Corso di Tecnologia Meccanica 2 Università degli Studi di Roma Tor Vergata 1 Principi fondamentali...
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Corso di Tecnologia Meccanica 2
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
1
Principi fondamentali del taglio dei metalli
Prof. Vincenzo Tagliaferri
Edificio Ingegneria Industriale
Tel. 06 72597166
Ricevimento: luned’ 8,30 -12,30

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φ Angolo di scorrimento
Angolo di spoglia superiore
Angolo di spoglia inferiore principale
Angolo di taglio
= 90° – ( +
Petto dell’utensile
Dorso dell’utensile
β
Angoli di taglio

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Metodi per analizzare la deformazione plastica durante la lavorazione
Taglio interrotto
Microscopia ottica ed elettronica della morfologia del truciolo
Dispositivo quick stop test

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Zona di formazione del truciolo

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Lavorazioni ad asportazione di truciolo:
Utensile monotagliente a forma di cuneo
Truciolo
Distacco di alcune parti di materiale
dal pezzo attraverso l’interazione
con utensili che agiscono in maniera
progressiva (tornitura, foratura,
fresatura, rettifica)Taglio libero e ortogonale schema

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Taglio ortogonale libero
Ipotesi:
Utensile perfettamente affilato (non esiste contatto tra utensile e piano lavorato lungo il piano dorsale).
Larghezza del truciolo = larghezza iniziale del pezzo in lavorazione (b).
Larghezza del tagliente > larghezza del pezzo.
Velocità di taglio vt si mantiene costante.
Spessore h0 asportato si mantiene costante.

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Durante la formazione del truciolo: sviluppo di calore per attrito utensile-truciolo
Spessore del truciolo > spessore asportato h0
Durezza del truciolo > durezza del metallo base (incrudimento del materiale)
La formazione del truciolo avviene
per deformazione plastica
L’utensile non provoca un distacco
del materiale per frattura ma una
elevata deformazione plastica e la
separazione del materiale.

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Tipi di truciolo
Ad elementi staccati
tipico dei materiali duri e fragili
(ottone, ghisa)
Segmentato
tipico dei materiali duri ma tenaci
(acciai alto C)
Fluente continuo
tipico dei materiali duttili
(acciai basso C, leghe leggere)
Fluente continuo frammentato
tipico di materiali duttili
(vibrazioni, irregolarità)

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Modello di Pijspanen (1937)
Ponendo γ =0 si ottiene φ = π / 4
Materiale costituito da una serie di lamelle di spessore finito. L’avanzamento dell’utensile obbliga ogni elemento a scorrere sul successivo
CA piano di scorrimento
Scorrimento γs= Δs/Δx =(AH + HC)/BH = cotan φ + tan (φ-γ)
Angolo di scorrimento
Minimizzando γs : dγs / dφ = 0 2φ – γ = π / 2

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Vs velocità di scorrimento, velocità relativa truciolo-pezzo
Vt velocità di taglio, velocità relativa utensile-pezzo
Vf velocità di flusso, velocità relativa truciolo-utensile
Δx distanza tra i piani di scorrimento
Vs = Vt + Vf
h0
h1
Cinematica del taglio
Invariabilità del volumeDeformazione laterale del truciolo nulla
Vt h0 = Vf h1
Velocità di deformazione γs= d γs / dt = Vs / Δx .

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Poniamo rc = 1/ε
tan φ = cos γ / (ε – sinγ)
Triangolo delle velocità
Vf = Vt rc
Vs = Vt rc cos γ / sinφ
Fattore di ricalcamento:
rc = AD / AB = h0/h1

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Esercizio
Dati:
vt = 100 m/min vs = ?
h0 = 0,25 mm γs = ?
h1 = 0,53 mm γs = ?
γ = 6°
ε = h1 / h0
tan φ = cos γ / (ε – sinγ) = 0.49
φ = 26.2°
vs = Vt rc cos γ / sinφ = 106.2 m/min
γs = cotan φ + tan (φ-γ) = 2.40
γs = vs / Δx = 7.08 105 s-1
.
.

