CAMPI ELETTROMAGNETICI2018/06/08 · CAMPI ELETTROMAGNETICI laboratorio regionale di educazione...
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λ lunghezza d’onda
v frequenza
numero di oscillazioni per secondo che passano per un punto prefissato
ECAMPO ELETTRICO
HCAMPO MAGNETICO
c = velocità della luce
ZDISTANZA
X
Y
Le onde elettromagnetiche trasportano energia da un punto a un altro dello spazio con una certa frequenza (numero di oscillazioni al secondo).
Si propagano nel vuoto (a differenza delle onde sonore che necessitano di un mezzo di trasporto) e si muovono alla velocità della luce (c).
Queste onde vengono definite RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE perché, ad ogni passaggio di cariche elettriche, è associato un campo magnetico e quindi durante il movimento della corrente saranno composte da un CAMPO ELETTRICO al quale è sempre collegato un CAMPO MAGNETICO.
Le onde elettromagnetiche non sono tutte uguali e sono caratterizzate da tre parametri: • λ lunghezza d’onda distanza fra due picchi
successivi;
• υ frequenza numero di oscillazioni per secondo che passano per un punto prefissato;
• E=h x υ più alta sarà la frequenza più alta sarà l’energia che trasportano (h è la costante di Planck).
Il campo elettrico e magnetico calano con il quadrato della distanza. Questo principio ci invita a rimanere distanti dalle sorgenti elettromagnetiche.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
QUANTE SPECIE CI SONO?
laboratorio regionale di educazione ambientale
L’inquinamento elettromagnetico è
INVISIBILE.Non è percepibile dai nostri sensi e ha una caratteristica unica:
quando interrompiamo la sorgente, l’inquinante scompare.
Se disattiviamo un cellulare o un’antenna, spariscono anche le radiazioni.
Risulta in questo modo difficile capire la pericolosità delle onde elettromagnetiche, perché l’eventuale danno non è
direttamente e prontamente riconducibile alla sorgente che lo ha generato.
INQUINAMENTO INVISIBILE
Alcune forme di inquinamento sono VISIBILI.
Ad esempio, possiamo associare i fumi che escono dai camini di un’industria all’inquinamento dell’aria.
Gli inquinanti visibili rimangono più o meno a lungo nell’aria o nell’acqua anche quando si interrompe l’emissione.
I “PADRI” DELLE ONDE RADIO
Nikola Tesla e Guglielmo Marconi sono gli scienziati che hanno dato il contributo più importante nella conoscenza delle onde elettromagnetiche, alla base delle tecnologie che utilizziamo oggi.
Inventore serbo, è considerato il “padre” del ventesimo secolo, (oltre 300 brevetti riconosciuti). Ha contribuito alla realizzazione della lampada fluorescente, del radar, dei Raggi X, della candela dei motori a scoppio, del controllo remoto. Ha realizzato la bobina ad altissima tensione (Bobina di Tesla) e la prima centrale idroelettrica moderna sulla cascate del Niagara. È vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900 e tra l’Europa, dove è nato (1856) e si è formato, e l’America, dove ha sviluppato la maggior parte dei suoi progetti ed è morto (1943). Ha inventato la radio due anni prima di Marconi, ma principalmente ha messo a punto i mezzi per produrre, distribuire e utilizzare la corrente elettrica alternata come la utilizziamo oggi. La scoperta dell’energia libera e gratuita e l’onestà intellettuale hanno caratterizzato la vita di questo brillante scienziato, purtroppo morto in povertà, e riscoperto dal mondo scientifico (che ha dato il suo nome all'unità di misura del campo magnetico) solo recentemente.
NIKOLA TESLA
È considerato uno degli inventori più brillanti che l’Italia abbia mai avuto. Nasce a Bologna da un ricco proprietario terriero e da madre irlandese; studia la migliore letteratura scientifica internazionale. Durante l’inverno 1894 costruisce un apparecchio che utilizza le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza e, nella primavera del 1895, organizza l’esperimento del “colpo di fucile”, sparato per avvisarlo dell’avvenuta ricezione del segnale trasmesso dalla sua radio.Marconi ha messo a punto un dispositivo radio senza fili che può funzionare anche a grandissime distanze.Perfeziona i suoi apparati radio e ne diventa produttore ottenendo il premio Nobel per la Fisica nel 1909.Muore a Roma il 23 luglio 1937.
