GAMMOPATIE E MIELOMA MULTIPLO · gammopatia condizione clinico-laboratoristica caratterizzata da un...
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GAMMOPATIA
CONDIZIONE CLINICO-LABORATORISTICA CARATTERIZZATA DA UN AUMENTO DELLA ZONA GAMMA AL DA UN AUMENTO DELLA ZONA GAMMA AL TRACCIATO ELETTROFORETICO DELLE PROTEINE
Albumina α1 α2 βγ
Prof AMVannucchi_AA2009-10
STRUTTURA DELLE IMMUNOGLOBULINE
CATENA L
CATENA H
SITO LEGANTEL’ ANTIGENE
SITI DI LEGAMERECETTORE Fc
E COMPLEMENTO
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PROPRIETA’ DELLE IMMUNOGLOBULINEPROPRIETA DELLE IMMUNOGLOBULINE
IgG IgA IgM IgD IgEcat H γ α μ δ εcat. H γ α μ δ ε
cat. L K o λ K o λ K o λ K o λ K o λ
mg/dL 1000-1.400
200-300
40-150 3 <1
Emivita 21 g 6 g 5 g 3 g 2 g
Secrezioni + +++ + ? ?Secrezioni esterne
+ +++ + ? ?
Passaggio l t
+ - - - -placentare
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GAMMOPATIA POLICLONALE
Stimolazione di più cloni di PC con incremento di una o diverseclassi di Ig che esprimono entrambe le catene leggere
Condizioni cliniche: epatopatieCondizioni cliniche: - epatopatie- mal collagene (LES, AR, Sjogren)- infezioni (TBC, EBV, toxoplasmosi, endocarditi)- sarcoidosi- fibrosi cisticaProf AMVannucchi_AA2009-10
GAMMOPATIA MONOCLONALE
Stimolazione di un SINGOLO clone di PC con incremento di un SOLOtipo di catena pesante e di catena leggera
ASSOCIATA A:ASSOCIATA A:MGUS (56%)Mieloma multiplo (18%)Amiloidosi (10%)Amiloidosi (10%)Linfomi non HDG (5%)LLC (2%)Macrogl Waldestrom (2%)Macrogl.Waldestrom (2%)
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GAMMOPATIA MONOCLONALE
Collagenopatie e malattie autoimmuni: AR, Crohn,polimialgia reumatica, LES, sclerodermia, Sjogren, artritepolimialgia reumatica, LES, sclerodermia, Sjogren, artritepsoriasica, miastenia gravis
Malattie cutanee: i d i iMalattie cutanee: pioderma gangrenosus, psoriasi,orticaria, scleromixedema
Malattie endocrine: iperparatiroidismo
Malattie epatiche: epatite cirrosiMalattie epatiche: epatite, cirrosi
Malattie infettive: micobatteri, CMV, endocarditebatterica, AIDS
Neoplasie: carcinomi colon polmone prostataNeoplasie: carcinomi colon, polmone, prostata,Prof AMVannucchi_AA2009-10
PREVALENZA DELLE CM
CLASSI CMDI ETA’ (%)
0-10 00 10 011-24 0.4 ISOTIPO %25 34 0 8 I G 7025-34 0.8 IgG 7035-44 2.3 IgA 645-54 5.6 IgM 1155-64 6 6 Multiple 1155 64 6.6 Multiple 1165-74 7.8 C. leggere 1>75 7.6
