&ordt;

magnitudine, visibile con un telescopio di 60 mm.

ζ(sigma) Cas, distante l300 a.l., è una doppia stretta, con componenti di mag. 5.1 e 7.2, di colore

verde e azzurro, in forte contrasto con i colori, più caldi, di ε(eta) Cas.

ψ(psi) Cas, distante 240 a.l., è una gigante gialla di 5&ordt; magnitudine con una compagna larga

di 9&ordt; magnitudine visibile con un piccolo telescopio. Un forte ingrandimento mostra che

questa compagna è a sua volta una binaria stretta.

Sciami meteorici:

Nesuno

Costellazioni confinanti

Camelopardalis

Cepheus

Lacerta

Andromeda

Perseus

Descrizione: Luminosa costellazione circumpolare dalla inconfondibile forma a W, si trova rispetto alla

Stella Polare proprio all'opposto dell'Orsa Maggiore.In Inverno raggiunge la sua massima altezza nel cielo.

69

Mito: Cassiopea era la bella regina Etiope della città di Joppa in Fenicia; Cefeo era il re suo

marito.Cassiopea era orgogliosa della sua bellezza e ancor di più di quella della figlia Andromeda; ma un

giorno la sua vanità la portò a dire che le loro bellezze superavano quelle delle ninfe marine scatenando

l'ira di Poseidone, il dio dei mari.Quest'ultimo inviò il terribile mostro Ceto ( Balena ) a distruggere l'intera

città; l'unico modo per placarne l'ira era sacrificare Andromeda al mostro, così venne incatenata ad uno

scoglio di una vicina isoletta pronta per essere divorata.La sua fine era ormai prossima quamdo ecco

arrivare su di un cavallo alato l'eroe Perseo.

Oggetti più importanti:

η(iota) Cas, è una bella stella tripla, due di colore giallo e la terza di colore blu.

M 52 (NGC 7654) è un ammasso di circa 120 stelle, distante 3800 a.l., visibile con un binocolo

come una macchia nebbiosa. Ha una forma simile a un rene, con una stella giallo-arancione su un

bordo, come una versione minore del celebre ammasso M 11 in Scutum. M 52 può essere risolto

nelle singole stelle con un'apertura di 75 mm. Posto in linea con le stelle α(alfa) e β(beta), è un

ammasso aperto contenente più stelle dell'ammasso M103 e probabilmente è anche più giovane;

dista solo 3.000 anni luce.

M 103 (NGC 581), distante 3800 a.l., posto nelle immediate vicinanze della stella δ(delta), è un

ammasso aperto a forma di ventaglio di circa 60 stelle con al centro una forma a losanga.

NGC 457 è un ammasso aperto di stelle di debole luminosità. L'ammasso può essere individuato

facendo riferimento alla stella fi Cas, una supergigante gialla di mag. 5.0, che si trova a un suo lato.

NGC 663, distante 2600 a.l., è un ammasso di circa 80 stelle, visibile con un binocolo.

70

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Cavalluccio (Cavallino)

Equuleus (Equ)

A.R. 21h15m

Dec. 07°56')

Abbreviazione: Equ

Visibile dalle latitudini: Tra -80° e +90°

Passa al meridiano: Settembre

Visibile in: Autunno

Area totale: 72 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α (alfa) Equ, (Kitalpha, cavallino), mag. 3.9, è una gigante gialla distante 150 a.l.

γ (gamma) Equ, distante 180 a.l., e una stella bianca di mag. 4.7; ha una compagna ottica di mag. 6.

ε(epsilon) Equ, distante 130 a.l., è una stella tripla. Vista con un piccolo telescopio, appare come

una coppia di stelle di mag. 5.3 e 7.1, di colore giallo e bianco-azzurro; ma, con un'apertura di 150

mm, si può vedere che la stella più brillante (la gialla) è in realtà costituita da due stelle di 6a

magnitudine, che orbitano l'una intorno all'altra con un periodo di 101 anni.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti

Acquario

Delphinus

Pegasus

Descrizione: Piccola costellazione poco evidente situata tra il Delfino e l'Acquario ed affiancata a Pegaso

Questa costellazione detiene il secondo primato come grandezza, infatti è la seconda costellazione più

piccola dopo Crux. Pare esista dal tempo di Tolomeo e che questa costellazione abbia anche il nome di

Puledro.

Mito: Questa costellazione, compresa nel catalogo di Tolomeo, rappresenta il cavallo alato Celeris,

fratello del più famoso Pegaso.

Oggetti più importanti:

Non sono presenti oggetti di particolare rilievo.

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Cefeo

Cepheus (Cep)

A.R. 22h25m

Dec. 72°34')

Abbreviazione:Cep

Visibile dalle latitudini: Tra -10° e +90°

Passa al meridiano:15 ottobre, alle 21:00

Visibile in:Sempre alla nostra latitudine

Area totale: 588 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α (alfa) Cep (Alderamin, la spalla destra), mag.

2.4, è una stella bianca distante 46.1 a.l.

β(beta) Cep (Alfirk, il gregge), distante 750 a.l., è una stella doppia e variabile. Con un piccolo

telescopio si può vedere che questa gigante blu, di mag. 3.2. γ(gamma) Cep (Er Rai, il pastore),

mag. 3.2, è una stella gialla distante 52 a.l.

δ(delta) Cep, distante 1300 a.l., è una famosa variabile pulsante, prototipo della classe delle

variabili cefeidi. Questa gigante gialla varia tra mag. 3.6 e 4.3 con un periodo di 5 giorni e 9 ore,

mentre le sue dimensioni reali variano da 35 a 32 volte il diametro del Sole.

κ (mu) Cep, distante 1600 a.l., è una famosa stella rossa, chiamata Stella granata da Sir William

Herschel per il suo splendido colore, ben visibile con un binocolo. Questa stella è una supergigante

rossa, prototipo di una classe di variabili chiamate "variabili semiregolari". Essa varia tra mag. 3.6

e 5.1 senza un periodo fisso.

χ(chi) Cep, distante 120 a.l., è una stella doppia di mag. 4.6 e 6.6, visibile con un piccolo telescopio.

Le sue componenti sono bianco-azzurra e gialla.

ν(omicron) Cep, distante 260 a.l., è una gigante gialla di mag. 5.0 con una compagna stretta di mag.

7.3, visibile con un telescopio di almeno 60 mm di apertura.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Ursa Minor

Draco

Cygnus

Lacerta

Cassiopeia

Camelopardalis

Descrizione: Costellazione prossima al Polo Nord Celeste e vicina a Cassiopea e la cui forma ricorda una

casa con un alto tetto.

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Mito: La costellazione di Cefeo è conosciuta sin dall'antichità, e rappresenta il re Cefeo, marito di

Cassiopea e padre di Andromeda, costellazioni che sono rappresentate vicino a questa. E' una costellazione

con una luminosità discreta, e contiene ammassi e nebulose oltre a tante stelle doppie.

Oggetti più importanti:

δ(delta) Cep, collocata all'apice del piccolo triangolo di tre stelle nell'angolo in basso a sinistra

della casa, è uno dei piu` importanti esempi di stella variabile: ogni 5 giorni la sua luminosità

cambia di quasi una magnitudine.Questa stella è stata la prima variabile di questo tipo ad essere

scoperta, divenendone così il prototipo; in suo onore questo tipo di stelle sono oggi classificate

come variabili Cefeidi: sono stelle pulsanti che alternano una fase di espansione e raffreddamento

ad una fase di contrazione e riscaldamento, con conseguente variazione di luminosità.Per gli

astronomi queste stelle sono importantissime: scoperta una Cefeide se ne determina il periodo di

variazione luminosa e, con pochi passaggi matematici, è possibile risalirne alla distanza; di

conseguenza si ha anche una stima della distanza dell'ammasso o della galassia che la contiene.

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Centauro

Centaurus (Cen)

A.R. 12h57m

Dec. -44°00'

Abbreviazione: Cen

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +30°

Passa al meridiano: 20 maggio, alle 21:00

Visibile in: parte della costellazione dalle nostra

latitudine in Inizio Estate.

Area totale: 1060 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 10

Stelle:

α (alfa) Cen (Rigil Kent, il piede del Centauro) distante 4.3 a.l. A occhio nudo, splende come una

stella di mag. 0.27 ma, osservata con un piccolo telescopio, risulta composta di due distinte stelle di

mag. 0 e 1.4. La stella più brillante ha caratteristiche molto simili a quelle del Sole. Le due stelle

orbitano l'una intorno all'altra, con un periodo di 80 anni. Associata ad α(alfa) Centauri è anche una

nana rossa di 11&ordt; magnitudine, chiamata Proxima Centauri, che si trova a una distanza

angolare di 2° da essa, e che perciò non entra nemmeno nel medesimo campo visivo del telescopio.

Si calcola che questa stella impieghi ben un milione di anni per compiere un'orbita intorno ai suoi

due compagni più brillanti. Attualmente, Proxima Centauri è più vicina a noi di circa 0.1 a.l.,

rispetto alle due altre componenti di α(alfa) Centauri.

γ (gamma) Cen, distante 110 a.l., è una doppia stretta con componenti bianco-azzurre di mag. 3.1 e

3.2 che orbitano l'una intorno all'altra con un periodo di 85 anni. Assieme, splendono come una

stella di mag. 2.2. Nel 1973 si trovavano alla massima distanza tra loro ed erano visibili con

un'apertura di 100 mm, ma intorno al 2015 si troveranno alla distanza minima e non saranno più

separabili con i telescopi per dilettanti.

3 Cen, noto anche come θ(kappa) Cen, distante 300 a.l., è una straordinaria coppia di stelle bianco-

azzurre di mag. 4.7 e 6.2. separabili con un piccolo telescopio.

ω (omega) Cen (NGC 5139) è l'ammasso globulare più grande e più brillante del cielo, tanto che

nelle vecchie carte celesti era etichettato come una stella. A occhio nudo, lo si vede come una stella

di mag. 3.7, e copre un'area pari a oltre due terzi quella della Luna piena. Un piccolo telescopio, o

perfino un binocolo, comincia a risolvere in singole stelle le sue regioni esterne, ed è un vero

spettacolo per gli strumenti di tutte le aperture. La sua luminosità e le sue dimensioni apparenti

sono in parte dovute alla sua relativa vicinanza a noi, 16,000 a.l., che lo rende uno degli ammassi

globulari più vicini.

Sciami meteorici:

Alpha e Beta Centauridi

Costellazioni confinanti:

Antlia

Carina

Circinus

Crux

Hydra

77

Lupus

Musca

Triangulum Australe

Vela

Descrizione: Il centauro è un costellazione molto bella, e luminosa. questa è anche famosa per il suo

contenuto, infatti ospita la stella più vicina al nostro Sole, α(alfa) Centauri, che è composta da tre stelle.

Questa costellazione si trova in una parte molto luminosa della Via lattea.

Mito: Questa costellazione rappresenta il saggio centauro Chirone, metà uomo metà cavallo.Colpito

accidentalmente da una freccia avvelenata scagliata da Ercole, Chirone, che pur possedeva il dono

dell'immortalità, chiese a Zeus di poter morire non potendo sopportare il dolore.Zeus lo esaudì e pose il

suo corpo tra le stelle.

Oggetti più importanti:

α (alfa) Centauri è in realtà un sistema di tre stelle.Tra queste tre va citata Proxima Centauri, così

chiamata perché dista dal Sole solo 4,2 anni luce e risulta essere la stella a noi più vicina.

ω (omega) Centauri, l'ammasso globulare più luminoso del cielo ed anche uno dei più vicini

distando solo 16.000 anni luce dal Sole.

NGC 3766, distante 1700 a.l., è un ammasso di circa 60 stelle, visibile a occhio nudo.

NGC 3918 è una piccola nebulosa planetario di 7&ordt; magnitudine, distante 14,500 a.l., scoperta

da John Herschel, che la chiamò Planetaria blu. Ha un aspetto simile a quello del pianeta Saturno,

ma è notevolmente più grande.

NGC 5128 è una galassia peculiare di 7&ordt; magnitudine, nota ai radioastronomi come

Centaurus A. Nelle fotografie a lunga esposizione appare come una galassia ellittica gigante

attraversata da una densa banda di polvere, ma sulle radioimmagini appare fiancheggiata da lobi di

radioemissione, come se avesse espulso getti di materia in seguito a una serie di esplosioni. In

condizioni favorevoli, è visibile con un binocolo, ma è necessaria un'apertura di almeno 100 mm

per scorgerne la forma e la banda oscura di polvere. NGC 5128 dista circa 15 milioni di a.l.

Centaurus A, risulta essere una delle più intense sorgenti di onde radio e raggi X

NGC 5460. distante 2700 a.l., è un grande ammasso di circa 25 stelle, visibile con un binocolo o un

piccolo telescopio.

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79

Chioma di Berenice

Coma Berenices (Com)

A.R. 12h45m

Dec. 22°39'

Abbreviazione: Com

Visibile dalle latitudini: Tra -16° e +90°

Passa al meridiano: 15 maggio, alle 21:00

Visibili in: Primavera

Area totale:

386 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α (alfa) è formata da 2 stelle bianco-gialle di magnitudine 5,1 (che sommate fanno un astro di

4,35), separate da appena 0",6! È una vera sfida riuscire a sdoppiarla, non tanto per le dimensioni

dell'obiettivo da impiegare (un buon 20 centimetri sarebbe già sufficiente all'impresa), quanto per

la drastica limitazione imposta dall'atmosfera, i cui effetti, come abbiamo già avuto modo di notare

in casi analoghi, si ripercuotono negativamente sul seeing che raramente si abbassa sotto il secondo

d'arco. Segnaliamo questa stella perché è uno dei rari casi di binaria con orbita vista di taglio: le

componenti, cioè, non paiono ruotare nel tempo, ma oscillare.

β(beta) è invece costituita da una primaria di classe spettrale GO accompagnata da una debole

stellina di 10a. Misurazioni effettuate nel 1907 davano una separazione di 1,5 primi con angolo di

posizione di 250 gradi.

γ (gamma) è la stella più luminosa di Melotte 111, al quale, con ogni probabilità, appartiene solo

prospetticamente; è una gigante arancione luminosa quanto la α(alfa), distante 170 anni luce e una

40-ina di volte più brillante del Sole. Come si può vedere dalla cartina, queste 3 stelle tutto

sommato si rintracciano facilmente in cielo perché sono equidistanti e poste ad angolo retto.

Sciami meteorici:

Coma Berenicidi

Costellazioni confinanti:

Canes Venatici

Ursa Major

Leone

Vergine

Boötes

Descrizione:Chioma di Berenice: Debole ma facilmente riconoscibile costellazione situata in un' area

relativamente povera di stelle tra Bootes ed il Leone. Questa costellazione è sicuramente poco visibile, se

non da occhi esperti, rappresenta la chioma sciolta di Berenice, regina d'Egitto, che se l'era recisa in

seguito a un voto fatto agli dei affinché il marito, Tolomeo Euergete, tornasse incolume da una battaglia.

80

Sebbene questa leggenda risalga al tempo dei greci, la costellazione fu riconosciuta ufficialemnte solo nel

1602, quando fu inclusa nel catalogo da Tycho Brahe. La parte principale delle trecce recise di Berenice è

rappresentata da un gruppo sparpagliato di circa 30 stelle chiamato Ammasso stellare della Chioma di

Berenice, che copre diversi gradi della volta celeste ed è meglio visibile con un binocolo. Le stelle più

brillanti di questo ammasso, di 5&ordt; e 6&ordt; magnitudine, formano una V ben visibile. Le stelle

dell'ammasso, distante circa 250 a.l., si trovano vicino a γ(gamma) Comae, che però non fa parte

dell'ammasso. La costellazione contiene anche un ammasso di un altro tipo, e cioè un ammasso di galassie.

L'ammasso di galassie della Chioma di Berenice (da non confondere con l'ammasso stellare), si trova a una

distanza di circa 400 milioni di a.l. e quindi gli oggetti che ne fanno parte sono tropo fievoli per essere

osservati se non con i più grandi telescopi per dilettanti. La costellazione contiene però anche alcune

galassie più brillanti, appartenenti all'ammasso della Vergine, le più brillanti delle quali sono visibili anche

con telescopi più modesti. Il polo nord galattico si trova nella Chioma di Berenice.

Mito:La regina Berenice, preoccupata per la sorte del marito, consultò l'astronomo di corte che gli suggerì

di attendere il ritorno del consorte e quindi, quale ringraziamento agli dei, offrire nel tempio di Venere

qualcosa di veramente prezioso.Attorno al 250 A.C., Tolomeo III, re d'Egitto, si recò in battaglia contro gli

Assiri. Quando Tolomeo due anni dopo rientrò sano e salvo in Egitto, Berenice tagliò i suoi lunghi capelli

e li pose nel tempio; il giorno dopo la chioma era sparita.Tolomeo, furioso per questa sparizione,

chiese spiegazioni all' astronomo di corte il quale prontamente indicò un insieme di stelle vicine alla coda

del Leone affermando che Venere aveva posto la chioma di Berenice tra le stelle a ricordo dell'amore e

della devozione della regina per il marito.Nonostante la leggenda questa costellazione è in realtà da

considerarsi moderna, essendo stata inserita per la prima volta nelle carte astronomiche da Tycho Brahe

nel 1602.

Oggetti importanti:

• M53, vicino alla stella α(alfa), è un ammasso globulare tra i più lontani, circa 65.000 anni luce.

• L'Ammasso di Galassie della Chioma-Vergine, posto tra le costellazioni della Chioma e della

Vergine, è un insieme di galassie a circa 50 milioni di anni luce: contiene centinaia di galassie

ellittiche e a spirale, molte delle quali sono visibili con piccoli telescopi.

• M85 è una delle più luminose galassie ellittiche dell'ammasso.

• M88 è una tipica galassia a spirale con molti bracci che si avvolgono attorno al nucleo.

• M98 è una luminosa galassia a spirale posizionata in modo da mostrarci il "fianco".

• M99 è una galassia a spirale con un piccola regione centrale ed ampi bracci ben visibili.

• M100 è la più larga galassia a spirale all’interno dell’ammasso

• M100 è la piu` larga galassia a spirale dell'intero ammasso.

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Cigno

Cygnus (Cyg)

A.R. 20h36m

Dec. 49°35'

Abbreviazione: Cyg

Visibile dalle latitudini Tra -40° e +90°

Passa al meridiano:

10 settembre, alle 21:00

Visibile in: Estate

Area totale:

804 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 4

Stelle:

α (alfa) Cyg (Deneb, coda), mag. 1.3, è una supergigante bianco-azzurra distante 1800 a.l risulta la

diciannovesima stella più brillante del cielo con una luminosità di 60.000 Soli..

β(beta) Cyg (Albireo), distante 390 a.l., è una delle stelle doppie più spettacolari. La stella più

brillante, di mag. 3.1, è una gigante gialla; la sua compagna, di mag. 5.1, è una stella verde-azzurra.

Visibili con un semplice binocolo.

γ (gamma) Cyg (Sadr), mag. 2.2, è una supergigante gialla distante 750 a.l.

δ(delta) Cyg, distante 160 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 3.0, con una compagna stretta di

mag. 6.5.

ε(epsilon) Cyg (Gienah), mag. 2.5, è una gigante gialla distante 82 a.l.

κ (mu) Cyg, distante 55 a.l., è una coppia di stelle bianche di mag. 4.8 e 6.1 orbitanti l'una intorno

all'altra con un periodo di 500 anni; la loro separazione richiede un'apertura di almeno 100 mm e

un forte ingrandimento.

ν1 (omicron1) Cyg è forse una delle più belle doppie ottiche del cielo, con componenti arancio e

turchese di mag. 3.8 e 4.8, distanti 520 e 300 a.l..

χ(chi) Cyg, distante 82 a.l., è una gigante rossa variabile a lungo periodo, che varia tra la 4&ordt;-

5&ordt; e la 13&ordt; mag. con un periodo di 407 giorni.

ψ(psi)Cyg, distante 170 a.l., è una coppia di stelle bianche di mag. 4.9 e 7.4, visibile con telescopi

piccoli o medi.

26 Cyg, distante 500 a.l., è una gigante arancione di

mag. 5.1, con una compagna ottica di 9&ordt; mag.,

visibile con un piccolo telescopio.

61 Cyg, distante 11.1 a.l., è una spettacolare coppia di

nane arancione di mag. 5.2 e 6.0, orbitanti l'una intorno

all'altra con un periodo di circa 700 anni. Visibili

entrambe con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici

Cignidi di ottobre

83

Kappa Cignidi

Costellazioni confinanti

Cepheus

Draco

Lyra

Vulpecula

Pegasus

Lacerta

Descrizione: Ampia costellazione facilmente individuabile per l'inconfondibile forma a croce e per

essere attraversata al suo centro dalla Via Lattea.

Mito: Un giorno Fetonte, figlio di Apollo, decise di guidare il carro celeste del padre sul quale era posto il

Sole.Apollo si raccomandò di non avvicinarsi troppo alla Terra poiché il calore del Sole l'avrebbe

bruciata.Durante il tragitto però Fetonte perse il controllo dei cavalli avvicinandosi troppo al suolo e

causando incendi ovunque; per salvare l'umanità Zeus fu costretto a lanciare una saetta contro Fetonte,

uccidendolo all'istante.Il corpo di Fetonte cadde nel fiume Eridano; Cigno, il suo miglior amico, si tuffò

ripetutamente nelle sue acque alla disperata ricerca del corpo ma senza riuscirci.Zeus rimase cosìcolpito da

tanta devozione da trasformarlo in un cigno per poter continuare la ricerca con più facilità; inoltre gli

riservò un posto nel cielo dentro il luminoso sentiero della Via Lattea. Altra leggenda vede Zeus che andò

a trovare Leda sotto forma di cigno. Da questo incontro nacque Polluce, uno dei due gemelli celesti.

Oggetti più importanti:

M29, vicino alla stella γ(gamma), è un ammasso aperto con poche decine di stelle.

M39, a nord di Deneb è un altro piccolo ammasso aperto con non più di 50 stelle; nelle sue

vicinanze si trova la Nebulosa del Nord America, visibile nelle notti senza Luna.

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Colomba

Columba, (Col)

A.R. 05h42m

Dec. -37°55'

Abbreviazione: Col

Visibile dalle latitudini:

Tra -90° e +45°

Visibile in: Inizio Primavera

Passa al meridiano:Febbraio

Area totale: 270 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:1

Stelle:

α (alfa) Col (Phact) mag 2,6

β(beta) Col (Wezn)

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Lepus

Caelum

Pictor

Puppis

Canis Major

Descrizione: Costellazione contigua a Puppis; La Columba è stata comunemente accettata come

costellazione nel 1679, quando fu inclusa in un elenco da Augustin Royer, ma prima di lui era già stata

introdotta sulle carte stellari da altri, in particolare da Johann Bayer. Non contiene alcun oggetto

interessante per i telescopi per dilettanti

Mito: Ideata dall'astronomo e teologo Petrus Plancius, questa costellazione rappresenta la colomba liberata

da Noé alla fine del Diluvio Universale, oppure la colomba mandata innanzi dagli Argonauti per passare

incolumi tra le Simplegadi, le rocce mobili alla porta del Mar Nero

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti rilevanti.

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Compasso

Circinus, (Cir)

A.R. 14h32m

Dec. -67°18')

Abbreviazione: Cir

Visibile dalle latitudini: Tra -10° e +90°

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Giugno

Area totale: 93 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α (alfa) Cir mag 3,2

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti

Centaurus

Musca

Apus

Triangulum Australe

Norma

Lupus

Descrizione: Piccola costellazione situata tra il Centauro ed il Triangolo Australe.

Mito: Costellazione moderna disegnata nel 1756 dall'astronomo de Lacaille.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti rilevanti.

88

89

Corona Australe

Corona australis, (Cra)

A.R. 18h39m

Dec. -41°45'

Abbreviazione: CrA

Visibile dalle latitudini: Tra 90° e 40°

Visibile in: Fine Estate

Passa al meridiano: Agosto

Area totale: 128 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 0

Stelle

α (alfa) CrA, mag. 4.1, è una stella bianca distante 100 a.l.

β(beta) CrA, mag. 4.1, è una gigante gialla distante 110 a.l.

γ (gamma) CrA, distante 39 a.l., è una doppia stretta formata da due stelle gialle identiche.

θ(kappa) CrA, distante 460 a.l., è una coppia di stelle bianco-azzurre.