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Forza scambiata tra utensile e pezzo può essere scomposta lungo direzioni di interesse tecnologico:
N F componente normale e tangenziale (o d’attrito) rispetto al petto dell’utensile
Ns Fs componente normale e tangenziale rispetto al piano di scorrimento
Ft Fn forza principale di taglio e forza normale
Truciolo = corpo libero in equilibrio sotto l’azione di R e R’ R=R’ (β angolo di attrito)
Dinamica del taglio

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R
Modello di Merchant (1945)
Taglio sul piano di scorrimento si raggiunge la
tensione dinamica di scorrimento
Ft = R cos(β-γ)
Fn = R sin(β-γ)
Fs = R cos(φ+β-γ)
Ns = R sin(φ+β-γ)
F = R sinβ
N = R cosβ
Fs = As τs

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Fs = As τs = τs A0 / sinφ
R = τs A0 / [sinφ cos(φ+β-γ)]
Ft = τs A0 cos(β-γ ) / [sinφ cos(φ+β-γ)]
Fn = τs A0 sin(β-γ ) / [sinφ cos(φ+β-γ)]
dτs / dφ = 0
cos(2φ+β-γ) = 0
2φ+β-γ = π/2
Modello di Merchant
As area del piano di scorrimento
A0 area della sezione dl truciolo prima del taglio
Sul piano di scorrimento agisce la massima tensione tangenziale
Relazione di Ernst e Merchant
lega gli angoli caratteristici

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Secondo modello di Merchant
Relazione di Merchant
C costante dipendente dal materiale, si ricava sperimentalmente
Stima valida nel range di Vt di più frequente impiego industriale
τs = (τs)0 + k σs
( τs )0 è τs per σs = 0, è una costante dipendente dal materiale
σs Tensione normale agente sul piano di scorrimento
k Costante di proporzionalità dipendente dal materiale
dτs / dφ = 0
tan(2φ+β-γ) = 1/k
2φ+β-γ = arctan(1/k) = C
Ft = τs A0 cos(C-2φ) / [sinφ cos(C-φ)]
Fn = τs A0 sin(C-2φ) / [sinφ cos(C-φ)]
- Difficile determinazione τs e φ
- Alcune ipotesi semplificative per ottenere la soluzione
Metodo del τs
(analitico)
0
35
70
105
0 35 70 105 140
σs [daN/mm2]
τs [daN/mm2]

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Ft = Ks A
Ks = KS0 · A -1/n
KS0 = 2.4 Rm0.454 β 0.666
Ft Forza di taglio
A sezione del truciolo
Ks pressione di taglio [N/mm2]
KS0 pressione specifica di taglio ( per A = 1mm2 )
n costante dipendente dal materiale
Rm resistenza a trazione
Metodo del Ks
Relazione di Kronemberg
(per acciai)

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Metodo tecnologico: la determinazione del Ks viene fatta attraverso la misura
delle forze di taglio nelle condizioni reali di lavoro
Determinazione sperimentale del Ks:
- si scelgono le condizioni sperimentali (spessore truciolo, velocità di taglio, angolo γ)
- si effettuano prove di taglio e si misura Ft
- si calcola ks = Ft / A
Metodo del Ks

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Metodo del Ks
Foratura Tornitura Fresatura

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Calcolo dell’angolo di attrito tramite la misura delle forze
F = Ft sinγ + Fn cosγ
N = Ft cosγ – Fn sinγ
tanβ = F/N
A partire da Ft, Fn, rc
misurati sperimentalmente
Si ricavano:
β, φ, γs, τs, C

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Modello di Lee & Shaffer
Ip. Materiale rigido-plastico
Stato di sollecitazione uniforme nella zona di formazione del truciolo
Piano di scorrimento
Zona in cui il materiale è deformato plasticamente delimitata da 3 piani:
Cerchio di Mohr
Su AB τ = τmax
Su BC σ = τ = 0
Su AC τ/σ = tanβ
η+β = π/4
η = φ-γ
φ+β-γ = π/4

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Confronto tra relazioni teoriche e risultati sperimentali

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Potenze di lavorazione
Potenza di taglio - velocità di taglio- Forza di taglio
Potenza di avanzamento - velocità di avanzamento- Forza di avanzamento
Potenza di repulsione - velocità di repulsione- Forza di repulsione