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MGUS
INCIDENZA: 1% popolazione >50 anni; 3% popolazione >70 anni
CLINICA: assenza di sintomi
DIAGNOSI: CM sierica <3 gr/L
CLINICA: assenza di sintomiriscontro laboratoristico occasionale
DIAGNOSI: CM sierica <3 gr/L<5% PC midollariassenza di lesioni osteolitiche, anemia, ipercalcemiafunzione renale nella normafunzione renale nella norma
EVOLUZIONE: 25% sviluppa patologia linfoproliferativa55% presenta malattia stabile15% decesso per altre cause5% picco scompare p p
FOLLOW-UP: esami ematici periodici semestrali (proteine tot, elettroforesi e dosaggio immunoglobuline)gg g )
TERAPIA: nessuna Prof AMVannucchi_AA2009-10
EVOLUZIONE DELLE MGUS
• Il rischio attuale di trasformazione di MGUS in MM è d lè del:
• 6.1% a 5 anni15 4% 10 i• 15.4% a 10 anni
• 31.3% a 20 anni
FATTORI DI RISCHIO
Elevati livelli iniziali di CMForme IgA e IgMForme IgA e IgMCatene leggere vs pesanti ( 70% vs 30%)
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MIELOMA MULTIPLO
DEFINIZIONE
PATOLOGIA CARATTERIZZATA DALLA PROLIFERAZIONE NEOPLASTICA DI UN SINGOLO CLONE DI PLASMACELLULE AD ELETTIVA LOCALIZZAZIONE MIDOLLARE
IN GRADO DI PRODURRE ELEVATEIN GRADO DI PRODURRE ELEVATEQUANTITA’ DI IMMUNOGLOBULINE
MONOCLONALI (CM)MONOCLONALI (CM)
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MIELOMA MULTIPLO
EPIDEMIOLOGIA≈ 1% DI TUTTE LE NEOPLASIE≈ 1% DI TUTTE LE NEOPLASIE≈ 10% DELLE NEOPLASIE EMATOLOGICHEINCIDENZA ANNUALE: 3-4 /100.000/annoPOPOLAZIONE NEGRA/BIANCA: 2:1POPOLAZIONE NEGRA/BIANCA: 2:1
ETA’ MEDIA DIAGNOSI: 68 ANNI4% ETA’ INFERIORE AI 40 ANNI
EZIOLOGIA
M:F=1:1
EZIOLOGIACAUSA ANCORA SCONOSCIUTAESPOSIZIONE A RADIAZIONIESPOSIZIONE A METALLI PESANTI, ASBESTO, BENZE, FITOFARMACI
• SUSCETTIBILITA’ GENETICA• FLOGOSI CRONICA (continua stimolazione Ag)• HHV8 Prof AMVannucchi_AA2009-10
EPIDEMIOLOGIA E SOPRAVVIVENZA
• UN’INDAGINE PRELIMINARE INDICA ≈ 100 NUOVI CASI DI MM/ANNO NELLE PROVINCIE DI FIRENZE E PRATOFIRENZE E PRATO
• LA SOPRAVVIVENZA MEDIA DEL MM DALLA DIAGNOSI È DI ≈ 3 ANNI, CON UN RANGE DA POCHI MESI A DIVERSI ANNIPOCHI MESI A DIVERSI ANNI.
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MM:PATOGENESIIl mieloma non è patologia neoplastica della PC, ma del e o a o è pato og a eop ast ca de a C, a desistema linfoide B, di una cellula B che è antecedente alla maturazione in plasmacellula.
