ISCHEMIA L'ischemia (Greco ισχαιμία, isch- riduzione, haima sangue) è una riduzione...

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ISCHEMIA ISCHEMIA L L ' ' ischemia ischemia ( (Greco ισχαιμία ισχαιμία , isch- riduzione, haima , isch- riduzione, haima sangue ) è una riduzione dell'apporto di sangue con un ) è una riduzione dell'apporto di sangue con un risultante danno o disfunzione del tessuto, che si verifica risultante danno o disfunzione del tessuto, che si verifica per cause intrinseche (occlusione) o estrinseche per cause intrinseche (occlusione) o estrinseche (compressione) ad un vaso sanguigno. (compressione) ad un vaso sanguigno. Gli effetti dell’ischemia dipendono dalla sua durata, Gli effetti dell’ischemia dipendono dalla sua durata, dalla sua gravità (parziale o totale) e dalle dalla sua gravità (parziale o totale) e dalle caratteristiche biochimiche dei tessuti. caratteristiche biochimiche dei tessuti. ISCHEMIA ISCHEMIA

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ISCHEMIAISCHEMIA

LL''ischemiaischemia ( (Greco ισχαιμίαισχαιμία, isch- riduzione, haima , isch- riduzione, haima sangue) è ) è una riduzione dell'apporto di sangue con un risultante danno una riduzione dell'apporto di sangue con un risultante danno o disfunzione del tessuto, che si verifica per cause intrinseche o disfunzione del tessuto, che si verifica per cause intrinseche (occlusione) o estrinseche (compressione) ad un vaso (occlusione) o estrinseche (compressione) ad un vaso sanguigno.sanguigno.

Gli effetti dell’ischemia dipendono dalla sua durata, dalla sua Gli effetti dell’ischemia dipendono dalla sua durata, dalla sua gravità (parziale o totale) e dalle caratteristiche biochimiche gravità (parziale o totale) e dalle caratteristiche biochimiche dei tessuti.dei tessuti.

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L'L'ischemiaischemia è una mancanza assoluta o parziale di sangue in un è una mancanza assoluta o parziale di sangue in un organo (per parziale si intende una differenza tra fornitura di organo (per parziale si intende una differenza tra fornitura di sangue e la richiesta di sangue necessaria per la corretta sangue e la richiesta di sangue necessaria per la corretta ossigenazione del tessuto).ossigenazione del tessuto).

L'ischemia può anche essere descritta come inadeguato flusso L'ischemia può anche essere descritta come inadeguato flusso sanguigno verso una parte del corpo, causata da una sanguigno verso una parte del corpo, causata da una costrizione o ostruzione dei vasi sanguigni. L'ischemia del costrizione o ostruzione dei vasi sanguigni. L'ischemia del muscolo cardiaco produce l' produce l'angina pectoris, l’ischemia del , l’ischemia del cervello provoca cervello provoca l’ictus o “stroke”l’ictus o “stroke”

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Poiché l'ossigeno è principalmente legato all'Poiché l'ossigeno è principalmente legato all'emoglobina nei nei globuli rossi, l'insufficiente afflusso di sangue rende i tessuti , l'insufficiente afflusso di sangue rende i tessuti ipossici o, in caso di mancanza completa di ossigeno, anossici. ipossici o, in caso di mancanza completa di ossigeno, anossici. Questo può causare la Questo può causare la necrosi e la morte della cellula. e la morte della cellula.

I tessuti particolarmente sensibili all'inadeguato afflusso di I tessuti particolarmente sensibili all'inadeguato afflusso di sangue sono: sangue sono: cuore,, reni,, cervello,, intestinointestino.. L'ischemia L'ischemia cerebrale, per esempio dovuta a traumi, causa l'innesco di un cerebrale, per esempio dovuta a traumi, causa l'innesco di un processo chiamato processo chiamato cascata ischemica in cui in cui enzimi proteolitici e altre sostanze chimiche tossiche possono danneggiare e e altre sostanze chimiche tossiche possono danneggiare e uccidere il tessuto cerebrale uccidere il tessuto cerebrale

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ISCHEMIAISCHEMIA CAUSE DI ISCHEMIACAUSE DI ISCHEMIA1.1. da da COMPRESSIONE:COMPRESSIONE: compressione esterne (legature, fasciature, compressione esterne (legature, fasciature,

ingessature, lacci emostatici, cicatrici, tumori, ascessi, cisti parassitarie)ingessature, lacci emostatici, cicatrici, tumori, ascessi, cisti parassitarie)2.2. da da OCCLUSIONE:OCCLUSIONE: trombosi, embolia, da ispessimento della parete trombosi, embolia, da ispessimento della parete

arteriosa:arteriosa: ArteriosclerosiArteriosclerosi Arteriti croniche obliterantiArteriti croniche obliteranti Ialinosi vasale (deposito di sostanza proteica amorfa omogenea nel Ialinosi vasale (deposito di sostanza proteica amorfa omogenea nel

tessuto connettivo e nelle pareti vasali) tessuto connettivo e nelle pareti vasali) amiloidosi vasali (deposizione in sede extracellulare di materiale amiloidosi vasali (deposizione in sede extracellulare di materiale

proteico fibrillare formato da catene leggere di IG) fibrillare formato da catene leggere di IG)

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CAUSE DI ISCHEMIACAUSE DI ISCHEMIA

3. DA SPASMO ARTERIOSO3. DA SPASMO ARTERIOSO::

Spasmi post traumaticiSpasmi post traumatici

Sostanze tossiche e farmacologicheSostanze tossiche e farmacologiche

Azione del freddo intensoAzione del freddo intenso

Angina pectorisAngina pectoris

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CAUSE DA ISCHEMIACAUSE DA ISCHEMIA

4. DA CONGESTIONE (=stasi=iperemia passiva)4. DA CONGESTIONE (=stasi=iperemia passiva)

Quando la stasi è tale da arrestare completamente il flusso Quando la stasi è tale da arrestare completamente il flusso ematico:ematico:

Invaginamento intestinaleInvaginamento intestinale

torsione delle milza o dello stomacotorsione delle milza o dello stomaco

strozzamento di ernie (l’ischemia conseguente alla stasi strozzamento di ernie (l’ischemia conseguente alla stasi venosa è piu’ grave di quella conseguente all’ostruzione venosa è piu’ grave di quella conseguente all’ostruzione arteriosa)arteriosa)

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CAUSE DI ISCHEMIACAUSE DI ISCHEMIA

5. DA MICROANGIOPATIE:5. DA MICROANGIOPATIE: Coagulazione intravasale disseminataCoagulazione intravasale disseminata Microtrombosi da immunocomplessiMicrotrombosi da immunocomplessi Microangiopatia diabeticaMicroangiopatia diabetica

