Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell’Architettura FTA/Lezione di...
Transcript of Corso di Fisica Tecnica Ambientale Scienze dell’Architettura FTA/Lezione di...
Prof.Gianfranco Cellai
Fondamenti di illuminotecnica
Corso di Fisica Tecnica Ambientale
Scienze dell’Architettura
Prof.Gianfranco Cellai
Grandezze del moto oscillatorioGrandezze del moto oscillatorio
Periodo TT (s) tempo occorrente per compiere una oscillazione
frequenza (n° di periodi contenuti in un secondo) f = 1/Tf = 1/T (Hz o s-1)lunghezza d’onda λλ = c = c ·· T = c /fT = c /f (m) spazio percorso nel periodo T
velocità della luce c = 3 c = 3 ·· 101088 (m/s) ovvero 300.000 km/sEE = h = h ·· ff (J) Ampiezza o contenuto energetico dell’oscillazioneCon h = 6,62 · 10 -34 (J·s)unità di misura derivate 1 μm (micron) = 10-6 m 1 nm (nanometro) = 10-9
Eλλ
(μm)
Prof.Gianfranco Cellai
Il campo del visibileLa luce è energia che si propaga nel vuoto sotto forma di onde elettromagnetiche alla velocità di circa 300.000 km/s, ed è caratterizzata da lunghezza d’onda comprese tra circa 0,38 μm e 0,78 μm (380-780 nm), corrispondente al campo di visibilità dell’occhio umano.
0,38 μm 0,78 μm
Prof.Gianfranco Cellai
Sensibilità dell’occhioL’occhio umano presenta una diversa sensibilità in funzione della lunghezza d’onda della radiazione, analoga alla sensibilitàdell’orecchio. Di questo fatto ce ne rendiamo conto a causa del diverso contenuto di energia necessario affinchè due radiazioni monocromatiche di diversa frequenza, producano la stessa sensazione di intensità luminosa: l’occhio percepisce meglio la gamma dei colori intermedi del campo di visibilità.
La misuramisura della sensibilitdella sensibilitàà dell’occhio è fatta dalla relazione che lega il flusso luminoso al flusso energetico mediante il fattore di visibilità massimo Kmax = 680 lumen/watt ottenuto per 555 nm e corrispondente alla massima efficienza luminosa :
fattore di visibilità relativa V(λ) = K(λ)/ Kmax
Prof.Gianfranco Cellai
giorno
notte
Il fattore di visibilità relativaper visione fotopica (diurna) (V)per visione scotopica (notturna) (V’)
Si ha V(λ) = 1
per 555 nm con visione fotopica(verde -giallo)
per 507 nm con visione scotopica(azzurro-verde)
Curve di sensibilità relativa
Prof.Gianfranco Cellai
Relazione tra emissione termica e luminosa
Se esaminiamo l’emissione termica dei corpi neri in funzione della loro temperatura e lunghezza d’onda vediamo che l’area sottesa dal campo del visibile diminuisce al ridursi della temperatura fino a scomparire: c’è quindi una relazione diretta tra flusso luminoso e flusso energetico.
Prof.Gianfranco Cellai
Classificazione della luce delle lampade:Classificazione della luce delle lampade:la radiazione termicala radiazione termica
La classificazione della luce emessa dalle lampade è basata sulla determinazione della temperatura coloretemperatura colore mediante l’analogia con lo spettro cromatico emesso da un corpo nero portato ad una certa temperatura assoluta misurabile in kelvin (K).
TEMPERATURA DI COLORE FREDDOFREDDO
T > 4000 K
TEMPERATURA DI COLORE CALDOCALDOT < 4000 K
• Luce diurna 6500 K
• Luce bianca-calda 3000 K
• Luce bianca 4000 K
Prof.Gianfranco Cellai
Temperatura colore per alcune tipiche sorgenti
Temperatura colore di alcune sorgenti
1800° K Sole all’alba
1900°K Fiamma di una candela
2000-2800° K Sole al tramonto
2800° K Incandescenti tradizionali
3000-3200° K Alogene
4500-5500° K Cielo sereno/fluorescenti
6000-8000° K Cielo coperto, nuvoloso/fluorescenti a luce diurna
25000° K Cielo blu terso del nord
Prof.Gianfranco Cellai
Le grandezze fotometricheGrandezzaGrandezza SimboloSimbolo UnitUnitàà di misuradi misura AbbreviazioneAbbreviazione
Flusso luminoso Φ lumen lm
Illuminamento E lux Lux
Intensità luminosa I candela cd
Luminanza L nit cd/m2
Le relazioni che individuano le grandezze suddette sono relative a sorgenti luminose puntiformi ovvero di dimensioni piccole rispetto alla distanza: ad esempio il Sole rispetto alla Terra, una lampada in una stanza, ecc.