GUGLIELMO MARCONI
BASTA UN CLICK
In tutti gli ambienti dove ci sono apparecchi alimentati ad energia elettrica, si generano sia campi elettrici che magnetici.Quando l’apparecchiatura è collegata alla presa di corrente il campo elettrico è sempre presente.Il campo magnetico si produce solamente all’accensione dell’apparecchiatura, cioè quando circola corrente.
CAMPO ELETTRICO
C’È SOLO IL CAMPO ELETTRICO
Il campo elettrico è generato dalla presa sotto tensione e dipende dal voltaggio.
È più alto con voltaggio elevato.
SI GENERA IL CAMPO MAGNETICOL’interruttore è acceso, la corrente circola alimentando la lampadina e genera il campo magnetico.È più alto quando l’intensità di corrente è maggiore, quindi all’aumentare della potenza delle lampadine.
IL CAMPO ELETTRICO SI ESTENDE
La spina è inserita nella presa ma l’interruttore è spento.
CAMPO MAGNETICO
interruttore
spina
presa di corrente
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CAMPI ELETTROMAGNETICI
laboratorio regionale di educazione ambientale
COSA CONTROLLA ARPA FVG
ARPA FVG, controlla con tecniche e strumenti tarati, certificati e accreditati scientificamente, le sorgenti outdoor, che sono:
ELETTRODOTTI
linee che trasportano l’energia elettrica.Generano campi elettromagnetici a bassa frequenza (50Hz)
ANTENNE RADIO TV
ricevono e diffondono i segnali radio e televisivi
IMPIANTI RADIO BASE
ricevono e ritrasmettono i segnali dei telefoni cellulari, consentendone il funzionamento
CABINE DI TRASFORMAZIONE
trasformano l’energia che arriva dagli elettrodotti, riducendone la tensione per poterla distribuire (nelle città, nelle industrie, nelle abitazioni..)
RADAR
dispositivo elettromagnetico per la rilevazione della posizione un qualsiasi oggetto
WI FI
sistema che permette a due o più dispositivi di scambiarsi dati senza fili, utilizzando onde radio. Serve anche per connettersi a internet
PARERI E VERIFICHEARPA FVG rilascia pareri ed effettua verifiche per:
• verificare che le nuove installazioni o le modifiche degli impianti esistenti (antenne di telefonia o linee elettriche) rispettino i limiti di legge;
• valutare quanti sono gli elettrodotti e le antenne sul territorio e la loro distribuzione;
• monitorare l’inquinamento elettromagnetico attraverso rilievi strumentali;
• garantire il rispetto dei limiti di legge.
LIMITI DI LEGGEI valori limite per l’esposizione ai campi elettromagnetici derivano dalle più recenti conoscenze e dall’analisi della letteratura scientifica internazionale. In Italia i limiti sono molto restrittivi rispetto agli altri paesi, manteniamo il principio di precauzione.
LIMITE DI ESPOSIZIONE
È un valore che non deve essere mai superato nelle zone accessibili alla popolazione.
VALORE DI ATTENZIONE
È un valore di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, che deve essere applicato ad edifici e pertinenze a permanenza non inferiore alle 4 ore giornaliere, come nelle aree gioco per l’infanzia, ambienti abitativi o scolastici.
OBIETTIVI DI QUALIT
Per gli elettrodotti si adottano nella progettazione di: nuovi elettrodotti; nuovi insediamenti; aree gioco per l’infanzia; ambienti abitativi, scolastici o luoghi dove si risiede per un periodo superiore a 4 ore in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti sul territorio.
Per le antenne di radiofrequenze si adottano in aree intensamente frequentate, in superfici edificate e attrezzate per scopi sociali, sanitari, ricreativi.