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DANNO DA RIPERFUSIONE DANNO DA RIPERFUSIONE processo successivo ad una ischemia provocato dal ripristino processo successivo ad una ischemia provocato dal ripristino

dell’irrorazione sanguigna nel tessuto danneggiato.dell’irrorazione sanguigna nel tessuto danneggiato. Questo danno si fonda su una serie di eventi che si verificano nel tessuto Questo danno si fonda su una serie di eventi che si verificano nel tessuto

ischemico:ischemico:

1. diminuizione di ATP 1. diminuizione di ATP AMP conversione in ipoxantinaAMP conversione in ipoxantinaacido urico con acido urico con formazione di radicali liberiformazione di radicali liberi

2. Aumento di radicali liberi2. Aumento di radicali liberiperossidazione lipidica perossidazione lipidica

3. Formazione di ossido nitrico che unendosi all’anione superossido forma 3. Formazione di ossido nitrico che unendosi all’anione superossido forma perossinitritiperossinitritiperossidazione lipidica.perossidazione lipidica.

4. La riperfusione determina accumulo di calcio intracellulare nei mitocondri 4. La riperfusione determina accumulo di calcio intracellulare nei mitocondri con conseguente arresto della respirazione cellularecon conseguente arresto della respirazione cellulare

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GRADI DI ISCHEMIAGRADI DI ISCHEMIA

L’ischemia puo’ avere diverse conseguenze in relazione a due condizioni:L’ischemia puo’ avere diverse conseguenze in relazione a due condizioni:1. Capacita’ del tessuto colpito di funzionare in carenza di ossigeno: per il tessuto 1. Capacita’ del tessuto colpito di funzionare in carenza di ossigeno: per il tessuto

cerebrale e cardiaco questa capacità è minima.cerebrale e cardiaco questa capacità è minima.2. Possibilità che si instauri piu’ o meno rapidamente un circolo collaterale sufficiente 2. Possibilità che si instauri piu’ o meno rapidamente un circolo collaterale sufficiente

a supplire la carente ossigenazione fornendo ossigeno e quindi ulteriore energia per a supplire la carente ossigenazione fornendo ossigeno e quindi ulteriore energia per il metabolismo del tessuto colpito.il metabolismo del tessuto colpito.Infatti un ischemia prolungata nel tempo, tanto da superare il periodo di autonomia Infatti un ischemia prolungata nel tempo, tanto da superare il periodo di autonomia metabolica del tessuto colpito provoca metabolica del tessuto colpito provoca necrosi tissutale. Vedi lucidonecrosi tissutale. Vedi lucido

Se l’ischemia segue all’occlusione di un vaso sanguigno terminale, non ci sara’ la Se l’ischemia segue all’occlusione di un vaso sanguigno terminale, non ci sara’ la possibilità di instaurarsi un circolo collaterale valido ed in questo caso la zona di possibilità di instaurarsi un circolo collaterale valido ed in questo caso la zona di necrosi prende il nome di “infarto”.necrosi prende il nome di “infarto”.Questo è il caso delle arterie coronarie, cerebrali, intraspleniche, renali, della retina.Questo è il caso delle arterie coronarie, cerebrali, intraspleniche, renali, della retina.Inoltre se l’occlusione del vaso è rapida e duratura l’ischemia sarà TOTALE E Inoltre se l’occlusione del vaso è rapida e duratura l’ischemia sarà TOTALE E COMPLETACOMPLETA

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GRADI DI ISCHEMIAGRADI DI ISCHEMIA

VELOCITA’ DI INSORGENZAVELOCITA’ DI INSORGENZA Rapida o lentaRapida o lenta OCCLUSIONE TOTALE O PARZIALEOCCLUSIONE TOTALE O PARZIALE PRESENZA DI CIRCOLI COLLATERALI:PRESENZA DI CIRCOLI COLLATERALI: esistenza di rami esistenza di rami

laterali aventi anastomosi con la zona ischemizzata: se la laterali aventi anastomosi con la zona ischemizzata: se la capacità di dilatazione è sufficiente capacità di dilatazione è sufficiente l’ischemia l’ischemia puo’ essere puo’ essere solo solo transitoriatransitoria (estremità degli arti inferiori, molti tratti (estremità degli arti inferiori, molti tratti intestinali)intestinali)

MANCANZA DI RAMI ANASTOMOTICI: ISCHEMIA MANCANZA DI RAMI ANASTOMOTICI: ISCHEMIA TOTALETOTALE

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ISCHEMIA PARZIALE E PROLUNGATA: ATROFIAISCHEMIA PARZIALE E PROLUNGATA: ATROFIA ISCHEMIA TOTALE E IMPROVVISA : NECROSIISCHEMIA TOTALE E IMPROVVISA : NECROSI

Tessuto cerebrale: 10-12 min. (perdita di conoscenza Tessuto cerebrale: 10-12 min. (perdita di conoscenza immediata)immediata)

muscoli: 3 oremuscoli: 3 ore

pelle, ossa, connttivo: diverse orepelle, ossa, connttivo: diverse ore

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FORME ISCHEMICHEFORME ISCHEMICHE ictus attacco ischemico transitorio Cardiopatia ischemica:Cardiopatia ischemica: angina pectoris infarto del miocardio

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INFARTOINFARTO Per Per infartoinfarto si intende la necrosi di un tessuto per ischemia, si intende la necrosi di un tessuto per ischemia,

cioè per grave deficit di flusso sanguigno.cioè per grave deficit di flusso sanguigno.Clinicamente l'Clinicamente l'infartoinfarto è una è una sindrome acuta provocata da una provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna (insufficiente irrorazione sanguigna (ischemia) ad un organo o ) ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una stenosi critica delle critica delle arterie che portano il che portano il sangue in quel in quel distretto dell'organismo.distretto dell'organismo.

La causa è costituita nella quasi totalità dei casi dall'La causa è costituita nella quasi totalità dei casi dall'aterosclerosi. L'. L'infarto miocardico, dove l'organo interessato è , dove l'organo interessato è il il cuore e l' e l'infarto cerebrale (responsabile dell'80% dei casi di (responsabile dell'80% dei casi di ictus) sono le più frequenti cause di morte nei paesi ) sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; altre tipologie di infarto sono relativamente rare, occidentali; altre tipologie di infarto sono relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, cosa che poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, cosa che permette al vaso non interessato, di supplire efficacemente al permette al vaso non interessato, di supplire efficacemente al deficit nutritizio.deficit nutritizio.

