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Con prefazione di Enrico Gregorio

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A Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LTEX

http://www.guit.sssup.it/

Dicembre 2008

A A Lorenzo Pantieri: Larte di scrivere con L TEX, Unintroduzione a L TEX 2 , dicembre 2008.

:http://www.lorenzopantieri.net/

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[email protected]

Nel frontespizio sono riprodotte una litograa e unincisione di Maurits C. Escher, dal titolo Mano con sfera riettente e Tassellazione del piano con Uccelli (le immagini sono tratte da http://www.mcescher.com/).

La citazione un utile sostituto dellarguzia. Oscar Wilde

Dedicato a Monia e alla sua dolce bellezza.

SOMMARIOA L TEX un programma di composizione tipograca liberamente disponibile, particolarmente indicato per lelaborazione di documenti scientici, ai pi elevati livelli di qualit. Lo scopo di questo lavoro, A rivolto sia ai principianti di L TEX sia a coloro che gi lo conoscono, A fornire agli utenti di L TEX di lingua italiana alcuni elementi per comporre un documento utilizzando questo potentissimo strumento di scrittura. Tale obiettivo perseguito innanzitutto presentando le nozioni fondamentali del programma, con lintento di operare una sintesi di numerosi concetti sparsi in svariati manuali, condensandoli in un unico documento e presentandoli nella maniera pi chiara e organica possibile. Al contempo, viene fornita una vasta gamma di esempi e vengono analizzati alcuni problemi tipici incontrati durante la stesura di una pubblicazione accademica o professionale, specialmente in lingua italiana, indicando le soluzioni che ritengo migliori. La scelta delle soluzioni adottate deriva principalmente dalle numerose discussioni presenti sul forum del Gruppo Utilizzatori ItaliaA ni di TEX e L TEX (http://www.guit.sssup.it/), che resta sempre un eccellente riferimento per tutti i temi trattati nel presente documento.

ABSTRACTA L TEX is a free typesetting system, particularly useful to elaborate scientical documents, at the highest standards of quality. The purpose A of this work, devoted both to the beginners of L TEX and to those who AT X users some tools to create a already know it, is to provide Italian L E document using this powerful writing tool. This aim is pursued by introducing the fundamental notions of the program, in order to make a synthesis of several concepts scattered in many different guides, condensing them all into one single document and presenting them in the most organic and clearest way. At the same time, this work shows many examples and analyzes the typical problems faced during the writing of an academic or professional publication, especially in Italian, indicating the solutions I consider best. The choice of the solutions mainly stems from the several topics on the forum of the Italian TEX User Group (http://www.guit.sssup.it/), which is always an excellent reference for all the themes dealt with in the present document.

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Abbiamo visto che la programmazione unarte, perch richiede conoscenza, applicazione, abilit e ingegno, ma soprattutto per la bellezza degli oggetti che produce. Donald E. Knuth [1973]

RINGRAZIAMENTIDesidero ringraziare in primo luogo i membri dello Staff del Gruppo A Utilizzatori Italiani di TEX e L TEX (g It, http://www.guit.sssup.it/), u in particolare il Prof. Claudio Beccari, Fabiano Busdraghi, Gustavo Cevolani, Agostino De Marco, Massimiliano Dominici, Gloria Faccanoni, Daniele Ferone, il Prof. Enrico Gregorio, Maurizio Himmelmann, Jernimo Leal, Lapo F. Mori, Ottavio Rizzo, Luigi Scarso, Andrea Tonelli, Emiliano G. Vavassori ed Emanuele Vicentini, per limpagabile aiuto fornito nella redazione di questo lavoro, le spiegazioni dettagliate, la pazienza e la precisione nei suggerimenti, le soluzioni fornite, la competenza e la disponibilit: grazie mille, ragazzi! Grazie anche a Daniele Avitabile, Vincenzo A. Balzano, Marco Brunero, Mirko D. Comparetti, Rosaria DAddazio, Matteo Leccardi, Emanuele Pagone, Alessandro Sacco, Giovanni Saponaro e a tutti quelli che hanno discusso con me sul forum del g It, prodighi di preziose osservazioni e di validi u consigli. Rivolgo un ringraziamento davvero particolare al Prof. Enrico Gregorio, per i suoi impagabili insegnamenti, per le squisite parole di apprezzamento che ha espresso nei confronti del mio lavoro e per avermi concesso lonore di scriverne la prefazione. La sua alta professionalit ed esperienza, unite alla gentilezza e disponibilit, sono state indispensabili per la riuscita di questo studio. Esprimo un ringraziamento altrettanto speciale al Prof. Claudio Beccari e ad Andrea Tonelli, per i consigli che mi hanno fornito durante la stesura e la revisione di questo documento: senza il loro eccellente contributo questo lavoro non avrebbe mai raggiunto la forma attuale. Ringrazio in modo particolare anche Gustavo Cevolani e Lapo F. Mori, per la disponibilit che hanno dimostrato dandomi la possibilit di rielaborare i loro articoli (indicati nella bibliograa del presente documento) sulle norme tipograche dellitaliano e sulla realizzazione delle A tabelle con L TEX, rispettivamente. Ringrazio inne Andr Miede, per aver realizzato lo splendido stile ClassicThesis (con cui composto questo lavoro), e Daniel Gottschlag, che mi ha dato lo spunto per realizzarne unoriginale rielaborazione. Cesena, 2 dicembre 2008 L. P.

vii

INDICExxi 1 2 2.1 1 3 Storia 3 2.1.1 TEX 3 2.1.2 Etimologia 4 A 2.1.3 L TEX 5 Filosoa 5 2.2.1 Composizione sincrona e asincrona 5 2.2.2 Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma 2.2.3 Vantaggi e svantaggi 8 2.2.4 Luoghi comuni 9 11 Installazione per Windows 11 3.1.1 La distribuzione MiKTEX 3.1.2 Editor per Windows 12 Installazione per Mac 13 3.2.1 La distribuzione MacTEX 3.2.2 Editor per Mac 13 Installazione per Linux 14 3.3.1 La distribuzione TEX Live 3.3.2 Editor per Linux 14 Editor multipiattaforma 14 Altri programmi utili 15 A A L TEX e pdfL TEX 15

2.2

6

3 3.1

11

3.2

13

3.3

14

3.4 3.5 3.6 4 4.1

4.2 4.3 4.4

4.5

17 A I le sorgenti di L TEX 17 4.1.1 Spazi 17 4.1.2 I caratteri speciali 18 4.1.3 I comandi 20 4.1.4 I commenti 20 La struttura del le sorgente 21 Le classi di documento 22 I pacchetti 24 4.4.1 Che cosa sono? 24 4.4.2 Come sapere se se ne ha bisogno? 25 4.4.3 Come scoprire qual il pacchetto giusto? 25 4.4.4 Come installarli? 25 4.4.5 Come caricarli? 27 4.4.6 Come imparare a utilizzarli al meglio? 27 4.4.7 E i le .ins e .dtx? 27 4.4.8 I pacchetti di uso pi comune 28 Gli stili di pagina 29

ix

x

4.6

4.7 5 5.1

I le con cui si ha a che fare 30 4.6.1 I le dellutente 30 4.6.2 File di classi, pacchetti e stili 30 4.6.3 I le ausiliari 30 4.6.4 I le di output 31 Documenti di grandi dimensioni 32 35 A L TEX multilingue e multipiattaforma 35 5.1.1 Il pacchetto babel 35 5.1.2 Il pacchetto inputenc 37 La codica dei font 38 La struttura del testo 39 La composizione dei capoversi 40 5.4.1 La divisione delle parole in n di riga 42 5.4.2 Lo spazio tra le parole 43 5.4.3 Il pacchetto microtype 44 5.4.4 Il rientro sulla prima riga 44 Le proporzioni di pagina 45 5.5.1 Il tormentone dei margini 45 5.5.2 Linterlinea e il riempimento della pagina 46 Il sezionamento del documento 47 5.6.1 Materiale iniziale, principale e nale 47 5.6.2 Lindice generale 48 5.6.3 I miniindici 49 Caratteri speciali e simboli 49 5.7.1 Virgolette, tratti e punti ellittici 49 5.7.2 Indirizzi Internet e riferimenti ipertestuali 51 5.7.3 Loghi, accenti e caratteri speciali 54 Il titolo del documento e il frontespizio 55 I riferimenti incrociati 56 Note a margine e a pi di pagina 57 Parole evidenziate 58 Ambienti 58 5.12.1 Elenchi puntati, numerati e descrizioni 59 5.12.2 Centrare e allineare i capoversi 60 5.12.3 Citazioni e versi 61 5.12.4 Codici e algoritmi 63 Gli acronimi e le notazioni 64 Epigra, capolettera e scritture curiose 64 La revisione nale 66 69 Le tabelle 69 6.1.1 Regole generali 70 6.1.2 Lambiente tabular 70 6.1.3 Celle su pi colonne 71 6.1.4 Celle su pi righe 72 6.1.5 Il pacchetto array 72 6.1.6 Il pacchetto tabularx 74 6.1.7 Allineare i numeri alla virgola 6.1.8 Tabelle grandi 76

5.2 5.3 5.4

5.5

5.6

5.7

5.8 5.9 5.10 5.11 5.12

5.13 5.14 5.15 6 6.1

75

xi

6.2

6.3 6.4

6.1.9 Note dentro a tabelle 81 6.1.10 Tabelle colorate 82 Le gure 85 6.2.1 Immagini vettoriali e bitmap 85 6.2.2 Conversione dei formati 87 6.2.3 Scontornare le immagini 88 6.2.4 Linclusione delle immagini 88 Figure e tabelle in testo e fuori testo 90 Gli oggetti mobili 92 6.4.1 Gli ambienti table e figure 93 6.4.2 Il controllo degli oggetti mobili 95 6.4.3 Personalizzare le didascalie: il pacchetto caption 97 6.4.4 Afancare gure o tabelle: il pacchetto subfig 97 6.4.5 Testo che avvolge un oggetto: il pacchetto wrapfig 99 6.4.6 Didascalie laterali: il pacchetto sidecap 100

7

7.1 7.2

103 Formule in corpo e fuori corpo 104 Nozioni basilari 105 7.2.1 Raggruppamenti 106 7.2.2 Apici, pedici e radici 106 7.2.3 Somme, prodotti e frazioni 106 7.2.4 Limiti, derivate e integrali 107 7.2.5 Insiemi numerici 107 7.2.6 Lettere greche 108 7.2.7 Accostare simboli ad altri simboli 108 7.2.8 Barre e accenti 109 7.2.9 Punti e frecce 110 7.3 Gli operatori 111 7.4 Le parentesi 112 7.5 Le matrici 115 7.6 Formule fuori corpo 116 7.6.1 Formule spezzate senza allineamento: multline 116 7.6.2 Formule spezzate con allineamento: split 117 7.6.3 Gruppi di formule senza allineamento: gather 117 7.6.4 Gruppi di formule con allineamento: align 118 7.6.5 Gli ambienti gathered e aligned 118 7.6.6 Casi e numerazione subordinata 118 7.7 Modicare lo stile e il corpo dei font 119 7.8 Enunciati e dimostrazioni 121 7.9 Diagrammi commutativi 125 7.10 Fisica e chimica 125 7.11 Evidenziare formule: il pacchetto empheq 126 7.12 Elenco dei simboli matematici 126 135 Lambiente thebibliography 135 Il programma BibTEX 137 8.2.1 Basi di dati dei riferimenti bibliograci 8.2.2 I diversi tipi di record 138 8.2.3 I diversi tipi di campi 140 8.2.4 Alcune precisazioni 141