ELETTRODOTTI
ANTENNE RADIOFREQUENZA
CAMPO MAGNETICO B(µT) CAMPO ELETTRICO E(V/m)
LIMITI DI ESPOSIZIONE 5000VALORI DI ATTENZIONE
OBIETTIVI DI QUALITÀ
CAMPO MAGNETICO B(µT) CAMPO ELETTRICO E(V/m)
LIMITI DI ESPOSIZIONE 20 -VALORI DI ATTENZIONE 6 -OBIETTIVI DI QUALITÀ 6 -
100
10
3
QUANTE SORGENTI OUTDOOR IN FVG
Nel sito www.arpa.fvg.it è possibile osservare la distribuzione degli impianti televisivi, radiofonici e di telefonia e delle linee elettriche in Friuli Venezia Giulia.Nel sito sono anche riportati i risultati dei monitoraggi condotti da ARPA FVG.
IMPIANTI TELEVISIVI
IMPIANTI RADIOFONIA
IMPIANTI TELEFONIA
LINEE ELETTRICHE
Linee aeree 380kV
Linee aeree 220kV
Linee aeree 132kV
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CAMPI ELETTROMAGNETICI
laboratorio regionale di educazione ambientale
VADEMECUM DEI CELLULARI, TABLET E SMARTPHONE
Le organizzazioni internazionali hanno messo in evidenza diversi rischi per la salute associati al non corretto utilizzo delle apparecchiature mobili.
Un cellulare, infatti, emette dalle 10 alle 1000 volte più di una stazione radiobase.
È importante quindi ricordare alcune semplici regole per utilizzare cellulari, tablet e smartphone in modo sicuro.
I bambini dovrebbero usare i cellulari solo per le emergenze
In movimento (auto, treno) il cellulare emette più radiazioni. Usalo da fermo
Usa la rete fissa se puoi: dentro gli edifici il cellulare emette onde elettromagnetiche più potenti
Non tenere il telefonino a contatto con il corpo. Tienilo nella borsa o nello zaino
z zz Non dormire con il
cellulare vicino alla testa. Tienilo lontano anche quando è in ricarica
Usa l’auricolare (con il filo), vivavoce o sms ogni volta che puoi, o almeno fai telefonate brevi alternando spesso l’orecchio
Telefona quando c’è pieno campo: poche barre del segnale significano più radiazioni
Aspetta che ti rispondano prima di avvicinare l’orecchio al telefono: durante il tentativo di connessione emette più radiazioni
Quando compri un cellulare (tablet o wi-fi) verifica il TAS o SAR: più è basso e meno radiazioni emette
RISCHI PER LA SALUTE
SMS sonnambuli e VampingInviare messaggi e non ricordarlo, rimanere svegli tutta la notte per inviare tweet e chattare può portare depressione, ansia, disordini alimentari
Tendinite da texting,Tunnel carpale (compressione nervo mediano polso con formicolio), traumi alla schiena.
Sindrome della vibrazione fantasma Apparenti chiamate o messaggi in arrivo, in realtà sono spasmi muscolari
DisattenzioneMentre guidiamo o stiamo attraversando la strada non facciamoci distrarre dal cellulare (rischio incidente maggiore 75-80%)
Disturbo neurologico digitale (Cibersickness) Cicli Compulsivi associati a liberazione di dopamina, nausee, vertigini, mal di testa
Cervicalgia (Test Neck)posizione scorretta con la testa spesso china sul cellulare
Ipertermia scrotalemette a rischio la fertilità maschile
Sindrome da visione al computer sopratutto in ambiente buio: affaticamento oculare con arrossamento, secchezza, bruciore, annebbiamento, fotofobia
Nomofobia“no mobile” “fobia”, la paura di non avere il cellulare con sé (66% popolazione)
Riduzione capacità uditive per esposizioni a campi elettro-magnetici (EM) o ad alti volumi in cuffia
Insonnia digitale o da monitorGli schermi riducono la produzione di melatonina con disturbi del sonno e dei ritmi circadiani
z zz
Ansia da squillo (Ringxiety)ti sembra... ma non c’è nessuna chiamata... (80% popolazione)
IL GALATEO DELLO SMARTPHONE
A tavola non si tiene tenere il cellulare sulla tovaglia per motivi estetici e igienici. In questo caso, impostare la modalità “silenzioso”