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INFARTOINFARTO

Le forme cliniche più frequenti sono:Le forme cliniche più frequenti sono: infarto cerebrale ( (cervello), responsabile dell'80% dei ), responsabile dell'80% dei

casi di casi di ictus infarto del miocardio (cardiopatia ischemica) (cardiopatia ischemica) infarto intestinale embolia polmonare

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ICTUSICTUS

È detto È detto ictusictus,, dal dal latino, colpo, , colpo, l'infarto cerebralel'infarto cerebrale.. Dal greco Dal greco apoplessiapoplessi,, dall'inglese dall'inglese strokestroke,, che significano tutti che significano tutti

allo stesso modo "colpo".allo stesso modo "colpo". Un termine italiano, superiore a questi e più preciso di "Un termine italiano, superiore a questi e più preciso di "infarto

", è "", è "accidente cerebrovascolareaccidente cerebrovascolare", che rientra nell'ambito delle ", che rientra nell'ambito delle sindromi vascolari acute, tra cui annoveriamo anche l', tra cui annoveriamo anche l'attacco ischemico transitorio ( (Transient ischemic attackTransient ischemic attack o o TIA) e l'TIA) e l'emorragia cerebrale..

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ISCHEMIAISCHEMIA Secondo la definizione dell’Secondo la definizione dell’OMS l’ictus è l'improvvisa l’ictus è l'improvvisa

comparsa di segni e/o comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale e/o riferibili a deficit focale e/o globale (globale (coma) delle funzioni cerebrali, di durata superiore ) delle funzioni cerebrali, di durata superiore alle 24 ore o ad esito infausto, non attribuibile ad altra causa alle 24 ore o ad esito infausto, non attribuibile ad altra causa apparente se non a vasculopatia cerebrale.apparente se non a vasculopatia cerebrale.

L'L'ictus cerebraleictus cerebrale è una delle più frequenti cause di morte e la è una delle più frequenti cause di morte e la principale causa di invalidità nelle persone adulte.principale causa di invalidità nelle persone adulte.La maggioranza dei casi si verificano sopra i 65 anni, ma La maggioranza dei casi si verificano sopra i 65 anni, ma possono essere colpite anche persone più giovani. possono essere colpite anche persone più giovani. L'ictus cerebrale è causato nel 90% dei casi da una riduzione L'ictus cerebrale è causato nel 90% dei casi da una riduzione del flusso sanguigno (ischemia) e nel restante 10% dalla del flusso sanguigno (ischemia) e nel restante 10% dalla rottura di un vaso sanguigno (emorragia)rottura di un vaso sanguigno (emorragia)

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FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO ipertensione arteriosa;; alcune cardiopatie (in particolare, fibrillazione atriale); alcune cardiopatie (in particolare, fibrillazione atriale); diabete mellito; ; iperomocisteinemia; iperomocisteinemia; ipertrofia ventricolare sinistra; sinistra; stenosi carotidea; stenosi carotidea; fumo di sigaretta; ; eccessivo consumo di eccessivo consumo di alcol; ; ridotta attività fisica. ridotta attività fisica.

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ICTUSICTUS

I sintomi dell'ictusI sintomi dell'ictus Una caratteristica importante di tutti i sintomi da ictus acuto è la loro Una caratteristica importante di tutti i sintomi da ictus acuto è la loro

manifestazione improvvisa. manifestazione improvvisa. L'L'ischemiaischemia o l'o l'emorragiaemorragia causano una mancata ossigenazione della parte causano una mancata ossigenazione della parte del cervello nutrita dal vaso ostruito o danneggiato, che va incontro a del cervello nutrita dal vaso ostruito o danneggiato, che va incontro a necrosi nel giro di qualche decina di minuti.necrosi nel giro di qualche decina di minuti.Di solito la parte coinvolta è localizzata nella parte destra o nella parte Di solito la parte coinvolta è localizzata nella parte destra o nella parte sinistra del cervello, e quindi anche i sintomi sono lateralizzati. sinistra del cervello, e quindi anche i sintomi sono lateralizzati. Si va dalla Si va dalla perdita della sensibilità o la paralisi in un lato del corpo o del viso, la perdita della sensibilità o la paralisi in un lato del corpo o del viso, la perdita della vista nel campo visivo sinistro o destro, la visione sdoppiata perdita della vista nel campo visivo sinistro o destro, la visione sdoppiata (diplopia), difficoltà del linguaggio, vertigini, vomito e perdita della (diplopia), difficoltà del linguaggio, vertigini, vomito e perdita della coscienza.coscienza.In alcuni casi, se l'ischemia avviene in un territorio cerebrale meno In alcuni casi, se l'ischemia avviene in un territorio cerebrale meno sensibile, l'ictus può non causare sintomi e passare inosservatosensibile, l'ictus può non causare sintomi e passare inosservato

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ICTUSICTUS ICTUS ISCHEMICOICTUS ISCHEMICO È una condizione caratterizzata dall’ occlusione di un vaso (È una condizione caratterizzata dall’ occlusione di un vaso (ischemia) a causa ) a causa

di una di una trombosi o di un’ o di un’embolia o, meno frequentemente, da un’improvvisa e o, meno frequentemente, da un’improvvisa e grave riduzione della pressione di perfusione del circolo ematico.grave riduzione della pressione di perfusione del circolo ematico.

ICTUS EMORRAGICOICTUS EMORRAGICO O INFARTO ROSSO(emorragia intracerebrale O INFARTO ROSSO(emorragia intracerebrale primaria)primaria) PER INFARCIMENTO EMORRAGICO PER INFARCIMENTO EMORRAGICO

È una condizione determinata dalla presenza di un’emorragia intracerebrale È una condizione determinata dalla presenza di un’emorragia intracerebrale non traumatica. non traumatica. Talvolta l’ictus ischemico può presentare emorragie nel Talvolta l’ictus ischemico può presentare emorragie nel proprio ambito, dovute alla lesione dei vasi secondaria all’ischemia proprio ambito, dovute alla lesione dei vasi secondaria all’ischemia

ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO (TIA)ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO (TIA) Il TIA si differenzia dall’ictus per la durata, nel TIA inferiore alle 24 ore, di Il TIA si differenzia dall’ictus per la durata, nel TIA inferiore alle 24 ore, di

solito pochi minuti.solito pochi minuti. EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA)EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA) È una condizione in cui si verifica la presenza di sangue nello È una condizione in cui si verifica la presenza di sangue nello

spazio subaracnoideo

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ISCHEMIAISCHEMIA ICTUS ISCHEMICO O INFARTO CEREBRALEICTUS ISCHEMICO O INFARTO CEREBRALE