Prof.Gianfranco Cellai
IlluminamentoIlluminamentoL'illuminamento è una grandezza fotometrica che esprime la quantitàdi luce che investe una determinata superficie o un determinato punto.
L’illuminamento è misurabile con uno strumento denominato luxmetro.
Nel caso in cui si consideri una superficie, è corretto parlare di Illuminamento medio
E = dΦ/dS [lux]
Prof.Gianfranco Cellai
La luminanza può essere intesa come la quantità di luce che effettivamente colpisce i nostri occhi: la luminanza genera il processo fisiologico della visione ed è quindi la luce che effettivamente noi percepiamo. La luminanza diretta è legata alle sorgenti primarie.
LuminanzaLuminanzadirettadiretta
α
=dSdIL (nit =1cd/m²)
Prof.Gianfranco Cellai
LuminanzaLuminanza riflessariflessaMolto frequente è anche il caso in cui si debba considerare la luminanza non di una sorgente luminosa ma di una superficie riflettente (sorgente secondaria)
Le caratteristiche di riflessione dei materiali sono determinanti nell’influenzare la luminanza
La luminanza indiretta è legata alle sorgenti definite secondarie, ovvero agli oggetti che riflettono la luce.
Prof.Gianfranco Cellai
Contrasto di luminanzaIl contrasto indica il rapporto di luminanza tra l’oggetto da visualizzare e il suo sfondo:
C (contrasto) = 100 (Loggetto- Lsfondo) / Lsfondo (%)
i valori delle luminanze e i loro contrasti sono degli ottimi indicatori della qualità luminosa degli spazi.
In generale:Se Lsfondo > Loggetto allora 0 < C < 1 (esempio stampa nera su sfondo bianco)Se Lsfondo < Loggetto allora 0 < C < ∞ ( esempio stampa bianca su sfondo nero)In seguito sono forniti i valori di C suggeriti dalla UNI 10380.
Prof.Gianfranco Cellai
Efficienza luminosaL'efficienza di una sorgente luminosa è un parametro che valuta quanta energia elettrica sia effettivamente convertita in luce.
Eff = Φ / W [Im / Watt]
Prof.Gianfranco Cellai
La La colorimetriacolorimetria
La percezione del colore degli oggetti, così come l’emozione che essi suscitano, è un fatto soggettivo e pertanto differente da individuo a individuo .Nel 1931, la CIE (Commission Internationale de l’Éclairage - Commissione Internazionale di Illuminazione) pubblica una serie di tabelle delle emissioni luminose e delle risposte cromatiche di un osservatore medio, che sono ancora oggi il sistema di classificazione più usato.
Prof.Gianfranco Cellai
Parametri dei coloriParametri dei coloriLa sensazione di colore che il cervello umano percepisce è il risultato della combinazione di tre componenti:
- tono o tintatono o tinta; legato alla lunghezza d’onda dominante individua il colore dell’oggetto (rosso, giallo, ecc.)
- saturazione o purezzasaturazione o purezza; è la vivacità del colore che appare più o meno definito distinguendosi dalla visione del grigio;
- luminositluminositàà o o luminanzaluminanza; esprime l’intensità luminosa nella direzione della visione.
Con queste tre componenti siamo in grado di Con queste tre componenti siamo in grado di definire e di descrivere qualsiasi colore.definire e di descrivere qualsiasi colore.