Spegnere il cellulare: In chiesa, in riunione, al ristorante o alla guida di un mezzo di trasporto, in ospedale, nei musei, in aereo, a scuola, durante un incontro galante o in treno
Scegliete un volume di suoneria che non dia fastidio a chi vi è vicino
No al vivavoce se ci troviamo vicino ad altre persone, sia per rispetto di chi ci ha chiamato, sia perchi vi circonda che non ha nessun interesse a sentire i vostri discorsi
Prima di condividere un numero di telefono, chiediamo prima il consenso al proprietario
Se non ottenete una risposta dopo il terzo squillo, riagganciate richiamate più tardi
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CAMPI ELETTROMAGNETICI
laboratorio regionale di educazione ambientale
SPETTRO ELETTROMAGNETICOLo SPETTRO ELETTROMAGNETICO è l’insieme di tutte le onde elettromagnetiche, o radiazioni. Le radiazioni sono diverse a seconda della frequenza.Ogni corpo, a qualsiasi temperatura superiore allo zero assoluto (-273.15°C), emette delle radiazioni elettromagnetiche ad una certa frequenza (Legge di Stefan Boltzmann).
Frequenza Hz
BASSA ENERGIA DELL’ONDA
ALTA ENERGIA DELL’ONDA
LUCE VISIBILE
cresce la lunghezza d’onda λ
cresce la frequenza dell’onda v
Di tutte queste onde riusciamo a vederne solo una minima parte. Come l’orecchio ha dei limiti di percezione del suono, così i nostri occhi sono capaci di vedere solo onde ad una certa frequenza.
La radiazione VISIBILE ai nostri occhi è quella che viene prodotta dai corpi incandescenti, come ad esempio il sole o le lampadine. Riusciamo quindi a vedere le onde che hanno una frequenza compresa tra l’infrarosso e l’ultravioletto. Il resto dello spettro elettromagnetico è per noi invisibile.
100 102 104 106 108 1010 1012 1014 1016 1018 1020 1022 1024 1026
Le radiazioni sono un modo con cui l’energia si propaga da un punto ad un altro con un trasporto microscopico di materia.
Quando le onde attraversano la materia cedono ad essa, tutta o in parte, l’energia che trasportano.
Sulla base degli effetti che le radiazioni provocano sulla materia si dividono in: radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.
Frequenza Hz
BASSA ENERGIA DELL’ONDA
ALTA ENERGIA DELL’ONDA
ElettrodottiAntenne radio tv
Antenne radio base
Cellularitablet Raggi X Radioattività Raggi cosmici
LUCE VISIBILE
100 102 104 106 108 1010 1012 1014 1016 1018 1020 1022 1024 1026
RADIAZIONI NON IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTIPossono modificare la materia, alterare i legami chimici delle molecole organiche e causare danni importanti alla salute, se a modificarsi sono le molecole di DNA.
Nello spettro coprono la parte che va dalla luce ultravioletta ai raggi X, ai raggi gamma e quelli cosmici.
Se l’energia è in quantità sufficiente, come ad esempio quando è superiore a 12 eV, può causare alterazioni a livello atomico, o può far “partire” un elettrone dall’atomo trasformandolo in uno ione.
Sono le radiazioni a bassa frequenza: tutte quelle alla sinistra della “Luce visibile” nello spettro elettromagnetico. L’energia che trasportano non è sufficiente a modificare la materia, ma provocano alcuni effetti.
Si dividono in:radiazioni a bassa frequenza ELF (fino a 100 Hz) riescono a indurre delle correnti nel corpo umano
radiazioni a radio frequenza RF (con frequenza compresa tra i 10 kHz e i 300 GHz) cedono energia ai tessuti provocandone il riscaldamento.
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI
EFFETTO OMBRELLO
Il campo elettromagnetico dell’antenna si sviluppa ad ombrello. L’estensione di tale effetto dipende dall’altezza e dalla potenza dell’antenna.