8 8.1 8.2

137

xii

8.3 9 9.1 9.2

8.2.5 Generare la bibliograa 142 8.2.6 Stili bibliograci personalizzati 145 8.2.7 Riferimenti autore-anno: il pacchetto natbib 145 8.2.8 Riferimenti nali: il pacchetto backref 147 8.2.9 Riferimenti capitolo per capitolo: bibunits 147 Elenco dei siti Web consultati 147 149 Creare lindice analitico 149 Personalizzare lindice analitico

151

10

153 10.1 Comandi, ambienti e pacchetti nuovi 153 10.1.1 Denire nuovi comandi 153 10.1.2 Spazi dopo i comandi 154 10.1.3 Nuovi ambienti 155 10.1.4 Un pacchetto personale 155 10.2 Font 156 10.2.1 Comandi per cambiare lo stile dei font 156 10.2.2 Dichiarazioni per cambiare il corpo dei font 157 10.3 Inserire uno sfondo colorato in unimmagine 158 10.4 Le pagine bianche nei documenti fronte-retro 159 10.5 Testatine personalizzate 159 10.6 Cambiare le voci generate da babel 160 163 a.1 Laccento e lapostrofo 164 a.1.1 Accento tonico e fonico 164 a.1.2 Apostrofo 165 a.2 Punteggiatura e spaziatura 166 a.2.1 Segni di interpunzione e apostrofo 166 a.2.2 Virgolette 166 a.2.3 Parentesi 167 a.2.4 Punti ellittici 168 a.2.5 Trattini 168 a.2.6 Sbarretta e asterisco 168 a.3 Stile dei font 169 a.3.1 Corsivo 169 a.3.2 Neretto 169 a.3.3 Maiuscoletto 169 a.4 Composizione del testo 169 a.4.1 Capoversi 169 a.4.2 Vedove e orfani 170 a.4.3 Parole straniere 170 a.4.4 Numeri 171 a.4.5 Frazioni, percentuali, unit di misura 172 a.4.6 Sigle 173 a.5 La bibliograa 173 175 Il testo 175 b.1.1 Linserimento dei caratteri accentati

a

b b.1

175

xiii

b.2

b.3 b.4

b.1.2 La divisione in sillabe 176 b.1.3 I margini 176 b.1.4 Gli indirizzi Internet 176 b.1.5 Le note a pi di pagina 177 Le tabelle 177 b.2.1 Regole generali 177 b.2.2 Allineare i numeri alla virgola 179 b.2.3 Le tabelle mobili 180 Le gure 181 b.3.1 Le gure mobili 181 La matematica 183 b.4.1 Formule fuori corpo 183 b.4.2 Operatori 186 b.4.3 Parentesi 187 b.4.4 Matrici 188 b.4.5 Integrali multipli 188 b.4.6 Insiemi numerici 189 b.4.7 Riferimenti a una formula 190 b.4.8 Punti ellittici 190 191 195

ELENCO DELLE FIGUREFigura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5 Figura 6 Figura 7 Figura 8 Figura 9 Figura 10 Figura 11 Figura 12 Figura 13 Figura 14 Donald Knuth 3 Una dispensa di matematica degli anni Settanta 4 Leslie Lamport 5 Un breve documento 22 Un esempio duso del pacchetto frontespizio 56 Tabella ottenuta con sidewaystable 80 Una gura posizionata manualmente 97 Un esempio duso del pacchetto subfig 98 Un esempio duso del pacchetto wrapfig 99 Un esempio duso del pacchetto sidecap 101 Alcuni stili bibliograci 143 Inserire uno sfondo colorato in unimmagine 159 Un esempio duso del pacchetto fancyhdr 160 Un esempio di gura mobile 182

ELENCO DELLE TABELLETabella 1 Tabella 2 Tabella 3 Tabella 4 Tabella 5 Tabella 6 Tabella 7 Tabella 8 Tabella 9 Tabella 10 Tabella 11 Tabella 12 Tabella 13 Tabella 14 Tabella 15 Tabella 16 Tabella 17 Tabella 18 Tabella 19 Tabella 20 Tabella 21 Tabella 22 Tabella 23 Tabella 24A Cronologia di TEX e L TEX 6 Alcuni codici ascii 19 Opzioni delle classi standard 24 Le principali codiche di input 38 Comandi di sezionamento del documento 47 Loghi particolari 54 Accenti e caratteri speciali 55 Tabella composta scorrettamente 70 Tabella composta secondo le regole 70 Tabella con \multicolumn e \multirow 73 Tabella ottenuta con il pacchetto array 74 Tabella con formato specico di una colonna 74 Tabella ottenuta con il pacchetto tabularx 75 Tabella con colonne della stessa larghezza 76 Tabella con allineamento alla virgola 77 Tabella con font di dimensione ridotta 78 Tabella ridimensionata con \resizebox 79 Tabella ottenuta con il pacchetto footnote 81 Tabella ottenuta con il pacchetto ctable 82 Tabella con una colonna colorata 83 Tabella con una riga colorata 84 Tabella con le righe dispari colorate 84 Tabella con una cella colorata 85 Opzioni del pacchetto graphicx 89

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Tabella 25 Tabella 26 Tabella 27 Tabella 28 Tabella 29 Tabella 30 Tabella 31 Tabella 32 Tabella 33 Tabella 34 Tabella 35 Tabella 36 Tabella 37 Tabella 38 Tabella 39 Tabella 40 Tabella 41 Tabella 42 Tabella 43 Tabella 44 Tabella 45 Tabella 46 Tabella 47 Tabella 48 Tabella 49 Tabella 50 Tabella 51 Tabella 52 Tabella 53 Tabella 54

Caratteri di trasferimento 93 Opzioni di posizionamento di wrapfloat 100 Spazi in modo matematico 105 Lettere greche minuscole 109 Gli operatori predeniti 113 Lettere greche minuscole 127 Lettere greche maiuscole 127 Accenti in modo matematico 127 Relazioni binarie 128 Operazioni binarie 128 Grandi operatori 129 Delimitatori 129 Grandi delimitatori 129 Frecce 130 Simboli misti 131 Simboli non matematici 131 Altri caratteri alfabetici 131 Altre relazioni binarie 132 Altre operazioni binarie 132 Negazioni di simboli 133 Font matematici 133 Esempi di voci dellindice analitico 150 Comandi per cambiare lo stile dei font 156 Comandi per cambiare il corpo dei font 157 I corpi dei font nelle classi standard 158 Comandi di babel specici per litaliano 161 Tabella composta scorrettamente 179 Tabella composta secondo le regole 179 Tabella con allineamento alla virgola 180 Un esempio di tabella mobile 181

ACRONIMIAMS

American Mathematical SocietyFondata nel 1888, la Societ Matematica Americana una delle pi importanti associazioni di matematici, con varie decine di migliaia A di soci. La AMS ha sostenuto attivamente lo sviluppo di L TEX ed stata tra i primi organismi a sollecitare gli autori di lavori scientici a scrivere servendosi di questo programma.

American Standard Code for Information InterchangeIl codice standard americano per lo scambio di informazioni un sistema di codica dei caratteri a 8 bit (di cui uno usato come bit di parit) proposto nel 1961 e comunemente utilizzato nei calcolatori.

Windows bitmap un formato di le per la rappresentazione di immagini a mappa di bit nei sistemi operativi Microsoft Windows e OS/2. Fu intro-

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dotto con Windows 3.0 nel 1990. I le bmp possono essere compressi senza perdita di informazioni (ossia in modo lossless) oppure possono non essere compressi affatto.

Comprehensive TEX Archive NetworkL archivio completo di TEX in Rete il sito di riferimento da cui A scaricare software e materiale relativo a TEX e L TEX.

Cyan Magenta Yellow BlacK un metodo per denire i colori (detto anche di quadricromia), per mezzo dei colori azzurro (Cyan), magenta, giallo (Yellow) e nero (blacK). In questo modello ciascun colore viene rappresentato mediante quattro valori numerici che indicano quanto le quattro componenti concorrono alla formazione del colore analizzato. I colori ottenibili con la quadricromia sono un sottoinsieme della gamma visibile: in particolare non tutti i colori realizzati con il modello rgb hanno un corrispondente nellinsieme cmyk. Il cmyk un modello sottrattivo: in teoria lazzurro, il magenta e il giallo, se mescolati insieme, dovrebbero assorbire tutti i colori e produrre il nero. Tuttavia, a causa di piccole impurit contenute in tutti gli inchiostri, di fatto combinandosi producono una sorta di marrone scuro (il cosiddetto bistro). Questa (insieme al fatto che gli inchiostri colorati sono pi costosi di quello nero) la ragione dellinchiostro nero. Il modello cmyk viene utilizzato soprattutto dalle stampanti.

DeVice Independent il formato di output indipendente dal dispositivo generato da A L TEX.

Extended CorkSono font che hanno lo stesso aspetto dei Computer Modern (i font A predeniti di L TEX), ma che contengono caratteri speciali per la maggior parte delle lettere accentate usate nelle lingue europee. Il nome deriva dalla citt di Cork, in Irlanda, sede della Conferenza Internazionale (1990) nella quale questi font vennero introdotti.

Encapsulated PostScript un formato per immagini di tipo PostScript (un linguaggio di descrizione della pagina sviluppato da Adobe). Rispetto al PostScript, unimmagine eps contiene alcune restrizioni che la rendono adatta ad essere inclusa (incapsulata) in un documento. Ad esempio, unimmagine eps contiene linformazione relativa alle dimensioni del rettangolo circoscritto allimmagine effettiva (il cosiddetto bounding box). Leps il formato delle gure da inserire in un A documento con L TEX.

First In First OutIl termine (primo ad entrare, primo ad uscire) esprime la modalit di immagazzinamento di oggetti in cui il primo oggetto introdotA to il primo ad uscire. Questo tipo di struttura utilizzata da L TEX nella gestione degli oggetti mobili: se un oggetto come una gura o una tabella non pu essere posizionato nella pagina corrente, viene accumulato nella relativa coda. Si contrappone alla modalit lifo (Last In First Out, ultimo arrivato, primo ad uscire), in cui lultimo oggetto inserito ad essere estratto per primo.

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Graphics Interchange Format un formato per immagini di tipo bitmap molto diffuso nel Web, usato anche per le animazioni. Esegue una compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless).

gnus Not Unix un acronimo ricorsivo che signica gnu non Unix. Il progetto, lanciato nel 1983 da Richard Stallman, si basa su una gestione dei diritti dautore improntata al concetto di software libero.

g It u

A Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e L TEX

unassociazione senza ni di lucro che si pregge di aumentaA re la diffusione di TEX e L TEX in Italia attraverso la condivisione di informazioni legate al loro uso, conciliando il vantaggio dellapprendimento con il piacere dellinsegnamento.

Hyper Text Mark-up LanguageIl linguaggio di marcatura degli ipertesti usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili sul Web. Sviluppato alla ne degli anni 80 da Tim Berners-Lee al cern di Ginevra, lhtml un linguaggio di pubblico dominio derivato da un altro linguaggio avente scopi pi generici, lsgml.

International Standard OrganizationL organizzazione internazionale per le standardizzazioni la pi importante associazione a livello mondiale per la denizione di standard tecnico-scientici. Suoi membri sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157 Paesi del mondo.

