1 NOZIONI DI FARMACOCINETICA FARMACOCINETICAEFARMACODINAMICA Paolo Lucio Morselli – GAMIAN-Europe...
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NOZIONI DINOZIONI DI
FARMACOCINETICAFARMACOCINETICAEE
FARMACODINAMICAFARMACODINAMICA
Paolo Lucio Morselli
– GAMIAN-Europe – ARETE’ VARESE –
Gennaio 2006
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Cosa è un Farmaco ?
La parola farmaco deriva dal greco
Ψάρμάχόν (rimedio, bevanda ma anche formula magica)
Indica una sostanza capace di lenire, di ridurre un’alterazione patologica, di guarire una malattia
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Come i farmaci esercitano i loro effetti ?
Un farmaco non è tuttavia una sostanza magica che deve solo essere somministrata per essere immediatamente efficace. Un farmaco è una sostanza chimicasostanza chimica (di natura estrattiva o di sintesi, che se introdotta nell’organismo esercita la sua azione tramite l’interazione con determinate strutture proteiche e fosfolipidiche , dette “RecettoriRecettori”, situate nei vari organi ed apparati a funzione vitale. (cuore, cervello, fegato, polmoni, arterie, reni etc.).
I recettori possono essere paragonati a dei pannelli di controllo che modulano l’attività delle funzioni a loro connesse. Essi possono solo aumentare o diminuire l’attività delle funzioni che dipendono da loro.
Un farmaco quindi può solo aumentare o diminuire una certa funzione ma non può modificarla sostanzialmente
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Intensità e durata effetti di un farmaco
L’intensità e la durata degli effetti di un farmaco dipendono dal tempo in cui una certa quantità del farmaco stesso (concentrazione) è presente a livello del recettore , o per meglio dire, occupa il recettore. (o sito d’azione)
Il numero di recettori occupati e la durata di tale occupazione dipendono da due fattori :
a) La dose somministrata.
b) La velocità di eliminazione del farmaco dall’organismo.
_____________________
Quindi va ricordato che l’occupazione del recettore provoca una catena di reazioni biochimiche che danno luogo ad implulsi che aumentano ‘(STIMOLAZIONE) o riducono (INIBIZIONE) l’attività della funzione implicata.
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Destino di un farmaco nell’organismoDestino di un farmaco nell’organismo
Assorbimento Via orale
Disgregazione e dissoluzione
Circolazionesanguigna
Distribuzione a Cervello Cervello
ed altri organi
Fegato / metabolismo
Rene /escrezione
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Destino di un farmaco nell’organismoDestino di un farmaco nell’organismo
Assorbimento Via orale
Disgregazione e dissoluzione
Circolazionesanguigna
Distribuzione a Cervello Cervello
ed altri organi
Fegato / metabolismo
Rene /escrezione
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• Assorbimento, distribuzione ed eliminazioneAssorbimento, distribuzione ed eliminazione
[ C ]
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Esempi di variabilità Esempi di variabilità assorbimentoassorbimento
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Legame alle proteine e Legame alle proteine e distribuzionedistribuzione
• Una volta entrati nel circolo ematico la maggior parte Una volta entrati nel circolo ematico la maggior parte dei farmaci si legano con un legame dei farmaci si legano con un legame temporaneotemporaneo e e reversibilereversibile alle proteine plasmatiche (albumine e alle proteine plasmatiche (albumine e globuline) che funzionano come dei “globuline) che funzionano come dei “trasportatoritrasportatori” del ” del farmaco ai vari organi o una “farmaco ai vari organi o una “riservariserva”.”. (il farmaco (il farmaco legato è inattivo).legato è inattivo).
• Arrivato nel luogo di azione, il farmaco viene “Arrivato nel luogo di azione, il farmaco viene “liberatoliberato”,”, passa le membrane cellulari ed esercita la sua azione passa le membrane cellulari ed esercita la sua azione
sui recettori.sui recettori.
• Questo processo continua sino a che non si stabilisce Questo processo continua sino a che non si stabilisce un un equilibrioequilibrio tra le concentrazioni del farmaco nel tra le concentrazioni del farmaco nel sangue e le concentrazioni del farmaco nei tessuti.sangue e le concentrazioni del farmaco nei tessuti.
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Esempio di legame alle proteineEsempio di legame alle proteine[farmaco libero (unbound) / farmaco [farmaco libero (unbound) / farmaco
legato (bound)]legato (bound)]
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Metabolismo e degradazione composto
1 2 3
Farmaco nel FEGATO
Metabolitaattivo
Metabolitainattivo
EscrezioneEscrezione
Vari organi
Vari organi
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Vita media nell’organismo
[ C ]
Vita media
100
50
25
12,5
6,25
3,12
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Concentrazioni in equilibrio in trattamento ripetuto
Livello inefficace
Livello ottimale
Livello tossico
Tempo
[ C ]
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Steady State
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• Esempi di concentrazioni all’equilibrio
TossicheTossiche
Ottimali
Insufficienti
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Riassumendo Riassumendo
un farmacofarmaco è un composto chimico
con una struttura particolare, capace di riconoscere i recettori e di interagire con interagire con
essi essi stimolandolistimolandoli o o inibendoliinibendoli.
L’intensitàintensità e la duratadurata degli effetti dipendono dalla quantità di prodotto
che raggiunge il recettore e dal tempo di permanenza
a livello dei siti di azione.
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Meccanismo d’azione degli psicofarmaci
Tutti i farmaci attivi sul Sistema Nervoso Centrale (Cervello)Interagiscono con recettori che in condizioni fisiologiche sono stimolati/inibiti da composti endogeni detti “NEUROMEDIATORI”.