Sciami meteorici:

Beta Corona Austrinidi

Costellazioni confinanti

Sagittario

Scorpione

Ara

Telescopium

Descrizione: Costellazione gemella della corona boreale, già nota dai tempi di Tolomeo. Raffigura la

corona portata dal centauro Sagittario, che si trova vicino. Nonostante sia poco luminosa è facilmente

osservabile.

Mito: Questa costellazione rappresenterrebbe la corona di mirto che Dioniso donò agli dei degli inferi per

avergli restituito la madre.

Oggetti più importanti:

NGC 6541 è un ammasso globulare distante 14,000 a.l., visibile con un binocolo.

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Corona Boreale

Corona Borealis, (Crb)

A.R. 15h53m

Dec. 32°38'

Abbreviazione: CrB

Visibile dalle latitudini: Tra 50° e 90°

Visibile in : Primavera

Passa al meridiano: Luglio

Area totale: 179 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α (alfa) CrB) 2.2 α(alfa) Coronae borealis (Gemma o Alphecca), mag. 2.2, è una stella bianco-

azzurra distante 78 a.l.

δ (zeta) CrB, distante 420 a.l., è una coppia di stelle blu, di mag. 5.0 e 6.0, visibili con un piccolo

telescopio.

λ (ni) CrB è una doppia ottica costituita da due giganti arancione, entrambe di mag. 5.3 ma non

connesse fisicamente: una è distante 490 a.l., l'altra 420 a.l.

ζ(sigma) CrB, distante 68 a.l., è una coppia di stelle gialle, di mag. 5.7 e 6.7, visibili con un piccolo

telescopio.

ξ(ro) CrB è una stella interessante, ubicata entro l'atto della Corona, a metà strada tra le stelle

α(alfa) e η(iota).

η(tau) CrB è un'altra stella spettacolare, chiamata Blaze Star, che si comporta in modo quasi

opposto a ξ(ro) CrB. È una nova ricorrente, che normalmente "sonnecchia" alla 11a magnitudine.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti

Hercules

Boötes

Serpens

Descrizione: Piccola costellazione le cui stelle principali disegnano un semicerchio la cui forma ricorda

una corona.

Mito: Questa costellazione rappresenta la corona di gioielli che il dio Bacco donò ad Arianna, figlia del re

Minosse, come regalo di nozze.

Oggetti più importanti:

L'Ammasso di Galassie della Corona Boreale tra la Corona e Bootes, invisibile ad occhio nudo;

l'ammasso contiene circa 500 galassie attualmente alla distanza di oltre un miliardo di anni luce.

92

93

Corvo

Corvus, (Crv)

A.R. 12h23m

Dec. -18°38'

Abbreviazione: Crv

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +60°

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano: 10 maggio, alle 21:00

Area totale: 184 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α (alfa) Crv (Al Chiba), mag. 4.0, è una stella bianca distante 68 a.l.

β(beta) Crv, mag. 2.7, è una gigante gialla distante 290 a.l.

γ (gamma) Crv (Gienah), mag. 2.6, è una stella bianco-azzurra distante 190 a.l.

δ(delta) Crv, distante 120 a.l., è una binaria larga, separabile con un piccolo telescopio. La

componente più brillante, visibile a occhio nudo, è una stella bianca di mag. 3.0, accompagnata da

una stella di mag. 8.4 di colore purpureo.

Sciami meteorici:

Corvidi (26 giugno)

Costellazioni confinanti:

Vergine

Crater

Hydra

Descrizione: Costellazione nota dai tempi dei greci, è molto debole e difficilmente visibile.

Mito: Apollo, il dio del Sole, mandò Corvo a raccogliere dell'acqua in una coppa ( Cratere ). Ma Corvo

venne distratto da un albero di fichi maturi e perse tempo a mangiarne; consapevole della furia di Apollo

per il suo ritardo, Corvo trovò e portò con sé un serpente d'acqua ( Idra ), affermando che quest'ultimo gli

aveva più volte impedito di riempire la coppa. Ma Apollo sapeva la verità e, come punizione, pose Corvo

in cielo vicino alla coppa ma non abbastanza da poterne bere.

Oggetti più importanti:

M 104, si trova proprio sopra il confine tra Corvus e Virgo la Galassia Sombrero,così viene anche

chiamata, abbastanza somigliante al pianeta Saturno. È una galassia spirale con un grande nucleo e

una densa banda di polvere.

94

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Cratere (Coppa)

Crater,( Crt)

A.R. 11h21m

Dec. -13°45')

Abbreviazione: Crt

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +65°

Passa al meridiano: Aprile

Visibile in: Primavera

Ascensione Retta centrale: 11 hrs, 20 min

Declinazione centrale: -15°

Area totale: 282 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α (alfa) Crt, (Alkes) mag. 4.1. è una gigante gialla distante 160 a.l.

β(beta) Crt, mag. 4.5, è una stella bianco-azzurra distante 230 a.l.

γ (gamma) Crt, mag. 4.1, è una stella bianca distante 78 a.l.

δ(delta) Crt, mag. 3.6, la stella più brillante della costellazione, è una gigante gialla distante 130 a.l.

Sciami meteorici:

Eta Crateridi

Costellazioni confinanti:

Leone

Sextans

Hydra

Corvus

Vergine

Descrizione: Piccola costellazione dalla forma a vela simile a quella del Corvo, ma più debole in

luminosita`.

Mito: Rappresenta la coppa data da Apollo a Corvo per riempirla di acqua.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti importanti

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97

Croce del Sud

Crux, (Cru)

A.R. 12h29m

Dec. -60°18')

Abbreviazione: Cru

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +20°

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Maggio

Area totale: 68 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 3

Stelle:

α (alfa)Cru (Acrux), distante 360 a.l., appare all'occhio nudo come una stella di mag. 0.9. è la

quattordicesima stella apparentemente più luminosa del cielo. Con un piccolo telescopio si può

vedere che è una stella doppia, con componenti bianco-azzurre di mag. 1.4 e 1.9.

β(beta) Cru, (Mimosa), mag. 1.3, è una stella bianco-azzurra distante 570 a.l. È una variabile di

tipo β(beta) Cephei, con un periodo di 6 ore e fluttuazioni di meno di un decimo di magnitudine.

γ (gamma) Cru, mag. 1.6, è una gigante rossa distante 88 a.l. Ha una compagna ottica di mag. 6.4,

molto discosta, visibile con un binocolo.

δ(delta) Cru, mag. 2.5, la più debole delle quattro stelle principati della Croce, è una stella bianca

distante 470 a.l.

ε(epsilon) Cru, mag. 3.6, è una stella gialla distante 125 a.l.

η(iota) Cru, distante 280 a.l., è una stella arancione di mag. 4.7 con una compagna larga di mag. 7.8

visibile con un piccolo telescopio.

κ (mu)Cru, distante 620 a.l., è una coppia larga di stelle bianco-azzurre di mag. 4.0 e 5.2, separabili

anche con i più piccoli telescopi o perfino con un buon binocolo.

Sciami meteorici:

Crucidi

Costellazioni confinanti:

Centaurus

Musca

Descrizione: La meno estesa delle costellazioni ma alquanto luminosa, le cui quattro stelle più splendenti

disegnano una croce allungata. Fra le costellazioni molto note è la più piccola, la croce del sud è

sicuramente fra le costellazioni più note dell'emisfero australe. Fu creata da navigatori e astronomi nel XVI

secolo. Questa costellazione nonostante sia piccola è abbastanza luminosa e decisamente molto densa,

infatti la costellazione è sita in una zona della via lattea molto ricca di corpi celesti.

Si trova proprio sotto le zampe del Centauro.

Mito: Già nota ai Greci che però la consideravano unita al Centauro.

98

Oggetti più importanti:

NGC 4755, il Portagioie o Ammasso di θ(kappa) Crucis, è uno dei più begli ammassi stellari del

cielo, visibile a occhio nudo come una stella di 5a magnitudine. Con un piccolo telescopio si

possono vedere almeno 50 stelle di vari colori, per lo più blu e rosse. John Herschel diede a questo

ammasso il suo nome popolare paragonandolo a un gioiello multicolore. La distanza del Portagioie

è incerta; secondo una misurazione si troverebbe a oltre 7000 a.l.

99

Delfino

Delphinus, (Del)

A.R. 20h40m

Dec. 12°06')

Abbreviazione: Del

Visibile dalle latitudini: Tra -70° e +90°

Visibile in: Autunno

Passa al meridiano: Settembre

Area totale: 189 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 0

Stelle:

α (alfa)Del (Sualocin). mag. 3.8, è una stella bianco-azzurra distante 170 a.l.

β(beta) Del (Rotanev), mag. 3.5, è una stella bianca distante 110 a.l.

γ (gamma) Del, distante 110 a.l., è una spettacolare stella doppia con componenti di mag. 4.3 e 5.2

di colore dorato e bianco-giallo, ben separabili con un piccolo telescopio. Nello stesso campo

visivo appare una debole doppia, Struve 2725, formata da due stelle di 7a e 8

a magnitudine.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Vulpecula

Sagitta

Aquila

Acquario

Equuleus

Pegasus

Descrizione: Piccola ma prominente costellazione le cui stelle in apparenza più luminose formano un

trapezio che tocca la Via Lattea.

Mito: Il delfino era onorato dai greci per aver salvato la vita al poeta Arione.Arione era di ritorno a

Corinto, dopo un lungo soggiorno a Taranto dove, in cambio del suono della sua arpa e della dolcezza

delle sue poesie, aveva ricevuto lauti ricompensi. I marinai della nave sulla quale si trovava, venuti a

conoscenza delle sue ricchezze, si ammutinarono e lo gettarono in mare.Pur allo stremo delle forze, Arone

intonò un canto triste che giunse alle orecchie di Apollo il quale, colpito dalla melodia, mandò un delfino

per portarlo sano e salvo sulla terra ferma.

Qui Arone onorò l'animale facendo porre in un santuario una piccola statua del delfino. Apollo la prese e la

collocò in cielo.

Oggetti più importanti:

100

Pur non presentando oggetti di particolare rilievo, tale costellazione si trova immersa in una

regione ricca di stelle e particolarmente suggestiva.

101

Dorado

Doradus, (Dor)

A.R. 05h20m

Dec. -63°01'

Abbreviazione: Dor

Visibile dalle latitudini: Tra:_° e_°

Visibile in:Non visibile alla nostra latitudine

Passa al meridiano:

Area totale: 179 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α (alfa)Doradus, mag. 3.3, è una stella bianco-azzurra distante 190 a.l.

β(beta) Dor, una supergigante gialla distante 7500 a.l. Pulsa tra mag. 3.8 e 4.7 con un periodo di 9

giorni e 20 h.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Caelum

Horologium

Reticulum

Hydrus

Mensa

Volans

Pictor

Descrizione: Costellazione non molto estesa situata tra il Pittore ed il Reticolo.

.

Mito: Questa costellazione fu disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman verso la fine

del 1500. Rappresenta un pesce dorato. . Al suo interno però è contenuto un oggetto celeste di notevole

importanza, la Grande nube di Magellano.

Oggetti più importanti:

Grande nube di Magellano. È una mini-galassia distante 180,000 a.l., satellite della nostra

Galassia. Le stime della sua massa differiscono notevolmente tra di loro; secondo alcuni calcoli

sarebbe circa un decimo di quella della nostra Galassia e conterrebbe 10,000 milioni di stelle. A

occhio nudo la si vede come una macchia nebulosa dal diametro di 6, 12 volte il diametro

apparente della Luna. Con un binocolo o un telescopio si possono vedere singole stelle, nebulose e

ammassi stellari. Dentro la Grande Nube si trova una delle più grande nebulose note, la Nebulosa

Tarantola. Al suo centro si trova un ammasso di stelle supergiganti.

102

NGC 2070, la Nebulosa Tarantola, è una nube di idrogeno dal diametro di circa 1000 a.l., nella

Grande nube di Magellano. A occhio nudo appare come una vaga stella, nota anche come 30

Doradus. Al centro della nebulosa c'è un ammasso di decine di stelle supergiganti, la cui luce fa

risplendere la nebulosa; si sospetta che una di queste stelle abbia una massa di circa 1000 volte

quella del Sole. La Tarantola è più grande e brillante di qualsiasi altra nebulosa nella Via Lattea.

103

Drago

Draco, (Dra)

A.R. 17h57m

Dec. 66°04’

Abbreviazione: Dra

Visibile dalle latitudini: Tra -15° e +90°

Visibile in:Sempre visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Giugno

Area totale: 1083 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 3

Stelle:

α (alfa)Dra (Thuban), mag. 3.7. è una stella bianca

distante 230 a.l. Nel 2800 a.C. era la stella polare, ma

ha lasciato questo posto all'attuale Polaris per effetto

della precessione.

β(beta)Dra (Rastaban o Alwaid), mag. 2.8, è una

supergigante gialla distante 270 a.l., nella testa del

Drago.

γ (gamma) Dra (Eltanin, la testa del drago), mag. 2.2. la stella più brillante della costellazione, è

una gigante arancione distante 100 a.l.

κ (mu)Dra (Arrakis), distante 85 a.l., è una doppia stretta con componenti entrambe di mag. 5.8 e di

color crema. Per separare le due stelle, che orbitano l'una intorno all'altra con un periodo di 480

anni, è necessaria un'apertura di almeno 100 mm e un forte ingrandimento.

λ (ni)Dra, distante 120 a.l., è una coppia di stelle bianche di mag. 4.9, visibili anche con i più

modesti telescopi, ed è considerata come una delle più belle doppie visuali.

ν (omicron) Dra, distante 400 a.l., è una stella gialla di mag. 4.7 con una compagna di mag. 8.2

visibile con un piccolo telescopio.

ψ(psi)Dra, distante 75 a.l., è una stella gialla di mag. 4.6 con una compagna gialla di mag. 5.8

visibile con un piccolo telescopio o un buon binocolo.

16-17 Dra è una coppia larga di stelle bianco-azzurre di 5&ordt; magnitudine, distanti 330 a.l.,

facilmente visibili con un binocolo. Con un'apertura di 60 mm e un forte ingrandimento si può

vedere che una delle due stelle ha a sua volta una compagna di mag. 6.6.

39 Dra, distante 170 a.l., è

un altro bel sistema triplo,

le cui due componenti più

brillanti, di mag. 5.0 e 7.1,

appaiono nei binocoli come

una binaria larga gialla e

blu. Con un'apertura di

almeno 60 mm e un forte

ingrandimento si può

vedere che la stella più

brillante ha una compagna

di mag. 7.7.

104

Sciami meteorici:

Draconidi

Costellazioni confinanti:

Boötes

Hercules

Lyra

Cygnus

Cepheus

Ursa Minor

Camelopardalis

Ursa Major

Descrizione: Costellazione alquanto lunga che copre una ampia area situata presso il Polo Nord Celeste.

È facilmente individuabile per la sua vicinanza alla Stella Polare.

Mito: Il Drago venne scagliato in cielo da Minerva, dea della saggezza, durante la battaglia contro i Titani.

Qui si avvinghiò al Polo Nord Celeste e si congelò in tale posizione.

Un' altra storia dice che il Drago fu posto da Era a guardia dei pomi d'oro nel giardino delle Esperidi.

In particolare doveva impedire a Ercole di portare a termine la sua undicesima fatica che consisteva

proprio nel recuperare i pomi d'oro.

Ercole, consapevole della invincibilità del Drago, chiese aiuto ad Atlante, l'unico immune alla sua forza;

Atlante riuscì facilmente nell'impresa.

Come punizione per il suo fallimento, Era pose il Drago in cielo eternamente a guardia del Polo Celeste.

Oggetti più importanti:

NGC 6543, distante 1700 a.l., è una nebulosa planetaria di 9&ordt; magnitudine, una delle più

brillanti. Nei telescopi per dilettanti appare come un disco irregolare verde-azzurro, simile a una

stella sfocata.

Curiosità: Sembra che la Grande Piramide di Cheope, costruita verso il 2650 A.C., sia stata orientata verso

tale stella.

105

106

Ercole

Hercules, (Her)

A.R. 17h26m

Dec. 31°14'

Abbreviazione: Her

Visibile dalle latitudini: Tra -50° e +90°

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano: Luglio

Area totale: 1225 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente <

3: Nessuna

Stelle:

α (alfa)Her(Ras Algethi), mag 3,1distante

540 a.l., è una supergigante rossa con un

diametro circa 600 volte quello del Sole,

che ne fa una delle più grandi stelle

conosciute. Come la maggior parte delle giganti rosse, è una variabile irregolare, fluttuante tra lo

3&ordt; e la 4&ordt; magnitudine. In realtà è una stella doppia, con una compagna verde-azzurra di

mag. 5.4, visibile con un piccolo telescopio.

β(beta)Her, mag. 2.8, è una gigante gialla distante 100 a.l.

γ (gamma)Her, mag. 3.8, è una stella bianca distante 140 a.1., con una compagna larga di 10&ordt;

magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

δ(delta)Her, mag. 3.1, è una stella bianca distante 91 a.l. Con un piccolo telescopio si può vedere

accanto ad essa una stella di mag. 8.8. con cui non ha però alcun legame fisico.

δ (zeta) Her, distante 31 a.l., è una stella gialla di mag. 3.1, con una compagna stretta rossa di mag.

5.6 che le ruota intorno con un periodo orbitale di 34 anni. Le due stelle hanno raggiunto la

massima distanza reciproca verso la fine del 1990, ma anche allora per separarle era necessaria

un’apertura di 100 mm.

θ(kappa)Her, distante 280 a.l., è una gigante gialla di mag. 5.0, con una compagna di mag. 6.3

facilmente visibile con un piccolo telescopio.

ξ(ro)Her, distante 170 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 4.5, con una compagna di mag. 5.5

visibile con un piccolo telescopio.

95 Her, distante 470 a.l., è uno doppia visibile

con un piccolo telescopio, con componenti di mag.

5.2 e 5.1, di colore oro e argento.

Sciami meteorici:

Tau Herculidi

Costellazioni confinanti:

Draco

Boötes

Corona Borealis

Serpens

107

Ophiuchus

Aquila

Sagitta

Vulpecula

Lyra

Descrizione: Costellazione alquanto estesa a forma di farfalla, posta tra la Corona Boreale e la Lira.

Mito: Ercole era figlio di Zeus e della donna Alcmene, nipote di Perseo ed Andromeda.Era, la dea moglie

di Zeus, lo odiava in quanto prova vivente dell'infedeltà del marito e tentò più volte ad ucciderlo fin da

piccolo.Dotato di una forza sovrumana, Ercole compì numerose imprese eroiche; tra queste liberò Tebe dai

nemici ed in premio ebbe la mano di Megara, principessa di Tebe.

Ma Era riuscì a renderlo temporaneamente pazzo, abbastanza da spingerlo ad uccidere la moglie e i suoi

tre figli.

Per questa terribile colpa, Ercole fu condannato ad essere schiavo di Euristeo, re di Micene, il quale, dopo

essersi consultato con Era, gli assegnò 12 missioni mortali note poi come le 12 fatiche di Ercole.

Tra queste ci furono lotte terribili contro il Leone, l'Idra ed il Drago.Ercole riuscì comunque a

compiere tutte le imprese guadagnandosi il perdono e tornando ad essere un uomo libero.

Anticamente rappresentata con un uomo inginocchiato su un drago celeste. Altre leggende lo identificano

come super uomo sumero, Gilgamesh. Questa costellazione è molto interessante in quanto contiene

parecchi oggetti celesti interessanti.

Oggetti più importanti:

M 13 (NGC 6205) è un ammasso globulare di 300,000 stelle, il più luminoso del suo tipo

nell’emisfero boreale. É visibile a occhio nudo ed è inconfondibile se osservato con un binocolo.

L’ammasso si trova a una distanza di 22,500 a.l., e ha un diametro di almeno 100 a.l. Con un

piccolo telescopio è possibile risolverne singole stelle.

M 92 (NGC 6341), distante 36,000 a.l., è un ammasso globulare solo di poco inferiore rispetto al

suo famoso vicino, M 13, che lo sopravanza per splendore. M 92 è facilmente visibile con un

binocolo. É più denso al centro di M 13 e per risolverne le stelle è necessario un telescopio più

grande.

NGC 6210 è una nebulosa planetaria di 10&ordt; magnitudine, visibile con un telescopio di 75 mm

o più come una ellisse verde-azzurra.

108

109

Eridano

Eridanus, (Eri)

A.R. 03h53m

Dec. -17°59'

Abbreviazione: Eri

Visibile dalle latitudini: Tra_ ° e_ °

Visibile in: Inverno

Passa al meridiano: Area totale: 1138 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente <3: 4

Stelle:

α (alfa)Eridani (Achernar), mag. 0.5, una stella

bianco-azzurra distante 85 a.l.

β(beta)Eri (Cursa, "sgabello", in riferimento alla sua

posizione sotto un piede di Orione), mag. 2.8, è una

stella bianco-azzurra distante 91 a.I.

ε(epsilon) Eri, mag. 3.7, una nana gialla distante

10.7 a.l., è una delle stelle vicine più simili al Sole. Si ritiene che sia accompagnata da un grande

pianeta o da una stella molto piccola, ed è stata oggetto di molti tentativi di ascolto di messaggi

radio interstellari, ma senza risultato.

ζ (theta) Eri (Acamar), distante 55 a.l., è una straordinaria coppia di stelle bianco-azzurre di mag.

3.2 e 4.4, visibili con un piccolo telescopio.

ν2 (omicron2)Eri, chiamata anche 40 Eridani, distante 15.9 a.l., è una interessante stella tripla. Con

un piccolo telescopio si può vedere che la principale gialla di mag. 4.4, una stella simile al Sole, ha

una compagna larga, una nana bianca di mag. 9.6, la nana bianca più facilmente visibile del cielo.

Con un'apertura di almeno 75 mm si può vedere che la nana bianca ha una compagna di 11a

magnitudine, una nana rossa.

32 Eri, distante 220 a.l. è una bella doppia, costituita da una stella gialla di mag. 5 e da una stella

bianco-azzurra di mag. 6.3, visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Cetus

Fornax

Phoenix

Horologium

Caelum

Lepus

Orion

Toro

110

Descrizione: Lunga costellazione che si estende da Orione sino al Tucano. Questa costellazione è molto

grande, ma poco nota anche per via della sua scarsa luminosità. E' inquadrata fra la costellazione del toro a

nord e quella di hydrus a sud. Mitologicamente Eridano è raffigurato come il fiume in cui perse la vita

Fedonte, tentando di guidare il carro del padre, il dio Sole.

Mito: Eridano è il fiume nel quale cadde Fetonte, figlio di Apollo, colpito a morte dal fulmine di Zeus,

come descritto nel mito della costellazione del Cigno.

Oggetti più importanti:

NGC 1535 è una piccola nebulosa planetaria di 9a magnitudine distante 2150 a.l. È visibile con un

piccolo telescopio, ma per apprezzarne il disco grigio-azzurro è necessaria un'apertura di 150 mm.

111

Fenice

Phoenix, (Phe)

A.R. 00h44m

Dec. -48°46'

Abbreviazione:

Phe

Visibile dalle latitudini:

Tra ° e °

Visibile in: Inverno

Passa al meridiano: Area totale: 469,32 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

Stelle:

α(alfa)Phe, (Ankaa) mag. 2.4, è una gigante gialla distante 78 a.l.

β(beta)Phe, distante 130 a.l., appare a occhio nudo come una stella gialla di mag. 3.3. In realtà è

una doppia stretta, con componenti ben appaiate, entrambe di mag. 4.1, separabili con un’apertura

di 100 mm.

γ(gamma) Phe, mag. 3.4, è una supergigante rossa distante 910 a.l.

δ(zeta)Phe, distante 220 a.l., è una complessa stella multipla e variabile. La stella principale è una

variabile a eclisse, di colore bianco-azzurro, che fluttua intorno alla 4&ordt; magnitudine con un

periodo di 1.67 giorni. Ha una compagna di mag. 8.2, visibile con un piccolo telescopio. C’è anche

una compagna molto più stretta, di 7&ordt; magnitudine, visibile solo con un’apertura di più di 200

mm,

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Phoenix

Descrizione: Costellazione mediamente estesa e posta vicino alla

luminosa stella α(alfa) della costellazione Eridano.

Mito:Introdotta nel 1603 dall'astronomo J. Bayer, questa costellazione rappresenta il mitico uccello che,

dopo aver vissuto 500 anni, si lascia morire per poi rinascere dalle sue ceneri

Oggetti più importanti:

Non contiene oggetti particolarmente rilevanti.