Joint Photographic Experts Group lo standard di compressione delle immagini fotograche pi utilizzato. Esegue una compressione con perdita di informazioni (ovvero di tipo lossy). Insieme con il png, il formato standard delle A immagini bitmap da inserire in un documento con pdfL TEX.

K Desktop Environment uninterfaccia graca per sistemi operativi Unix/Linux, caratterizzata da un elevato grado di personalizzazione.

Portable Document Format il formato di le pi versatile per la stampa e la distribuzione elettronica, introdotto da Adobe Systems nel 1993 per rappresentare documenti in modo indipendente dallhardware e dal software utilizzati per generarli o per visualizzarli. Il pdf eredita molte delle funzionalit del PostScript, un linguaggio di descrizione della pagina anchesso sviluppato da Adobe. il formato standard delle A immagini vettoriali da inserire in un documento con pdfL TEX.

Portable Network GraphicsCreato nel 1995, un formato di le per comprimere immagini, particolarmente adatto per rappresentare disegni e icone. Esegue una compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless). Insieme con il jpg, il formato standard delle immagini bitmap da A inserire in un documento con pdfL TEX.

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PostScript un linguaggio di descrizione della pagina sviluppato da Adobe. Il PostScript ha costituito la base su cui stato sviluppato il formato pdf.

Red Green Blue un metodo per denire i colori (detto anche di tricromia), per mezzo dei colori rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue): ciascun colore viene rappresentato mediante tre valori numerici che indicano quanto le tre componenti concorrono alla formazione del colore analizzato. Lrgb un modello additivo: unendo i tre colori con la loro intensit massima, si ottiene il bianco (tutta la luce viene riessa). Questo modello viene di solito utilizzato dagli strumenti che emettono luce, come i monitor e i proiettori.

Standard Generalized Mark-up LanguageNato nel 1978 e inuenzato nella sua genesi dal concetto di etiA chetta logica di L TEX, il linguaggio di marcatura generalizzato standard ha costituito la base su cui sono stati sviluppati lhtml e lxml. Lidea centrale del linguaggio di denire (marcare) la struttura logica di un documento, piuttosto che dare informazioni sulla disposizione graca degli elementi che lo compongono (ad esempio, specicando che una struttura un paragrafo o un elenco, piuttosto che affermare che essa dovrebbe essere composta con unintestazione in neretto e dello spazio prima e dopo).

Scalable Vector Graphics un formato di le, derivato dallxml, progettato per memorizzare immagini vettoriali (e dunque scalabili dimensionalmente).

Tagged Image File Format un formato per immagini di tipo bitmap sviluppato da Microsoft e Aldus, che permette di specicare numerose indicazioni aggiuntive (ad esempio informazioni sulla calibratura del colore) tramite apposite etichette (tag). Le speciche del formato tiff permettono una notevole essibilit: ci di per s un vantaggio, ma rende difcile scrivere un interprete pienamente conforme alle sue speciche. I le tiff possono usare diversi algoritmi di compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless) oppure possono non essere compressi affatto.

TEX User GroupIndica un gruppo di persone accomunate dalla passione per TEX e A L TEX. Lo scopo di tali associazioni di diffondere luso di questi linguaggi e di fornire supporto alla comunit.

Ente Nazionale Italiano di Unicazione unassociazione privata senza scopo di lucro che svolge attivit normativa in tutti i principali settori tecnico-scientici. Luni partecipa in rappresentanza dellItalia allattivit normativa dellorganismo internazionale di standardizzazione iso.

Uniform Resource Locator una sequenza di caratteri che identica univocamente lindirizzo di una risorsa in Internet, come un documento o unimmagine.

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Ogni url (ad esempio http://www.guit.sssup.it/forum/) si compone normalmente di tre parti: il protocollo utilizzato per indirizzare la risorsa (http, nellesempio considerato), il nome dellhost o del server o del dominio (www.guit.sssup.it), ed inne il nome del le della risorsa (/forum/).

Unicode Transformation FormatUnicode un sistema di codica che assegna una combinazione di bit a ogni carattere in maniera indipendente dal programma, dalla piattaforma e dalla lingua. La codica utf-8 (Unicode Transformation Format, 8 bit) una realizzazione di Unicode che usa gruppi di byte in numero variabile da uno a quattro per rappresentare i caratteri.

What You See Is What You GetLespressione indicata dallacronimo (ci che vedi ci che ottieni) ha sostanzialmente due signicati. Il primo signicato si riferisce al problema di ottenere in stampa testo e immagini che abbiano una disposizione graca uguale a quella visualizzata sullo schermo del calcolatore. I primi software e le prime stampanti nellambito dellutenza domestica non davano risultati pienamente soddisfacenti, e questo problema fu superato con lintroduzione di nuovi dispositivi e software (pionieri furono il sistema di codica dei caratteri TrueType sviluppato dalla Apple e il programma Adobe TypeManager). Con il tempo, il signicato dellacronimo si esteso per analogia anche ad alcune problematiche nella creazione dei documenti. Nei comuni elaboratori di testo (come ad esempio Microsoft Word), lautore agisce direttamente sul testo gi composto, cos come appare sullo schermo del suo elaboratore, ed ogni sua azione si traduce in unimmediata variazione del testo composto. Programmi di questo tipo vengono detti wysiwyg (in questo secondo signicato), ed il tipo di composizione che viene prodotto viene denominato composizione sincrona. Lacronimo che si riferisce al concetto opposto wysiwym.

What You See Is What You MeanLacronimo (ci che vedi ci che intendi) stato coniato speA cicamente per L TEX in contrapposizione allacronimo wysiwyg (nel senso di programma di videoscrittura caratterizzato da una composizione sincrona).A La caratteristica che pi differenzia L TEX dagli altri elaboratori di testo il fatto che per comporre un documento con questo programma bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo. La composizione asincrona consiste nellintrodurre (con un editor) il testo da comporre in un le, senza badare al suo aspetto graco, ma concentrandosi sulla struttura logica del A testo, e nellelaborarlo successivamente con L TEX, che agisce da impaginatore.

Yet Another PreviewerA un programma che legge i le dvi, generati da L TEX. incluso nella distribuzione MiKTEX per Windows.

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eXtensible Mark-up LanguageNato nel 1998 come semplicazione e adattamento dellsgml, il linguaggio di marcatura estensibile un metalinguaggio, ovvero un linguaggio che permette di denire la grammatica di diversi linguaggi specici derivati.

PREFAZIONELa storia di TEX in Italia lunga: secondo i resoconti del TEX Users Group, il primo convegno su TEX tenuto in Europa stato a Como nel maggio 1985 e ne esiste perno un volume di rendiconti a cura di Dario Lucarella. Per lunghi anni, per, mancato un manuale in italiano che spieA gasse ai possibili utenti di L TEX come cominciare a scrivere documenti con questo sistema. Da pochi anni disponibile la traduzione italiana A della (Not so) short introduction to L TEX 2 , che per ferma a una versione abbastanza antiquata. Si trovano nei meandri di Internet altre guide, alcune scritte n dallinizio in italiano, altre tradotte. Tutte, compresa la (Not so) short, soffrono di un grave difetto: rispecchiano in A gran parte il modo in cui il loro autore ha imparato TEX e L TEX. A Ogni utente di L TEX ha sviluppato le sue tecniche, raccolte qua e l in modo spesso disordinato, e difcilmente si adatta a cambiare anche se ne scopre di nuove e anche pi efcienti. Chiunque abbia provato a raccogliere documenti scritti da diverse persone se ne rende conto a una prima occhiata: molti di questi documenti hanno trovato posto nelle raccolte di orrori. Sia chiaro, nessuno immune dagli orrori, A compreso chi scrive: quando penso a come scrivevo codice L TEX anni AT X la prima cosa fa mi vengono i brividi. Quando leggo una guida a L E che faccio cercare gli orrori e inevitabilmente li trovo, cos come li si trova molto facilmente nei preamboli che circolano fra chi scrive tesi di laurea o di dottorato. Non vorrei dare limpressione di criticare gente che ha speso molto del proprio tempo per mettere a disposizione di tutti le loro conoscenze: ogni guida ha i suoi pregi e i suoi difetti, solo che i difetti hanno la A curiosa tendenza di diffondersi pi dei pregi. Anche nel mondo L TEX evidentemente vale il principio che la moneta cattiva scaccia quella buona. Che dire di questa guida scritta da Lorenzo Pantieri? Che forse lunica che affronta alla radice il problema descritto. Ci che a prima impressione pu apparire pignoleria invece profonda curiosit di andare alla ricerca del modo migliore per risolvere i problemi. Mi riferisco alle innumerevoli domande poste da Lorenzo sul Forum del g It su questioni stilistiche, su come affrontare problemi tipograci o u A pi strettamente riguardanti L TEX. Questa curiosit non pedanteria A ne a s stessa: desiderio di esplorare il linguaggio L TEX per trovare sempre la soluzione pi efcace. Il risultato una guida molto piacevole da leggere, che introduce A al linguaggio L TEX in modo chiaro evitando per quanto possibile le complicazioni che spesso si trovano in altri scritti simili. Certo, non A completa: se pensiamo che il L TEX companion ha pi di mille pagine, siamo molto distanti da questo obiettivo, che lo stesso autore dice di non avere. Nessuna guida potr mai essere completa, visto che A L TEX usato per comporre documenti di generi diversissimi, dalla matematica alla sica, al diritto o alle edizioni critiche di testi classici. In

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A una guida introduttiva, soprattutto a L TEX, importante la chiarezza nella spiegazione dei motivi che impongono allutente certe scelte, con lindicazione di dove trovare le soluzioni ai problemi che nella guida stessa sono solo accennati. Devo menzionare leccellente guida scritta con grande competenza da Claudio Beccari, che per rivolta a un pubblico diverso: sicuA ramente chi avr letto Larte di scrivere con L TEX sar in grado, se lo desidera, di affrontare gli argomenti pi complessi oggetto di quellopera. Questa solo la prima edizione, possiamo essere sicuri che Lorenzo sar sempre pronto ad aggiunte e correzioni in modo che chi la legge trovi facilmente la risposta ai suoi problemi. Sar un piacere provare a dare una mano sul Forum in modo che questa guida diventi ancora migliore e conquisti sempre nuovi lettori contribuendo alla diffusione A di TEX e L TEX in Italia.