I più noti sono sostanze come la dopamina, la serotonina,la noradrenalina, il GABA e l’acido glutammico .Ognuna di queste sostanze aumenta o riduce l’attività di un certo numero di vie e centri nervosi.
Oggi sappiamo che Gli antidepressivi agiscono soprattutto sulle strutture implicanti al
SEROTONINA.Gli antipsicotici agiscono preferenzialmente sulle strutture implicanti la
DOPAMINA.Gli ansiolitici e gli ipnotici interagiscono soprattutto con le strutture che
implicano il GABA.
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Principi di Terapia per i Principi di Terapia per i disturbi dell’umoredisturbi dell’umore
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Fasi del trattamento
x
x
x
x
remissione guarigione
ricaduta
ricorrenzaricaduta
risposta
pro
gressio
ne
distu
rbo
normalità
sintomi
sindrome
fasi trattamento
tempo
ricaduta o ricorrenzasenza farmaci
risposta positivaai farmaci
gra
vità
acuto(-8 settimane)
consolidam.(4–9 mesi)
mantanimento(1 o più anni)
Kupfer DJ. J Clin Psychiatry 1991;52(Suppl 5):28–34
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Trattamento fase acutaTrattamento fase acuta
L’obbiettivo del trattamento durante la fase acuta è quello
di ottenere una rapida riduzione dei sintomirapida riduzione dei sintomi, in modo tale da ottimizzare la
progressione verso la guarigione
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terapia prolungatal’obbiettivo di una terapia prolungata
è quello di prevenire ricadute
l’arresto prematuro del trattamento è associato a circa il 25% di ricadute entro i
2mesi successivi all’arresto
Depression Guideline Panel. Depression in Primary Care: Volume 2. AHCPR Publication No. 93–0551, April 1993;109
fase 2 :
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Fase 3: Terapia di mantenimento
l’obbiettivo della terapia di mantenimento è
quello di prevenire un nuovo episodio
dopo la guarigione del precedente
episodio depressivo
Depression Guideline Panel. Depression in Primary Care: Volume 2. AHCPR Publication No. 93–0551, April 1993;110
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Buone regole per una terapia Buone regole per una terapia efficaceefficace
• Una volta corretto lo squilibrio biochimico è necessario Una volta corretto lo squilibrio biochimico è necessario consolidareconsolidare questo nuovo equilibrio e questo pu questo nuovo equilibrio e questo puòò richiedere un certo tempo (richiedere un certo tempo (4-8 mesi) . ) .
• In alcuni casi puIn alcuni casi puòò essere necessario continuare oltre, con essere necessario continuare oltre, con la la fase di mantenimentofase di mantenimento,, per essere sicuri che l’equilibrio per essere sicuri che l’equilibrio raggiunto si sia veramente stabilizzato. (raggiunto si sia veramente stabilizzato. (Per il disturbo Per il disturbo
bipolare sono spesso 5-8 annibipolare sono spesso 5-8 anni))
• Va ricordato che spesso la Va ricordato che spesso la interruzione prematurainterruzione prematura di un di un composto che aveva esercitato un effetto positivo, si composto che aveva esercitato un effetto positivo, si accompagna,accompagna,
nel caso di una ripresa successiva dello stesso prodotto nel caso di una ripresa successiva dello stesso prodotto per ricomparsa dei sintomiper ricomparsa dei sintomi ad una ad una ““non-rispostanon-risposta” al ” al farmaco stesso!farmaco stesso!
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Buone regole per una Buone regole per una terapia efficaceterapia efficace
• In pratica va quindi evitato nel modo più assoluto di interrompere il trattamento troppo presto, senza l’accordo del medico curante, perché cosi facendo si rischia di andare incontro ad un periodo in cui può essere difficile ritrovare un composto adatto alle nostre esigenze.
• Va pure ricordato che altri farmaci, assunti per altri disturbi, possono modificare, per fenomeni di per fenomeni di interazioneinterazione l’effetto del nostro antidepressivo o stabilizzatore. É quindi bene informare sempre il medico che vi segue che state prendendo anche altri farmaci.
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Importanza di un trattamento Importanza di un trattamento precoceprecoce
• Quando la terapia è iniziata entro 4 settimane dall’inizio dei sintomi il tempo di risposta si riduce sino al 50%
• La prognosi per una guarigione peggiora col passare del tempo senza terapia
• In genere il 50% dei pazienti si normalizza se il trattamento avviene entri 6 mesi dall’inizio
• Dopo 6 mesi le percentuali di normalizzazione si riducono sensibilmente
Keller MB et al. Arch Gen Psychiatry, 1992;49:809–816
Ferris FO. Breaking the cycle of recurrent depression. IM, December 1995;17:31
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Come si può ottenere una risposta ottimale ?
• ASSUMERE IL FARMACO, RISPETTANDO ALLA LETTERA LE INDICAZIONI DATE DAL SANITARIO CHE LO HA PRESCRITTO, ALLE ORE INDICATE, SENZA MODIFICARE LE DOSI.
• RISPETTARE LA REGOLARITÀ DELLE PRESE.
• NON INTERROMPERE MAI DI PROPRIA INIZIATIVA IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO.
• CONTATTARE SEMPRE IL PRESCRITTORE (DI PERSONA O PER TELEFONO) SE EFFETTI AVVERSI
• INFORMARE SEMPRE IL PRESCRITTORE DI UNA EVENTUALE ASSUNZIONE DI ALTRE TERAPIE PER MALATTIE INTERCORRENTI.
• DARE TEMPO PER IL CONSOLIDAMENTO E LA STABILIZZAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NON AVERE MAI FRETTA DI SOSPENDERE IL TRATTAMENTO
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Una scelta importante Una scelta importante per il futuroper il futuro
? ?
TRATTAMENTOTRATTAMENTOSI NO
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