Prof.Gianfranco Cellai
Radiazione eterocromatica
Si dimostra che date tre radiazioni di Si dimostra che date tre radiazioni di lunghezza dlunghezza d’’onda opportuna onda opportuna ((radiazioni primarieradiazioni primarie RGB RGB -- RedRed GreenGreenBleuBleu) una radiazione qualunque ) una radiazione qualunque èèottenibile con la somma algebrica delle ottenibile con la somma algebrica delle tre radiazioni suddette tre radiazioni suddette opportunamente dosate opportunamente dosate (1a legge di Grassman): tale legge è alla base del sistema di classificazione dei colori CIE
Prof.Gianfranco Cellai
Sintesi additiva e colori fondamentaliSintesi additiva e colori fondamentaliI colori fondamentali sono tre :
rosso (R, 700 rosso (R, 700 nmnm)) LLR R (1 (1 nitnit))
verde (G, 546 verde (G, 546 nmnm),), LLGG (4,59 (4,59 nitnit))
bleubleu (B, 436 (B, 436 nmnm) ) LLB B ( 0,06 ( 0,06 nitnit) ) Con L luminanze dei tre colori fondamentali . Sommando o sottraendo i colori fondamentali ed i loro derivati si ottengono tutte le gamme dei colori con le diverse sfumature (grado di saturazione). I colori secondari sono; giallogiallo(rosso+verde), magenta (blu+rosso) e cianociano (blu+verde).Per ottenere la luce bianca possiamo usare anche solo due fonti di luce, in questo caso una deve essere di colore primario e l’altra di colore secondario. Questi colori, in questo caso, sono detti complementari. verde (colore primario) + magenta(blu+rosso) = bianco.
Prof.Gianfranco Cellai
Tonalità e saturazione Con la tonalità si definisce il colore stesso . Il colore ètanto più puro quanto più ha la larghezza di “T” (tonalità) stretta e le altre lunghezze d’onda inesistenti. In pratica solo luce colorata generata da un laser si può definire come colore puro.
Le variazioni di saturazione Le variazioni di saturazione fanno apparire un colore pifanno apparire un colore piùùo meno chiaro. o meno chiaro.
saturazione
tonalità
NB da WordColore di riempimento/Altri colori/personalizzati
Prof.Gianfranco Cellai
LuminositLuminositàà
Più bassa è “L” (luminosità), più scura sarà la luce del colore: a parità di tonalità e saturazione, la tavolozza a sinistra presenta una più alta luminosità rispetto a quella di destra (150 contro 100).
Prof.Gianfranco Cellai
Il triangolo dei colori o diagramma CIEIl triangolo dei colori o diagramma CIE
E’ un triangolo nel quale i vertici corrispondono alle sensazioni di stimolo dei tre ricettori a colori rosso, verde e blu (RGB). Il baricentro del triangolo è spazio acromatico o bianco, avente coordinate x = y = 0,33.
Soglia di percezione delle Soglia di percezione delle differenze negli stimoli e differenze negli stimoli e
curva di visibilitcurva di visibilitàà
Prof.Gianfranco Cellai
Coordinate Coordinate tricromatrichetricromatriche e triangolo colori e triangolo colori
saturazione
tonalità
Per il caso in esame il contributo alla sensazione luminosa dei colori primari è per il verde (55%), seguito dal bleu (33%) e dal rosso(12%)
X = 37 Y = 163 Z = 94X + Y + Z = 294
x = X/(X + Y +Z) = 37/294 = 0,12 y = Y/(X + Y +Z) = 163/294 = 0,55 z = 1 – (0,12+0,55) = 0,33
Prof.Gianfranco Cellai
Indice di resa cromatica (Ra)La buona resa dei colori da parte di una sorgente di luce artificiale ècondizionata dal fatto che essa emetta tutti i colori dello spettro. Si assume che la resa dei colori è ottima quando gli oggetti sono osservati sotto luce diurna o con lampade ad incandescenza perché l’occhio si adatta bene a questi due tipi di luci (luce solare). Le lampade a scarica danno invece luogo a numerose alterazioni dei colori.
La CIE ha definito pertanto l’indice di resa cromatica dei colori: è un valore numerico che raffronta la resa cromatica di una lampada con quella della
luce diurna presa come campione e con indice 100 (massimo).
Relazione tra indice di resa dei colori e classi di resa dei colori secondo UNI 10380.
Prof.Gianfranco Cellai
Esempio di resa cromatica per una rosa
Come appare alla luce del giorno (Ra 100)
Come appare al di sotto di una lampada al sodio a bassa pressione (Ra < 20)
Prof.Gianfranco Cellai
Le caratteristiche che vengono prese in considerazione (come interazione tra luce e un corpo) sono:
• riflessione,
• assorbimento,
• trasmissione.
Per la “colorimetria” si considera la luce riflessa o trasmessa dall’oggetto per ogni lunghezza d’onda dello spettro.
In merito si ricorda che il colore degli oggetti è costituito dallo spettro della luce riflessa.