Padova, 30 marzo 2008

Enrico Gregorio

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INTRODUZIONE

A L TEX un programma di composizione tipograca liberamente disponibile, particolarmente indicato per lelaborazione di documenti scientici, ai pi elevati livelli di qualit. Lo scopo di questo lavoro, A rivolto sia ai principianti di L TEX sia a coloro che gi lo conoscono, AT X di lingua italiana alcuni elementi per fornire agli utenti di L E comporre un documento utilizzando questo potentissimo strumento di scrittura. Tale obiettivo perseguito innanzitutto presentando le nozioni fondamentali del programma, con lintento di operare una sintesi di numerosi concetti sparsi in svariati manuali, condensandoli in un unico documento e presentandoli nella maniera pi chiara e organica possibile. Al contempo, viene fornita una vasta gamma di esempi e vengono analizzati alcuni problemi tipici incontrati durante la stesura di una pubblicazione accademica o professionale, specialmente in lingua italiana, indicando le soluzioni che ritengo migliori. La scelta delle soluzioni adottate deriva sia dalla mia esperienza sia dalle numerose discussioni presenti sul forum del Gruppo UtilizA zatori Italiani di TEX e L TEX (http://www.guit.sssup.it/), che resta sempre un eccellente riferimento per tutti i temi trattati nel presente documento. Il testo presume che il lettore possieda una certa familiarit con luso del calcolatore e di Internet. La prassi seguita quella di non approfondire i vari temi nei dettagli, ma di indirizzare il lettore alla letteratura specica o ai manuali dei pacchetti suggeriti, quando necessario. Tutte le volte che si cita un pacchetto, non si fornisce una descrizione completa del suo funzionamento, per cui si rimanda alla relativa documentazione, ma si analizzano le opzioni pi importanti e se ne suggerisce lutilizzo. Lesposizione del lavoro articolata come segue:

viene offerta una breve visione dinsieme delA la storia di L TEX e ne vengono presentate le idee di fondo. vengono spiegate le operazioni, veramente semA plici, per installare L TEX sul proprio calcolatore. vengono presentate le nozioni fondamentali che permettono di avere una conoscenza di base del funzionaA mento di L TEX.A , che estende le conoscenze basilari su L TEX acquisite nel capitolo precedente, vengono fornite le nozioni necessarie per realizzare veri e propri documenti testuali.

vengono presentati i concetti e gli strumenti A fondamentali per comporre e gestire tabelle e gure con L TEX.

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viene esplorato uno dei principali punti di A forza di L TEX, ovvero la composizione di formule matematiche.A vengono presentati gli strumenti che L TEX mette a disposizione per realizzare e gestire una bibliograa.

vengono illustrate le nozioni essenziali per geA nerare un indice analitico con L TEX. vengono esposti alcuni suggerimenti su come A fare in modo che L TEX produca risultati diversi da quelli predeniti. vengono descritte sinteticamente le principali norme tipograche della lingua italiana, utili nella composizione di articoli, tesi o libri. , inne, sono raccolti alcuni esempi estratti da alA cune diffuse guide introduttive a L TEX, con lintendimento di A mostrare come non si scrive in L TEX.A Questo non un manuale su L TEX, quanto piuttosto un tentativo di riordinare in forma scritta appunti accumulatisi nel tempo, man mano che divenivo abituale utente di questo software. Come semplice apA passionato, non ho nulla da insegnare; daltra parte ho studiato L TEX e lho utilizzato intensamente, acquisendo una certa esperienza che mi piacerebbe condividere con gli altri utenti. Se avete idee su argomenti da aggiungere, togliere o modicare in questo documento, o se vi dovesse capitare di notare un errore, sia di battitura sia di sostanza (ed probabile che ce ne siano parecchi, soprattutto del primo tipo, ma anche del secondo), mi fareste un favore comunicandomelo, cos che io possa apportare le opportune correzioni in versioni successive. Mi interessano specialmente i commenti dei A principianti di L TEX su quali parti di questo lavoro risultino di facile comprensione e quali invece potrebbero essere spiegate meglio. con questo spirito che ho scritto questo lavoro: spero che possiate A usare L TEX con il mio stesso piacere.

22.1 2.2

STORIA E FILOSOFIA

Storia 3 2.1.1 TEX 3 2.1.2 Etimologia 4 A 2.1.3 L TEX 5 Filosoa 5 2.2.1 Composizione sincrona e asincrona 5 2.2.2 Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma 2.2.3 Vantaggi e svantaggi 8 2.2.4 Luoghi comuni 9

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A In questo capitolo viene offerta una breve sintesi della storia di L TEX e ne vengono presentate le idee di fondo e le peculiarit.

.. . TEX

TEX un programma di composizione tipograca distribuito con una licenza di software libero, realizzato da Donald Ervin Knuth, professore di informatica alluniversit di Stanford. Knuth inizi a scrivere il motore di tipocomposizione TEX nel 1977, allo scopo di esplorare le potenzialit degli strumenti digitali di stampa che a quel tempo stavano iniziando a prendere piede nel campo delleditoria, con la speranza di poter far regredire la tendenza al deterioramento della qualit tipograca che constatava afiggere i suoi libri e articoFigura 1: Donald E. Knuth (questa li, in particolare il suo capolavoro immagine tratta dal si- The Art of Computer Programming, to http://www-cs-faculty. in pi volumi, ricchi di formule matematiche. stanford.edu/~knuth/). TEX stato pubblicato nel 1982, e negli anni successivi stato costantemente aggiornato e perfezionato. In particolare, nel 1989 sono stati aggiunti alcuni rilevanti miglio-

La storia di TEX

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Figura 2: Una dispensa di matematica degli anni Settanta, dattilografata con aggiunte a mano. A quel tempo gran parte della matematica si componeva con la macchina per scrivere, alzando e abbassando il carrello per indici ed esponenti, e cambiando testina per i simboli.

ramenti per consentire il supporto dei caratteri a 8 bit e di pi lingue. Lultima revisione di TEX del 2008. TEX rinomato per essere estremamente stabile ed eseguibile su diversi tipi di calcolatori. Il numero di versione di TEX converge a ed attualmente 3.1415926. The TEXbook, scritto da Donald Knuth, il manuale duso di TEX e uno dei libri pi completi su questo programma. Attualmente, TEX un marchio registrato dalla American Mathematical Society (AMS). . .Letimologia del nome TEX

Etimologia

Horoxo Horoxo Prova Prova

Knuth ha nascosto un trabocchetto nel nome del suo programma di composizione tipograca: TEX non va letto in alfabeto latino, ma in alfabeto greco (maiuscolo). La lettera X di TEX non una ics latina, ma un chi greco, cos come la lettera E un epsilon. In lettere minuscole, TEX si scriverebbe . la radice della parola greca , che vuol dire arte e tecnica: un binomio perfetto per la scrit tura scientica di alto livello. La radice indoeuropea del nome TEX vive in molte parole italiane: tecnica, politecnico, architetto, contesto, tessuto, testo, sottile, . . . Knuth dice che se TEX ben pronunciato, lo schermo del calcolatore si appanna leggermente. La X di TEX un suono che non esiste in italiano. Si trova tuttavia in moltissime lingue, oltre al greco: nel tedesco Bach, scozzese Loch, spagnolo Juan e Mexico, russo Horoxo, cinese n h o a , ... In un ambiente ascii, il logo TEX si rende con le maiuscole/minuscole: TeX.

. . .A LTEX

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A L TEX un programma di composizione tipograca liberamente disponibile, realizzato da Leslie Lamport, che si serve di TEX come motore di tipocomposizione. Si tratta di un programma progettato per automatizzare tutte le operazioni pi comuni che coinvolgono la realizzazione di un documento, che consente agli autori di impaginare e stampare il proprio lavoro ai pi elevati livelli di qualit tipograca, servendosi di impostazioni di pagina professionali predenite. A Lamport inizi a scrivere L TEX alla ne degli anni Settanta, quando TEX non era ancora stato pubblicato (Lamport era uno dei collaboratori di Knuth nello sviluppo di TEX). La prima verA sione pubblica di L TEX risale al 1985, e da allora il programma stato continuamente aggiornato e migliorato. Per molti anni il numero della versione rimasto ssato a 2.09 e le successive revisioni sono state identicate con le loro date. A Nel 1994, L TEX stato aggiornato da un gruppo di programmatori guidato da Frank Mittelbach, al ne di includere alcuni miglioramenti e di riunire tutte le versioni con estensioFigura 3: Leslie Lamport (questa ni e correzioni che si erano racimmagine tratta dal sito colte dopo la pubblicazione di http://it.wikipedia.org/ A L TEX 2.09. Per distinguere la wiki/Leslie_Lamport). nuova versione da quella preceA dente, essa chiamata L TEX 2 ; A questa documentazione tratta L TEX 2 . A La versione 3 di L TEX appare come un progetto a lungo termine; i A costanti aggiornamenti di L TEX 2 ne costituiscono le tappe di avviciA namento. Lultima versione pubblica di L TEX del 2005.

A La storia di L TEX

.. . Composizione sincrona e asincronaPer comporre un A documento con L TEX, bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo.A La caratteristica che pi differenzia L TEX dagli altri elaboratori di testo il fatto che per comporre un documento con questo programma bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo [Beccari, 2008, p. 1]. Nei comuni elaboratori di testo (come ad esempio Microsoft Word), lautore agisce direttamente sul testo gi composto, cos come appare sullo schermo del suo elaboratore, ed ogni sua azione si traduce in unimmediata variazione del testo composto. Il tipo di composizione

6A Tabella 1: Cronologia di TEX e L TEX.

1977 1978 1982 1984 1985 1994 2005 2008

Knuth comincia a scrivere TEXA Lamport comincia a scrivere il primo nucleo di L TEX

Prima versione pubblica di TEX Knuth pubblica la prima edizione di The TEXbookA Lamport pubblica L TEX 2.09 e la prima edizione di AT X: a document preparation system L E A L TEX 2 A Ultima revisione di L TEX

Ultima revisione di TEX

La composizione asincrona assicura una migliore qualit di quella sincrona.

che caratterizza questi programmi viene denominato composizione sincrona. Perch il programma sia davvero sincrono e il ritardo fra azione e visualizzazione sia trascurabile, la forza del programma deve essere concentrata nella rapidit della presentazione. Tale caratteristica non pu che andare a discapito della perfezione della composizione, perch questa dipende da unelaborazione molto pi accurata sul testo da comporre. vero che oggi i programmi di videoscrittura sono estremamente rapidi e che ogni anno la qualit della loro composizione migliora vistosamente, tuttavia il compromesso fra velocit e qualit esiste sempre. La composizione asincrona consiste nellintrodurre (con un editor) il testo da comporre in un le, senza badare al suo aspetto graco, ma concentrandosi sulla struttura logica del testo, e nellelaborarlo A successivamente con L TEX, che agisce da impaginatore. Durante questo processo pu accadere, per esempio, di dover modicare una parola di un capoverso. In questo caso lintero capoverso viene ricomposto: ci implica lottimizzazione compositiva di tutto il capoverso, non solo un piccolo aggiustamento del punto in cui si eseguita la modica. Ecco quindi che la composizione avviene in due tempi, lintroduzione del testo e lottimizzazione della composizione, avendo per a disposizione lintero testo da trattare. Va da s che la composizione asincrona assicura una migliore qualit di composizione rispetto a quella sincrona, dal momento che non viene tenuta in nessun conto la velocit di visualizzazione, ma la forza compositiva viene concentrata sulla qualit: poich tratta il testo nel A suo complesso (e non man mano che lo si redige), L TEX pu avere una visione dinsieme e fare scelte di impaginazione migliori. . . Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma

A L TEX permette di concentrarsi sulla struttura logica del testo e non su quella stilistica.