Infatti: linfociti B circolanti del soggetto presentano Ig di superficie con le stesse caratteristiche isotipiche ed idiotipiche della CMidiotipiche della CM
IPERMUTAZIONE SOMATICASELEZIONE ANTIGENICARICOMBINAZIONE IGH SWITCH
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MM:PATOGENESI
IL-1β
NEOANGIOGENESI
IL-6R
IL-1βTNF- βM-CSFHGFFas
IL-6IL 6
IL 6R
IL-6 MolecoleadesioneIL-1β
TNF- β
IL-6IL-6
IL-6
M-CSFHGF
STROMA Prof AMVannucchi_AA2009-10
QUADRO CLINICO
INSUFFIC. MIDOLLARESUSCETTIBILITA’ INFETTIVA
INSUFFIC. RENALE
CORRELATI ALLA MASSA TUMORALE
SINT. NEUROLOGICI
CORRELATI ALLA COMPONENTE M S. IPERVISCOSITA’
AMILOIDOSI ALAMILOIDOSI AL
CORRELATI ALLA LESIONI OSSESINTESI DI CITOCHINE IPERCALCEMIA
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MM E DOLORI OSSEI
SEDI: rachide, bacino, cranio, coste, ossa lunghe (omero-femore)
TIPO LESIONE: lisi a stampo, osteoporosi diffusa, fratture
EZIOPATOGENESI: citochine (OAF: Osteoclast Activing Factors) IL6, TNF, IL1 che creano aumento dell’attività degli osteoclasti
DIAGNOSI: Rx scheletro (RMN e scintigrafia)
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MM E DOLORI OSSEI
LESIONI DELLE DIPLOE DELLA TECACRANICA IN REGIONE FRONTALE ECRANICA IN REGIONE FRONTALE E MASSE ESPANSIVE Prof AMVannucchi_AA2009-10
MM E SINTOM. NEUROLOGICA
Compress.midollari (fratture vertebrali): paraplegia, emiplegiaradicolitiad o
Polineuropatie sensitivo-motorie
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MM E LOCALIZZAZIONI EXTRAMIDOLLARI
MIELOMA MULTIPLO IgA Lambda
Multiple masse sottocutanee con diametro dai 3 ai 9 cmMasse addominali multiple coinvolgimento rene sx (7-13 cm)
MIELOMA MULTIPLO IgA Lambda
a addo a u p o o g o ( 3 )
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MM E ALTERAZ. LABORATORIO
• Anemia (normocromica-normocitica)• Piastrinopenia e leucopenia (grado infiltrazione midollare)• Piastrinopenia e leucopenia (grado infiltrazione midollare)• ↑ VES e ↑ PRC• Ipercalcemia• Iperuricemia• ↑ Creatinina e azotemia
↑ l• ↑ Proteine totali• ↓ Albumina• ↓ Altre Ig (non CM)• ↓ Altre Ig (non CM)• Elettroforesi: 80% picco monoclonale
10% ipogammaglobulinemia
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TEST DIAGNOSTICI
• ESAMI EMATICI: Emocromo completo, formula leucocitaria, funz renale, calcemia, uricoemia, proteine totali e frazionate,funz renale, calcemia, uricoemia, proteine totali e frazionate, VES, PCR, LDH
• IMMUNOELETTROFORESIIMMUNOFISSAZIONE• IMMUNOFISSAZIONE
• DOSAGGIO QUANTITATIVO di CM e altre Ig• DOSAGGIO QUANTITATIVO delle catene leggere libere nel• DOSAGGIO QUANTITATIVO delle catene leggere libere nel
siero (forme MM oligo-non secernente)• DOSAGGIO QUANTITATIVO della proteinuria di Bence Jones
( t l )(catene leggere)• B2-MICROGLOBULINA• RX SCHELETRO (RMN)• RX SCHELETRO (RMN)• STRISCIO PERIFERICO, emazie a rouleaux• ASPIRATO MIDOLARE E BOM• BIOPSIA GRASSO PERIOMBELICALE (amiloidosi)
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CRITERI DIAGNOSTICI
MAGGIORI: MINORI:Pl ll l id ll i • Plasmocitoma alla
biopsia del tessutoPl ll l
• Plasmacellule midollari 10-29%
• CM < ai livelli maggiori• Plasmacellule midollari ≥30%CM:
• CM < ai livelli maggiori• Lesioni osse litiche
Diminuzione delle Ig • CM:– IgG >3.5 g/dL– IgA >2 g/dL
• Diminuzione delle Ig normali
IgG <600 mg/dLIgA >2 g/dL– BJ ≥ 1g/24h
– IgG <600 mg/dL– IgA <100 mg(dL
IgM <50 mg/dL– IgM <50 mg/dL
DIAGNOSI: 1 criterio maggiore + 1 minore oppureDIAGNOSI: 1 criterio maggiore + 1 minore , oppure3 criteri minoriProf AMVannucchi_AA2009-10
ULTERIORI TEST DIAGNOSTICI CON SIGNIFICATO PROGNOSTICOCON SIGNIFICATO PROGNOSTICO
INDICE DI MARCATURA PLASMACELLULARE (LI)
Correla con attività proliferativa plasmacellularep pCorrela con sopravvivenza:
malattia stabile 56 mesi se LI <3% vs 19 se LI >3%
STUDIO CARIOTIPO
30-50% citogenetica convenzionale
90% FISH
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TRASLOCAZIONI COINVOLGENTI 14q32
• Descritta in 50-60% dei pazienti • Presenti soprattutto nelle fasi avanzate della malattia • Presenti soprattutto nelle fasi avanzate della malattia, sono infatti particolarmente comuni nei pazienti con PC leukemia
• Comportano un’aumentata trascrizione di oncogeni (fattori di trascrizione) • Sono traslocazioni mutualmente esclusive
G i i li Dt(11,14) ciclina D1
14q32 IgH
Geni cicline D
FGFR3
t(4;14) t(14,16) ciclina D2t(6;14) ciclina D3
14q32 IgH FGFR3
Geni MAF t(14,16)
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TRASLOCAZIONI COINVOLGENTI 14q32
16q32 (5%)4p16 (15%)11q13 (20%)assente (25%)assente (25%)8q24 (5%)6p21 (3%)altri (27%)
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FISH: MONOSOMIA 13q
FREQUENZA 30 50%FREQUENZA 30-50%FATTORE PROGNOSTICO SFAVOREVOLEProf AMVannucchi_AA2009-10
LEUCEMIA PLASMACELLULARE
PC MATUREPLASMOBLASTI:
pattern cromatina immatural linucleoli
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LLC: PRESENTAZIONE CLINICA
Disordine linfoproliferativo cronico acquisito, di natura monoclonale, caratterizzato dall’espansione di piccoli linfociti apparentemente
t i h i l l if i id ll limaturi che si accumulano nel sangue periferico, midollare e negliorgani linfatici
DIAGNOSI Caratterizzata da leucocitosi con linfocitosi,Il numero di linfociti circolanti > 5000/mm3Il numero di linfociti circolanti > 5000/mm3
Senza linfocitosi
- Infiltrazione linfonodale, midollare- Assenza di linfocitosi nel periferico- Assenza di sintomatologia
o splenica- Assenza di linfocitosi nel periferico
Assenza di sintomatologia- Esami di routine identificano una clonalità per cellule B
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LLC: MORFOLOGIA(FORMA TIPICA)(FORMA TIPICA)
O b di G htOmbre di Gumprecht
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LLC: MORFOLOGIA(FORME ATIPICHE)(FORME ATIPICHE)
Forma prolinfociticaPiccoli linfociti, prolinfociti con nucleoli, p
Forma atipicaCromatina condensataCitoplasma basofilo (diff plasmocitoide)p ( p )
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HAIRY CELL LEUK: MORFOLOGIA
Tipiche proiezione del citoplasmaTipiche proiezione del citoplasma
Nucleo eccentrico ovalare, generalmente è visibile un nucleologeneralmente è visibile un nucleolo
Citoplasma ampio, basofilo, Citoplasma ampio, basofilo, agranulato
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HAIRY CELL LEUK: cito-immunologiaTRAP+
La reazione citochimica allaLa reazione citochimica allaFosfatasi acida permane dopotrattamento con Ac. L(+) Tartaricoper la presenza dell’isoenzima Vdella fosfatasi acida nelle HC
Reattività con antisieri per le catene leggere k(60%) o λ(40%), IgG(50%), IgM (25%)
CD20+, CD22+(marcatori B linfocitari)
CD25 ( IL-2R)
CD11c ( monocitario)
HC2, CD103Prof AMVannucchi_AA2009-10
LLC: ORGANI LINFOIDI
LINFONODODiffuso infiltrato linfocitario che sovverte struttura LN, possono essere presenti follicolilinfoidi residui La capsula è in generelinfoidi residui. La capsula è in genere risparmiata
Coinvolgimento della polpa bianca con diversi
MILZA
Coinvolgimento della polpa bianca con diversiGradi di infiltrazione anche della polpa rossa
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LLC: IMMUNOFENOTIPO
• Debole espressione delle SIg ( k 60%; λ 40% , più frequenti IgM)• Espressione di CD19, CD20, CD5, CD23*, CD24• Debole espressione di CD79b, CD22, FMC7• Aumento CD8+; CD16CD56(NK); ( )• Riduzione CD4+• Per le forme T: Ridotta espressione CD45RA, studio del TCR.