112

113

Fornace

Fornax, (For)

A.R. 02h46m

Dec. -26°04'

Abbreviazione: For

Visibile dalle latitudini: Tra_ ° e_ °

Visibile in: Inverno

Passa al meridiano:

Area totale: 398 gradi quadratic

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa) For, distante 46 a.l., una stella gialla di mag. 4.2 con una compagna stella di mag. 6.6.

β(beta) For, mag. 4.5, è una gigante gialla distante 200 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Cetus

Sculptor

Phoenix

Eridanus

Descrizione: Debole costellazione per lo più avvolta dalla figura disegnata dalle stelle della

costellazione Eridano.

Mito:Costellazione moderna introdotta da Lacaille nel 1792 inizialmente con il nome di Fornello

Chimico.

Oggetti più importanti:

Va citato il cosidetto "Sistema della Fornace", un sistema stellare molto più grande di un ammasso

globulare ma molto più piccolo di una galassia ellittica. Dista circa mezzo milione di anni luce.

Al suo interno possiamo trovare una galassia ellittica nana del gruppo locale, che dista circa

800.000 a.l. dalla nostra galassia. Difficilmente osservabile con un telescopio non professionale, ha

una magnitudine di 13a classe, il nome della galassia NGC 1049.

114

115

Gemelli

Gemini, (Gem)

A.R. 06h51m

Dec. 24°49')

Abbreviazione: Gem

Visibile dalle latitudini: Tra -60° e +90°

Visibile in: Inverno/Inizio Primavera

Passa al meridiano: 20 febbraio, alle 21:00

Area totale: 514 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: 4

Stelle:

α(alfa)Gem (Castor), distante 45 a.l., è una

straordinaria stella multipla, con sei

componenti. ed è la ventitreesima stella in

apparenza più luminosa del cielo A occhio

nudo è visibile come una stella bianco-

azzurra di mag. 1.6. Un telescopio di 60 mm

con un forte ingrandimento separa Castor in

due componenti strette, di mag. 2.0 e 2.9, che

orbitano l'una intorno all’altra con un periodo

di 420 anni. La distanza tra queste due stelle sta aumentando, e sarà quindi sempre più facile

separarle, fin verso l’anno 2065, quando cominceranno a riavvicinarsi. Entrambe queste stelle sono

binarie spettroscopiche. Con un piccolo telescopio si può vedere anche una compagna larga di

Castor, una nana rossa di 9&ordt; magnitudine, che in realtà è una binaria a eclisse.

β(beta) Gem (Pollux), mag. 1.1, è la stella più brillante della costellazione, è la diciasettesima

stella in apparenza più luminosa del cielo.Alcuni astronomi suppongono che Pollux, essendo

chiamato β(beta) Geminorum, fosse originariamente più debole di Castor e che in seguito la sua

luminosità sia aumentata (o quella di Castor sia diminuita); ma la realtà è che Johann Bayer, che

etichettò le stelle con le lettere greche nel 1603, non era in grado di distinguere con precisione

quale stella fosse la più brillante. Pollux è una gigante arancione distante 85 a.l.

γ(gamma) Gem, mag. 1.9, è una stella bianco-azzurra distante 85 a.l.

δ(delta) Gem, distante 59 a.l., è una stella bianco-crema di mag. 3.5, che ha per compagna una

nana arancione di mag. 8.1. Il contrasto di luminosità rende difficile separare le due stelle con

aperture inferiori ai 75 mm.

ε(epsilon) Gem, mag. 3.0. una supergigante gialla distante 680 a.l. Con un potente binocolo o un

piccolo telescopio, si può vedere una compagna larga di 9&ordt; magnitudine.

δ(zeta) Gem, distante 1500 a.l., è contemporaneamente una stella variabile e una doppia ottica. La

stella principale, una supergigante gialla, è una variabile cefeide che fluttua tra mag. 4.4 e 5.2 con

un periodo di circa 230 giorni. Il suo periodo sembra diminuire di 3-4 secondi all’anno.

ε(eta) Gem, distante 190 a.l., è un’altra doppia variabile. È una gigante rossa e fluttua con un

andamento semiregolare fra le magnitudini 3.1 e 3.9 ogni 230 giorni circa. Ha anche una compagna

stretta di 8&ordt; magnitudine, che può essere separata dalla stella principale soltanto con un

grande telescopio.

θ(kappa)Gem, distante 150 a.l., è una gigante gialla di mag. 3.6 con una compagna di mag. 9.5

difficile da vedere con un piccolo telescopio a causa dell’estrema differenza di luminosità.

λ (ni)Gem, mag. 4.2, è una stella bianco-azzurra distante 360 a.l., con una compagna larga di

9&ordt; magnitudine visibile con un binocolo o un piccolo telescopio.

116

38 Gem, distante 85 a.l., è una stella doppia, visibile con un piccolo telescopio, con componenti

bianca e gialla di mag. 4.7 e 7.6.

Sciami meteorici:

Geminidi

Ρ(ro) Geminidi

Costellazioni confinanti:

Lynx

Auriga

Toro

Orione

Monoceros

Canis Minor

Cancro

Descrizione: Prominente costellazione zodiacale dalla forma

rettangolare.

Mito: Questa costellazione rappresenta Polluce e Castore, gemelli nati da Giove e Leda, una donna

mortale; solo Polluce godeva tuttavia dell'immortalità come il suo padre divino.

Entrambi si unirono agli Argonauti guidati da Giasone alla ricerca del Vello d'Oro.

Durante il viaggio si scatenò un tremendo uragano che rischiava di affondare la nave quando

improvvisamente apparve una luce sopra le teste dei due gemelli (il fuoco di Sant'Elmo); all'istante la

tempesta si placò.

Ai gemelli venne attribuito il merito di aver salvato la nave e la loro figura dipinta sulle navi venne

considerata di buon auspicio dai marinai.

Successivamente Castore venne ucciso in battaglia e Polluce, distrutto dal dolore, chiese a Giove di poter

rinunviare alla sua immortalità per raggiungere il fratello nell'Ade.

Commosso da tanta devozione, Giove pose i gemelli nel cielo. I gemelli sono dall'antichità patroni dei

navigatori

Oggetti più importanti:

M 35 (NGC 2168), distante 2600 a.l., è un ammasso stellare grande e brillante, visibile a occhio

nudo o con un binocolo, che copre un’area di cielo maggiore di quella della Luna. È formato da

circa 120 stelle. Anche con un piccolo telescopio e un modesto ingrandimento si può vedere che le

stelle di questo ammasso sono disposte in catene ricurve. Apparentemente vicino ad esso, ma in

realtà a circa 14,000 a.l. di distanza, si trova NGC 2158, un ammasso stellare molto ricco, che

appare come una piccola, debole macchia di luce, per distinguere la quale è necessaria un’apertura

di almeno 100 mm.

NGC 2392, distante 1400 a.l., è una nebulosa planetaria di 8&ordt; magnitudine, chiamata

Eschimese per la forma con cui appare nei grandi telescopi. La sua stella centrale è di 10&ordt;

magnitudine.

Curiosità: Usualmente le lettere greche assegnate alle stelle sono legate alla loro luminosità con la

alpha che indica la più brillante, la β(beta) la seconda più brillante e così via.

117

Castore rappresenta una eccezione : benché designata con la alpha risulta meno luminosa di Polluce,

ovvero la β(beta) dei Gemelli.

Ad occhio nudo tuttavia appaiono praticamente identiche, a parte una certa differenza nel colore, da cui

l'errore.

118

Giraffa

Camelopardalis, (Cam)

A.R. 06h09m

Dec. 71°58'

Abbreviazione: Cam

Visibile dalle latitudini: Tra -10° e +90°

Visibile in: Sempre alle nostre latitudini.

Passa al meridiano: 1 febbraio, alle 21:00

Area totale: 757 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

Nessuna

Stelle:

α(alfa) Cam, mag. 4.3, è una supergigante azzurra

distante 2800 a.l.

β(beta) Cam, mag. 4.0, è la stella più brillante della costellazione. É una supergigante gialla

distante 1500 a.l. Ha una compagna larga di 9&ordt; magnitudine, visibile con un piccolo

telescopio o anche con un buon binocolo.

ε(epsilon) Cam 1694 (Struve 1694), distante 400 a.l., è una coppia di stelle bianche di mag. 5.3 e

5.8, facilmente risolubili con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Draco

Ursa Minor

Cepheus

Cassiopeia

Perseus

Auriga

Lynx

Ursa Major

Descrizione: Costellazione alquanto debole posta tra Cassiopea e l'Orsa Maggiore.

Mito: È una costellazione moderna inventata dall'astronomo e teologo olandese Petrus Plancius nel 1613.

Ma fu resa nota al pubblico nel 1624 per merito di un famoso matematico tedesco di nome Jakob Bartsch.

Rappresenta l'animale biblico cavalcato da Rebecca per recarsi a Canaan a sposare Isacco.

Oggetti più importanti:

119

NGC 1502 è un piccolo ammasso di circa 15 stelle, visibile con un binocolo o un piccolo

telescopio, di forma pressoché triangolare e con al centro due stelle doppie facilmente risolubili. È

distante 3750 a.l.

NGC 2403, distante 11 milioni di a.l., è una galassia spirale di 9&ordt; magnitudine lunga circa

0.33°, facilmente visibile come una macchia luminosa ellittica con un telescopio di 100 mm.

NGC 2523, in Camelopardalis, è una galassia spirale barrata dalla forma curiosa. Essendo della

13&ordt; magnitudine, è al di là della portata dei telescopi per dilettanti

120

Gru

Grus, (Gru)

A.R. 22h27m

Dec. -45°08'

Abbreviazione: Grus

Visibile dalle latitudini: Tra _° e_ °

Passa al meridiano:

Visibile in: Autunno

Area totale: 366 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 3

Stelle:

α(alfa)Gru (Alnair, "la brillante"), mag. 1.7, è una stella bianco-azzurra distante 91 a.l.

β(beta)Gru, mag. 2.1, è una gigante rossa distante 270 a.l.

γ(gamma)Gru, mag. 3.0, è una stella bianco-azzurra distante 230 a.l.

δ(delta)Gru è una doppia visibile a occhio nudo; si ritiene che le due componenti si trovino a

distanze molto diverse e che quindi non abbiano alcun legame fisico. δ(delta)1, di mag. 4.0, una

gigante gialla distante 140 a.l.; δ(delta)2 è una stella rossa di mag. 4.1, la cui distanza è incerta.

κ (mu)Gru è una coppia di stelle, visibili a occhio nudo, che si trovano per caso allineate sulla

stessa visuale. Mu1 è una gigante gialla di mag. 4.8, distante 260 a.l.; mu2 è una gigante gialla di

mag. 5.1 distante 280 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Piscis Austrinus

Microscopium

Indus

Tucana

Phoenix

Sculptor

Descrizione: Costellazione ben delineata dalle sue stelle che ci appaiono particolarmente luminose.

La forma può ricordare quella di una gru in volo con il collo allungato.

Mito: Costellazione disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500 ed è

stata inserita dall'astronomo Johann Bayer nel 1603, raffigura un uccello acquatico, la gru per l'esattezza o

per altri un fenicottero.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti particolarmente rilevanti.

121

122

Idra

Hydra, (Hya)

A.R. 09h08m

Dec. -11°41’)

Abbreviazione:

Hya

Visibile dalle latitudini:

Tra ° e °

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano:

Giugno

Area totale: 1303 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α(alfa)Hydrae (Alphard, "la solitaria"), mag. 2.0, è una gigante arancio distante 130 a.l.

β(beta)Hya, mag. 4.3, è una stella bianco-azzurra distante 270 a.l.

γ(gamma)Hya, mag. 3.0, è una gigante gialla distante 105 a.l.

δ(delta)Hya, mag. 4.2, è una stella bianco-azzurra distante 140 a.l.

ε(epsilon)Hya, distante 110 a.l., è una bella ma difficile stella doppia dai colori contrastanti, che

richiede un’apertura di almeno 75 mm e un alto potere di risoluzione. Le stelle sono di colore giallo

e azzurro, di mag. 3.5 e 6.9.

54 Hya, distante 150 a.l., è una doppia con componenti gialla e purpurea di mag. 5.2 e 7.1,

facilmente visibili con un piccolo telescopio.

ξ(ro) Hya, distante 330 a.l., è una gigante rossa variabile simile a Mira Ceti. Essa fluttua tra la

4&ordt; e la 10&ordt; mag. con un periodo di 386 giorni.

υ(ipsilon) Hya è una stella variabile di colore rosso cupo che fluttua irregolarmente tra mag. 4.8 e

5.8. La sua distanza è incerta.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Sextans

Crater

Picdy

Antrlia

Centaurus

Virgo

Corpus

Cancer

Puppis

123

Descrizione: È una delle più estese costellazioni cominciando dal Cane Minore, passando vicino il Corvo

e la Vergine, e finendo poco prima della Bilancia.

Mito: L'Idra era un serpente d'acqua a molte teste che viveva nelle paludi di Lerna.La seconda fatica di

Ercole consisteva nell'uccidere questo mostro; ma al posto di ogni testa tagliata ne ricrescevano due.Ercole

si accorse allora che tagliando una testa e cauterizzando la ferita con la fiamma di una torcia, le teste non

potevano più ricrescere e così fece sino a rimanere con l'ultima testa, dotata di immortalità.Prontamente

Ercole la recise e subito la imprigionò sotto una grossa roccia.

Oggetti più importanti:

M 48 (NGC 2548), distante 3000 a.l., è un ammasso di circa 80 stelle, a malapena visibile ad

occhio nudo ma facilmente visibile con un binocolo. Ha una forma più o meno triangolare e copre

un’area di cielo equivalente alla grandezza apparente della Luna. Si può vedere bene con i telescopi

per dilettanti con un basso ingrandimento.

M 83 (NGC 5236) è una grande galassia spirale di 8&ordt; magnitudine, vista di faccia, visibile

con un piccolo telescopio. Ha un nucleo brillante e i suoi bracci si possono distinguere con un

telescopio di 150 mm.

NGC 3242 è una nebulosa planetaria di 9&ordt; magnitudine, di grandezza apparente simile a

quella di Giove. Questo oggetto distante 1900 a.l., spesso trascurato, è abbastanza luminoso da

poter essere visto con un piccolo telescopio a basso ingrandimento come un disco verde-azzurro;

con un telescopio più grande si vede un disco interno brillante circondato da un alone più debole.

124

Idra Australe

Hydrus, (Hyi)

A.R. 02h35m

Dec. -72°55'

Abbreviazione Hyi

Visibile dalle latitudini Tra ° e °

Visibile in: Non visibile alle nostre latitudini.

Passa al meridiano

Area totale {{{area}}} gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

Stelle:

α(alfa)Hydri, mag. 2.9. è una stella bianca distante 36 a.l.

β(beta)Hyi, mag. 2.8, è una stella gialla distante 21 a.l.

γ(gamma)Hyi, mag. 3.2, è una gigante rossa distante 160 a.l.

π (pi)Hyi è una doppia ottica formata da due stelle di mag. 5.5, una rossa e una arancione. π1 (pi1)

è distante 400 a.l.; pi2 dista 520 a.l.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti

Horologium

Tucana

Mensa

Eridanius

Reticulum

Dorado

Octans

Descrizione: Piccola costellazione poco evidente vicina al Polo Sud Celeste. Questa costellazione fu

inserita da Johann Bayer nel 1603 come controparte dell'idra australe. E' inserita fra le due nubi di

Magellano. Per gli astrofili non è per nulla significativa.

Mito: Costellazione disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti particolarmente rilevanti.

125

126

Indiano

Indus, (Ind)

A.R. 21h08m

Dec. -52°19')

Abbreviazione: Ind

Visibile dalle latitudini: Tra _° e _°

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Area totale: _gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa)Indi, mag. 3.1, una gigante arancione distante 120

a.l.

β(beta)Ind, mag. 3.7, è una gigante arancione distante 270

a.l.

δ(delta)Ind, mag. 4.4, è una stella bianca distante 110 a.l.

ε(epsilon)Ind, mag. 4.7, è una nana gialla simile al Sole ma un po’ più piccola e più fredda; situata

a una distanza di 11,2 a.l., una delle stelle più vicine.

ζ(theta)Ind, distante 91 a.l., è una coppia di stelle di mag. 4.6 e 7.0, separabili con un piccolo

telescopio.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Telescopium

Grus

Microscopium

Tucana

Pavo

Octans

Descrizione: Piccola e alquanto debole costellazione vicina al Polo Sud Celeste.

Mito: Costellazione disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500

Rappresenta un indiano armato di frecce intento nella caccia. fu inserita nel 1603 nell'atlante stellare di

Johann Bayer.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti di particolare importanza.

127

128

Leone

Leo,(Leo)

A.R. 10h00m

Dec. 07°00'

Abbreviazione: Leo

Visibile dalle latitudini: Tra -65° e +90°

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano:

15 aprile, alle 21:00 Area totale: 947 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

3

Stelle:

α(alfa) Leo (Regulus), mag. 1.4, è una stella bianco-azzurra distante 85 a.l. Ha una compagna larga

di mag. 7.6, visibile con un binocolo o un piccolo telescopio, giace molto vicina all'eclittica tanto

da essere occasionalmente occultata dalla Luna..

β(beta) Leo (Denebola, coda del leone), mag. 2.1, è una stella bianca distante 42 a.l.

γ(gamma) (Algieba, la criniera), distante 100 a.l., è costituita da una coppia di stelle giganti giallo-

oro di mag. 2.3 e 3.5, che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 620 anni, una delle più

belle doppie di tutto il cielo, stupenda da osservare con un piccolo telescopio. Con un binocolo si

può vedere una compagna gialla di 5&ordt; magnitudine, senza alcun legame fisico con le prime

due.

δ(delta) Leo (Zosma), mag. 2.6, è una stella bianco-azzurra distante 52 a.l.

ε(epsilon) Leo, mag. 3.0, è una gigante gialla distante 310 a.l.

δ(zeta) Leo, mag. 3.4, è una stella bianco-azzurra distante 120 a.l. Fa parte di una tripla ottica, le

cui due altre componenti, visibili con un binocolo, sono una stella arancione di mag. 5.8 e un stella,

più lontana, di mag. 6.0.

η(iota) Leo, distante 78 a.l., è una doppia stretta e difficile da separare. A occhio nudo, la si vede

come una stella bianco-azzurra di mag. 4.0, ma in realtà è costituita da due stelle di mag. 4.1 e 7.0,

che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 200 anni. Attualmente le due stelle stanno

scostandosi e un’apertura di 150 mm dovrebbe essere sufficiente per separarle.

ξ(ro) Leo, distante più di 3000 a.l., è una gigante rossa variabile del tipo Mira Ceti. Essa varia tra

mag. 5.4 e 10.5 con un periodo di 313 giorni.

Sciami meteorici:

Leonidi

Costellazioni confinanti:

Ursa Major

Leo Minor

Cancro

Hydra

Sextans

Crater

Vergine

129

Coma Berenices

Descrizione: Costellazione zodiacale tra le più evidenti, è una delle poche ad avere una forma che

richiama l'animale mitologico che intende rappresentare. Questa costellazione è molto grande e luminosa,

e contiene tante stelle e alcune galassie molto interessanti. Le meteoriti leonidi cadono il 17 novembre,

spesso si riescono a scorgere fino a 100.000 meteoriti all'ora.

Mito: Un grosso leone, caduto come una meteora dal cielo, minacciava l'intera valle di Nemea e né frecce

o spade potevano ferirlo.

La prima fatica di Ercole fu proprio uccidere tale mostro; solo dopo ben 30 giorni di lotta riuscì a vincerlo,

soffocandolo.

Alcune leggende dicono che Ercole scagliò il Leone da dove era venuto, ovvero nel cielo, dove rimane

ancora oggi.

Oggetti più importanti:

M 65, M 66 (NGC 3623, NOC 3627) sono una coppia di galassie spirali, distanti 22 milioni di a.l.

Rispettivamente di 9&ordt; e 8&ordt; mag., sono visibili, in condizioni favorevoli con un buon

binocolo, ma, per vederne chiaramente la forma allungata e i densi nuclei è necessaria un’apertura

di almeno 100 mm a un basso ingrandimento.

M 95, M 96 (NGC 3351, NOC 3368) sono una coppia di galassie spirali di 10&ordt; e 9&ordt;

mag., rispettivamente, distanti 22 milioni di a.l., e visibili con un piccolo telescopio come

nebulosità di forma circolare. A circa 1° di distanza si trova M 105 (NCC 3379), una galassia

ellittica di 9&ordt; magnitudine.

130

Leone Minore (Leoncino)

Leo Minor, (Lmi)

A.R. 10h19m

Dec. 33°14'

Abbreviazione: Lmi

Visibile dalle latitudini: Tra -45° e +90°

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano: Aprile

Area totale: 232 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

46 LMi (Praecipua) mgn3,83 (in latino "la principale"), è una gigante arancione distante 75

a.l..Non è stata assegnata la lettera α(alfa), probabilmente per una dimenticanza.Oggi tale stella

viene identificata con il numero 46, secondo la catalogazione dell'astronomo Flamsteed.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Ursa Major

Lynx

Cancro

Leone (astronomia)

Leo Minor

Descrizione: Piccola costellazione posta poco sopra la schiena del Leone.

Questa costellazione si trova fra quella del leone e l'orsa maggiore, fu inserita alla fine del XVII secolo da

Johannes Hevelius.

Mito: Disegnata nel 1687 dall'astronomo Hevelius.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti rilevanti.

131

132

Lepre

Lepus, (Lep)

A.R. 05h26m

Dec. -19°39'

Abbreviazione: Lep

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e °

Visibile in:Inverno

Passa al meridiano: Area totale: gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle:

α(alfa) Lep (Arneb, la lepre), mag. 2.6, è una supergigante giallo-bianca, distante 950 a.l.

β(beta) Lep, mag. 2.8, è una gigante gialla distante 320 a.l.

γ(gamma) Lep, distante 27 a.l., è un’attraente doppia, formata da una stella gialla di mag. 3.8 con

una compagna arancione di mag. 6.4. È visibile con un binocolo.

δ(delta) Lep, mag. 3.8, è una gigante gialla distante 160 a.l.

ε(epsilon) Lep, mag. 3.2, è una gigante arancione distante 160 a.l.

θ(kappa) Lep, distante 420 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 4.5, con una compagna stretta di

mag. 7.5, difficile da vedere con un piccolo telescopio a causa del contrasto di magnitutine.

ξ(ro) Lep, è una stella di colore rosso intenso, chiamata Stella cremisi di Hind, dal nome

dell’astronomo inglese che la descrisse, nel 1845, come "una goccia di sangue su un campo nero".

ξ(ro) Lep varia tra la 6&ordt; e la 10&ordt; mag. con un periodo di circa 430 giorni.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Orion

Colomba

Monoceros

Canis Maior

Caelum

Eridanus

Descrizione: Piccola costellazione posta immediatamente sotto Orione e molto vicina lla Via Lattea.

Mito: La lepre è in stretta connessione con Orione il cacciatore, che si trova proprio sopra di lei.

Mentre Orione è impegnato ad attaccare il Toro, i suoi cani, il Maggiore ed il Minore, sembrano inseguire

la lepre che però eternamente gli sfugge grazie alla sua rapidità.

Oggetti più importanti:

133

M 79 (NGC 1904) è un piccolo ma ricco ammasso globulare distante 43,000 a.l., visibile con un

piccolo telescopio come una vaga stella di 8&ordt; magnitudine. Nei paraggi si trova la stella

multipla Herschel 3752, formata da una stella principale di mag. 5.5 e due compagne, una larga di

9&ordt; magnitudine e una stretta di mag. 6.7, tutte visibili con un piccolo telescopio.

NGC 2017 è un piccolo ma interessante ammasso stellare, noto anche come stella multipla

Herschel 3780. Con i telescopi per dilettanti si può vedere un gruppo di 5 stelle, che vanno dalla

7&ordt; alla 10&ordt; magnitudine. Due di queste stelle sono binarie strette ma, per separarle, è

necessaria un apertura di almeno 100 mm.

134

Lince

Lynx, (Lyn)

A.R. 07h44m

Dec. 47°50'

Abbreviazione: Lyn

Visibile dalle latitudini: Tra _° e _°

Visibile in: Primavera.

Passa al meridiano:

Area totale: gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa)Lyn, mag. 3.1, è una gigante rossa distante 170 a.l.

5 Lyn, distante 330 a.l., è una gigante arancione di mag. 5.2 con una compagna ottica di 8&ordt;

magnitudine, visibile con un piccolo telescopio.