Lidea centrale di Lamport era di creare un linguaggio che permettesse ai suoi utilizzatori di concentrarsi sulla struttura logica del testo e non su quella puramente stilistica. A L TEX infatti permette allutente di astrarsi dai dettagli tipograci con cui verr composto il proprio documento, denendone la struttura logica, piuttosto che dando informazioni sulla disposizione graca degli elementi che lo compongono (ad esempio, specicando che una strut-

. tura un paragrafo o un elenco, piuttosto che affermare che essa dovrebbe essere composta con unintestazione in neretto e dello spazio A prima e dopo). La trasformazione di un testo sorgente scritto con L TEX in un documento nito viene fatta con laiuto di strumenti (classi, pacchetti, . . . ) che, idealmente, permettono cambiamenti anche radicali dellaspetto, senza modicare il sorgente. A Il concetto di etichetta logica (in inglese mark-up) di L TEX ha inuito notevolmente nella genesi dellsgml e dei vari html ed xml, cos come lo sono stati i suoi approcci per convertire queste etichette logiche nelle corrispondenti rappresentazioni visuali. A Sebbene abbia divulgato il concetto di etichetta logica, L TEX fornisce per anche degli strumenti per regolare nemente i risultati in sede di revisione nale, accettando il fatto che se si desidera un prodotto nale di alta qualit nessun programma pu, al momento attuale, risolvere automaticamente tutti i problemi relativi alla composizione del documento, evitando di lavorare sulla sua forma denitiva. Le variabili, in tipograa, sono infatti troppe e troppo varie perch si possa tener conto di tutte con un programma. Il le prodotto con leditor contiene dunque non solo il testo in senso A stretto, ma anche le istruzioni di marcatura che permettono a L TEX di sapere che cosa sta componendo, in modo da eseguirne la composizione secondo le direttive dello stile del documento che sta elaborando. Il testo prodotto mediante leditor di testo quindi, in effetti, un codice scritto in un linguaggio di programmazione, che contiene sia il testo da comporre, sia le istruzioni per comporlo. Lutente non deve spaventarsi con le parole linguaggio di programmazione: per lo pi si tratta solo di informazioni di marcatura per specicare titoli, testi speciali, composizione della matematica, e simili. Le istruzioni sono solitamente espresse in inglese (molto semplice, ridotto allessenziale), evitando quasi sempre le abbreviazioni o gli acronimi. Un esempio Per dare unidea di com strutturato un documento elaborato con A L TEX, di seguito riportato un frammento di testo sorgente.Due matrici $n\times n$ complesse $A$ e $B$ si dicono \emph{simili} se esiste una matrice $n\times n$ invertibile $T$ tale che \begin{equation} B=T^{-1}AT. \end{equation}

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Il concetto di etichetta logica (mark-up)

La revisione nale di un documento

Il le prodotto con leditor contiene il testo assieme alle istruzioni di marcatura.

A Il testo sorgente con le sue istruzioni viene compilato con L TEX, che (attraverso TEX) produce il documento tipocomposto (in inglese, typeset). Se il risultato non soddisfacente, non si pu modicare direttamente il documento composto, ma si corregge il testo sorgente e si ricompila. Di seguito riportato un esempio di testo sorgente (sulla sinistra) con accanto il relativo documento composto.

A Con L TEX, non si pu modicare direttamente il documento composto: si corregge il testo sorgente e si ricompila.

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Due matrici $n\times n$ complesse $A$ e $B$ si dicono \emph{simili} se esiste una matrice $n\times n$ invertibile $T$ tale che \begin{equation} B=T^{-1}AT. \end{equation}

Due matrici n n complesse A e B si dicono simili se esiste una matrice n n invertibile T tale che B = T 1 AT . (2.1)

Nei capitoli successivi verranno spiegate tutte le istruzioni usate nellesempio. Tuttavia anche il lettore con pochi rudimenti di inglese capisce facilmente quello che il linguaggio di marcatura ha specicato. . .A I vantaggi di L TEX

Vantaggi e svantaggi

A I vantaggi di L TEX rispetto agli altri elaboratori di testo sono innumerevoli. Di seguito se ne elencano alcuni. A L TEX sommamente professionale, e presenta caratteristiche di qualit e stabilit sconosciute agli altri elaboratori di testo. A Lautore pensa alla logica, L TEX si occupa dellimpaginazione.

Strutture complesse come i riferimenti, gli indici e le bibliograe possono essere generate con grande efcienza e essibilit. La composizione tipograca di formule matematiche gestita in maniera impeccabile.A L TEX multilingue, multipiattaforma e gratuito. A L TEX ha una struttura modulare, che permette di estenderne le capacit, per eseguire compiti tipograci non direttamente gestiti A da L TEX. Sono reperibili ad esempio estensioni per comporre bibliograe conformi a precisi standard.

Gli svantaggi di A L TEX

A Innegabilmente, L TEX ha anche alcuni svantaggi: A Con L TEX ci vuole attitudine allastrazione.

La graticazione non istantanea, ma ritardata. Solo gli esperti si possono permettere di uscire dagli stili predeniti. Nellultima fase della composizione di un documento, la caratteA ristica di L TEX di raggiungere unelevata qualit solo per mezzo di cambiamenti dalleffetto non immediato pu rivelarsi un difetto anzich un pregio (almeno se non si considerano i motivi di questo comportamento e se non si adatta di conseguenza il proprio metodo di lavoro). Per esempio, a causa dellottimizzazione globale della suddivisione dei capoversi, la rimozione di una singola parola in un capoverso determina un completo riallestimento dellintero capoverso. Ci potrebbe rendere il capoverso A addirittura di una riga pi lungo, se L TEX decidesse che quella la migliore soluzione possibile. Se ci accadesse durante la correzione dei refusi allultimo minuto, in un documento altrimenti ben composto, potrebbe essere un problema.

.A Se luso di L TEX sia consigliabile o meno dipende fortemente dal lavoro che si ha sotto mano, e la risposta sempre dipendente dal A contesto. In breve, opportuno usare L TEX quando uno o pi fattori tra i seguenti giochi un ruolo importante nellambito del proprio lavoro [Mittelbach et al., 2007]:

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Quando opportuno A usare L TEX

preferenza dellutente a pensare per strutture logiche; documenti che richiedono consistenza; documenti che non hanno un formato interamente denito o che saranno presentati parallelamente in diverse vesti; documenti che contengono molta matematica; materiale corposo. Daltro canto, i seguenti fattori fanno pendere lago della bilancia verso luso di un sistema visuale (di buona qualit!): preferenza dellutente a pensare per strutture visive; utente non del tutto a suo agio a lavorare con un linguaggio A di programmazione (un editor di buon livello per L TEX aiuta, ma. . . ); documenti che richiedono pi essibilit visuale che consistenza (ad esempio volantini, biglietti dinvito, depliant, brochure, . . . ); materiale non corposo. Quello che realmente fa la differenza pu variare in base alle circostanze. . . Luoghi comuniQuando opportuno A non usare L TEX

A Molte persone che scoprono L TEX dopo anni di combattimento con A altri elaboratori di testo, restano stupiti nello scoprire che L TEX era disponibile da oltre ventanni e loro non ne avevano mai sentito parlare. Non si tratta di una cospirazione, ma solo di un segreto ben conservato e noto solo a pochi milioni di persone [Flynn, 2005]. Knuth e Lamport hanno reso generosamente i loro programmi di pubblico dominio e pertanto per molti anni non vi stato alcun genere A di pubblicit che avesse potuto far notare L TEX al di fuori dellambito accademico. Oggigiorno, tuttavia, dozzine di editori pubblicano doA cumenti in formato L TEX, e centinaia di migliaia di utenti utilizzano A L TEX per milioni di documenti. In tutti questi anni, si sono creati diversi luoghi comuni riguardo a A L TEX. Per evitare potenziali incomprensioni, conviene esaminare i pi diffusi. A Leggenda: LTEX ha solo un font A L TEX pu utilizzare, tra gli altri, ogni font di tipo TrueType, OpenType, PostScript e METAFONT. Ci pi di quanto offerto della maggior parte degli altri sistemi di composizione tipograca. Il font stanA dard di L TEX il Computer Modern, non il Times New Roman, quindi alcuni restano turbati poich appare diverso.

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A Leggenda: LTEX un software solo per Unix A Si sente anche dire che L TEX un software solo per Windows, o solo A per Mac, eccetera. Al contrario, L TEX funziona sulla maggior parte dei calcolatori attualmente in uso, dai supercomputer ai palmari. Ci comprende i PC con Windows, i Mac e tutti i sistemi Unix/Linux. Se A si sta usando un elaboratore sul quale L TEX non gira, si tratter o di un apparecchio estremamente nuovo oppure estremamente vecchio o decisamente sconosciuto. A Leggenda: LTEX obsoleto

Proprio il contrario. costantemente in via di sviluppo (grazie al lavoro di migliaia di appassionati in tutto il mondo), con nuove caratteristiche che vengono continuamente aggiunte allarchivio CTAN. indiscutibilmente pi aggiornato della maggior parte degli altri sistemi tipograci, e la sua capacit di composizione di capoversi e formule matematiche tuttora ineguagliata, nonostante il programma e i suoi algoritmi siano liberamente disponibili da oltre ventanni.A Leggenda: LTEX non

Dipende. Se per wysiwyg (What You See Is What You Get, Ci che vedi ci che ottieni) si intende un software in grado di ottenere in stampa testo e immagini che abbiano una disposizione graca A uguale a quella visualizzata sullo schermo del calcolatore, L TEX un programma wysiwyg della migliore qualit. Se invece per wysiwyg si intende un programma di videoscrittura in cui lautore agisce direttamente sul testo gi composto, cos come appare sullo schermo del suo elaboratore, ed ogni sua azione si traduce A in unimmediata variazione del testo composto, L TEX non wysiwyg, in quanto caratterizzato da una composizione asincrona (wysiwym).A Leggenda: LTEX troppo dicile

Questa frase si sentita dire da sici in grado di dividere gli atomi, da matematici che sanno dimostrare la trascendenza di , da uomini daffari che sanno leggere un foglio di bilancio, da storici che hanno compreso la politica bizantina e da linguisti che sanno decifrare la A scrittura lineare B. La maggior parte delle persone comprende L TEX pi o meno in venti minuti. Non una materia spaziale.A Leggenda: LTEX solo per matematici e scienziati

Nientaffatto. Sebbene sia cresciuto nei campi della matematica e dellinformatica, due delle sue maggiori aree di espansione sono quella umanistica e quella delleconomia, specie da quando ha preso piede lxml, che ha portato nuove esigenze nellambito della tipocomposizione automatica.

33.1 3.2 3.3

A I N S T A L L A R E L TEX

3.4 3.5 3.6

Installazione per Windows 11 3.1.1 La distribuzione MiKTEX 3.1.2 Editor per Windows 12 Installazione per Mac 13 3.2.1 La distribuzione MacTEX 3.2.2 Editor per Mac 13 Installazione per Linux 14 3.3.1 La distribuzione TEX Live 3.3.2 Editor per Linux 14 Editor multipiattaforma 14 Altri programmi utili 15 A A L TEX e pdfL TEX 15

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In questo capitolo vengono spiegate le operazioni, veramente semA plici, per installare L TEX sul proprio calcolatore. Le distribuzioni di A L TEX prese in considerazione sono MiKTEX (per Windows) e TEX Live (per Mac e Linux), che sono ottime, gratuite e facili da installare e utilizzare. Si distinguono tre casi: Sistema operativo Windows (da Windows 2000 in poi); Sistema operativo Mac OS X (dalla versione 10.3 in poi); Sistema operativo Linux.A Va notato che il Gruppo Utilizzatori di TEX e L TEX (http://www. guit.sssup.it/guit/) invia a tutti i suoi soci il dvd TEX Collection, A che contiene le distribuzioni di L TEX per i principali sistemi operativi; tutte le distribuzioni presentate in questo capitolo possono essere ritrovate in quel disco (ci molto utile se non si dispone di una connessione a Internet veloce).

.. . La distribuzione MiKTEXSu Windows, si consiglia di installare la versione completa di MiKTEX.