Denominato anche Denominato anche infarto cerebraleinfarto cerebrale, è dovuto al blocco del , è dovuto al blocco del flusso sanguigno per chiusura di un'arteria che porta il sangue flusso sanguigno per chiusura di un'arteria che porta il sangue al cervello. La chiusura di un'arteria può avvenire in modo al cervello. La chiusura di un'arteria può avvenire in modo improvviso, a causa di un improvviso, a causa di un embolo embolo (frammento di parete (frammento di parete arteriosa o del cuore che si stacca ed entra nel circolo arteriosa o del cuore che si stacca ed entra nel circolo sanguigno) oppure può avvenire in modo graduale, per il sanguigno) oppure può avvenire in modo graduale, per il progressivo restringimento del vaso dovuto all'ispessimento progressivo restringimento del vaso dovuto all'ispessimento delle pareti delle pareti (aterosclerosi)(aterosclerosi) e alla formazione di coaguli di e alla formazione di coaguli di sangue sangue (trombosi) . Assume le caratteristiche della necrosi (trombosi) . Assume le caratteristiche della necrosi colliquativa e la zona di tessuto colpito si trasforma in una colliquativa e la zona di tessuto colpito si trasforma in una raccolta di sangue (cisti malacica).raccolta di sangue (cisti malacica).

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ICTUS ISCHEMICOICTUS ISCHEMICO Si distinguono diversi tipi di ictus ischemico:Si distinguono diversi tipi di ictus ischemico: da da patologia delle arterie di maggiore calibropatologia delle arterie di maggiore calibro (arterie carotidi, (arterie carotidi,

arterie vertebrali o arteria basilare),arterie vertebrali o arteria basilare), responsabili di infarti che responsabili di infarti che colpiscono la corteccia e le strutture sottocorticali; colpiscono la corteccia e le strutture sottocorticali;

da da patologie dei vasi di piccolo calibropatologie dei vasi di piccolo calibro (arterie perforanti)(arterie perforanti) che che causano infarti sottocorticali o lacune; causano infarti sottocorticali o lacune;

da patologie cardiache (da patologie cardiache (cardioembolicocardioembolico), causati da emboli a ), causati da emboli a partenza cardiaca; partenza cardiaca;

infarto cerebrale d'altra origine (dissezione, poliglobulia, infarto cerebrale d'altra origine (dissezione, poliglobulia, ipoglicemia); ipoglicemia);

infarto cerebrale d'origine sconosciuta infarto cerebrale d'origine sconosciuta

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Le cause più comuni di ictus ischemico sono:Le cause più comuni di ictus ischemico sono: vasculopatia ateroscleroticavasculopatia aterosclerotica che interessa le arterie di maggior calibro, che interessa le arterie di maggior calibro,

comunemente le arterie carotidi, le vertebrali e le arterie che originano dal comunemente le arterie carotidi, le vertebrali e le arterie che originano dal circolo del Willis, all’interno delle quali si forma un trombo. circolo del Willis, all’interno delle quali si forma un trombo.

occlusione delle piccole arterieocclusione delle piccole arterie (TIA o ictus lacunare), causata da (TIA o ictus lacunare), causata da lipoialinosi (strati lipidici che crescono nelle piccole arterie per effetto lipoialinosi (strati lipidici che crescono nelle piccole arterie per effetto dell’ipertensione, del diabete o dell’età) e degenerazione fibrinoide o dell’ipertensione, del diabete o dell’età) e degenerazione fibrinoide o dall’estensione di microateromi dalle arterie di maggior calibro a quelle dall’estensione di microateromi dalle arterie di maggior calibro a quelle perforanti. perforanti.

cardioembolia o embolia transcardiacacardioembolia o embolia transcardiaca: : – Condizioni associate con rischio elevato di ictus cardioembolico: Condizioni associate con rischio elevato di ictus cardioembolico:

fibrillazione atriale (non isolata), protesi valvolare meccanica, stenosi fibrillazione atriale (non isolata), protesi valvolare meccanica, stenosi mitralica con fibrillazione atriale, trombo in atrio e/o auricola sinistri,, mitralica con fibrillazione atriale, trombo in atrio e/o auricola sinistri,, infarto miocardico acuto recente (<4 settimane), trombo ventricolare infarto miocardico acuto recente (<4 settimane), trombo ventricolare sinistro, endocardite infettiva, cardiomiopatia dilatativa, . sinistro, endocardite infettiva, cardiomiopatia dilatativa, .

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ICTUS EMORRAGICO ICTUS EMORRAGICO   E' dovuto alla rottura di un'arteria cerebrale. Questo può E' dovuto alla rottura di un'arteria cerebrale. Questo può verificarsi in tre tipi diversi di circostanze: verificarsi in tre tipi diversi di circostanze:

brusco aumento della pressione arteriosabrusco aumento della pressione arteriosa (in questo caso si (in questo caso si verifica un’emorragia cerebrale); verifica un’emorragia cerebrale);

rottura di un aneurismarottura di un aneurisma, cioè di una porzione della parete di , cioè di una porzione della parete di un'arteria malformata (in questo caso si verifica una emorragia un'arteria malformata (in questo caso si verifica una emorragia subaracnoidea); subaracnoidea);

alterazione della coagulazione del sangue,alterazione della coagulazione del sangue, per esempio in per esempio in seguito a trattamento con farmaci anticoagulanti. E’ causato seguito a trattamento con farmaci anticoagulanti. E’ causato nell’80% dei casi dall’ipertensione arteriosa nell’80% dei casi dall’ipertensione arteriosa

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Emorragia subaracnoideaEmorragia subaracnoidea L’ESA spontanea (non traumatica) è dovuta L’ESA spontanea (non traumatica) è dovuta

nell’85% dei casi alla rottura di un aneurisma, nell’85% dei casi alla rottura di un aneurisma, nel 10% dei casi si tratta di un’ESA idiopatica, nel 10% dei casi si tratta di un’ESA idiopatica, non aneurismatica, e nel restante 5% di cause non aneurismatica, e nel restante 5% di cause rare (per esempio dissezione arteriosa, rare (per esempio dissezione arteriosa, malformazioni artero-venose, fistole artero-malformazioni artero-venose, fistole artero-venose durali).venose durali).