12 Lyn, distante 180 a.l., è un’affascinante stella tripla. Con un piccolo telescopio è visibile una

stella bianco-azzurra di mag. 4.9 con una compagna di mag. 8.5. Con un’apertura di almeno 75 mm,

si può vedere che la stella più brillante è una doppia stretta, con componenti di mag. 5.4 e 6.0.

15 Lyn, distante 105 a.l., è una doppia stretta visibile solo con un telescopio di almeno 150 mm. Le

stelle sono di mag. 4.9 e 6.1; quella più brillante appare di colore giallo scuro.

19 Lyn, distante 420 a.l., è un’attraente stella doppia, visibile con un piccolo telescopio, con

componenti di mag. 5.6 e 6.5. C’è anche una stella di 8&ordt; magnitudine, molto discosta, che

forse fa parte dello stesso sistema.

38 Lyn, distante 88 a.l., è una coppia di stelle di 4&ordt; e 6&ordt; magnitudine, difficili da vedere

con un piccolo telescopio a causa della loro vicinanza.

41 Lyn, distante 68 a.l., è in realtà oltre il confine della costellazione, in Ursa major. È una stella

gialla di mag. 5.4, con una compagna larga di mag. 7.8, visibile con un piccolo telescopio. Nei

pressi c’è una stella di 10&ordt; magnitudine, a formare una tripla apparente.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Ursa Major

Camelopardalis

Auriga

Gemelli

Cancro

Leone

Leo Minor

Descrizione: Costellazione poco nota e altrettanto poco luminosa, nonostante le grandi dimensioni nel

cielo. Inserita nella volta celeste nel XVII secolo da Johannes Hevelius per coprire un "buco" fra Ursa

Major e Auriga. Sicuramente poco luminosa ma nonostante tutto contiene discreti corpi celesti, come

135

alcune stelle doppie molto belle.

Mito: Il nome Lynx si pensa sia stato dato perché soltanto chi ha una vista da lince può riuscire a

scorgerne le stelle

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti rilevanti.

136

Lira

Lyra, (Lyr)

A.R. 18h54m

Dec. 40°39’

Abbreviazione: Lyr

Visibile dalle latitudini: Tra -40° e +90°

Visibile in: Estate

Passa al meridiano: Agosto

Area totale: 286 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α(alfa) Lyr (Vega), mag. 0.03, è una splendente stella

bianco-azzurra distante 26 a.l., è la stella che ci appare più luminosa nel cielo d'estate e la quinta in

apparenza più luminosa tra tutte. Vega, forma anche il vertice del Triangolo Estivo (gli altri due

sono Deneb in Cygnus e Altair in Aquila)

β(beta) Lyr (Sheliak), distante 1100 a.l., è una notevole stella tripla. Con un piccolo telescopio è

facilmente risolubile in una stella doppia con componenti crema e blu. La stella più debole (quella

blu) è di mag. 7.8; quella più brillante è una binaria a eclisse che varia tra mag. 3.4 e 4.3 con un

periodo di 12,9 giorni. Queste variabili a eclisse sono binarie tanto strette che la gravità fa loro

assumere una forma fortemente ellittica, mentre spirali di gas si disperdono nello spazio.

γ(gamma) Lyr, mag. 3.2, è una stella bianco-azzurra distante 190 a.l.

δ(delta) Lyr è una doppia ottica, visibile a occhio nudo o con un binocolo, costituita da una stella

bianco-azzurra di mag. 5.6, distante 880 a.l., e da una gigante rossa, distante 720 a.l., che varia

irregolarmente tra mag. 4.5 e 6.5.

ε(epsilon) Lyr, distante 120 a.l., è una celebre stella quadrupla comunemente chiamata Doppia

doppia. È facilmente separata in due stelle di mag. 4.7 e 5.1 con un binocolo o anche a occhio nudo.

Con un’apertura di 60-75 mm e un forte ingrandimento, si può vedere che ciascuna di queste stelle

è una doppia stretta. Le stelle quadruple sono rare, e questa è una delle più belle.

δ(zeta) Lyr, distante 210 a.l., è una doppia, facilmente separata con un piccolo telescopio o un

binocolo in due componenti di mag. 4.4 e 5.7.

ε(eta) Lyr, distante 880 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 4.4 con una compagna larga di mag.

8.7 visibile con un piccolo telescopio.

ξ(ro) Lyr, una stella gigante ai confini con Cygnus, è il prototipo di un’importante classe di

variabili usate come termine di riferimento per misurare le distanze nello spazio. Le variabili del

tipo RR Lyrae si trovano spesso in ammassi globulari e sono perciò chiamate anche "variabili del

tipo degli ammassi". Sono stelle giganti simili alla cefeidi, le cui dimensioni variano di circa una

magnitudine, in meno di un giorno. RR lyrae varia tra mag. 7.4 e 8.6 con un periodo di 0.57 giorni.

Sciami meteorici:

Liridi

Liridi di giugno

Alpha Lyrids

Costellazioni confinanti:

137

Draco

Hercules

Vulpecula

Cygnus

Descrizione: Piccola ma facilmente riconoscibile costellazione a forma di parallelogramma simile ad

un'arpa a due corde. Il Sole come tutte le stelle si muove, e sta portandosi a 20 km al secondo verso Vega.

Questo fa si che entro il 14.000 d.C. Vega sarà la nuova stella polare. Da Lyra arrivano anche due sciami

meteorici, il primo in aprile (verso il 21-22) e il secondo a giugno (verso il 16) , decisamente più vistoso

Mito: Nella mitologia, la Lira rappresenta l'arpa inventata da Mercurio e data ad Apollo che a sua volta la

diede al figlio Orfeo.Quest'ultimo suonava una musica così bella da vincere la mano della ninfa Euridice.

Sfortunatamente Euridice venne morsa da un serpente velenoso morendo all'istante. Acceccato dal dolore,

Orfeo scese nell'Ade implorando Plutone, dio degli Inferi, di restituirgli l'amata; la sua musica era così

commovente da spingere Persefone, moglie di Plutone, a convincere il marito.

Alla fine Plutone cedette ma ad una condizione: durante la risalita dagli inferi, Orfeo non si sarebbe mai

dovuto voltare a guardare Euridice.

Purtroppo Orfeo non riuscì a resistere alla tentazione e perse così per sempre la sua amata. Anche dopo la

morte di Orfeo, la sua arpa, getta nel fiume Ebro, continuò a suonare sino a qunado Giove non la recuperò

per porla tra le stelle.

Oggetti più importanti:

M 57 (NGC 6720), la Nebulosa ad anello, è una famosa nebulosa planetaria distante 4100 a.l.

Nelle fotografie a lunga esposizione effettuate con grandi telescopi essa somiglia a un anello di

fumo. Con un piccolo telescopio la si vede come un disco nebbioso notevolmente ellittico, ma per

vederne il buco centrale è necessario un telescopio più grande. È una delle nebulose planetarie più

brillanti e le sue dimensioni apparenti sono maggiori di quelle di Giove. M57fu la prima

"nebulosa planetaria" ad essere scoperta (1772): al suo centro si trova una stella nana bianca.Si

pensa che l'esplosione di gas sia avvenuta circa 20.000 anni fa

M56 è un ammasso globulare compatto.

138

139

Lucertola

Lacerta, (Lac)

A.R. 22h31m

Dec. 46°40'

Abbreviazione: Lac

Visibile dalle latitudini: Tra -35° e +90°

Visibile in: Autunno

Passa al meridiano: 10 ottobre, alle 21:00

Area totale: 201 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa) Lac, mag. 3.8, è una stella bianco-azzurra distante 98 a.l.

β(beta) Lac, mag. 4.4, è una stella gialla distante 220 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Andromeda

Cassiopeia

Cepheus

Cygnus

Pegasus

Descrizione: Piccola e debole

costellazione compresa fra Andromeda

ed il Cigno.

Mito: Introdotta nel 1687

dall'astronomo J. Hevelius che aveva

tra l'altro proposto anche il nome

alternativo di Stellio il Tritone. Oggetti più importanti: Non presenta

oggetti rilevanti.

140

Lupo

Lupus, (Lup)

A.R. 15h23m

Dec. -42°43'

Abbreviazione: Lup

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +35°

Visibile in: Inizio Estate

Passa al meridiano: 20 giugno, alle 21:00

Area totale: 334 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 3

Stelle:

α(alfa) Lup, mag. 2.3, è una gigante blu distante 680 a.l.

β(beta) Lup, mag. 2.7, è una stella bianco-azzurra distante 360 a.l.

γ(gamma) Lup, mag. 2.8, è una stella bianco-azzurra distante 260 a.l.

ε(epsilon) Lup, distante 460 a.l., è una stella multipla, costituita da una stella principale bianco-

azzurra di mag. 3.4 con una compagna larga di 9&ordt; magnitudine, visibile con un piccolo

telescopio. Con un’apertura di 220 mm e un forte ingrandimento, si può vedere che la stella più

brillante ha anche una compagna stretta di mag. 6.

ε(eta) Lup. distante 490 a.l., è una stella doppia formata da una stella principale bianco-azzurra di

mag. 3.4, con una compagna di mag. 7.7, non facile da vedere con un piccolo telescopio a causa del

contrasto di magnitudine.

θ(kappa) Lup, distante 150 a.l., è una stella doppia, facilmente visibile con un piccolo telescopio,

con due componenti bianco-azzurre di mag. 3.7 e 5.7.

κ(mu) Lup, distante 250 a.l., è una stella multipla. Con un piccolo telescopio si può vedere una

stella principale bianco-azzurra di mag. 4.3, con una compagna larga di 7&ordt; magnitudine. Con

un’apertura di 100 mm e un forte ingrandimento, si può vedere che la stella principale è a sua volta

una doppia formata da due stelle di 5&ordt; magnitudine.

μ(xi) Lup, distante 160 a.l., è una coppia di stelle bianche di mag. 5.2 e 5.6, chiaramente visibili

con un piccolo telescopio.

π(pi) Lup, distante 420 a.l., appare a occhio nudo come una stella di mag. 3.9, ma con un telescopio

con più di 75 mm di apertura si può vedere che è una doppia stretta, costituita da due stelle bianco-

azzurre di mag. 4.7 e 4.8.

Sciami meteorici:

Nesssuno

Costellazioni confinanti:

Norma

Circinus

Centaurus

Bilancia

Descrizione: Costellazione di medie dimensioni compresa tra

lo Scorpione ed il Centauro. La costellazione del Lupo è sita

141

nella via Lattea ed è densa di stelle, specialmente doppie.

Mito: Per i Greci ed i Romani questa costellazione rappresentava un animale selvaggio posto sull'Altare

e pronto per essere sacrificato dal Centauro.

Sembra che solo a partire dal 1400 questo animale cominciò ad essere identificato con un lupo.

Oggetti più importanti:

NGC 5822 è un grande ammasso aperto di circa 120 stelle, distante 6000 a.l., visibile con un

binocolo o un piccolo telescopio.

NCC 5986 è un piccolo ammasso globulare di 9&ordt; magnitudine, distante 45,000 a.l., visibile

con un piccolo telescopio come una macchia rotonda.

142

Macchina pneumatica

Antlia,( Ant)

A.R. 10h07m

Dec. -33°21'

Abbreviazione: Ant

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +45°

Visibile in: Primavera

Passa al meridiano: Aprile

Area totale: 239 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa) Ant, mag. 4.3, la stella più brillante della costellazione, è una gigante arancione distante 280

a.l.

δ(delta) Ant, distante 1100 a.l., è una stella bianco-azzurra di magnitudine 5.6 con una compagna

di magnitudine 9.7 visibile con un piccolo telescopio.

δ1(zeta1) δ2(zeta2) Ant è una coppia larga di stelle di magnitudine 5.8 e 5.9 visibile anche con un

binocolo. Con un piccolo telescopio si può vedere che δ1(zeta)1 è essa stessa una doppia, con

componenti di magnitudine 6.4 e 7.2.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Hydra

Pyxis

Vela

Centaurus

Descrizione: Piccola e debole costellazione tra l'Idra e la Vela.

Mito: Questa costellazione è stata disegnata nel 1756 dall'astronomo de Lacaille, allo scopo di onorare la

pompa pneumatica, inventata dal fisico francese Denis Papin.

Oggetti più importanti:

NGC 3132 è una nebulosa planetaria relativamente grande e brillante, di 8° magnitudine e, vista al

telescopio, appare più grande di Giove. La sua stella centrale è di 10° magnitudine. Si trova a una

distanza di 1300 a.l., sul confine con Vela.

143

144

Mensa

Mensa, (Men)

A.R. 05h30m

Dec. -79°01'

Abbreviazione: Men

Visibile dalle latitudini: Tra _° e _°

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Area totale: _gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle:

α(alfa)Mensae, mag. 5.1, è una stella gialla simile al Sole, distante 28 a.l.

β(beta) Men, mag. 5.3, è una stella gialla distante 140 a.l.

γ(gamma) Men, mag. 5.2, è una gigante arancione distante 420 a.l.

ε(eta) Men, mag. 5.5, è una gigante arancione distante 460 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Dorado

Hydrus Australis

Volans

Octans

Descrizione: Debole costellazione compresa tra l'Idra Australe ed il Pesce Volante. Dentro i confini di

questa costellazione "sconfina" una parte della Grande Nube di Magellano, per lo più contenuta entro la

vicina costellazione Dorado.

Mito: Costellazione moderna introdotta da Lacaille nel 1756.

Il suo nome fa riferimento al nome latino Mons Mensae della Table Mountain (Montagna della Mensa),

presso il Capo di Nuova Speranza in Sud Africa. Lacaille vi aveva soggiornato dal 1750 al 1754.

Oggetti più importanti:

Grande nube di Magellano. È una mini-galassia distante 180,000 a.l., satellite della nostra

Galassia. Le stime della sua massa differiscono notevolmente tra di loro; secondo alcuni calcoli

sarebbe circa un decimo di quella della nostra Galassia e conterrebbe 10,000 milioni di stelle. A

occhio nudo la si vede come una macchia nebulosa dal diametro di 6, 12 volte il diametro

apparente della Luna. Con un binocolo o un telescopio si possono vedere singole stelle, nebulose e

ammassi stellari. Dentro la Grande Nube si trova una delle più grande nebulose note, la Nebulosa

Tarantola. Al suo centro si trova un ammasso di stelle supergiganti.

145

146

Microscopio

Microscopium, (Mic)

A.R. 20h57m

Dec. -36°48'

Abbreviazione: Mic

Visibile dalle latitudini: Tra _° e_ °

Visibile in: Autunno

Passa al meridiano: Area totale: gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

Stelle:

α(alfa)Mic, mag. 4.9, è una gigante gialla distante 240 a.l. Ha una compagna

di 10&ordt; magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

γ(gamma) Mic, mag. 4.7, è una gigante gialla distante 230 a.l.

ε(epsilon) Mic, mag. 4.7, è una stella bianco-azzurra distante 110 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Capricornus

Grus

Indus

Sagittarius

Piscis Australis

Descrizione: Piccola e debole

costellazione situata tra il Capricorno

ed il Sagittario.

Mito: Costellazione moderna

disegnata da Lacaille nel 1756.

Oggetti più importanti:

Non sono presenti oggetti di

particolare rilievo.

147

Mosca

Musca, (Mus)

A.R. 12h28m

Dec. -69°08'

Abbreviazione: Mus

Visibile dalle latitudini: Tra -90° e +10°

Visibile in: Non visibile alla nostra latitudine.

Passa al meridiano: Area totale: _gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α(alfa) Muscae, mag. 2.7, è una stella bianco-azzurra distante 300 a.l.

β(beta) Mus, distante 290 a.l., è una coppia stretta di stelle di mag. 3.9 e 4.2, per separare le quali è

necessario un telescopio di 100 mm.

δ(delta) Mus, mag. 3.6, è una gigante arancione distante 180 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Apus

Carina

Centaurus

Chamaeleon

Circinus

Crux

Descrizione: Piccola costellazione vicina alla Croce del Sud.

Mito: Costellazione moderna introdotta nel 1602 dall'astronomo Bayer che la chiamò Apis, l’Ape, nome

che fu successivamente modificato in quello attuale..

Oggetti più importanti:

Nebulosa Sacco di Carbone, che si estende in Musca dalla vicina Croce del Sud.

NGC 4833 è un ammasso globulare di 8&ordt; magnitudine, distante 17,000 a.l.

148

149

Ofiuco\Serpente

Ophiucus,

(Oph)

A.R. 17h02m

Dec. -02°21'

Serpens caput,

(Ser1)

A.R. 15h44m

Dec. 10°51'

Serpens cauda,

(Ser2)

A.R. 17h57m

Dec. -13°29'

Abbreviazione: Oph

Visibile dalle latitudini: Tra -80° e

+80°

Visibile in: Estate.

Passa al meridiano: 25 luglio, alle

21:00

Area totale: 948 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine

apparente < 3: 5

Stelle:

α(alfa) Oph (Ras Albague, testa

dell’incantatore di serpenti),

mag. 2.1 è una stella bianca distante 62 a.l.

β(beta) Oph, mag. 2.8, è una gigante gialla distante 120 a.l.

γ(gamma) Oph, mag. 3.8, è una stella bianco-azzurra distante 115 a.l.

δ(delta) Oph (Yed Prior), mag. 2.7, è una gigante rossa distante 140 a.l.

ε(epsilon) Oph, (Yed Posterior), mag. 3.2, è una gigante arancione distante 105 a.l.

δ(zeta) Oph, mag. 2.6, è una stella bianco-azzurra distante 550 a.l.

ε(eta) Oph, mag. 2.4, è una stella bianco-azzurra distante 59 a.l.

ξ(ro) Opli, distante 720 a.l., è una stupenda stella multipla, visibile con un piccolo telescopio. La

stella più brillante è di mag. 5.2. Questa ha una compagna di mag. 5.9; ai lati di questa coppia

stretta si trovano due stelle più discoste, di mag. 7.1 e 6.6.

η(tau) Oph, distante 72 a.l., è una doppia stretta con due componenti color crema, di mag. 5.3 e 6.0,

che orbitano l'una intorno all’altra con un periodo di 280 anni; attualmente sono molto vicine e per

separarle è necessaria un’apertura di almeno 75 mm.

36 Oph, distante 18 a.l., è una coppia di nane arancione di mag. 5.3, separabili con un piccolo

telescopio.

70 Oph, distante 17 a.l., è una famosa stella doppia, con componenti gialla e arancione di mag.

4.3 e 6.0 che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 88 anni. Per separarle sono

necessari un’apertura di 100 mm e un forte ingrandimento. Una volta si pensava che questo

sistema potesse avere dei pianeti,

ma ora non più.

Sciami meteorici:

Ofiuchidi

Ofiuchidi di maggio settentrionali

Ofiuchidi di maggio meridionali

150

Theta Ofiuchidi

Costellazioni confinanti:

Hercules

Serpens Caput

Bilancia

Scorpione

Sagittario

Serpens Cauda

Aquila

Abbreviazione: Ser1, Ser2

Visibile dalle latitudini: Tra 80° e -80°

Visibile in: Estate.

Passa al meridiano: 30 giugno, alle 21:00, 5 agosto, alle 21:00

Area totale: 637 gradi q., 429 gradi q., 208 gradi q.

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 1

Stelle:

α(alfa)Serpentis (Unukalhai, il collo del serpente), mag. 2.7, è una gigante arancio distante 85 a.l.

β(beta) Ser, distante 120 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 3.7, nella testa del serpente, con

una compagna di 9&ordt; magnitudine visibile con un piccolo telescopio. Con un binocolo è

visibile nei pressi una stella di 7&ordt; magnitudine, senza alcun legame fisico con le due

precedenti.

γ(gamma) Ser, mag. 3.9, è una stella bianca distante 39 a.l.

δ(delta) Ser, distante 170 a.l., è una stella bianca di mag. 4.2, con una compagna di mag. 5.2,

visibile con un piccolo telescopio a forte ingrandimento.

ζ(theta) Ser (Alya), distante 100 a.l., è un’elegante coppia di stelle bianche di mag. 4.1 e 5.0,

facilmente separabili con un piccolo telescopio.

λ(ni) Ser, distante 140 a.l., è una steLla bianco-azzurra di mag. 4.3, con una compagna larga di

9&ordt; magnitudine visibile con un binocolo o un piccolo telescopio.

η(tau) Ser, mag. 5.2, è la più brillante di un gruppo di otto stelle di 6&ordt; magnitudine, tutte

visibili con un binocolo, vicino a β(beta) Serpentis.

Sciami meteorici:

Nesuno

Costellazioni confinanti: Esculapio

Corona Borealis

Boötes

Vergine

Bilancia

Ophiuchus

Hercules

Aquila

Ophiuchus

Sagittario

Scutum

151

Descrizione: Si tratta di una "doppia" costellazione, l'Ofiuco più il Serpente Le stelle dell'Ofiuco

disegnano la figura di una casa rispetto alla quale le stelle del Serpente si estendono ad Est, creandone la

coda, e ad Ovest, creandone la testa. Questa zona è ricca di ammassi globulari osservabili con un

semplice binocolo

Mito: L'Ofiuco rappresenta il grande Esculapio, figlio di Apollo, noto per le sue sorprendenti doti di

guaritore.Il suo potere curativo raggiunse il culmine quando scoprì un'erba portata nella sua casa da un

serpente, erba in grado di resuscitare i defunti.Ben presto Plutone, dio degli inferi, si accorse che il suo

regno si stava lentamente spopolando e si recò da Giove per esprimere il suo disappunto.Giove si rese

subito conto che gli uomini immortali potevano rappresenatre una seria minaccia per gli dei e così pose

fine alla vita di Esculapio incenerendolo con una delle sue saette; tuttavia pose il suo corpo nel cielo

accanto al Serpente, assunto a simbolo dei suoi poteri curativi.Curiosità: Ancora oggi il serpente

rappresenta il simbolo della professione medica.

Oggetti più importanti:

M9 si trova abbastanza vicino al centro della nostra galassia, solo 7.500 anni luce.

M 10 (NGC 6254) è un ammasso globulare di 7&ordt; mag., visibile con un binocolo o un piccolo

telescopio. Dista circa 19,000 a.l., un po’ più del suo vicino M 12. Le singole stelle possono essere

risolte con un’apertura di 150 mm o più.

M 12 (NGC 6218) è un ammasso globulare di 7&ordt; mag., visibile con un binocolo o un piccolo

telescopio. Appare un po’ più grande del suo vicino M 10, e le sue stelle sono più disperse. In

Ofiuco ci sono diversi altri ammassi globulari degni di attenzione, ma M 10 e M 12 sono i più

belli.

M14 si trova oltre il centro galattico a circa 70.000 anni luce di distanza.

M5 (NGC 5904), distante 27,000 a.l., è un ammasso globulare di 6&ordt; magnitudine, visibile

con un binocolo o un piccolo telescopio. È considerato uno dei più begli ammassi globulari

dell’emisfero boreale, secondo solo al famoso M 13 in Hercules. Con un’apertura di 100 mm o più

se ne possono vedere il centro denso e luminoso e le regioni esterne screziate, con catene di stelle

che si diramano verso l’esterno. Vicino a M 5 si trova 5 Serpentis. Una stella di 5&ordt;

magnitudine con una compagna di 10&ordt; magnitudine.

M 16 (NGC 6611), distante circa 8,000 a.l., è un ammasso stellare irregolare, visibile con un

binocolo o un piccolo telescopio. É costituito da circa 50 stelle di 8&ordt; magnitudine o più

deboli, disperse su un’area all’incirca equivalente al diametro apparente della Luna. L’ammasso è

incorporato in una nebulosa chiamata Aquila, troppo debole per essere ben visibile con un

telescopio per dilettanti, ma bellissima nelle fotografie a lunga esposizione.

NGC 6572, distante 2500 a.l., è una nebulosa planetaria di 10&ordt; mag., visibile con

un’apertura di almeno 75 mm come una piccola ellisse verde-azzurra.

NGC 6633, distante 1600 a.l., è un ammasso aperto di circa 65 stelle di 7&ordt; mag. o più deboli,

visibile con un binocolo.

IC 4665, distante 1000 a.l., è un ammasso aperto e irregolare di circa una dozzina di stelle di

7&ordt; mag. o più deboli, meglio visibile con un binocolo.

152

153

154

Orione

Orion, (Ori)

A.R. 5h34m

Dec. 03°35’

Abbreviazione: Ori

Visibile dalle latitudini: Tra -75° e +85°

Passa al: meridiano 25 gennaio, alle 21:00

Area totale: 594 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3:

6

Stelle:

α(alfa) Orionis (Betelgeuse), distante 310

a.l., è una supergigante rossa tanto grande

da essere instabile. Le sue dimensioni

fluttuano irregolarmente da circa 300 a 400

volte il diametro del Sole, e

contemporaneamente il suo splendore varia da mag. 1.3 a 0.4.