Linstallazione di MiKTEX non presenta particolari difcolt. possibile scaricare il programma dal sito http://miktex.org/. Dalla pagina di download, si scarica il le setup.exe, un piccolo programma che permette sia di gestire la procedura di scaricamento del programma, sia la successiva installazione. Sono disponibili due versioni di

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MiKTEX, di base (basic) e completa (complete), che differiscono unicamente per la disponibilit di pacchetti. La versione completa ovviamente la scelta consigliata. Una volta scaricato setup.exe, sufciente eseguirlo e seguire le semplici istruzioni consigliate.1 . . Editor per Windows

TEXnicCenter TEXnicCenter un editor per Windows distribuito gratuitamente sotto licenza gnu. abbastanza simile a WinEdt, rispetto al quale presenta uninterfaccia e delle funzioni pi semplici. Prima di iniziare linstallazione di TEXnicCenter, si consiglia di aver installato una qualsiasi A delle distribuzioni di L TEX disponibili per Windows; in caso contrario la congurazione del programma dovr essere posticipata al momento in cui una distribuzione si render disponibile allinterno del sistema. Il programma si scarica dal sito http://www.texniccenter.org/. Al primo avvio delleditor, partir la procedura di congurazione automatica, durante la quale necessario specicare se si sta utilizzando MiKTEX oppure una qualsiasi altra distribuzione.Congurare TEXnicCenter per luso della lingua italiana

: TEXnicCenter usa lo stesso dizionario di Open Ofce, pertanto possibile scaricare il dizionario dalla pagina dedicata ai download del sito di Open Ofce (http://it.openoffice.org/) o, in alternativa, dal sito di g It u (http://www.guit.sssup.it/installazione/win_editor.php). Dopo aver decompresso larchivio e aver copiato i due le it_IT.aff e it_ IT.dic nella cartella ...\TeXnicCenter\Language\ (la posizione esatta della cartella che contiene il programma dipende dalla scelta fatta dallutente durante linstallazione). A questo punto si avvia TEXnicCenter e, tramite il menu Tools Options Spelling, si abilitano le funzioni language:it, dialect:IT, poi si inserisce in personal dictionary la voce ...\TeXnicCenter\Language\it_IT.dic (anche in questo caso il percorso che individua la cartella contenente il programma dipende dalla scelta specicata durante linstallazione). WinEdt WinEdt un ottimo editor shareware per Windows (che permette di gestire anche altri tipi di le, ad esempio .html). La sua installazione non presenta alcuna difcolt. Il programma si scarica dal sito http: //www.winedt.com/.

Congurare WinEdt per luso della lingua italiana

: Per usufruire della funzione di controllo ortograco necessario installare nel programma il dizionario per la lingua italiana. A tal ne, sufciente creare la cartella it\ in C:\Programmi\WinEdt Team\WinEdt\Dict\, scaricare dal sito di g It il dizionario (http://www.guit.sssup.it/installazione/ u1 disponibile anche la distribuzione proTEXt (presente su http://www.tug.org/protext/ o sul dvd TEX Collection), che basata sulla distribuzione MiKTEX, alla quale sono stati afancati gli editor WinEdt e TEXnicCenter ed i programmi accessori GSview e Ghostscript. La procedura di installazione di proTEXt molto semplice e ben documentata.

.win_editor.php) e copiarlo nella cartella appena creata. Dal pannello Dictionaries del menu Options Dictionary Manager di WinEdt, si seleziona la voce Your custom dictionaries e si inserisce nel campo Definitions la voce %B\Dict\it\It.dic. Per abilitare luso del dizionario sufciente spuntare nella casella relativa la voce Enabled, vericando che nel campo Options siano attivati i comandi Load On Start, Save On Exit, Add New Words e Use for Completions.

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LEdA LEd (L TEX Editor) un editor gratuito per Windows, specico per EX (ma che permette di gestire anche altri tipi di le, ad esempio .html, Pascal o Perl). Facile da installare e usare, dotato di uninterfaccia graca (disponibile anche in lingua italiana) comodamente congurabile e particolarmente ricca di funzioni. Si scarica dal sito http://www.latexeditor.org/. Le semplici istruzioni per usufruire della funzione di controllo ortograco in lingua italiana sono riportate sulla guida in linea del programma. A LT

.. . La distribuzione MacTEXA Installare L TEX su Mac semplicissimo. . .

Per installare la distribuzione TEX Live, che su Mac nota anche come MacTEX, sufciente scaricare il le MacTeX.dmg da http:// www.tug.org/mactex/. Allinterno del le contenuta lintera distribuzione TEX Live, assieme a svariati programmi utili, come ad esempio TEXShop. Una volta scaricato il le, basta aprirlo ed eseguire le semplicissime istruzioni a video. Fin dalla prima installazione, la distribuzione automaticamente A predisposta per lavorare con tutte le lingue che L TEX capace di gestire. Il sistema operativo gi dotato dei programmi accessori per visualizzare il risultato della composizione e per procedere alla stampa. . . Editor per Mac

. . . ed il sistema operativo gi dotato dei programmi accessori per lavorare A con L TEX.

TEXShop TEXShop un ottimo editor gratuito per Mac, coperto da licenza A gnu. Nella compilazione, TEXShop utilizza pdfL TEX (non producendo quindi le dvi) e usa un apposito programma per visualizzare e stampare i documenti compilati, in formato pdf. Leditor gi dotato del dizionario italiano ed inglese. Il sito Web del progetto http://www.uoregon.edu/~koch/texshop/. Aquamacs Aquamacs una versione con interfaccia graca in stile Mac di Emacs, un editor di testo libero estremamente potente e versatile, mol-

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to popolare fra i programmatori. Il software si scarica da http:// aquamacs.org/.

.. .Su Linux, la distribuzione TEX Live si installa come qualunque altro programma.

La distribuzione TEX Live

A Linstallazione di un sistema L TEX su Linux non presenta difcolA t eccessive. Spesso L TEX risulta addirittura gi installato assieme al sistema operativo. In ogni caso, la distribuzione TEX Live (http: //www.tug.org/texlive/) pu venire installata come qualunque altro programma di Linux, avvalendosi eventualmente di interfacce grache, come per esempio kde. Generalmente non c altro da fare, salvo eventualmente eseguire il programma texconfig per congurare il sistema per luso della lingua italiana.

. .

Editor per Linux

La distribuzione TEX Live contiene anche diversi editor fra cui scegliere quello pi adatto alle proprie esigenze. Si pu usare lonnipresente Emacs con lestensione auctex; in alternativa, se lo si trova troppo complicato, si pu installare Kile, facile da usare. Kile Kile un ottimo editor con licenza gnu per kde. Incluso nella distribuzione TEX Live, si avvale di uninterfaccia graca che include le funzioni a cui si ricorre pi frequentemente durante la scrittura A di un documento in L TEX. Particolare attenzione stata posta alla possibilit di interagire con altri programmi (come Xg e Gnuplot). Le versioni di Kile allegate alla distribuzione TEX Live sono gi dotate del dizionario italiano ed inglese. Il sito Internet del progetto http://kile.sourceforge.net/.

.I seguenti editor sono multipiattaforma (ovvero disponibili per tutti i sistemi operativi pi diffusi, tra cui Windows, Mac OS e Linux) e gratuiti.A un editor specico per L TEX dotato di uninterfaccia graca che integra svariati strumenti per semplicare la gestione dei propri documenti. Si scarica da http://www.xm1math.net/

texmaker/

(Vi iMproved) rappresenta unevoluzione delleditor testuale Vi, molto diffuso tra i programmatori in ambiente Unix. disponibile sul sito http://www.vim.org/, oltre ad essere incluso in tutte le A principali distribuzioni di Unix/Linux. Lestensione L TEX-Suite A aggiunge a Vim numerose funzioni utili per lavorare con L TEX.

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.A Lavorando con L TEX, possibile usare un programma specializzato per ciascuna operazione di composizione, in modo da servirsi sempre del prodotto migliore per ciascuna fase di elaborazione del documento. I seguenti sono alcuni utili programmi accessori:

un programma multipiattaforma e gratuito prodotto da Adobe, che consente di visualizzare e stampare i le nel formato pdf. Si scarica da http://www.adobe.com/it/. un programma gratuito per Unix/Linux, che permette di visualizzare le ps, eps e pdf. Permette, fra laltro, di convertire le dal formato eps e ps al formato pdf. Esiste anche un programma simile, GSview, disponibile per Windows e Unix/Linux. Entrambi i programmi si scaricano dal sito http://pages. cs.wisc.edu/~ghost/ e richiedono Ghostscript (disponibile allo stesso indirizzo Internet). un programma gratuito nato per la piattaforma Linux e ora disponibile anche per le piattaforme Windows e Mac. Consente di modicare le immagini bitmap di svariati formati e di registrarle in uno qualunque dei numerosi formati che in grado di gestire. Si scarica da http://www.gimp.org/. Questi programmi accessori sono utili di per s e quindi possono esA sere usati anche indipendentemente da L TEX, tuttavia risultano molto utili per svolgere egregiamente certe funzioni che solo un programma specializzato sa fare, certamente meglio di quanto potrebbe fare un programma generico dalle troppe funzioni.

.A bene che il lettore sappia che con L TEX si intende non solo il A programma L TEX vero e proprio, che produce in output le dvi, ma A anche il programma pdfL TEX, il cui formato di uscita direttamente il pdf (senza che siano necessarie conversioni di alcun genere). Entrambi i formati hanno pro e contro e vengono utilizzati con scopi differenti [Mori, 2007, p. 34]. Il formato dvi permette la ricerca diretta (facendo doppio clic sul codice allinterno delleditor, il programma di visualizzazione del dvi trova il rispettivo output) ed inversa (facendo doppio clic allinterno del programma di visualizzazione del dvi, il cursore viene posizionato sul rispettivo codice allinterno delleditor), che possono essere utili in fase di elaborazione del documento. Tuttavia la maggioranza dei visualizzatori di dvi non visualizza correttamente gli effetti di alcuni comandi che modicano le gure ed inoltre non sfrutta il pacchetto microtype. Il pdf, invece, non offre in generale la ricerca diretta ed inversa (in realt, su macchine Mac che usano la distribuzione MacTEX, la ricerca eseguibile in entrambi i sensi anche su le pdf). Tuttavia, il pdf visualizza correttamente tutti gli effetti del pacchetto graphicx, sfrutta il pacchetto microtype, un formato molA to diffuso anche tra coloro che non usano L TEX, permette di attivareA Con L TEX si intende anche A pdfL TEX.

I pro e i contro di A A L TEX e pdfL TEX

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i riferimenti ipertestuali forniti dal pacchetto hyperref e consente di restringere laccesso al documento per mezzo di password: ad esempio, possibile limitare laccesso al le, limitarne la stampa (impedirla, oppure consentirla solo a bassa risoluzione) e limitarne le modiche (estrazione di testo, estrazione o eliminazione di pagine, . . . ). Si noti che la creazione di un pdf pu essere effettuata nei due seguenti modi: la conversione di un le dvi in pdf (di regola tramite lapplicazione in sequenza dei programmi dvips e ps2pdf o mediante il programma dvipdfmx, operazione per la quale generalmente sufciente cliccare su un apposito bottone delleditor utilizzato);A la compilazione diretta del sorgente .tex con pdfL TEX.

Per sfruttare appieno le potenzialit del formato pdf, necessario utilizzare A pdfL TEX e non convertire un dvi in pdf.