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Potenze di lavorazione
P = vt x Ft + va x Fa
Ft per determinazione della potenza di taglio
Fa determina l’inflessione dell’utensile
Fr determina l’inflessione del pezzo e quindi le tolleranze di lavorazione
Fr = 15-25% Ft
Fa = 20-30% Ft
Potenza di taglio scelta della macchina e dei parametri Inflessione pezzo tolleranza di lavorazioneMinima forza condizioni per il taglio

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Aspetti termici della formazione del truciolo
U=Pt / V = Ftvt /(b h0 vt)= Ft / A0
U energia di volume per il taglio
Pt potenza di taglio
V volume di truciolo asportato nell’unità di tempo
U =Us + Ua ≈ 1.25 Us
Us energia per deformazione nella zona di scorrimento
Ua energia per vincere attrito sulla superf. Truciolo-utensile
Us = τs γs
Calore prodotto non si ripartisce equamente tra pezzo, truciolo e utensile
T = f(U, vt,h0, k, ρ·c) k conducibilità termica ρ·c capacità termica

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Esercizio
Dati:
vt = 120 m/min T = ? Zona utensile-truciolo
h0 = 0,2 mm
Materiale C40
τs = 650 MPa
Assumo inizialmente T = 600 °C
k = k0 + k1 T = 34.3 J/(s m °C)
ρc = ρc0 + ρc1T + ρc2T2 = 610.2 104 J/(m3 °C)
U = 4 τs = 2.6 109 J/m3
Tad = U / ρc = 426°C
K = k / ρc = 5.6 10-6 m2/s
T = 0.4 Tad ( vt h0 / K)0.33 = 697 °C
ki e ρci tabellati

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Il tagliente di riporto
Porzione di materiale lavorato che aderisce al tagliente.
Non è stabile, si stacca saldandosi in parte al pezzo in parte al truciolo.
Si forma tagliente di riporto (acciai: quando zona di lavoro a 300°C)
Non si forma al di sotto di una certa temperatura, quando truciolo è poco deformabile (segmentato).
Aumentando ulteriormente la temperatura, aumenta la deformabilità del materiale, si riduce la dimensione del tagliente di riporto (scompare per acciai a 600°C)

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Materiale lavorato
Materiale dell’utensile attitudine del materiale a formare micro-saldature con truciolo
(fenomeni di adesione influenzati da ossidi o film su utensile)
usura utensile
vita utensile
finitura superficiale
Lubrorefrigerazione calore sviluppato
vita utensile
finitura superficiale
potenza di taglio
deformabilità del materiale (C, angolo di scorrimento)
durezza materiale (Temperatura taglio, β, angolo scorrimento)
(se ne tiene conto attraverso Ks)
Variabili di processo nella formazione del truciolo

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γ Angolo di spoglia frontale
h0 spessore truciolo prima del taglio
larghezza del taglio
(non influenza la formazione del truciolo)
vt velocità di taglio
(massima influenza sul processo)
Direzione del flusso di materiale
Angolo di scorrimento φ (Ernst Merchant)
-6°<γ<6° per acciai e ghise
Fino a 30° per materiali duttili
γ maggiore per operazioni di finitura
Temperatura di taglio
Inclinazione del piano di scorrimento
Modificazione forma della zona di scorrimento
Modificazione coeff. attrito truciolo-utensile
Valore τs
Variabili di processo nella formazione del truciolo

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Influenza della velocità di taglio
Da A a C: Andamento dovuto all’effetto della temperatura sul tagliente di riporto.Temperatura modifica l’entità del tagliente di riporto, che ha dimensione massima in B e scompare in C.
Zona di deformazione plastica delimitata da 2 piani (traccia CL e CM)
Piani compresi tra CL e CM: lunghezza diversa e diversa tensione tangenziale. - CL lunghezza max, tensione min- CM lunghezza min, tensione max- Oltre CM non si ha deformazione
Bassa vt : grani si deformano tra CL e CM
Alta vt : ritardo nell’inizio deformazione dei grani e ritardo minore nella fine deformaz.
CL si avvicina a CM: con vt deformaz