β(beta )Ori (Rigel), mag. 0.1, è una supergigante bianco-azzurra distante 910 a.l. Ha una

compagna di 7&ordt; mag., difficile da vedere con i piccoli telescopi, specialmente in condizioni

sfavorevoli, a causa dello splendore della principale.

γ(gamma) Ori (Bellatrix), mag. 1.6, è una gigante blu distante 360 a.l.

δ(delta Ori (Mintaka), distante 2300 a.l., è una stella multipla complessa. A occhio nudo appare

come una stella bianco-azzurra di mag. 2.2. Con un binocolo o un piccolo telescopio si può vedere

una compagna larga di mag. 6.9. In realtà la stella principale è anche una variabile a eclisse, che

varia di circa 1/10 di magnitudine con un periodo di 5.7 giorni.

ε(epsilon) Ori (Alnilam), mag. 1.7, una supergigante blu distante 1200 a.l.

δ(zeta Ori (Alnitak), distante 1100 a.l., appare a occhio nudo come una stella bianco-azzurra di

mag. 2.0, ma un’apertura di 75 mm o più rivela che essa ha una compagna stretta di mag. 4.2.

Molto più discosta, c’è anche una stella di 10&ordt; magnitudine.

ε(eta Ori, distante 750 a.l., è un’altra complessa multipla-variabile. Per vedere che è una doppia

stretta, con componenti di mag. 3.7 e 5.1, sono necessari un’apertura di almeno 100 mm e un forte

ingrandimento. La stella più brillante è anche una binaria a eclisse, che varia di circa 1/10 di

magnitudine con un periodo di 8 giorni.

ζ(theta1 Ori, distante 1300 a.l., è una stella multipla al centro della Nebulosa di Orione, dalla

quale si è recentemente formata e che illumina. Questa stella è comunemente chiamata Trapezio

perché, con un piccolo telescopio, vi si possono vedere quattro stelle; con un’apertura di 100 mm

sono visibili altre due stelle di 11&ordt; mag. Le quattro stelle principali del Trapezio sono di mag.

5.1, 6.7, 6.7 e 8.0. Nei pressi si trova ζ(theta)2 Ori, una doppia larga di mag. 5.1 e 6.4.

η(iota Ori, distante 1800 a.l., è una stella doppia sul bordo meridionale della Nebulosa di Orione,

separabile con un piccolo telescopio. Le sue componenti sono di mag. 2.9 e 7.4. Nel medesimo

campo è anche visibile Struve 747, una coppia più larga di stelle bianco-azzurre di mag. 4.7 e 5.6.

θ(kappa Ori (Saiph), mag. 2.1, è una supergigante blu distante 1300 a.l.

ι(lambda Ori, distante 1400 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 3.7 con una compagna stretta

di mag. 5.6, visibile con un piccolo telescopio a forte ingrandimento.

ξ(ro Ori, distante 280 a.l., è una gigante arancione di mag. 4.5 con una compagna di mag. 8.6; la

differenza di luminosità rende difficile separare questa doppia con un piccolo telescopio.

155

ζ(Sigma Ori, distante 1800 a.l., è forse la più bella e colorata di tutte le stelle di Orione. A occhio

nudo appare come un stella bianco-azzurra di mag. 3.7, ma un piccolo telescopio rivela molto di

più. La stella ha due compagne, una blu e una rossa, di mag. 6.5 e 7.2, la più brillante delle quali

può essere intravista con un binocolo; ancora più vicino, c’è una stella di 10&ordt; mag., più

difficile da vedere per lo splendore della principale. Per completare il quadro, nello stesso campo

visivo c’è una debole tripla chiamata Struve 761, costituita da un triangolo di stelle di 8&ordt; e

9&ordt; mag.

Sciami meteorici:

Orionidi

Chi Orionidi

Costellazioni confinanti:

Gemelli

Toro

Eridanus

Lepus

Monoceros

Descrizione: Orion (Orione, il Cacciatore) è un'importante costellazione, forse la più conosciuta del cielo,

grazie alle sue stelle brillanti e alla sua posizione vicino all'equatore celeste, che la rende visibile dalla

maggior parte del mondo.Composta da circa 150 stelle visibili, è identificabile dall'allineamento di tre

stelle, chiamate i Tre Re, che ne formano la cintura, mentre la figura dell'eroe è disegnata da nove stelle.

Orione si trova accanto al fiume Eridano, con i suoi due cani da caccia Canis Major e Canis Minor,

combattendo contro il Toro. Anche un'altra sua preda, la Lepre, si trova vicino.

Caratteristiche

La costellazione di Orione è molto ricca di stelle brillanti e oggetti interessanti. Ecco alcune delle sue

stelle: Heka è la testa di Orione.

Betelgeuse (α Ori), la sua spalla destra, è un'enorme supergigante rossa, più grande dell'orbita di Venere.

Se fosse messa al posto del Sole, i suoi strati più esterni sfiorerebbero la Terra. Il titolo di stella α le è

stato dato in errore, perché Rigel è in realtà un poco più luminosa. Betelgeuse è in realtà una stella

composta da sei componenti, ma i compagni della principale sono troppo deboli per esser visti facilmente.

È uno dei vertici del Triangolo Invernale. La principale è una variabile semiregolare di tipo SRc.

Bellatrix (γ Ori): "la donna guerriera" forma la sua spalla sinistra.

Alnitak, Alnilam and Mintaka (δ, ε e δ Ori) compongono l'asterismo chiamato la Cintura di Orione.

Queste tre stelle brillanti messe in fila bastano da sole per identificare la costellazione.

Saiph, : si trova all'altezza del ginocchio destro di Orione.

Rigel (β Ori) è la stella più luminosa della costellazione. Situata

all'altezza del ginocchio sinistro, è una supergigante blu

estremamente calda e luminosa. Ha tre compagni, anch'essi

molto difficili da vedere.

Le stelle principali di Orione sono molto simili come età e

caratteristiche fisiche, cosa che suggerisce che abbiano avuto

un'origine comune (Betelgeuse è un'eccezione a questa regola).

In effetti, l'intera costellazione di Orione è la più vicina zona di

formazione stellare, ed è stata a volte considerata per intero

un'associazione OB, un gruppo di stelle appena nate giovani,

estremamente luminose e caldissime.

Orione è molto utile per trovare altre stelle. Estendendo la linea

della Cintura verso sudovest, si può trovare Sirio (α Canis

156

Majoris); verso nordest, Aldebaran (α Tauri). Una linea verso est che attraversa le due spalle indica la

direzione di Procione (α Canis Minoris). Una linea da Rigel verso Betelgeuse punta a Castore e Polluce,

α e β Geminorum.

Mito: Tra le tante storie su questa costellazione raccontiamo la più famosa.

Orione era il più grande cacciatore dei suoi tempi e spesso si trovava cacciare assieme a Diana, dea della

caccia.

Quando Apollo, fratello di Diana, si accorse che la sorella stava trascurando i suoi compiti per colpa di

Orione, decise di ucciderlo.

Mentre Orione stava nuotando in mare lontano dalla riva, Apollo lo illuminò con un brillante raggio di

luce e sfidò Diana a colpire con le sue frecce quel distante punto luminoso.Diana, che non sapeva

dell'inganno, accettò la sfida e colpì Orione con una delle sue frecce uccidendolo.Quando più tardi ne

ritrovò il corpo, lo caricò sul suo carro celeste, volò in cielo e qui lo fissò con stelle brillanti; ai suoi piedi

pose i suoi cani da caccia favoriti, il Cane Maggiore ed il Cane Minore.

Oggetti più importanti:

M 42, M 43 (NGC 1976, NGC 1982) è la più famosa delle meraviglie di Orione: una gigantesca

nebulosa di gas e di polvere, di 15 a.l. di diametro, distante 1300 a.l., da cui sta nascendo un

ammasso stellare. Dietro la parte visibile della nebulosa, illuminata dalle stelle del Trapezio, i

radioastronomi hanno scoperto una nube oscura ancora più grande, nella quale si stanno formando

altre stelle. M 42 copre un’area di più di 1° x 1°, ed è indubbiamente la più bella nebulosa diffusa

del cielo. Chiaramente visibile a occhio nudo come una vaga nube, a un’osservazione strumentale

rivela volute e vortici di gas, tanto più complessi e affascinanti quanto maggiore è l’apertura del

telescopio. Nelle fotografie a colori la nebulosa appare rossa e blu, all’occhio appare nettamente

verdastra, a causa della diversa sensibilità cromatica della pellicola fotografica dell’occhio umano.

Una scura banda di gas, chiamata Bocca di pesce, separa M 42 da M 43, una macchia più piccola

e arrotondata, che in realtà fa parte della medesima nube; al centro di M 43 c’è una stella di

9&ordt; magnitudine.

M 78 (NGC 2068) è una piccola nebulosa di forma allungata con al centro una stella doppia di

9&ordt; magnitudine. Con un buon telescopio è possibile vederne la struttura "a ciuffi".

NGC 1977 è una nebulosità di forma allungata, appena a nord della Nebulosa di Orione, con al

centro una stella di 3&ordt; magnitudine, 42 Orionis, chiamata anche c Orionis. Questo oggetto

sarebbe più celebre se non fosse tanto sopravanzato da M 42.

NGC 1981 è un ammasso aperto a nord della nebulosità NGC 1977. Inclusa in questo ammasso è

la stella doppia Struve 750, con componenti di 6&ordt; e 8&ordt; magnitudine.

NGC 2024 è un’area splendente di gas larga circa 0.5°, che circonda la stella δ(zeta) Orionis. A

sud di δ(zeta) Orionis c’è una striscia di nebulosità su cui si staglia la famosa Nebulosa Testa di

cavallo, una nube oscura di polvere dalla forma caratteristica. É notoriamente difficile vedere con

un telescopio per dilettanti NGC 2024 e la Nebulosa Testa di cavallo, ben visibili invece nelle

fotografie a lunga esposizione.

157

158

Orologio

Horologium( Hor)

A.R. 03h13m

Dec. -52°00'

Abbreviazione: Hor

Visibile dalle latitudini: Tra ° e °

Passa al meridiano:

Area totale_gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3: 0

Stelle

α(alfa) Horologii, mag. 3.9, è una gigante gialla distante 190 a.l.

β(beta) Hor, mag. 5.0, è una stella bianca distante 280 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Reticulum

Hydrus

Eridanius

Dorado

Descrizione: Costellazione prossima all'Eridano, in pratica invisibile ad occhio nudo.

Mito: Costellazione moderna introdotta nel 1752 da Lacaille.

Rappresenta un orologio a pendolo.

Oggetti più importanti:

R Horologii, notevole stella dalla luminosità variabile con periodo di 400 giorni.

NGC 1512 è una galassia spirale barrata distante 50 milioni di a.l., con una compagna più piccola,

NGC 1510 una spirale ellittica di 12&ordt; magnitudine.

159

160

Orsa Maggiore

Ursa Major(UMa)

A.R. 10h16m

Dec. 57°29')

Abbreviazione:UMa

Visibile dalle latitudini:Tra -30° e +90°

Passa al meridiano:20 aprile, alle 21:00

Area totale:1.280 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente <

3:6

Stelle

α(alfa) Ursae majoris (Dubhe, l’orsa), mag.

1.8, una gigante gialla distante 75 a.l. Ha una

compagna molto stretta di mag. 4.8, visibile

solo con un telescopio di almeno 220 mm,

che le ruota intorno con un periodo orbitale

di 44 anni.

β(beta) UMa (Merak, lombo), mag. 2.4, è una stella bianca distante 62 a.l.

γ(gamma) UMa (Phecda, coscia), rnag. 2.4, è una stella bianca distante 75 a.l.

δ(delta) UMa (Megrez, radice della coda), mag. 3.3, è una stella bianca distante 65 a.l.

ε(epsilon) UMa (Alioth), distante 78 a.l., una stella bianca variabile tra mag. 1.7 e 1.8 con un

periodo di 5.1 giorni.

δ(zeta) UMa (Mizar), mag. 2.3, è una celebre stella multipla. Con buoni occhi, o con un binocolo,

è visibile una compagna di mag. 4.0, Alcor. Mizar è distante 60 a.l., dalla Terra e Alcor 80 a.l.,

troppo discoste per far parte di una autentica binaria. Con un piccolo telescopio si può vedere che

Mizar ha un’altra compagna di mag. 4.0, più vicina ad essa e con la quale è legata fisicamente.

Questa stella fu scoperta con un telescopio da Giovanni Riccioli, nel 1650. Nel 1889, E. C.

Pickering scoprì che Mizar è anche una binaria spettroscopica. La compagna di Mizar è un’altra

binaria spettroscopica, e tale è anche Alcor.

ε(eta) UMa (Benetnasch o Alkaid), mag. 1.9, è una stella bianco-azzurra distante 160 a.l.

nu UMa, distante 150 a.l., è una gigante arancio di mag. 3.5, con una compagna verde di mag. 9.7

visibile con un piccolo telescopio.

μ(xi) UMa, distante 25 a.l., è la prima stella doppia di cui fu calcolata l’orbita. Le sue due

componenti gialle (entrambe binarie spettroscopiche), di mag. 4.4 e 4.8, orbitano l’una intorno

all’altra con un periodo di 60 anni. Per la maggior parte del tempo sono separabili con un piccolo

telescopio, ma verso il 1992, quando erano alla loro distanza minima, erano separabili solo con

un’apertura di almeno 150 mm.

23 UMa, distante 82 a.l., è una stella bianca di mag. 3.7, con una compagna larga di mag. 9.3

visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici

Alpha Ursa Maioridi

161

Ursidi

Leonidi-Ursidi

Costellazioni confinanti

Draco

Camelopardalis

Lynx

Leo Minor

Leone

Coma Berenices

Canes Venatici

Boötes

Descrizione: Questa costellazione copre una ampia area del cielo in una regione prossima al Polo Nord

Celeste.

Dentro la sua figura è contenuto il Grande Carro, forse la rappresentazione celeste più famosa. Questa è la

terza costellazione in ordine di grandezza, è sicuramente la costellazione più conosciuta. Contiene la nana

rossa Lalande 21185, mag. 7.5, distante 8.1 a.l., la quarta stella più vicina al nostro sistema solare. Questa

stella si pensa possa ospitare un sistema solare simile al nostro. All'interno dell'orsa maggiore vi sono

anche delle galassie, alcune delle quali sono osservabili con un telescopio amatoriale.

Mito:Tra i tanti amori di Zeus vi era anche Callisto, figlia di Licaone, re di Arcadia; dal loro amore

segreto nacque Arcas. Era si accorse tuttavia del tradimento del marito e si vendicò trasformando Callisto

in un orsa; cercò poi di fare in modo che, durante una battuta di caccia, venisse uccisa dallo stesso figlio

Arcas, ormai divenuto adulto ed esperto cacciatore.Ma Zeus intervenne appena in tempo: trasportò l'Orsa

su nel cielo, al sicuro da ogni pericolo, quindi trasformò Arcas in un piccolo orso (Orsa Minore) e lo pose

accanto alla madre.

Oggetti più importanti:

Con l'eccezione di α(alfa) ed ε(eta) Ursa Majoris, le altre 5 stelle del Grande Carro appartengono ad uno

stesso ammasso aperto distante solo 75 anni luce, il più vicino ammasso aperto al nostro Sole.

Zeta Ursa Majoris, detta Mizar, ovvero " la cintura".

Un'altra stella più debole ci appare nelle sue immediate vicinanze; si tratta di Alcor.

Alcor e Mizar, comunemente denominate il fantino e il cavallo, formano quella che viene detta

una doppia visuale, ovvero due stelle apparentemente vicine ma che in realtà sono talmente

distanti da non avere legami gravitazionali.

M 81 (NGC 3031) è una bella galassia spirale di 8&ordt; magnitudine, una delle più brillanti di

tutto il cielo, visibile con un piccolo telescopio come una macchia debolmente luminosa,

notevolmente più brillante verso il centro. Essa copre circa metà del diametro apparente della

Luna. Nel medesimo campo visivo, 0.5° a nord, si trova M 82; le due galassie sono alla stessa

distanza da noi e sono collegate.

M 82 (NGC 3034) è una galassia vicina a M 81, ma meno brillante. Appare come una macchia

allungata ed è ufficialmente classificata come "peculiare". Le fotografie a lunga esposizione

mostrano che è una galassia spirale, vista di profilo, che interagisce con un’enorme nube di gas e

polvere.

M 97 (NGC 3587), distante 2600 a.l., è una grande ma oscura nebulosa planetaria, comunemente

chiamata Nebulosa Civetta.

M 101 (NGC 5457) è una famosa galassia spirale distante 23 milioni di a.l. Le fotografie a lunga

esposizione mostrano che è una galassia visibile di faccia, con bracci di spirale molto ben

162

sviluppati, ma chi la osserva con un piccolo telescopio deve accontentarsi d’intravederla come una

macchia di 9&ordt; magnitudine, grande più della metà del diametro apparente della Luna.

163

Orsa Minore

Ursa Mino(UMi)

A.R. 14h58m

Dec. 75°02'

Abbreviazione: UMi

Visibile dalle latitudini: Tra -10° e +90°

Passa al meridiano25 giugno, alle 21:00

Visibile in : Sempre alla nostra latitudine.

Area totale:256 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 2

Stelle

α(alfa) Ursae minoris (Polaris o Cynosura) è una supergigante gialla distante circa 700 a.l. È una

variabile cefeide che varia tra mag. 2.1 e 2.2 con un periodo di circa 4 giorni. Polaris è anche una

stella doppia, con una compagna di 9&ordt; magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

β(beta) UMi (Kochab), mag. 2.1, è una gigante arancio distante 95 a.l.

γ(gamma) UMi (Pherkad), mag. 3.1, è una stella bianco-azzurra distante 230 a.l. La stella di

5&ordt; magnitudine 11 UMi che si vede vicino non ha con essa alcun legame fisico.

δ(delta) UMi, mag. 4.4, è una stella bianco-azzurra distante 140 a.l.

ε(epsilon) UMi, mag. 4.2, distante 200 a.l., è una gigante gialla con una compagna più debole che

la eclissa ogni 39.5 giorni, provocando una variazione di circa 1/10 di magnitudine, non

avvertibile a occhio nudo.

δ(zeta) UMi, mag. 4.3, è una stella bianco-azzurra distante 110 a.l.

ε(eta) UMi, mag. 5.0, è una stella bianca distante 91 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Draco

Camelopardalis

Cepheus

Descrizione: È la costellazione alla quale appartiene la Stella Polare .

Al suo interno è contenuto il disegno del Piccolo Carro, nota costellazione popolare non compresa tra le

88 ufficiali.

A causa della bassa luminosità apparente delle sue stelle, questa costellazione non è facilmente

individuabile, specie nelle città. Questa costellazione era nota fin dal 600 a.C., assemblata da Talete.

L'orsa minore contiene il polo nord celeste, e ospita la stella Polaris, nota appunto come stella Polare. Nel

2100 la stella polare per effetto della precessione raggiungerà la massima vicinanza al polo, da allora però

si allontanerà sempre più. Le stelle β(beta) e γ(gamma) Ursae minors prendono il nome anche di

Guardiani del polo.

Mito:

164

Rappresenta Arcas, figlio di Zeus e Callisto, posto in cielo accanto alla madre tramutata in orsa (si veda il

mito dell'Orsa Maggiore).

Oggetti più importanti:

α(alfa), ovvero la ben nota Stella Polare; questa stella, che si trova vicinissima al Polo Nord

Celeste, è in realtà una stella doppia.

β(beta) e γ(gamma) sono state assieme chiamate "Guardiani del Polo".

165

Ottante

Octans (Oct)

A.R. 22h10m

Dec. -84°16'

Abbreviazione

Visibile dalle latitudiniTra ° e °

Passa al meridiano

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totalegradi quadrati

Numero di stelle conmagnitudine apparente < 3

Stelle

α(alfa) Octantis, mag. 5.2, è una stella bianca distante 230 a.l.

β(beta) Oct, mag. 4.2, è una stella bianca distante 65 a.l.

δ(delta) Oct, mag. 4.3, è una gigante arancione distante 200 a.l.

ζ(theta) Oct, mag. 4.8, è una gigante arancione distante 250 a.l.

ι(lambda) Oct, distante 36 a.l., è una stella doppia con componenti di mag. 5.5 e 7.6, visibili con

un piccolo telescopio.

nu Oct, mag. 3,8, è una gigante arancione distante 105 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Tucana

Indus

Pavo

Apus

Chamaeleon

Mensa

Hydrus

Descrizione: Debole costellazione nei cui confini rientra il Polo Sud Celeste.

Mito:

Introdotta da Lacaille nel 1752, questa costellazione rappresenta lo sttrumento inventato da John Hadley

nel 1731.

Oggetti più importanti:

Sigma Octantis è attualmente la stella più vicina al Polo Sud Celeste, distandovi circa un grado.

166

167

Pavone

Pavo(Pav)

A.R. 19h10m

Dec. -65°52'

Abbreviazione Pav

Visibile dalle latitudiniTra -90° e +15°

Passa al meridiano 25 agosto, alle 21:00

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale 378 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 1

Stelle:

α(alfa) Pavonis (Peacock), mag. 1.9, una stella bianco-azzurra distante 230 a.l.

β(beta) Pav, mag. 3.4, è una stella bianca distante 91 a.l.

δ(delta) Pav, mag. 3.6, è una stella gialla distante 19 a.l.

ε(eta) Pav, mag. 3.6, è una gigante arancione distante 150 a.l.

θ(kappa) Pav. distante 650 a.l., è una delle più brillanti variabili cefeidi. È una supergigante gialla

che varia tra mag. 3.9 e 4.8 con un periodo di 9.1 giorni.

μ(xi) Pav, distante 310 a.l., è una gigante rossa di mag. 4.4 con una compagna stretta di mag. 8.6,

oscurata dallo splendore della principale.

Sciami meteorici

Delta Pavonidi

Costellazioni confinanti

Cygnus

Lyra

Octans

Apus

Triangulum Australe

Ara

Telescopium

Indus

Descrizione: Modesta costellazione prossima al Polo Sud Celeste.

Mito:Disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500. Uno degli uccelli

celesti rappresentati nel cielo (Apus, Tucana, Grus e Phoenix), fu inserito da Johannes Bayer.

Mitologicamente era sacro a Giunone, la dea che creò dal suo seno la Via Lattea

Oggetti più importanti:

α(alfa) stella di seconda magnitudine, chiamata Stella del Pavone.

168

NGC 6752, distante oltre 20,000 a.l., è un grande ammasso globulare, visibile con un binocolo,

che copre quasi metà del diametro apparente della Luna.

169

Pegaso

Pegasus(Peg)

A.R. 22h37m

Dec. 19°39'

Abbreviazione

Peg

Visibile dalle latitudini

Tra -60° e +90°

Passa al meridiano

Ottobre Visibile in : Autunno.

Area totale 1121 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 5

Stelle

α(alfa) Pegasi (Markab, la sella), mag. 2.5, è una

stella bianco-azzurra distante 100 a.l.

β(beta) Peg (Scheat, la spalla), distante 180 a.l., è una gigante rossa grande 90 volte il diametro del

Sole, che varia da mag. 2.4 a 2.8 con un periodo di circa un mese.

γ(gamma) Peg (Algenib, l’ala), mag. 2.8, è una stella bianco-azzurra distante 490 a.l. È una

variabile del tipo β(beta) Cephei con un periodo di 3 h e 40 min., ma le sue variazioni di

luminosità sono troppo piccole per essere avvertibili a occhio nudo.

ε(epsilon) Peg (Enif, il naso), distante 520 a.l., è una supergigante gialla di mag. 2.4. Con un

piccolo telescopio, o anche con un binocolo, si può vedere una compagna larga di mag. 8.7, di

colore azzurrino. Con un telescopio più grande è visibile anche una compagna più stretta, di

11&ordt; magnitudine.

δ(zeta) Peg (Homam), mag. 3.4, è una stella bianca distante 160 a.l.

ε(eta) Peg (Matar), mag. 2.9, è una gigante gialla distante 170 a.l.

π(pi) Peg è una doppia ottica, visibile con un binocolo, formata da due stelle, una bianca e una

gialla, di mag. 4.3 e 5.6, distanti, rispettivamente, 310 e 320 a.l.