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LLC: IMMUNOFENOTIPO
CD19+/CD5+
FMC 7 CD22+ dimFMC 7 neg C d
CD23+
CD79b negCD20+ dim
Clon KappaweakCD20 dim
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LLC: marker sierici
Correlate with tumor mass and the proliferative activity of CLL cells
TK siericaCorrelate with tumor mass and the proliferative activity of CLL cells and predict disease progression, even among patients with early-stage disease.
CD23
High levels of the sCD23 have also been linked to adverse prognostic features such as diffuse bone marrow infiltration, rapid doubling time, and disease progression in early-stage CLLp g , p g y g
Beta2-microglobulina
ß 2M shows a positive correlation with clinical stages and has been found to be a strong prognostic marker
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LLC: riarrangiamento geni Ig
About 50% of patients present in their leukemic cells somatic hypermutations in the rearranged variable regions of the immunoglobulin heavy chains (IgVH) immunoglobulin heavy chains (IgVH).
In 1999, differents groups independently reported on the prognostic importance of IgVH genes in CLL, showing that p og o po a o g g , o g aIgVH mutational status separates CLL into two different forms of the disease.
UNMUTATED-CLL have a more malignant condition, including evidence of advanced, progressive disease, atypical peripheral blood cell morphology adverse cytogenetic features clonal blood cell morphology, adverse cytogenetic features, clonal evolution, and resistance to therapy than those with mutatedIgVH genes MUTATED-CLL
There is, however, an exception to this rule and that is the expression of the immunoglobulin that is the expression of the immunoglobulin variable region gene V3-21, which is associated with an inferior outcome independent of mutational status
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LLC: riarrangiamento geni Ig
Since determining IgVH mutations requires specific equipmentfor DNA sequencing and is time consuming as well as for DNA sequencing and is time consuming as well as expensive, it is not possible to study IgVH mutations on a routine basis, particularly in nonspecialized laboratories. A di l tt t h b d t id tif Accordingly, many attempts have been made to identify a marker that could be as useful as IgVH mutational status in the prognostic assessment of patients with CLLp g p
ZAP 70 CD38
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LLC: RUOLO CD38
Espressione regolata nell’ontogenesi del linfocita B
CD38
Bone Marrow PC
Up-regolazione prima che la cellule B entri nel centro germinativo e vada incontro al riarrangiamento dei geni delle IgV decresce nellae vada incontro al riarrangiamento dei geni delle IgV, decresce nellafase centrocitica ed è assente nella cellule memoria
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LLC: RUOLO CD38
CD31DNA
P lif i
DNA
ProliferazioneBlocco apoptosi
CD31 CD38strom
Linfo
ci
ma tiPlexin B1 CD100
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LLC: RUOLO CD38
MARKER SURROGATO DELLO STATO MUTAZIONALE
CD38+ CD38-NON MUTATI MUTATI
30% casiPrognosi intermedia
Valore soglia di positività pari al 30%Espressione CD38 si modifica durante il corso della malattiaEspressione CD38 è aumentata su cellule di derivazione midollareEspressione CD38 è aumentata su cellule di derivazione midollare
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LLC: ZAP 70MARKER SURROGATO DELLO STATO MUTAZIONALEMARKER SURROGATO DELLO STATO MUTAZIONALE
Valutazione in citofluorimetria, correla nel 93% dei casi di LLC con lo stato mutazionalecon lo stato mutazionale
Micro-array: small number of genes allow the separation of Micro array: small number of genes allow the separation of mutated and unmutated CLL, the most specific of them being a gene that encodes for a 70-kD zeta-associated protein (ZAP-70) The majority of mutated cases are ZAP-70 negative 70). The majority of mutated cases are ZAP-70 negative, whereas unmutated forms are ZAP-70 positive.