Interazione luce Interazione luce -- oggettioggetti
Prof.Gianfranco Cellai
La riflessione
Riflessione irregolare
Riflessione diffusa
Riflessione speculare
Diffusore lambertiano
Iα = In cos α
In Iα
α
Prof.Gianfranco Cellai
Percezione dei colori
ross
ogi
allo
verd
ebl
eu
giallo verde bleu
rosso
Radiazione riflessa
Radiazione assorbita
0.8
aλ
λ (μm)0.4 0.8
Corpo grigio
Corpo rosso
Prof.Gianfranco Cellai
Le sorgenti luminosePossono essere artificiali (lampade) o naturali (luce del sole).
La lampada• Costituisce il “cuore”
dell’apparecchio ed è l’effettiva “SORGENTE LUMINOSA”
• E’ la lampada il primo elemento che determina la QUANTITA’ e la QUALITA’ della luce
• Il tipo di lampada scelta influisce direttamente sulla PRESTAZIONE LUMINOSA
lampada
Prof.Gianfranco Cellai
Tipologie di lampade
INCANDESCENZA SCARICA
TUNGSTENO
ALOGENE
IODURIMETALLICI
FLUORESCENTI
FLUORESCENTI COMPATTE
Prof.Gianfranco Cellai
Lampade fluorescenti compatte•• VANTAGGIVANTAGGI
– COSTI CONTENUTI– BASSI CONSUMI– DURATA ELEVATA– GAMMA CROMATICA
•• SVANTAGGISVANTAGGI– DIMENSIONI SEMPRE
IMPORTANTI– RESA CROMATICA
Spettro luminoso
Prof.Gianfranco Cellai
Spettri delle sorgenti luminose fluorescenti
Alogena (2700 K)
TC-D 26W Col 21 (4000 K) TC-D 26W Col 31 (3000 K)
TC-D Lampade fluorescenti compatte
TC-D 26W Col 41 (2700 K)
Prof.Gianfranco Cellai
Lampade a incandescenza•• VANTAGGIVANTAGGI
- BASSO COSTO – MANUTENZIONE– DIMENSIONI
•• SVANTAGGISVANTAGGI– CONSUMO – DURATA– CALORE– GAMMA CROMATICA
Spettro luminoso
Prof.Gianfranco Cellai
La qualità del progetto illuminotecnico
Un impianto di illuminazione deve assicurare:
• un illuminamento adeguato al compito visivo;
• una buona uniformità di luce ovvero un giusto rapporto di luminanza tra zona di lavoro, le zone circostanti e lo sfondo;
• l’eliminazione dell’abbagliamento diretto o riflesso, ottenuto con sorgenti luminose a bassa luminanza e lampade opportunamente schermate;
• una resa di colori e una tonalità di luce (temperatura di colore) adatta al compito visivo.
Prof.Gianfranco Cellai
Rapporto tra illuminamento e temperatura di colore
Prof.Gianfranco Cellai
Valori raccomandati di illuminamento (UNI 10380)
Prof.Gianfranco Cellai
Valori per il contrasto di luminanza
X: ambienti dove è possibile controllare le riflessioni ovunque secondo UNI 10380;Y: ambienti dove è possibile controllare le riflessioni solo nelle zone prossime all’area di lavoro;Z: ambienti dove non è possibile controllare le riflessioni.
Prof.Gianfranco Cellai
Effetti psicologiciEffetti psicologici
Prof.Gianfranco Cellai
Effetti psicologiciEffetti psicologici
Prof.Gianfranco Cellai
Effetti psicologici
Prof.Gianfranco Cellai
Stanza di degenza: luce diurna
Prof.Gianfranco Cellai
Stanza di degenza: luce notturna
Prof.Gianfranco Cellai
Colori e orientamentoColori e orientamento
Prof.Gianfranco Cellai
Colori e orientamentoColori e orientamento
Prof.Gianfranco Cellai
LL’’architetto ed il architetto ed il lightinglightingdesignerdesigner
Dante Ferretti Dante Ferretti –– Museo Egizio a TorinoMuseo Egizio a Torino
Prof.Gianfranco Cellai
La fotografia e la scenografiaLa fotografia e la scenografia
Vittorio Vittorio StoraroStoraroApocalipseApocalipse NowNow di F.F. Coppoladi F.F. Coppola
Prof.Gianfranco Cellai
Blade Runner di Ridley Scott
Prof.Gianfranco Cellai
Prof.Gianfranco Cellai
Prof.Gianfranco Cellai
La fotografia e la scenografiaLa fotografia e la scenografia
Vittorio Vittorio StoraroStoraroApocalipseApocalipse NowNow di F.F. Coppoladi F.F. Coppola