Si consiglia di evitare i pacchetti incompatibili con A pdfL TEX.

Si consiglia A pdfL TEXper la stampa e la distribuzione del documento.

Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialit del formato pdf neA cessario utilizzare pdfL TEX: ad esempio, il formato pdf permette di utilizzare i riferimenti ipertestuali (hyperlink), i segnalibri (bookmark) e le immagini in miniatura (thumbnail) che non vengono prodotti nella A conversione a partire da le dvi. Il programma pdfL TEX presente in A tutte le pi importanti distribuzioni di L TEX ed gestito dai principali A editor di testo dedicati a L TEX. A A In generale, i le sorgente elaborabili con L TEX o con pdfL TEX sono identici, o possono essere resi tali. Pertanto quando si parla di un A le sorgente elaborabile con L TEX, si intende che il le elaborabile A indifferentemente anche da pdfL TEX. Tuttavia, esistono casi in cui un le conforme alla grammatica di A A L TEX pu risultare incompatibile con pdfL TEX. Ci succede raramente, e di solito dipende dalluso di pacchetti particolarmente specializzati. Se possibile, sarebbe meglio evitare tali pacchetti, ricorrendo eventualmente a pacchetti alternativi, ugualmente adeguati per la particolare funzione per la quale essi vengono invocati [Beccari, 2008, p. 21]. Questa soluzione funziona nella stragrande maggioranza dei casi. (Il pacchetto PSTricks, per esempio, produce codice PostScript che non pu A essere inserito direttamente in un le da compilare con pdfL TEX. Fino a qualche tempo fa era possibile solo la conversione in pdf a partire da dvi, o linserimento di immagini esterne. Ora esistono per anche dei pacchetti, come pst-pdf, che rendono praticamente automatica la A compilazione anche con pdfL TEX di le contenente codice PSTricks.) A A Tipicamente, lincompatibilit fra L TEX e pdfL TEX non dipende dal le sorgente, ma dai le inclusi; ci accade di regola con i le che conA tengono delle immagini (L TEX richiede immagini esclusivamente in AT X accetta immagini in formato pdf, se vetformato eps, mentre pdfL E toriali, oppure jpg o png, se bitmap). Nel paragrafo 6.2 nella pagina 85 sono spiegate le soluzioni da adottare per risolvere questo problema. In denitiva, si consiglia di usare il formato dvi durante la stesura di un documento, solo se si usa Windows o Linux e si ha la necessit di usare le funzioni di ricerca diretta e inversa. Per tutti gli altri casi, tra cui la stampa e la distribuzione del documento in formato elettronico, si consiglia di usare A pdfL TEX.

44.1 4.2 4.3 4.4

LE BASI

4.5 4.6

4.7

A I le sorgenti di L TEX 17 4.1.1 Spazi 17 4.1.2 I caratteri speciali 18 4.1.3 I comandi 20 4.1.4 I commenti 20 La struttura del le sorgente 21 Le classi di documento 22 I pacchetti 24 4.4.1 Che cosa sono? 24 4.4.2 Come sapere se se ne ha bisogno? 25 4.4.3 Come scoprire qual il pacchetto giusto? 4.4.4 Come installarli? 25 4.4.5 Come caricarli? 27 4.4.6 Come imparare a utilizzarli al meglio? 27 4.4.7 E i le .ins e .dtx? 27 4.4.8 I pacchetti di uso pi comune 28 Gli stili di pagina 29 I le con cui si ha a che fare 30 4.6.1 I le dellutente 30 4.6.2 File di classi, pacchetti e stili 30 4.6.3 I le ausiliari 30 4.6.4 I le di output 31 Documenti di grandi dimensioni 32

25

In questo capitolo vengono presentate le nozioni fondamentali che permettono di avere una conoscenza di base del funzionamento di A L TEX; procedendo nella lettura, sar possibile estendere ed arricchire queste conoscenze con nuove informazioni.

.A Un le sorgente di L TEX un le di testo in ascii puro. Pu essere creato con qualunque editor di testi e contiene sia il testo del documenA to sia i comandi che comunicano a L TEX come impostare il formato del testo.

. .

SpaziPi spazi sono considerati come uno spazio.

Nel testo sorgente lo spazio e la tabulazione sono trattati indifferenA temente come spazio da L TEX. Pi spazi consecutivi sono considerati come uno spazio. Lo spazio allinizio di una riga viene ignorato, e una sola interruzione di riga trattata come uno spazio.

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18

Una riga vuota indica la ne di un capoverso.

Una riga vuota tra due righe di testo indica la ne di un capoverso. Pi righe vuote di seguito sono considerate alla stessa maniera di una riga vuota. Il testo che segue un esempio: nella parte sinistra vi il codice sorgente, e a destra visualizzato il risultato in stampa.Non ha alcuna importanza se si mettono uno o tanti spazi dopo una parola. Una riga vuota fa iniziare un nuovo capoverso.

Non ha alcuna importanza se si mettono uno o tanti spazi dopo una parola. Una riga vuota fa iniziare un nuovo capoverso.

. .

I caratteri speciali

Ogni programma di composizione tipograca riceve dallutente: il testo; i comandi per impostare il formato del testo.A Con L TEX si inseriscono i comandi assieme al testo.

Caratteri speciali

I programmi di composizione sincrona prendono i comandi da appositi menu: lutente vede leffetto, mentre la codica interna rimane A nascosta. Con L TEX, invece, si inseriscono i comandi insieme con il testo. A Per distinguere i comandi dal testo, L TEX interpreta in modo partiA colare certi caratteri. I caratteri speciali di L TEX sono i seguenti:\ { } % $ _ & # ^ ~

\A La barra rovescia (o backslash) inizia i comandi di L TEX.

{ } Le parentesi graffe racchiudono i gruppi. % Il simbolo di percento inizia i commenti. $ Il dollaro delimita le formule matematiche in corpo. _ La sottolineatura (o underscore) indica i pedici nelle formule. & La e commerciale (o ampersand) serve da separatore nelle tabulazioni. # Il cancelletto (o diesis, o hash) indica largomento quando si deniscono nuovi comandi. Il cappuccio (o caret) indica lesponente nelle formule matematiche.

.Tabella 2: Codici ascii di alcuni caratteri di uso frequente.

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Simbolo { } ~

Codice 96 123 125 126

~ La tilde produce uno spazio insecabile.A Ogni utente di L TEX deve imparare a localizzare sulla tastiera i caratteri speciali. Purtroppo la posizione dei caratteri speciali non standardizzata: cambia, fra laltro, con il sistema operativo. A volte pu essere necessario premere pi tasti insieme, o anche digitare codici numerici. Chi scrive con una tastiera italiana pu avere problemi a digitare i quattro caratteri { ~ }, che non compaiono su alcun tasto; bisogna fare attenzione a distinguere il carattere (lapostrofo) da (virgoletta aperta, accento grave). Se si usa una tastiera italiana PC, i caratteri { ~ } possono essere ottenuti tenendo premuto il tasto alt e digitando il codice ascii relativo con il tastierino numerico (vedi la tabella 2). Le parentesi graffe aperta e chiusa si ottengono anche premendo rispettivamente alt gr + maiuscole + e alt gr + maiuscole + + (ovvero come se si dovessero fare delle parentesi quadre maiuscole). Se si usa una tastiera italiana Mac, la tilde si ottiene con opzione + 5, laccento grave con opzione + 9 e le parentesi graffe aperta e chiusa con opzione + maiuscole + e opzione + maiuscole + +, rispettivamente. Su Linux, la tilde si ottiene con alt gr + , laccento grave con alt gr + e le parentesi graffe aperta e chiusa con alt gr + 7 (oppure alt gr + maiuscole + ) e alt gr + 8 (oppure alt gr + maiuscole + +), rispettivamente. I caratteri speciali (ad eccezione della barra rovescia, del cappuccio e della tilde) si possono ottenere in stampa facendoli precedere nel testo sorgente da \.

Inserire i caratteri che non compaiono sulla tastiera italiana

Stampare i caratteri speciali

\{ \} \% \$ \_ \& \#

{}%$_

Il carattere di barra rovescia \ non pu essere immesso aggiungendo un altro \ davanti ad esso (la sequenza \\ si usa infatti per le interruzioni di riga nei casi che lo prevedono): a tal ne si utilizza il comando \textbackslash . Il cappuccio e la tilde si ottengono facendoli precedere da \ e seguire da due parentesi graffe {}, perch \^ e \~ sono comandi per gli accenti (vedi il paragrafo 5.7.3 nella pagina 54) e richiedono un argomento. In alternativa, possibile usare i comandi \textasciicircum e \textasciitilde , che producono simboli leggermente diversi.

20

\^{} \textasciicircum \\ \~{} \textasciitilde

^ ~

. .

I comandi

A In L TEX, i comandi sono composti da una barra rovescia \ pi altri caratteri. Nei comandi, maiuscole e minuscole sono distinte. Ci sono due tipi di comandi:

comandi che iniziano con una barra rovescia \ seguita da un nome fatto di sole lettere alfabetiche; il comando nisce con il primo carattere non alfabetico (esempi: \TeX, \end{document}, \documentclass). comandi che iniziano con una barra rovescia \ seguita da esattamente un carattere non alfabetico (esempi: \{, \}, \%, \$, \_, \&, \#, \~).A Gli spazi dopo i comandi sono ignorati da L TEX. Se si desidera ottenere uno spazio dopo un comando, si deve scrivere {} e uno spazio, oppure scrivere un comando esplicito di spaziatura, come \ .

\Ars{} la rivista del Gruppo Utilizzatori Italiani di \TeX{} e \LaTeX.

ArsTEXnica la rivista del Gruppo A Utilizzatori Italiani di TEX e L TEX.

Argomenti obbligatori e facoltativi

Per riprodurre il logo di ArsTEXnica serve il comando \Ars del pacchetto guit.1 Alcuni comandi necessitano di un argomento (o parametro) che deve essere fornito tra parentesi graffe { } dopo il nome del comando. Certi comandi accettano parametri opzionali (facoltativi) che si aggiungono dopo il nome del comando tra parentesi quadre [ ]. I prossimi esempi A si servono di alcuni comandi di L TEX.Data odierna: \today. Sono qui in \emph{dieci} minuti.

Data odierna: 2 dicembre 2008. Sono qui in dieci minuti.

Il comando \today indica la data odierna nella lingua corrente. Il comando \emph serve per evidenziare il testo (vedi il paragrafo 5.11 nella pagina 58). . . I commenti

Pro memoria

A Quando, durante lelaborazione di un le sorgente, L TEX incontra un carattere % (eccetto \%), ignora il resto della riga, linterruzione di riga, e tutti gli spazi bianchi allinizio della riga successiva. Il carattere % pu essere dunque impiegato per iniziare un pro memoria che non viene stampato. Talvolta il percento si usa per spezzare

1 Il pacchetto xspace permette di denire comandi seguiti da uno spazio, a meno che non siano seguiti da determinati segni di punteggiatura (vedi il paragrafo 10.1.2 nella pagina 154).

. parole troppo lunghe, o per dividere righe in cui non sono permessi spazi bianchi o interruzioni di riga.Ecco un % semplice, % ma istruttivo { dichiarazione } pu essere usato prima di un comando l, r, c, p, m o b ed inserisce dichiarazione prima del contenuto della cella;

.Tabella 10: Esempio di utilizzo dei comandi \multicolumn e \multirow .