1 Peg, mag. 4.1, è una gigante gialla distante 210 a.l., con una compagna di 9&ordt; magnitudine

visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici

Pegasidi di luglio

Costellazioni confinanti

Andromeda

Lacerta

Cygnus

Vulpecula

Delphinus

Equuleus

170

Acquario

Pesci

Descrizione: La figura di questa costellazione è dominata dal Grande Quadrato composto dalle tre stelle

della costellazione che ci appaiono più luminose alle quali si aggiunge la stella Alpha di Andromeda.

Mito: Quando Perseo affrontò ed uccise la gorgone Medusa decapitandola, dal sangue caduto dalla sua

testa, mischiato con l'acqua del mare, nacque il

cavallo alato Pegaso.

Perseo lo cavalcò quando dovette affrontare il terribile mostro Ceto ( Balena ) per salvare la bella

principessa Andromeda. Molto noto agli astronomi è il quadrato di Pegaso, composto da quattro stelle,

ma una di queste ora fa parte di Andromeda, anche se è ancora nota come δ(delta) Pegasi. Nonostante la

notorietà questo quadrato nel cielo non è interessantissimo ad occhio nudo, essendo poco visibile il suo

contenuto, l'unico oggetto degno di uno sguardo attento è l'ammasso globulare M15.

Oggetti più importanti:

M 15 (NGC 7078) è un brillante ammasso globulare distante 50,000 a.l., al limite della visibilità a

occhio nudo ma facilmente visibile con un binocolo, con vicino una stella di 6&ordt; magnitudine

che ne facilita l’individuazione. Con un’apertura di 150 mm, le sue regioni esterne possono essere

risolte in un gran numero di stelle brillanti: con aperture maggiori si possono vedere stelle fin

verso il suo nucleo denso e splendente.

NGC 7331, distante circa 40 milioni di a.l., è una galassia spirale di 10&ordt; magnitudine visibile,

in condizioni favorevoli, con aperture di 100 mm.

171

PERSEO

Perseus(Per)

A.R. 03h31m

Dec. 44°53'

Abbreviazione Per

Visibile dalle latitudini Tra -35° e +90°

Passa al meridiano

Dicembre

Area totale 615 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 5

Stelle

α(alfa) Persei (Algenib o Mirfak), mag. 1.8,

è una supergigante gialla distante 620 a.l.

Con un binocolo è visibile in questa

regione una manciata brillante di stelle.

β(beta) Per (Algol, il demonio), distante 95 a.l., è la più celebre stella variabile del cielo. È il

prototipo della classe delle binarie a eclisse, in cui due stelle vicine si eclissano periodicamente

l’un l‘altra mentre orbitano intorno al baricentro comune. Nel caso di Algol, le eclissi si verificano

ogni 2.87 giorni, mentre la magnitudine apparente della stella scende da 2.1 a 3.5 per un periodo

di 10 ore, prima di tornare al suo massimo.

γ(gamma) Per, mag. 2.9, è una gigante gialla distante 110 a.l.

δ(delta) Per, mag. 3.0, è una gigante blu distante 330 a.l.

ε(epsilon) Per, distante 680 a.l., è una stella bianco-azzurra di mag. 2.9 con una compagna di mag.

8.1, difficile da vedere con un piccolo telescopio per il contrasto di luminosità.

δ(zeta) Per, distante 1100 a.l., è una supergigante blu di mag. 2.9 con una compagna di mag. 9.4

visibile con un piccolo telescopio.

ε(eta) Per, distante 820 a.l., è una supergigante arancio di mag. 3.8 che, con una compagna blu di

mag. 8.6, forma una bella doppia visibile con un piccolo telescopio. Nel medesimo campo visivo

si vede una spruzzata di stelle di sfondo.

ξ(ro) Per, distante 200 a.l., è una gigante rossa che varia semiregolarmente tra mag. 3.3 e 4.0.

Sciami meteorici

Perseidi

Perseidi di settembre

Costellazioni confinanti

Cassiopeia

Andromeda

Triangulum

Ariete

Toro

172

Auriga

Camelopardalis

Descrizione:

Costellazione famosa per il fatto di comprendere entro la propria area il radiante delle Perseidi, sciame

meteoritico noto anche come "Lacrime di S.Lorenzo", che ricorre con il suo massimo ogni 12 di Agosto.

Fra le stelle, Algol, denominata dagli arabi "occhio del diavolo".

Quasi circumpolare, raggiunge la massima visibilità in Ottobre e Novembre quando alla mezzanotte

spicca allo zenit. Viceversa lambisce l'orizzonte settentrionale in Aprile e Maggio. Confina a Nord con la

Giraffa e Cassiopeia, ad Ovest con Andromeda ed il Triangolo, a Sud con l'Ariete ed il Toro e quindi ad

Est con l'Auriga.

Mito:Figlio di Zeus e Danae, Perseo fù confinato in un'isola deserta insieme alla madre perchè un oracolo

aveva profetato al nonno che il giovane lo avrebbe spodestato. In esilio il re del luogo insidiava Danae,

così per liberarsi di lui lo inviò alla caccia delle Gorgoni, delle tremende creature che con lo sguardo

pietrificavano chiunque le osservasse.

L'eroe, grazie all'aiuto degli dei Atena ed Ermes, riuscì nell'impresa, ed al ritorno dalla sua avventura

s'imbattè in Andromeda che salvò dal mostro marino.

Perseo è noto nella mitologia per aver salvato Andromeda dal mostro marino Cetus. Perseo è raffigurato

nel cielo con una mano alzata che regge la testa mozzata di Medusa, la Gorgone che uccise, il cui occhio

è rappresentato dalla stella Algol. La costellazione è sita in una ottima zona della Via Lattea, molto

luminosa. Molto note sono anche le Persei, ove troviamo delle moteore (Perseidi), che fra il 12 e 13

agosto piovono sul nostro pianeta dando vita ad un suggestivo spettacolo.

Oggetti più importanti:

NGC 869, NGC 884, chiamati anche h e χ(chi) Persei, formano il famoso Doppio ammasso di

Perseo. Sono due ammassi stellari aperti, visibili a occhio nudo e stupendi se osservati con un

binocolo, ciascuno dei quali copre un’area più grande della Luna piena. NGC 869 è il più brillante

e più ricco dei due, contenendo circa 350 stelle, contro le 300 del suo compagno. Entrambi si

trovano a una distanza di circa 7300 a.l. Quando si osservano questi oggetti, i piccoli telescopi

hanno il vantaggio che, con un basso ingrandimento, entrambi gli ammassi sono visibili nel

medesimo campo visivo.

M 34 (NGC 1039), distante circa 1400 a.l., è un brillante ammasso stellare al limite della visibilità

a occhio nudo. È molto meno ricco e denso del doppio ammasso, contenendo circa 80 stelle,

disperse su un’area simile alla grandezza apparente della Luna piena. Un binocolo è appena

sufficiente a risolverlo nelle singole stelle, mentre lo si vede bene con un piccolo telescopio.

173

174

Pesce Australe

Piscis australis(Psa)

A.R. 22h25m

Dec. -31°34'

Abbreviazione:PsA

Visibile dalle latitudini:Tra ° e °

Passa al meridiano:

Visibile in: Autunno

Area totale _gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Stelle:

α(alfa) Piscis austrini (Fomalhaut, la bocca del pesce), mag. 1.2, è una stella bianco-azzurra

distante 22 a.l.

β(beta) PsA, distante 170 a.l., è una doppia ottica formata da una principale bianca di mag. 4.3 e

da una compagna di mag. 7.8, visibile con un piccolo telescopio.

γ(gamma) PsA, distante 190 a.l., è una doppia formata da due stelle di mag. 4.5 e 8.1, difficili da

separare con un piccolo telescopio per il contrasto di magnitudine.

ε(eta) PsA, distante 420 a.l., è una doppia stretta formata da due stelle bianco-azzurre di mag. 5.8

e 6.8, separabili con un’apertura di 100 mm e un forte ingrandimento.

Sciami meteorici:

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Acquario

Capricorno

Microscopium

Grus

Sculptor

Descrizione: Piccola costellazione situata vicino l'Acquario.

Mito: Secondo una leggenda Siriana, la dea Derceto, caduta in un lago, venne portata in salvo da un

grosso pesce.

Come ricompensa per il suo gesto, la dea pose il pesce tra le stelle.

Mito:I pesce australe è una costellazione nota dall'antichità, e spesso è raffigurato come un pesce che

beve acqua da un anfora del vicino aquarius. Il pesce è identificato come Oannes, il dio pesce babilonese,

considerato il è padre dei Pesci zodiacali.

Oggetti più importanti:

α(alfa) Piscis Australi, nota come Fomalhaut (in arabo " Bocca del Pesce").È una stella molto

brillante a soli 22 anni luce di distanza.

M 46 (NGC 2437), distante circa 6,000 a.l., è un ammasso di 8&ordt; magnitudine di circa 150

stelle di luminosità debole e notevolmente uniforme, per lo più della 10&ordt; magnitudine. Con

175

un piccolo telescopio, M 46 è visibile come una luccicante "polvere di stelle". Sul bordo

settentrionale dell’ammasso si trova la nebulosa planetarie NGC 2438, di 11&ordt; magnitudine.

Questa non è collegata con l’ammasso, ma è un oggetto in primo piano, distante circa 3,000 a.l.

M 47 (NGC 2422), distante 3,800 a.l., è un ammasso, visibile a occhio nudo, di circa 50 stelle, la

più brillante delle quali è di 6&ordt; magnitudine.

M 93 (NGC 2447), distante 3,600 a.l., è un ammasso, visibile con un binocolo, di circa 60 stelle

di 8&ordt; magnitudine o più deboli, disposte a forma di cuneo.

NGC 2477, distante 6,200 a.l., è un grande ammasso di circa 300 stelle, visibile con un binocolo

come un globo non molto denso.

NGC 2451 distante 1,700 a.l., è un grande e brillante ammasso di 50 stelle con al centro la stella c

Puppis, una supergigante arancio di mag. 3.6.

176

Pesce Volante

Volans(Vol)

A.R. 07h40m

Dec. -69°37'

AbbreviazioneVol

Visibile dalle latitudini Tra ° e °

Passa al meridiano

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totalegradi quadrati

Numero di stelle conmagnitudine apparente < 3

Stelle:

α(alfa) Volantis, mag. 4.0, è una stella bianca distante 78 a.l.

β(beta) Vol, mag. 3.8, è una gigante arancio distante 190 a.l.

γ(gamma) Vol, distante 130 a.l., è una doppia con componenti bianca e gialla di mag. 3.8 e 5.7,

separabili con un piccolo telescopio.

δ(delta) Vol, mag. 4.0, è una supergigante gialla distante 2,400 a.l.

ε(epsilon) Vol, distante 390 a.l., è una stella blu di mag. 4.4 con una compagna di 8&ordt;

magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Carina

Dorado

Vela

Chamaleon

pictor

Descrizione: Piccola

costellazione in

prossimità della Carena.

Mito:Costellazione

moderna introdotta da

Bayer nel 1603.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti di

particolare rilievo.

177

Pesci

Pisces (Psc)

A.R. 00h53m

Dec. 15°29'

Abbreviazione

Psc

Visibile dalle latitudini Tra -90° e +65°

Passa al meridiano

10 novembre, alle 21:00

Visibile in : Autunno

Area totale 506 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 0

Stelle:

α(alfa) Piscium (Al Rischa, la corda), distante 98 a.l., è una doppia con un periodo orbitale di 720

anni. Attualmente le due componenti si stanno avvicinando e, per separarle, sono necessari

un’apertura di almeno 75 mm e un forte ingrandimento. Entrambe le stelle, di mag. 4.3 e 5.2, sono

binarie spettroscopiche. Il loro colore è bianco-azzurro, anche se ad alcuni osservatori la stella più

brillante appare verde.

β(beta) Psc, mag. 4.5, è una stella bianco-azzurra distante 320 a.l.

γ(gamma) Psc, mag. 3.7, è una gigante gialla distante 160 a.l.

δ(zeta) Psc, distante 110 a.l., è una doppia larga con componenti di mag. 4.9 e 6.3, visibile anche

con i più piccoli telescopi.

ε(eta) Psc, mag. 3.6, è la stella più brillante della costellazione. È una gigante gialla distante 140

a.l.

θ(kappa) Psc, mag. 4.9, è una stella bianco-azzurra distante 98 a.l., con una compagna ottica di

6&ordt; grandezza, visibile con un binocolo.

ρ(ro) Psc, mag. 5.4, è una stella bianca, distante 98 a.l., che forma una doppia ottica, facilmente

visibile con un binocolo, con la gigante arancio 94 Piscium, mag. 5.5, distante 390 a.l.

ψ(psi)1 Psc, distante 390 a.l., è una doppia larga formata da due stelle bianco-azzurre, di mag. 5.3

e 5.6, visibili con un piccolo telescopio o perfino con un buon binocolo.

19 Psc (TX Psc) è una stella variabile di colore rosso cupo, visibile con un binocolo, che fluttua

intorno alla 5&ordt; o 6&ordt; magnitudine.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Triangulum

Andromeda

Pegasus

Acquario

Cetus

Ariete

178

Descrizione: Debole ma estesa costellazione zodiacale a forma di ampia V con vertice nella stella in

apparenza più luminosa.

Mito: I pesci rappresentano un simbolo sacro per il popolo Ebraico; i primi Cristiani li identificavano

come simbolo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci compiuto da Gesù.

Nel 7 d.C., proprio in tale costellazione, vi fu una tripla congiunzione di Giove e Saturno ed alcuni storici

suppongono che fu questo l'astro che venne poi ricordato come la stella di Betlemme, apparsa alla nascita

del Cristo, è sicuramente fra le più antiche, raffigura due pesci legati per la coda, il nodo nel cielo è

raffigurato dalla stella α(alfa) Piscium. Le leggende narrano che Venere e il figlio Cupido si

trasformarono in pesci per fuggire dall'attacco del mostro Tifone. In primavera la costellazione dei pesci

ospita l'equinozio di primavera. Questo evento prima avveniva nell'Ariete ma ora si p spostato nei Pesci a

causa della precessione degli equinozi.

Oggetti più importanti:

M 74 (NGC 628) è una galassia spirale distante 22.5 milioni di a.l., visibile di faccia. In

condizioni favorevoli, la si può intravedere con un piccolo telescopio, ma per vederla bene è

necessaria un’apertura di almeno 150 mm.

179

Pittore

Pictor(Pic)

A.R. 05h23m

Dec. -51°22'

Abbreviazione Pic

Visibile dalle latitudini Tra ° e °

Passa al meridiano

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 0

Stelle

α(alfa) Pictoris, mag. 3.3, è una stella bianca distante 52 a.l.

β(beta) Pic, mag. 3.9, è una stella bianca distante 78 a.l.

γ(gamma) Pic, mag. 4.5, è una gigante arancio distante 260 a.l.

δ(delta) Pic, mag. 4.8, è una stella bianco-azzurra di distanza incerta.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Dorado

Carena

Colomba

Poppa

Volpe

Bulino

Descrizione: Piccola e modesta

costellazione posta tra la Carena

e Dorado.

Mito: Introdotta da Lacaille nel

1752, questa costellazione era in

origine detta Equuleus Pictoris

ovvero Cavalletto del Pittore.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti di

particolare rilievo.

180

Poppa

Puppis(Pup)

A.R. 07h52m

Dec. -32°37'

Abbreviazione Pup

Visibile dalle latitudini Tra 90° e 40°

Passa al meridiano

Visibile in: Primavera

Area totale 673 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Stelle

δ(zeta) Puppis (Naos, nave), mag. 2.3, è una

brillante stella bianco-azzurra distante 1,500

a.l., una delle stelle più calde conosciute, con

una temperatura superficiale di 35,000° C.

μ(xi) Pup, mag. 3.3, è una supergigante gialla

distante 750 a.l. Con un binocolo è visibile

una compagna ottica di colore arancio, mag. 5.3, distante 320 a.l.

π(pi) Pup, mag. 2.7, è una gigante arancio distante 130 a.l.

ξ(ro) Pup, mag. 2.8, è una gigante gialla distante 300 a.l. È una variabile del tipo δ(delta) Scuti, il

cui splendore varia di 1/10 di magnitudine con un periodo di 3 h e 23 min.

η(tau) Pup, mag. 2.9, è una gigante gialla distante 82 a.l.

θ(kappa) Pup, distante 360 a.l. è una straordinaria stella doppia con componenti bianco-azzurre

quasi identiche, di mag. 4.5 e 4.6, facilmente separabili con un piccolo telescopio.

ι(lambda) Pup è una doppia ottica. L1, mag. 4.9, è una stella bianco-azzurra distante 550 a.l.; L2

è una gigante rossa variabile semiregolare, distante 180 a.l., che fluttua tra la 3&ordt; e la 6&ordt;

magnitudine con un periodo medio di 140 giorni.

λ(ni) Pup, distante 1,500 a.l., è una binaria a eclisse del tipo β(beta) Lyrae, che varia tra mag. 4.5 e

5.1 con un periodo di 35 ore.

Sciami meteorici

Pi Puppids

Zeta Puppids

Puppid-Velids

Costellazioni confinanti

Monoceros

Pyxis

Vela

Carina

Columba

181

Canis Major

Hydra

Descrizione: Grande costellazione vicina alla Vela e la Carena, con le quali formava l'antica costellazione

dela nave Argo. Le lettere greche utilizzate per indicare le stelle più luminose della antica costellazione

della Nave Argo non sono state modificate dopo la sua suddivione in tre costellazioni distinte come

vorrebbe la convenzione di Bayer.

Mito: Questa grande costellazione era in origine contenuta nella antica costellazione dela Nave Argo.Nel

1756 Lacaille divise la troppo estesa Nave Argo in Puppis che è la più grande delle quattro parti della

Nave, le altre parti sono Carina, Pyxis e Vela.

Oggetti più importanti:

M 46 (NGC 2437), distante circa 6,000 a.l., è un ammasso di 8&ordt; magnitudine di circa 150

stelle di luminosità debole e notevolmente uniforme, per lo più della 10&ordt; magnitudine. Con

un piccolo telescopio, M 46 è visibile come una luccicante "polvere di stelle". Sul bordo

settentrionale dell’ammasso si trova la nebulosa planetarie NGC 2438, di 11&ordt; magnitudine.

Questa non è collegata con l’ammasso, ma è un oggetto in primo piano, distante circa 3,000 a.l.

M 47 (NGC 2422), distante 3,800 a.l., è un ammasso, visibile a occhio nudo, di circa 50 stelle, la

più brillante delle quali è di 6&ordt; magnitudine.

M 93 (NGC 2447), distante 3,600 a.l., è un ammasso, visibile con un binocolo, di circa 60 stelle

di 8&ordt; magnitudine o più deboli, disposte a forma di cuneo.

NGC 2477, distante 6,200 a.l., è un grande ammasso di circa 300 stelle, visibile con un binocolo

come un globo non molto denso.

NGC 2451 distante 1,700 a.l., è un grande e brillante ammasso di 50 stelle con al centro la stella c

Puppis, una supergigante arancio di mag. 3.6.

182

183

Reticolo

Reticulum(Ret)

A.R. 03h54m

Dec. -60°31'

Abbreviazione

Ret

Visibile dalle latitudini

Tra ° e °

Passa al meridiano

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale

gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3

Stelle

α(alfa) Reticoli, mag. 3.4, è una gigante gialla distante 390 a.l.

β(beta) Ret, mag. 3.9, è una stella arancio distante 55 a.l.

δ(zeta) Ret, distante 40 a.l., è una doppia larga, visibile a occhio nudo o

con un binocolo, formata da due stelle gialle, simili al Sole, di mag. 5.2 e 5.5.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Idra

Orologio

Dorado

Descrizione: Piccola e debole costellazione a

forma di rombo. posta tra Dorado e l'Orologio.

Mito: Introdotta da Lacaille nel 1752, questa

costellazione rappresenta uno strumento usato per

misurare la posizione delle stelle.

Oggetti più importanti:

Non presenta oggetti di particolare rilievo, vicino

a questa troviamo la Grande nube di Magellano

184

Saetta (Freccia)

Sagitta(Sge)

A.R. 19h40m

Dec. 17°00'

Abbreviazione

Sge

Visibile dalle latitudini

Tra -70° e +90°

Passa al meridiano

Settembre

Visibile in: Estate

Area totale 80 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 0

Stelle

α(alfa) Sagittae, mag. 4.4, è una gigante gialla distante 620 a.l.

β(beta) Sge, mag. 4.4, è una gigante arancio distante 650 a.l.

γ(gamma) Sge, mag. 3.5, la stella più brillante della costellazione, è una gigante arancio distante

170 a.l.

δ(delta) Sge, mag. 3.8, è una gigante rossa distante 550 a.l.

δ(zeta) Sge, distante 150 a.l., una stella doppia di mag. 5.0 e 8.8, separabile con un piccolo

telescopio.

Sciami meteorici

nessuno

Costellazioni confinanti

Vulpecula

Hercules

Aquila

Delphinus

Descrizione: Stretta costellazione vicina al Cigno e posta in una ricca regione di stelle della Via Lattea.

Mito: Saetta è la freccia ma a chi appartenga questa freccia è ancora argomento di discussione.

Nella mitologia greca era la freccia che Apollo scagliò contro i Ciclopi.

Era anche una delle frecce di Cupido. secondo un’altra leggende la freccia del Sagittario fu lanciata da

Ercole. Il Sagitta si trova in una ottima posizione nella Via Lattea e offre particolari oggetti da osservare.

Oggetti più importanti:

185

M 71 (NGC 6838), distante 18,000 a.l., è un denso ammasso stellare di 7&ordt; magnitudine,

visibile con un binocolo come una macchiolina nebbiosa. È comunemente classificato come un

ammasso globulare, ma alcuni ritengono che si tratti di un ammasso ricco aperto.

M27, posta poco fuori il confine della costellazione e detta Nebulosa Dumbbell, è la seconda

nebulosa planetaria piu` estesa conosciuta, con un diametro di circa 3 anni luce; al suo centro vi è

una delle più calde nane bianche conosciute.

WZ Sge è una nova ricorrente che, nel 1913 e nel 1946, brillò aumentando dalla 15&ordt; alla

7&ordt; magnitudine; vale la pena di tenere sotto controllo il punto in cui essa si trova,

nell’eventualità di un altro brillamento.

186

Sagittario

Sagittarius(Sgr)

A.R. 19h23m

Dec. -29°53'

Abbreviazione Sgr

Visibile dalle latitudini Tra -90° e +55°

Passa al meridiano 20 agosto, alle 21:00

Visibile in : Autunno

Area totale 867 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 5

Stelle

α(alfa) Sagittarii (Rukbat o Al Rami), mag.

4.0. è una stella bianco-azzurra distante 200

a.l. Nasl (γ(gamma) Sagittarii) binaria

rosso-arancio magn.3

β(beta) Sgr è una doppia ottica le cui

componenti sono visibili distintamente a occhio nudo. β(beta)1 Sgr (Arkab Prior), mag. 3.9, è una

stella bianco-azzurra distante 220 a.l., con una compagna di mag. 7.3 visibile con un piccolo

telescopio; β(beta)2 Sgr (Arkab Posterior), mag. 4.3, è una stella bianca distante 130 a.l.

γ(gamma) Sgr (AI NasI), mag. 3.0, è una gigante gialla distante 120 a.l.

δ(delta) Sgr (Kaus Meridionalis), mag. 2.7, è una gigante arancio binaria distante 82 a.l.

ε(epsilon) Sgr (Kaus Australis), mag. 1.9, la stella più brillante della costellazione, è una stella

bianco-azzurra binaria distante 85 a.l.

ι(lambda) Sgr (Kaus Borealis), mag. 2.8, è una gigante arancio distante 98 a.l.

ζ(sigma) Sgr (Nunki), mag. 2.0, è una stella bianco-azzurra distante 210 a.l.

δ(zeta) Sgr (Ascella ) binaria bianca magn. 2,7

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Aquila

Scutum

Ophiuchus

Scorpione

Corona Australis

Telescopium

Microscopium

Capricorno

Descrizione: Costellazione zodiacale in direzione del centro della nostra galassia.

Caratteristica la forma a teiera.