LE MAGGIORI EMISSIONI SI REGISTRANO ALL’APICE DELL’ANTENNA
SOTTO L’”OMBRELLO” LE EMISSIONI SONO QUASI ASSENTI
LE EMISSIONI SONO PRESENTI, MA CON VALORI PIÙ BASSI AI BORDI DELL’”OMBRELLO”
LE EMISSIONI DELLE ANTENNE vs CELLULARI
Dai rilievi effettuati da ARPA FVG nel 2016, raramente i valori di campo elettrico sul territorio superano i valori di attenzione stabiliti per legge (6 V/m) mentre per la maggior parte dei casi si attestano nell’intervallo 0,3 – 1 V/m.
I CELLULARI, che teniamo a contatto con il corpo, molto spesso hanno valori di emissione PIÙ ALTI RISPETTO ALLE ANTENNE ed è per questo che dobbiamo fare attenzione sul loro corretto utilizzo.
RADIAZIONI EDELETTRODOTTI
ll campo magnetico di un elettrodotto varia in funzione della richiesta di energia.Durante le ore notturne e allontanandosi dalla sorgente si raggiungono i valori minimi. L'altezza e la disposizione dei conduttori influiscono sul campo elettromagnetico.
0m 30m 100m
CAMPO MAGNETICO
CAMPO ELETTRICO
DISTANZA DALL’ELETTRODOTTO
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CAMPI ELETTROMAGNETICI
laboratorio regionale di educazione ambientale
PRENDERE LE DISTANZE......AD UNA CERTA ETA
L’intensità del campo elettromagnetico diminuisce con il quadrato della distanza. Se raddoppiamo la distanza del nostro cellulare dal corpo, l’intensità del campo magnetico diventa un quarto. Di conseguenza un’indicazione importante è: la distanza fa la differenza!Come si può vedere dalla figura, un altro aspetto importante è l’età. In un bambino, la radiazione elettromagnetica penetra più facilmente attraverso il cranio perché questo è meno sviluppato rispetto a quello di un adulto.
5 anni 10 anni adulto
COME LE RADIAZIONI DEL TELEFONO CELLULARE PENETRANO NELLA TESTA DEGLI UTILIZZATORI
Fonte: Istitute of Electrical and Electronic Engineers’ journal on Microwave Theory and Techniques
UN MONDO CONNESSO
La maggior parte delle persone nel mondo hanno un telefono cellulare.il numero è destinato ad aumentare e con esso la necessità di avere reti sempre più efficienti che permettano di essere sempre connessi.
POPOLAZIONE MONDIALE
7,5 MILIARDI
NUMERO DI SIM
7,4 MILIARDI
NUMERO DI CELLULARI
5,3 MILIARDI
Fonte: Mobility Report di Ericsson 2016
NUMERO DI UTENTI
INTERNET
4,0 MILIARDI
Fonte: Global Digital 2018
NUMERO DI UTENTI SUI
SOCIAL MEDIA
3,1 MILIARDI
NUMERO DI UTENTI SUI
SOCIAL MEDIA DA CELLULARE
2,9 MILIARDI
QUANTO TEMPO SUI SOCIAL?
La presenza sui social media occupa una parte importante della nostra giornata. Per molti è quasi inconcepibile starne senza, anche se forse non sarebbe la fine del mondo. Chi ci vuole provare?
Fonte: Global Mobile consumer survey 2016, Deloitte
37% della popolazione italiana controlla il cellulare durante la notte per:
• vedere che ore sono (20%)• leggere i messaggi (15%)• controllare le mail (9%)
6H 08’
Tempo medio giornaliero speso su INTERNET da qualsiasi dispositivo*
1H 53’
Tempo medio giornaliero speso su SOCIAL MEDIA da qualsiasi dispositivo*
3H 01’
0H 45’
Tempo medio giornaliero di ascolto di MUSICA via streaming*
Fonte: Mobility Report di Ericsson 2016*dati riferiti alla popolazione italiana
Tempo medio di VISIONE TELEVISIVA (trasmissioni, streaming e video on demand)*
I nostri smartphone e tablet sono tutti “strumenti cellulari”. Per funzionare hanno bisogno di collegarsi a delle antenne che si trovano in porzioni di territorio definite CELLE, come quelle di un alveare. Una o più celle sono collegate ad una stazione radio base (ANTENNA), che trasmette le chiamate a delle centrali di commuta-zione digitale (MSC, Mobile service Switching Center).Queste centrali trasmettono il segnale ad altre antenne e alla rete fissa (per comunicare con telefoni fissi e computer).