73

D (m) test 1 5 test 2 test 3 test 1 10 test 2 test 3

Pu (kg) 285 287 230 430 433 431

N (Pa) 38,00 38,27 30,67 28,67 28,87 28,73

{$}c{$}l{$}r{$\displaystyle}l{$}c{ dichiarazione } e {\bfseries}l p{6cm}} \toprule Forza & Una forza una grandezza fisica che si manifesta nellinterazione di due o pi corpi materiali, che cambia lo stato di quiete o di moto dei corpi stessi. \\ \midrule Momento polare & Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine definito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione (rispetto alla stessa origine) e la forza. \\ \bottomrule \end{tabular}

produce la tabella 12. . .Lutente denisce la larghezza della tabella e il pacchetto tabularx calcola la larghezza delle colonne.

Il pacchetto tabularx

Il pacchetto tabularx modica la larghezza di certe colonne al ne di coprire la larghezza della tabella denita dallutente. Le colonne che possono essere dilatate o compresse sono indicate dal comando di allineamento X; il testo che viene inserito in queste colonne viene mandato a capo automaticamente e, in mancanza di altre specicazioni, viene giusticato. Il pacchetto tabularx richiede il pacchetto array. Ad esempio, il codice\begin{tabularx}{\columnwidth}{>{\bfseries}lX} \toprule Forza & Una forza una grandezza fisica che si manifesta

.Tabella 13: Tabella ottenuta con il pacchetto tabularx.

75

Forza

Una forza una grandezza sica che si manifesta nellinterazione di due o pi corpi materiali, che cambia lo stato di quiete o di moto dei corpi stessi. Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine denito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione (rispetto alla stessa origine) e la forza.

Momento polare

nellinterazione di due o pi corpi materiali, che cambia lo stato di quiete o di moto dei corpi stessi. \\ \midrule Momento polare & Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine definito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione (rispetto alla stessa origine) e la forza. \\ \bottomrule \end{tabularx}

produce la tabella 13. In questa tabella lutente denisce la larghezza dellintera tabella in questo caso pari alla larghezza della colonna di composizione \columnwidth , che per documenti scritti in ununica colonna coincide con la larghezza del corpo del testo \textwidth (vedi il paragrafo 6.3 nella pagina 90) e il pacchetto calcola in automatico la larghezza della seconda colonna. Il pacchetto tabularx risulta anche utile quando si vogliono produrre delle tabelle in cui alcune colonne hanno la stessa larghezza, ma non si ha la necessit di denirla a priori. Infatti, se sono presenti pi colonne X, la loro larghezza risulta uguale. Ad esempio, la tabella 14 nella pagina seguente ottenuta con il seguente codice:\newcolumntype{U}{>{\centering\arraybackslash$}X{\centering\arraybackslash}X} \begin{sidewaystable}[p]\small \caption{ . . . }\label{ . . . }\centering \renewcommand{\tabularxcolumn}[1]{>{\arraybackslash}m{#1}} \begin{tabularx}{\textheight}{lccWWWWW}

80

23 Pannello multistrato a piramide reticolare

0,925

0,299

0,285

1,210 1,236 1,217 1,240 0,882 Deessione risultante IN

13,78

27,2

Pannello multistrato a nido dape quadrato

0,939

0,297

0,279

14,0

28,7

Tabella 1: Confronto tra i miglioramenti delle prestazioni di strutture resistenti ad onde durto.

0,931

0,299

0,283

14,0

27,6

1,234

0,398

0,278

28,9

Piastra monolitica

14,0

0,882

0,391

0,391

14,55

100

Unit di misura

kg/m2

%

%

(max /L)N

Simbolo

max /L

Densit nucleare relativa

Densit superciale

Figura 6: Un esempio duso dellambiente sidewaystable.

... \end{tabularx} \end{sidewaystable}

produce la tabella riportata nella gura 6. In questo esempio, oltre a sidewaystable, si utilizza anche il pacchetto tabularx, con il quale si denisce una colonna di tipo W (il cui testo centrato orizzontalmente) e si centra verticalmente il testo, ed inoltre si riduce la dimensione del font con il comando \small .

Tabelle su pi pagineIl pacchetto xtab

Lambiente tabular deve sempre essere contenuto in una pagina: se pi grande in altezza, le parti che sono allesterno vengono tagliate e si riceve un errore (overfull vbox). Il pacchetto xtab permette di superare questa limitazione e di ripartire una tabella su pi pagine. Il pacchetto offre lambiente xtabular, che si comporta come il normale tabular, ma controlla le dimensioni in altezza della tabella ad ogni riga: se queste dimensioni superano quelle dellintera pagina, vengono inseriti automaticamente largomento opzionale tabletail e il comando \end{tabular}, e la tabella viene fatta continuare su una nuova pagina inserendo largomento opzionale tablehead. Largomento tabletail pu essere usato per scrivere alla ne di ogni pagina in cui presente la tabella lindicazione continua sulla pagina successiva, mentre tablehead permette di scrivere lindicazione continua dalla pagina precedente. (Si noti che il pacchetto xtab tratta la parte di tabella che si trova su una pagina come un oggetto a s stante e dunque la larghezza delle colonne pu variare tra le diverse pagine, a meno che non si usino colonne di larghezza ssa.)

Impulso trasmesso

Dati sperimentali

Grandezza

Id %

mA

Ii %

nr

I

%

40,6

4,0

i

38,0

4,0

ii

40,2

4,0

iii

37,1

4,1

.Tabella 18: Tabella con nota che segue la numerazione delle note nel testo e viene posizionata a pi di pagina (pacchetto footnote).

81

Forza

Una forza una grandezza sica che si manifesta nellinterazione di due o pi corpi materiali, che cambia lo stato di quiete o di moto dei corpi stessi. Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine denito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione5 e la forza.

Momento polare

. .

Note dentro a tabelle

A Il comando standard di L TEX per le note a pi di pagina (\footnote ) non funziona nelle tabelle, perch lambiente tabular non permette al comando di posizionare testo a pi di pagina. A Come per la maggior parte delle cose in L TEX, ci sono ottime ragioni per questa limitazione. In generale, per migliorarne la leggibilit preferibile che le eventuali annotazioni siano inserite nella didascalia della tabella, tanto pi se questa inserita in un ambiente table. Una tabella mobile infatti un oggetto a s stante, che non ha relazioni con il testo della pagina; scrivendo note alla tabella nel piede della pagina c il rischio di confondere il lettore. Tuttavia, a volte, leditore o il relatore possono imporre allautore di inserire note in una tabella. A tal ne ci sono diverse soluzioni; di seguito si riportano le migliori. In generale possono presentarsi due casi:

preferibile inserire eventuali annotazioni nella didascalia della tabella.

a. si vuole che la nota segua la numerazione delle altre note presenti nel testo; b. si vuole una numerazione particolare (ad esempio con lettere) per le note di una tabella. La soluzione per il caso a fornita dal pacchetto footnote. Tale pacchetto mette a disposizione lambiente savenotes, che permette di inserire note anche nellambiente tabular e le posiziona a pi di pagina. Ad esempio, la tabella 18 ottenuta con il seguente codice:\begin{savenotes} \begin{table}[ . . . ]\caption{ . . . }\label{ . . . }\centering \begin{tabularx}{ . . . } ... Momento polare & Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine definito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione\footnote{Rispetto alla stessa origine.} e la forza. \\ \bottomrule \end{tabularx} \end{table} \end{savenotes}

Il pacchetto footnote

Se si vuole permettere la presenza delle note in tutte le tabelle del documento sufciente inserire nel preambolo il comando5 Rispetto alla stessa origine.

82 Tabella 19: Tabella con note con una numerazione propria e posizionate subito sotto la tabella (pacchetto ctable).

Forza

Una forza una grandezza sica che si manifesta nellinterazione di due o pi corpi materiali, che cambia lo stato di quiete o di moto dei corpi stessi. Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine denito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizionea e la forza.

Momento polare

a Rispetto alla stessa origine.

\makesavenoteenv{tabular}

Il pacchetto ctable

La soluzione per il caso b offerta dal pacchetto ctable. Lambiente ctable, offerto dallomonimo pacchetto, prevede il comando \tmark , che posiziona il simbolo della nota (in questo caso la numerazione predenita con le lettere minuscole), e il comando \tnote{ . . . }, che contiene il testo della nota. Le note sono posizionate subito sotto la tabella e non a pi di pagina. Ad esempio, la tabella 19 ottenuta con il seguente codice:\ctable[caption=...,label=...]{ . . . } {\tnote{Rispetto alla stessa origine.}} {... Momento polare & Il momento polare di una forza rispetto ad una determinata origine definito come il prodotto vettoriale tra il vettore posizione\tmark{} e la forza. \\ \bottomrule}

. .Il pacchetto colortbl

Tabelle colorate

Quando si vuole evidenziare parte di una tabella, pu risultare utile colorarne lo sfondo. Il pacchetto colortbl permette di colorare lo sfondo di celle, righe e colonne di ambienti tabular (permette anche di colorare le linee, ma tale argomento non viene affrontato perch nei documenti scientici non dovrebbero mai essere usate linee colorate). Il pacchetto colortbl richiede la presenza dei pacchetti xcolor e array.6 Colorare le colonne

Il comando \columncolor

Il pacchetto colortbl offre il comando \columncolor , che deve essere usato esclusivamente allinterno del comando >{ . . . } (vedi il paragrafo 6.1.5 nella pagina 72). La sintassi \columncolor[ modello di colore ]{ colore }

6 Alternativamente al pacchetto xcolor, pu essere usato il pacchetto color.

.Tabella 20: Tabella con una colonna colorata ottenuta con il pacchetto colortbl.

83

D (m) 5 10 20

Pu (kg) 269,8 421,0 640,2

uu (m) 0,000674 0,001035 0,001565

Gf (Pa m)

1,79 3,59 7,18

0,04089 0,04089 0,04089

dove: modello di colore dichiara il modello di colore da utilizzare; quelli disponibili sono rgb, cmyk, gray e named. colore dichiara il colore da utilizzare; tale denizione dipende dal modello di colore scelto. Il modello rgb (Red Green Blue) richiede un elenco di tre numeri compresi tra 0 ed 1 e separati tra loro da una virgola; ognuno di essi d la rispettiva componente del colore (rossa, verde e blu). (Esiste anche il modello RGB, in cui i tre numeri sono compresi tra 0 e 255.) Il modello cmyk (Cyan Magenta Yellow blacK) richiede un elenco di quattro numeri compresi tra 0 ed 1 e separati tra loro da una virgola; ognuno di essi d la rispettiva componente del colore (azzurro, magenta, giallo e nero). Il modello gray richiede un solo numero compreso tra 0 ed 1, che indica il livello di grigio; nelle tabelle scientiche si preferisce utilizzare i grigi al posto del colore quindi questo comando risulta particolarmente conveniente. Il modello named permette di richiamare i colori in base al nome; tale nome deve essere noto al pacchetto xcolor oppure denito dallutente con il comando\definecolor{ nome }{ modello di colore }{ colore }

I modelli rgb, cmyk, gray e named

dove nome il nome assegnato dallutente al colore, mentre modello di colore e colore hanno lo stesso signicato che hanno in \columncolor . Si consiglia di utilizzare il comando \newcolumntype per denire nuove colonne che abbiano il colore desiderato. Ad esempio, denendo\newcolumntype{G}{>{\columncolor[gray]{0.8}}c}

possibile ottenere