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ISCHEMIAISCHEMIA ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIOATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO Un attacco ischemico transitorio, detto anche TIA, è considerato Un attacco ischemico transitorio, detto anche TIA, è considerato

un mini-ictus.un mini-ictus.Un'interruzione di breve durata del flusso di sangue in una parte Un'interruzione di breve durata del flusso di sangue in una parte del cervello.del cervello.Il TIA si presenta improvvisamente e generalmente dura tra i 2 Il TIA si presenta improvvisamente e generalmente dura tra i 2 ed i 15 minuti, con scomparsa dei sintomi entro 24 ore. Il TIA è ed i 15 minuti, con scomparsa dei sintomi entro 24 ore. Il TIA è un segnale di una possibile imminente comparsa di un ictus un segnale di una possibile imminente comparsa di un ictus (detto anche stroke).(detto anche stroke).I sintomi del TIA sono simili a quelli prodotti dallo stroke, ma I sintomi del TIA sono simili a quelli prodotti dallo stroke, ma sono di breve durata: sono di breve durata: visione offuscata, perdita della visione, difficoltà nel parlare, visione offuscata, perdita della visione, difficoltà nel parlare, intorpidimento degli arti, improvvisa intensa cefalea.intorpidimento degli arti, improvvisa intensa cefalea.Diversi di questi sintomi possono presentarsi in modo Diversi di questi sintomi possono presentarsi in modo simultaneo.simultaneo.

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INFARTOINFARTO

La regione colpita da infarto diviene La regione colpita da infarto diviene necrotica (è questa (è questa necrosi che scatena i sintomi acuti): se il malato sopravvive necrosi che scatena i sintomi acuti): se il malato sopravvive alla fase acuta dell'infarto, l'organismo riassorbe i tessuti morti alla fase acuta dell'infarto, l'organismo riassorbe i tessuti morti senza rigenerare la parte persa (cosa impossibile senza senza rigenerare la parte persa (cosa impossibile senza afflusso di sangue), ma forma in quella zona una afflusso di sangue), ma forma in quella zona una cicatrice di di tessuto connettivo fibroso, e l'organo interessato perde fibroso, e l'organo interessato perde definitivamente una parte della sua funzionalità.definitivamente una parte della sua funzionalità.

Dal punto di vista istologico si puo’ distinguere in :Dal punto di vista istologico si puo’ distinguere in : Infarto rosso che si verifica in un organo in cui era presente

stasi venosa, ragione per cui la zona infartuata risulta infarcita di sangue refluo;

Infarto bianco quello in cui non si verifica alcun reflusso sanguigno

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INFARTOINFARTO

Le forme cliniche più frequenti sono:Le forme cliniche più frequenti sono: infarto cerebrale ( (cervello), responsabile dell'80% dei ), responsabile dell'80% dei

casi di casi di ictus infarto del miocardio (cardiopatia ischemica) (cardiopatia ischemica) infarto intestinale embolia polmonare

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CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA

La Cardiopatia Ischemica è una patologia cardiaca caratterizzata da una La Cardiopatia Ischemica è una patologia cardiaca caratterizzata da una riduzione progressiva o improvvisa del flusso sanguigno dovuto ad un riduzione progressiva o improvvisa del flusso sanguigno dovuto ad un restringimento o ad una ostruzione completa delle arterie coronarie.restringimento o ad una ostruzione completa delle arterie coronarie.

EtiologiaEtiologia La principale causa delle varie forme di cardiopatia ischemica è La principale causa delle varie forme di cardiopatia ischemica è

l’aterosclerosi, un processo degenerativo che interessa tutti i vasi arteriosi, l’aterosclerosi, un processo degenerativo che interessa tutti i vasi arteriosi, ma con frequenza più elevata nei confronti delle arterie coronarie con ma con frequenza più elevata nei confronti delle arterie coronarie con conseguente restringimento fino all’occlusione competa del vaso colpito conseguente restringimento fino all’occlusione competa del vaso colpito per la formazione di trombi. per la formazione di trombi. Esistono dei fattori di rischio che spesso coesistono con la patologia Esistono dei fattori di rischio che spesso coesistono con la patologia ischemica. Essi sono: ipercolesterolemia, obesità e sovrappeso, ischemica. Essi sono: ipercolesterolemia, obesità e sovrappeso, ipertensione, diabete mellito, fumo, familiarità, sesso femminile, età ipertensione, diabete mellito, fumo, familiarità, sesso femminile, età superiore ai 50-55 anni. superiore ai 50-55 anni. In base alla sintomatologia e al decorso clinico, la cardiopatia ischemica In base alla sintomatologia e al decorso clinico, la cardiopatia ischemica può presentarsi sotto differenti quadri clinici: può presentarsi sotto differenti quadri clinici: ANGINA STABILE ANGINA STABILE (CRONICA), ANGINA INSTABILE, INFARTO CARDIACO.  (CRONICA), ANGINA INSTABILE, INFARTO CARDIACO. 

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CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA

ANGINA PECTORIS STABILEANGINA PECTORIS STABILE Quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di Quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di dolore toracicodolore toracico

sempre dello stesso tipo ed intensità. Il dolore può sempre dello stesso tipo ed intensità. Il dolore può manifestarsi come senso di fastidio, oppressione, costrizione, manifestarsi come senso di fastidio, oppressione, costrizione, bruciore al torace e bruciore irradiato al braccio sinistro, o al bruciore al torace e bruciore irradiato al braccio sinistro, o al giugulo, o allo stomaco. Generalmente insorge giugulo, o allo stomaco. Generalmente insorge dopo sforzi, o dopo sforzi, o dopo pasti abbondanti o in seguito al freddo, o dopo una dopo pasti abbondanti o in seguito al freddo, o dopo una emozioneemozione..Il dolore dura pochi minuti, massimo 15, e regredisce fino a Il dolore dura pochi minuti, massimo 15, e regredisce fino a scomparire spontaneamente o 1-2 minuti dopo l’assunzione di scomparire spontaneamente o 1-2 minuti dopo l’assunzione di farmaci coronarodilatatori (es. Carvasin sub-linguale).co.  farmaci coronarodilatatori (es. Carvasin sub-linguale).co. 

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ANGINA INSTABILEANGINA INSTABILE Quadro clinico caratterizzato da una sintomatologia molto più Quadro clinico caratterizzato da una sintomatologia molto più

varia. Infatti, il varia. Infatti, il dolore dolore può insorgere anche può insorgere anche a riposoa riposo senza senza alcuna relazione con eventi particolari, in qualunque ora del alcuna relazione con eventi particolari, in qualunque ora del giorno o della notte, ed ha una durata spesso superiore alla giorno o della notte, ed ha una durata spesso superiore alla forma stabile (> 15 min.). Spesso il dolore è resistente alla forma stabile (> 15 min.). Spesso il dolore è resistente alla somministrazione di farmaci coronarodilatatori sub-linguali e somministrazione di farmaci coronarodilatatori sub-linguali e pertanto è sempre consigliato il ricovero in ambiente pertanto è sempre consigliato il ricovero in ambiente ospedaliero .ospedaliero .

presenta una insorgenza atipica ed improvvisa del dolore, ed il presenta una insorgenza atipica ed improvvisa del dolore, ed il decorso può essere spesso complicato da aritmie atriali e/o decorso può essere spesso complicato da aritmie atriali e/o ventricolari talvolta minacciose, insufficienza cardiaca e, se si ventricolari talvolta minacciose, insufficienza cardiaca e, se si prolunga eccessivamente può degenerare nel quadro più grave prolunga eccessivamente può degenerare nel quadro più grave dell’infarto cardiaco. dell’infarto cardiaco.

CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA

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INFARTO DEL MIOCARDIOINFARTO DEL MIOCARDIO

CauseCause Si verifica per occlusione di un ramo delle Si verifica per occlusione di un ramo delle arterie coronarie, ,

originata quasi sempre da una trombosi su base originata quasi sempre da una trombosi su base aterosclerotica..In questa malattia, avviene una deposizione di sostanze grasse In questa malattia, avviene una deposizione di sostanze grasse sulle pareti delle arterie, con conseguente modifica della loro sulle pareti delle arterie, con conseguente modifica della loro struttura e formazione di placche aterosclerotiche. Il vaso struttura e formazione di placche aterosclerotiche. Il vaso all'interno perde la sua levigatezza. Sulle placche ulcerate si all'interno perde la sua levigatezza. Sulle placche ulcerate si vengono a depositare le vengono a depositare le piastrine del sangue e si formano del sangue e si formano trombi. Le piastrine, con la loro capacità adesiva, fissano a sé . Le piastrine, con la loro capacità adesiva, fissano a sé globuli bianchi e e globuli rossi. Si forma così un coagulo. La . Si forma così un coagulo. La massa corpuscolata si accresce rapidamente fino ad occupare massa corpuscolata si accresce rapidamente fino ad occupare tutto il vaso, attraverso il quale il sangue non circolerà più. Il tutto il vaso, attraverso il quale il sangue non circolerà più. Il territorio in cui questo sangue era diretto, resterà senza territorio in cui questo sangue era diretto, resterà senza ossigeno e quindi morirà (infarto).ossigeno e quindi morirà (infarto).

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INFARTO DEL MIOCARDIOINFARTO DEL MIOCARDIO

Sedi dell'infartoSedi dell'infarto La sede dell'infarto varia in rapporto alla coronaria occlusa:La sede dell'infarto varia in rapporto alla coronaria occlusa: infarto anterioreinfarto anteriore, occlusione del ramo discendente della , occlusione del ramo discendente della

arteria coronaria sinistra infarto anterolateraleinfarto anterolaterale, occlusione della arteria coronaria sinistra , occlusione della arteria coronaria sinistra infarto posterioreinfarto posteriore, occlusione della , occlusione della arteria coronaria destra. .

Interessa maggiormente il Interessa maggiormente il ventricolo sinistro e, in base all'estensione sinistro e, in base all'estensione dell'area infartuata, si possono distinguere: dell'area infartuata, si possono distinguere: infarto massivo transmuraleinfarto massivo transmurale (tutto lo spessore della parete cardiaca), (tutto lo spessore della parete cardiaca), infarto massivo non infarto massivo non transmuraletransmurale, , infarto laminareinfarto laminare (verso la superficie interna del cuore), (verso la superficie interna del cuore), infarto miliareinfarto miliare (a piccoli focolai). (a piccoli focolai).

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INFARTO DEL MIOCARDIOINFARTO DEL MIOCARDIO Il sintomo che domina su tutti gli altri Il sintomo che domina su tutti gli altri

è il è il dolore. Insorge all'improvviso, a . Insorge all'improvviso, a volte dopo uno sforzo o un pasto volte dopo uno sforzo o un pasto copioso, ma anche a riposo, specie copioso, ma anche a riposo, specie nelle ore notturne. È un dolore che si nelle ore notturne. È un dolore che si localizza in mezzo al petto, che viene localizza in mezzo al petto, che viene definito a definito a sbarrasbarra: da l'impressione di : da l'impressione di schiacciare, con il paziente quasi schiacciare, con il paziente quasi immobilizzato. Il dolore si può immobilizzato. Il dolore si può irradiare al irradiare al collo, al braccio sinistro, , al braccio sinistro, più raramente alle due braccia (specie più raramente alle due braccia (specie negli infarti posteriori). A volte può negli infarti posteriori). A volte può localizzarsi nell'epigastrio (zona localizzarsi nell'epigastrio (zona corrispondente allo corrispondente allo stomaco), può ), può durare ore o giorni.durare ore o giorni.

SINTOMISINTOMI    

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INFARTO DEL MIOCARDIOINFARTO DEL MIOCARDIO

DIAGNOSIDIAGNOSI Oltre che sulla sintomatologia, la Oltre che sulla sintomatologia, la

diagnosi si basa anche sugli esami del diagnosi si basa anche sugli esami del sangue.sangue.Dalla zona lesa, entrano nel sangue delle Dalla zona lesa, entrano nel sangue delle sostanze proteiche e degli enzimi che sostanze proteiche e degli enzimi che sono frutto della distruzione delle sono frutto della distruzione delle cellule. Le sostanze proteiche si cellule. Le sostanze proteiche si cominciano a riscontrare già dopo un cominciano a riscontrare già dopo un giorno dall'infarto e causano un aumento giorno dall'infarto e causano un aumento della temperatura corporea (37,5°-38,5°) della temperatura corporea (37,5°-38,5°) ed un aumento del numero dei globuli ed un aumento del numero dei globuli bianchi e della velocità di bianchi e della velocità di sedimentazione dei globuli rossi. Gli sedimentazione dei globuli rossi. Gli enzimi più importanti sono le enzimi più importanti sono le transaminasi, la creatinfosfochinasi, la transaminasi, la creatinfosfochinasi, la latticodeidrogenasi, ecc.latticodeidrogenasi, ecc.

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INFARTO DEL MIOCARDIOINFARTO DEL MIOCARDIO

DIAGNOSIDIAGNOSI Gli elementi diagnostici fondamentali, Gli elementi diagnostici fondamentali,

vengono però dall‘vengono però dall‘elettrocardiogrammaelettrocardiogramma, , che consente di accertare la presenza che consente di accertare la presenza dell'infarto, la sua localizzazione e la dell'infarto, la sua localizzazione e la sua evoluzione. Oltre che sulla sua evoluzione. Oltre che sulla sintomatologia, la diagnosi si basa sintomatologia, la diagnosi si basa anche anche suglisugli esami delesami del sangue. sangue.Dalla zona lesa, entrano nel sangue delle Dalla zona lesa, entrano nel sangue delle sostanze proteiche e degli enzimi che sostanze proteiche e degli enzimi che sono frutto della distruzione delle sono frutto della distruzione delle cellule. Le sostanze proteiche si cellule. Le sostanze proteiche si cominciano a riscontrare già dopo un cominciano a riscontrare già dopo un giorno dall'infarto e causano un aumento giorno dall'infarto e causano un aumento della temperatura corporea (37,5°-38,5°) della temperatura corporea (37,5°-38,5°) ed un ed un aumento del numero dei globuli aumento del numero dei globuli bianchi e della VES. bianchi e della VES.

