Corso di laurea in Disegno industriale Tesi d’Esame ... · L’arte della ceramica e della...
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Corso di Geometria Prof. Gianni Mazzonetto
Università IUAV di VeneziaCorso di laurea in
Disegno industriale
Piran Jlenia anno 2014-15
Tesi d’Esame:
Studio Analitico delle Forme delle
Ceramiche Greche
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ὅπερ ἔδει δεῖξαι
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L’arte della ceramica e della pittura vasco-lare raggiunse nella Grecia antica un alto livello di qualità artistica ed è anche una te-stimonianza privilegiata della vita e cultura degli antichi Greci.
I vasi greci sono pervenuti ai giorni nostri in gran numero, ma la quantità dei ritrova-menti ceramici rappresenta probabilmente solo un’infima parte della produzione dell’e-poca (anche in considerazione del fatto che esistono oggi più di 50.000 vasi provenienti dalla sola Atene).
Le medesime forme di contenitori dovet-tero probabilmente essere realizzate anche in altri materiali, oltre alla ceramica, ma que-sta si è maggiormente conservata nel tem-po.
L’argilla utilizzata per la loro produzione è un’argilla bianca comunemente detta ca-olino, un materiale facilmente lavorabile e quindi adatto a realizzare oggetti e conteni-tori d’uso comune.
In origine, le ceramiche erano modellate a mano, e dunque erano irregolari, con pareti di grosso spessore. Con l’introduzione del tornio, esse assunsero forme regolari, an-che molto elaborate le quali subirono una continua evoluzione dall’epoca minoiaca a quella ellenistica. I ceramisti greci definiro-no progressivamente forme standardizza-te, differenziate in base all’uso.
Si tenterà quindi di definire, mediante la variazione dei parametri di alcune equa-zioni matematiche, il profilo delle differenti forme dei vasi greci (non tenendo conto del profilo dei manici, ma prestando mag-giore attenzione a quello del corpo e del collo) concentrandosi su quelli utilizzati per il trasporto e la conservazione, quelli per mescolare e quelli per versare liquidi.
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Per deterninare il profilo dei diversi vasi prenderemo come modello il grafico dato dall’equazione:
(1) (ax2+by2-c)3-dx2y3=0
Esso assume un aspetto cuoriforme quando i parametri a,b,c,d sono uguali ad 1: (x2+y2-1)3-x2y3=0
Tale grafico può essere modificato variando i parametri nonché gli esponenti dell’equazione (1)
(3x2+y2-1)3-x2y3=0 (x2+3y2-1)3-x2y3=0 (x4+y2-1)3-x2y3=0
Per determinare il profilo del collo saranno utilizzate delle porzioni di ellisse traslata di equazione (x-x1)2/a+(y-y1)2/b=1 (2)
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Partiremo dallo studio del profilo del vaso greco più diffuso: l’anfora panatenaica.
L’anfora (amphorèus) era destinata a contenere liquidi o granaglie.
Essa è caratterizzata da un corpo che si restringe inferiormente, con collo più stretto e due anse impo-state sul collo e sulla spalla.
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Il corpo è appunto dato da una parte del grafico dell’equazione (x2+y2-1)3-x2y3=0
limitazioni:- se y ≥ 0 -> x≤xA V x≥xB- se y x≤xC V x≥xD
dove:A(-1/2; 1,236508)B(1/2; 1,236508)C(-1/4; -0,789943)D(1/4; -0,789943)
Il collo è definito da due semiellissi (simmetrici rispetto all’asse vertica-le) di equazioni:
limitazioni:1 -> x>xA2 -> x y=2,236508 xE≤x≤xF6 -> y=-1 xG≤x≤xH4 -> y= x -54/100 xG
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a pannello figurato.
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Ultimo tra i vasi adibiti al trasporto e alla conservazione qui analizzati è la pelike.
Questo è un vaso simile all’anfora a profilo continuo, ma più ampio nella parte inferiore del corpo.
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(6/5x2+y2-1)3-1/40x2y3=0
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Ci occuperemo ora dello studio del cratere, un grande vaso utilizzato per mescolare vino e acqua nel simposio, durante il quale era collocato al centro della stanza.
Presenta un corpo tondeggiante, con corte anse per il trasporto e una larga imboccatura.
Esistono diverse varianti di tale vaso e di alcune studieremo il profilo.In tutte manterremo per il corpo l’equazione (1) -utilizzata fin’ora- mentre il collo, in quanto si può notare un grande cambiamento rispetto ai precendenti vasi, sarà descritto da una curva logaritmi-ca del tipo y=log|ax| + b.
- cratere a campana
(5/4x2+y2-1)3-x2y3=0
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(6/5x2+y2-1)3-x4y3=0
- cratere a volute
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(x2+3y2-1)3-x4y3=0
- cratere a calice
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Passiamo adesso allo studio del profilo di alcuni vasi utilizzati per versare.
L’equazione (1) sarà sempre utilizzata per definire il profile del corpo, il collo sarà descritto da por-zioni di ellisse traslata di equazione (2).
- olpe: brocca con corpo allungato e imboccatura rotonda.
(3/2x2+y2-1)3-1/4x2y3=0
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(4/5x2+y2-1)3-1/2x2y3=0
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- oinochoe: brocca utilizzata per mescere il vino prelevato dai crateri; presenta un corpo ton-deggiante, più o meno allungato e un collo svasato, dotato di un’unica ansa.
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il contributo dell’arte greca al design moderno
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Si possono ritrovare le stesse forme anche in artefatti moderni come ad esempio nella bottiglia in vetro AdiAcqua progettata e presentata nel 2013 da Alessi in collaborazione con Haralabos Melenos, proprietario delle acque minerali di Bognanco, che propone in onore del 150° anni-versario dalla scoperta della sorgente questa bottiglia dalla forma innovativa che ricorda ap-punto le anfore greche classiche .
Tenteremo quindi di definirne il profilo utilizzando l’equazione (1).
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1. (2x2+1/3y2-1)3-1/4x4y3=0- se y ≥ 0 -> x≤-1/5 V x≥1/5- se y x≤-0,390173 V x≥0,390173
2. x=-1/5 1,775517
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Tutte le curve utilizzate per definire i corpi dei vasi visuaizzate in uno stesso piano
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