METODOLOGIE DI STUDIO• Western blotting
Q i i RT PCR• Quantitative RT-PCR
• Immunohistochemistry
• Flow cytometry Livello soglia 20%Prof AMVannucchi_AA2009-10
LLC: ZAP 70
The expression of ZAP-70 in peripheral blood lymphocytes depends on the cell lineage, the highest levels of ZAP-70 being observed g g- in NK cells - in T cells
The expression on B cells is low or absent
Consequently the assessment of ZAP 70 in CLL cells by flowConsequently, the assessment of ZAP-70 in CLL cells by flowcytometry implies a multiparametric staining to independently identify CLL cells from T and NK cells
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LLC: ZAP 70
Syk family, attività tirosin-chinasica
Una volta attivato dal legame recettore-ligando è coinvolto nella Trasmissione del segnale a valle nel nucleo
Oltre ad essere coinvolto come secondo messaggero nelle cellule TRecenti StudiOltre ad essere coinvolto come secondo messaggero nelle cellule Tè stato identificato anche in nelle cellule B normali
Maturazione e differenziazione linfocitaria dalla fase PRO B alla Maturazione e differenziazione linfocitaria dalla fase PRO-B alla PRE-B (riarrangiamento geni IgVh) nel topo, nell’uomo è presentein una selezionata sottopopolazione di linfociti B maturi CD38+
ll il ll illnella milza e nelle tonsille
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LLC: ALTERAZIONI CITOGENETICHE
80% dei pazienti presentano alterazioni citogenetiche
FISHFISH
Delezione 13qTrisomia cromosoma 12
Delezione 11qDelezione 17ppDelezione 6q
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LLC: ALTERAZIONI CITOGENETICHE
Alcune alterazioni citogenetiche hanno dimostrato ruolo patogeneticoAlcune alterazioni citogenetiche hanno dimostrato ruolo patogenetico
•Delezione 17p13: localizzato gene p53
•Delezione 11q22: localizzato gene ATM (segnali di apoptosi in
•Trisomia 12: iperespressione gene MDM2 in grado di legare e inattivare la p53 normale
•Delezione 11q22: localizzato gene ATM (segnali di apoptosi in risposta al danneggiamento del DNA
Alcune alterazioni citogenetiche sono associate a caratteristiche Alcune alterazioni citogenetiche sono associate a caratteristiche tipiche di alcune forme di malattia
Delezione 11q: malattia caratterizzata da marcata linfoadenopatiaDelezione 11q: malattia caratterizzata da marcata linfoadenopatiama anche da refrattarietà a chemioterapici che
danneggiano DNA
Delezione 17p: malattia caratterizzata da refrattarietà a terapia con analoghi purinici
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LLC: ALTERAZIONI CITOGENETICHE
Correlazione tra stato mutazionale e alterazioni citogenetiche
Ig Vh mutati Ig Vh non mutati p
Del 13q 65% 48% 0 004Del 13q 65% 48% 0.004
Trisomia 12 15% 19% 0.44
Del 11q 4% 27% <0.001
Del 17p 3% 10% 0.03
Differente background biologico di LLCGene expression profiling dimostra che è un’unica patologia
Alterazioni citogenetiche sfavorevoli…….stato non mutato IgProf AMVannucchi_AA2009-10
LLC: ALTERAZIONI CITOGENETICHE
• Stato mutazionale Ig Vh
• Delezione 17p
• Delezione 11qFattori prognostici
• Età
• Conta leucocitaria
Fattori prognosticiIndipendenti per OS
• Conta leucocitaria
• LDH
• Stato mutazionale Ig Vh
• Delezione 17p Superano lo stadio clinicop
• Delezione 11q Prof AMVannucchi_AA2009-10