MSCDue celle adiacenti usano codici di comunicazione differenti.
Quando l’utente si sposta da una cella all’altra, il suo telefono deve sintonizzarsi sul codice della nuova cella
Quando si fa una chiamata il TELEFONO emette delle ONDE RADIO per collegarsi all’ANTENNA più vicina
Ogni singolo cellulare può messere messo in collegamento con qualsiasi TELEFONO FISSO ma anche con qualsiasi altro CELLULARE o con un PC
Le centrali MSC consentono i collegamenti fra due cellulari e quindi fra le due ANTENNE prossime ai cellulari chiamanti
PERCHE SI CHIAMA TELEFONO CELLULARE
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CAMPI ELETTROMAGNETICI
laboratorio regionale di educazione ambientale
Per quasi la sua metà, un cellulare è composto di materiali plastici. Circa il 16 % è di componenti elettroniche (sia plastiche che metalli), metalli ferrosi 14% (acciaio), metalli non ferrosi 12% (alluminio, rame...), 3% materiali pericolosi (sopratutto nelle batterie e condensatori), 5% materiali vari come lo schermo. Non dobbiamo dimenticare che spesso i materiali per la loro realizzazione provengono da svariati luoghi della terra e sono stati prodotti o estratti attraverso varie forme di sfruttamento della popolazione.
Dobbiamo pertanto chiederci se la sostituzione di uno smartphone è un reale necessità oppure, è un bisogno indotto dalla pubblicità o dalla moda.
A “fine vita” dovremmo cercare di avviarlo al recupero in modo adeguato, restituendolo al negoziante al momento di un nuovo acquisto o attraverso la raccolta dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
fonte: www.compoundchem.com
gli elementi chimici
I circuiti elettrici sono in rame, quelli elettronici sono composti da rame, oro e argento.I micro-condensatori sono principalmente di tantalio.
Nei microfoni e per alcune connessioni si impiega nichel, per le casse acustiche e parte dei microfoni si usano neodimio, praseodimio e gadolinio. Per la vibrazione neodimio, terbio e disprosio.
Per produrre il chip si impiega il silicio: ossidato e “drogato” con altri elementi questo diventa un semiconduttore di elettricità.
La saldatura dei componenti si effettua con stagno e piombo. Recentemente si evita il piombo impiegando leghe di stagno, rame e argento.
InIndio
49
AlAlluminio
13
OOssigeno
8
OOssigeno
8
SnStagno
50
SnStagno
50
PbPiombo
82
SiSilicio
14
SiSilicio
14
KPotassio
19
GdGadolinio
64
NdNeodimio
60
GaGallio
31
OOssigeno
8
CuRame
29
AgArgento
47
AuOro
79
AuOro
79
TaTantalio
73
YIttrio
39
LaLantanio
57
TbTerbio
65
PrPraseodimio
59
GdGadolinio
64
EuEuropio
63
DyDisprosio
66
TbTerbio
65
PrPraseodimio
59
DyDisprosio
66
CCarbonio
6
NiNichel
28
MgMagnesio
12
BrBromo
35
SbAntimonio
51
AsArsenico
33
PFosforo
15
Gruppo chimico: Metalli alcalini Metalli alcalino terrosi Metalli di transizione 13° Gruppo 16° Gruppo14° Gruppo 15° Gruppo LantanidiAlogeni
Alcuni telefoni hanno una scocca in plastica, altri in leghe di alluminio e magnesio. Si utilizza il nichel per ridurre le interferenze elettromagnetiche, il bromo per rendere ignifughe le plastiche.