187

Mito: Mezzo uomo e mezzo cavallo, nel mito greco era Chirone, un essere immortale che eccelleva nelle

arti, tanto che insegnò ad Esculapio, figlio del dio Apollo, quella della medicina. Fù anche il tutore di

Achille, l'eroe di Troia, oltre che di Giasone e di Ercole. Proprio quest'ultimo ne decretò la morte

ferendolo per errore con una freccia durante lo scontro con l'Hydra. Gravemente ferito, Chirone supplicò

Zeus affinchè lo liberasse dalle sofferenze togliendogli il dono dell'immortalità. Il dio accolse le sue

richieste portandolo poi eternamente in cielo a ricordo della sua saggezza Chirone era un eccellente

arciere ed inventò la costellazione del Sagittario a sua memoria. Spesso questa costellazione è detta

"l'Arciere".

Un altra leggenda afferma che Giove pose il sagittario vicino allo Scorpione per allontanarlo da Orione.

Questa costellazione era così raffigurata fin dai tempi dei Greci, ma la sua origine probabilmente è da

attribuire alla civiltà sumera in Mesopotamia, che vedeva il Dio della guerra Nergal come un arciere.

Oggetti più importanti:

Il Sagittario contiene una delle parti più luminose della Via Lattea, chiamata la Nube Stellare del

Sagittario e composta di milioni di stelle la cui luce si mescola sino a creare l'effetto di questa immensa

nube brillante.

Dietro di essa si trova il centro della nostra Galassia.

Il Sagittario è la costellazione che contiene più oggetti di Messier in assoluto:

M 8 (NGC 6523), la Nebulosa laguna, è una famosa nebulosa gassosa, visibile a occhio nodo, che

circonda l’ammasso stellate

NGC 6530, M 8, che copre un’area pari a due volte le distensioni apparenti della Luna piena, è un

bell’oggetto da osservare con un binocolo o un telescopio. Verso il centro della nebulosa c’è una

fenditura scura. Nella parte orientale si trova NGC 6530, un ammasso di circa 25 stelle di 7&ordt;

mag. o più deboli, che evidentemente si sono formate di recente dal gas circostante. Il lato

occidentale della nebulosa è dominato da due stelle, la più brillante delle quali è 9 Sagittarii, di

9&ordt; mag. Nelle fotografie a lunga esposizione, la nebulosa appare di un rosso intenso, ma

visualmente essa appare bianco-latte. M 8 è a circa 5,000 a.l. di distanza.

M 17 (NGC 6618), la Nebulosa Omega o Ferro di cavallo, è un’altra famosa nebulosa, non tanto

grande e luminosa quanto M 8. Vista con un piccolo telescopio, appare come una macchia

allungata; vista con un telescopio più potente, appare a forma di ferro di cavallo. M 17 è distante

5,000-6,000 a.l. A circa 1° a sud c’è M 18 (NGC 6613), un ammasso aperto di circa 12 stelle di

mag. 8 o più deboli.

M 20 (NGC 6514), la Nebulosa Trifida, è una nube luminosa di gas, visualmente molto meno

impressionante di quanto non appaia nelle fotografie a colori. Anche un telescopio di medie

dimensioni mostra soltanto una macchia diffusa di luce, con al centro una stella doppia di 7&ordt;

e 8&ordt; mag., chiamata HN 40, evidentemente nata da essa. La Nebulosa Trifida deve questo

nome a tre bande scure di polvere che la dividono in tre parti, come si può vedere nelle fotografie

a lunga esposizione. Si ritiene che sia un po’ più distante da noi di M 8, di cui si trova a 1.5° a

nord. Nel medesimo campo visivo di M 20 si trova l’ammasso aperto M 21 (NGC 6531), formato

da circa 50 stelle tra l’8&ordt; e la 12&ordt; magnitudine.

M 22 (NGC 6656), distante circa 10,000 a.l., un ricco ammasso globulare, uno dei più belli

dell’intera volta celeste, secondo solo a ω(omega) Centauri e a 47 Tucanae. Appena visibile a

occhio nudo, M 22 è facilmente visibile con un binocolo. Con un piccolo telescopio se ne può

scorgere la forma ellittica. Un’apertura di 75 mm comincia a risolverne le regioni esterne e, con

un’apertura maggiore, si può vedere che le sue stelle più brillanti sono rossastre. Il suo nucleo non

è tanto denso quanto quello di molti altri ammassi globulari.

M 23 (NGC 6494), distante 4,500 a.l., un ammasso aperto di 120 stelle, ben visibile con un

binocolo o un piccolo telescopio. Ha una forma allungata ed è costituito da stelle di 9&ordt; mag.

di aspetto uniforme, alcune disposte ad arco.

188

M 24 è un vasto e ricco campo stellare della Via Lattea a sud di M 17 ed M 18. Alcuni osservatori

restringono il nome M 24 a un ammasso molto più piccolo, di circa 50 stelle, chiamato anche

NGC 6603. L’intera nube stellare della Via Lattea in questa regione misura circa 2° x 1° ed è una

delle parti della Via Lattea meglio visibili a occhio nudo.

M 25 (IC 4725), distante 1,800 a.l., è un ammasso aperto di circa 50 stelle di mag. 6 o più debole.

L’ammasso contiene la variabile cefeide U Sgr, che varia da mag. 6.3 a 7.1 con in periodo di 6

giorni e 18 ore.

M 55 (NGC 6809), distante 19,000 a.l., è un ammasso globulare di aspetto nebuloso, visibile con

un binocolo. Con un piccolo telescopio si possono risolvere le singole stelle e vedere che il suo

centro è poco denso.

189

Scorpione

Scorpius(Sco)

A.R. 16h52m

Dec. -35°20'

Abbreviazione Sco

Visibile dalle latitudini Tra -90° e +40°

Passa al meridiano

20 luglio alle 21:00

Visibile in : Estate

Area totale

497 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3 9

Stelle

α(alfa) Scorpii (Antares), distante 330 a.l., è una supergigante rossa grande 300 volte il diametro

del Sole. É una variabile semiregolare, che fluttua tra mag. 0.9 e 1.1 con un periodo medio di circa

5 anni. Antares ha una compagna blu, tanto stretta che per vederla sono necessarie un’apertura di

almeno 75 mm e perfette condizioni atmosferiche.

β(beta) Sco (Graffias, il granchio), distante 540 a.l., è una doppia formata da due stelle bianco-

azzurre di mag. 2.6 e 4.9, separabili anche col più modesto telescopio.

δ(delta) Sco (Dschubba), mag. 2.3, una stella bianco-azzurra distante 70 a.l.

ε(epsilon) Sco, mag. 2.3, è una gigante arancio distante 70 a.l.

ζ(theta) Sco, mag. 1.9, una supergigante bianco-gialla distante 910 a.l.

ι(lambda) Sco (Shaula, il pungiglione), mag. 1.6, è una stella bianco-azzurra distante 270 a.l.

nu Sco, distante 550 a.l., è una stella quadrupla simile alla famosa Doppia doppia in Lyra. Con un

piccolo telescopio, nu Scorpii appare come una doppia larga, con componenti bianco-azzurre di

mag. 4.0 e 6.3. Con un telescopio di 75 mm e un forte ingrandimento si può vedere che la stella

più debole è una doppia stretta di mag. 6.8 e 7.8. La stella più brillante è una doppia ancora più

stretta, di mag. 4.4 e 6.4, separabile con un’apertura di 150 mm.

μ(xi) Sco, distante 85 a.l., è una celebre stella multipla. I piccoli telescopi la mostrano come una

stella bianca di mag. 4.2 con una compagna arancio di mag. 7.2; nello stesso campo visivo si nota

una coppia più debole, chiamata Struve 1999, composta di due stelle di mag. 7.2 e 8.0,

gravitazionalmente connesse a μ(xi) Scorpii. A prima vista μ(xi) Scorpii sembra quindi un’altra

Doppia doppia. Ma la stella più brillante è essa stessa una

doppia stretta, costituita da due stelle identiche di mag. 4.9

che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 46

anni. Nel 1976, quando si trovavano alla massima distanza,

erano separabili con un’apertura di 100 mm, ma verso il

1997, quando la distanza era minima, era impossibile

separarle con i telescopi per dilettanti.

Sciami meteorici

Alpha Scorpiids

Omega Scorpiids

190

Costellazioni confinanti

Sagittario

Ophiuchus

Bilancia

Lupus

Norma

Ara

Corona Australis

Descrizione: Costellazione zodiacale adiacente al Sagittario.

Mito:Giunone, la moglie di Giove, mal sopportava gli uomini troppo vanitosi; tra questi vi era Orione,

che amava decantare la sua imbattibilità come cacciatore.

Giunone decise di dargli una lezione: pose così uno Scorpione lungo il sentiero che Orione percorreva

ogni giorno e quando il cacciatore passò, lo Scorpione lo punse mortalmente.

Diana, dea della Luna e della caccia, implorò Giove di porre il suo corpo tra le stelle ma anche Giunone

insisteva affinché lo Scorpione venisse posto in cielo per onoralo come il conquistatore di Orione.

Alla fine Giove le accontentò entrambe: pose sia Orione che lo Scorpione nel cielo ma in direzioni

opposte; inoltre collocò il Sagittario, pronto a colpire, vicino allo Scorpione per impedirgli di raggiungere

Orione. Alpha Scorpii, detta Antares, che individua il cuore dello Scorpione.

Il pianeta Marte veniva chiamato dai greci Ares, in onore del loro dio della guerra; colpiti dalla

somiglianza di colore e luminosità tra Ares e questa stella, le diedero allora il nome di Antares, "il

rivale di Ares".

Oggetti più importanti:

M 4 (NGC6121) è un grande ammasso globulare di 7&ordt; magnitudine, visibile con un

binocolo. Con un telescopio di 100 mm si possono rilsolverne le singole stelle e notare una barra

di stelle attraverso il centro dell’ammasso. M 4 è più disperso di altri ammassi globulari e non ha

una forte concentrazione centrale. Distante 7,500 a.l., è uno degli ammassi globulari più vicini a

noi.

M 6 (NGC 6405), distante 1,300 a.l., è un ammasso stellare di 6&ordt; magnitudine, facilmente

visibile con un binocolo, che copre un’area all’incirca uguale a quella della Luna piena. È formato

da circa 50 stelle disposte in catene radiali. La stella più brillante dell’ammasso è una gigante

rossa variabile irregolare chiamata BM Sco, che varia tra 6&ordt; e 8&ordt; magnitudine.

M 7 (NGC 6475), distante 800 a.l., è un brillante ammasso stellare, visibile a occhio nudo, con un

diametro apparente due volte quello della Luna. Le sue stelle, una cinquantina, sono facilmente

risolubili con un binocolo o un piccolo telescopio; le più brillanti sono di 6&ordt; magnitudine e

appaiono disposte in catene.

M 80 (NGC 6093), distante 36,000 a.l., è un piccolo ammasso globulare, visibile con un binocolo

o un piccolo telescopio, che appare simile alla testa di una cometa.

NGC 6231, distante 6,000 a.l., è un grande ammasso di circa 120 stelle, visibile a occhio nudo,

che si trova in una ricca zona della Via Lattea, che vale la pena di esplorare con un binocolo. Le

stelle più brillanti del gruppo sono di 6&ordt; magnitudine e somigliano a Pleiadi in miniatura. Fa

parte di questo ammasso anche δ(zeta)1 Scorpii, una supergigante blu di mag. 4.7. NGC 6231 è

connesso con un più vasto ammasso aperto di stelle più deboli, chiamato H 12, visibile con un

binocolo, che si trova 1° a nord. La catena di stelle che collega NGC 6231 e H 2 forma uno dei

bracci di spirale della nostra Galassia.

191

192

Scultore

Sculptor (Scl)

A.R. 01h00m

Dec. -38°31'

Abbreviazione

Scl

Visibile dalle latitudini

Tra ° e °

Passa al meridiano

Visibile in: Autunno/Inverno

Area totale gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Stelle

α(alfa) Sculptoris, mag. 4.3, una stella bianco-azzurra distante 420 a.l.

β(beta) Scl, mag. 4.4, è una stella bianco-azzurra distante 250 a.l.

γ(gamma) Scl, mag. 4.4, è una gigante gialla distante 150 a.l.

δ(delta) Scl, mag. 4.5, è una stella bianca distante 160 a.l.

ε(epsilon) Scl, distante 98 a.l., è una stella doppia di mag. 5.3 e 9.4, visibile con un piccolo

telescopio.

θ(kappa) Scl, distante 91 a.l., è una doppia stretta con componenti di mag. 6.2 e 6.3, al limite della

risoluzione con un telescopio di 100 mm.

R ScI è una stella rossa variabile semiregolare, che fluttua tra mag. 5.8 e 7.7 con un periodo medio

di circa un anno.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Acquario

Balena

Gru

Fornace

Fenice

Descrizione: Piccola costellazione prossima alla Balena e l'Acquario. non molto importante sia come

storia che come luminosità e oggetti contenuti. L'unica caratteristica importante è che contiene il polo sud

galattico.

Mito: Disegnata nel 1752 da Lacaille, questa costellazione era nota in origine come Equuleus Sculptoris,

ovvero il Cavalletto dello Scultore.

Oggetti più importanti:

193

NGC 55, distante circa 6 milioni di a.l., è una galassia spirale di 9&ordt; magnitudine, visibile di

profilo, di forma e dimensioni simili a quelle di NGC 253, ma non altrettanto luminosa.

NGC 253, distante circa 9 milioni di a.l., è una galassia spirale di 9&ordt; magnitudine, visibile

quasi di profilo, a forma di sigaro. Lunga circa 0.5° è visibile con un binocolo, ma per

distinguerne il rigonfiamento centrale e i bracci è necessaria un’apertura di almeno 100 mm.

194

Scudo

Scutum(Sct)

A.R. 18h39m

Dec. -10°53'

Abbreviazione

Sct

Visibile dalle latitudini

Tra -90° e +80°

Passa al meridiano

Agosto

Visibile in: Estate.

Area totale 109 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 Nessuna

Stelle

α(alfa) Scuti, mag 3.9., è una gigante arancio distante 200 a.l.

δ(delta) Sct, distante 160 a.l., è il prototipo di una rara classe di stelle variabili, che pulsano con un

periodo di poche ore, producendo lievi variazioni di luminosità. δ(delta) Scuti varia da mag. 4.7 a

4.8 con un periodo di 4 h e 40 min.

Sciami meteorici

Scutidi di giugno

Costellazioni confinanti

Aquila

Sagittario

Serpens Cauda

Descrizione: È una delle più piccole costellazioni.

Caratteristica la forma a rettangolo schiacciato.

Mito: Si tratta di una costellazione moderna creata dall'astronomo Hevelius nel 1690 in onore di John

Sobieski III di Polonia, il quale sette anni prima aveva fermato l'avanzata dei Turchi verso Vienna.

Il nome completo della costellazione è Scutum Sobiescianum, ovvero "lo. scudo di Sobieski ", in

riferimento al suo stemma di famiglia

Oggetti più importanti:

M26 è un altro ammasso aperto composto da poche stelle e considerevolmente meno luminoso di

M11.

M 11 (NGC 6705), l’ammasso "delle Anitre selvatiche", è uno spettacolare ammasso aperto di

circa 200 stelle, che copre un’area pari a un terzo della grandezza apparente della Luna. Deve il

suo nome alla forma a ventaglio, che somiglia a un volo di anitre selvatiche. Visto con un

195

binocolo, appare come una macchia nebulosa, ma con un telescopio, a ingrandimenti di circa x

100, si suddivide in un campo scintillante di "polvere di stelle". All’apice del ventaglio c’è una

stella di 8&ordt; magnitudine. Dista 5,700 a.l.

196

Sestante

Sextans(Sex)

A.R. 10h06m

Dec. -01°08'

Abbreviazione Sex

Visibile dalle latitudini Tra -80° e +80°

Passa al meridiano Aprile

Visibile in: Primavera

Area totale 314 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 Nessuna

Stelle

α(alfa) Sextantis, mag. 4.5, è una stella bianca distante 330 a.l.

β(beta) Sex, mag. 5.1, è una stella bianco-azzurra distante 520 a.l.

γ(gamma) Sex, mag. 5.1, è una stella bianca distante 230 a.l.

δ(delta) Sex, mag. 5.2, è una stella bianca distante 360 a.l.

Sciami meteorici

Sextantidi

Costellazioni confinanti

Leone

Hydra

Crater

Descrizione: Piccola e debole costellazione vicina al Leone.

Mito: Introdotta nel 1697 dall'astronomo Hevelius, questa costellazione rappresenta uno strumento usato

per misurare le posizioni delle stelle.

Oggetti più importanti:

NGC 3115 è una galassia ellittica di 9&ordt; magnitudine, distante 14 milioni di a.l. Con un

modesto telescopio se ne possono vedere la forma allungata e il centro più luminoso.

197

198

Squadra

Norma(Nor)

A.R. 16h03m

Dec. -52°43'

Abbreviazione Nor

Visibile dalle latitudini Tra -90° e +30°

Passa al meridiano 5 luglio, alle 21:00

Visibile in: Inizio Estate.

Area totale 165 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 Nessuna

Stelle

γ(gamma)2 Normae, mag. 4.0, una gigante gialla distante 130 a.l. Apparentemente vicina ad essa

è γ(gamma)1 Normae, mag. 5.0, una supergigante gialla molto più distante.

δ(delta) Nor, mag. 4.7, è uno stella bianca distante 230 a.l.

ε(epsilon) Nor, distante 490 a.l., è una stella doppia con componenti di mag. 4.8 e 7.5, visibili con

un piccolo telescopio. Ciascuna di queste due stelle è una binaria spettroscopica.

η(iota) Nor, distante 98 a.l., è visibile con un piccolo telescopio come una stella doppia di mag. 4.9

e 8.5.

Sciami meteorici

Gamma Normidi

Costellazioni confinanti

Scorpione

Lupus

Circinus

Triangulum Australe

Ara

Descrizione: Costellazione nota tanto quanto la sua luminosità. Fu inserita da Lacaille, ma

originariamente le stelle di cui è composta facevano parte di Ara e Lupus. Norma è situata in una zona

della Via Lattea molto densa di oggetti celesti.

Mito: Disegnata nel 1756 da Lacaille, questa costellazione rappresenta la squadra di un disegnatore.

Oggetti più importanti:

In questa costellazione sono presenti vari ammassi aperti di cui nessuno visibile ad occhio nudo.

NGC 6087, distante 3600 a.l., è un ammasso di circa 35 stelle, visibile con un binocolo.

NCC 6164-65, un’insolita chiazza di nebulosità al confine di Norma con Ara. Al suo centro, una

giovane e calda stella di 7&ordt; magnitudine, nota solo col suo numero di catalogo: HD 148937.

Il gas di cui è formata la nebulosa è stato espulso dalla stella centrale in una serie di esplosioni.

199

200

Telescopio

Telescopium(Tel)

A.R. 19h15m

Dec. -51°28'

Abbreviazione Tel

Visibile dalle latitudini Tra ° e °

Passa al meridiano

Visibile in parte dalla nostra latitudine in:

Estate

Area totale gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Stelle

α(alfa) Telescopii, mag. 3.5, è una stella bianco-azzurra distante 590 a.l.

δ(delta) Tel consiste di due stelle bianco-azzurre di mag. 5.0 e 5.1 visibili separatamente al

binocolo. Non sono correlate tra loro, essendo distanti rispettivamente 590 e 720 a.l.

ε(epsilon) Tel, mag. 4.5, gigante gialla distante 190 a.l.

δ(zeta) Tel, mag. 4.1, gigante gialla distante 170 a.l.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Sagittario

Pavone

Corona Australe

Altare

Indiano

Descrizione: Piccola costellazione

nei pressi della Corona Australe

Mito: Introdotta nel 1752 da

Lacaille, questa costellazione

rappresenta un lungo telescopio.

Oggetti più importanti: Non sono presenti oggetti di

particolare rilievo

201

Toro

Taurus(Tau)

A.R. 04h06m

Dec. 17°20'

Abbreviazione Tau

Visibile dalle latitudini Tra -65° e +90°

Passa al meridiano

Visibile in: Inverno

15 gennaio alle 21:00

Area totale

797 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3

3

Stelle

α(alfa) Tauri (Aldebaran), mag. 0.9, è una gigante rossa distante 68 a.l. Sebbene sembri far parte

dell’ammasso delle Iadi, in realtà è una stella indipendente in primo piano, grande 40 volte il

nostro Sole.Aldebaran ha una compagna ma è talmente debole da essere visibile a malapena con

un telescopio.

β(beta) Tau (EI Nath), mag. 1.7, è una gigante blu distante 140 a.l.

δ(zeta) Tau, mag. 3.0, e una stella bianco-azzurra distante 490 a.l.

ζ(theta) Tau, distante 150 a.l., è una doppia visibile a occhio nudo o con un binocolo, costituita da

due giganti, bianca e gialla, di mag. 3.4 e 3.9.

θ(kappa) Tau, distante 75 a.l., è una stella bianca di mag. 4.2, che forma una doppia ottica

(visibile a occhio nudo o con un binocolo) con 67 Tauri, una stella bianca di mag. 5.3 distante 120

a.l.

ι(lambda) Tau, distante 330 a.l., è una binaria a eclisse del tipo Algol, che vana tra mag. 3.5 e 4.0

con un periodo di 4 giorni.

ζ(sigma) Tau, distante 110 a.l., è una doppia larga di stelle bianche di mag. 4.7 e 5.1, visibili con

un binocolo.

θ(phi) Tau, distante 290 a.l., è una doppia ottica, separabile con un piccolo telescopio, formata da

una gigante arancio di mag. 5.0 e da una stella bianca di mag. 8.7.

χ(chi) Tau, distante 320 a.l., è una doppia, visibile con un piccolo telescopio, con componenti blu

e oro di mag. 5.4 e 8.2.

Sciami meteorici

Tauridi

Beta Tauridi

Costellazioni confinanti

Auriga

Perseus

Ariete

202

Cetus

Eridanus

Orione

Gemelli

Descrizione: Luminosa costellazione zodiacale dalla forma a V che ne disegna la testa, con un occhio

marcato dalla stella Aldebaran mentre le corna sono individuate dalle stelle β(beta) e δ(zeta).

Mito: Un giorno Giove vide la bella Europa, figlia del re di Sidone, intenta a giocare con le sue ancelle e

ne rimase colpito.

Deciso ad avvicinarla, Giove si tramutò in un maestoso toro, si avvicinò alla fanciulla con cautela per

non spaventarla e quando lei, affascinata da quel docile animale, le salì in groppa, immediatamente balzò

nel mare nuotando sino all'isola di Creta. Qui si rivelò a lei e le confessò la sua passione; per il re degli

dei non fu difficile conquistarla.

La costellazione descrive solo la testa del Toro, forse perche il resto del corpo è stato visto come immerso

nell'oceano.

Oggetti più importanti:

M 1 (NGC 1952), ovvero la famosa Nebulosa del Granchio, composta dai gas eiettai da una

stella esplosa nel 1054 d.C. ed osservata dagli astronomi cinesi.Al suo centro si trova il resto di

questa stella, una piccola stella a neutroni in rapida rotazione su se stessa ma dotata di una

fortissima attrazione gravitazionale.

è la celebre Nebulosa del Granchio (Crab Nebula), nel 1504 si verificò l'esplosione di una

supernova, che creò a sua volta la Nebulosa del Granchio Fu chiamata così nel 1984 da Lord

Rosse, che ne paragonò la forma, vista con il suo telescopio di 72 pollici (183 cm), alla chela di un

granchio. Nonostante la sua fama, è un oggetto deludente per chi l’osserva con un piccolo

telescopio, apparendo come una nebulosità ellittica filamentosa di 8&ordt; magnitudine. Al centro

della nebulosa, fuori della portata dei telescopi per dilettanti, c’è una stella di 16&ordt;

magnitudine, ciò che resta della stella esplosa. Questa debole stella è un pulsar.

Hyades (le Iadi): è un grande e brillante ammasso di circa 200 stelle, che copre oltre 5° di cielo.

Le stelle più brillanti formano una V ben visibile a occhio nudo. Secondo le ultime misurazioni, le

Iadi sono distanti 150 a.l. La distanza delle Iadi è importante perché segna il primo gradino della

nostra scala di distanze nella Galassia. Per le sue dimensioni, l’ammasso delle Iadi è meglio

osservabile con un binocolo che non con un telescopio.

M 45, meglio noto come Pleiades (le Pleiadi), è l’ammasso stellare più brillante e famoso di tutto

il cielo; popolarmente chiamato le Sette sorelle, da un gruppo di ninfe figlie di Atlante e Pleione.

A occhio nudo si possono vedere circa sette stelle; con un binocolo se ne vedono alcune decine.

Dell’ammasso, che dista 415 a.l., fanno parte circa 250 stelle. A differenza delle stelle delle Iadi,

che sono più vecchie e più evolute, le Pleiadi si sono formate negli ultimi 50 milioni di anni, e

comprendono molte giganti blu. La stella più brillante delle Pleiadi è ε(eta) Tauri (Alcyone), mag.