Gli enzimi più importanti sono le Gli enzimi più importanti sono le transaminasi, la creatinfosfochinasi, transaminasi, la creatinfosfochinasi, la latticodeidrogenasi, ecc.la latticodeidrogenasi, ecc.

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MARCATORI CARDIACIMARCATORI CARDIACI

Il rialzo dei markers sierici di necrosi miocardica Il rialzo dei markers sierici di necrosi miocardica quali CPK, LDH, troponina, mioglobina rappresenta quali CPK, LDH, troponina, mioglobina rappresenta l'elemento in dispensabile per la diagnosi di IMA.l'elemento in dispensabile per la diagnosi di IMA.

La TROPONINALa TROPONINA recentemente introdotta dalle recentemente introdotta dalle nuove linee guida per la diagnosi di necrosi nuove linee guida per la diagnosi di necrosi miocardica, si avvicina al marker di necrosi miocardica, si avvicina al marker di necrosi miocardica ideale, avendo elevata miocardio-miocardica ideale, avendo elevata miocardio-specificità, alta sensibilità e finestra temporale ampia specificità, alta sensibilità e finestra temporale ampia (durata 10-14 gg circa). Pertanto, le isoforme (durata 10-14 gg circa). Pertanto, le isoforme cardiache della TnT e TnI possono essere utilizzate cardiache della TnT e TnI possono essere utilizzate come markers di lesione miocardica a elevata come markers di lesione miocardica a elevata specificità, sicuramente superiore a quella della CK-specificità, sicuramente superiore a quella della CK-MB. MB. L'elevata sensibilità diagnostica delle troponine è L'elevata sensibilità diagnostica delle troponine è strettamente connessa al fatto che il valore strettamente connessa al fatto che il valore plasmatico nei soggetti normali è pressocchè uguale plasmatico nei soggetti normali è pressocchè uguale a zero. Pertanto il loro dosaggio consente di a zero. Pertanto il loro dosaggio consente di identificare pazienti con piccolissimi, a volte identificare pazienti con piccolissimi, a volte microscopici, fenomeni di necrosi miocardica che, microscopici, fenomeni di necrosi miocardica che, altrimenti, non avrebbero soddisfatto i criteri altrimenti, non avrebbero soddisfatto i criteri enzimatici convenzionali per la definizione di IMA. enzimatici convenzionali per la definizione di IMA.

La troponina, in corso di infarto del miocardio, La troponina, in corso di infarto del miocardio, inizia ad aumentare dopo circa 3-4 ore dall'inizio inizia ad aumentare dopo circa 3-4 ore dall'inizio dei sintomi e si mantiene persistentemente dei sintomi e si mantiene persistentemente elevata per circa due settimane. elevata per circa due settimane.

Altro marker biochimico, recentemente Altro marker biochimico, recentemente introdotto nelle nuove linee guida, è la introdotto nelle nuove linee guida, è la MIOGLOBINAMIOGLOBINA. Esso rappresenta al momento il . Esso rappresenta al momento il marker più precoce di danno miocardico e può marker più precoce di danno miocardico e può essere misurato rapidamente. Non è essere misurato rapidamente. Non è assolutamente specifico essendo di origine assolutamente specifico essendo di origine muscolare e cardiaca. Ritorna ai valori normali muscolare e cardiaca. Ritorna ai valori normali nelle 24 ore, pertanto trova la sua utilità nelle 24 ore, pertanto trova la sua utilità diagnostica in quei pazienti in cui il dolore è di diagnostica in quei pazienti in cui il dolore è di recente insorgenza (<6 ore) o come marker di recente insorgenza (<6 ore) o come marker di reinfarto nelle prime due settimane dall'infarto reinfarto nelle prime due settimane dall'infarto in cui si ha la persistenza di Troponine elevate.in cui si ha la persistenza di Troponine elevate.

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MARCATORI CARDIACIMARCATORI CARDIACI

Attuale marker biochimico di riferimento per la Attuale marker biochimico di riferimento per la diagnosi di infarto miocardico acuto è diagnosi di infarto miocardico acuto è la la creatinchinasi (CK) creatinchinasi (CK) enzima specifico del tessuto enzima specifico del tessuto muscolare, scheletrico e cardiaco.muscolare, scheletrico e cardiaco.

La CK ha una struttura dimerica determinata La CK ha una struttura dimerica determinata dalla combinazione di due monomeri definiti M dalla combinazione di due monomeri definiti M (muscle) e B (brain) ciascuno codificato da un (muscle) e B (brain) ciascuno codificato da un gene specifico localizzato sui cromosomi gene specifico localizzato sui cromosomi rispettivamente 19 e 14 che danno origine a tre rispettivamente 19 e 14 che danno origine a tre isoenzimi citoplasmatici chiamati CK 1 (CK-isoenzimi citoplasmatici chiamati CK 1 (CK-BB), CK 2 (CK-MB) e CK3 (CK-MM).BB), CK 2 (CK-MB) e CK3 (CK-MM).

CK MM è predominante nel muscolo e nel CK MM è predominante nel muscolo e nel miocardio mentre CK MB è piu cardiospecifico miocardio mentre CK MB è piu cardiospecifico perche’ costituisce il 22 % del CK totale. Ha perche’ costituisce il 22 % del CK totale. Ha maggiore sensibilità e specificità per la presenza maggiore sensibilità e specificità per la presenza di necrosi miocardica nelle prime sei ore.di necrosi miocardica nelle prime sei ore.