AlAlluminio
13
OOssigeno
8
CCarbonio
6
LiLitio
3
CoCobalto
27La maggior parte dei nuovi telefoni e apparecchi elettronici usa batterie al litio avvolte da un rivestimento in alluminio. Hanno un
elettrodo negativo fatto di carbone (grafite) ed un elettrodo positivo a base di ossidi di litio e cobalto o manganese.
BATTERIA INVOLUCRO
Il touch screen è reso possibile dalla conduzione elettrica dello schermo. Si utilizza una pellicola plastica composta da ossido di indio e ossido di stagno.
Lo schermo degli smartphone è un vetro temprato alcalino-alluminosilicato: sottile, resistente e leggero. L’aggiunta di ioni sodio e di potassio, rende il vetro molto resistente.
Sono dette terre rare e sono metalli di cui sono poco diffusi i giacimenti fruttuosi. Usati per realizzare i colori negli schermi e per schermare l’apparecchio dai raggi UV.
SCHERMO ELETTRONICA
COSA C’E NEI CELLULARI
QUANTI PAESI SONO COINVOLTI NELLA PRODUZIONE DI UNO SMARTPHONE?
Per costruire uno smartphone è necessario partire dall’estrazione delle molte materie prime di cui è composto, che avviene in diverse zone del mondo. Questi materiali sono trasportati fino ai paesi in cui avviene la costruzione dei componenti e il loro assemblaggio. Infine partono i viaggi verso i punti vendita di ogni luogo del mondo, fino ad arrivare a noi.Tutto ciò comporta un enorme impiego di risorse naturali e, spesso, anche lo sfruttamento del lavoro di molte persone.
INDONESIA:miniere di ORO e di RAME
PERU:miniere d’ORO e di RAME
AUSTRALIA:miniere d’ARGENTO e di LITIO
POLONIA:miniere d’ARGENTO
MESSICO:miniere d’ARGENTO
USA:miniere d’ORO (Nevada) e di RAME (Utah, Arizona, New Mexico, Nevada, Montana, Michigan)
CANADA:miniere di PALLADIO, PLATINO e giacimenti di PETROLIO
CILE:miniere di RAME SUDAFRICA:
miniere di PALLADIO e di PLATINO
RUSSIA:miniere di PALLADIO e di PLATINO
ARGENTINA:miniere di LITIO
BRASILE:miniere di LITIO
VENEZUELA:giacimenti di PETROLIO
ARABIA SAUDITA:giacimenti di PETROLIO
CONGO:miniere dI COLTAN
ASSEMBLAGGIO DEI COMPONENTILe maggiori compagnie di smartphone assemblano i propri prodotti soprattutto in CINA E COREA DEL SUD
IL COLTAN
Il COLTAN (abbreviazione di columbite- tantalite o columbo-tantalite) è una sorta di sabbia nera leggermente radioattiva formata da colombite e tantalite dalla cui contrazione deriva il nome “coltan”. Dal coltan viene estratto il tantalio: dagli anni Duemila è il metallo più ricercato dai produttori di telefonia mobile. Cellulari, cerca- persone, personal computer, videogames, ma anche materiali ad uso chirurgico per funzionare hanno bisogno dei microcondensatori al tantalio.
L’80% delle riserve mondiali di coltan si trovano in Africa e l’80% di queste sono in CONGO.
Quello che poteva essere una benedizione per i congolesi è diventata la più grande delle maledizioni.
Chi lo estrae, adulti ma anche bambini, lo fa spesso scavando a mani nude, con il rischio di rimanere vittime di frane e incidenti, e sviluppano, a causa della radioattività, malattie del sistema linfatico che ne causano la morte.
Le GUERRE sviluppate attorno all'accaparramento del coltan ha portato sinora circa 11 milioni di morti e schiere di migliaia di bambini soldato che quando non combattono scavano la terra alla ricerca del minerale.
Per contrastare lo sfruttamento illegittimo del Coltan sarebbe opportuna una CERTIFICAZIONE del minerale ovvero avviare un sistema di controllo regionale che permetta di certificare la conformità delle esportazioni di minerali “liberi da conflitto” estratti e commercializzati nel rispetto di norme sociali, ambientali e giuridiche.
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