2.9. Altre stelle luminose sono 16 Tau (Celaeno), mag. 5.5; 17 Tau (Electra), mag. 3.7; 19 Tau

(Taygeta), mag. 3.4; 20 Tau (Maia), mag. 3.9; 21 Tau (Asterope), mag. 5.8; 23 Tau (Merope),

mag. 4.2; 27 Tau (Atlas), mag. 3.6; e BU Tau (Pleione), una stella con inviluppo esteso che emette

anelli di gas a intervalli irregolari, fluttuando imprevedibilmente tra mag. 5.0 e 5.5. Le Pleiadi

sono immerse in una debole nebulosità, residuo della nube da cui si sono formate le stelle. Questa

nebulosa è visibile nelle fotografie a lunga esposizione e la parte più luminosa, intorno a Merope,

può essere intravista con un binocolo o un piccolo telescopio, se le condizioni atmosferiche sono

favorevoli.

203

204

Triangolo

Triangulum

A.R.02h03m

Dec.32°20'

Abbreviazione: Tri

Visibile dalle latitudini: Tra -60° e +90°

Passa al meridiano: Dicembre

Visibile in : Autunno

Area totale:

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: 0

Stelle:

α(alfa) Trianguli, mag. 3.4, è una stella bianca distante 59 a.l.

β(beta) Tri, mag. 3.0, è una stella bianca distante 110 a.l.

γ(gamma) Tri, mag. 4.0, è una stella bianco-azzurra distante 150 a.l.

η(iota) Tri, distante 280 a.l., è una stella giallo-dorata di mag. 4.9, con una compagna stretta

azzurra di 7&ordt; magnitudine, visibile con un piccolo telescopio.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti:

Perseus

Andromeda

Pesci

Ariete

Descrizione: Costellazione moderatamente interessante, posta fra Andromeda e l'Ariete, formata da tre

stelle principali che appunto formano un triangolo allungato chiamato Deltoton dai greci. Al suo interno

contiene la galassia M33, la terza più grande delle galassie del gruppo locale dopo Andromeda e la Via

Lattea.

Mito: Per i romani il Triangolo era la rappresentazione celeste della Sicilia, rappresentazione creata da

Giove dopo numerose insistenze di Cerere Oggetti più importanti :

M 33 (NGC 598) è una galassia spirale distante 3.6 milioni di a.l., nel nostro gruppo locale.

Visibile quasi di faccia, copre un’area di cielo più grande della Luna piena. Nonostante la

grandezza e la vicinanza, non è molto appariscente a causa della sua bassa luminosità superficiale.

M 33 è meglio visibile con un binocolo o un piccolo telescopio a basso ingrandimento, per

aumentare il contrasto. A differenza della maggior parte delle galassie, non ha un nucleo stellare

evidente. Per scorgere i bracci di spirale è necessario un telescopio abbastanza potente.

205

206

Triangolo Australe

Triangulum australis (Tra)

A.R. 16h07m

Dec. -65°06'

Abbreviazione TrA

Visibile dalle latitudini Tra + 25° e - 90°

Passa al meridiano luglio

Area totale 110 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3 3

Stelle

α(alfa) Trianguli Australis, mag. 1.9, è una gigante arancio distante 55 a.l.

β(beta) TrA, mag. 2.9, è una stella bianca distante 33 a.l.

γ(gamma) TrA, mag. 2.9, è una stella bianco-azzurra distante 91 a.l.

Sciami meteorici

nessuno

Costellazioni confinanti

Norma

Ara

Circinus

Apus

Descrizione: Piccola costellazione a

forma di triangolo, situata tra l'Altare

ed il Compasso.

Non visibile alla nostra latitudine.

Ascensione Retta centrale: 24 hrs

Declinazione centrale: -65º

Mito: Costellazione moderna

introdotta nel 1603 dall'astronomo

Bayer.

Oggetti più importanti:

NGC 6025, distante 2,000

a.l., è un ammasso di una

trentina di stelle di 7&ordt;

magnitudine o più deboli; è

visibile con un binocolo.

207

Tucano

Tucana(Tuc)

A.R. 23h50m

Dec. -64°56'

Abbreviazione Tuc

Visibile dalle latitudini Tra ° e °

Passa al meridiano

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Stelle

α(alfa) Tucanae, mag. 2.9, è una gigante arancio distante 110 a.l.

β(beta) Tuc è una stella multipla. Un binocolo o un piccolo telescopio mostrano che essa è

composta da due stelle bianco-azzurre quasi identiche, β(beta)1 e β(beta)2, di mag. 4,5, distanti

150 a.l.; vicino si trova una terza stella di mag. 5.1, β(beta)3, distante 93 a.l., e priva di alcun

legame fisico con le prime due.

γ(gamma) Tuc, mag. 4.0, è una stella bianca distante 150 a.l.

δ(delta) Tuc, mag. 4.5, è una stella bianco azzurra distante 250 a.l., con una compagna di 9&ordt;

magnitudine visibile con un piccolo telescopio.

θ(kappa) Tuc, distante 59 a.l., è una doppia con componenti di mag. 5.1 e 7.3, visibili con un

piccolo telescopio. Si ritiene che faccia parte dello stesso sistema anche una stella di 7&ordt;

magnitudine, più discosta.

47 Tuc (NGC 104) è un grande e brillante ammasso globulare, visibile a occhio nudo come una

grande stella sfocata, per cui, nelle vecchie carte stellari, era catalogato come una stella. Per

grandezza e luminosità è secondo soltanto all’ammasso globulare di ω(omega) Centauri. Con

un’apertura di 100 mm si cominciano a risolverne le stelle, e anche con un binocolo si può

vederne il centro brillante. Distante 19,000 a.l., è uno degli ammassi globulari più vicini a noi.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Fenice

Gru

Indiano

Idra

Descrizione: Piccola e debole costellazione posta tra l'Idra Australe ed il Pavone, visibile solo

dall'emisfero australe, è molto vicina al polo sud celeste. Fu introdotta nel 1603 da Johann Bayer,

raffigura un tucano. Al suo interno è contenuta la piccola nube di Magellano e l'amasso globulare

conosciuto come 47 Tucanae.

Mito: Disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F.de Houtman alla fine del 1500.

Rappresenta l'uccello del quale porta il nome.

208

Oggetti più importanti:

NGC 292, la Piccola nube di Magellano, è una galassia satellite della nostra, come la Grande nube

in Dorado. La Piccola nube di Magellano è visibile a occhio nudo come una macchia nebulosa a

forma di girino, larga 3.5°. Con un binocolo o un piccolo telescopio, si risolve in ammassi e nubi

luminose di gas. Si trova a una distanza di 230,000 a.l.

NGC 362 è un ammasso globulare visibile con un binocolo vicino al bordo della Piccola nube di

Magellano, con la quale però non ha alcun legame. In effetti, NGC 362 si trova nella nostra stessa

Galassia, a una distanza di 40,000 a.l.

209

Uccello del Paradiso

Apus(Aps)

A.R. 16h08m

Dec. -76°35'

Abbreviazione Aps

Visibile dalle latitudini Tra -90° e +5°

Passa al meridiano 10 luglio, alle 21:00

Non visibile alla nostra latitudine.

Area totale 206 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3

Nessuna

Stelle

a (alfa) Apodis, mag. 3.8, una gigante arancione

distante 220 a.l.

b β(beta) Aps, mag. 4.2, è una stella gialla distante 110 a.l.

g (gamma) Aps, mag. 3.9, è una stella gialla distante 46 a.l.

d1 d2 (δ(delta)1 δ(delta)2) Aps, distante 390 a.l., è una coppia di stelle giganti arancione, di

magnitudine 4.7 e 5.3, visibili a occhio nudo o con un binocolo.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Triangulum Australe

Circinus

Musca

Chamaeleon

Octans

Pavo

Ara

Descrizione: Piccola costellazione tra il

Pavone e la Mosca, nei pressi del Polo Sud

Celeste.

Mito: Costellazione moderna introdotta da

Bayer nel 1603.

Rappresenta uno degli uccelli che vivono

in Nuova Guinea.

Oggetti più importanti:

Non sono presenti oggetti di particolare

rilievo.

210

Unicorno

Monoceros(Mon)

A.R. 06h58m

Dec. -03°16'

Abbreviazione Mon

Visibile dalle latitudini Tra -85° e +75°

Passa al meridiano

20 febbraio, alle 21:00

Visibile in: Inverno/Primavera

Area totale

482 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3 Nessuna

Stelle

α(alfa) Monocerotis, mag. 3.9, è

una gigante arancione distante 180 a.l.

β(beta) Mon, distante 720 a.l. forse la più bella stella tripla del cielo. In condizioni favorevoli,

anche i più piccoli telescopi sono in grado di separare le tre componenti, di mag. 4.5, 5.2 e 5.6,

che formano un arco di stelle bianco-azzurre.

δ(delta) Mon, mag. 4.2, è una stella bianco-azzurra distante 210 a.l. Ha una compagna ottica di

mag. 5.5, visibile a occhio nudo.

ε(epsilon) Mon, distante 180 a.l., è una doppia facilmente risolubile con un piccolo telescopio. È

composta di due stelle di mag. 4.3 e 6.7, di colore giallo e blu.

S Mon, distante oltre 3000 a.l., è una splendente stella bianco-azzurra di mag. 4.7, situata

nell’ammasso stellare NGC 2264. È una doppia stretta, con una compagna di 8&ordt; magnitudine

visibile con un piccolo telescopio. S Mon è anche lievemente variabile, fluttuando irregolarmente

di pochi decimi di magnitudine.

Sciami meteorici

Monoceridi di Dicembre

Alpha Monoceridi

Costellazioni confinanti

Canis Major

Canis Minor

Gemelli

Hydra

Lepus

Orion

Puppis

Descrizione: L'unicorno è sito fra due costellazioni molto note, orione e il cane minore. La inserì Jakob

Bartsch, e la fece diventare di impiego comune nel 1624. E' sita in una zona della via lattea alquanto ricca

211

di oggetti interessanti, al suo interno si possono trovare nebulose, amassi stellari. Una delle stelle più

famose del Monoceros è Plaskett, una binaria spettroscopica di mag. 6, che prende il nome dell'astronomo

che la scopri (il canadese John S. Plaskett) queste stelle si pensa abbiano circa 55 volte la massa del Sole

Mito:

Inventata dall'astronomo e teologo olandese Petrus Plancius nel 1613 e reintrodotta da Hevelius nel 1690.

Questa costellazione rappresenta l'unicorno, animale mitologico dotato di un lungo corno in mezzo alla

fronte.

Probabilmente l'unicorno nacque come "mitizzazione" del ben più reale rinoceronte.

Oggetti più importanti:

M 50 (NGC 2323), distante circa 2600 a.l., è un grande ammasso di circa 100 stelle, visibile con

un binocolo o un piccolo telescopio. Con un’apertura di circa 100 mm è possibile risolverlo in

deboli stelle, con una stella rossa al centro.

NGC 2232 è un ammasso aperto visibile con un binocolo, con al centro la stella bianco-azzurra di

10&ordt; mag., 10 Mon, distante 1000 a.l.

NGC 2237-9, NGC 2244 è una complessa combinazione di una debole nebulosa diffusa, chiamata

Nebulosa Rosetta, e un ammasso di circa 16 stelle, distante 3600 a.l. Nelle fotografie a lunga

esposizione, la nebulosa appare come un anello rosa, due volte il diametro apparente della Luna.

Osservazioni visuali con grandi telescopi per dilettanti rivelano soltanto le tre parti più brillanti

della nebulosa, a ciascuna delle quali è dato un separato numero NGC. L’ammasso associato,

NGC 2244, è costituito da stelle nate dal gas della Nebulosa Rosetta; a malapena visibile a occhio

nudo o con un binocolo, l’ammasso ha al centro 12 Mon, una gigante gialla di 6&ordt;

magnitudine, che in realtà sembra essere una stella in primo piano, non collegata all’ammasso. É

probabile che l’ammasso sia soltanto una parte di questo celebre oggetto, visibile nei telescopi per

dilettanti.

NGC 2261, la Nebulosa variabile di Hubble, è una piccola e debole nebulosa che contiene la stella

variabile R Mon. Al suo massimo splendore, questa stella è di mag. 9.5. Le sue fluttuazioni

irregolari, con un abbassamento fino a circa la 12&ordt; magnitudine, possono essere dovute alla

sua recente nascita dalla nebulosa. La stella e la nebulosa, osservabili solo con i più grandi

telescopi per dilettanti, distano circa 6500 a.l. dal Sole.

NGC 2264, distante circa 3000 a.l., è un’altra combinazione di un ammasso stellare e di una

nebulosa. L’ammasso, visibile con un binocolo, contiene circa 20 stelle, compresa S Monoceris.

La nebulosa, chiamata Nebulosa a cono per la sua forma, è ben visibile solo in fotografie a lunga

esposizione, ed è fuori dalla portata dei telescopi per dilettanti.

NGC 2301, distante 2500 a.l., è un ammasso di circa 60 stelle di 8&ordt; magnitudine o più deboli;

è visibile con un binocolo.

212

213

Vela

Vela(Vel)

A.R. 09h20m

Dec. -48°29'

Abbreviazione Vel

Visibile dalle latitudini Tra 30° e 90°

Passa al meridiano

Marzo

Visibile in: Primavera

Area totale

500 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3

5

Stelle

γ(gamma) Velorum, distante 650 a.l., è un’interessante stella multipla. Con un binocolo o un

piccolo telescopio se ne possono separare due componenti bianco-azzurre di mag. 1.8 e 4.3. La più

brillante di queste è la più brillante stella di Wolf-Rayet che si conosca (le stelle di WolfRayet

sono una rara classe di stelle con superficie molto calda, che sembrano espellere gas). Ci sono

anche due compagne più larghe, di 9&ordt; e 10&ordt; magnitudine.

δ(delta) VeI, distante 68 a.l., è una stella bianca di mag. 2.0 con una compagna stretta di mag. 6.5,

visibile con un’apertura di almeno 150 mm.

ι(lambda) VeI, mag. 2.2, è una supergigante gialla distante 490 a.l.

κ(mu) Vel, mag. 2.7, è una gigante gialla distante 98 a.l.

θ(kappa)) VeI, mag. 2.5, è una stella bianco-azzurra distante 390 a.l.

Sciami meteorici

Delta Velidi

Gamma Velidi

Puppidi-velidi

Costellazioni confinanti

Antlia

Pyxis

Puppis

Carina

Centaurus

Descrizione: In passato ha fatto parte della costellazione Argo Navis, la nave egli argonauti, ma

sucesivamente fu separata da Lacaille in varie costellazioni. Si trova nella Via Lattea, ed è moderatamente

luminosa. Al suo interno è contenuta una nebulosa molto nota dagli esperti del settore, Gum, si pensa

questa sia una supernova o più supernove esplose. Al suo interno è contenuta anche una pulsar, che

emette deboli segnali ogni 11 secondi circa. Le lettere greche utilizzate per indicare le stelle più luminose

214

della antica costellazione della Nave Argo non sono state modificate dopo la sua suddivione in tre

costellazioni distinte.

Pertanto la stella più luminosa della Vela (che risulta essere la terza piu` luminosa della Nave Argo) è

ancora denominata con la gamma invece che con la α(alfa), come vorrebbe la convenzione di Bayer.

Mito: Questa costellazione rappresenta la vela della Nave Argo sulla quale si imbarcarono Giasone e i

suoi 50 Argonauti alla ricerca del vello d'oro.Nel 1756 l'astronomo de Lacaille divise la troppo estesa

costellazione della Nave Argo in tre: la Carena, la Vela e la Poppa.

Oggetti più importanti:

La Nebulosa di Gum, così chiamata dal nome del suo scopritore, l'astronomo austaliano Colin

Gum.Si tratta del residuo di una supernova esplosa circa 12.000 anni fa.

NGC 2547, distante 3,100 a.l., è una ammasso di una cinquantina di stelle, appena visibile a

occhio nudo e meglio con un binocolo.

IC 2319, distante 850 a.l., è un brillante ammasso di 20 stelle, sparpagliate intorno alla ν(omicron)

Velorum, una stella di 4&ordt; magnitudine.

IC 2395, distante 4,300 a.l., è un ammasso di 16 stelle di 9&ordt; magnitudine o più deboli,

visibile con un binocolo. A sud è visibile anche NGC 2670, un ammasso di 9&ordt; magnitudine.

215

Vergine

Virgo(Vir)

A.R. 13h21m

Dec. -03°31'

Abbreviazione

Vir

Visibile dalle latitudini

Tra -80° e +80°

Passa al meridiano

25 maggio, alle 21:00

Visibile in: Primavera.

Area totale

1294 gradi quadrati

Numero di stelle con

magnitudine apparente < 3 3

Stelle

α(alfa) Virginis (Spica), mag. 1.0, è una stella bianco-azzurra distante 260 a.l. È una binaria a

eclissi che varia di circo 1/10 di magnitudine con un periodo di 4 giorni, è la quindicesima stella

apparentemente più luminosa del cielo che marca la base della Y Nel 150 a.C. Ipparco

misurando la posizione di questa stella e confrontandola con quella determinata 150 anni prima,

scoprì la precessione.

β(beta) Vir, mag. 3.6, una stella gialla distante 33 a.l.

γ(gamma) Vir (Porrima), distante 36 a.l., è una celebre stella doppia. Nel suo insieme appare come

una stella di mag. 2.8, ma con un piccolo telescopio sono visibili le due componenti bianco-gialle,

entrambe di mag. 3.6, che orbitano l’una intorno all’altra con un periodo di 172 anni. Attualmente

si stanno avvicinando; intorno al 2000 per separarle ci vorrà un telescopio da 75 mm; intorno al

2008 saranno troppo vicine per poter essere separate con un telescopio per dilettanti.

δ(delta) Vir, mag. 3.4, è una gigante rossa distante 180 a.l.

ε(epsilon) Vir (Vindemiatrix), mag. 2.8, è una gigante gialla distante 100 a.l.

ζ(theta) Vir, distante 140 a.l., è una stella doppia, visibile con un piccolo telescopio, con

componenti bianco-azzurre di mag. 4.4 e 8.6.

η(tau) Vir, mag. 4.3 e distante 100 a.l., forma una doppia ottica con una compagna di mag. 9.5,

visibile con un piccolo telescopio.

θ(phi) Vir, distante 95 a.l., è una gigante gialla di mag. 4.8 con una compagna arancio di mag. 9.2,

difficile da vedere con un piccolo telescopio a causa del contrasto di magnitudine.

Sciami meteorici

Virginidi

Mu Virginidi

Costellazioni confinanti

Boötes

Coma Berenices

Leone

216

Crater

Corvus

Bilancia

Serpens Caput

Descrizione: Ampia costellazione zodiacale le cui stelle che ci appaiono più luminose disegnano una

evidente Y. Al suo interno troviamo un interessante ammasso di galassie, questi si estendono fino ala

Coma Berenices. Questo ammasso dista circa 65 milioni di a.l. e ospita fino a 3000 galassie.

Mito:Nella mitologia, la Vergine è Cerere, dea del raccolto e responsabile del ciclo delle stagioni.

Cerere aveva una figlia, Persefone, alla quale era molto legata; un giorno Persefone scomparve e Cerere,

disperata, cominciò a cercarla ovunque dimenticando i suoi compiti.

La Terra si trovò a dover affrontare un inverno con conseguenze disastrose per i raccolti. Apollo riferì a

Cerere di aver visto Plutone rapire Persefone e portarla nel suo regno sotterraneo.Giove, preoccupato per

la sorte dell'umanità, chiese a Plutone di liberarla ma nel frattempo Persefone aveva mangiato alcuni semi

di un melograno degli inferi che la obbligavano a rimanere e divenirne la regina.

Giove, esperto in compromessi, ordinò allora che Persefone rimanesse quattro mesi dell'anno con Plutone

e i restanti otto con la madre Cerere.

Così il periodo speso con Plutone divenne l'inverno e il periodo speso con Cerere il tempo della semina e

della crescita, gli antichi di Roma la identificavano con Astrea, la divinità della giustizia, a cui veniva

associata la vicina costellazione della bilancia.

Oggetti più importanti:

L'Ammasso della Vergine riempie quasi totalmente la parte superiore dellla Y; questo ricco

ammasso contiene almeno 2.500 galassie di diverso tipo, dalle spirali alle ellittiche, e si trova a

circa 60 milioni di anni luce da noi.Circa il 75% sono galassie a spirale ma l'ammasso contiene

anche alcune tra le più grandi galassie ellittiche conosciute: tra queste la più grande è M87 e

contiene miliardi e miliardi di stelle.

M 49 (NGC 4472) è una galassia ellittica gigante di 9&ordt; magnitudine, visibile con un

telescopio da 75 mm a basso ingrandimento. È una delle galassie più brillanti dell’ammasso della

Vergine.

M 58 (NGC 4579) è una galassia spirale di 9&ordt; magnitudine, con un nucleo visibilmente più

brillante.

M 60 (NGC 4679) è una galassia ellittica gigante, una delle più brillanti dell’ammasso della

Vergine, visibile con un telescopio da 75 mm. A circa un quarto di strada da M 60 a M 58 si trova

M 59 (NGC 4621), una galassia ellittica di 10&ordt; magnitudine.

M 84 (NGC 4374) e M 86 (NGC 4406) sono una coppia di galassie ellittiche di 9&ordt;

magnitudine che appaiono entrambe nel medesimo campo visivo come vaghe macchie con un

nucleo visibilmente più brillante.

M 87 (NGC 4486) è una celebre galassia ellittica gigante. È una radiosorgente, nota come Virgo

A, e una sorgente di raggi X. Lo fotografie prese con grandi telescopi mostrano un getto di materia

che emerge da M 87, come in seguito a un’esplosione. Nei telescopi per dilettanti, M 87 appare

come una macchia di 9&ordt; magnitudine con un nucleo ben evidente.

M 104 (NGC 4594), distante circa 35 milioni di a.l., è una galassia spirale di 9&ordt; magnitudine,

visibile di profilo. È popolarmente chiamata il Sombrero, per la sua caratteristica forma nelle

fotografie a lunga esposizione, in cui appare con un nucleo rigonfio circondato da bracci di spirale.

Una banda scura di polvere attorno al suo bordo, evidente nelle fotografie, è visibile otticamente

solo con aperture di oltre 150 mm.

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Volpetta

Vulpecula(Vul)

A.R. 20h22m

Dec. 25°02'

Abbreviazione:

Vul

Visibile dalle latitudini:

Tra -55° e +90°

Passa al meridiano: Settembre

Visibile in: Estate/Autunno

Area totale: 278 gradi quadrati

Numero di stelle con magnitudine apparente < 3: Nessuna

Stelle

α(alfa) Vulpeculae, mag. 4.4, è una gigante rossa. Con un binocolo è visibile una compagna ottica

di 6&ordt; magnitudine.

Sciami meteorici

Nessuno

Costellazioni confinanti

Cygnus

Lyra

Hercules

Sagitta

Delphinus

Pegasus

Descrizione: Debole costellazione confinante con il Cigno, introdotta nel 1690 da Hevelius, che la

chiamò Vulpecula cum anser, "volpetta con oca"; poi l’oca volò via e rimase solo la volpe. Nel 1967,

questa minuscola costellazione fu il luogo di una strabiliante scoperta: il primo pulsar, o radiosorgente

pulsante, individuata dai radioastronomi di Cambridge. Al confine di Vulpecula con Sagitta c’è un

notevole gruppetto di stelle di 6&ordt; e 7&ordt; magnitudine, colloquialmente chiamato Attaccapanni

(Coathanger). La caratteristica più notevole dell’Attaccapanni è una linea quasi retta di sei stelle, da cui si

diparte un arco di sei stelle, che formano il gancio dell’Attaccapanni.

Mito: Costellazione moderna introdotta dall'astronomo Hevelius nel 1690.

In origine la volpe era rappresentata mentre azzannava un'oca, figura successivamente sparita

Oggetti più importanti:

M 27 (NGC 6853), la Nebulosa Dumbbell (Battaglio da campana), distante 1,250 a.l., è una

grande nebulosa brillante, visibile con un binocolo ma meglio con un telescopio. M 27, di 8&ordt;

magnitudine, copre 1/4 del diametro della Luna. Visualmente, essa appare come una macchia

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verdastra a forma di battaglio. Le fotografie a lunga esposizione mostrano una complessa struttura

di gas azzuri e rosa.