7 Trans Trasfo

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Il trasformatore FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE TRANSITORIO DI INSERZIONE A VUOTO t = 0 1 Z 1 Z 2 Z 0 CIRCUITO EQUIVALENTE DI UNA FASE

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Il trasformatore

FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE

TRANSITORIO DI INSERZIONE A VUOTO

t = 0

1

Z1 Z2

Z0

CIRCUITO EQUIVALENTE DI UNA FASE

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Il trasformatore

FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE A VUOTO

Per lo studio del transitorio si introduce la NON LINEARITÀ nel legame flussi-correnti.

Le equazioni di funzionamento sono:

ove Ψ = Ψ(i) è una funzione NON LINEARE.

La risoluzione di questo sistema di equazioni differenziali non lineari può essere condotta su calcolatore numerico o su calcolatore analogico.

Una soluzione approssimata e quindi una interpretazione approssimata del problema è ottenibile nel seguente modo:

• si introduce l’ipotesi di LINEARITÀ;

• si trascura l’induttanza di dispersione primaria: ;

• la corrente secondaria è nulla.

[ ] [ ][ ] dv = R i +dtΨ

1 1L = L m 1L+

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FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE A VUOTO

Il sistema di equazioni si riduce alla sola equazione primaria:

11 1 1 m 1

d iv =R i +Ldt 1 Mv =V s i n tω

( ) t T1 R E G IM E O M O G E N E A Mi = i i I sin t A e −+ = ω − ϕ +

I valori delle correnti del transitorio sono sensibilmente influenzati dal valore della tensione v1 all’istante di chiusura dell’interruttore:

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FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE A VUOTO

Istante iniziale: ωt = 0 i1 = 0

( )MA I sin= − −ϕ

( ) t T1 M Mi I sin t I sin e −= ω − ϕ + ϕ

Istante iniziale: ωt = π/2 i1 = 0

MA I sin2π = − − ϕ

( ) t T1 M Mi I sin t I sin e

2−π = ω − ϕ − − ϕ

Si noti che, per ϕ = π/2, cioè R1 ≈ 0, la corrente di regime si stabilisce istantaneamente partendo da valore nullo.

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FUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE A VUOTO

In presenza di transitorio, la corrente i1 istantanea, dopo circa mezzo periodo, raggiunge un valore doppio di quello di regime.

Caso di ϕ = π/2

(ωt)iniziale = 0

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INTERPRETAZIONE DEL FENOMENO INTRODUCENDO LA SATURAZIONE

Se si tiene conto del fenomeno di saturazione dei materiali magnetici, all’aumentare della corrente diminuisce il valore dell’induttanza magnetizzanteLm1 e si innesca un fenomeno caratterizzato da un forte aumento di corrente e da un accorciamento del transitorio (T = Lm1/R1).

L’aumento della corrente è ancora più sensibile se si tiene conto dei fenomeni di isteresi e in particolare della presenza di un flusso residuo nel nucleo all’istante iniziale. In questo caso, l’induttanza magnetizzante Lm1 raggiunge valori molto bassi e la corrente di inserzione può raggiungere valori pari a 10-20 volte la corrente nominale del trasformatore (e quindi valori pari anche a 1000 volte la corrente a vuoto con tensione nominale I0n).

Si noti che il flusso RESIDUO esiste in modo rilevante quando l’apertura del collegamento tra trasformatore e linea (antecedente alla successiva inserzione) avviene con flusso prossimo al valore di saturazione.

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N.B.: Il fenomeno del transitorio di inserzione si smorza per effetto dei fenomeni dissipativi ed evolve verso il funzionamento di regime a vuoto che è stato già oggetto di studio.

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TRANSITORIO DI CORTO CIRCUITO

t = 0

v

Zcc

i

CIRCUITO EQUIVALENTE IN CORTO CIRCUITO A REGIME

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Il trasformatoreFUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE in corto circuito

A partire da una qualsiasi condizione di funzionamento (a vuoto o a carico), si suppone di chiudere il trasformatore su un carico a impedenza nulla.

Il transitorio di corrente è di tipo R-L e il valore di regime è imposto dal valore di Zcc e dalla tensione applicata.

I fenomeni che interessano sono principalmente due:

• la CORRENTE DI CORTO CIRCUITO PERMANENTE ha importanza ai fini del riscaldamento. Se ne considera perciò il valore efficace che, a tensione nominale, è espresso da:

• la CORRENTE DI CORTO CIRCUITO TRANSITORIA (ed in particolare il suo valore nel primo mezzo periodo) ha importanza per gli sforzi meccanici.

ncc

cc

VI =Z

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Il trasformatoreFUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE in corto circuito

Nella peggiore condizione possibile (inizio del corto circuito quando la tensione è nulla) e prescindendo dallo smorzamento della componente transitoria unidirezionale, si può raggiungere un valore che è circa il doppio della componente di regime dopo un semiperiodo (2√2Icc).

Tenendo conto dello smorzamento, si può arrivare a valori pari a 2,5 Icc.

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Gli SFORZI ELETTRODINAMICI sono proporzionali al quadrato della corrente e, poiché la corrente negli avvolgimenti sono CONTROVERSE, sono sforzi di repulsione.

Se gli avvolgimenti sono centrati, lo sforzo è radiale.

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Il trasformatoreFUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE in corto circuito

+ +. .

Esempio di calcolo dello sforzo

Lo sforzo può essere espresso come derivata, rispetto alla distanza radiale dei due avvolgimenti (y), dell’energia accumulata nel campo magnetico di dispersione:

(ove si può ritenere: L = k y )2 2dE d 1 1 dLF Li i

dy dy 2 2 dy = = =

( )2 2M A X ccF 2, 5 I=

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Per ⇒M A X cci 2, 5 I=

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Il trasformatoreFUNZIONAMENTO TRANSITORIO DEL TRASFORMATORE in corto circuito

Si noti che si può dimostrare che, per un trasformatore, vale:

[ ] [ ]nF N A V A=

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