I miocardiociti ventricolari producono un peptide I miocardiociti ventricolari producono un peptide ad attivita’ endocrina con effetto natriuretico ad attivita’ endocrina con effetto natriuretico chiamato Brain natriuretic Peptide BNPchiamato Brain natriuretic Peptide BNP

Nei pazienti entro le prime dieci ore dall'IMA i Nei pazienti entro le prime dieci ore dall'IMA i markers più appropriati sono le subforme di CK-markers più appropriati sono le subforme di CK-MB e la mioglobina. Viene consigliato di MB e la mioglobina. Viene consigliato di eseguire un prelievo di sangue immediatamente eseguire un prelievo di sangue immediatamente dopo il ricovero, 1 ora più tardi e ogni due ore dopo il ricovero, 1 ora più tardi e ogni due ore fino alla sesta dalla comparsa dei sintomi e, in fino alla sesta dalla comparsa dei sintomi e, in caso di positività, ogni 3-4 ore per le prime 24 caso di positività, ogni 3-4 ore per le prime 24 ore e ogni 6-8 ore fino a 48-72 ore. Le subforme ore e ogni 6-8 ore fino a 48-72 ore. Le subforme CK-MB consentono di fare diagnosi sui primi CK-MB consentono di fare diagnosi sui primi due campioni in più del 90% dei pazienti con due campioni in più del 90% dei pazienti con IMA. IMA.

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MARCATORI CARDIACIMARCATORI CARDIACI CK MM è predominante nel muscolo CK MM è predominante nel muscolo

e nel miocardio mentre CK MB è piu e nel miocardio mentre CK MB è piu cardiospecifico perche’ costituisce il cardiospecifico perche’ costituisce il 22 % del CK totale. Ha maggiore 22 % del CK totale. Ha maggiore sensibilità e specificità per la sensibilità e specificità per la presenza di necrosi miocardica nelle presenza di necrosi miocardica nelle prime sei ore.prime sei ore.

I miocardiociti ventricolari producono I miocardiociti ventricolari producono un peptide ad attivita’ endocrina con un peptide ad attivita’ endocrina con effetto natriuretico chiamato Brain effetto natriuretico chiamato Brain natriuretic Peptide BNPnatriuretic Peptide BNP

Attuale marker biochimico di Attuale marker biochimico di riferimento per la diagnosi di infarto riferimento per la diagnosi di infarto miocardico acuto è miocardico acuto è la creatinchinasi la creatinchinasi (CK) (CK) enzima specifico del tessuto enzima specifico del tessuto muscolare, scheletrico e cardiaco.muscolare, scheletrico e cardiaco.

La CK ha una struttura dimerica La CK ha una struttura dimerica determinata dalla combinazione di determinata dalla combinazione di due monomeri definiti M (muscle) e due monomeri definiti M (muscle) e B (brain) ciascuno codificato da un B (brain) ciascuno codificato da un gene specifico localizzato sui gene specifico localizzato sui cromosomi rispettivamente 19 e 14 cromosomi rispettivamente 19 e 14 che danno origine a tre isoenzimi che danno origine a tre isoenzimi citoplasmatici chiamati CK 1 (CK-citoplasmatici chiamati CK 1 (CK-BB), CK 2 (CK-MB) e CK3 (CK-BB), CK 2 (CK-MB) e CK3 (CK-MM).MM).

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EMBOLIA POLMONAREEMBOLIA POLMONARE

L'embolia polmonare è nella maggior parte dei casi la L'embolia polmonare è nella maggior parte dei casi la complicanza di una trombosi venosa profondacomplicanza di una trombosi venosa profonda degli arti inferiori; si determina quando, da un trombo degli arti inferiori; si determina quando, da un trombo formatosi in una vena profonda, si distaccano formatosi in una vena profonda, si distaccano frammenti più o meno grossi. frammenti più o meno grossi. Questi frammenti di Questi frammenti di coagulo (emboli)coagulo (emboli) vengono portati dalla corrente vengono portati dalla corrente sanguigna in vasi sempre più grossi fino al cuore, che sanguigna in vasi sempre più grossi fino al cuore, che a sua volta li spinge nelle arterie del polmone. Qui i a sua volta li spinge nelle arterie del polmone. Qui i vasi sanguigni si restringono nuovamente ed i coaguli vasi sanguigni si restringono nuovamente ed i coaguli si fermano, causando un ostruzione. si fermano, causando un ostruzione.

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EMBOLIA POLMONAREEMBOLIA POLMONARE

FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIO

Poiché l'embolia polmonare è complicanza di una trombosi Poiché l'embolia polmonare è complicanza di una trombosi venosa profonda, i fattori di rischio sono i medesimi indicati venosa profonda, i fattori di rischio sono i medesimi indicati per la trombosi venosa profonda: per la trombosi venosa profonda: etàetà, , familiaritàfamiliarità, , diabetediabete, , assunzione di assunzione di pillola anticoncezionalepillola anticoncezionale, , gravidanzagravidanza e e puerperiopuerperio, , traumitraumi (soprattutto fratture agli arti inferiori), (soprattutto fratture agli arti inferiori), infarto miocardicoinfarto miocardico e e scompenso cardiacoscompenso cardiaco, , pregressi episodi pregressi episodi tromboembolicitromboembolici, , neoplasie maligneneoplasie maligne. .

Inoltre è da ricordare che Inoltre è da ricordare che interventi chirurgiciinterventi chirurgici e e lunghi lunghi periodi di immobilizzazioneperiodi di immobilizzazione possono essere causa di possono essere causa di trombosi venose profondetrombosi venose profonde

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EMBOLIA POLMONAREEMBOLIA POLMONARE

SINTOMISINTOMI Quando presente, la sintomatologia è aspecifica ed è simile a Quando presente, la sintomatologia è aspecifica ed è simile a

quella di molte altre patologie cardio-respiratoriequella di molte altre patologie cardio-respiratorie. . segni tipici segni tipici più comuni sono la tachipnea e la tachicardia, seguiti da dolore più comuni sono la tachipnea e la tachicardia, seguiti da dolore toracico, che può essere di grado diverso, localizzato o diffuso. toracico, che può essere di grado diverso, localizzato o diffuso. Il paziente spesso accusa ansia, dispnea (sensazione di Il paziente spesso accusa ansia, dispnea (sensazione di mancanza di fiato), dolore toracico, collasso cardiocircolatorio mancanza di fiato), dolore toracico, collasso cardiocircolatorio (se si ha una riduzione della gettata sanguigna e conseguente (se si ha una riduzione della gettata sanguigna e conseguente ipotensione), transitori abbassamenti dei flussi di sangue al ipotensione), transitori abbassamenti dei flussi di sangue al cervello (ipoafflusso cerebrale). Il paziente può apparire cervello (ipoafflusso cerebrale). Il paziente può apparire cianotico o presentare uno stato febbrile. cianotico o presentare uno stato febbrile.

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EMBOLIA POLMONAREEMBOLIA POLMONARE

DIAGNOSIDIAGNOSI Scintigrafia polmonareScintigrafia polmonare AngiografiaAngiografia

TERAPIATERAPIA AnticoagulantiAnticoagulanti TromboliticiTrombolitici